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mercoledì 18 maggio 2016
LE ARMONIE DELLA FELICITA' - voci, accordi, risonanze dell'inclusione interculturale.
Gentili visitatori del blog,
vi chiedo cortesemente di aiutare il gruppo di lavoro di cui sono
portavoce a dare visibilità al progetto della Zona Sociale 3 dell'Umbria "Le armonie della felicità - voci, risonanze, accordi dell'inclusione
interculturale", realizzato durante l'anno scolastico 2015/2016 nelle
scuole dell'Assisano e conclusosi domenica scorsa, 15 maggio, dentro la
Basilica Superiore di S. Francesco con l'esecuzione in prima assoluta
della canzone “Girotondo”.
Hanno contribuito a scrivere il testo di “Girotondo” 250 bambini di 12
classi delle primarie di Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara,
Valfabbrica e sono stati loro stessi a eseguirlo in anteprima dentro la
Basilica del Santo Patrono d'Italia.
N.B. nei titoli di coda del videoclip scorre un "piano sequenza"
veramente unico di quasi 2000 ragazzi che si tengono per mano lungo le
vie di Assisi. Per favore, se apprezzate il video (potete immaginare tutto l'impegno
che vi è dietro) CONDIVIDETELO tra i vostri contatti e nei vostri social. Naturalmente in un progetto come questo - ideato tra settembre e ottobre
2015, svolto nelle scuole tra novembre 2015 e aprile 2016, audio
registrato in studio il 7 aprile, riprese video nel centro storico di
Assisi il 12 aprile, montaggio del videoclip terminato ai primi di
maggio - da cui è scaturito un ottimo prodotto, si corre il rischio che
si noti troppo il “prodotto” e troppo poco il “percorso”.
In estrema sintesi il progetto può essere riepilogato così:
Assisi 15/05/16 - 20 minuti al via e la Basilica è già gremita.
Nell'anno scolastico 2015/2016 circa 250 bambini e bambine di 12 classi
(tutte del 4° anno tranne una del 5°) di 6 scuole primarie di 5 Comuni
hanno partecipato insieme ai loro insegnanti a n. 8 incontri di 2 ore
ciascuno, per un totale complessivo di n. 192 ore di presenza nelle
scuole:
n. 3 incontri con un pedagogista (dal 09/11/15 al 14/12/15);
n. 2 incontri con mediatori culturali (dal 11/01/16 al 04/02/16)
Maria Pia Serlupini, garante infanzia e adolescenza Umbria
n. 3 incontri con un direttore d'orchestra e coro (dal 24/02/16 al 28/04/16).*
Il momento dell'esecuzione in prima assoluta.
Durante tale percorso i bambini e le bambine hanno potuto approfondire
il tema complesso dell'inclusione interculturale e dell'accoglienza, in
considerazione del crescente divario tra mondo ricco e povero che genera
conflitti e conseguenti flussi migratori, anche vedendo film come
Terraferma (2011) di Emanuele Crialese e ascoltando dal vivo la
testimonianza di migranti arrivati in Italia coi barconi. Coadiuvati e
facilitati dai loro insegnanti, hanno elaborato e il tutto nel testo
della canzone “Girotondo” su musica originale di Maurizio Mastrini. Hanno
partecipato alla realizzazione del videoclip e infine lo hanno
presentato pubblicamente nella Basilica Superiore di S. Francesco il 15
maggio scorso.
*Oltre ai bambini nelle scuole, l'esperto musicista ha incontrato più
volte, nelle rispettive sedi, tutte le Bande Musicali del territorio che
sono state coinvolte nel progetto e sono intervenute nella registrazione
del videoclip e nel concerto in Basilica.
È giusto sottolineare che “Le armonie della felicità” ha interessato una
intera comunità territoriale che si “prende cura” di se stessa
(community care):
comunitàreligiosa – vista la valenza del progetto, il Sacro Convento
di Assisi ha accordato l'uso della prestigiosa cornice della Basilica
Papale di S. Francesco di Assisi, sia per le riprese del videoclip sia
per l'evento nel quale la canzone è stata eseguita pubblicamente per la
prima volta.
Il progetto è stato finanziato dalla Regione Umbria previa partecipazione a due avvisi rivolti sia a enti pubblici che privati (art. 357, comma 1 della L.R. 11/2015 – DGR 403 del 27/03/15 | DGR 1550 del 01/12/14 e DGR 1327 del 16/11/15) nonché cofinanziato per un terzo dalla Zona Sociale 3.
Alcune foto e altro materiale dell'evento del 15 maggio (ulteriori file verranno caricati nelle prossime settimane) sono usufruibili tramite questo link. Qui un servizio andato in onda sul TG3 Umbria il 16/05/16: https://youtu.be/7gtgzlQmuDs
Grazie per l'attenzione.
Per il gruppo di lavoro del progetto “Le armonie della felicità”
Ciao a tutti, mi presento: mi chiamo Yoda :-) Ho ricevuto oggi l'invito per l'iscrizione al blog e ne approfitto subito per salutarvi tutti. E' da alcuni anni che vi leggo con regolarità e mi sembra di conoscervi di persona. Mi siete familiari ormai e dico sinceramente che vi apprezzo tutti, chi più e chi meno..... Vorrei fare i miei complimenti a Daniele per il bellissimo lavoro che ha svolto con i bambini ad Assisi e per lo splendido video. Iniziative come queste mi danno speranza e fiducia per il futuro. Grazie :-)
@Yoda Bentornato! :) Molti ricorderanno il tuo nick, visto che sei un vecchio frequentatore del blog. Grazie per le tue parole e per i complimenti al progetto, complimenti che giro a tutte le persone che ci hanno lavorato come me e a tutti i bambini che sono stati protagonisti. Un abbraccio
@tutti Io e Yoda abbiamo avuto modo di incontrati di persona nel 2011 a Viareggio, al convegno sulla fusione fredda. Chiusa questa parentesi, vi prego di restare nel presente post nel tema del videoclip della canzone "Girotondo" e del progetto di inclusione interculturale alle sue spalle. Grazie a tutti
Ciao Yoda e benvenuto, anche se noi forse non ci siamo mai incrociati. Che giornatona di rientri: Yoda e Sandro! Sarà una favorevole congiunzione astrale? ;-)
"... e dico sinceramente che vi apprezzo tutti, chi più e chi meno....."
Quando si ha la fortuna di partecipare a qualche serata/evento in cui si conoscono persone nuove, soprattutto se gentili donzelle, affermare "siete una più bella dell'altra" è una innegabile verità.
Dal valore aggiunto pari a zero; infalsificabile oserei dire (un must qui a volte ... ma c'è da dire che Popper non è escluso sia sopravalutato) ma ciònondimeno noto che è apprezzata :-)
@ Alessandro Pagnini "anche se noi forse non ci siamo mai incrociati" non è detto, visto che abitiamo a pochi chilometri (io un pò ad ovest di...Paperino) e comunque possiamo sempre decidere di incontrarci un giorno, chissà.
Accipicchia come il famoso film: "A ovest di Paperino" ! :-D
Eoni fa, ai tempi dei grandi sauri, era tradizione sabato/domenicale l'aperitivo al Bar San Giorgio a San Giorgio a Colonica, gestito da Realmo Cavalieri, noto sommelier. Ora sono diventato un bravo ragazzo, certi viziacci li ho persi e difficilmente capito in quelle zone. Io abito a due passi dalla stazione centrale, tra la ferrovia e il liceo Copernico. Magari un giorno ci troviamo per un caffè :-)
@ Alessandro "...Magari un giorno ci troviamo per un caffè" Ben volentieri. Se un giorno di questi passo da Prato centro (in verità non spesso) ti mando un MP
Benvenuto a Yoda. Con tale appellativo contribuirai sicuramente ad accrescere il tasso di saggezza del blog. @ Daniele. Bellissima iniziativa la vostra: esperienza pilota da diffondere in tutta Italia! Vorrei condividere il post in Twitter, Google+ e Facebook ma non vedo le immagini. Mi sai dire perché?
@Yoda @Alessandro Che cosa diavolo sono gli MP? :)
@Franco Purtroppo dà un bel po' si verifica questa incompatibilità delle immagini con fb e twitter... e non so da cosa dipenda. Ho comunque sostituito il POST IN EVIDENZA: ora contiene Le armonie della felicità.
@Daniele, non credo sia un problema d'incompatibilità con Twitter e Facebook. Io le immagini non le vedo su questa pagina. Al loro posto compare l'iconcina con la pagina strappata.
@Franco Sarbia Ops, forse ho capito quale può essere il problema delle 3 foto che dici, oggi pomeriggio controllo e provvedo (entro un paio d'ore dovrei farcela). Comunque sono foto contenute anche nel link in fondo al post.
@Ale No, blogger non consente MP... però cliccando sul tuo "nick" (Alessandro Pagnini) per es. si apre la pagina google+ dalla quale puoi contattare privatamente un altro utente google+... peccato che Yoda non sia tale, se no avreste risolto il problema.
Scusatemi, pensavo che si potesse mandare MP anche da questa piattaforma (di solito è possibile farlo nei forum).
Tornando in topic, non ho avuto modo di dire perché mi sia piaciuto così tanto il progetto che ha realizzato Daniele con i suoi collaboratori. Sulla base di alcune piccole esperienze personali credo che l’incontro e l’integrazione tra persone di nazionalità e culture diverse debba partire dai bambini, che sono i soggetti più recettivi, e dagli interessi comuni, come la musica, il cibo, ecc. L’entusiasmo dei bambini, quando vengono stimolati con iniziative che li coinvolgono, è contagioso e fa dimenticare a noi adulti le differenze tra le persone nate e vissute in luoghi molto distanti. Tempo fa, insieme ad altre persone, ho avuto modo di vivere delle occasioni di incontro con il mondo degli immigrati e della povertà dalle mia città. Si è trattato di occasioni semplici in cui abbiamo incontrato i bambini che frequentano il doposcuola di una cooperativa, insieme alle loro famiglie. Abbiamo cucinato piatti tipici di diverse aree culturali, mini corsi di uso del computer, incontri in palestra con ginnastica per le donne, tombole, tornei di calcetto, ecc. Una serie di momenti limitati, tolti dagli impegni quotidiani, eppure piccoli semi di incontro, con il desiderio di vivere una atmosfera di comprensione oltre le barriere culturali e linguistiche, oltre le distanze sociali e le differenze religiose spesso usate per dividere anziché per unire. Il momento più bello è stato quando abbiamo organizzato una giornata in mezzo alla natura in montagna (molti non erano mai stati in montagna!). Abbiamo percepito non solo un’accoglienza positiva e partecipe, ma autentico entusiasmo: tutti i bambini insieme ai loro genitori, per lo più donne hanno aderito all’iniziativa, durante la quale abbiamo cucinato, cantato e fatto a giochi a squadre. La giornata è andata così bene che il progetto è andato avanti per altri due anni. Abbiamo fatto anche un video sulle giornate in montagna che abbiamo presentato a conclusione del progetto alle autorità cittadine. Questo per ribadire che condividere del tempo in progetti educativi con i bambini, tipo quello che ha fatto Daniele, non solo produce piccoli semi nelle generazioni futura ma ti fa stare bene da subito!
Questo è il video delle giornate: https://www.youtube.com/watch?v=U8RYQecP4s0
@Yoda L’entusiasmo dei bambini, quando vengono stimolati con iniziative che li coinvolgono, è contagioso e fa dimenticare a noi adulti le differenze tra le persone nate e vissute in luoghi molto distanti. Sì, è esattamente questa constatazione che ci ha dato il Là per inventarci "Le armonie della felicità"! :) Complimenti a mia volta a "I laboratori di Leonardo - Convivenze interculturali" che ci hai presentato con le tue parole - sentite e vissute - e con il video linkato. Proprio un bel video: trasmette in pieno l'atmosfera allegra e positiva di quelle giornate in montagna insieme in mezzo alla natura, con cibo, musica, giochi, teatro, cerchi, passeggiate e soprattutto tanti tanti sorrisi. :) Grazie, non potevi lasciare un commento migliore in questo post.
Daniele, bellissima iniziativa che ho condiviso su Facebook. Immagino essendoci stato, tutti questi bambini ad Assisi. Uno spettacolo. Ma ci deve essere un'energia speciale nella zona. Immagino la passione che ci hai messo per fare questo progetto! Un bel esempio pedagogico, prima o poi i bambini diventano grandi e si ricorderanno di questo evento. È un bel seme piantato nel terreno fertile della vita. Yoda anche tu non scherzi. Uno scambio culturale è un buon esempio di integrazione, di comprensione reciproca.
Non posso che complimentarmi per questo straordinario lavoro. Da molto tempo mi sono convinto che i bambini sono il bene più prezioso dell’umanità perché rappresentano il nostro futuro. Il bambini sono esseri meravigliosi perché non hanno pregiudizi fino a quando non sono plasmati dai giudizi degli adulti. Gli adulti hanno quindi una enorme responsabilità perché, una mente facilmente plasmabile come quella di un bimbo, può essere condotta dove si vuole sia verso il bene sia verso il male. La vostra iniziativa ha un grande valore terapeutico perché, pur guidandoli, permette ai bambini di confrontarsi con una realtà, in questo caso multirazziale, dove le differenze di aspetto sollecitano una naturale curiosità non disturbata da falsi timori e la curiosità è il carburante della creatività. Gli adulti dovrebbero limitarsi, per quanto possibile, a non soffocare la creatività e lasciarla fluire, perché per i bambini è una dote naturale, mentre gli adulti, in misura maggiore o minore, l’hanno soppressa. Sarebbe come se un sordo insegnasse ad udente come ascoltare. Con questo voglio dire che lo scopo dell’educazione, nel senso etimologico della parola, non è quello di stimolare la creatività di un bambino perché è insita nella sua natura, ma di metterlo in condizione, preservandolo dai pericoli reali, di porlo di fronte a più realtà in modo che possa esprimere al meglio la propria individualità. Qualcuno potrebbe dire che così facendo si potrebbe favorire sia la bontà sia la cattiveria, ma io rispondo che i bambini non sono ne buoni né cattivi, lo diventano per colpa o per merito dei grandi. Se così non fosse non parleremmo dei bambini soldati, della selezione operata dai nazisti per formare il corpo delle SS e di ciò che insegnano nelle scuole tutte le culture fondamentaliste. E’ più che evidente che un argomento di questa complessità non può essere liquidato in modo così superficiale, ma non darei per ovvio quanto scritto, oltretutto non occorrono molte parole per indicare una rotta. Forse mi sbaglio ma in questa lodevolissima iniziativa mi sembra di vedere più ragazzini che bambini, mentre avrei preferito un coinvolgimento inverso. I bambini sono una fonte di educazione inesauribile per gli adulti perché li aiutano a recuperare la sincerità ferita o perduta.
@pegupe Forse mi sbaglio ma in questa lodevolissima iniziativa mi sembra di vedere più ragazzini che bambini, mentre avrei preferito un coinvolgimento inverso. Mi dai modo di ribadire il target: bambini in fascia di età 9-10 anni e (indirettamente) i loro genitori. E il budget disponibile ci ha messo i limiti rispetto al numero di bambini che potevamo coinvolgere. Al progetto hanno partecipato circa 250 bambini (11 classi di IV e 1 di V di Primaria) da novembre ad aprile, ogni classe ha fatto 8 incontri di 2h con gli esperti esterni più tutto il lavoro di supporto coi propri insegnanti nel corso dei 6 mesi del progetto). Il coinvolgimento anche di ragazzi e ragazze di secondaria di 1° e 2° grado è stato limitato solo alle riprese del video: per realizzare l'abbraccio lungo le vie di Assisi - circa 2 km - ci volevano molte più persone dei bambini coinvolti nelle primarie. Tra l'altro all'ultimo momento sono venute a mancare un po' di classi che avevano dato la loro adesione e ci sono mancati 200-300 metri di abbraccio umano per chiudere l'anello... ma le riprese video sono venute comunque bene. Tornando all'intervento nelle scuole primarie, posso dire che C oordino progetti della Zona Sociale dentro le scuole dal 2003 e mai abbiamo avuto un riscontro così positivo da parte di alunni, sia di insegnanti e dirigenti scolastici, sia di genitori... possiamo parlare di autentico entusiasmo. E chi lavora con le scuole sa molto bene quanto questo sia estremamente difficile da ottenere.
@tutti Il progetto è finito. Ma il suo fall out è appena iniziato... ne vedrete veramente delle belle, da giugno a settembre GROSSE DORPRESE IN ARRIVO! :-)
dai bambini bisogna imparare ma, il sopravvivere non è un gioco da bimbi
potremmo restar bimbi se qualcuno "pensasse"al nostro futuro
ma,ad un certo punto dovendoci arrangiare,la vita diventa una normale lotta con tutti gli espedienti e i trucchi (le falsità) come fossimo nella jungla
@ Roberto Bletzo Ogni pensiero quando si traduce in parola entra in una prigione più o meno angusta. E’ una condizione ineludibile, altrimenti non potrebbe esserci comunicazione. L’unico antidoto, a questo necessario quanto inevitabile limite, è di rendere il meno angusta possibile quella prigione sia per chi scrive sia per chi legge. Mi sembrava scontato che porre l’attenzione sull’idea che il bambino debba essere l’educatore dell’adulto era un modo per rompere uno schema nel quale chi insegna e chi apprende hanno ruoli ben definiti e separati. Non intendevo dire che i bambini sono gli educatori degli adulti, dicevo che anche loro svolgono quel ruolo in una certa misura. Vorrei inoltre sfatare un luogo comune che da per scontata la legge della giungla, perché il compito di una civiltà è proprio quello di farci uscire dalla giungla. Certo, la giungla umana esiste, ma anche e soprattutto perché qualcuno ha interesse a farci credere che esiste.
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Ciao a tutti, mi presento: mi chiamo Yoda :-)
RispondiEliminaHo ricevuto oggi l'invito per l'iscrizione al blog e ne approfitto subito per salutarvi tutti. E' da alcuni anni che vi leggo con regolarità e mi sembra di conoscervi di persona. Mi siete familiari ormai e dico sinceramente che vi apprezzo tutti, chi più e chi meno.....
Vorrei fare i miei complimenti a Daniele per il bellissimo lavoro che ha svolto con i bambini ad Assisi e per lo splendido video. Iniziative come queste mi danno speranza e fiducia per il futuro. Grazie :-)
@Yoda
RispondiEliminaBentornato! :)
Molti ricorderanno il tuo nick, visto che sei un vecchio frequentatore del blog.
Grazie per le tue parole e per i complimenti al progetto, complimenti che giro a tutte le persone che ci hanno lavorato come me e a tutti i bambini che sono stati protagonisti.
Un abbraccio
@tutti
Io e Yoda abbiamo avuto modo di incontrati di persona nel 2011 a Viareggio, al convegno sulla fusione fredda.
Chiusa questa parentesi, vi prego di restare nel presente post nel tema del videoclip della canzone "Girotondo" e del progetto di inclusione interculturale alle sue spalle.
Grazie a tutti
Ciao Yoda e benvenuto, anche se noi forse non ci siamo mai incrociati. Che giornatona di rientri: Yoda e Sandro! Sarà una favorevole congiunzione astrale? ;-)
RispondiEliminaCiao Yoda, benvenuto.
RispondiElimina"... e dico sinceramente che vi apprezzo tutti, chi più e chi meno....."
Quando si ha la fortuna di partecipare a qualche serata/evento in cui si conoscono persone nuove, soprattutto se gentili donzelle, affermare "siete una più bella dell'altra" è una innegabile verità.
Dal valore aggiunto pari a zero; infalsificabile oserei dire (un must qui a volte ... ma c'è da dire che Popper non è escluso sia sopravalutato) ma ciònondimeno noto che è apprezzata :-)
bel sognar e oziar
@ Alessandro Pagnini
RispondiElimina"anche se noi forse non ci siamo mai incrociati"
non è detto, visto che abitiamo a pochi chilometri (io un pò ad ovest di...Paperino) e comunque possiamo sempre decidere di incontrarci un giorno, chissà.
Accipicchia come il famoso film: "A ovest di Paperino" ! :-D
RispondiEliminaEoni fa, ai tempi dei grandi sauri, era tradizione sabato/domenicale l'aperitivo al Bar San Giorgio a San Giorgio a Colonica, gestito da Realmo Cavalieri, noto sommelier. Ora sono diventato un bravo ragazzo, certi viziacci li ho persi e difficilmente capito in quelle zone. Io abito a due passi dalla stazione centrale, tra la ferrovia e il liceo Copernico. Magari un giorno ci troviamo per un caffè :-)
Per chi non lo spaesse, non è uno scherzo: esiste davvero una località pratese che si chiama 'Paperino' :-)
RispondiEliminaIn ogni caso Daniele, complimenti per attività di questo genere.
RispondiEliminagabriele
@ Alessandro
RispondiElimina"...Magari un giorno ci troviamo per un caffè"
Ben volentieri. Se un giorno di questi passo da Prato centro (in verità non spesso) ti mando un MP
Si possono spedire gli MP? Lo so adesso! :-D
RispondiEliminaBenvenuto a Yoda. Con tale appellativo contribuirai sicuramente ad accrescere il tasso di saggezza del blog.
RispondiElimina@ Daniele. Bellissima iniziativa la vostra: esperienza pilota da diffondere in tutta Italia! Vorrei condividere il post in Twitter, Google+ e Facebook ma non vedo le immagini. Mi sai dire perché?
Ho notato inoltre che la copertina del link da condividere è quella di "Partigiani sempre". Non mi dispiace ma forse non è voluta.
RispondiElimina@Yoda
RispondiElimina@Alessandro
Che cosa diavolo sono gli MP? :)
@Franco
Purtroppo dà un bel po' si verifica questa incompatibilità delle immagini con fb e twitter... e non so da cosa dipenda.
Ho comunque sostituito il POST IN EVIDENZA: ora contiene Le armonie della felicità.
@Daniele,
RispondiEliminanon credo sia un problema d'incompatibilità con Twitter e Facebook. Io le immagini non le vedo su questa pagina. Al loro posto compare l'iconcina con la pagina strappata.
@Franco Sarbia
RispondiEliminaOps, forse ho capito quale può essere il problema delle 3 foto che dici, oggi pomeriggio controllo e provvedo (entro un paio d'ore dovrei farcela).
Comunque sono foto contenute anche nel link in fondo al post.
@ Daniele
RispondiEliminaMP = Messaggio Privato
Esiste questa possibilità sulla piattaforma?
Per le foto, non le vedo neppure io
@Franco
RispondiEliminaOk, ora il post è a post! :))
@Ale
No, blogger non consente MP... però cliccando sul tuo "nick" (Alessandro Pagnini) per es. si apre la pagina google+ dalla quale puoi contattare privatamente un altro utente google+... peccato che Yoda non sia tale, se no avreste risolto il problema.
Ah...ma io lo risolvo facilmente:
RispondiEliminaalessandro.pagnini.prato@gmail.com
Yoda contattami pure qui per e-mail, poi magari ci scambiamo i numeri di cellulare
Ok Alessandro grazie
RispondiEliminaScusatemi, pensavo che si potesse mandare MP anche da questa piattaforma (di solito è possibile farlo nei forum).
Tornando in topic, non ho avuto modo di dire perché mi sia piaciuto così tanto il progetto che ha realizzato Daniele con i suoi collaboratori.
Sulla base di alcune piccole esperienze personali credo che l’incontro e l’integrazione tra persone di nazionalità e culture diverse debba partire dai bambini, che sono i soggetti più recettivi, e dagli interessi comuni, come la musica, il cibo, ecc.
L’entusiasmo dei bambini, quando vengono stimolati con iniziative che li coinvolgono, è contagioso e fa dimenticare a noi adulti le differenze tra le persone nate e vissute in luoghi molto distanti.
Tempo fa, insieme ad altre persone, ho avuto modo di vivere delle occasioni di incontro con il mondo degli immigrati e della povertà dalle mia città. Si è trattato di occasioni semplici in cui abbiamo incontrato i bambini che frequentano il doposcuola di una cooperativa, insieme alle loro famiglie. Abbiamo cucinato piatti tipici di diverse aree culturali, mini corsi di uso del computer, incontri in palestra con ginnastica per le donne, tombole, tornei di calcetto, ecc. Una serie di momenti limitati, tolti dagli impegni quotidiani, eppure piccoli semi di incontro, con il desiderio di vivere una atmosfera di comprensione oltre le barriere culturali e linguistiche, oltre le distanze sociali e le differenze religiose spesso usate per dividere anziché per unire.
Il momento più bello è stato quando abbiamo organizzato una giornata in mezzo alla natura in montagna (molti non erano mai stati in montagna!). Abbiamo percepito non solo un’accoglienza positiva e partecipe, ma autentico entusiasmo: tutti i bambini insieme ai loro genitori, per lo più donne hanno aderito all’iniziativa, durante la quale abbiamo cucinato, cantato e fatto a giochi a squadre. La giornata è andata così bene che il progetto è andato avanti per altri due anni. Abbiamo fatto anche un video sulle giornate in montagna che abbiamo presentato a conclusione del progetto alle autorità cittadine.
Questo per ribadire che condividere del tempo in progetti educativi con i bambini, tipo quello che ha fatto Daniele, non solo produce piccoli semi nelle generazioni futura ma ti fa stare bene da subito!
Questo è il video delle giornate:
https://www.youtube.com/watch?v=U8RYQecP4s0
@ Yoda
RispondiElimina"...Abbiamo cucinato piatti tipici di diverse aree culturali..."
Sì sì, tutto bello, ma non mi convincerai mai a mangiare ragni e cavallette. Piuttosto divento vegano! :-D
@Yoda
RispondiEliminaL’entusiasmo dei bambini, quando vengono stimolati con iniziative che li coinvolgono, è contagioso e fa dimenticare a noi adulti le differenze tra le persone nate e vissute in luoghi molto distanti.
Sì, è esattamente questa constatazione che ci ha dato il Là per inventarci "Le armonie della felicità"! :)
Complimenti a mia volta a "I laboratori di Leonardo - Convivenze interculturali" che ci hai presentato con le tue parole - sentite e vissute - e con il video linkato. Proprio un bel video: trasmette in pieno l'atmosfera allegra e positiva di quelle giornate in montagna insieme in mezzo alla natura, con cibo, musica, giochi, teatro, cerchi, passeggiate e soprattutto tanti tanti sorrisi. :)
Grazie, non potevi lasciare un commento migliore in questo post.
Daniele, bellissima iniziativa che ho condiviso su Facebook. Immagino essendoci stato, tutti questi bambini ad Assisi. Uno spettacolo.
RispondiEliminaMa ci deve essere un'energia speciale nella zona.
Immagino la passione che ci hai messo per fare questo progetto!
Un bel esempio pedagogico, prima o poi i bambini diventano grandi e si ricorderanno di questo evento. È un bel seme piantato nel terreno fertile della vita.
Yoda anche tu non scherzi. Uno scambio culturale è un buon esempio di integrazione, di comprensione reciproca.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaNon posso che complimentarmi per questo straordinario lavoro.
RispondiEliminaDa molto tempo mi sono convinto che i bambini sono il bene più prezioso dell’umanità perché rappresentano il nostro futuro. Il bambini sono esseri meravigliosi perché non hanno pregiudizi fino a quando non sono plasmati dai giudizi degli adulti. Gli adulti hanno quindi una enorme responsabilità perché, una mente facilmente plasmabile come quella di un bimbo, può essere condotta dove si vuole sia verso il bene sia verso il male. La vostra iniziativa ha un grande valore terapeutico perché, pur guidandoli, permette ai bambini di confrontarsi con una realtà, in questo caso multirazziale, dove le differenze di aspetto sollecitano una naturale curiosità non disturbata da falsi timori e la curiosità è il carburante della creatività. Gli adulti dovrebbero limitarsi, per quanto possibile, a non soffocare la creatività e lasciarla fluire, perché per i bambini è una dote naturale, mentre gli adulti, in misura maggiore o minore, l’hanno soppressa. Sarebbe come se un sordo insegnasse ad udente come ascoltare.
Con questo voglio dire che lo scopo dell’educazione, nel senso etimologico della parola, non è quello di stimolare la creatività di un bambino perché è insita nella sua natura, ma di metterlo in condizione, preservandolo dai pericoli reali, di porlo di fronte a più realtà in modo che possa esprimere al meglio la propria individualità. Qualcuno potrebbe dire che così facendo si potrebbe favorire sia la bontà sia la cattiveria, ma io rispondo che i bambini non sono ne buoni né cattivi, lo diventano per colpa o per merito dei grandi. Se così non fosse non parleremmo dei bambini soldati, della selezione operata dai nazisti per formare il corpo delle SS e di ciò che insegnano nelle scuole tutte le culture fondamentaliste.
E’ più che evidente che un argomento di questa complessità non può essere liquidato in modo così superficiale, ma non darei per ovvio quanto scritto, oltretutto non occorrono molte parole per indicare una rotta.
Forse mi sbaglio ma in questa lodevolissima iniziativa mi sembra di vedere più ragazzini che bambini, mentre avrei preferito un coinvolgimento inverso.
I bambini sono una fonte di educazione inesauribile per gli adulti perché li aiutano a recuperare la sincerità ferita o perduta.
@pegupe
RispondiEliminaForse mi sbaglio ma in questa lodevolissima iniziativa mi sembra di vedere più ragazzini che bambini, mentre avrei preferito un coinvolgimento inverso.
Mi dai modo di ribadire il target: bambini in fascia di età 9-10 anni e (indirettamente) i loro genitori. E il budget disponibile ci ha messo i limiti rispetto al numero di bambini che potevamo coinvolgere. Al progetto hanno partecipato circa 250 bambini (11 classi di IV e 1 di V di Primaria) da novembre ad aprile, ogni classe ha fatto 8 incontri di 2h con gli esperti esterni più tutto il lavoro di supporto coi propri insegnanti nel corso dei 6 mesi del progetto).
Il coinvolgimento anche di ragazzi e ragazze di secondaria di 1° e 2° grado è stato limitato solo alle riprese del video: per realizzare l'abbraccio lungo le vie di Assisi - circa 2 km - ci volevano molte più persone dei bambini coinvolti nelle primarie. Tra l'altro all'ultimo momento sono venute a mancare un po' di classi che avevano dato la loro adesione e ci sono mancati 200-300 metri di abbraccio umano per chiudere l'anello... ma le riprese video sono venute comunque bene.
Tornando all'intervento nelle scuole primarie, posso dire che C oordino progetti della Zona Sociale dentro le scuole dal 2003 e mai abbiamo avuto un riscontro così positivo da parte di alunni, sia di insegnanti e dirigenti scolastici, sia di genitori... possiamo parlare di autentico entusiasmo.
E chi lavora con le scuole sa molto bene quanto questo sia estremamente difficile da ottenere.
@tutti
Il progetto è finito. Ma il suo fall out è appena iniziato... ne vedrete veramente delle belle, da giugno a settembre GROSSE DORPRESE IN ARRIVO! :-)
dai bambini bisogna imparare
RispondiEliminama, il sopravvivere non è un gioco da bimbi
potremmo restar bimbi se qualcuno "pensasse"al nostro futuro
ma,ad un certo punto dovendoci arrangiare,la vita diventa una normale lotta con tutti gli espedienti e i trucchi (le falsità) come fossimo nella jungla
@ Roberto Bletzo
RispondiEliminaOgni pensiero quando si traduce in parola entra in una prigione più o meno angusta. E’ una condizione ineludibile, altrimenti non potrebbe esserci comunicazione. L’unico antidoto, a questo necessario quanto inevitabile limite, è di rendere il meno angusta possibile quella prigione sia per chi scrive sia per chi legge.
Mi sembrava scontato che porre l’attenzione sull’idea che il bambino debba essere l’educatore dell’adulto era un modo per rompere uno schema nel quale chi insegna e chi apprende hanno ruoli ben definiti e separati. Non intendevo dire che i bambini sono gli educatori degli adulti, dicevo che anche loro svolgono quel ruolo in una certa misura.
Vorrei inoltre sfatare un luogo comune che da per scontata la legge della giungla, perché il compito di una civiltà è proprio quello di farci uscire dalla giungla. Certo, la giungla umana esiste, ma anche e soprattutto perché qualcuno ha interesse a farci credere che esiste.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
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