Post di Andrea Rampado
Ieri (25-02-2016) ho avuto il piacere di ricevere la visita di Ermanno Franceschini e Stefano Giardina, gli inventori del Generatore solido di energia.
Per l'occasione ho invitato anche il direttore della rivista Nexus, Tom Bosco e il mio socio Ilario Niboli.
Andrea Rampado con Ermanno Franceschini, foto storica "Ciao mamma!" (Credits: Andrea Rampado) |
Da sx dx Tom Bosco, Stefano Giardina, Ermanno Franceschini, Andrea Rampado, Ilario Niboli (credits: Andrea Rampado) |
Che
dire, una grande emozione, toccare con mano e misurare con il tester la
nuova generazione dei Generatori solidi di energia (hanno lo spessore
di un foglio di carta), è stato per me un privilegio oltre che un onore.
Le tre ore che abbiamo passato assieme a cena al ristorante Baccanale di Battaglia Terme
sono state utilizzate, oltre che per degustare degli ottimi bigoli
all'anatra, per discutere del futuro di questa innovativa tecnologia. I
passi per arrivare alla industrializzazione del Generatore solido di
energia sono ancora molti, ma moltissimo già è stato fatto da Ermanno e
Stefano. Abbiamo discusso anche delle moltissime proposte di
finanziamento arrivate, purtroppo, quasi esclusivamente dall'estero,
proposte a sei zeri alle quali è difficile rinunciare. La volontà dei
due inventori è di rimanere in Italia, un'Italia che non si accorge di
queste grandi potenzialità, di questi grandi inventori, ma al contrario
li denigra, li ridicolizza e li abbandona. Abbiamo fatto cerchio attorno
a loro mettendo a disposizione la nostra esperienza e professionalità,
sono state proposte delle strategie solide e concrete che a breve
verranno formalizzate. Una fantastica serata, un altro ricordo da
regalare alla mamma e dire "io c'ero"... :-)
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Ho ricevuto sempre ieri il primo report da parte di un cliente che ha acquistato il Magravs, che riporto a seguito con sua autorizzazione.
Dopo aver eseguito il "condizionamento" previsto nel manuale di installazione e utilizzo del Magravs, il sig. Giovanni Castagna Bode (elettrotecnico), ha riscontrato quasi un dimezzamento dei consumi elettrici.
Per completezza d'informazione in questi giorni ho ricevuto aggiornamenti anche da altri clienti che hanno acquistato il Magravs che purtroppo vogliono rimanere anonimi. Circa una metà delle persone non hanno riscontrato riduzioni sostanziali del consumo e la maggior parte di loro imputa questo fatto ad una loro cattiva installazione e condizionamento, altri invece hanno ottenuto delle significative riduzioni dei consumi, uno in particolare dichiara di risparmiare dopo circa 30 giorni di condizionamento più dell'80% dell'energia utilizzata dalla sua rete domestica.
Magravs - Report di Giovanni Castagna BoveIn questo breve articolo sono riportati azioni, rilevamenti, osservazioni sulla MaGrav Power Unit della Kf SSI.
In data 3-10-2015, eseguo on line sul sito keshefoundation.org l’ordine con pagamento anticipato PAY PAL della suddetta apparecchiatura.
In data 30-11-2015, ricevo un Email dalla stessa KF SSI che v’è un ritardo sulla consegna e che essa slittava oltre il tempo dei 60 gg previsti per la consegna dell’apparecchiatura in questione.
In data 12-01-2016, ricevo tramite corriere TNT Traco l’imballaggio contenente la MaGrav Power Unit, un cercafase elettronico di mediocre qualità ed un paio di fogli con le istruzioni sulla messa in opera di quest’ultima, cioè con lo stretto indispensabile da operare durante 22 giorni dal momento dell’inserimento in una comune presa elettrica di un qualsiasi appartamento.
In data 18-01-2016, dopo un periodo di fermo dopo la consegna, preparo il set descritto nelle istruzioni, aggiungendo semplicemente un Conta WATT digitale di media qualità nella presa in cui ho deciso di inserire l’apparecchiatura in questione, facendo attenzione all’inserimento corretto sulla fase come specificato da istruzioni. Eseguito l’inserimento dell’unità sulla presa a muro con Wattmetro non si osservano variazioni dallo zero di assorbimento ne all’inizio ne durante i tre giorni successivi, periodo in cui sulla presa di uscita dell’unità nessun carico deve essere applicato come da istruzioni.Nell’ultima foto si osserva attraverso un semplice cercafase induttivo 50-500 Hz presenza di campo induttivo a contatto con la carcassa in plastica dell’unità.
In data 21-01-2016 come da istruzioni servendomi di una comune multi presa (ciabatta) ho inserito un primo carico induttivo <20 Watt. Scegliendo per lo scopo tre piccoli carichi da 5 watt o poco più l’uno, misurati singolarmente servendomi di un WATTMETRO a parete identico a quello usato per rilevare le potenze istantanee inserito tra la presa elettrica e la Power Unit; Un trasformatore, un dvd reader e un piccolo agitatore, la scelta di piccoli device che comunemente ognuno di noi può avere nella propria abitazione, mi è sembrata più logica visto anche gli esempi sulla tipologia di carichi da scegliere riportati nelle istruzioni.