Mi ha fatto riflettere: negli ultimi 4 anni ho avuto modo di contattare tecnici e appassionati che si interessano di scienza di frontiera (dalle LENR al piezonucleare, dalla cavitazione all'alchimia 2.0 ecc.) in quasi tutta Italia (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Sicilia...), ma nessuno vicino a dove vivo.
Lanciamo dunque questo messaggio in bottiglia e vediamo se qualcuno lo raccoglie!
Data: 13 maggio 2015 14:32:55 CEST
Da: omissis
A: daniele passerini
Oggetto: LENR
Non lavorando da alcuni anni, mi dedico ad uno strano passatempo che comprende la ricerca di energie alternative ed il risparmio energetico, motori magnetici, bobine di Tesla, celle HHO, e LENR.
Se hai notizie di qualcun altro [in Umbria] che NON fa solo teoria... te ne sarei grato.
Grazie.
email firmata
@spaxio
RispondiEliminascusate l'OT
ti hanno copiato l'idea del tuo ultimo post:
http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-3080846/Fly-moon-FOUR-hours-British-scientist-says-s-secret-Star-Trek-s-wrap-speed.html
spiega ai profani coeme me se lo ritieni una idea interessante e correlata con le tue teorie;
RispondiEliminaLa ricerca su ciò che può essere una via diversa per arrivare ad un risultato, con l'ovvia premessa che quanto si ritiene di aver realizzato, va poi verificato, è affascinante e utilissima.
RispondiEliminaMolti come frase emblematica della prima edizione della Coppa America, che allora si chiamava 'Coppa delle cento ghinee', ricordano la risposta ricevuta dalla regina inglese alla richiesta di chi fosse il secondo arrivato, una volta appreso che il vincitore della regata era il vascello USA, la goletta 'America', che poi diede il suo nome alla coppa. La dolorosa risposta, dato l'enorme distacco inflitto al resto della flotta (tutta inglese), fu: "Maestà, non c'è alcun secondo".
Ma ancor più importante è quello che venne detto prima della competizione, da uno dei comandanti delle unità inglesi ad alcuni suoi pari grado, osservando le linee inconsuete della goletta arrivata da oltreoceano. L'osservazione che ci riportano è pressappoco questa: "Se loro hanno ragione, allora noi abbiamo tutti torto"
Gli americani avevavano ragione e stravinsero. Per fortuna, la testa libera da troppe indicazioni di scuole ormai sorpassate, gli aveva permesso di sviluppare idee nuove, senza il dover sottostare a una tradizione cantieristica obsoleta.
Personalmente non so se, ad esempio, i motori magnetici abbiano un modo per funzionare davvero. Non penso che tutto ciò che non è mainstream è buono e viceversa. Però, se lo si fa seriamente, la ricerca non può che essere utile emagari porta a soluzioni che non si sarebbero mai sospettate, nè cercate, se avessimo avuto la testa piena di preconcetti.
La regata bisogna anche vincerla, ovviamente, ma questo viene alla fine, prima c'è la sperimentazione 'creativa'.
@ Domenico
RispondiEliminaSi tratta di velocità comunque molto inferiori a quella della luce. In realtà credo si riferiscano alla PNN. Insomma il 'derubato' non è spaxio, ma Laureti
@alessandro
RispondiEliminaho letto meglio hai ragione;
ma parlano di rivoluzione nei trasporti, e di vaggiare senza più nessun carburante, solo con un pannello solare e l'EMDRIVE! Mah... La Nasa per me è avversaria da quando volevano fregare Rossi, speriamo che prima o poi ci prendano, per il bene di tutti.
@ Domenico
RispondiEliminaSì, credo che il nome che loro danno alla loro Propulsione Non Newtoniana (PNN), sia proprio EMDrive. Puoi continuare ad accelerare quasi quanto vuoi (salvo limiti relativistici), perchè non hai bisogno di espellere alcunchè per spingerti (come chiederebbe il principio di azione e reazione). Immagina una accelerazione come quella di gravità, ma applicata per decine di minuti e senza l'attrito con l'aria a fare da limite, a cosa porterebbe. Salvo errori, in un'oretta dovresti essere a una 30ina di chilometri al secondo, ma potrei aver confuso qualche decimale. A quella velocità arrivi sulla Luna in 3/4 ore. Però l'energia ti serve lo stesso, per cui o ti porti dietro un bell'E-CAT, o un reattore atomico vecchio stile. :-)
L'EMDrive e' una roba che circola nell'ambiente della propulsione spaziale da una decina di anni. Gia' come base teorica la cosa e' discutibile, ma quello che a me fa veramente inca##are e' che non c'e' UN dato sperimentale serio (no: neanche quelli "pubblicati" da NASA) che supporta la teoria esotica. Chi e' del mestiere e legge quegli "articoli" immediatamente bolla il tutto come puttanata sesquipedale. Per dire: la calorimetria a termocamera dell'E-Cat e' un ordine di grandezza meglio dei setup che questi tizi (anche i TRE di NASA che ci hanno lavorato) hanno messo su.
RispondiEliminaE' dal mio punto di vista un ottimo esempio di fuffa tecnologica, e siccome lavoro in una azienda che quello fa (cioe' propulsione spaziale avanzata), penso di essere abbastanza intitolato a dare giudizi apodittici, almeno in questo caso [1].
E che sia fuffa se ne stanno accorgendo anche coloro che fino a una settimana fa inneggiavano allo warp drive:
http://www.space.com/29363-impossible-em-drive-space-engine-nasa.html
Cito infine un utente di it.discussioni.misteri, che anche lui fino a una settimana fa -"convinto" dal fatto che NASA ci lavorava sopra- era piu' che possibilista sull'EMDrive:
"per correttezza cito anche questi
http://www.ibtimes.co.uk/emdrive-warp-drive-are-two-different-things-nasas-still-working-emdrive-1501268
anche se, sinceramente, frasi come queste
"The space industry doesn't want to know about it as it's very
disruptive. If the customer will spend hundreds of millions of dollars
on launching a satellite, why would you want to make something that
could do it cheaper?"
"There are a number of very important organisations now working on
second generation EmDrive, both partnering with us and competing
against us. Most of the real work is done by private companies, so they
don't have a need to publicise it,"
mi fanno pensare all'eCat ... chissà perchè :P
se poi andiamo a guardare la pagina di alcuni tests ...
http://emdrive.com/dynamictests.html
mi viene in mente un tizio che... beh... lasciamo perdere :-6 "
Anche io sento puzza di E-Cat, li' dentro. E se cortesemente vi mettete davanti al problema in modo neutro, non potete nemmen voi evitare di riconoscere lo schema classico: le cattive multinazionali che non vogliono l'EMDrive perche' loro fanno $tanti $soldi con le vecchie tecnologie, i millanta centri di ricerca INDIPENDENTI che in giro per il mondo REPLICANO l'EMDrive e ottengono risultati ECCEZIONALI, la promessa che oggi no, domani forse, ma dopodomani di sicuro andremo su Marte in un par di settimane.
[1]: pero' siccome lavoro per il "sistema", probabilmente non crederete a una parola di quelle che ho scritto.
Barney
@ Tutti
RispondiEliminaNon sono un ricercatore, ma ho alcune idee che vorrei venissero cassate o condivise e perfezionate da chi, con competenze non viziate da pregiudizi, le esaminasse.
Faccio una premessa ideologica e politica.
Da sempre coloro che detengono le fonti di energia comandano il mondo. Gli antichi possedevano l'energia prodotta dal fuoco della legna, a parte, ovviamente, quella derivata dal lavoro umano ed animale, e così il territorio europeo, durante il medio evo, fu in gran parte disboscato. Il fuoco della legna fu sostituto dai mulini a vento e ad acqua (in Europa se ne contavano circa 400.000) che producevano, ognuno, la forza lavoro di oltre dieci uomini; poi venne il carbone, la macchina a vapore, il motore elettrico ed infine il petrolio. In sostanza, oggi, chi possiede il petrolio governa il mondo. Ci sono ovviamente altre prepotenze, ma quella del petrolio è la dominante.
Il petrolio è destinato a finire tra 20 o 200 anni. Se sarà tra 20, forse l'umanità sopravviverà, se sarà tra 200, sarà l'umanità ad essere eliminata dal petrolio.
Occorre, con urgenza, trovare altre risorse, e risorse pulite. Tuttavia se quelle risorse pulite finissero nelle mani di pochi avremmo risolto il problema dell'energia, ma non quello della democrazia.
Questa analisi ha lo scopo di governare le soluzioni. Le nuove fonti energetiche devono possedere il massimo grado di delocalizzazione e autosufficienza, pur non potendosi escludere grandi centrali di produzione. Immagino che un rapporto ottimale potrebbe essere 80% energia delocalizzata e 20% centralizzata. Sono ovviamente valori orientativi che devono soddisfare un principio.
Le energie pulite tecnologicamente mature e delocalizzabili, oggi, sono tre. Solare, eolico e mini idroelettrico. Le altre energie, pur importanti come quella prodotta dal moto ondoso del mare, o quella geotermica, richiedono investimenti e tecnologie non applicabili a piccoli e medi impianti. Escludo a priori le biomasse, perché , anche se in misura ridotta, sono inquinanti.
Primo quesito che pongo a chi è esperto (domanda che credo di essermi chiarito da solo) è il seguente: quanta energia occorre per produrre un pannello fotovoltaico, mantenerlo in efficienza e smaltirlo? Perché, se il saldo fosse negativo, tutto cadrebbe; alla fine dovremmo usare carbone o petrolio per produrre energia pulita, cosa chiaramente priva di logica.
Quando ho posto questa domanda a presunti esperti, nessuno mi ha saputo rispondere; allora ho fatto questo semplice conto; una volta si diceva “fare il conto della serva” termine, in questo caso, tutt'altro che offensivo verso le “serve”.
Un comune pannello fotovoltaico costa al consumatore finale circa 200 euro e produce mediamente, in Lombardia, 280 Kw nell'arco di un anno (nel sud Italia ne produrrebbe 350). Consideriamo un vita produttiva di 25 anni, tuttavia continuano a funzionare anche dopo 30 anni; abbiamo una produzione totale di 7 megawatt. Se per produrre e smaltire un singolo pannello occorressero più di 7 megawatt, quel pannello dovrebbe costare molto più di 200 euro. Ho potuto verificare che una media azienda tessile alimentata da 80 motori elettrici che funzionano a ciclo continuo, consumano quella energia in 30 giorni. Noi dobbiamo produrre e smaltire un pannello delle dimensioni di poco più di un metro quadrato, pensiamo che occorrerebbe il lavoro a ciclo continuo per 30 giorni di una intera fabbrica? Attenzione sto considerando solo il costo dell'energia, non l'intero costo di produzione. Ne deduco che il bilancio finale deve essere decisamente positivo e per demolire questa mia convinzione ho bisogno di argomenti solidi e chiari. Il medesimo ragionamento si potrebbe fare con l'eolico, ma non ho la competenza e gli strumenti per verificarlo.
So che mi verrà contestata la discontinuità del solare e dell'eolico, ma a questo problema ci arrivo più avanti.
RispondiEliminaContinua
L'Italia è un paese ricco di sole, vento, dislivelli e acque e queste opportunità sono distribuite abbastanza equamente su tutto il territorio.
Immaginiamo ora una situazione particolarmente favorevole: una località montana formata da qualche centinaio di abitazioni. Immaginiamo di istallare sui tetti delle abitazioni dei pannelli fotovoltaici e un certo numero di piccole turbine eoliche. Costruiamo due vasche interrate e coperte (a zero impatto ambientale), una a monte e una a valle che possano contenere una sufficiente quantità di acqua a ciclo chiuso, meglio se anche alimentate da un piccolo ruscello. Una turbina Kaplan produrrebbe energia durante la notte e in mancanza di vento. L'energia in surplus prodotta dal vento e dal solare serve a pompare l'acqua dalla vasca a valle in quella a monte. Questo è il sistema. Ora servono valutazioni tecniche ed economiche: Studiare la taglia ottimale delle vasche che, attraverso il dislivello, produca l'energia idroelettrica per un periodo sufficiente a soddisfare le unità abitative. Esempio: quanti Kw produce un invaso di 10.000, 50.000 o 100.000 metri cubi che alimenta una turbina Kaplan posta a 10, 50 o 100 metri di dislivello? Quante unità abitative può soddisfare e per quanto tempo? E' evidente che una sola unità abitativa non potrà mai ammortizzare il costo di un simile impianto, per quanto opportunamente ridimensionato.
Per le zone pianeggianti l'energia potrebbe essere immagazzinata in aria compressa usando la tecnologia dei gasometri o altre soluzioni come il potenziamento della pressione dell'acqua potabile all'interno delle già esistenti reti di distribuzione, così da alimentare una miriade di microturbine. Sono solo esempi che mi vengono in mente ai quali probabilmente la fantasia di altri potrebbe concorrere.
E' più che evidente che senza il sostegno di un potente piano energetico governativo che non dovrebbe basarsi su incentivi che finiscono per favorire, come è avvenuto, la costruzione di inutili parchi eolici e fotovoltaici (vedi Sardegna, Sicilia ed anche Puglia) che ributtano l'energia al vento e al sole, ma dovrebbe accollarsi la diretta e gratuita progettazione degli impianti assumendosene la responsabilità sui parametri di efficienza, di sicurezza e di rispetto dell'ambiente. Si tratta di bravi tecnici già stipendiati dallo Stato. Senza un solido piano energetico governativo, iniziative di questo tipo finirebbero per soddisfare l'intelligenza di pochi individui o di lungimiranti comuni, come in realtà è già accaduto nel nostro paese. Episodi interessanti, ma isolati.
Una sola grande pala eolica in prossimità di un paese, non penso possa rappresentare un danno paesaggistico, mentre una sterminata distesa di torri producono un impatto decisamente negativo. In ogni caso preferisco un piccolo danno estetico ad un grande danno per la salute pubblica. Lasciamo pure agli Sgarbi fare le sue crociate mediatiche. Perché non propone, con altrettanto vigore, l'abbattimento della selva di piloni ad alta tensione che attraversano in lungo e largo il nostro splendido paese? Forse questi piloni soddisfano il suo senso estetico.
Non penso che l'attuale classe politica che ci governa abbia la forza, l'intelligenza e la volontà di attuare un piano energetico di questa portata che potrebbe portare l'Italia nel giro di 10/15 anni alla quasi totale indipendenza energetica, senza contare quanti posti di lavoro, a diversificata specializzazione, un tale progetto possa produrre.
Continua
RispondiEliminaAltro, non secondario vantaggio, di un piano energetico che promuova uno sviluppo delocalizzato è il fatto che il ritorno economico arriva non appena l'impianto è terminato, cioè dopo solo pochi mesi. Un mega impianto richiede, invece, poderosi investimenti che iniziano a ripagarsi solo a lavori ultimati, dopo diversi anni e, a volte, decenni.
Inoltre la produzione di energia delocalizzata riduce drasticamente il rischio di black out tecnici, ambientali e terroristici.
Domanda, ma qualcuno sa quanto ci costano i gasdotti intercontinentali che ci renderanno schiavi dei capricci di chissà quale dittatore, per giunta straniero? Qualcuno si rende conto della fragilità militare di una tale opera? Credo di si, ma il vero motore è lo spirito imperante razziano, o razzista. Fatti i c....tuoi.
Naturalmente sarebbe da augurarsi che la fusione fredda o altre ipotetiche nuove fonti di energia pulita diventassero realtà fruibili, tuttavia il momento ci impone di non rimanere inerti. In qualsiasi momento potremmo abbandonare il progetto meno efficiente, ma comunque funzionale, e approfittare di nuove e più efficienti tecnologie. Se così non fosse, perché comprare un PC o un telefonino, ben sapendo che nel giro di un anno ne verranno prodotti di più economici ed efficienti?
Concludendo, al di là delle sciocchezze progettuali che posso aver detto, sono comunque certo che una soluzione deve essere pensata rispettando i principi ideologici e politici indicati in premessa.
Scusate la lunghezza del testo, ma l'argomento trattato non poteva essere esposto con pochi caratteri.
@ pegupe
RispondiEliminaA parte i dettagli, concordo con la tua assunzione di base che dovrà esserci una delocalizzazione, anche se non totale, della produzione.
Il solare esiste anche termico, con degli specchi che concentrano il calore su un elemento che contiene un fluido che si riscalda a centinaia di gradi centigradi. Se non sbaglio ci ha messo lo zampino anche Rubbia.
@ Barney
Tranquillo, non so come abbia proceduto la NASA e non essendo del settore non escludo affatto che tu abbia ragione. Oltretutto il setup dell'E-CAT (quello un minimo l'ho capito) è sembrato poco chiaro anche a me e comprendo i tuoi dubbi.
Se si dovesse affrontare la vicenda E-CAT solo dal punto di vista tecnico-scientifico, anche le mie valutazioni sarebbero ben più pessimistiche. Però lo ritengo un punto di vista limitativo e allargando il campo anche ad altre considerazioni, mi permetto di essere più ottimista. La mano sul fuoco però non la metterei per l'E-CAT e tanto meno per l'EMDrive, di cui so poco più che niente.
il sitema illustrato da pegupe lo usa enel per truffare gli italioti immagazzinando di notte l'acqua nelle dighe usando l'enrgia delle centrali francesi pagata quasi nulla di notte per rinvenderla di giorno ... Senza contare che italiotilandia con gli incentivi al fotovolatico ed eolico ha raggiunto la ragguardevole soglia del 38,2 % di energia rinnovabile di giorno ...
RispondiElimina"Forse questi piloni soddisfano il suo senso estetico." di sicuro soddisfano le tasche di chi poi lo finanzia ed è la stessa ragione per cui non gli piacciono le centrali eoliche . Non è il motivo estetico per cui non dovrebbero piacergli , ma quello economico perchè sono a disposizione sempre di grandi gruppi industriali e mai di cittadini . L'autofinanziamento di 3-4 pale eoliche per comune è alla portata di qualsiasi posto , ma non si farà mai perchè i politici , piuttosto che gestire per i cittadioti tali opere lasciano fare i grandi gruppi che gli depositano i soldi direttamente nei loro conti esteri .
RispondiEliminareport shonau ovviamente grillo c'era stato molto tempo prima . Un'altro sistema di accumulo è quello di produrre idrogeno bruciano idrogeno a bassa temperatura e si riottiene acqua .
RispondiEliminabruciando
RispondiEliminail video di grillo è del 1998 ... che robba ...
RispondiElimina@ pegupe
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda condivido praticamente in toto la tua visione. Purtroppo, il problema vero è che oggi, su scala mondiale, i proprietari dei mezzi di produzione e di distribuzione dell'energia (tutta la filiera, dalla coltivazione degli idrocarburi alle reti di distribuzione) sono talmente ricchi e potenti che non solo condizionano con le loro lobbies l'attività legislativa, ma vogliono continuare ad essere i protagonisti in qualsiasi ipotesi di cambiamento. In questo contesto
non tanto, quindi, la scelta delle fonti di energia ma l'ipotesi di abolizione delle "reti" (produzione distribuita a livello locale) e la conseguente riduzione del potere oligopolostico e concentrato, sono visti come lo scenario da evitare a tutti i costi.
Io non so se l'e-cat sia fuffa per davvero; ma se anche non lo fosse, non solo Rossi sarebbe ineluttabilmente finito negli USA, ma di e-cat domestici sugli scaffali dei supermercati non se ne vedrebbero ancora per decenni.
"...Io non so se l'e-cat sia fuffa per davvero; ma se anche non lo fosse, non solo Rossi sarebbe ineluttabilmente finito negli USA, ma di e-cat domestici sugli scaffali dei supermercati non se ne vedrebbero ancora per decenni...."
RispondiEliminaQuoto totalmente, purtroppo. Ottimisticamente e sempre nell'ipotesi che fuffa non sia, spero di convertire i decenni in lustri, ma tanto di meglio dubito fortemente.
@alessandro
RispondiEliminaNon è fuffa, ma per gli scaffali ci vorrà la pazienza di Giobbe, oppure un evento imprevisto che scompagina i piani di tutti gli attori del mercato dell'energia. Nessuno di noi si nasconde il fatto che se anche tutto andasse per il verso giusto, c'è un grande mano nascosta (interessi economici enormi) che tenderà in tutti i modi di ritardare l'ingresso del mercato del gatto. E' per questo che Andrea Rossi è costretto ad ogni piè sospinto a calmare gli entusiasmi dei seguaci, con un maybe positive or negative, perchè ha capito bene come muoversi ( o gli è stato imposto da Darden) con circospezione, ripete anche che tutte le fonti energetiche si integreranno su mercato, perchè non deve assolutamente allarmare i mercati finanziari, e preparare l'arrivo dell'anno del gatto con il minor danno possibile per gli altri competitors. Lento pede è meglio che farsi ammazzare o farsi coprire di ridicolo da i potenti media mainstream, io ci sono già passato nel mio piccolo e vi assicuro che fa male.
sarà pronto quando inizierà la nuova guerra mondiale ...a questo l'ecat serve , a compensare e rendere automatici i prelievi di corrente o calore che serviranno nel nuovo mondo ridotto ad una popolazione di 1/6 come previsto dal video dei casaleggio ...
RispondiElimina@ Domenico
RispondiElimina"...Andrea Rossi è costretto ad ogni piè sospinto a calmare gli entusiasmi dei seguaci, con un maybe positive or negative, perchè ha capito bene come muoversi ( o gli è stato imposto da Darden) con circospezione, ripete anche che tutte le fonti energetiche si integreranno su mercato, perchè non deve assolutamente allarmare i mercati finanziari, e preparare l'arrivo dell'anno del gatto con il minor danno possibile per gli altri competitors..."
Sicuramente! Se l'E-CAT funziona, da questo scenario comunque si passa!
@ Bertoldo
RispondiElimina..Riduzione di 1/6 della popolazione..
Ma... secondo le Georgia Guidestones, la riduzione dovrebbe essere di 1/14..
7.000.000.000/14= 500.000.000 Chi sa..
Sì tratterebbe di sterminare 6,5 miliardi di persone...
RispondiEliminaLaureti sbrigati che dobbiamo lasciare il pianeta in frettaaaaaaa
RispondiElimina@ Laureti
RispondiEliminaper favore non facciamo lo stesso errore di Noè.. Le zanzare stavolta lasciamole a terra
@mauro
RispondiEliminaper le zanzare ti quoto;
Noè si chiamava UTA-NAPISTIM per gli assiro-babilonesi, ZI-U-SUD-RA, cioè fedele per un tempo remoto per i sumeri. E migliaia di anni prima della bibbia stava nelle tavolette sumere del racconto di Gilgamesh. Ah, per inciso, anche allora in sumero SUD significava, lontano, remoto. Non è cambiato niente.
Il calcolo era sbagliato 1/1, 07
RispondiElimina"Domanda: aggiungere pochi microlitri di un fluido a una polvere metallica può indurre una reazione esotermica di natura sconosciuta?
RispondiEliminaIl punto - del tutto incredibile - sembra sia questo: reazione esotermica "di natura sconosciuta" - AD 2015. "
se all' alluminio aggiungi acqua con una percentuale di soda caustica cosa succede ? però nevalinna e molti altri , quasi tutti ...non hanno capito che la reazione esoenergetica non è altro che la ricombinazione dell'idrogeno atomico in molecolare , la parte esogena è l'etere intrappolato nel raggio di azione degli atomi di prozio ... SUCA ...
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RispondiElimina@Domenico Canino
RispondiEliminaScusami se mi faccio vivo solo ora, ma sono stato molto impegnato per lavoro,
non è facile su un commento rappresentare quello che abbiamo trovato, ti posso solo dire che siamo convinti della vera essenza unificata della natura: Spazio, Tempo, Massa, Energia, Campi, Particelle sono un tutt'uno.
Quindi le LENR e la PNNE (Propulsione Non Newtoniana Elettromagnetica) sono inevitabilmente collegate.
Per metterlo in pratica occorre organizzarsi e lavorare sodo, ed è quello che molti (anche noi) stanno facendo, certo non è facile con poche risorse, ma l'importante è andare avanti, sono fiducioso che siamo all'inizio di una grande rivoluzione scientifica.
Speriamo di trovare il tempo per esporre meglio i nostri studi ed esperimenti qui su 22Passi e sul sito www.spazionica.org
Un caro saluto a tutti gli autori e lettori del blog.
grazie spaxio, sono molto interessato;
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