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giovedì 31 ottobre 2013
Informazione utile a tutti gli sperimentatori LENR
21 commenti:
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Il link del Post non funziona.
RispondiEliminaAvevo già segnalato in un commento questo link YouTube al manufatto alieno.
uno schermo antiradiazioni composito per il reattore Hydrobetatron, al fine di intercettare non solo raggi alfa, beta, x e gamma, ma anche eventuali flussi neutronici
RispondiEliminaA quando "intercettare" un po' del calore in eccesso di cui da anni si accredita la produzione?
Lodevole iniziativa. Dopo tutto, non puo' andare sempre di culo come succede ai piezonuclearisti, no? Se succede qualcosa di nucleare, e' bene prendere provvedimenti seri. E il guscio mi pare adattissimo.
RispondiEliminaMetterci un po' di rilevatori di radiazioni qua e la' potrebbe essere un improvement ulteriore. Non solo per quel che riguarda la sicurezza...
http://www.ilgiorno.it/pavia/cronaca/2013/10/31/974807-strumento-acque-potabili-tecnologia.shtml
RispondiEliminaLo strumento che depura acque radioattive Gli esperti: "Prospettive illimitate Non c'è tecnologia comparabile"
Pavia, 31 ottobre 2013 - L'esame di maturità per Wow comincia un anno e mezzo fa, quando al Lena di Pavia, diretto dal dottor Andrea Salvini, il fisico Sergio Manera, specialista in misure di radioattività, effettua con altri tecnici i primi test sullo strumento, con il supporto scientifico del professor Massimo Oddone del dipartimento di chimica, processando una soluzione contaminata. «A noi non interessava la tecnologia della distillazione - dice Manera - ma il risultato. E il risultato effettivamente è stato incredibile. Si confermano fattori di decontaminazione mai raggiunti da alcuna tecnologia».
«Abbiamo simulato una soluzione assai più radioattiva di quella dell’impianto giapponese. I valori sono rimasti stabili per i quaranta giorni di test. L’acqua che esce è decontaminata di 7.500 volte, quindi nel pieno rispetto delle formule di scarico di impianti nucleari. Se le trattative con il Giappone andassero a buon fine metterebbero ancora una volta l’Italia in prima fila per le grandi scoperte».
Conferma tutto Massimo Oddone, professore associato di chimica generale e responsabile dell’area di radiochimica all’Università di Pavia, autore di quasi 500 pubblicazioni in materia, uno degli ultimi radiochimici viventi in Italia, ha condotto gli esperimenti nel dipartimento di chimica dell’ateneo. «La soluzione utilizzata conteneva un’alta concentrazione di Cesio 137, l’elemento radioattivo di Fukushima, per vedere quanto si riusciva ad abbatterlo. La radioattività è rimasta concentrata in un paio di litri nella macchina, su un volume trattato di 10 mila. E i residui radioattivi si trovavano allo stato di liquido concentrato. Questo, per lo smaltimento, è importantissimo»........
I ricercatori cominciano ad essere tanti.. i risultati continuano però a scarseggiare :(
RispondiElimina@Franco Morici
RispondiEliminaIl link del Post non funziona.
Ora dovrebbe essere a posto, grazie.
@gio
Grazie del link :)
@Rossano Bella
I ricercatori cominciano ad essere tanti.. i risultati continuano però a scarseggiare :(
Dunque anche tu condividi l'idea che sono pazzi questi "fusionisti freddi", tutti senza eccezione! ;)
@ daniele
RispondiElimina;)
sai qual'è la cosa più pazzesca: che una notizia del genere finisca solo sul giorno e sulla pagina locale!
io l'ho letta per caso sul cartaceo!
è un paese curioso il nostro!
@ gio
RispondiElimina"sai qual'è la cosa più pazzesca: che una notizia del genere finisca solo sul giorno e sulla pagina locale!
io l'ho letta per caso sul cartaceo!"
Concordo! :-(
@ Franco Morici
RispondiEliminaCi fa piacere comunicare che , grazie anche ai suggerimenti di un ricercatore new entry che tiene alla riservatezza, stiamo facendo passi da gigante sulla stabilizzazione del plasma, condizione assolutamente propedeutica per passare da EVIDENZE di eccessi a MISURE di eccessi.
Cordiali saluti a tutti coloro che ci seguono.
Open Power
"Ci fa piacere comunicare che , grazie anche ai suggerimenti di un ricercatore new entry che tiene alla riservatezza, stiamo facendo passi da gigante sulla stabilizzazione del plasma, condizione assolutamente propedeutica per passare da EVIDENZE di eccessi a MISURE di eccessi.
RispondiEliminaCordiali saluti a tutti coloro che ci seguono."
E vai! :-)
Noi incrociamo le dita e facciamo il tifo, sperando di vedere presto confermate le nostre speranze.
Buon lavoro! :-)
@ Abundo
RispondiEliminaFa piacere che si sia aggiunta una "new entry" che seppur anonima, e non conoscendola, mi permetto di salutare per Suo tramite.
Non condivido la sottile differenza che Lei delinea tra "evidenze di eccessi" e "misure di eccessi" di calore.
Per il mio intendere la prima corrisponderebbe al massimo ad una stima grossolana mentre la seconda magari più precisa, ma in entrambi i casi vi sarebbe stata una sufficiente valutazione della quantità del calore prodotto tale da mostrare (in modo "evidente" appunto) senza dubbi, e sempre utilizzando un metodo scientifico rigoroso ed indiscutibile, l'overunity di cui invece fin'ora mi pare non vi sia testimonianza.
Rimaniamo comunque sempre in attesa di queste "misure di eccessi" di calore.
Forse nel frattemo potrebbe illustrare tecnicamente ai lettori di 22passi interessati, magari con un certo dettaglio, come si intende questa volta misurare l'eccesso di calore, per esempio se farete uso di un calorimetro a flusso o cosa altro.
@ Franco Morici
RispondiEliminaPoiche' l'obiettivo della stabilizzazione del plasma ci spinge a continue modifiche dell'apparecchiatura e, di conseguenza, del protocollo, preferiremmo evitare ai lettori la inutile fatica di criticare la nostra metodica almeno nella fase in cui appunto e' gia' oggetto di forte critica da parte nostra.
Comunque confermiamo trattarsi di misurazione DIRETTA, mediante misurazione della potenza elettrica immessa nel reattore e della potenza termica asportata dal fluido circolante, tutto in doppia valva isolante.
La differenza tra evidenze e misure consiste, per noi, nel seguente fatto:
con tecniche di confronto tra ripidita' di riscaldamento in situazioni confrontabili, si notano favorevoli comparazioni, tuttavia vogliamo assolutamente adottare la tecnica DIRETTA che offrirebbe, una volta positiva, un salto di qualita' allo stato dell'arte.
Ma permangono ancora alcune fastidiose recalcitranze nei comportamento degli apparati e/o aspetti ausiliari (es. pompa, serbatoi, bilance, termostati, termocoppie, livelli di liquido, perdite di carico, dilatazioni, durate dei materiali, transitori elettro-termici, emissivita', dispersioni, costanti di tempo, isolamento, range di funzionamento, scale di misurazione, turbolenze, efficacia di scambio termico, ricircolazione del condensato, durata elettrodi, mixing della soluzione,tenute dei sigilli, sintonizzazione automatica della geometria, ecc., ciascun aspetto collegato con tutti gli altri), a cui si chiede uno sforzo di stabilita' della misura in condizioni esasperate, non meno di come viene richiesto al plasma.
Non potrebbe tutto cio' essere indice di metodica sbagliata?
Certo, ma di solito se il macchinario recalcitra e' perche' la strada e' corretta e si sta tentando di ridurre alla ragione gli effetti OSTILI incrociati.
Per ora il COP ...dei problemi...e' elevatissimo !
Ringrazio personalmente l'ing. Morici e mi scuso di non avere il tempo di essere minuzioso, ma dovrei elencare una lunga lista di accortezze che si sono rivelate fondamentali, provenienti da suggerimenti e spesso da critiche che ci sono dallo stesso pervenute, insieme all'altro incomparabile aiuto dalle critiche dell'ing.Massa.
E mi piacerebbe avere ancora ricordo distinto di tutte le idee, ora divenute di contesto, scaturite da note anche non eclatanti dei lettori.
Se fallissimo, sarebbe nostra incapacita', ma il successo sarebbe da ascrivere a molti.
Con molta riconoscenza.
Ugo Abundo
@Abundo
RispondiEliminaPenso di interpretare anche il pensiero di Franco chiedendole fin da ora di essere invitati per una verifica qualora riteneste di ottenere misure calorimetriche positive. Da scettico Vi faccio un sincero in bocca al lupo.
@Ugo Abundo
RispondiEliminaCi fa piacere comunicare che , grazie anche ai suggerimenti di un ricercatore new entry che tiene alla riservatezza...
;-)
Proprio ieri sono venuto a sapere del numero incredibile di università silenziosamente coinvolte, fuori dai riflettori, in queste ricerche LERN. Probabilmente un giorno dovremo ringraziare i "parafulmini" che hanno attirato gli strali di telefonisti, negazionisti, pseudogiornalisti, chimici pensionati, prorettori ottusi, patoscettici, troll ecc. mentre si consolidavano con discrezione risultati sempre più a prova di "comunità scientifica coi piedi (a volte giustamente) di piombo".
Tra tanti in corsa, naturalmente chi ama davvero la scienza fa il tifo per tutti, favoriti o outsider come voi... buona caccia al "fuoco degli dei".
Un abbraccio forte
@Franco Morici
RispondiElimina@Mario Massa
Ci tengo a precisare che non vi considero appartenenti ad alcuna delle spiacevoli categorie che ho testé evocato, ma arruolati a tutti gli effetti nella categoria dei veri amanti della scienza. ;)
Buoni Santi
@tutti
Buon weekend a tutti :)
mario massa wrote:
RispondiEliminaPenso di interpretare anche il pensiero di Franco chiedendole fin da ora di essere invitati per una verifica qualora riteneste di ottenere misure calorimetriche positive.
Solo a condizione di poter liberamente pubblicare i risultati qualsiasi essi siano e di poter effettuare tutte le verifiche tecnico-scientifiche ritenute necessarie.
Di NDA "capestro" e di metodi/set-up di prova imposti e motivati da ridicole ragioni nè ho avuto abbastanza.
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiElimina"Di NDA "capestro" e di metodi/set-up di prova imposti e motivati da ridicole ragioni nè ho avuto abbastanza."
RispondiEliminaOhh yeahh...
Angelina Jolie
RispondiEliminase ti capitasse di venir nella tua villa in valpolicella
fammi un avviso che ti offro un caffelatte...
un tuo vicino
@robi
RispondiEliminaahahauhauhauhauauhu...... mi hai anticipato..... ahhauau :D
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
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