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lunedì 8 ottobre 2012

Una proposta coraggiosa
da Ugo Abundo e Francesco Santandrea:
Il tentativo di volare alto non è più rimandabile.

Ricevo, da Ugo Abundo e Francesco Santandrea, audace quanto umile proposta metodologica-epistemologica di indagine open source delle leggi fondamentali della natura. I due ricercatori partono dall'osservazione che oggi la maggioranza degli scienziati, piuttosto che decifrare il Libro della Natura, "tenta, con gli aristotelici (non con Aristotele, che cercava la conoscenza), di trovare nuove leggi solo rileggendo con più attenzione 'il Libro' definitivamente già scritto" dalla scienza stessa. "E indubbiamente - seguitano Abundo e Santandrea - tante leggi nuove si trovano effettivamente, osservando sperimentalmente nuovi comportamenti e inquadrandoli in nuove regole che si possono dedurre quasi come teoremi da quelle già esistenti, rendendo la fisica sempre più vasta e complicata."
Quindi, incuriositi da una corrispondenza analogica tra leggi della Relatività Generale e leggi dell'Intelligenza Artificiale, Abundo e Santandrea si chiedono - e invitano noi tutti a fare altrettanto - se la grande complessità che emerge da tale approccio, portato avanti dalla scienza da Newton fino a oggi, corrisponda effettivamente alla realtà dell'Universo che cerchiamo di svelare o sia piuttosto un riflesso dei limiti intrinseci della mente e della logica umana. Mutatis mutandis, non potrebbe essere che gli scienziati d'oggi siano finiti in un vicolo cieco simile a quello degli astronomi tolemaici? Essi avevano messo a punto un complicato insieme di leggi in grado di spiegare il moto degli astri fondandolo su un presupposto erroneo; e il loro sistema funzionava perfettamente, salvo "trascurabili anomalie", come quelle che oggi la scienza mainstream ritiene essere le evidenze sperimentali delle LENR.

Ecco allora che l'ipotesi di Abundo e Santandrea acquista il sapore di una rivoluzione "copernicana" della fisica: invitano i colleghi che studiano l'universo seguendo vie già battute a vedere se per caso, facendo un passo indietro, non si possa farne uno molto più grande avanti. È una proposta coraggiosa, senza dubbio, ma umile nella misura in cui non chiede altro che di essere messa alla prova, in modo totalmente trasparente.

Entrare nel merito scientifico di quanto prospettato dai due ricercatori è ben al di là delle mie competenze e conoscenze. Passo dunque la palla a chi è in grado di tirarla in rete: potete scaricare il documento pdf da questo link e/o leggerlo qui sul blog con un click su "leggi il resto / read more".

IL TENTATIVO DI VOLARE ALTO NON È  PIU’ RIMANDABILE.

Crediamo che la maggior parte degli scienziati tenga nascosto, da secoli, il bisogno estetico esplosivo che può – solo esso – spingerli a dedicare ogni istante della vita, anche mentre sono apparentemente impegnati in altre attività, alla ricerca della conoscenza. 

Lo dissimulano negando che la scienza miri alla spiegazione ultima e prospettando la versione secondo la quale la scienza limiterebbe il proprio compito alla descrizione dei comportamenti, economizzandone la memorizzazione sotto forma di leggi, anche se via via più fondamentali. 

Non si sta qui dicendo né che la spiegazione ultima esista con certezza, né che essa sia alla portata delle future generazioni, pur sempre di umani. 
Si sta però ipotizzando che le menti di giganti quali Platone, Galileo, Copernico, Newton, Einstein, Schrodinger, Prigogine (l’elencazione è rea di limitatezza) non possano aver impegnato forze titaniche semplicemente mirando alla descrizione

Einstein è stato forse quello che più apertamente ha reso gli studiosi partecipi del suo lavoro estetico, chiedendo all’universo di comportarsi in un modo fondamentalmente indipendente dal riferimento; ma Galileo ha vincolato il pensiero umano ad ascoltare la Natura che ci parla, Copernico ha spazzato via gli orpelli (epicicli) che stavano pericolosamente avvicinandosi alla dignità dell’esistere concretamente; Platone ci ha avvertiti, inascoltato, che stiamo guardando solo l’ombra menzognera, sulle pareti della caverna, del mondo ideale che offre ai nostri sensi solo la sua proiezione. 
Newton, e se ne è lamentato apertamente Einstein, è stato baciato dalla fortuna irripetibile, che non presenterà mai più ad alcuno scienziato tale opportunità, di poter cogliere per primo l’universalità delle leggi fisiche affermando che ciò che accade qui ed ora è retto dagli stessi vincoli che guideranno la Natura in un altrove e in un tempo altro. 
Schrodinger ha colto che nella natura irriducibilmente caotica dell’universo che ci è dato, emergono comunque comportamenti stabili a se stessi, risultando non lo scienziato del disordine, ma quello dell’ordine che si può instaurare ad un livello superiore di modalità di ispezione (in compagnia anche anacronica di Von Neumann, Prigogine, Planck, Heisenberg). 
Prigogine, che con frase volutamente autoincoerente, ha cercato le leggi del disordine, ha gettato le basi per un approccio orientato all’esistente inteso come perturbazione autostabile che emerge da una matrice irriducibilmente caotica e inconoscibile. 

Ma c'è qualche studioso che ancora non se ne è accorto. 

Che tenta, con gli aristotelici (non con Aristotele, che cercava la conoscenza), di trovare nuove leggi solo rileggendo con più attenzione “il Libro” definitivamente già scritto. 
E indubbiamente tante leggi nuove si trovano effettivamente, osservando sperimentalmente nuovi comportamenti e inquadrandoli in nuove regole che si possono dedurre quasi come teoremi da quelle già esistenti, rendendo la fisica sempre più vasta e complicata. 
Ma se voi foste il dio artefice del tutto, progettereste un universo così intrinsecamente complicato? 
Non è troppo facile dare, in subordine, la colpa della complicazione alla limitatezza della mente umana? 
Non ci sfiora l’ipotesi che sia colpa del non voler confessare che ambiamo a spiegazioni non descrittive, ma vere e proprie conoscenze che sappiano soddisfare le esigenze dell'estetica, auto evidenti, disarmantemente semplici, dai principi (almeno nel nucleo concettuale) alla portata di tutti, e non solo ai Sacerdoti e alle loro Vestali; spiegazioni che invece di complicare la fisica la semplifichino, che non siano costrette a negare le evidenze quando non riescono ad inquadrarle? 

Ma non ci si accusi, per carità, di aver inventato qualcosa ! 

Ciò che si invoca, in modo rivoluzionario (vedasi la radice etimologica di “rivoluzione”, tornare alle origini) , è il ritorno alla scienza genuina, che può vedere, nella apparente difficoltà ad inquadrare le numerose evidenze sperimentali LENR in una matrice di comprensione e indagine sistematica, una smisurata opportunità che si offre nella direzione di scuotere (anzi continuare a cercare) i fondamenti, per una riscrittura della trattazione della Natura, nel vero e consueto spirito che la scienza (con la esse di grandezza almeno non inferiore a quella delle altre lettere) ha da sempre naturalmente esibito. 

Se avessimo visto giusto (e quella che si offre fosse veramente una opportunità) un umile tentativo di lavorare nella direzione indicata sarebbe rispondente ad un senso di responsabilità che non ci lascerebbe l’alternativa di eludere l’impegno. 

E così abbiamo caricato le nostre spalle di quanto non è semplicemente un impegno, ma il piacere di cercare risposte ad una fame di conoscenza che tenta di divorarci. 

Francesco Santandrea e Ugo Abundo: due persone che si sono conosciute solo di recente, e che da sempre, fin da tempi non sospetti, ben prima che il termine Fusione Fredda venisse coniato, hanno coltivato l’ambizione di semplificare i concetti essenziali della fisica (non si scambi questo proposito relativo ai concetti con l’eventuale peso della trattazione matematica necessaria) rendendoli autoevidenti. 
Che indipendentemente sono giunti alla decisione di rendere pubblici i concetti essenziali dei loro annosi singoli approcci, Santandrea dal 1994, Abundo dal 2004, scoprendo l’uno le idee dell’altro solo nel 2012, quando in occasione del convegno presso l’Istituto L. Pirelli hanno compreso che fosse il tempo di unire gli sforzi per “accogliere senza aggredirle” le istanze provenienti dalle sperimentazioni LENR, inquadrandole con naturalezza all’interno della loro visione della Natura. 

La Teoria dello Spazio Quantizzato non è stata scritta ad hoc per spiegare le risultanze LENR, piuttosto le LENR ne sono il banco di prova provvido ed imprevisto, un cimento che ne metta in azione i concetti sottoponendoli alla sfida di resistervi indenni. 
Ma può costituire una chiave di interpretazione che si spinge al di sotto di ciò che è dato, pretendendo che si analizzino i criteri che reggono la stabilità di ciò che ci appare come esistente. 
Ecco perché può avere chance di affrontare situazioni in cui si mette in forse la stessa persistenza della materia, si cercano le condizioni in cui sia possibile disfarla recuperandone il potenziale energetico che le corrisponde. 
La teoria parte dagli inquadramenti accettati della Relatività ristretta e generale, della Meccanica quantistica e dei recenti studi in materia di Caos e Frattali, Teoria delle stringhe e Cosmologia, utilizzando strumenti messi a disposizione dalla scienza dell’Informazione e delle Logiche alternative. 
Si pone, col Principio di Corrispondenza, in grado di spiegare automaticamente tutto ciò che le suddette teorie spiegano, ma dispone di numerosi gradi di libertà addizionali, che vengono resi disponibili per l’indagine su ciò che c'è sotto la struttura del tessuto spaziale, e per analizzarne le proprietà. 

L’obiettivo delle trattazioni che seguiranno in prossimi comunicati non è immediatamente descrivere tutta la teoria (che è un po’ vasta), piuttosto mettere in luce quali potenzialità interpretative e predittive essa possa offrire come servizio agli sperimentatori LENR, cercando dapprima di definire l’ambito dei fenomeni coinvolti, la parte ad essi comune indipendentemente dalle apparenti diversità delle procedure sperimentali, i concetti fondamentali (pochi) assunti come assiomi, una chiave di possibile interpretazione dei fenomeni che non sono immediatamente inquadrabili nelle teorie convenzionali, infine una indicazione delle direzioni più ragionevolmente promettenti in cui approfondire la ricerca sperimentale. 

In sintesi, vogliamo che la teoria si accolli l’onere di fare ciò che una Teoria deve usualmente fare, da che mondo è mondo. 

E soprattutto non si vuole partecipare alla gara che può nascere tra teorie in competizione, in quanto si mira a comprenderle tutte, ciascuna con le proprie peculiarità e i propri ambiti, traendo da tutte una ricchezza di ipotesi e di percorsi deduttivi che probabilmente farà rabbrividire chi già vede con chiarezza l’empietà di questi propositi di arricchimento reciproco in termini di contributo alla comprensione, spiazzato dal cambiamento rispetto alle rassicuranti abitudini nei ruoli standard del propositore, del sostenitore, del competitore, del validatore, dell'inficiatore di teorie. 

Attenzione, qui si parla di cambiamenti, ambizioso obiettivo: la conoscenza; pena: la torre di Babele. 

“Si, va benissimo”, diciamo tutti, “MA NON ELUDIAMO, che ne e’ della falsificazione?” 
Qui l’approccio si fa più difficile da spiegare a chi non lo percepisce autonomamente come evidente, ma non ci sottraiamo al compito di fare un tentativo. 
Anzi, il percorso è così poco convenzionale che (ci scusino i lettori della forse eccessiva concessione alla schematicità) sarà bene mettere un contrassegno “INIZIO” e uno “FINE” alla trattazione di questo specifico aspetto. 

INIZIO
Ben si sa che l’ambizione dell’Uomo che affronta la conoscenza è ridurre le leggi delle diverse discipline scientifiche a deduzioni che partano dalla fisica; e che le leggi fisiche partano da pochi assiomi fondamentali, in modo che tutto abbia un perché, che le diverse leggi in cui si articolano le scienze abbiano il loro perché in leggi più fondamentali che le sostengono, fino ad arrivare, e già sarebbe un sogno, ad una unica legge irriducibile che sia in grado persino di spiegare gli assiomi adottati. 
Ma noi siamo impietosi e oseremmo chiedere ancora una volta “perché?” 
Infatti pensiamo che l’unica legge che si possa ragionevolmente accettare senza difficoltà sia la seguente : “non esistono leggi”. 
In base a questa visione il caos è assicurato, permea tutto, l’informazione quand’anche si formasse fortuitamente per fluttuazione si degraderebbe il più velocemente possibile, non si permetterebbe l’esistenza della Natura, dell’Uomo, dell’intelligibilità? 
Tutt'altro. 
La conoscenza va scritta sulla pagina buia dell'ignoranza, l’informazione ha bisogno, per essere preziosa, e per propagarsi (con Shannon) della propria improbabilità, l’esistente stabile può emergere solo stagliandosi sullo sfondo del completo caos. 
Non facendo altre ipotesi se non che l’informazione (improbabile per definizione, in quanto “antilogaritmo della probabilità”) tenda a degradarsi il più rapidamente possibile, abbiamo sviluppato tools di “ingegneria dell’esistere” (la cui ragionevolezza, e questo è un regalo che non abbiamo esplicitamente meritato, è disarmante). 
Tali strumenti operativi, a ben guardare, fanno già fortunatamente parte delle abitudini consolidate a cui la Relatività ci ha abituati. 
Facciamo ora un discreto salto, fino alla scienza della Intelligenza Artificiale. 
Anche essa ci ha abituati ad una impostazione di approccio particolare, del tutto nuova rispetto alla fisica; strano, allora, scoprire che fondamentalmente coincide con gli strumenti concettuali alla base della Relatività (Generale, poi…?). 
Sembra esserci coincidenza sufficiente per giustificare lo sforzo di approfondire. 
Forse non ha senso (con Godel, Teorema di Incompletezza delle teorie formali) chiederci se il Tutto ha una struttura simile alla idealizzazione formale del substrato che ospita la nostra intelligenza perché altra struttura intellettiva non sarebbe mai potuta emergere da tale struttura del Tutto, o alternativamente se l’unico modo con cui possiamo immaginare il Tutto è vincolato dalla struttura della nostra intelligenza. 
In pratica, è il figlio a somigliare al padre, o il padre a somigliare al figlio? Così drasticamente semplificata, la domanda ci rasserena e accettiamo di dover per sempre rinunciare ad una risposta. 

Quale è questo concetto fondamentale di cui sono intrise la Relatività Generale e l’Intelligenza Artificiale (ci piace ricordarne ancora una volta la distanza) ? 
In Relatività l’esistente (materia, radiazione) si comporta, nello spazio-tempo, secondo quanto reso ammissibile dalla metrica del cronotopo stesso, ma a sua volta la metrica è determinata esclusivamente da quanto vi avviene. 
In A.I. il pensiero (rappresentazione simbolica globale delle comunicazioni interneurali) si sviluppa secondo quanto ammissibile dai coefficienti di connessione della rete, ma tali coefficienti sono a loro volta determinati esclusivamente dal pensiero che si sviluppa in tale substrato. 
Non sembra necessario commentare il confronto. 
Vogliamo allora ancora dedicare del tempo a verificare o confutare questa totale evidenza? 
La trattazione che discende dall’accettare la simbiosi tra substrato e processo in evoluzione è allora solo da scrivere, non da verificare; forse non deve chiamarsi teoria, ma siamo interessati non al nome, piuttosto ad ascoltare il Tutto quando parla col proprio linguaggio e ci suggerisce il corretto processo conoscitivo da adottare. 
Si chiamano a raccolta in Open Source tutte le forze interessate alla conoscenza, per portare avanti, oltre il limite da noi già raggiunto, le conseguenze, ancora quasi tutte da scoprire, di tale approccio. 
Alcune saranno vere, come era vera la geometria Euclidea nel mondo fisico, altre saranno false, come era falsa la geometria Riemanniana nel mondo fisico. 
Ma le cose, col tempo, talvolta cambiano…. 
FINE 

Così, l’utilità dell’approccio presentato andrebbe forse cercato nella duttilità che presenta, resa spendibile – tornando al concreto – nel suggerire schemi innovativi consistenti per inquadrare fenomeni nuovi, riconoscendo più forza agli schemi che ben interpretano i risultati sperimentali (verifica), eliminando quelli che non li interpretano (confutazione). 
Questo approccio si riscrive da solo, si aggiorna, evolve
Si comporta come ciò che sta descrivendo, è autosomigliante
Le risultanze del mondo fisico plasmano la teoria; la teoria consente l’interpretazione del mondo fisico; e quando non la consente, le discrepanze ancora una volta richiedono un aggiornamento della teoria (come se se ne riscrivesse la metrica). 
A questo punto, è possibile che qualche lettore possa tacciare di evidente banalità quanto detto. 

Molto bene, è da parecchie righe che se ne sostiene l’evidenza ! 

Ora, per comprendere il nucleo della nuova impostazione è necessario un breve sforzo di pazienza per acquisire familiarità col contesto in cui la teoria si muove. 
Differenti strumenti matematici possono essere equivalentemente adottati (ce lo ricordano la meccanica matriciale di Heisenberg e quella ondulatoria di Schrodinger) per portare avanti i medesimi discorsi sulla Natura. 
Così le equazioni a derivate parziali del secondo ordine in un dominio (field), rappresentazioni in una griglia matriciale alle differenze finite, il modello di rete elettrica (analogica) a parametri distribuiti, i modelli di reti neurali fully connected a coefficienti adattivi, in cui ogni nodo (neurone) risente dell’influenza di tutti gli altri secondo connessioni che si aggiornano con l’evoluzione temporale del comportamento, possono essere messi in relazione tra loro ed essere guardati come strumenti matematici equivalenti sul piano formale, capaci tutti di guidarci nel viaggio tra le analogie che sostengono la nostra mente quando si affronta la Complessità. 
Tutte queste rappresentazioni sono in grado di ospitare perturbazioni che si spengono, che esplodono, o che si stabilizzano sotto forma di onde stazionarie o viaggianti. 

Ma ogni approccio ha le sue caratteristiche peculiari, ed è più adatto a questo o a quello scopo di esposizione dei concetti, oltre al fatto che uno strumento è più adatto a costruire uno schema per l’impostazione della trattazione, mentre un altro ci offre con più semplicità i tools operativi per trarre conseguenze globali sul comportamento; e un altro ancora è più idoneo alla esecuzione di calcoli numerici, mentre il rimanente ci permette una visualizzazione concreta delle relazioni astratte che si stanno sviluppando. 

Nell’ordine: 
  • la rete neurale, per la schematizzazione d’impostazione; 
  • le equazioni differenziali per trattare le conclusioni comportamentali che emergono; 
  • le differenze finite per effettuare simulazioni in calcolo numerico; 
  • la rete elettrica per supportare l’immaginazione. 

E va esplicitamente sottolineato che tutti i quattro approcci possiedono capacità computazionali, siano esse analogiche, formali o numeriche. 

Nei fondamenti della teoria (che si tralasceranno sia qui che quando si tratteranno, in prossimi comunicati, i dettagli dell’applicazione al settore LENR), non è ovviamente mancante “il minimo sindacale” corrispondente a non presentare come datoci neanche lo spazio relativamente ordinato, piuttosto fare discendere anch'esso da un processo di stabilizzazione, ove reso possibile, del caos imperante, almeno nella analisi profonda del significato di Informazione e delle condizioni in cui essa, quasi come un oggetto, riesca ad emergere stabilmente dal caos, in equilibrio dinamico con esso, e ad essere trasferita. 
In ultima analisi, progettualmente parlando, si tratta di chiedersi quali condizioni debba rispettare un Universo affinché possa essere dotato della proprietà della parziale intelligibilità da parte di sue sottostrutture (saremmo noi…). 

Dopo questa digressione nelle profondità, sullo Spazio, torniamo verso la superficie del discorso, ad affrontare i valori delle costanti fondamentali della Natura. Essi, ovviamente, non possono che essere tutti unitari, e appaiono diversi dall’unità solo perché espressi nelle unità di misura che fortuitamente abbiamo adottato, in conseguenza della misura del nostro braccio, o del tempo di rotazione del nostro pianeta, insomma tutte contingenze che un extraterrestre intelligente avrebbe ben potuto scegliere diversamente. 
Ben diverso è il discorso del loro rapporto, che cela in sé la particolare condizione di stabilità che il nostro Universo ha saputo trovare per emergere dal Caos, e che ora ne caratterizza le proprietà. 
Altre stabilizzazioni (o decadimenti estremamente lenti, che possono essere scambiati, in osservazioni brevi, per stabilità), che sviluppino universi altri in ordine a leggi comportamentali (se ammesse), strutture alternative a quella cronotopica, ove spazio e tempo possano essere diversi o addirittura non concepibili, fanno da compagni, nel Multiverso, al nostro Universo; e non ha senso chiedersi, se ci sono, “dove?” e “quando?”, poiché questi sono parametri di ragionamento esclusivamente nostri, qui...
Da qua in poi, ci si limiterà a trattare lo Spazio come datoci, ma non ci si tacci di accettazione passiva, poiché si è mostrato un serio tentativo di portare alla luce il processo che avrebbe portato a “darci” lo spazio. 

Per quanto riguarda il Principio di Corrispondenza, nella teoria si sono immessi esplicitamente i vincoli che garantiscano ai risultati di essere automaticamente in accordo con Relatività, Meccanica Quantistica, teoria del Caos e teoria dell’Informazione, delle quali si presenta come una estensione. 
Si è notato che tali imposizioni hanno spesso, pur nel limitare, incanalato i comportamenti verso la coerenza intrinseca

Che cosa si mira a spiegare attraverso questa teoria ? 
Essenzialmente come possa una rete astratta di potenziali relazioni dar luogo ad una struttura stabile (spaziotempo) in grado di alloggiare perturbazioni stazionarie e viaggianti (comunemente, materia e radiazione) capaci di interazione e di costruzione di strutture gerarchiche (fino a prevederne l’intelligibilità da parte di sue porzioni organizzate, reti neurali naturali o artificiali). 
Una interpretazione del concetto di tempo quale contachilometri sulla strada irreversibile della evoluzione che brucia informazione pompandola verso i livelli caotici sottostanti rispetto al passo della griglia di osservazione. 

Quale apporto può dare alle problematiche LENR ? 
Una chiave di interpretazione di fenomeni non altrimenti ancora inquadrati, quali possono avvenire nelle particolari condizioni della materia condensata, mettendo a fuoco l’importanza del reticolo, della geometria nanostrutturata, dell’ambiente elettromagnetico e delle sollecitazioni applicate, nel determinare i comportamenti e le possibili risonanze delle onde stazionarie, finalizzati alla estrazione di energia dalla materia, nelle condizioni in cui essa possa essere parzialmente o totalmente “disfatta”. 
Una indicazione delle direzioni più promettenti in cui guidare la ricerca sperimentale, suggerendo anche esperimenti discriminanti per la riduzione delle ipotesi in competizione. 

Quanto qui non esposto, risultato di un lavoro analitico di approfondimento, sarà oggetto di successive comunicazioni corrispondenti allo sforzo che stiamo facendo per semplificarne l'esposizione. 
Si è inteso, quindi, preparare il terreno. 

Buon lavoro a Voi e a noi. 

Ugo Abundo 
Francesco Santandrea

204 commenti:

  1. "incuriositi da una corrispondenza analogica tra leggi della Relatività Generale e leggi dell'Intelligenza Artificiale"

    a me questa sembra una supercazzora. Qualcuno mi sa spiegare cosa diavolo sarebbero le "leggi" della IA?

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  2. @Shine
    Mai pensato a lavorare in un'impresa di demolizioni?
    Hai un talento innato :)

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  3. "la rete elettrica per supportare l’immaginazione"

    WTF

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  4. @22

    sìsìvabbè. Uno scrive cose a CASO e poi se entri nel merito allora "distruggi". Ti dirò: mi sembra un DELIRIO talmente lisergico da escludere qualunque tentativo di distruzione: vi lascio alle dissertazioni sulle teorie del tutto intrinsecamente coerente...Chiamatemi quando le vostre IA superano il test di Touring

    Torno ai miei algoritmi puzzolenti

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  5. @Shine
    "Chiunque si pone come arbitro in materia di conoscenza è destinato a naufragare nella risata degli dei". (Albert Einstein)
    P.S. Non sminuire il tuo lavoro, sono certo che lo fai molto bene.

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  6. "Una teoria può essere provata da un esperimento. Ma nessun percorso guida dall'esperimento alla nascita di una teoria." (Albert Einstein)

    Non mi sto ponendo come arbitro, sto chiedendo un esperimento che provi la teoria presentata. Perchè non occorre Einstein per capire che qui si sta facendo il contrario:

    "mettere in luce quali potenzialità interpretative e predittive essa [La teoria] possa offrire come servizio agli sperimentatori LENR"

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  7. @Shine
    Ehm, per me "Una teoria può essere provata da un esperimento. Ma nessun percorso guida dall'esperimento alla nascita di una teoria." significa:
    Una teoria può essere provata da esperimenti (ripetibili).
    Ma non c'è nessuna regola che spiega allo scienziato come ottenere da una serie di risultati sperimentali una teoria in grado di spiegare la fenomenologia osservata... serve molta intuizione e creatività.
    Tu come la intendi invece?

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  8. Sono imbarazzato dalla lettura di questa "confessione". Non mi sento di criticarla scientificamente perchè secondo me questo attiene più alla psicologia che alla fisica.
    Immagino che le critiche di FermiGas alla teoria abbiano fatto da detonatore.
    Consiglio Abundo di stare bene con i piedi per terra quando fa gli esperimenti perchè in quel caso, l'uso delle buone vecchie leggi della fisica può evitare incidenti anche seri.

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  9. Tutte queste rappresentazioni sono in grado di ospitare perturbazioni che si spengono, che esplodono, o che si stabilizzano sotto forma di onde stazionarie o viaggianti.

    Valuterei di utilizzare la parola, o meglio ciò che essa descrive: IMPLOSIONE.

    Che cosa si mira a spiegare attraverso questa teoria ?
    Essenzialmente come possa una rete astratta di potenziali relazioni dar luogo ad una struttura stabile (spaziotempo) in grado di alloggiare perturbazioni stazionarie e viaggianti (comunemente, materia e radiazione) capaci di interazione e di costruzione di strutture gerarchiche


    http://rense.com/RodinAerodynamics.htm

    http://vbm369.ning.com/

    http://www.youtube.com/watch?v=G9QrZqhZWs8

    http://theresonanceproject.org/

    http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=IV6hhLRuAO8

    Chiavi di ricerca e approfondimento:

    "Dan Winter"
    "Marco Rodin"
    "Nassim Haramein"

    Questi ricercatori sono in vita e si possono interpellare, sono tutti molto disponibili, questo solo per cominciare.




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  10. Che ne pensate dell'articolo sui fulmini nell'ultimo numero di Le Scienze? Sembra che gamma (stavolta anche positroni) nascano ad ogni piè sospinto...

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  11. L'unico aspetto positivo di questo scritto è che mi sembra corretto da un punto di vista ortografico.

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  12. Francamente, non ho capito tutto quello che viene esposto. Neppure io so a cosa si riferiscono parlando delle leggi dell'IA, ma presumo che si possa interpretare anche come 'ciò che si incontra nello studiare la IA'.
    Altri punti mi rimangono oscuri per mia ignoranza e per quanto gli autori tentino di semplificare, la mia modesta cultura tecnico/scientifica, non sarà mai bastevole a chiarire ogni aspetto delle esposizioni che seguiranno. In molte circostanze dovrò fidarmi. Non rinuncerò però a cercare di comprendere eventuali principi intuitivamente rappresentabili e che quindi non richiedano conoscenze matematiche avanzate, a me precluse. Di certo, quello che mi pare di cogliere è un modo fresco e nuovo di approcciarsi all'indagine scientifica. L'entusiasmo che trasuda da questo post è palpabile e contagioso. Non fosse altro che per questo, sono elettrizzato dalla possibilità di seguire ciò che via via ci sottoporrete. E' un bellissimo tentativo. Grazie a entrambi e a Daniele per ospitarvi e permettere a tutti noi di poter partecipare a questo 'volo della mente', come mi pare di poterlo descrivere, intendendo con 'volo' il senso di affrancamento da limiti angusti.
    Buon lavoro :-)

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  13. Non vorrei che l'Ing. Abundo fosse distratto da questioni che attendono i Massimi Sistemi.
    Non me ne voglia, ma da lui ci aspettiamo ora buone nuove sulla sua apparecchiatura.

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  14. Come si fa a paragonare le leggi dell'Intelligenza Artificiale con quella principale della Relatività Generale? (ossia l'invarianza di gauge: in parole povere la costanza della velocità della luce, ma la variabilità della durata del tempo a seconda del campo gravitazionale!).

    Forse per il fatto che la percezione dello scorrere del tempo è un fatto relativo sia per l'essere umano che per la materia?

    Che ad esempio la percezione dello scorrere del tempo varia secondo lo stato di sonnolenza (ad esempio una bella scorpacciata di carne in una persona affetta da una lieve epatopatia, di dilatazione intestinale, e con diminuita escrezione renale porta ad un aumento dell'ammoniemia... che rallenta le onde cerebrali) e che lo scorrere del tempo (vista da orologi al cesio nei satelliti GPS) diminuisce con l'accelerazione sia di gravità che con l'accelerazione cinetica, ma da qui a ipotizzare un abbaglio della mente umana...

    Poi c'è la quantizzazione... negli atomi dovuta a ben precise forme d'onda negli orbitali. Nel cervello umano la quantizzazione esiste ma anche non esiste... il neurone può essere ON oppure OFF... ma il livello di polarizzazione che permette che diventi OFF (depolarizzato fino alla scarica) varia in modo continuo, non quantizzato, in base al numero di sinapsi eccitatorie e inibitorie che agiscono su di esso. Inoltre varia in modo continuo a seconda della concentrazione di altri neurotrasmettitori di neuro-modulatori e della forma di onda che investe la zona cerebrale in quel momento.

    Non è l'accumulo di belle parole e di buone intenzioni che porta automaticamente alla verità scientifica, che spesso è cruda, nuda nella verità splendente!

    Discorso troppo complesso, bisogna semplificare...
    --------------------------------------------------
    Giancarlo Rossi

    PS-> Io mi accontenterei della Widom Larsen Theory.

    http://www.energeticambiente.it/l-e-n-r-trasmutazioni-bassa-energia/14748227-perplessità-sulla-teoria-di-widom-larsen.html

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  15. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  16. Dando per scontato che nulla si può dire da una teoria che non è stata ancora pubblicata, mi sento di dire al volo due cose piuttosto impressionistiche, come del resto impressionistico è quel pdf:
    - l'entusiasmo obnubila la lucidità
    - se ho capito bene (e non ne sono neanche tanto certo)... il tentativo di rendere autoevidenti, matematicamente parlando, le attuali costanti fisiche ricavabili sperimentalmente va in constrasto col principio antropico (si veda S. Hawking), approccio attualmente "mainstream" per spiegare il perché le costanti fisiche siano queste e non altre. Intendiamoci il principio antropico è solo una suggestione e non c'è nulla che ne dimostri la validità. Diciamo solo che il principio antropico a me piace di più dell'ordine in cui vorrebbero inquadrarci Abundo e Santandrea ;-)
    - anche la teoria delle stringhe prova a sbattere sul tavolo una verità "più profonda" di quella osservabile, ma non facendo previsioni di alcun tipo si riduce a semplice "pippa mentale" (mi si scusi il termine) - almeno per ora
    - una domanda x Abundo: pensa di poter dire che ci siano analogie con la teoria della gravità quantistica a loop o è tutta farina del vostro sacco?
    - aspettiamo l'aspetto formale della teoria

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  17. La scienza pura di base, la ricerca di come funziona il mondo, ho sempre saputo, senza scomodare Popper o altri scrittori di epistemologia, nasce quasi sempre da grandi intuizioni che poi vengono controllate sperimentalmente per vedere se funzionano. La scienza applicata partendo dalle teorie non falsificate costruisce oggetti utili o inutili, buoni o cattivi a seconda dello scopo, dell'epoca e così via. Ora un reattore che sembra, sottolineo sembra, dia certi risultati non trova piena spiegazione nelle teorie esistenti. Prima di rivedere le teorie considerandole falsificate credo bisogna essere sicuri che il reattore funzioni in certi modi non spiegabili e che veramente i risultati siano certi e riproducibili per mettere in discussione le teorie. Non mi sembra che i vari reattori, dall'e-cat a tutti gli altri abbiano dato prove certe e incontrovertibili. Anzi, finora non hanno provato scientificamente quasi nulla. Sarei felicissimo che tutto funzioni come tanti sperano ma per ora non è così. Ancora tanto c'è da fare purtroppo e forse i risultati ottenuti sono spiegabilissimi, se ben misurati, con le teorie che già abbiamo.

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  18. @red turtle
    Il cervello e' quantico.
    Non devi pensare ai neuroni, mica pensi che siano quelli che lo facciano funzionare, ma ai microtubuli!

    Forse per le leggi dell'A.I. Intendono che i robot non possono fare danni agli umani? :-)

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  19. Al fine di capire cosa vuol dire formulare una teoria, imparare il metodo e rimanere estasiati per l'eleganza dello svolgimento consiglio a tutti la lettura del primo capitolo del primo volume del corso di fisica teorica di
    Landau - Lifsits.
    Con due postulati: isotropia dello spazio e omogeneita' dello spazio-tempo piu' il principio di minima azione in meno di 10 pagine si deriva tutta la meccanica classica.

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  20. Cerchiamo di deviare dal "Transumanesimo" ....abbiamo già fatto abbastanza danni, mi pare

    Alcuni commenti straripano di razionalismo spinto all'inverosimile.
    Inutili arroccamenti

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  21. "Forse per le leggi dell'A.I. Intendono che i robot non possono fare danni agli umani? :-)"

    quelle sono leggi della robotica, e di scientifico hanno veramente poco. Asimov, non per nulla, scriveva fantascienza. Beh, almeno questo non e` OT visto che di fantascienza stiamo parlando.

    Qualcuno sa a cosa riferiscono le leggi della IA ?

    RispondiElimina
  22. @Shine
    > Qualcuno sa a cosa riferiscono le leggi della IA ?

    L'unica risposta alla tua domanda che trovi in quel pdf è questa:
    In Relatività l’esistente (materia, radiazione) si comporta, nello spazio-tempo, secondo quanto reso ammissibile dalla metrica del cronotopo stesso, ma a sua volta la metrica è determinata esclusivamente da quanto vi avviene.
    In A.I. il pensiero (rappresentazione simbolica globale delle comunicazioni interneurali) si sviluppa secondo quanto ammissibile dai coefficienti di connessione della rete, ma tali coefficienti sono a loro volta determinati esclusivamente dal pensiero che si sviluppa in tale substrato.
    Non sembra necessario commentare il confronto.

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  23. @ Shine
    Ti quoto per quanto riguarda le leggi della robotica, ma Asimov non scriveva SOLO fantascienza, anche se comunque è famoso per quella.
    Nella sua trilogia (fantascienza in questo caso) introduce una scienza fantastica (voluto gioco di parole) che chiama 'psicostoriografia' alla base dell'idea della quale, a mio avviso, c'è una bellissima intuizione. Mi piacerebbe che esistesse qualche psicostoriografo capace di prevedere, dato l'humus attuale della condizione sociale, culturale, scientifica e morale dell'umanità, quali saranno le prossime evoluzioni della nostra storia. Questi fermenti scientifici, queste voci un po' fuori dal coro, questi approcci non proprio ortodossi e quasi scandalosi, almeno a giudicare dal vespaio che si è immediatamente sollevato, avrebbero un loro posto di rilievo in una ipotetica proiezione psicostoriografica? Mah....chi può dirlo? ;-)

    RispondiElimina
  24. Asimov, come tutti i migliori (a mio giudizio) scrittori di fantascienza usa il futuro e l'immaginazione che ti permette uno scenario fantastico per parlare e farci riflettere su noi stessi e su quello che avviene oggi.
    Un racconto molto particolare è "Il cronoscopio" che trovate qui

    http://it.scribd.com/doc/42077598/Asimov-Isaac-Tutti-i-Racconti

    E' il racconto perfetto per questo blog, si parla di tecnologie nascoste dallo stato (complotto?) e di come uno storico (non un filosofo :) )cerca di rompere questa egemonia tecnologica per conto suo.
    E' da parecchio che volevo segnalarlo ma visto che avete tirato in ballo Asimov, ne approfitto.

    RispondiElimina
  25. Ma è un delirio... per quale motivo (se non un egocentrico, egoistico e superbo diritto antropico) le leggi dell'universo dovrebbero esser per forza semplici? Mica gliel'ha ordinato il dottore.

    RispondiElimina
  26. @Shine
    "cosa sono le leggi della AI ?"
    E' ben semplice spiegarlo:
    spero sia noto cosa siano, in senso generale, le leggi di un settore di indagine (elettricita', ottica, ecc.); ebbene, le leggi dell'AI sono le leggi di un settore, quando il settore sia l'AI.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  27. @Shine
    Mi perdoni la curiosita', non ho trovato sul vocabolario della lingua nella quale ci stiamo esprimendo il termine "WTF".
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  28. @Shine
    E' Lei la macchina che supera il test di Turing: sembra cosi' umano davanti al pericolo di accogliere, anche solo per curiosita', lo sviluppo di un insieme di ipotesi seppur non condivise.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  29. @Shine
    e' da tutti gli esseri senzienti riconosciuto che "mettere in luce quali potenzialità interpretative e predittive...la teoria abbia" fa parte ineludibile degli obblighi di qualsiasi approccio sincero.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  30. @Nessuno
    prendo sinceramente il consiglio come un genuino aiuto, e colgo l'occasione per raccontare che agli inizi dei miei studi sull'AI avevo difficolta' a percepirmi contemporaneamente come osservatore e osservato.
    Ma e' passato del tempo e sono ancora qui.
    Devo avere imparato. Comunque, sinceramente grazie perche' non colgo polemica nell'intervento.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  31. @BG
    grazie.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  32. @Mistero
    grazie dei link.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  33. @Nero of Florence
    e' particolarmente interessante la presenza dei positroni.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  34. @Julian
    penso che quando G.B.Shaw disse queste parole per secondo, le copio' da Lei, il vero autore.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  35. @Alessandro Pagnini
    una persona a cui abbiamo potuto dare alimento alla curiosita' ci basta.
    Non ci meravigliamo che si sia autodefinita con modestia, e La ringraziamo vivamente.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  36. @Julian
    ...buone nuove...
    grazie per gli auguri, si vede bene che sono sinceri.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  37. @Red Turtle
    ...io miaccontenterei...
    chi si accontenta, gode...chi no, ricerca.
    E non e' escluso che riceva soddisfazioni piu' grandi.
    Cordialmente, ugo Abundo

    RispondiElimina
  38. @Mahler
    sono contento che Le piaccia il Principio Antropico, che per primo mi affascino'.
    Ma chi siamo noi che pretendiamo un universo fatto a misura della nostra potenza immaginativa e nulla piu' ? Siamo ricaduti nel "tutto gira intorno a noi"? Mi meraviglio che non si colga la parzialita' di questa visione.
    Per superarla, abbiamo allora proposto il Principio Sophico: un universo capace di far emergere e veicolare informazione, affinche suoi sottosistemi (in generale, non solo noi, quindi anche macchine, per sottolinearlo al cortese Shine) possano affrontarne la comprensione; vogliamo precludere le possibilita' cognitive ad eventuali intelligenze extraterrestri ?
    Mi sembra che ancora una volta l'umilta' di approccio possa indirizzare verso mete meno scontatamente gia' percorse, e rivestite a nuovo.
    Comunque, resto affezionato al Principio Antropico perche' fu esso a segnalarmi i pericoli del rimanere nel nostro piccolo orizzonte.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  39. @Grifone 6060
    ...ancora tanto c'e' da fare...
    La ringrazio per aver riportato la questione al centro.
    Ci stiamo provando, con tanto impegno sincero.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  40. @Silvio
    a molti umani i robot hanno invece fatto danno, col solo presentarsi come oggetto su cui riflettere.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  41. @Neutrino
    grazie per la segnalazione.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  42. @gentile Valeria, troppo razionalismo ?
    Forse Lei e' troppo comprensiva, resta sempre l'ipotesi che invece sia troppo poco razionalismo.
    Ma e' solo una ipotesi non comprovata, e non vorei sollevare un polverone...
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  43. @Mahler
    "non sembra necessario commentare il confronto".
    Non sembra necessario commentare il confronto.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  44. @Alessandro Pagnini
    Sono certo che la psicostoriografia avrebbe ben previsto proprio un vespaio.
    Grazie per il suggerimento interessante.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  45. @Baldassar
    melius abundare quam deficere.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  46. @Teknico
    grazie della interessante segnalazione.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  47. Il contributo che posso portare è molto semplice, e poco "scientificamente corretto".
    Ciò che ci dimentichiamo è che nel mondo duale in cui viviamo gli opposti, in realtà, sono due facce della stessa medaglia.
    Così come è la notte che porta in serbo il giorno, anche tutta la storia della scienza moderna ci insegna che ogni teoria crea il suo opposto. Quando Hilbert pensò di aver reso completa la matematica, Godel dimostrò definitivamente la sua incompletezza; quando il positivismo credeva che con le macchine era possibile calcolare ogni cosa, Turing ne dimostro i limiti computazionali; quando il determinismo pensò di aver trionfato con Einstein, arrivarono Bohr ed Heinsenberg a scombinare i piani; e così via.

    La natura sembra proprio farsi beffa dell'uomo, ma in realtà è l'uomo a farsi beffa di se stesso.

    Finché l'uomo non riuscirà a conoscere prima se stesso, e vivere in armonia con le Leggi della Natura, non ci sarà nessuna tecnica in grado di salvarlo.

    Se osservate la medicina continua a proclamare grandi successi. A sentire i medici la qualità della vita delle persone dovrebbe essere notevolmente migliorata in questi ultimi anni, eppure i malati sono sempre più, e curarsi costa sempre più caro.

    Nessuno discute l'efficacia della medicina allopatica nella cura dei sintomi, ma che senso ha curare i sintomi e non la patologia che c'è dietro?
    E' come se trovandoci senza benzina, pensassimo di risolvere il problema rompendo la spia nel cruscotto.
    Eppure è così che si fa. Hai la febbre? Prendi questo farmaco. Hai mal di gola? Ecco quest'altro.
    E nessuno riflette mai sul significato della malattia e dei sintomi.

    Non mi dilungo oltre, ma l'idea che vorrei aver reso, è che una teoria scientifica per essere completa deve per forza contemplare una dimensione trascendente la materia.
    Sembra assurdo ma non è così. Negare che la materia, come disse Platone, non sia altro che un riflesso del mondo spirituale, come è stato fatto fino ad oggi, questo si che è assurdo.

    Questo è ciò che la mia esperienza mi ha donato, ma non è altro che la mia opinione.

    Vi auguro comunque buon lavoro.

    RispondiElimina
  48. @Endymion
    intanto, abbiamo proposto che "non ci siano leggi".
    Poi, se le vuole complicate, si goda quelle che gia' abbiamo.
    E se ha la pazienza di aspettare un po', qualcuno le complichera' ancora di piu'.
    Ma ci lascia il diritto di desiderarle meno "epicicliche" ?
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  49. @tutti i gentili lettori
    un invito a discutere serenamente i presupposti del nostro approccio.
    Cordialmente, Ugo Abundo.
    PS secondo la logica del turno, domani potrebbe essere Francesco Santandrea a deliziarsi...

    RispondiElimina
  50. @Giuseppe B
    grazie per il riferimento a Platone, ancora troppo inascoltato.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  51. @abundo e santandrea
    Non mi vergogno a dire che dopo aver letto la prima volta il post non avevo capito nulla, solo dopo la seconda forse qualcosa...
    E come la fate la open source cosi? Vi serve massa critica di intelligenza, non una selezione all'ingresso!
    Per quello che mi e' parso di capire ci sono comunque molte cose che apprezzo:
    Una scienza che non ignori se stessa (e l'uomo) nella sua visione dell'universo, la ricerca di una "colla" per tenere assieme teorie di autori diversi come una sorta di programmazione a oggetti, la voglia di rivoluzionare e semplificare tutto...
    Il mio augurio che questo universo si evolva al fine di generare questa scienza al suo interno c'e' tutto :-)

    RispondiElimina
  52. @Abundo: voi avete il diritto di scrivere qualsiasi cosa, anche ciò che è incomprensibile, se ve lo pubblicano.
    Anche ciò che è contradditorio.

    Non pretendiate però che chi vi legge rinunci alla logica pur di seguirvi. Di asceti è pieno il mondo, così come di venditori di fumo.

    Avete proposto (proposto? Tutto il documento pullula di termini mal pensati) che non ci siano leggi? Bene, finitela in quella riga lì.
    Altrimenti spiegatemi come mai dopo parlate solo di leggi: leggi dell'IA (al massimo modelli di reti neurali, non l'IA in sè), leggi della relatività speciale (spiegateci dove stanno le analogie matematiche tra le due, non dico che non ci siano, ma dove?).

    Vedo inoltre che avete già messo le mani avanti: di questa teoria nei dettagli non parlerete... quindi continuerete su questo livello "divulgativo" ?

    RispondiElimina
  53. @ Giuseppe B

    Per dirla con Star Trek, ti sei spinto 'laddove nessun uomo è mai giunto prima' ;-)

    Stavo pensando più o meno la stessa cosa che hai scritto tu, appena prima di incontrare il tuo post.
    Certo che chiedere a due uomini di scienza, che si presentano in un dibattito pubblico, sia pure con un'incoraggiante impostazione innovativa, di tenere in considerazione quanto tu dici, è stato certamente un atto di coraggio a cui non avrei osato arrivare (per questo dico che hai avuto il coraggio di spingerti oltre limiti invalicabili per altri).

    Secondo me, la vera scienza è quella che NON si precluderà ad analizzare quanto tu dici, ma siamo culturalmente pronti? E' aggredibile il paradigma scientifico vigente, che tende a classificare tutto ciò che non è misurabile e replicabile come inconsistente?
    Mi prudono i polpastrelli e vorrei scrivere qualcosa che ho già scritto in un altro post, ma per ora mi trattengo (non è un'offesa a qualcuno, o qualcosa, non è il mio stile e non mi permetterei mai) per non mettere troppa carne al fuoco. Magari più avanti....
    Comunque, bravo Giuseppe :-)

    RispondiElimina
  54. @Silvio
    apprezziamo il sincero sforzo di avvicinarsi senza preclusioni e a lasciarsi crescere dentro l'interesse.
    Il portico e' aperto a chiunque voglia passeggiare in nostra compagnia e dialogare criticamente (magari senza mettere tutto se stesso ad offendere INUTILMENTE, altrimenti non gli restano piu' risorse per essere d'aiuto)per aiutarci a migliorare la messa a fuoco e a dedurre qualche nuova interessante conseguenza.
    Sembra lontano quel momento, invece sono sicuro che e' solo dietro la nebbia.
    Dalla Sua ultima frase credo Lei abbia capito, con l'intuito, quanto ad altri e' ancora purtroppo per un po' precluso.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  55. @Endymion
    Il Suo modo di vedere gli sforzi che si fanno e' veramente singolare.
    Comincio a darLe ragione perche' vedo che se dopo quanto rispostoLe, ancora non ci degna della buona fede e non sente vera voglia di impegno nei nostri atteggiamenti, il cammino verso l'accettazione che esistono anche punti di vista diversi dal Suo appare arduo.
    La invito a non prendere continuamente in giro i propositi che provengono dalla voglia di non appesantire la trattazione.
    "Avete messo le mani avanti" non e' frase serena.
    Avra' le equazioni e si prepari a darci una mano, se vuole, nello svilupparne matematicamente le conseguenze. Intanto La prego di esplicitare quali sono le contraddizioni che ha trovato nella esposizione, potrebbe gia' essere utile lavoro rivedere il modo in cui abbiamo comunicato i concetti, oppure aiutare anche Lei noi a ricomporli in modo piu' coerente.
    Ma attenzione, questo poi richiede piu' fatica che lamentarsi e basta.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  56. @Alessandro Pagnini, Giuseppe B
    nel principio, si sente che c'e' qualcosa da introdurre ancora nelle teorie scientifiche, e' vero.
    Purtroppo credo sia difficile uscire dalla contraddizione che la situazione ci pone davanti: trattare solo l'osservabile, e tenere presente anche il substrato.
    Stiamo provando a conciliare l'inconciliabile, ma riusciremo solo se cambiamo l'impostazione ed e' quanto stiamo tentando di fare. Ma non e' facile. Ce la mettiamo tutta.
    Buona giornata. Ugo Abundo

    RispondiElimina
  57. @abundo

    @Neutrino
    grazie per la segnalazione.


    prego ! Se lo legga per cortesia.
    Io credo che sia essenziale, se vogliamo conversare in maniera costruttiva, prima parlare del metodo.
    Solo dopo aver definito un metro(linguaggio) comune si potra' discutere dei concetti.

    Per essere franco: io non considero pittore chiunque deponga colori su una tela.

    RispondiElimina
  58. "Noi confessiamo più facilmente i nostri errori, difetti e peccati morali che non quelli scientifici. Ciò deriva dal fatto che la coscienza è umile e si compiace addirittura di essere umiliata. Invece l’intelletto è altezzoso e, se è costretto a smentirsi, cade in preda alla disperazione. Da ciò deriva che le verità rivelate vengano prima ammesse in segreto, poi si diffondano a poco a poco, finchè ciò che si era ostinatamente negato non possa da ultimo apparire come qualcosa di affatto naturale"

    Johann Wolfgang Goethe

    RispondiElimina
  59. @ Silvio

    Ghiottissima citazione, quantomai pertinente e opportuna!
    Grazie :-)

    RispondiElimina
  60. c'è una simile di Benedetto Croce :
    ”La maggior parte dei professori hanno definitivamente corredato il loro cervello come una casa nella quale si conti di passare comodamente tutto il resto della vita; da ogni minimo accenno di dubbio… diventano nemici velenosissimi, presi da una folle paura di dover ripensare il già pensato e doversi mettere al lavoro“.
    Questo è valido un pò per tutte le categorie :
    Perchè cambiare idea se quelle attuali ti hanno permesso di arrivare fino a ciò ?

    RispondiElimina
  61. @Abundo, Santandrea

    Leggo con piacevole interesse, e con sorpresa, questa vostra "scesa in campo".
    Piacevole perché apprezzo il vostro richiamo all'Open Source, posizione da me spesso sostenuta e desiderata.
    Interesse perché non sono del tutto digiuno di quegli strumenti concettuali che indicate come adatti a descrivere la vostra teoria. Se si ricorda, Prof. Abundo, già le avevo chiesto di poter in qualche modo contribuire alla sua teoria del sophoide (dato che quella pubblicata ad ora peccava un po' di una certa ermeticità nella notazione e nella derivazione dei risultati).

    Con sorpresa, però, perché, temo, a fronte dell'Open Source vedo palesarsi alcuni rischi.
    1) Per essere open source occorre rendere open i sorgenti, dunque da subito, dall'inizio, esibire quali siano i fondamenti e l'attuale stato della formulazione della teoria. Altrimenti il nostro aiuto potrà essere poco. Del resto, pubblicandoli subito, sarà sicuro il vostro riconoscimento come autore della teoria.
    2) L'esposizione fin qui abbonda di "ovvietà", nel senso paradossale che i passaggi più delicati e meno intuitivi sono liquidati con "è ovvio che", come in alcuni testi accademici, non certo i migliori. Dare per scontato che sia equivalente l'utilizzo dei 4 approcci formali è sbagliato, del resto se esiste tale equivalenza in letteratura basta citare. È sbagliato dire che è ovvio che le costanti siano unitarie: se esse sono legate da coefficienti numerici non è scontato che si possano scegliere metriche che le rendano unitarie; anche qui basterebbe citare. E questo vale per tutti i passaggi "ovvi".
    3) L'argomento basilare ("Ma se voi foste il dio artefice del tutto, progettereste un universo così intrinsecamente complicato?") pare essere circolare: l'universo è descrivibile semplicemente perché esiste Dio, Dio esiste perché posso descrivere semplicemente l'universo. Questo NON è autoevidente. È una assunzione ragionevole, che sono pronto ad abbracciare, ma che va difesa ed argomentata.
    4) Affermate di non voler partecipare al dibattito fra teorie, e di scegliere l'evidenze autonoma alla falsificabilità. Di nuovo: è lecito, è una scelta, ma nel secondo caso non si sta facendo scienza ma filosofia (metafisica). Forse sarebbe più onesto (e totalmente comprensibile) dire che allo stato attuale la teoria non è in grado di fare delle previsioni, e dunque di essere testata. Ci vorrà altro lavoro, e siamo disposti ad appoggiarvi e ad aiutarvi, ma non sottraetevi dalla missione della conoscenza. Tutti gli autori che avete citato si sono spinti a proporre raffinate e coraggiosi ipotesi falsificabili, rispettate il loro insegnamento!

    RispondiElimina
  62. @Nessuno, Abundo

    Ottimo il Landau-Lifsists, come è illuminante l affondare la testa nei lavori lagrangiani di Feynman o hamiltoniani di Von Neumann. Non possiamo però aspettarci questo, ora, dalla teoria dello spazio quantizzato, che è in embrione: mi auguro però che la direzione che vogliano prendere SIA questa, accogliendo cioè il rigore necessario per rendere bella e comprensibile la teoria. Altrimenti, mi ripeto, il rischio è diventare (scarsa) metafisica parolaia (la metafisica che odio è quella che si ammanta di una patina di scientismo copiandone il vocabolario).

    RispondiElimina
  63. "Le nostre conoscenze sono strutturate in una rete interconnessa del cervello, pervicacemente strutturato e radicato in una certa forma mentis, all'interno del quale ogni dato e' coerente con altri, cosicche' l'intera rete si sostiene reciprocamente.
    Quando un'informazione deve essere inserita all'interno della rete, essa viene processata per stabilire il suo grado di coerenza con la rete, ossia di compatibilita' con le altre conoscenze contenute nella rete: se questa informazione contraddice significativamente le credenze preesistenti, essa non viene ritenuta degna di credibilita' e viene rigettata.
    Se contraddice soltanto poche credenze, puo' darsi che siano queste ultime ad essere messe in discussione. Se non contraddice nulla viene creduta vera"

    Rampin-Nardone

    RispondiElimina
  64. @Abundo: la parola "fede", anche in veste non cristiana, non ha molto senso in ambito scientifico. Noto con rammarico che si sta passando da un ambito teorico (già traballante) ad uno sempre più new age... purtroppo è qualcosa che ho visto troppe volte, ma andiamo oltre. Io sono molto severo a riguardo, ma sono assolutamente sereno, al contrario di quanto afferma: è semplicemente un filtro che applico ogni volta che incappo in discorsi poco coerenti.

    Vede, quello che per lei è appesantimanto, per me è alleggerimento: dare una veste FORMALE a dei concetti è il primo assoluto dovere di uno scienziato: una corretta comunicazione (e, aggiungo, non solo di uno scienziato). Sicuaramente riceverà il plauso di molti umanisti, ma molto meno degli addetti ai lavori... non mi classifichi tra l'uno o l'altro, ma piuttosto si chieda però una cosa: quali dei due deve realmente convincere e quali dei due deve solo affascinare?

    La prima grande contraddizione (assenza di leggi - ricerca di leggi, che si condensano nel paradosso iniziale) mi pare di avergliela mostrata. In più noto che si tratta di qualcosa di estremamente fumoso. Quali sono le sue competenze sulle reti neurali? L'identificazione "rete neurale" <-> "IA" non è corretta. L'intelligenza è elaborazione E sensazione, collegate tra loro mediante feedback non certo semplici nè tuttora compresi interamente.

    Del suo discorso condivido l'aspetto iniziale: uno slancio teso ad una nuova iniziativa scientifica, il rilancio dell'attività di ricerca a tutto campo senza preconcetti. L'atteggiamento di ogni ricercatore, insomma, e ha fatto bene a ricordarlo. Però poi interviene il "resto", e su questo ho tanti dubbi.

    RispondiElimina
  65. @Silvio: anche io ritengo che la spiegazione chimica e neuronale del ragionamento possa esser lacunosa, e che bisogna scendere a livelli più piccoli, probabilmente quantistici.
    Incidentalmente, i "famosi" (ma mai verificati) esperimenti di condizionamento probabilistico di Princeton potrebbero esser spiegabili proprio così: una sorta di retroazione coscienza - collasso funzione d'onda secondo uno schema non lineare che potrebbe portare a questi (apparentementemente assurdi) risultati. Sono solo intuizioni, e non dispongo della conoscienza esatta per formalizzarle. Quindi (sottolineo) hanno il valore che hanno, prossimo a zero.

    RispondiElimina
  66. @Abundo
    > sono contento che Le piaccia il Principio Antropico, che per primo mi affascino'.
    > Ma chi siamo noi che pretendiamo un universo fatto a misura della nostra potenza immaginativa e nulla piu' ?

    Beh, avevo premesso che il Principio Antropico è solo un approccio ed è qualcosa di piuttosto indimostrabile (sebbene abbia alcune interessanti ripercussioni statistiche da un punto di vista bayesiano in alcuni settori di ricerca). Ma è tutt'altro che un voler piegare il cosmo alla nostra immaginazione, è casomai una sorta di "sospensione del giudizio cosmica", un approccio generalmente sano. Piuttosto voler trovare una "legge del tutto" costituisce l'esatto opposto.
    Ma come dicevo, se riuscite a spiegare TUTTO con la matematica, ben venga e addio principio antropico.
    Piuttosto, non ha risposto ad alcune mie domande:
    - la vostra rientra tra le teorie della Gravità quantistica a loop?
    - fate altre previsioni falsificabili sperimentalmente oltre alle L.E.N.R.?

    Saluti.

    RispondiElimina
  67. @endymion
    L'ultimo mio commento risponde (in anticipo!) Al tuo ultimo commento.

    Ecco perche' gli antichi maestri dicevano al giovane discepolo: "paulatim".

    Ed e' lo stesso consiglio che cercavo di dare agli autori del post.

    P.s. Io ti mando tutti i giorni intenti mentali, vedrai che presto si esplicheranno! :-)

    RispondiElimina
  68. Piccolo OT a proposito di AI. Esistono ipotesi secondo le quali nel cervello umano sussistano operazioni computazionali di tipo quantistico oltre che biochimico. Premetto che la cosa mi trova scetticissimo (non ci sono le condizioni nel cervello umano per mantenere a lungo effetti quantistici macroscopici) e che la espongo solo per conoscenza. In ogni caso tali ipotesi partono da un approccio computazionale più che biologico, basato sul calcolo del tempo necessario per risolvere alcuni problemi logici rispettivamente a una macchina classica e a una macchina quantistica. In particolare vengono spesso citate alcune soluzioni trovate da Kasparov durante la partita a scacchi contro Deep Blue, che avrebbero avuto bisogno di anni di calcolo per una macchina classica. Come dicevo sono scetticissimo e nel caso di Kasparov propendo per l'ipotesi "botta di cu*o" ;-)
    Cmq qui c'è un articolo che tenta di affrontare la discussione: http://cogsci.uwaterloo.ca/Articles/quantum.pdf.
    Buona lettura e scusate l'OT.

    RispondiElimina
  69. @Mahler

    Di fatto se la coscienza della mente la consideriamo indeterministica allora l'unica branca della fisica indeterministica, per il momento, è la fisica quantistica. Quindi questa è l'unica possibilità che abbiamo.
    Una mente quantica potrebbe inoltre spiegare i fenomeni di telepatia riscontrati in diversi studi.
    La cosa affascinante è che ancora una volta la natura ci mostra il nostro modo fallace di pensare in modo duale.
    Libero arbitrio e determinismo convivono e non si escludono fra loro come siamo pensati a credere.

    RispondiElimina
  70. @Giuseppe B

    > Di fatto se la coscienza della mente la consideriamo indeterministica allora l'unica branca della fisica indeterministica, per il momento, è la fisica quantistica. Quindi questa è l'unica possibilità che abbiamo.

    Non trovo molto senso in quello che dici.

    > Una mente quantica potrebbe inoltre spiegare i fenomeni di telepatia riscontrati in diversi studi.

    Non mi risulta che esista la telepatia. E soprattutto per spiegare perché il mio modem comunica col mio portatile senza fili non serve mica la meccanica quantistica...

    > La cosa affascinante è che ancora una volta la natura ci mostra il nostro modo fallace di pensare in modo duale.

    Chi pensa in modo duale?

    > Libero arbitrio e determinismo convivono e non si escludono fra loro come siamo pensati a credere.

    Il libero arbitrio non esiste. Neanche immaginando le nostre decisioni come frutto del principio d'indeterminazione (ovviamente ipotesi alquanto azzardata). Se il tuo cervello funziona come una macchina classica è deterministico, quindi quello che decidi è dettato da condizioni (complesse). Se il tuo cervello funziona in maniera caotica quello che decidi è dettato dal caos. Non certo da te, che sei il frutto del tuo cervello.

    Saluti.

    RispondiElimina
  71. P.S. Ho postato l'interpretazione quantistica del cervello umano più che altro per far vedere che si sa davvero poco dei meccanismi computazionali della nostra mente e che a volte alcuni problemi non hanno trovato spiegazione. Ma si tratta ovviamente di un'ipotesi che definire debole è un'eufemismo. Per me il cervello umano è una macchina classica. Lo riscrivo, casomai non fosse chiara la mia posizione…

    RispondiElimina
  72. @Mahler

    Molti dei task computazionali della nostra rete cerebrale sono descritti nell'ambito della teoria delle reti neuronali ad attrattori. Non c'e' bisogno di invocare la meccanisca quantistica per giustificare in tempo ridotto di reazione ad alcuni stimoli. La risposta del cervello e veloce, considerando la velocita' del singolo neurone, perche' il sistema ha un comportamento collettivo estremamente complesso. (per blocchi funzionale definiti si hanno 10^4-10^5 di neuroni con 10^8-10^10 connessioni sinaptiche). Questa e' l'infroduzione di un corso universitario di reti neuronali.......

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  73. "Il libero arbitrio non esiste"

    Queste sono le perversioni a cui ha portato alcuni la sCIENZA attuale... Liberi (ops, obbligati!) di pensarlo, basta che rispettiate le leggi della robotica: non fate male agli esseri umani!

    Altre che nuovo paradigma, facciamo la conta di quanti umani sono rimasti, ha ragione Valeria, siamo circondati da androidi alieni!

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  74. @neutrino
    Sì, come ho scritto prima sono d'accordo con te. Il problema non riguarda solo la velocità di una macchina classica, ma la classe di problemi che riesce a risolvere in un tempo utile. Per alcune classi di problemi (prendi ad esempio l'addizione) una macchina classica risponde più o meno con la stessa velocità di una macchina quantistica. Per altre classi di problemi (come ad esempio la fattorizzazione in numeri primi) la differenza tra le due tecnologie diverge esponenzialmente, arrivando a miliardi di anni necessari per una macchina classica (per quanto tu la possa rendere potente) contro pochi minuti per una macchina quantistica.
    Non è dimostrato che il cervello umano riesca ad affrontare in maniera quantistica alcune classi di problemi. L'unica eccezione sembravano le soluzioni di Kasparov nella partita contro Deep Blue, la cui complessità era tale da far scoraggiare qualsiasi macchina classica. Ma, ripeto, l'ipotesi botta di culo spiega alquanto bene le mosse di Kasparov...

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  75. @Silvio
    > Queste sono le perversioni a cui ha portato alcuni la sCIENZA attuale... Liberi (ops, obbligati!) di pensarlo, basta che rispettiate le leggi della robotica: non fate male agli esseri umani!

    Prova a spiegare tu cos'è il libero arbitrio. Provaci. Ti dirò se mi trovi d'accordo oppure no.

    > Altre che nuovo paradigma, facciamo la conta di quanti umani sono rimasti, ha ragione Valeria, siamo circondati da androidi alieni!

    Beh, se la butti sul personale dimostrando di non rispettare la diversità di pensiero ti dico che almeno il sottoscritto androide alieno ama l'arte e ama la scrittura poetica. Non so quanti sciamani e fautori dello "spegniamo il cervello" amino fare altrettanto...

    Saluti.

    RispondiElimina
  76. @Mahler
    fautori dello "spegniamo il cervello"

    questa definizione è troppo bella!

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  77. Beh, la troppa Mente....spesso OTTUNDE, questo mi pare evidente
    Impedisce anche una normale, fisiologica ricerca, mirata all'aggiornamento di quanto accade nel mondo scientifico "sano": quello che non smette di cercare, con umiltà e atteggiamento positivo...

    Ad esempio, parlavate di TELEPATIA?
    (con un breve accenno al REMOTE VIEWING...)

    Entanglement è la PASSWORD

    Pulse Project
    http://www.pulse-project.org/front

    Prof. Richard Wiseman (University of Hertfordshire)
    http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=jU-SCdLRTUM

    "Siamo in grado di salvare l'argomento a lungo deriso della telepatia dalla pattumiera delle guerre culturali..."
    http://www.huffingtonpost.com/steve-volk/paranormal-is-the-new-normal_b_872677.html

    Il giornalista Steven Volk è rimasto molto sorpreso di scoprire che Richard Wiseman il famoso scettico-Psicologo ha ammesso che le prove a favore della telepatia sono consistenti, affermando che “In base agli standard di qualsiasi altro settore della scienza, [la telepatia] è stata provata.” Volk continua: “Ancora più incredibile, come riporto nel mio sito Fringe-ology, il fatto che un altro scettico leader del settore, Chris French, sia d’accordo con lui”.Volk potrebbe anche essere più sorpreso di apprendere che nel 1951 lo Psicologo Donald Hebb aveva scritto quanto segue:
    “I credenti nei fenomeni psichici … sembrano aver ottenuto una vittoria decisiva e praticamente messo a tacere l’opposizione. … Questa vittoria è il risultato di un’attenta sperimentazione e di un’intelligente argomentazione. Decine di sperimentatori hanno ottenuto risultati positivi in vari esperimenti di ESP e le procedure matematiche sono state approvate dagli statistici più insigni. … Contro tutte queste prove, forse l’unica difesa che rimane allo scienziato scettico è di ignorarle.

    Troppa Mente...troppa Mente
    (nessuno ha detto di spegnerla, caro Mahler...ma darle una sistemata, forse sì!)

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  78. Attenzione che le 'leggi della robotica' non esistono.

    RispondiElimina
  79. Solo che a voi "cronic skeptics" fa venire le bolle solo a leggere queste cose...

    Peccato, che volete che vi dica?

    RispondiElimina
  80. Quando saprai dettagliare dove risiedono (in quale zona del cerebro) e come si manifestano (il cervello si esprime per assimilazione e riproduzione, quindi le emozioni non hanno il MASTER originale) le emozioni che scaturiscono alla vista di un capolavoro dell'arte pittorica o di una sinfonia, allora potrai definire i limiti del Pensiero

    Ad oggi, nè tu, nè nessun altro sa inscrivere questa energia in nessun tipo di forma, o diagramma, o funzione di stato...Grazie a DIO!

    RispondiElimina
  81. @mahler
    Il libero arbitrio e' quello che ti permette di rispondere in un modo o in un altro o in nessun modo a questo mio commento.
    Bada bene ho detto rispondere, non reagire, perche' del fatto che l'uomo non ne faccia uso del libero arbitrio mi trova daccordo, non sul fatto che non possa farne uso.

    l'ho messa sul personale? Tu ti professi una macchina e ti offendi se pavento l'idea che sei un androide alieno?
    Allora sei quantomeno un essere senziente, abbiamo qualche speranza che tu possa scoprire come esercitare il tuo libero arbitrio!

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  82. @Valeria

    > Beh, la troppa Mente....spesso OTTUNDE, questo mi pare evidente
    > Impedisce anche una normale, fisiologica ricerca, mirata all'aggiornamento di quanto accade nel mondo scientifico "sano": quello che non smette di cercare, con umiltà e atteggiamento positivo...

    Cerco di essere il più discorsivo possibile. Credimi, non mi stupisce niente. Io sono persuaso che la telepatia non esista, per una quantità inenarrabile di motivi. E soprattutto, oltre alle evidenze scientifiche, perché appartiene a quella categoria di cose per cui c'è un sacco di gente gente che vorrebbe che esistesse. Così come una quantità altrettanto grande di gente che ci fa i soldi. Più o meno come la religione.
    Ma giochiamo un po' e ammettiamo che esista... Siamo per questo quantistici? No, non è mica detto. E se non siamo deterministici... esiste il libero arbitrio? La risposta è sempre no.
    Il problema di chi ha un approccio viscerale ai problemi scientifici è quello di non rendersi conto della complessità dei problemi.
    Di solito io quando voglio far parlare le viscere scrivo poesie, non mi metto di certo a risolvere equazioni. E non cerco di spiegare l'Universo in base a "quello che sento".
    Guarda guarda, io invece la più grande chiusura mentale l'ho sempre vista in chi vuole credere in qualcosa. Io non voglio credere in nulla, non me ne frega nulla di niente e non ho preconcetti.

    > Quando saprai dettagliare dove risiedono (in quale zona del cerebro) e come si manifestano (il cervello si esprime per assimilazione e riproduzione, quindi le emozioni non hanno il MASTER originale) le emozioni che scaturiscono alla vista di un capolavoro dell'arte pittorica o di una sinfonia, allora potrai definire i limiti del Pensiero

    Esistono tanti studi sulle aree del cervello. Una volta, prima dell'invenzione della risonanza magnetica, si basavano soprattutto sullo studio delle persone che in seguito a incidenti gravi avevano subito dei danni irreversibili ad aree circoscritte del cervello. E allora ti capitava di studiare soggetti incapaci di essere tristi pure se gli moriva la madre, incapaci di essere allegri e così via... Non capisco dove vuoi arrivare. Vuoi dire che le emozioni anche le più sublimi non risiedono nel cervello?

    RispondiElimina
  83. @Silvio
    > Il libero arbitrio e' quello che ti permette di rispondere in un modo o in un altro o in nessun modo a questo mio commento.

    Non mi sembra una grande definizione. Soprattutto perché potrei tranquillamente risponderti tranquillamente in base a quanta adrenalina entra in circolo alla lettura di quello che scrivi determinando una reazione complessa e imprevedibile tra le mie sinapsi.
    E cmq sì, mi professo una macchina, nel senso più nobile del termine. Soprattutto se l'alternativa è rappresentata dall'essere governati e giudicati da un dio che non si sa chi lo abbia chiamato in causa.
    A proposito, c'è qualcun@ qui tra quell* che sono convint* che esista che vuole comprarsi la mia anima? È in vendita, dichiaro ufficialmente aperta l'asta. Prezzo base 20 € ;-)

    RispondiElimina
  84. Le emozioni NON risiedono nel cervello, infatti

    Ciò che è stato identificato, insieme ad una serie di ghiandole endocrine a queste zone collegate e delle quali si sa molto poco(eh, sì...pure di quelle!) sono semplicemente dei neuro-recettori in grado di stimolare vari tipi di secrezioni ormonali periferiche, che poi, a loro volta, danno origine a diverse "sensazioni" o comportamenti, belli o brutti che siano...

    Essendo "recettori" rispondono ad una "chiamata a comando".. Sai dirmi dove risiederebbe lo stimolo iniziale?

    >>Io non voglio credere in nulla
    - stai esercitando IL LIBERO ARBITRIO

    >>Io sono persuaso che la telepatia non esista
    - persuasioni, appunto. Non prove.

    >>Una quantità altrettanto grande di gente che ci fa i soldi. Più o meno come la religione.
    >> Non ho preconcetti
    -esempio evidente di PRECONCETTO. Altro esempio di esercizio del LIBERO ARBITRIO. Più in generale, contaminazione del pensiero A-critico con evidenti condizionamenti di tipo POLITICO et/sed IDEOLOGICO

    RispondiElimina
  85. La neurologia è la branca più BRANCOLANTE di tutta la MEDICINA CLASSICA.

    Difficile farvi APPELLO, oserei dire IMPOSSIBILE

    RispondiElimina
  86. “La più bella e profonda sensazione che noi possiamo provare è la sensazione del mistico. E questo misticismo è ciò che sta alla base di tutta la vera scienza. Se esiste un concetto come quello di Dio, allora è un sottile spirito, non l'immagine dell'uomo che così tanti hanno fissata nella loro mente. Nella sua essenza, la mia religione consiste in un'umile ammirazione per questo infinito e superiore spirito che rivela se stesso nei minimi dettagli che noi siamo capaci di percepire con le nostre deboli e fragili menti”.
    A. Einstein

    CERCATE DI LEGGERE IL TESTO, SOSPENDENDO IL GIUDIZIO

    Nel caso, copiatelo come file di testo: forse ci riuscite!

    http://www.esoterismoemisteri.com/fisica_della_mente.html

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  87. La vera svolta si otterrà SOLO quando ci si accorgerà (anche la scienza lo farà) che IL CUORE NON è UNA SOLO UNA STUPIDA POMPA!

    RispondiElimina
  88. @Valeria
    È inutile che insisti, non mi convincerai mai. Potrei controbattere per ore a tutto quello che scrivi, ma se ne andrebbero giornate intere solo per dimostrarti che non mi puoi convincere. Sarebbe un lavoro inutile...

    > Le emozioni NON risiedono nel cervello, infatti

    Se non ti basta la biochimica, anni di psicologia e psicanalisi dimostrano il contrario. Ma tanto lo so che non ti convincerò mai.

    > Essendo "recettori" rispondono ad una "chiamata a comando".. Sai dirmi dove risiederebbe lo stimolo iniziale?

    Vista, olfatto, tatto... quanti erano i sensi... cinque? :-) Prova ad ascoltare una sinfonia sentendo contemporaneamente puzza di di uova marce, oppure prova a parlare al telefono col commercialista mentre stai facendo sesso. Gli stimoli sono tanti e complessi. E così sono complessi i ricettori. Ma il fatto che una scienza sia complessa non significa che sia impossibile.

    > >>Io non voglio credere in nulla
    > - stai esercitando IL LIBERO ARBITRIO

    Ecco un tipico esempio di logica surrettizia. Prova a dimostrare in maniera rigorosa che da A discenda la tua conclusione B.

    > >>Io sono persuaso che la telepatia non esista
    > - persuasioni, appunto. Non prove.

    Se ci mettiamo a fare filosofia arriviamo a concludere che il fatto che persino le leggi dell'Universo obbediscano alla matematica sia solo una persuasione e nient'altro. E mi troveresti pure d'accordo.
    Detto questo ho detto "persuasione" per essere politicamente e amichevolmente corretto. Per quanto mi riguarda è scientificamente provato che la telepatia non esista.

    > -esempio evidente di PRECONCETTO. Altro esempio di esercizio del LIBERO ARBITRIO. Più in generale, contaminazione del pensiero A-critico con evidenti condizionamenti di tipo POLITICO et/sed IDEOLOGICO

    Brava, sei sulla strada giusta. Tutti quanti siamo "contaminati" da preconcetti. ;-)

    Non creiamo discussioni infinite. Dovrebbe esserti chiaro che non mi smuoverai di un millimetro. Per quanto mi riguarda io non ti voglio convincere di nulla.

    Ciao.

    RispondiElimina
  89. @Valeria
    Se è per questo Einstein era convinto che l'interpretazione di Copenaghen della meccanica quantistica fosse sbagliata per il semplice fatto che "dio non può giocare a dadi". Purtroppo la sua argomentazione era alquanto debole e infatti sulla m.q. la storia rivelò che il buon vecchio Albert avesse TORTO.
    È questo che succede a voler parlare con le viscere o a partire da ciò in cui si vuole credere: SI SBAGLIA.
    Altrimenti, se non è per motivi viscerali, il caro Albert ci avrebbe dovuto spiegare perché dio non ami il gioco d'azzardo ;-)
    Saluti.

    RispondiElimina
  90. >> scientificamente provato che la telepatia non esista. FALSE

    Tu non sei "la Scienza", anche se ultimamente qualcuno o qualcosa sembra avertelo fatto credere.

    Universo olografico, si spiega facilmente....

    Nessun senso imprime ai recettori la memoria di un'emozione, per il semplice fatto che (ma tu non leggi, quindi mi costringi a riscriverlo qui) che l'emozione non scaturisce affatto dai sensi...

    Gli emozionali più sottili hanno sede (ma non origine, bada bene) nella corteccia cerebrale e nel cervello rettiliano...
    altro che occhi, orecchie, naso e gola!

    Nonostante questo, neanche il cervello trunculare è l'origine delle emozioni: il cervello riproduce solo QUELLO CHE HA CONOSCIUTO E MEMORIZZATO.

    Sei in un recinto e il contadino ha messo il lucchetto al passetto...continua a girare, se ti diverte

    RispondiElimina
  91. Continua a suonare, quello sì...forse è una delle cose che ti farà sentire ancora umano....

    RispondiElimina
  92. @Valeria
    Non ti scaldare. Ti ho detto solo il mio punto di vista ma tu hai reagito dicendo che solo perché lo esprimo per te mi considero la personificazione della scienza. Quante volte hai detto in questo blog "è provato questo", "è provato quest'altro" su cose ben più azzardate delle mie???

    > Nessun senso imprime ai recettori la memoria di un'emozione, per il semplice fatto che (ma tu non leggi, quindi mi costringi a riscriverlo qui) che l'emozione non scaturisce affatto dai sensi...
    >
    > Gli emozionali più sottili hanno sede (ma non origine, bada bene) nella corteccia cerebrale e nel cervello rettiliano...
    altro che occhi, orecchie, naso e gola!

    La discussione è complessa e non è utilizzare termini pseudo-complessi a facilitarla. Mi hai chiesto qual è lo stimolo delle emozioni e io ti ho risposto che sono i sensi. Non stavo rispondendo a dove risiedono le emozioni. A quello ti avevo risposto prima dicendoti che risiedono in aree del cervello. Tendenzialmente le emozioni più "viscerali" e meno "razionali" tendono a risiedere nelle aree più interne, via via verso il cervelletto (sì, esatto, quello che abbiamo in comune con praticamente tutto il regno animale).
    Però stiamo banalizzando una discussione che a me non va di affrontare qui e in questo modo!

    RispondiElimina
  93. ">> scientificamente provato che la telepatia non esista. FALSE"

    questa mi piace. Link alla prova?

    RispondiElimina
  94. @Valeria
    > Sei in un recinto e il contadino ha messo il lucchetto al passetto...continua a girare, se ti diverte

    Siamo di nuovo al faccia a faccia. Potrei risponderti dicendoti che il lucchetto ce l'hanno le persone come te che non tentano di demolire il proprio credo e mettersi in discussione. MA NON VOGLIO SCONTRI, NON SO SE TI È CHIARO!

    RispondiElimina
  95. @shine

    La "scienza" (comincia a farmi schifo pure scrivere la parola, senza poter fare dei distinguo all'interno di questa categoria) infatti, non ha mai dimostrato la sua INESISTENZA.

    e POI...Paganini non ripete: aguzza quello che puoi e .....CERCA!

    @MAH....
    LE EMOZIONI NON SONO GENERATE DAI SENSI, ti ho già spiegato perchè SAREBBE IMPOSSIBILE

    ma proprio no!!...se parti da un assunto sbagliato, sò solo capocciate al muro a ripetizione!

    RispondiElimina
  96. Solita inversione della realtà...Una cosa esiste perchè nessuno l'ha controdimostrata. Vado a parlarne con lo stregatto

    RispondiElimina
  97. Mahler... spiegaci tu cos'è il libero arbitrio secondo il tuo modo di vedere.

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  98. Io non ho "credo", li ho demoliti tutti per cercare di arrivare quanto più possibile al CORE della mia esistenza

    Se a te non interessa la ricerca, bon, pace!...non mi determina nulla, ti assicuro. Non faccio proseliti, era parso?!

    E' che persone che si possono definire "argute e intelligenti" che non si pongano questa domanda per tutta la vita mi danno molto, moltissimo da pensare...specie se surrogano e camuffano il tutto aspergendo pillole di ideologia marxista attorno a sè...

    Se proprio dovessimo far paragoni tra "religioni" (perchè tale è), quella ha fatto più cadaveri di tutte nella Storia....

    RispondiElimina
  99. È l'ultima cosa che scrivo sull'argomento perché mi rendo conto che non posso fare a meno di banalizzare. Valeria, le emozioni sono generate da un sacco di cose, ricordi, sensi, caffeina, nicotina, THC, mettici quello che ti pare. Dopodiché PER QUANTO MI RIGUARDA risiede tutto in questi quattro atomi di carbonio che ci ritroviamo in corpo e non esiste né dio né l'anima.
    Credi che questa discussione potrà mai andare oltre queste prese di posizione maturate nel corso delle nostre rispettive vite o forse è meglio fermarsi qua???

    RispondiElimina
  100. No Shine...è che te sei troppo pigro e "incartabellato" da andare a cercare il post dove ho inserito il premabolo di questa discussione sulla telepatia...

    vai a girare pure te nel tondino, vai....

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  101. @Mahler

    Hai detto una cazzata...E lo sai bene.
    Il cervello NON CONOSCE
    RIPRODUCE MODELLI E LI ELABORA

    Riconosce solo QUELLO CHE HA VISTO E PROVATO IN PRECEDENZA

    La Mente si sgonfia alla luce delle stesse scoperte più recenti delle scienze che citi in qualità di fonte imprescindibile

    La sede delle emozioni è il CUORE, IL SOLO organo che presieda alla COSCIENZA e che metta in vibrazione parossistica (di natura fotonica) le sinapsi del cervello

    Il cervello vive e lavora in subordine, evidente, per chi vada alla radice dei problemi

    RispondiElimina
  102. @Endymion
    > Mahler... spiegaci tu cos'è il libero arbitrio secondo il tuo modo di vedere.

    Come posso spiegarti cos'è una cosa che secondo me non è altro che una suggestione collettiva???
    Hai mai sentito parlare di pseudocasualità? Se vuoi una risposta da parte mia che più si avvicini alla tua domanda prendi per buona questa: la complessità in gioco è tale che usare l'espressione "libero arbitrio" è una definizione di comodo che accetto anch'io di buon grado per questioni euristiche. Un po' come prendiamo per buono considerare veramente casuale la pseudocasualità. Dopodiché, se vogliamo essere rigorosi e fare filosofia, il libero arbitrio non esiste (e dunque non potrei di certo io a spiegarti cos'è), non esiste nessuno che ne premi le "virtù" e così via.
    Contento adesso?

    RispondiElimina
  103. Fermarsi è impossibile, caro Mahler...anche volendo, anche evitando di usare il libero arbitrio.

    Tutto (al momento e per qualche miliardo di anni ancora a venire) è in continua evoluzione/espansione... Costante e inarrestabile.

    Che ci vuoi fare?
    Sarà il Pensiero Intelligente..prova a fargli uno squillo

    RispondiElimina
  104. @Valeria
    Te l'ho detto, io mi fermo qua.

    > Il cervello NON CONOSCE
    > RIPRODUCE MODELLI E LI ELABORA

    Esatto. NOI NON CONOSCIAMO.

    Fine, stop.

    RispondiElimina
  105. TU forse non conosci, perchè basi la tua esistenza sulla Mente...

    Mezzo subordinato, limitato e limitante, come spiegato dianzi...

    Esiste infatti una RAM di memoria che neanche sai di possedere, evidentemente...

    RispondiElimina
  106. Scusatemi se ritorno al topic ...

    Vorrei ricordare all'Ing. Abundo, che così gentilmente ha voluto avere una parola per tutti noi, che da lui non ci aspettiamo solo parole o una Teoria del Tutto (magari sì, successivamente, con calma) ma anche qualche piccolo fatto riguardo i SUOI proclami.

    RispondiElimina
  107. Ultima precisazione:
    il libero arbitrio non PREMIA le virtù, come tu affermi....quello è il corso di catechesi per la prima comunione

    Il libero arbitrio conduce, sulla base dell'intenzione, l'esperienza del singolo nella STRINGA DESIDERATA, nella linea temporale prescelta, generando eventi consequenziali e determinando il corso degli eventi successivi alla scelta che qualcuno si ostina ancora a definire REALTA'

    Le caramelle per i bambini buoni fanno parte della nostra memoria d'infanzia

    RispondiElimina
  108. @Mahler
    La tua visione della vita è altamente depressiva, non ho certo modo di confutarla ma trovo che sia quantomeno conveniente lasciare qualche apertura verso qualcosa di superiore, di qualsiasi cosa si tratti.

    @Valeria
    La tua visione invece è l'opposto di quella di Mahler, anche nel tuo caso non ho modo di confutarla però mi sembra alquanto esagerato avere la convinzione di essere anime illuminte in un mondo di stolti.

    RispondiElimina
  109. @mahler
    Sai che se, per assurdo, tu avessi ragione, la tua consapevolezza di questo ti assurgerebbe ad un livello di consapevolezza superiore che dovremmo definire supersenzienza? Una macchina che pur essendo condizionata a credere di avere il libero arbitrio sceglie invece liberamente di non crederci! Comincio a pensare che sei molto piu' avanti di tutti ed hai raggiunto la machine-buddita'! :-)

    Seriamente, questo tuo modo di pensare ha degli effetti tangibili nella tua vita quotidiana o rimane una curiosita' intellettuale fine a se stessa?

    RispondiElimina
  110. e chi sostiene questo?!
    Non io, assolutamente...io sono una viandante che ogni tanto fa l'autostop...
    La mèta, la mia, quella di ognuno, è ancora molto, molto lontana...

    e meno male: sai che noia quando sei arrivato?!

    Cerco solo di stimolare alla ricerca del proprio personale CORE (mi ripeto) chiunque ne abbia voglia e curiosità...
    Se mi vantassi, significherebbe che di quello che faccio, leggo e faccio mio non ho ancora capito NULLA.

    RispondiElimina
  111. @AC/DC
    Mi hai tolto le parole di bocca

    @Valeria+Mahler
    Che completezza, mi avete appassionato ed emozionato.
    Grazie

    RispondiElimina
  112. @ Silvio

    I microtuboli servono per la manutenzione del cervello, grazie ad una proteina che vi scorre sopra, la "chinesina", vengono trasportate le vescicole con lo specifico neuro-mediatore verso la sinapsi in questine.
    Poi, che i microtuboli possano trasportare in qualche modo informazione di tipo "elettrico" non lo posso scartare ma non conosco neanche alcuna dimostrazione.

    RispondiElimina
  113. @AC/DC

    > La tua visione della vita è altamente depressiva

    Perché mai????
    Io sto benissimo. Per quanto mi riguarda ho alti e bassi come tutti, mi capita di essere felicissimo a volte, tristissimo altre volte, normale altre volte ancora. Dipende un po' da quello che mi riserva la vita ;-)

    @Silvio
    Arrivi a conclusioni alquanto azzardate e mi prendi troppo sul serio... Più o meno il novanta per cento degli atei ti risponderebbe come ti rispondo io. È che viviamo in un paese in cui il cattolicesimo ci forgia sin dall'infanzia, forse suona strano soprattutto per quello...

    > Seriamente, questo tuo modo di pensare ha degli effetti tangibili nella tua vita quotidiana o rimane una curiosita' intellettuale fine a se stessa?

    Certo che ha effetti tangibili. Esattamente come chi si professa cattolico si alza la domenica mattina presto per andare a messa...

    @Valeria

    > TU forse non conosci, perchè basi la tua esistenza sulla Mente...

    A parte che stare tra quelli che non conoscono mi tranquillizza molto... Chi ti ha detto che baso la mia esistenza sulla mente??? Sono pieno di vizi, bevo tantissimo caffé, faccio spesso quello che mi pare e molto spesso non sono tra i più razionali. Dipende da come mi gira ;-)
    Piuttosto, chi è convinto di far parte di un grande disegno basa la propria esistenza sulla mente. Tra l'altro senza neanche azzeccarci troppo con le previsioni ;-P

    RispondiElimina

  114. @Valeria

    Lo dico molto a malincuore, molto tristemente, ma studiando il cervello dei malati di Alzheimer sono diventato "deterministico". Purtroppo la perdita della memoria in questi pazienti è direttamente correlata alla percentuale di placca amiloide (rilevabile con il colorante di Pittbsburg PIB), al livello di colesterolo (e dunque all'arteriosclerosi); a un eccesso di dieta proteica, e a certe varianti genetiche di una proteina che trasporta il colesterolo (la apo-lipoproteina Eta). Addirittura esiste una correlazione con il girovita: più si è larghi, più si tende all'Alzheimer.

    Attualmente si riescono a visualizzare (con una procedura nota come Risonanza Magnetica a Trattografia o Imaging a Tensore di Diffusione) i lunghi fasci di neuroni che connettono ad esempio l'area visiva occipitale per il riconoscimento dei volti, con quella temporale dove vengono alloggiati i nomi e la storia relativa a quella persona, e dunque a quel volto.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Imaging_con_tensore_di_diffusione

    Dunque, molte persone che hanno danneggiato questo tratto occipito-temporale riescono a riconoscere il volto di una persona a loro nota, ma non riescono a dargli un nome e a raccontare la storia di questa persona (ma spesso ricordano di averla incontrata in un certo ufficio, con un certo colore di cravatta, ecc.).

    Ma se uno ad un certo punto dice loro il nome della persona in questione, allora scatta l'area temporale, e il paziente interrogato comincia a ricordare tantissimi dettagli della persona: lavoro, luogo di nascita, luogo del primo incontro, ultimo incontro, ecc...

    I pazienti con grave Alzheimer non sono in grado di riconoscersi negli specchi, non ricordano il nome della moglie e spesso non la riconoscono proprio (hanno cervelli "rattrappiti", si scostano anche di 2 cm dalla calotta cranica, dando un elettroencefalogramma falsamente piatto).
    --------------------------------------------------
    Giancarlo Rossi

    PS-> Poi credo anche nella telepatia e nella veggenza, ma la cosa è molto ma molto difficile da spiegare, e credo che abbia più a che fare con quello che definiamo "spirito", "aldilà" e "Dio".

    RispondiElimina
  115. Mahler: tienti forte.
    Il fatto che il cervello sia meccanicistico E ANCHE predicibile non implica che non esista il libero arbitrio.

    Il problema è che tu non mi hai ancora detto cos'è per te il libero arbitrio: e dire che devi aver le idee piuttosto chiare, visto che ti sei sbilanciato con un "non esiste".

    Potrei dirti che il l.a. esiste NONOSTANTE tu sia credente oppure no (ma come, Dio è onnisciente), NONOSTANTE il tuo cervello sia descritto da fenomeni fisici misurabili, e altre dozzine di NONOSTANTE che implicano livelli più o meno elaborati di realtà e di coscenza.

    Per me il libero arbitrio è la conoscenza dell'alternativa. Sapere che tu puoi fare la curva a destra invece che a sinistra è libero arbitrio. Non "farla", ma "saperlo". Puoi fare la curva a sinistra per un sacco di motivi invece di quella a destra: perchè ti obbligano, perchè hai fretta ed è la strada più breve, perchè c'è un'amica che passi spesso a trovare... a chi importa? Tu hai in mente l'alternativa. Finchè ce l'hai, c'è il libero arbitrio.

    RispondiElimina
  116. @Endymion

    > Il problema è che tu non mi hai ancora detto cos'è per te il libero arbitrio

    Guarda, in realtà ti ho risposto in maniera puntualissima facendoti un parallelo con la pseudocasualità. Ma se non riesci a comprendere la mia posizione taglio corto e dico che il libero arbitrio non te lo devo spiegare io visto che penso che le nostre decisioni sono il frutto della MATERIA (che purtroppo non sempre è grigia). Se non comprendi a fondo quello che ho scritto ti autorizzo ad approssimarlo con la seguente posizione più semplic(istica): le nostre azioni sono il risultato di un software molto complesso situato nella nostra mente. Ti va bene così? Amen.

    > Dio è onnisciente

    Te lo ha detto lui personalmente?

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  117. @red turtle
    E secondo te gli animali senza neuroni o quelli unicellulari come le amebe come elaborano le informazioni e pensano?
    Vedi un po' se al cern si trova ancora un testo di Nanopoulos che ha segnato la mia infanzia: theory of brain function, quantum mechanics, superstrings and black holes.

    @endymion
    Una volta tanto ti quoto appieno.
    E poi mi chiedo perche' uno che non crede di possedere il libero arbitrio scriva su un blog... Chi lo costringe visto che non e' una sua volonta'?

    Io spero che non cambi idea, perche' il passo dopo sarebbe discutere di come pur esistendo il libero arbitrio il futuro sia predestinato e li rimaniamo in due o tre a contarcela... :-)

    RispondiElimina
  118. Ai "teorici" della TSQ,
    la prendo in ridere, per non piangere. Avete dimostrato, coll'altro... ehm... "articolo", che non sapete nemmeno la relatività speciale da 5^ liceo e adesso tirate in ballo nientemeno che la relatività generale??? La vostra logica è il nonsenso, vedo.

    Ma prima della relatività generale, riuscirete mai in un compito molto molto più semplice e umile: calcolare correttamente l'RMS di un treno d'impulsi rettangolari? Distinguere uno strumento a valore efficace da uno a valor medio?

    RispondiElimina
  119. > E poi mi chiedo perche' uno che non crede di possedere il libero arbitrio scriva su un blog...
    > Chi lo costringe visto che non e' una sua volonta'?

    Mi "costringe":
    1) Il mio vissuto
    2) Il caso
    3) L'adrenalina
    4) Qualcos'altro che ignoro ;-)

    > Io spero che non cambi idea, perche' il passo dopo sarebbe discutere di come pur esistendo il libero arbitrio il futuro sia predestinato e li rimaniamo in due o tre a contarcela... :-)

    Ti prendo sul serio nonostante il tono cazzaro...
    L'assenza di libero arbitrio non significa predestinazione. Significa semplicemente che non c'è un'"anima" (che non obbedisce alle leggi della fisica) a guidare una macchina (il nostro cervello) costretta, poveretta, ad obbedire alle leggi della fisica.
    Avviene tutto nell'ambito di questo mondo. Il come fa parte di scienze molto complesse che non hanno ancora raggiunto tutti i traguardi.
    Adesso vado a farmi una doccia perché il mio olfatto mi costringe a muovermi.
    Saluti.

    RispondiElimina
  120. @Mahler

    Per rispondere alla domanda su cos'è il libero arbitrio, devi innanzitutto sospendere la convinzione di essere un semplice calcolatore seriale.
    Potrei citarti ad esempio la Stanza Cinese di John Searle, che dimostra, per me limpidamente, come ci sia una netta differenza tra macchina e uomo, ma sono sicuro che troverai qualche scappatoia come già stato fatto da altre persone.
    Potrei raccontarti delle milioni di persone che hanno avuto esperienze di premorte, dove mantenevano una coscienza pur avendo l'EEG piatto, ma mi diresti che sono autosuggestioni.
    Potrei dirti che l'alternativa ad essere una macchina, non contempla nessun Dio visto che Dio ci dà la massima libertà all'interno delle regole prestabilite nel gioco.

    Ma l'unica vera soluzione è quella di intraprendere un cammino interiore.
    Se vuoi darti la possibilità (dovuta ad un mix improbabile di coincidenze casuali di stimoli esterni senza senso) di cambiare idea prova a guardarti questo video

    http://www.youtube.com/watch?v=N6lgU0sTb8c

    E magari leggerti un libro scritto circa 2000 anni fa, che parla della vita di una macchina particolarmente evoluta.
    Se non altro ti servirà per fare un upgrade del tuo sistema operativo.

    RispondiElimina
  121. Non è che siamo tutti un po' fuori topic?
    Abundo e Santandrea faranno di corsa le valigie a vedere questo casotto e non si potrebbe dargli torto. Comunque visto che sono qui alla tastiera, approfitto per dire che, anche se per tanti aspetti dissento da Mahler, mi dichiaro anch'io molto dubbioso sul libero arbitrio e l'ho scritto anche altrove sul blog. Francamente credo sia logicamente impossibile. Mi chiedo se anche Dio possa essere dotato del libero arbitrio come io lo concepisco e che Voltaire espresse bene con queste parole: "Quando posso fare ciò che voglio sono libero. Però non sono libero di volere ciò che voglio".
    Volere ciò che si vuole SAREBBE libero arbitrio, ma il concetto si avvita su se stesso, all'infinito. Poi se lo si definisce in altro modo, allora ok, ci può anche stare il libero arbitrio. Comunque lo dico così, tanto per aggiungere la mia, ma non voglio convincere nessuno, già ho dubbi per conto mio ;-) E soprattutto non voglio riscatenare una guerra santa che vorrei invece veder sedata :-)

    RispondiElimina
  122. Vorrei aggiungere un'altra cosa.
    Misurare l'anima è un non-senso. Non possiamo cercare nella materia qualcosa che trascende la materia stessa. Quindi Mahler ha tutta la ragione per essere scettico e gli posso garantire che non avrà sorprese in proposito.

    Ciò non toglie che possiamo vivere ed sperimentare tutto intorno a noi gli effetti del mondo immateriale.

    Un'esempio? Tutte le malattie sono segnali che l'anima ci manda.
    Una guarigione spirituale, l'unica vera guarigione, corrisponde sempre e comunque ad una guarigione materiale. Il contrario non è quasi mai vero.

    RispondiElimina
  123. Nell'alto cielo glorioso
    l'ambiente risulta furioso.
    Refuta dolente, la Musa
    del cielo la rigida accusa:
    "di Abundo la grande Sapienza
    avere sconvolto la Scienza"
    afferma la Diva Beata:
    "se solo mi avesse invocata..."

    RispondiElimina
  124. @Giuseppe B

    magistrale!

    @Red Turtle

    Mi esalta la tua posizione, in equilibrio tra conoscenza scientifica dei meccanismi di deterioramento delle facoltà cerebrali e la "coscienza" di un livello "altro" rispetto a quello neurologico stesso....

    Al di là dell'impennata mostruosa dei casi di morbo di Alzheimer che si sta registrando negli ultimi 5 anni, diffuso e in fasce d'età sempre più "verdi" (apriremmo una voragine dialettica) e della sua etiologia (sempre più verosimilmente riconducibile ad affezioni di germi patogeni "occulti" in altri distretti del corpo umano)...

    ...Hai mai provato a dissezionare un ipotalamo o a leggere i referti autoptici di una ghiandola pineale (epifisi) di un essere umano morto per degenerazione da Alzheimer?

    Il sesto sigillo, sede della memoria "antica", nel corpo calloso, prossimo all'Ipotalamo, ma fondamentalmente differente nelle funzioni

    Reagisce e funziona sulla base dell'alternanza luce/buio. In base ad essa secerne ormoni e il suo principale è la Melatonina.
    In verità, reagisce all'alternanza in oggetto anche "interna" (ma questo è un approccio diverso, riservato alle sole persone che indagano il "CORE").

    Ritmo circadiano, con livelli massimi durante il sonno e minimi durante la veglia...e la cosa parla da sè.

    Un'epifisi in condizioni ottimali, dissezionata, alla visione a scansione elettronica numerosi piccoli cristalli responsabili di un meccanismo dalle proprietà piezoelettriche. E' un traduttore di frequenze. Tali cristalli sono composti da calcite: calcio, carbonio ed ossigeno.
    Sono una sorta di superconduttore, che riceve gli stimoli direttamente dalla còclea uditiva. Tale superconduttività è responsabile della supercoscienza multidimensionale.

    ...E va allenata e mantenuta in ottime condizioni. (sonno regolare, sana alimentazione, niente zuccheri bianchi raffinati, stimoli uditivi consoni)

    (segue)

    RispondiElimina
  125. Inutile dire che sono stati fatti studi riferiti alla stimolazione dell'epifisi (sempre poco studiata, in relazione al suo enorme valore) facendo arrivare alla còclea del soggetto frequenze, separate da un'ottava.

    La membrana còcleare è formata da un gran numero di "corde", sempre più lunghe che sembrano accordate a vibrare per risonanza coi vari toni della gamma musicale.
    La progressione di tipo logaritmico e per intervalli uguali, darebbe origine, ad una spirale cartesiana a cui appunto corrisponde la forma della còclea stessa.

    Una delle tante prove della perfetta corrispondenza che esiste in Natura tra la forma degli organi e la loro funzione.

    Un sistema, quello epifisi/còclea che si attiva quindi con fononi e fotoni, solo se dotati di frequenze armoniche.
    (segue)


    In un soggetto malato, sofferente, anche solo fortemente depresso, l'epifisi o pineale è atrofica, molto ridotta e completamente priva di intrusioni di calcite. Alla vista risulta grigia e omogenea al suo interno. I cristalli invece sono bianchissimi e visibili anche ad occhio nudo in un bambino.

    http://www.holonmusic.com/wp-content/uploads/82-microcristalli-di-calcite-pineale.jpg

    Antoni Gaudì (ovviamente un visionario, ma certamente geniale) scriveva ad un amico, affascinato dalla forma di quest'organo, resa formula da Fibonacci:

    "Questo Nautilus (la Còclea) fornira’ a tutta l’umanita’ l’equilibrio fra il cosmo e la materia, fra lo spirituale ed il terrenale, questo Nautilus trarra’ alla terra prosperita’ e sicurezza quando il caos sara’ terminato, quando la terra ritornera’ al suo equilibrio naturale, questo Nautilus sara’ il generatore di nuove materie per il pianeta, nuove tecnologie, nuovi modi di vivere in un mondo in cui non esistera’ la carestia, trarra’ nuove risorse per vivere una vita degna, prospera e piena di abbondanza, l’equilibrio nella terra si sta realizzando , ma questo dev’essere concentrato, centrato, e continuare a lavorare nell’attivazione, sostenere quello che e’ già attivato e proseguire collaborando in questo piano divino per attrarre tutto quello che e’ già stato creato nella terra."

    e ancora:
    "Niente e’ casuale, lasciati guidare dal tuo spirito, dalla tua intuizione, lasciati guidare dalla tua propria voce, i suoni sono una chiave importante per continuare a sostenere questa energía, canta, intona, suona le ciotole di cristallo e continua concentrandoti in questa attivazione. Prosegui con questo entusiasmo, con questa allegria accendendo il tuo cuore e plasmando esso con la terra, dal mio essere, vi ringrazio e vi invito a continuare a collaborare in questa opera di luce per ancorare il Cielo alla Terra.

    Con amore, con entusiasmo e con allegria.
    il tuo amico Gaudi”

    RispondiElimina
  126. Dimenticavo...Cartesio scrisse dell'epifisi come sede dell'Anima

    Una forma classica di pigna....quante volte l'avrete vista raffigurata nei simboli religiosi e nei monumenti del barocco?...ovviamente come simbolo criptico di somma conoscenza, destinata a "pochissimi"...non all'Umanità.

    ça va sans dire...

    RispondiElimina
  127. @Mahler: spiegami come mai (parole tue) il fatto che "le nostre decisioni sono prese da un software..." elimini il libero arbitrio. A questo punto mi incuriosisci assai.

    E' OVVIO che le nostre decisioni sono prese da un software, mai pensato il contrario (è una tautologia, una decisione implica un processo mentale che valuta, guarda un po', una scelta tra alternative). E allora? Dov'è che questo intaccherebbe il libero arbitrio?

    Vorrei anche sottolineare che tu non mi hai detto cos'è il libero arbitrio, mi hai solo descritto un'analogia. Anche le onde elettromagnetiche sono "analoghe" a quelle del mare, sotto certi punti di vista... poi però...

    RispondiElimina
  128. RNM cerebrale effettuata durante una meditazione

    In rosso le (LA) porzione in evidente attività

    http://www.darkroom432hz.net/img/_risonanza2.jpg

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  129. Pigna?
    Hai detto pigna, e che cosa è vista da da Vinci?

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  130. Sorry, misteri dell'iPhone.
    Come è vista da da Vinci?

    RispondiElimina
  131. Sorry di nuovo, misteri della vodka, giusta la prima:-)

    RispondiElimina
  132. eh....aveva sbagliato di poco la sua collocazione e l'aveva sezionata ben bene

    http://www.premioceleste.it/indi/_pics/3/4/2011-47420-97657_4343_10574_t.jpg

    ne conosceva la forma e le diverse condizioni, per varie età e stato di salute

    Ma ne aveva capito la centralità simbolica...Il poliedro di Metatron, la Merkaba per i "meditativi" è il significato dell'Homo Vitruvianus, la quadratura del cerchio

    http://web.mclink.it/MH0077/SectioAurea/Sectio%201/elettrico_leonardo.htm

    e applicava la proporzione di Fibonacci nella Gioconda...

    Ma la novità nel Cenacolo di Leonardo l'hai letta?

    http://www.youtube.com/watch?v=R1Td_PgRdPk

    RispondiElimina
  133. Pare che Leonardo, grande iniziato come Michelangelo (le corna del Mosè, non sono corna) appartenesse all'ordine dei "Giocondi" il cui motto era CRESCE (imperativo di crescere) che letto al contrario (da qui la mania di Leonardo di scrivere allo specchio)è ECSERC (esercitare, esercizio)

    ESCERC --> CRESCE

    Anche la Scienza classica dovrebbe farlo, ma non lo fa quasi più....

    Ripenso a chi ha parlato di vicolo cieco: mi pare perfetto

    RispondiElimina
  134. @Valeria

    Tra tutte ho scelto questa:
    "La sede delle emozioni è il CUORE, IL SOLO organo che presieda alla COSCIENZA e che metta in vibrazione parossistica (di natura fotonica) le sinapsi del cervello"

    Quindi le persone con un cuore artificiale sono dei "Vulcaniani" senza emozioni e chi riceve un trapianto di cuore perde le sue di emozioni e acquisisce quelle del donatore?

    Me la spieghi questa?

    RispondiElimina
  135. Il Cuore è un chakra non un muscolo, inteso in quel senso...
    La sede è quella del cuore.

    RispondiElimina
  136. @ SPAXIO/Abundo

    Veramente avrei sperato almeno in un primo concreto Post che spieghi, dettagliatamente ed analiticamente, passo passo il legame tra le equazioni finali mostrate, esempio:

    qe = +/-rad(2*h*eps0*c*alpha)
    ad = 1/rad(eps0_segnato*mu0_segnato)
    eps0_segnato = 1/(Z0*alpha)
    mu0_segnato = Z0/alpha

    e ciascuno dei seguenti "Concluding remarks" che appunto concludono il documento:

    a) It is clear now our vision of the physical reality. The space is a physical entity and its electromagnetic properties are the basis of matter generation.

    b) The space is not only the empty container but and active part of the phenomena immersed in its elf. It could be defined as a neutral charge.

    c) The space is not an mere empty stage.

    d) The space is made of the energy yielded by all the electromagnetic waves that have and are passing through it.

    e) The space could be seen as a neutral charge.

    f) The space have electric and magnetic properties.

    g) The space is a superconductor of all electromagnetic energy that passes through it.

    h) The electric and magnetic properties of the space are only dynamically linked.

    i) The electron and all the matter are resonance of the space.

    l) The electron constitutes the first resonance of the space.
    m) The proton is the resonance of the electron.

    n) The following nucleus are the following resonances of the electron in the space.

    o) The dark matter of the universe is the space.

    p) The matter is in dynamic equilibrium with the space.


    in quanto, seppure applicatomi alla lettura in veste di semplice correttore di bozza, secondo me il legame non appare poi così lampante.

    Penso sia inutile parlare di qualcosa, e auspicare un contributo Open Source, se almeno le conclusioni della teoria, tratte dai redattori della stessa in questo documento, non siano state chiaramente e dettagliatamente motivate ma solo citate in una lista.

    RispondiElimina
  137. Chi tra voi sciamani non si è macchiat@ di ALMENO UNA di queste colpe scagli la prima pietra... ^__^

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  138. Per ogni evenienza ricopio il testo di wikipedia:

    Una pseudoscienza può essere caratterizzata da alcuni dei seguenti aspetti:
    * affermazioni vaghe, imprecise prive di specifiche misurazioni o per le quali si sostiene che non siano misurabili;
    * affermazioni prive di verifica sperimentale oppure in contraddizione con altri risultati sperimentali;
    * affermazioni impossibili da verificare o da confutare;
    * tendenza a modificare abitualmente la natura delle proprie asserzioni per sfuggire alle critiche;
    * presentazione di risultati sperimentali privi di qualsiasi forma di peer review (la cosiddetta "scienza delle conferenze stampa");
    * violazione del rasoio di Occam, ovvero il principio secondo il quale per spiegare un dato fenomeno si debba preferire, tra le teorie possibili, quella con meno assunzioni possibili;
    * denuncia di un presunto ostracismo della "scienza ufficiale", dovuto a chiusura mentale e interessi economici;
    * mancanza di effettivo controllo sui risultati come l'utilizzo del doppio cieco nella sperimentazione;
    * asserzioni che si afferma non siano state dimostrate come false e che quindi devono essere vere (o viceversa). È il cosiddetto caso dell'argumentum ad ignorantiam;
    * asserzioni eccessivamente legate a prove testimoniali o esperienze personali. Tali prove possono essere utili per contestualizzare la scoperta ma non devono essere usate per il test di verifica d'ipotesi.
    * asserzioni che presentano dati che sembrano comprovare il risultato ma che non tengono conto di altri dati che confliggono con esso. Questo è un esempio di effetto di selezione ovvero una distorsione della prova o dei dati che ha origine nel modo in cui i dati sono raccolti.

    [CONTINUA NEL MESSAGGIO SUCCESSIVO]

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  139. [CONTINUA DAL MESSAGGIO PRECEDENTE]

    * richiamare l'olismo come opposto al riduzionismo; coloro che propongono teorie pseudoscientifiche, in particolar modo nel campo della medicina alternativa spesso ricorrono al "mantra dell'olismo" per spiegare i risultati negativi;
    * mancanza di evoluzione e progressi nel proprio campo. Terence Hines ha, ad esempio, rilevato che l'astrologia non è pressoché mutata negli ultimi duemila anni. Di contro la conoscenza che la scienza produce è attendibile ma non infallibile e, di conseguenza, essa può essere mutevole nel tempo. Analogo discorso può essere fatto per l'omeopatia i cui principi fondanti sono praticamente immutati dalla fine del Settecento;
    * incapacità di autocorreggersi. Nelle ricerche scientifiche si commettono errori che tendono a essere eliminati nel tempo, al contrario, le pseudoscienze sono accusate di rimanere inalterate nel tempo a dispetto delle contraddizioni intrinseche;
    * Argumentum ad populum (principio di maggioranza): ad esempio, nella medicina alternativa, il soggetto fa leva su un ragionamento: se migliaia di persone vi ricorrono, qualche cosa di vero deve pur esserci;
    * principio d'autorità: nella pseudoscienza si riscontra la tendenza a fare accettare, senza possibilità di critica, il pensiero di una data persona (l'autorità) sulla base del fatto che questa deve essere considerata superiore.

    RispondiElimina
  140. @ Giacomo Rendi
    Per i sorgenti open, appena li avremo messi bene per essere compresi anche da chi non ha partecipato direttamente e non ha quella dimestichezza che naturalmente attribuiamo solo alla frequentazione dei concetti coinvolti, certamente sara' tutto esposto.
    Sulla ovvia equivalenza tra i diversi approcci: nonostante a noi appaia ovvia, devo assolutamente convenire che se non lo appare anche ai nostri interlocutori, abbiamo il dovere di mostrarla in termini formali, cosa che faremo appena le priorita' ce lo consentiranno.
    A nulla vale ricordare che questa priorita' si presenta altissima , ma non e' la sola.
    Per le costanti unitarie, aggireremo il problema (legato a convinzioni, piu' che a conteggi) in altro modo,scrivendo le principali
    formule adimensionalmente.
    Per il dio artefice, non si pretendeva fosse una dimostrazione, ma solo uno stratagemma comunicativo per fare immedesimare l'interlocutore e accendere il suo senso estetico.
    L'aiuto, lo accetteremo certamente,da chiunque vorra' fornirlo.
    Cordialmente, Ugo Abundo

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  141. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  142. @Endymion
    di New Age ascolto volentieri la musica!
    Quando parliamo di appesantimento ci riferiamo ai concetti aggrovigliati (e adesso non si dica che i nostri non sono limpidi,seppur necessitanti di riflessione), non ad un alibi per non fornire una formalizzazione.
    Ma la formalizzazione coerente con gli obiettivi deve essere scelta in un linguaggio adatto, che ancora non era stato usato per questi scopi.
    Per la apparente contraddizione tra assenza di leggi e uso delle leggi, una precisazione puo' essere utile: ci si riferisce ad assenza di vincoli di base, che portano, come conseguenza, all'emersione di forme di stabilita' (entita') e relazioni tra esse (comportamenti)che poi verranno chiamate "leggi" o con altro nome piu' gradito, da spiegare all'idraulico per fargli avvitare bene i tubi senza allagare la casa dello sfortunato scienziato che ha proposto l'assenza di leggi (dico cosi' perche' mi e' capitato...).
    Per il dualismo substrato-processo, e per immaginare come possano coincidere, si suggerisce, ad es. di riferirsi ai software che modificano se stessi.
    Concludendo a riguardo di cio' che ha chiamato "il resto", arriveranno le tanto attese equazioni che mostrano quanto sia difficile formalizzare le premesse che abbiamo fatto,ma crediamo di esserci riusciti, e con soddisfazione le "apriremo", quando saremo sicuri che ormai il terreno sia pronto.Puo' non essere un metodo condivisibile, ma faremo cosi' per economizzare la fatica nel gestire le conseguenze.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  143. @Endymion

    > E' OVVIO che le nostre decisioni sono prese da un software, mai pensato il contrario (è una tautologia, una decisione implica un processo mentale che valuta, guarda un po', una scelta tra alternative). E allora? Dov'è che questo intaccherebbe il libero arbitrio?

    Lo intaccherebbe perché un processo che determina la volontà non lo chiamerei propriamente "scelta". Ma se a te sta bene sta bene pure a me: chiamiamolo libero arbitrio (l'avevo detto prima che ero d'accordo a chiamarlo così per motivi euristici). Insomma, se semo capiti (spero).

    > Vorrei anche sottolineare che tu non mi hai detto cos'è il libero arbitrio, mi hai solo descritto un'analogia.

    L'analogia serviva per farti capire perché mi stava bene chiamare libero arbitrio una cosa che in fondo è tutt'altro che libera.

    @TUTTI
    Ma che ve frega di quello che penso io del libero arbitrio???????

    RispondiElimina
  144. @ Mahler
    per la teoria quantistica a loop, ci sono somiglianze, anzi intersezioni.Come quella, si vuole unificare gravita' e quantizzazione, ma piu' di quella si mira a descrivere matematicamente un substrato-comportamento che almeno potenzialmente non precluda di affrontare l'unificazione delle forze.
    Per la falsificazione, attualmente si sta spingendo solo per l'applicazione alle LENR, che consideriamo il terreno piu' a portata di mano.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  145. @ Julian
    "piccolo fatto" e' che stiamo lavorando.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  146. @ Morici
    d'accordo, accogliamo il suggerimento.
    Un po' di pazienza, pero', perche' le cose da fare sono tante e tutte prioritarie.
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  147. @Mahler, stai introducendo concetti molto potenti ma non puoi sganciarli così, sono mine antiuomo...

    Processi che Intaccano la Volontà... che vuol dire?

    Beh possiamo finirla così... @noi: ma noi ci frega sapere cosa pensi perchè mi sembri alquanto ferrato (non sul libero arbitrio, però). Di solito le persone intelligenti non fanno perder troppo tempo quando vengono ascoltate. Per caso sei presente in EA con un altro nick? Giusto per sapere.

    RispondiElimina
  148. @Antonio Ruggeri
    "la musa del cielo", grazie di averla invocata Lei, noi non avevamo tempo.
    A proposito, Le ha poi risposto ?
    Cordialmente, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  149. @Fermi Gas
    "la prendo in ridere per non piangere"...
    "non sapete la relativita' da quinta liceo"...

    Pianga pure!
    Si porti avanti con il lavoro: tra poco arrivano le equazioni "non divulgative" e solo pochissimi tra i birilli baldanzosi rimarranno in piedi.
    Ma tanto Lei ha frequentato bene il quinto liceo, devo arguire...
    Ugo Abundo

    RispondiElimina
  150. @ tutti
    sorprendentemente, la trattazione sul legame universo-intelligenza ha stimolato interessanti considerazioni anche al di fuori dell'ambito previsto, che ho letto con molta curiosita'.
    Buona riflessione, Ugo Abundo

    RispondiElimina
  151. @Tutti

    Sinceramente non ho capito nulla, quasi zero!
    Vi faccio i miei complimenti per riuscire a tenere una discussuione così "elevata".


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  152. @mahler
    Ricapitolo un attimo perche' forse si e' perso il filo del discorso... Tu hai iniziato scivendo lapidariamente che il libero arbitrio non esiste. Io ti ho contestato questa affermazione. Tu controbatti tirando in ballo dio, anima ed altre cose di cui io non ti sto dicendo nulla, io parlo del libero arbitrio in se ovvero della possibilita' di fare delle scelte, ovvero di avere una volonta e di metterla in atto. Come esempio il nostro scriverci qui. Tu mi torni sempre su dio e anima. Sembra quasi che l'unico argomento per cui neghi il libero arbitrio sia per coerenza con la tua negazione di dio e anima... Io in quel campo minato per adesso non vorrei proprio entrarci, ma il libero arbitrio mi interessa si, per le implicazioni che ha nella nostra vita piu' che per fare filosofia. Tu dici di vedere il mondo e l'uomo come una macchina e le macchine sono deterministiche quindi niente scelta. Spieghi il fatto che siano imprevedibili (in apparenza) tirando in ballo la pseudocasualita'. Ma la pseudo-causalita' e' determinismo che simula una finta casualita', quindi e' tutta finta la varieta' di scelte che compiamo? E' solo conseguenza degli stati precedenti e quindi degli ipotetici stati iniziali? Perche pero' poi mi dici che non c'e' predestinazione? Se il presente dipende solo dagli stati precedenti da questi dipende anche il futuro, no?
    Temo di aver capito male qualcosa della tua idea, puoi correggermi senza tirare in ballo dio anima e pseudoscienze? Grazie.
    Chiederei a Daniele ed agli autori se non e' il caso di creare un post apposta su cui migrare questo argomento se e' troppo OT

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  153. Bella discussione interessante alla quale non ho potuto partecipare... Comunque per prima cosa sarà forse il caso di ricordare un po' la struttura diciamo"tripartita" del nostro cervello per capire il significato di "rettiliano" e poi la sede delle emozioni che esiste, esiste a più livelli la dentro. Per semplicità ho riportato due schemi con la struttura, il comportamento, la funzione ecc. Per una visione veloce vedere ( magari view --> zoom in):
    http://imageshack.us/a/img18/8268/cervellotripartito.jpg
    Questi schemi li ho presi da un articolo molto più lungo e complesso ma con molte altre immagini e schemi che possono anche da soli chiarire vari dubbi.Naturalmente è uno studio basato sul comportamento di individui ai quali per varie ragioni erano state amputate varie zone del cervello.
    http://gabryangelo1949.blogspot.it/

    Sulla problematica delle scelte (la nostra funzione più complessa), anche qua si ricorda come Freud avesse sviluppato l'id, l'ego e il superego e tutta la costellazione delle pulsioni che influivano grandemente nei momenti della reazione, della scelta ecc. Altro che scelta -reazione caotica diciamo che noi non capiamo un cavolo perchè, magari ,variamo la scelta in base all'umore/emozione o alla situazione. Non credo che abbia molto senso quindi parlare di libertà nelle scelte e di libero arbitrio se non ci conosciamo a fondo con le nostre pulsioni inconscie, le nostre paure e simpatie che poi senza che ne abbiamo coscienza dirigono le nostre scelte. Il male è che una volta che sono sorte in noi ,magari da piccoli poi continueranno più o meno a tenerci prigionieri nelle varie situazioni. Qualcuno forse potrebbe aiutarci a capirci internamente un po' più a fondo per modificare un po' queste reazioni; ormai però non è più di moda mi sembra, una pastiglietta e via... soldi..soldi..

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  154. Prof.@Abundo

    >Tra poco arrivano le equazioni "non divulgative" e solo pochissimi tra i birilli baldanzosi rimarranno in piedi

    Beh, questa si che è una frequenza molto "risonante" per la mia còclea!!

    @Silvio
    Quella di dio e del peccato di cattolicesima memoria è un'interferenza che blocca in modo difficilmente penetrabile il processo di conoscenza di Mahler su questi temi.
    Prima vuotare, poi pulire e poi si può discernere...

    @Mahler
    la pagina di Wiki che hai postato descrive la pseudoscienza come una serie di infrazioni, di errori gravi alla pallosissima lista di regole, regolette, leggi e leggine di convenzione umana...

    "non fanno questo...negano quello...si oppongono a quell'altro...non rientrano nella categoria...non si piegano alla norma..."

    la mia risposte è:
    "E chissenefrega non ce lo metti?"

    L'uomo (minuscolo) crea regole convenzionali, basate su assunti elitari e per di più mantenute incomprensibili ai "più", alle quali il Mondo si deve piegare e genuflettere?

    E perchè mai, di grazia?

    Per ossequio a che, scusa?...alle "menti" considerate "superiori" che con i loro PALETTI (spesso sono fili d'erba mezzi sbilenchi) devono IBERNARE la volontà di ricerca, lo stimolo al cambiamento, il desiderio di rivolta interiore (ribellione positiva) che conduce sempre al miglioramento?

    Non siamo tutti uguali, caro Mahler, per niente!
    Io sono per l'anarchia costruttiva...io sono per insegnanti lungimiranti e arrembanti, di rottura, che aprano la testa dei miei figli invece di mettere il loro cervello in soluzione di coltura, in attesa del successivo utilizzo...se mai ce ne sarà uno!

    Sono un po' Abundo anche io, nel mio piccolo...

    ME NE FREGO DELLE REGOLE!
    (il "me ne frego" si può usare ancora o mi darai di n uovo della fascista?)

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  155. Credo che Mahler qui sia il più solido tra gli scettici...

    è scettico sull'Uomo, ha paura dei suoi picchi, delle sue divagazioni, le considera devianze, li combatte con il dogma, con le formule e la matematica...

    Neanche Nietsche ci era mai arrivato....

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  156. @Mahler
    Proprio il passo di Wiki dal significato più indicativo, che a me risuona come una triviale barzelletta da portuale (che fa molto ridere comunque, eh?), ti sei dimenticato di copiarlo...

    Lo faccio io:

    >>Neurologi, psicologi e altri membri del mondo accademico si dicono preoccupati per l'incremento di ciò che loro considerano pseudoscienza promossa in ambito psicoterapico e psicologico e attraverso terapie pseudoscientifiche come la programmazione neurolinguistica, l'EMDR[29], il rebirthing, il reparenting, e altre pratiche adottate anche da enti pubblici, governativi e professionali.
    Gli accademici affermano che tali terapie, prive di base scientifica, utilizzate da sedicenti psicologi, possono determinare danni, screditano le terapie legittime e tendono a diffondere nella società falsi concetti relativi alla natura della mente e del cervello.

    Esilarante....magnifico!
    Si fiuta il loro terrore....la palla sta loro sfuggendo di mano...

    Altro che rebirthing!!
    ahahahah!!

    RispondiElimina
  157. @Abundo
    Voglio complimentarmi con lei per aver dato l'occasione a tutti noi di dire la nostra, come vede si vola in alto.
    Colgo l'occasione per dire la "mia" anche se non ho fatto grandi studi (la mia é solo maturità tecnica), ma incomincio ad avere una certa esperienza del sopranaturale, che ho sempre negate esistesse, causa la mia formazione, fino a quando ho avuto dei problemi di salute. Allora ho "dovuto" interessarmi a "certe cose". E' cosi che ho scoperto che esiste un'intelligenza del cuore come afferma Valeria (grazie a TE) ed é cosi che (come l'ho già affermato in un topic di Daniele) mi sono svegliato una notte avvolto in un bagliore di luce (forse sono morto e poi rinato ?), dico ben svegliato perché dormivo (erano le due di notte). Ed é cosi' che ho intrapreso un lavoro serale di terapeuta con diversi corsi in Francia (non é il caso di elencarli tutti).
    Cosi posso affermare (e questa é esperienza) che l'intelligenza del cuore esiste, come l'intuizione, come esiste un cervello destro che intuisce e che "dirige la nostra vita molto piu' di quello che crediamo, che "certe cose avvengono senza sapere il perché.
    Sono cosciente che alcuni non possono leggere certe cose (ero anch'io cosi').
    Allora ecco cosa penso umilmente. Ed é cio' che ho imparato fino ad ora (forse domani non sarà piu cosi). La mia non é matematica ma è piu' una teoria umanista, mettendo al centro l'UOMO che deve ancora divenire.
    Secondo me siamo ci siamo incarnati per aiutarci l'uno con l'altro a purificare l'energia esistente (tutto è energia). E' un po' come ritornare alla sorgente. E' un po' come rinascere ma facendolo al contrario. Siamo "macchine" che trasformano il *nulla" in sorgente di vita e lo facciamo mettendo in pratica le nostre prese di coscienza. E qui è il dunque : sono le nostre prese di coscienza che trasformano la nostra energia e ci fanno evolvere sempre di piu'. Certo che presi ognuno singolarmente (ed é qui il dunque), soli al mondo non siamo e non possiamo nulla. Ma tutti insieme (ognuno di noi é un piccolo generatore di energia) diventiamo come una grande centrale energetica che trasforma tutta questa massa (il 96% dell'energia invisibile nell'universo) in energia pura come quella che era all'inizio del Big-bang.
    Ecco cosa penso umilmente e sono cosciente di far alzare gli occhi al cielo alcuni di voi e ne chiedo venia. Non ho prove di cio' che affermo la mia è "SOLO" intuizione. Ma è oramai una quindicina d'anni che "vivo" cosi e non ne sono ancora morto anzi sono piu' vivo che mai.

    RispondiElimina
  158. p.s io con la New Age non c'entro proprio niente.

    La musica piace anche a me, cum grano salis: dopo un'oretta parte la narcolessia!

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  159. @Ravecarl

    ...................................ti abbraccio forte

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  160. Guardate che ho trovato....
    recentissima testimonianza.

    La "curva" comincia a sentirsi...a diventare evidente

    http://www.thedailybeast.com/newsweek/2012/10/07/proof-of-heaven-a-doctor-s-experience-with-the-afterlife.html

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  161. A proposito di fisica quantistica....news : Il Nobel per la Fisica è stato assegnato al francese Serge Haroche e all'americano David J. Wineland per le loro ricerche sperimentali nel campo della fisica quantistica e in particolare dell'ottica quantistica. .....
    Su Focus qualche notiziola più ampia di quanto passa la grande stampa

    http://www.focus.it/scienza/nobel-per-la-fisica-2012-liveblog_C12.aspx

    vuoi metter la differenza fra la paginetta del corriere- repubblica e ad es. il Guardian, a ciascun quel che si merita..

    http://www.guardian.co.uk/science/2012/oct/09/nobel-prize-physics-2012-live

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  162. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  163. "ho trovato....recentissima testimonianza."
    Dall'esperienza vissuta dal neurochirurgo in coma con la corteccia cerebrale bloccata lo scettico potreppe semplicemente dedurre che il sistema limbico interno alla corteccia ha continuato a vivere in semplici sogni di luce buona e gioiosa come forse questa appare a molti animali... nel loro cervello limbico.... chissà
    Non penso che "Quello Lassù" si lasci dimostrare da questi piccoli incidenti di percorso....la fede deve esser sostenuta da qualcosa di molto più profondo e forte, almeno penso...

    RispondiElimina
  164. Non per dire, ma il fair play di Abundo è a dir poco strepitoso. Gli argomenti emersi, anche se interessanti, andrebbero sviluppati in altra discussione. Tutto sommato questo è un thread ad orientamento scientifico e noi lo stiamo infarcendo di filosofia, religione e new age. Ci siamo sbizzarriti nella discussione più adatta, quella sullo sciamanesimo, molto più affine a queste tematiche, ma qui mi sento di dire che dovremmo volare un po' più bassi e seguire, se ci riesce, uno sviluppo più ortodosso, o rischiamo di gettare tutto in una luce che a me può risultare anche gradevole, ma sicuramente potrebbe nuocere 'alla causa'. Se mai questa discussione dovesse essere visitata da colleghi di Abundo e Santandrea, conoscendo i nostri polli, temo che gli metterebbero in croce e gli taccerebbero di frequentazioni stregonesche. Ormai che sono alla tastiera, dico la mia, ma poi eviterò di portare avanti questi argomenti in questa discussione, perchè francamente mi sembrano un OT clamoroso.

    Libero arbitrio:
    Cito Voltaire "Quando posso fare ciò che voglio sono libero. Però non sono libero di volere ciò che voglio"

    Fino alla prima parte, in un modo ideale, ci si potrebbe anche arrivare. E se questo lo definiamo il libero arbitrio, ok, ci può stare. La seconda parte, 'volere ciò che si vuole' è un avvitamento infinito che a mio avviso non ha soluzione. In questo senso non credo possa esistere il 'libero arbitrio' (neppure per un essere divino e potentissimo?) e l'ho detto altrove nel blog. Come là citavo: un occhio non può vedere se stesso (un po' di filosofia orientale ci mancava ;-) )

    @ravecarl

    "Colgo l'occasione per dire la "mia" anche se non ho fatto grandi studi (la mia é solo maturità tecnica), ma incomincio ad avere una certa esperienza del sopranaturale, che ho sempre negate esistesse, causa la mia formazione, fino a quando ho avuto dei problemi di salute. Allora ho "dovuto" interessarmi a "certe cose""

    I problemi di salute non erano i miei, ma il mio percorso è simile. Preciso che su di me la medicina alternativa NON funziona, ma l'ho vista funzionare su altri. Io sono talmente tetragono ad essa da dover supporre che questo abbia un significato. Tuttavia sono stato protagonista di più di un episodio a dir poco sorprendente, ma le cose si verificano quando ci sono alcune imprevedibili condizioni (stranamente le più sorprendenti hanno coinvolto armi da fuoco) e non sarebbero ripetibili a comando. Per uno scienziato classico, non esistono, ma per chi le ha vissute sì.

    RispondiElimina
  165. Io ripeto che non capisco nulla del post ed ancora meno dei commenti che ne sono scaturiti. Ho solo paura che alla fine non vi sia nessun eccesso termico nel reattore di Abundo.
    Quando le partite si stanno per perdere (non mi riferisco a questo caso specifico ma in generale) nel calcio si schierano 4 punte e negli scacchi (sono ripetitivo , lo so) si prova a dare scacco matto con le mosse più azzardate.... E' un quadro psicologico che si ripete e di solito non porta quasi mai a grandi risultati... ho ancora una residua speranza in quel "quasi mai" !

    RispondiElimina
  166. @sandro75k
    ciao Sandro!
    l'hai mai fatto quel gioco di lasciarti cadere all'indietro mentre i tuoi amici ti aspettano (fuori dal tuo campo visivo) per sorreggerti?... la parte più bella è la sensazione di sentirsi rallentare e fermare nel momento più incerto..

    per godersi "quella" sensazione bisogna 'lasciarsi andare' ed è sicuramente contro tutto ciò che la nostra esperienza e la nostra "saggezza" ci suggerisce
    (oh! sia li che qui nessuno ci obbliga ... è chiaro!)

    un abbraccio
    M.

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  167. @Marco da rallo

    Carina questa!!! No, non l'ho mai fatto purtroppo ... non sono mai riuscito neppure a fare il morto in acqua... ho problemi seri??

    Un abbraccio a te!

    RispondiElimina
  168. L'articolo non era volto a provare l'esistenza di "Quello lassù" (madonnina, che limitazioni di pensiero!)

    E' la testimonianza...una delle tante, ma in questo caso QUELLA di un neurochirurgo che lavora presso la Harvard University, che racconta la sua esperienza di ritorno dal coma...
    la percezione di una dimensione ALTRA.

    Come posso fare senza dover ricorrere ad un disegnino, Piero?...

    Il thread recita, nell'occhiello:
    "Il tentativo di volare alto non è più rimandabile"

    Almeno, PROVIAMOCI!

    RispondiElimina
  169. @Valeria
    Sei più 'bella' del solito, .... se mai si potesse..

    io la testimonianza del neurochirurgo l'ho apprezzata, veramente.

    un abbraccio, Marco

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  170. @Sandro
    no, 'problemi'!.. 'soluzioni' ancora inesplorate, come tutti noi e gli altri..
    M.

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  171. @ Valeria

    "Il thread recita, nell'occhiello:
    "Il tentativo di volare alto non è più rimandabile""

    Non cavillare, delinquentessa, siamo OT! ;-)))

    No, davvero, lo sai che queste cose mi appassionano. Abbiamo massacrato la discussione sullo sciamanesimo, ma qui veramente non sarebbe il caso di divagare troppo su certi temi. Poi fate voi, ma io ho paura che i nostri due teorici della TSQ si stiano chiedendo in che disastro si sono cacciati. Tu sei dello 'staff' del blog, quindi mi rimetto al tuo giudizio, ma visto che credo tu lo possa fare, perchè non apriamo una bella discussione sul libero arbitrio, una sulle esperienze post morte, una sulla medicina olistica, o una che le comprenda tutte, visto che una qualche affinità la ci si può trovare. Oh...non mi crocifiggete...io cerco di dare quello che ritengo un buon consiglio per mantenere un certo ordine, poi, da buon anticlericale 'Sto con l'orto e zappo i frati!' ;-)

    RispondiElimina
  172. @Molti

    guardate che vista! non stiamo li attaccati alla ringhiera!

    ormai il 'parapendio' è alla portata di molti e volare così supportati è molto meno insicuro che ai 'tempi' di Dedalo.

    Oltretutto i "mediatori" vestiti di nero che si sono auto legittimati a guardia della rocca e del bastione hanno perso smalto e credibilità da quando hanno dato il c**o ad Arroganza ...

    se poi avete le piume 'di vostro'.. ancora meglio.

    RispondiElimina
  173. @ Abundo

    La Musa non fu invocata e cosi’ non pote’ aiutare, ma io voglio far notare seriamente che la Scienza va affrontata con grande umilta’ nella consapevolezza che, si, e’ necessario costruire immensi sistemi di osservazione che investigano la realta’ universale come era miliardi di anni fa ma si puo’ anche dedurre leggi fisiche universali osservando (investigando) fenomeni sotto i nostri occhi nella realta’ quotidiana, la cui natura e’ basata su fenomeni “elastici-relativistici” soggetti a trasformazioni-degradazioni difficili da capire e da accettare.
    Far fuoriuscire energia in dissipazione dall’E-Cat, un giorno non lontano sara’ cosa normale, ma sapremo mai come funziona? Io dubito che le teorie formulate al presente contengano qualche grano di verita’.
    Come ho gia’ detto: “Si puo’ dire che la fisica dietro l’ E-Cat non e’ quella tradizionale e che presto le presenti teorie dovranno essere abbandonate in favore di nuovi concetti alcuni dei quali pur essendo stati formulati non furono considerati accettabili”.

    RispondiElimina
  174. @Antonio

    intuiremo come funziona
    lo sapremo già, non avremo bisogno di teorizzarlo...un giorno, non oggi

    A me basta che intanto funzioni, la teoria la svilupperà chi avrà un animo ben disposto e sarà capace di fare tabula rasa del suo bagaglio, come gli scriba in attesa di un testo, non coloro che aggirano, tronfi e immodesti, riempiendo gli spazi interdentali di aria fritta...

    @Marco da Rallo
    io a volte ....mollo pure la ringhiera, per qualche attimo!
    :-))
    grazie!

    RispondiElimina
  175. @Alessandro

    no, no...io non sono nello staff del blog (ahahah....sembra, dalla quantità dei miei post?)

    No, no...spesso sono anche in punizione, dietto la lavagna: chiedi a Daniele!!!

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  176. @Valeria
    io mi sono dotato di una ringhiera portatile, leggera leggera, a cui ho tolto pure una sbarra su due, così, quando ho premura, ci passo "a traverso".

    M.

    RispondiElimina
  177. @ Valeria

    "no, no...io non sono nello staff del blog (ahahah....sembra, dalla quantità dei miei post?)"

    In effetti... ;-)))

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  178. date un'occhiata a questa conferenza http://www.youtube.com/watch?v=raguyrXA8LE o questa piu breve http://www.youtube.com/watch?v=ievWBFKrIn4

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  179. tra poco arrivano le equazioni "non divulgative" e solo pochissimi tra i birilli baldanzosi rimarranno in piedi

    Bene. Spero che non sia la solita minestra, vecchia di un secolo, riscaldata: un qualche modello classico dell'e-.

    RispondiElimina
  180. sempre meglio del gattopardismo della relatività ...

    RispondiElimina
  181. "che limitazioni di pensiero!" Forse volar in alto è un pensiero più esaltante? Ma si!! Ma vuoi che Lei non conosca già e a fondo i miei disegnini, cretino!!.. Ma vuoi metter come vien bene dire la luce d'amore che sfolgora dal cuore!!! (le spine no troppo allusive qua!!) Altro che pappette.. queste parole vanno via come flebo fra ... chi ascolta.. Un neurochirurgo....in fondo un macellaio di precisione.. mi sa tanto di Nip e Tuck ( non conosci) quella gente con la testa piena di f.....a e money, money money, che vuoi che ci azzecchi con le dimensioni Altre. Comunque finchè qualcuno con i piedi un po' più per terra non mi esclude che quella dimensione Altra non è che un funzionamento ridotto della zona limbica interna ancora in funzione io starei molto calmo con queste estasi alte... A proposito ma quella bella, lunga occhi negli occhi, fiato nel fiato con la tua donna/uomo dove veramente siamo fuori ehh?? cos'è?? .. :-)))
    Avevo iniziato con i nobel.. nessuno ha niente da ridire su come si assegnano, mai alla teoria (improduttiva!) mi sembra . Si danno a chi riesce a concretizzare , a render disponibili e reali con esperimenti le cretinate inutili di questa qua..ti..sti..ca(?) Il COMPUTER QUANTISTCO quello si!! altro che nuove armi !! Un po' di spread li, qualche borsa giù la e su qua, qualche bombetta laggiù, poche mi raccomando, le portaerei la sullo sfondo... e si controlla tutto con quello nelle mani giuste, si PREVIENE!!! A chi servirà quindi ...non credo a noi poveracci , ma scommetto che di fondi ne troveranno !! Ufficialmente dalle ... Army... mie nuove cretinate!!

    @ A.Pagnini
    Per gli OT sono perfettamente d'accordo con te..però esistono i famosi 13 e qualcuno volendo potrebbe crearne anche uno nuovo (previo accordo col padron di casa) riportandoci sopra questi out con un po' di taglia e cuci riservando magari a qualcuno l'onere di riempirlo a posteriori con una conclusione riassuntiva e LIBERANDO così questo post di Abundo!!




    RispondiElimina
  182. "..Comunque finchè qualcuno con i piedi un po' più per terra non mi esclude che quella dimensione Altra non è che un funzionamento ridotto della zona limbica interna ancora in funzione io starei molto calmo con queste estasi alte.."

    Può essere.
    Ma quando i resoconti, derivanti dal funzionamento in extremis del sistema limbico, coincidono in migliaia di casi qualche domanda mi sorge spontanea anche se non me lo dice il TG.

    http://www.mediafire.com/?i0vynmmjmmn

    http://www.mediafire.com/?zmgdy1meuom

    http://www.mediafire.com/?nj2xoynyi1y

    RispondiElimina
  183. ...

    http://www.mediafire.com/?hlbqzhhscc2474z

    RispondiElimina
  184. ...

    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21988246

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  185. @piero41

    Se ti dai la possibilità di prendere in mano la tua vita, e non affidarla al caso, o considerarti alla stregua di una macchina, è probabile che scoprirai con certezza scientifica che la vita è impregnata di significato.

    Facciamo un'esempio visto che a molti sembra di stare a parlare del sesso degli angeli.

    L'espansione e il conseguimento dei nostri interessi, senza riguardo verso niente e nessuno, caratterizza la nostra epoca.
    La vita economica, politica e religiosa è continuamente volta al conseguimento dei fini senza un limite.
    Ogni uomo onesto con se stesso, dovrebbe rendersi conto di questa filosofia che sta alla base del pensiero di gran parte dell'umanità.
    Potremmo dire in altre parole, che l'uomo nella sua sete di espansione e nel conseguimento senza fine dei suoi interessi, non si sta accorgendo che si sta auto-distruggendo.
    Da pochi decenni sono nati e aumentati i problemi ambientali, i problemi di risorse, e sembriamo quasi sorpresi, quasi fosse un problema indipendente da noi, e non invece conseguente della nostra filosofia di vita negli scorsi secoli, e in particolare nell'ultimo.

    Bene, adesso vediamo cos'è la malattia più diffusa del nostro tempo: il cancro.
    La cellula cancerogena ha lo stesso identico comportamento verso il nostro corpo, come noi ce l'abbiamo nei confronti della terra.
    Cos'è il cancro infatti, se non la cellula che smette di svolgere il suo ruolo per la "comunità", e ribellandosi comincia a coltivare interessi personali moltiplicandosi, e sfruttando irriguardosa tutto lo spazio che ha a disposizione.
    Non si sta accorgendo però che la morte del corpo, e la sua stessa morte.

    Come facciamo poi a stupirci e ad imputare al caso che il cancro sia la malattia più diffusa tra gli uomini?

    Come facciamo a non accorgerci che la vera cura al cancro è l'Amore. L'Amore totale verso la vita e non teme la morte (come il cancro), che si espande su tutto e non si ferma davanti a niente (come il cancro).

    Come facciamo ad imputare al caso che è proprio il cuore, da sempre considerato centro dell'Amore, l'unico organo a non poter esser aggredito dal cancro.

    Ma ben presto i medici daranno una spiegazione anche a questo, chiamando in gioco qualche proteine particolare, e allora l'uomo starà veramente meglio.

    Mi chiedo però quale delle due sia veramente scienza.

    RispondiElimina
  186. "..Bene, adesso vediamo cos'è la malattia più diffusa del nostro tempo: il cancro.."

    "..Mi chiedo però quale delle due sia veramente scienza."

    ENTRAMBE. INSIEME!

    Come già detto altrove, vorrei avere l'autorevolezza necessaria affinchè il suggerimento di ascoltare la seguente intervista venga seguito dalla maggior parte dei lettori.
    E' senza dubbio una delle punte di diamante della medicina ufficiale a livello planetario.
    Ho avuto il piacere di conoscerlo di persona.
    Sentitevi liberi di seguire il suggerimento d'ascolto:

    http://www.youtube.com/watch?v=mbHN8m4PGGk

    http://www.youtube.com/watch?v=nAqmOcjs3SE&feature=relmfu

    http://www.youtube.com/watch?v=_RbKZF8iky8&feature=relmfu

    http://www.youtube.com/watch?v=kD5uWogVU-I&feature=relmfu

    http://www.youtube.com/watch?v=Xmd9yAUhPZA&feature=relmfu

    RispondiElimina
  187. @Ulixes
    Che dirti... le sono stato tanto vicino quella notte , la mano nella mano... quel respiro lento, tanto faticoso... poi non si rinnovò e non lo sentii più, pochi secondi prima mi aveva un po' sorriso ed ora non c'era più... mio padre... e non ci potevo far niente, non ci sarebbe stato più con me... Non voglio spiarla dal buco della serratura... cercar di vivere sereno apprezzando sorridendo quel che ho intorno.. finchè... bohh..
    Vi sono esperienze di viaggi extra corpo anche nel sogno lucido, in volo, in luoghi altri del corpo astrale, dicono.. non so cosa dire... anche Mina in una sua vecchia canzone... immagina e canta una bella esperienza d'amore ...

    @Giuseppe B.
    sei troppo pessimista... ora siamo 7.000.000.000 ed i problemi ambientali per forza si sono moltiplicati, ma anche in Cina aumentano le manifestazioni e le città verdi... con la rete le idee i pensieri circolano ovunque c'è sempre più speranza che come la medicina riuscirà a superare il cancro anche l'umanità lentamente riuscirà a collegare tutto il globo con un suo nuovo spirito comune di solidarietà... che ci perdo ad immaginarlo specie a quest'ora?


    RispondiElimina
  188. "@Ulixes
    Che dirti... le sono stato tanto vicino quella notte , la mano nella mano... quel respiro lento, tanto faticoso... poi non si rinnovò e non lo sentii più, pochi secondi prima mi aveva un po' sorriso ed ora non c'era più..."
    _____________________________

    DIARIO DI BORDO:

    Due anni, sei mesi e dieci giorni di navigazione.
    Fra pericoli e meraviglie si procede.
    A vista.
    Itaca è ancora lontana. Ma so che da qualche parte c'è!
    Prima o poi la rivedrò.
    RINGRAZIO LA VITA PER QUESTA MAGNIFICA AVVENTURA.

    ulixes

    RispondiElimina
  189. @ tutti
    prima il dovere, dopo il piacere...
    mi sono appena risvegliato con la faccia sulla tastiera.
    Per stasera basta equazioni.
    Seguo un po' le vostre interessanti discussioni, anche se non le capisco sicuramente fino in fondo, perche' vi sono sensibile ma non avvezzo.
    Ma vorrei un parere, da chi lo avesse gia' :
    per giustificare l'anelito a comprendere, occorre ipotizzare qualcosa di elevato tipo l'anima (o l'animo) , o e' sufficiente l'utilita' che ne consegue, e quindi e' solo un modo di competere con le altre specie viventi?
    Buona riflessione.
    Ugo Abundo

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  190. @Abundo.
    "per giustificare l'anelito a comprendere, occorre ipotizzare qualcosa di elevato tipo l'anima (o l'animo) , o e' sufficiente l'utilita' che ne consegue, e quindi e' solo un modo di competere con le altre specie viventi?"

    Per me non ci sono dubbi.
    C'è una frase in francese che dice piu' p meno cosi :
    Si tu veux aller loin dans la vie vise la lune car si tu rate la cible tu est sûr de rester dans les étoiles.
    "Se nella vita vuoi andare lontano punta alla luna perché cosi se ti sbagli sei sicuro di restare tra le stelle".
    Dunque per me non ci sono dubbi, per ottenere il miglior risultato occorre mirare il piu' lontano possibile, anche se c'è il rischio di restare un po' delusi per non aver raggiunto l'obiettivo prestabilito. Ma intanto sono andato il piu' lontano possibile.
    Che cos'è più' elevato ? questo è il punto.
    Per me è l'anima, la spiritualità, Dio, la coscienza, l'UOMO (quello con la maiuscola), l'energia nella sua essenza, il perché siamo qui...

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  191. @Abundo

    per me la radice del problema sta nella differenza tra conoscere e "intelligere".

    La prima attività è caratteristica dell'intelletto e si basa su fondamenti forniti dalla conoscenza della Ragione, ricorrenze che si comportano da modelli di pensiero preesistente e constatazioni della realtà contingente.

    La seconda, invece, implica la partecipazione anche dell'Intuito percettivo, un senso naturale che abbiamo perduto progressivamente (uno dei molti sensi che abbiamo perduto) e coinvolge la consapevolezza di un Sè Interiore che dovremmo avere solo la pazienza di ascoltare.

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  192. Sulla Morte...ecco ho scoperto un mio limite: non riesco a scriverne, ma solo a parlarne.

    Troppe cose da dire
    Troppa esperienza da condividere

    Per me è un tornello, credo di averlo detto in qualche post precedente...
    Il dolore che provoca è dato dalla sua mancata comprensione, a mio parere.

    Ho visto la morte con gli occhi degli orientali (diversissima: un tiro accompagnatorio sereno e grato)

    l'ho vista con quella degli anglosassoni (diversa: mia madre giocava alla corda nei cimiteri, che sono giardini pubblici e non hanno nessun senso di "altro mondo", ma di grande serenità e "vicinanza")

    l'ho vista e la vivo con quella dei popoli latini e cattolici....una devastazione psicologica. L'elegia del dolore, l'altare della separazione, l'ara della passiva sottomissione al "volere di Dio"...

    Ma quale volere di Dio?
    Ma perchè terzializziamo sempre tutto quello che riguarda la nostra esistenza?
    Perchè siamo così limitati da pensare che ci DEBBA essere sempre QUALCUNO o QUALCOSA che pensi per noi, governi per noi, trovi soluzioni per noi fino a pensare che "stacchi la spina per noi", a suo garbo e piacimento?

    Siamo i popoli più devastati dalla religione che esistano al Mondo, resi schiavi, impauriti e sottomessi ad un ordine "superiore".....sempre....in ogni attimo della nostra vita!

    E se qualcuno, a tratti, prova solamente a dire:
    "Guardate...cercate meglio: forse dentro di voi stessi esiste qualcosa che sarebbe il caso di esplorare, prima di cercare intercessioni, santi, padrini e soluzioni <>..."

    Allora scoppia la cagnara, perchè è talmente solida la convenzione che ci avviluppa, talmente forte la pressione che ci viene impressa sulla testa per impedirci di sollevarla, che gli stessi schiavi diventano carcerieri a loro volta...

    Come accadeva dei campi di concentramento del Terzo Reich...
    Rileggere Agosti può servire...

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  193. @ Abundo

    "per giustificare l'anelito a comprendere, occorre ipotizzare qualcosa di elevato tipo l'anima (o l'animo) , o e' sufficiente l'utilita' che ne consegue, e quindi e' solo un modo di competere con le altre specie viventi?"

    L'anelito a comprendere potrebbe essere una mera strategia evolutiva, come lo è probabilmente la presenza dei neuroni specchio, utili per comprendere le mosse del competitore, ma alla fine anche per immedesimarsi in lui, avvicinarsi, provare compassione!
    Interessante come funziona il mondo, vero?
    Ho idee molto confuse...diciamo 'in progress' che sembro meno scemo ;-), ma penso che tutto possa essere visto a più livelli: evoluzionismo e progetto intelligente coesistono e il primo è scaturito dal secondo...o no? A volte mi ronza in testa qualcosa che mette in dubbio persino questa rassicurante visione, ma ora mi spingerei troppo avanti e non sarei in grado di spiegarmi

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  194. Anelito a comprendere....ma poi?
    Qualcuno dice di mirare alla luna per allagare l'obbiettivo, forse dobbiamo imparare a pensare con la quantistica per conoscere territori al limite, fenomeni molto sottili come il nostro pensiero , il nostro animo, la morte, e l'essere oltre/altro...forse, spero..
    Attualmente si sceglie di vivere o per essere o per avere; è meglio acquisir soprattutto conoscenze esperienze delle cose del mondo, della vita degli altri che ti possono guidare a viver con loro ma poi lei arriva per tutti ..... al massimo come Roy potrai dire :"ne ho viste cose che voi... ora è tempo di morire" ...
    Sicuro che quell'attimo di passaggio ti spoglierà di tutte queste esperienze, di tutte le belle cose, non sarai più tu.. Se continuerai come anima sarai solo una forza, un campo vitale che si ricongiunge , sarai vuoto ... attualmente...

    Con la quantistica puoi sperare che anche i dati ti potrebbero seguire, cambierebbe tanto....

    Ora invece, qualsiasi siano le spinte le motivazioni, i risultati di quest'anelito a comprendere per te: " andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia." ..... forse in qualche modo non per l'umanità che continua però...

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  195. @Piero41
    Con la quantistica puoi sperare che anche i dati ti potrebbero seguire, cambierebbe tanto....
    Quoto, a aggiungo che la quantistica non fa differenza con cio' che si fa tutti i giorni, istante dopo istante. Secondo me non c'è differenza tra quantistica, spiritualità, religione, scienza, vita quotidiana, tutto gli gira intorno, tutto è qui e adesso e consapevolezza della nostra realtà quotidiana e anche della nostra potenzialità.

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  196. Libero arbitrio:
    Cito Voltaire "Quando posso fare ciò che voglio sono libero. Però non sono libero di volere ciò che voglio"

    Ecco… vi ha risposto Voltaire al posto mio ;-P

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