Vorrei proporvi un vecchio articolo di un brillante e giovane giornalista che per me è più di un semplice amico... un fratello!
È chiaro che ogni riferimento alle questioni scientifiche che affronta questo blog non è "puramente" casuale. Seguire le strade canoniche e già "segnalate" non sempre è indice di saggezza... anzi, spesso si finisce dentro il fiume...!
sandro75k
«Gira a destra», e va nel fiume
I guai in auto con il navigatore
Mappe vecchie, indicazioni sbagliate. Il caso inglese
In Gran Bretagna è nato un nuovo tipo di business: la pesca degli automobilisti. Ogni giorno ce ne sono almeno un paio che finiscono dritti nelle acque del fiume Avon, in un paese che si chiama Brook End (che suona, ironicamente, come «fine del ruscello»). La colpa, a quanto pare, è dei navigatori satellitari montati sulle vetture che passano da quelle parti: di fronte a una strada chiusa per lavori danno l'indicazione sbagliata.
Il guado, transitabile nei periodi normali, diventa insuperabile in caso di pioggia. Gli abitanti della zona, stufi di dover intervenire continuamente, hanno deciso di farsi pagare: 25 sterline per ogni auto tirata fuori dalle acque. Poca roba, comunque, rispetto ai danni subiti dalle vetture.
Quello britannico è un caso limite, ma il problema esiste: in tutto il mondo le persone che usano il Gps per muoversi in macchina sono ormai milioni.
Hanno a disposizione sistemi sempre più sofisticati, mappe sempre più particolareggiate. Tanto che molti si lasciano guidare dal navigatore «a occhi chiusi». Ma è un errore: le cartine non sono sempre aggiornate e basta una strada chiusa per lavori o una deviazione imprevista per ritrovarsi fuori strada.
«Non mi sorprende», dice Carlo Di Giusto, giornalista di Quattroruote,
esperto di navigatori. «A me capitò una cosa simile qualche anno fa in Sicilia. Stavo per fare un salto nel buio con la mia macchina. Il problema è che le mappe non possono essere aggiornate continuamente.
È un lavoro che richiede denaro e molte persone. Bisogna percorrere milioni di chilometri, strada per strada, annotando anche i numeri civici. Gli automobilisti devono tener presente che il navigatore satellitare non è capace di apprendere da sé. Soprattutto quando c'è qualche imprevisto, come è capitato in Gran Bretagna».
Un ausilio, dunque, e non soltanto per imboccare la strada giusta. Ci sono anche i furbetti dell'autovelox: «Sono quelli che lo usano come sistema anti-contravvenzione — spiega Giordano Biserni, presidente dell'Asaps (Associazione sostenitori amici polizia stradale) — perché questi marchingegni segnalano anche la presenza dei rilevatori di velocità. Noi siamo comunque favorevoli all'utilizzo delle nuove tecnologie sulle strade, anche se il miglior satellitare resta sempre quello che abbiamo sopra le spalle».
Fra gli estimatori del navigatore anche l'ex pilota di Formula 1 Jean Alesi: «Per me è diventato un'abitudine — ammette — soprattutto se devo attraversare città che non conosco. Però non si deve mai perdere il buon senso. Quando passo lungo il traforo del Monte Bianco il navigatore, che probabilmente perde il segnale, mi chiede insistentemente di tornare indietro: chiaro che non lo sto a sentire».
Non obbedisce invece per principio lo scrittore Sandro Veronesi. Nel suo ultimo romanzo (Caos Calmo) il protagonista e la figlia si divertono a evitare una dopo l'altra le strade suggerite dal Gps. «È un gioco che faccio anche nella realtà — spiega Veronesi — perché i navigatori mi fanno un po' pena. Sono ottusi, hanno quella voce perentoria che continua a indicarti la via giusta anche quando hai deciso di non seguire le indicazioni».
Ma i migliori giudici sono i tassisti: «È utile solo quando viaggi in luoghi che non conosci — dice Giuseppe Ierardi —. In città non serve, perché non tiene conto delle variabili del traffico e delle ore di punta. Io preferisco affidarmi all'esperienza».
Germano Antonucci
corriere.it
E a chi non è mai capitato di esser tratto in inganno dal navigatore? Soltanto a chi non lo usa, penso. Personalmente ritengo assolutamente sensata la posizione dei tassisti, così come riportata nell'articolo, anche se, per uscire dal centro di Bologna, a noi sconosciuto, e trovare l'autostrada (a dispetto del grande Lucio che sosteneva impossibile il perdersi a Bologna, sia pure ad un bambino), smettendo di fare un frustrante giro dell'oca, abbiamo dovuto ricorrere alla cara vecchia segnaletica.
RispondiEliminaCredo che, come sempre, la moderazione debba essere adottata praticamente in ogni campo dell'agire, anche nell'ascoltare i dettami di un navigatore, o nel dare per scontato che le cose siano come gli 'esperti' ci raccontano che sono. Fortunatamente abbiamo ancora la possibilità di scegliere di non credere ciecamente a tutto quello che ci viene dato per vero.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaIo ci terrei solo a precisare che sia seguire "ciecamente" le indicazioni del satellitare che fare completamente di "testa propria" sono 2 errori uguali e contari.... Per quello che mi capita a volte di scontrarmi con entrambe le fazioni "apparenti" ma che in realtà considero facce di una stessa medaglia...
RispondiElimina@sandro75k
RispondiElimina"Io ci terrei solo a precisare che sia seguire "ciecamente" le indicazioni del satellitare che fare completamente di "testa propria" sono 2 errori uguali e contari"
Esattamente! La moderazione, come intendo io, è proprio l'evitare posizioni completamente acritiche, sia in un senso che nell'altro :)
http://cheezburger.com/6554311680
RispondiEliminadopo quest'ultimo post inutile si può pensare anche di chiudere temporaneamente , specie se non si ha nulla da dire ...
RispondiEliminaNon fidatevi troppo dei navigatori, anche se aggiornati.
RispondiEliminaUna volta dovevo andare da un cliente da Cremona dove avevo l'albergo.
Dovevo andare a Spinadesco (Cremona--> Spinadesco 8 Km) e invece mi ha portato a Genivolta (a 30Km da Spinadesco) insistendo che quello era Spinadesco!
Spento e riacceso si è "ripreso" ma ovviamente sono arrivato in ritardo dal cliente.
Io entro in confusione quando ad un incrocio c'e' il semaforo rosso ma il navigatore ti dice con la sua voce suadente "proseguire dritto"... Come dar ascolto ai propri occhi e non alla voce sensuale della signorina Chiara? :-)
RispondiEliminaTempo fa avevo anche trovato la soluzione a questo problema e l'avevo postata su "too lazy to do it", ma ancora nessuno l'ha implementata, mannaggia! :-)
Toh, scopro ora che se ne era parlato anche sul blog di focus!
RispondiEliminahttp://blog.focus.it/too-lazy-to-do-it/2011/02/03/navigatore-e-semafori-sistema-di-snellimento-del-traffico-e-riduzione-dellinquinamento/
@sandro75k
RispondiEliminaCredo che, come sempre, la moderazione debba essere adottata praticamente in ogni campo dell'agire, anche nell'ascoltare i dettami di un navigatore, o nel dare per scontato che le cose siano come gli 'esperti' ci raccontano che sono. Fortunatamente abbiamo ancora la possibilità di scegliere di non credere ciecamente a tutto quello che ci viene dato per vero.
Splendida metafora!
@Alessandro Pagani
Completamente d'accordo anche io.
@bertoldo
dopo quest'ultimo post inutile si può pensare anche di chiudere temporaneamente , specie se non si ha nulla da dire ...
Durante la 'pubblicità' puoi cambiare canale no! ;)
Comunque inutile per nulla: dire che il navigatore sta alle banche dati, come il buon senso sta alle risultanze sperimentali... ovvero, a seguir SOLO le banche date si può finire nel fiume! :)))
@cesare piccolo
RispondiEliminaConfessa, facevi rage comics gia' prima di conoscermi o ho creato un mostro? :-)
Patti chiari: se diventi il nuovo Forattini del web voglio la percentuale! :-)
Complimenti ancora per le divertenti (ma non distraenti!) strisce.
@Cesare Piccolo
RispondiEliminaVista ora!!!
:D
@Cesare
RispondiEliminanon riesco a linkare su FB la tua bellissima vignetta, hai qualche suggerimento?
@Sandro
sono senza parole!!
;-)
@Mistero
RispondiEliminaciao, finalmente ti fai vivo... io sono stanco, molto stanco! E' stata una giornata pesante e mi aspettano 2 giorni di fuoco al ristorante!
@mistero
RispondiEliminaSe e' su cheezburger c'e' un bottone a destra per condividerla con un solo click su facebook.
In tutti i casi puoi posizionarti sull'immagine e con il tasto destro aprire il menu a tendina da cui fare copia indirizzo immagine, poi su facebook fai incolla nel campo a cosa stai pensando, dopo qualche secondo hai pronta la vignetta da condividere e puoi mettere una frase di presentazione al posto della url illeggibile
Su cobraf sindice che il brevetto è stato rilasciato e la ricetta secgreta è "Pressa elettromagnetica pulsante al centro del reticolo cristallino cubico a facce centrate dove si stipano H" a detta di Cures
RispondiElimina
RispondiEliminaGli inuit non hanno la parola "futuro" nel loro vocabolario. E se non hanno la parola è perché non conoscono il concetto
quando giudichiamo adottiamo un "metro" ,il nostro.
Come possiamo applicarlo ad una cultura che non ha le stesse "misure" del nostro modo di vivere!?
questo è un esempio lampante ,ma significativo ,che può esser esteso per tantissimi nostri giudizi incontestabili.