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Simbolo della Santa Inquisizione. |
"Una lettera che doveva restare privata è stata fatta circolare, ed è stata utilizzata a mio avviso strumentalmente". (Prof. Giancarlo Ruocco)
L'indiscrezione gira nelle Facoltà di Fisica e nei laboratori dell'INFN, si rimpalla e amplifica nel web: il Dr Y. Srivastava (Università di Perugia e INFN) sarebbe stato
censurato per alcune frasi espresse nel corso di uno scambio di email
privato, che il suo interlocutore si è sentito "signorilmente"
in dovere di diffondere tra la sua cerchia di amici, fino ai vertici del Dipartimento di Fisica e della Sezione INFN dell'Università La Sapienza di Roma. La decisione di cancellare il seminario del Dr. Celani e del Dr Srivastava sulle LERN (reazioni nucleare a bassa energia), previsto per dopodomani, sarebbe stata presa dal Direttore del DF Prof. Gianfranco Ruocco in persona, proprio in conseguenza della diffusione del "carteggio incriminato". Sulla vicenda è in corso un'animata discussione nei commenti al
post che avevo dedicato al seminario.
Srivastava sarebbe comunque in buona compagnia. I professori dell'Università romana all'inizio del 2008 fecero sì che nemmeno Papa Benedetto XVI partecipasse all'apertura dell'anno accademico. La dichiarazione finale del Direttore del DF (da cui ho estrapolato la citazione che apre il post) fu questa:
"Abbiamo accolto la notizia dell'annullamento della visita del Papa con grande rammarico". Così, a Sky Tg24, il direttore del dipartimento di Fisica, Giancarlo Ruocco. "Non siamo stati capiti. Non era l'esito che avremmo desiderato. Abbiamo iniziato questa discussione interna con il nostro rettore e quando aveva sollevato l'idea di invitare Benedetto XVI all'inaugurazione dell'anno accademico abbiamo cercato di convincerlo che non era opportuno. Una lettera che doveva restare privata è stata fatta circolare, ed è stata utilizzata a mio avviso strumentalmente".
In quell'occasione il rettore dell'Università di Urbino Giovanni Bogliolo e il sociologo Ilvo Diamanti espressero "disappunto e dispiacere" per la rinuncia del Papa a partecipare alla cerimonia. Massimo Cacciari, invece, definì il documento firmato dai 67 docenti "un esempio di cretinismo", ritenendo che la questione fosse stata affrontata "in modo cretino, che tra l'altro porterà valanghe di consensi a chi si voleva contestare".
Oggi la storia sembrerebbe ripetersi... ma confidiamo ancora che le voci che girano siano infondate e che il Dipartimento di Fisica de La Sapienza ricalendarizzi quanto prima il seminario sulle LENR in questione. Ciò nello spirito di una Scienza
sempre aperta a confronto e rinnovamento, e stante la grande attualità dell'argomento, vedasi le recenti conferenze tenutesi al CERN di Ginevra (
link) e alla Certosa di Pontignano (
link), la prossima al Politecnico di Torino (
link) e non ultimo il caso dell'IIS Leopoldo Pirelli di Roma (
link).
La differenza e`, per quello che mi ricordo, che il Papa sarebbe andato li` da "VIP" ed ha rinunciato ad andare per non fare figure "scomode" dal punto di vista dell'immagine (ti immagini, accolto da fischi, contestazioni, polemiche, il tutto filmato e ripreso da televisioni internazionali? Inconcepibile per un papa!).
RispondiEliminaSrivastava (e Celani), che suo malgrado non gode di altrettanta fama, pur volendo non puo` piu` tenere il suo seminario.
Daniele, scusa se mi permetto, ma...hai chiesto a Celani cosa ne pensa? E' d'accordo con quanto scrivi? vero che il tuo post muove solo sospetti e non accuse, però...
RispondiEliminaattaccando per primi e prima di aver fatto luce, spesso si rischia di colpire l'obiettivo sbagliato.
(a parte che il papa c'entra un tubo di Tucker con la Scienza e ha fatto benissimo a non andare all'ateneo rischiando che i pomodori gli sporcassero il vestito della festa)
.....ma la sapienza penso faccia fatica ad essere una delle migliori università in italia!...e penso di essere stato gentile nella composizione della frase............quindi assolutamente il nulla a livello mondiale!
RispondiEliminasrivastava può stare tranquillo!
@triziocaioedeuterio
RispondiEliminaNon posso pubblicare il tuo commento, così com'è. Per favore, riformula lo stesso concetto come farebbe un giornalista che scrive su un quotidiano nazionale e te lo pubblico.
Un abbraccio
L'apertura dell'anno accademico è un evento simbolico nel quale vengono date le linee guida dell'ateneo su ricerca e insegnamento.
RispondiEliminaIn un paese nel quale la chiesa, attraverso il suo potere ben ramificato, riesce ad imporre:
- Leggi assurde sulla riproduzione assistita
- Leggi che violano la mia volontà di decidere fino a che punto delle macchine (Caso Englaro, caso Welby,...) devono tenere in vita il mio corpo
- Mancato riconoscimento di famiglie di fatto (come la tua famiglia, Daniele)
E tanto altro ancora...
In un paese come questo, la presenza del Papa durante l'apertura dell'anno accademico è un evento fuori luogo.
La ricerca e l'insegnamento universitario non hanno niente a che fare con la religione (se non come oggetto di studio antropologico) e se ne devono tenere alla larga il più possibile.
Non trovo niente di male se il Papa decide di tenere una conferenza, una messa o visitare semplicemente un ateneo.
Ma l'apertura dell'anno accademico no, è un momento laico nel quale la religione non trova più posto. Una volta era diverso, ora per fortuna i tempi sono cambiati.
@tizzboom
RispondiEliminaMa le persone illogiche come me trovano analogie e associazioni al di là delle apparenze! ;)
@Anto
Seguo i consigli del mio "spirito guida"! :)
@nessuno
In altre parole, affermi che i riti laici dell'università hanno un grado di sacralità ancora maggiore di quelli della Chiesa: ma lo sai che concordo!
Non a caso ho scelto l'immagine che ho scelto.
Stammi bene :)
@Nessuno
RispondiEliminatu stai parlando per slogan e come è gradito a certi poteri che fanno dell'attacco a tutto ciò che odora di cristiano uno dei loro obiettivi primari. Il vero punto cardine dovrebbe essere invece, a mio avviso, il capire se ogni atto, pensiero, azione, desiderio, speranza umana è orientata al bene o no. Ma per riuscire a discernere tra i nostri pensieri occorrebbe prima capire che cosa veramente significa "bene". Temo tuttavia che questa consapevolezza sia ormai molto rara. Per cui chiudere le porte al Papa perchè non ritenuto consono alla sacralità ancora maggiore che hanno i riti laici dell'università (@D22) è stata una stupidaggine sesquipedale dovuta purtroppo alla triste condizione dell'uomo di oggi e cioè di non riuscire a vedere la verità al di là della siepe e non riuscire più a sapere che cosa significa "bene comune". Questi atteggiamenti purtroppo riducono solo la libertà di pensiero e creano steccati spesso insormontabili, ovvero non portano a conoscere la verità. Oltretutto è proprio in un contesto universitario che dovrebbe essere garantita la pluralità di idee e di pensiero. Non vi pare?
Ergo ... sono in profondo disaccordo con i vostri commenti. Ogni tanto mi capita :-).
salve volevo segnalare questo profilo twitter dove potete trovare ogni giorno nuovi link riguardo le ultime notizie sulla fusione fredda. E una semplice raccolta di links ad articoli come il vosto, e video youtube, spero sia utile a qualcuno
RispondiElimina@fusionefredda
sono tra le persone che hanno "cacciato" il Papa (da studente).
RispondiEliminaIl paragone fra i due eventi è del tutto ridicolo. I media hanno raccontato che le proteste muovevano dalla lettera dei prof. In realtà si volle evitare, giustamente rivendico ancora, che una figura come il Papa - che aveva da poco rilasciato dichiarazioni gravi sull'omosessualità e che in generale rappresenta un portato "parziale" della cultura, potesse fare una lectio magistralis (ovvero dare le linea guida teoriche per l'anno accademico) senza contraddittorio. Censurate risultarono le voci degli studenti, oscurati da discorsi idioti dei media e dal riproporsi strumentale della "lettera".
Il papa, pur di non affrontare una contestazione, preferì non partecipare, lasciando comunque un messaggio alla platea. In questo modo, quanto aveva da dire il papa fu detto, ed i vari cortei per la laicità e per i diritti omosessuali che si svolsero quel giorno vennero taciuti.
Alla faccia di Voltaire, che tutti citarono a sproposito...
Proprio da quell'esperienza, per la cronaca, nacque il giornale écrasez l'infame
http://ecrasez.altervista.org
http://ecrasez.noblogs.org
Suggerisco di leggere il primo articolo della rivista numero 0.
Leggere che siamo stati noi a non avere pluralità di idee, quando tutti i giornali riportarono il messaggio del papa, mi ricorda quanto giusto sia lo schifo per il liberalismo farlocco dei nostri tempi.
Per quanto riguarda la fusione fredda, a prescindere dalle guerre fra galli, mi sembra che si mischi semplicemente la tipica spocchia accademica e quella degli "innovatori". Rossi non ha ancora dimostrato niente (e nemmeno gli altri). Quando lo farà o si dimostrerà il contrario avrà senso esporci... dubbi e desideri offrono poco alla discussione.
Guido Grassadonio
@Landofnowhere
RispondiEliminaIn realtà più che è un paragone è una libera associazione, lei è libero di trovarla ridicola, io la trovo "simpatica"!
Sono un anticattolico dichiarato, si figuri se mi scandalizzo se lei non voleva un Papa all'Università, dico semplicemente che ci sono ben altre priorità dentro un ateneo che attivarsi per quella battaglia (alquanto INUTILE). Difficile non dar ragione a Cacciari.
Inutile approfittare della venuta del Papa per criticare pubblicamente la sua omofobia, per dirne una?
RispondiEliminaNon credo. Il Papa per definizione non cerca contraddittorio... e lo ha rifiutato anche stavolta. Ed il liberalismo paternalista di media e partiti ha fatto il resto....
Però l'occasione di riuscire a "dibattere" con lui era troppo ghiotta, per non approfittarne...
Comunque fine OT
@Landfnowhere
RispondiEliminaPerò l'occasione di riuscire a "dibattere" con lui era troppo ghiotta, per non approfittarne...
E qua (passo al tu, se me lo permette) sei pienamente sincero e ti do ragione, magari al posto tuo avrei firmato anch'io! Ma resta il fatto che, almeno per come è trapelata all'esterno, la questione è stata gestita male e il "messaggio" che è arrivato a tutti, in una nazione per di più dove "gioca coi fanti ma lascia stare i santi" ha un suo profondo, storico e radicato significato, è stato di censura e intolleranza; e ciò e paradossale visto che questi "crimini della ragione", nei secoli dei secoli, sono stati compiuti dalla Chiesa, non dalle Università.
In altre parole, è stato un buon esempio di come passare dalla parte del torto pur avendo ragione: un "gioco" in cui anche i fusionisti freddi, bisogna riconoscerlo, sono bravi.
Buona giornata.
P.S. Tutto ciò è tutt'altro che OT! ;)
@Bach
RispondiEliminaIo sto parlando usando le mie idee, se a te non piacciono, rimangono pur sempre le mie idee e non degli slogan.
Troveresti corretto se io criticassi il tuo pensiero dicendo parli per slogan millenari?
Tu dici che: "occorrebbe prima capire che cosa veramente significa "bene". Temo tuttavia che questa consapevolezza sia ormai molto rara. ... non riuscire più a sapere cosa significa "bene comune".
Di sicuro non è la chiesa cattolica a poter spiegarci cosa significa bene comune e libertà di pensiero. Costituisce un pessimo esempio "de facto" su entrambi i fronti:
- La sua banca è stata ed è un importante centro di riciclaggio del denaro (chiedi agli ispettori della Banca d'Italia se non mi credi)
- Continua imperterrita ad ostacolare l'uso dei preservativi nel terzo mondo, vanificando le azioni di contrasto all'AIDS
- E' sessuofoba a livelli da nevrosi
- Protegge attivamente dalla giustizia i suoi membri anche quando si macchiano di colpe mostruose (abusi sessuali ripetuti su bambini) spostandoli in altre diocesi di altri paesi
e tanto altro...
@Nessuno
RispondiEliminaRitengo sia difficile confrontarsi in poche righe su temi tanto diversi e tanto ampi, si rischia di non capirsi e restare semplicemente sulle proprie rispettive posizioni. Ad ogni modo ci provo. Non ho certamente l’intenzione di convincere nessuno (senza allusioni!) ma semplicemente di cercare di chiarire il mio pensiero in relazione con uno dei temi evidenziati dal post: ovvero la non gradita presenza del Papa in Università.
Come cristiano ti posso dire che l’elenco che hai fatto è in gran parte condiviso ed è purtroppo devastante per la Chiesa e per la fede di un cristiano. Se la stessa Chiesa non dà l’esempio come può un cristiano seguire ciò che gli viene detto... la Chiesa predica bene ma razzola male. Verissimo, purtroppo. Questi sono i fatti non contestabili anche se talvolta vengono artificiosamente amplificati ed usati a guisa d’arma contro di lei dai suoi detrattori.
Quello che invece, in questo mondo inquinato di relativismo e di falsità, mi interessa più di ogni altra cosa, per me, per i miei figli e per il nostro futuro, è la ricerca del vero e quindi del bene. Non è demagogia né sono parole prive di fondamento, è un desiderio che nasce dalla evidente urgenza di cambiare registro mentale e di cercare di approcciare la vita, il sociale, la consapevolezza di sé con uno spirito nuovo per non essere schiavi. Io sono convinto che solo la ricerca del bene libera l’uomo perché lo valorizza. Questo non implica in nessun modo che sia solo la Chiesa ad avere il compito di indicare qual è la via, ma ritengo che la Chiesa abbia un ruolo importante e debba essere uno degli interlocutori con i quali confrontarsi se non altro perché porta con sé il testimone della nostra storia e cultura, volenti o nolenti. Questo spirito nuovo fu indicato 2000 anni fa dal più grande e purtroppo poco ascoltato rivoluzionario che abbia mai calcato questa terra: basterebbe seguirlo, anche in parte per capovolgere il mondo. In questo ragionamento la Chiesa deve continuare ad avere il ruolo di memoria e di testimone vivente che da subito le è stato attribuito; la debolezza della Chiesa oggi è la debolezza del cristiano perché siamo noi cattolici che la formiamo e perciò sta a noi uomini vigilare perché non venga corrotta e indirizzarla verso il bene e il vero.
Per cui, il fatto che l’Università abbia di fatto posto il veto all’incontro con il Papa è purtroppo un atto di miopia che chiude ad ogni dibattito e quindi ad ogni possibile ricerca della verità. L’Università non deve chiudere le porte a nessuno ma aprirle a tutti coloro che possono portare contributo per il bene comune: deve stimolare il confronto in ogni campo della conoscenza, dallo studio dell’uomo alla fisica quantistica...alle LENR () senza discriminare e favorendo anzi la libertà di pensiero e di azione.
Per concludere lasciami porre una considerazione. Oggi è agli occhi di tutti che i poteri cosiddetti forti stanno schiavizzando l’uomo. Il potere della finanza sta stritolando interi popoli e potenti lobbies hanno in mente solo il profitto e il potere ma in nessun modo avranno come obiettivo il “bene” mio e tuo. Che cosa ci rimane per poter resistere a questo tsunami se non la ferma consapevolezza che solo nella libertà del mio e tuo pensiero ci possa essere ancora una speranza per i nostri figli? Onestamente c’è molto da lavorare con grande coraggio per spezzare le catene che ci imprigionano...ne riparleremo.
Ciao
Poi la gente si meraviglia che uno voglia privatizzare tutto, università statali in testa?
RispondiEliminaQuesti professori che si permettono di censurare Srivastava o il Papa dimostrano solo la loro pochezza mentale e, senza bisogno di andare a verificare, scommetto che i loro contributi all'avanzamento della scienza e della tecnica sono tra lo scarso e l'imbarazzante, passando per il nullo.
La necessità di censurare e impedire a qualcuno di farsi sentire dimostrano solo la loro mancanza di sicurezza e di argomenti da contrapporre. Cosa ancor più grave se si tratta di una istituzione che usa il denaro e le risorse che lo stato rapina ai cittadini (e di rapina si tratta, quale che sia il buono o il cattivo uso che si fa del denaro raccolto).