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Il fisico Fabio Cardone, uno dei pionieri del piezonucleare |
Ci scrive il caro Andrea Rampado, proponendo un interessantissimo contributo sul piezonucleare redatto dei suoi stessi protagonisti. Imperdibile.
***
A seguito di un crescente interesse per le reazioni piezonucleari indotte da cavitazione, ho ricevuto una breve nota di spiegazioni prodotta dai diretti interessati e scopritori di questo nuovo fenomeno.
La breve nota si è resa necessaria in quanto recentemente, in particolare nel blog curato dal Dott. Camillo Franchini, sono state mosse obbiezioni e critiche di vario tipo e di varia natura.
Queste obbiezioni e critiche, legittime e condivisibili, sono scadute purtroppo come spesso accade nelle illazioni e nella provocazione volta a ridicolizzare e denigrare non tanto la scoperta scientifica, ma le persone coinvolte.
Un atteggiamento totalmente non scientifico e incomprensibile.
Lascio spazio alla nota, che seppur breve è molto esplicativa e piena di contenuti interessanti.
Mi permetto di far notare che il primo dei 3 principali argomenti specificati nella nota è di difficile comprensione, pochi CHIMICI molto esperti sono in grado di capire il suo significato; una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.
Buona lettura
Andrea Rampado
TESTO BILINGUE ITALIANO-INGLESE
(ndr. list of references in conclusione)
NOTA BREVE
SULLA CAVITAZIONE PIEZONUCLEARE
BRIEF NOTE ON PIEZONUCLEAR CAVITATION
A CURA DI Fabio Cardone, Giovanni Cherubini, Roberto Mignani, Walter Perconti, Eliano Pessa, Andrea Petrucci, Francesca Rosetto, Guido Spera.
CON L'APPROVAZIONE DI Antonio Aracu, Giovanni Albertini, Claudio Bertoli, Alberto Carpinteri, Andrea Dodaro, Giuseppe Lacidogna, Amedeo Manuello, Andrea Manuello, Francesco Mazzuca, Massimiliano Monti, Fabio Pistella, Filippo Ridolfi, Valter Sala, Emilio Santoro, Massimo Sepielli, Sesto Viticoli.
I risultati sulla Cavitazione Piezonucleare sono già stati pubblicati su riviste dotate di comitato esaminatore come Physics Letters A, International Journal of Modern Physics B and E, Journal of Radioanalytical and Nuclear Chemistry, Annals of the Foundation of Louis de Broglie.
Questo fatto indica che il nostro lavoro non è fatto di mere congetture od ipotesi inventive. Comunque, il soggetto della nostra ricerca è assolutamente nuovo e come ogni novità (sopratutto in fisica) incontra più obiezioni che approvazioni. Nondimeno, alcuni esaminatori hanno reputato convincenti i nostri resoconti e le evidenze nei manoscritti.
Desideriamo sottolineare che ogni caratteristica del dispositivo sperimentale, da cui si sono ottenute emissioni di impulsi di neutroni, è assolutamente cruciale per ottenere risultati riproducibili.
È impossibile ed anche errato pensare che un qualsivoglia dispositivo per produrre cavitazione possa generare questo nuovo tipo di reazioni nucleari e produrre impulsi di neutroni come invece ipotizzato da alcuni gruppi di ricercatori. L'affermazione riguardo l'estrema criticità del progetto dell'apparato sperimentale non dovrebbe suonare strana, poiché stiamo trattando con qualcosa di completamente nuovo rispetto la nostra conoscenza fisica. Sta a noi capire prima come produrre l'effetto e poi come rivelarlo, e non supporre che l'effetto si manifesti comunque con un qualsiasi dispositivo da cavitazione che sia disponibile a chiunque.
Noi abbiamo lavorato su tre principali argomenti: cavitazione di acqua deionizzata e bidistillata in cui si sono trovati cambiamenti anomali della concentrazione degli elementi; cavitazione di soluzioni di Ferro da cui sono stati ottenuti impulsi di neutroni senza emissioni gamma al di sopra del livello di fondo; cavitazione di soluzioni di un radionuclide, da cui si è ottenuta apparentemente una diminuzione della radioattività più rapidamente di quanto accada per il decadimento naturale. Riguardo il primo ed il secondo argomento abbiamo condotto numerosi esperimenti con il 100% di ripetibilità e l'unica osservazione degli esaminatori è stata riguardo l'emissione di neutroni. In ogni circostanza hanno obiettato riguardo l'uso dei rivelatori passivi a bolle usati per rivelare i neutroni.
Essi hanno suggerito di usare invece dei rivelatori attivi al Trifluoruro di Boro. Abbiamo seguito il loro suggerimento e condotto numerosi esperimenti con questo tipo di rivelatore ed ottenuto evidenze di impulsi di neutroni assolutamente compatibili con quelle ottenute con i rivelatori a bolle. Tutto ciò può esser trovato confrontando i lavori "Neutron from Piezonuclear Reactions" e "Piezonuclear Neutrons", ove si può trovare inoltre che un terzo tipo di rivelatore passivo (policarbonato CR39 schermato con Boro) è stato ugualmente usato e che le evidenze ottenute con il CR39 sono state compatibili con quelle dei rivelatori a bolle e al Trifluoruro di Boro. Nessuna altra obiezione od osservazione sulla cavitazione di soluzioni di Ferro e le emissioni di neutroni è stata avanzata sinora.
Rivolgiamoci ora ai risultati ottenuti con soluzioni contenenti un radionuclide (Torio-228).
Abbiamo condotto questo tipo di esperimenti una sola volta (ma con 12 campioni ciascuno dei quali ha costituito un esperimento a sé stante) a causa delle difficoltà tecniche nel trattamento di sostanze radioattive e degli ovvi timori per la salute. Un esperimento con un risultato positivo o negativo è assolutamente lontano dall'essere conclusivo a causa della insufficiente statistica dei risultati. Il solo scopo di questo lavoro è stato di portare a conoscenza degli altri il fatto che apparentemente la cavitazione influenza anche i nuclei radioattivi e che ciò apre nuove prospettive alla ricerca.
Quindi i commenti di altri non aggiungono nulla di nuovo a quanto chiunque potrebbe dire su questo stadio preliminare dei risultati.
Fin tanto che le osservazioni son fatte senza condurre nuovi esperimenti difficilmente dicono qualcosa di nuovo oppure evidenziano mancanze nei nostri lavori di cui noi non siamo già ben consapevoli.
Comunque un gruppo di ricercatori canadesi ha pubblicato su Physics Letters A un lavoro intitolato "measurement of the thorium-228 activity in solutions cavited by ultrasonic sound" in cui riferiscono evidenze sperimentali che pretendono essere contrarie alle nostre evidenze sul torio. Diamo la referenza per convenienza (Physics Letters A 374 (2010) 701-703, R. Ford, M.Gerbier-Violleau, E.Vázquez-Jáuregui).
Il loro esperimento è un perfetto esempio di come questo tipo di esperimenti NON DEVE esser fatto nel senso che abbiamo detto prima ossia la criticità del dispositivo. Se si leggono i nostri lavori ed i loro si diviene subito consapevoli delle enormi differenze e che il loro dispositivo non applica la cavitazione alla soluzione contenente torio-228 poiché chiudono questa soluzione in cilindretti i quali impediscono agli ultrasuoni di agire sul torio in modo opportuno.
Ecco il collegamento ad Arxiv (http://arxiv.org/abs/1001.5391) ove si possono trovare le nostre obiezioni su questo esperimento canadese ed i suggerimenti su come condurre esperimenti di reazioni piezonucleari.
BRIEF NOTE
ON PIEZONUCLEAR CAVITATION
EDITED BY Fabio Cardone, Giovanni Cherubini, Roberto Mignani, Walter Perconti, Eliano Pessa, Andrea Petrucci, Francesca Rosetto, Guido Spera.
WITH THE ASSENT OF Antonio Aracu, Giovanni Albertini, Claudio Bertoli, Alberto Carpinteri, Andrea Dodaro, Giuseppe Lacidogna, Amedeo Manuello, Andrea Manuello, Francesco Mazzuca, Massimiliano Monti, Fabio Pistella, Filippo Ridolfi, Valter Sala, Emilio Santoro, Massimo Sepielli, Sesto Viticoli.
The results on Piezonucler Cavitation have already been published on peer reviewed journals like Physics Letters A, International Journal of Modern Physics B and E, Journal of Radioanalytical and Nuclear Chemistry, Annals of the Foundation of Louis de Broglie (at the end of this Note you can find a list of these papers including the book on the theory foseeing these new phenomena).
This fact indicates that our work is not made of mere conjectures or inventions. However, the subject of our investigation is indeed new and like anything new (in physics above all) encounters more frowns than
approvals. Nonetheless, some referees deemed convincing our reports and evidences in the papers.
We would like to stress that every characteristic of the experimental set-up, from which we obtained emission of neutron bursts, is crucial for achieving compatible results. It is impossible and even wrong to imagine that any equipment for producing cavitation may generate this new type of nuclear reactions and produce neutron bursts as some research team hypothesised. The statement about the criticality of the design of the experimental set-up should not sound strange, since having to do with something completely new to our physical knowledge, it is up to us to understand how we can produce the effect first and then detect it and not suppose that, by the cavitation equipment at one's disposal, the effect will show up anyway.
We have been dealing with three main subjects: cavitation of bi-distilled deionised water in which we found out anomalous changes of concentration of elements; cavitation of solutions of Iron from which we obtained bursts of neutrons without gamma emission above the background level; cavitation of solutions of a radionuclide, from which we apparently obtained a decrease of radioactivity more quickly than it would happen through natural decay. As to the first and second subjects, we performed many experiments with 100% of compatibility and the only remark from the referees was about neutron emission. Every time they frowned on the passive bubble detectors that we used to detect neutrons.
They suggested using Boron Trifluoride active detectors instead.
We followed their suggestion and performed many experiments by this type of detector and achieved evidences of neutron bursts absolutely compatible with those obtained by bubble detectors. All of this can be found by comparing the papers "Neutrons from piezonuclear Reactions" and "Piezonuclear Neutrons", where you will find also that a third type of passive detector (polycarbonate CR39 screened by Boron) was used as well and that the evidences obtained by CR39 were compatible with those of bubble detectors and Boron Trifuoride. No other objections or remarks on cavitation of iron solutions and neutron emission have been put forward since then.
Let us move now to the results obtained with solutions containing a radionuclide (Thorium-228).
We performed this type of experiments only once due to the technical difficulties of dealing with radioactivity and the obvious concerns about health, anyway we used not less than 12 samples in order to get enough confidence with the results.
One experiment with either positive or negative evidences is absolutely far from being conclusive due to the lack of sufficient statistics of results. The only purpose of this paper was to let people know that apparently cavitation affects radioactive nuclei too and that this open new perspectives of research. Thus, the comments by anybody do not add anything new to what everyone of us would say about these early stage results.
As long as the remarks are made without performing new experiments, they will hardly say anything new or point out any shortcoming of our paper that we are not aware of.
However a Canadian research team published on Physics Letters A a paper entitled "Measurement of the thorium-228 activity in solutions cavitated by ultrasonic sound" in which they report experimental evidences that they claim to be against our evidences about thorium.
We give you here the reference for your convenience (Physics Letters A 374 (2010) 701-703, R. Ford, M.Gerbier-Violleau, E.Vázquez-Jáuregui).
Their experiment is the perfect example of how these kind of experiments MUST NOT be done in the sense that we mentioned above i.e. the criticality of the equipment. If you read our papers and theirs, you will soon become aware of the huge differences and that their equipment does not apply cavitation to the
solution containing thorium-228 because they enclosed this solution in small cylinders that prevent ultrasound from suitably affecting thorium.
Here is the link to Arxiv (http://arxiv.org/abs/1001.5391) where you can find our remarks on this Canadian experiment and suggestions about how to perform experiments of piezonuclear reactions.
LIST OF REFERENCES
Possible Observation of Transformation of Elements in Cavited Water - International Journal of Modern Physics B Vol.17,Iussue 3(2003) pag.307-317 - Fabio Cardone and Roberto Mignani
DOI No: 10.1142/S0217979203015759
Energy and Geometry - Ed. by World Scientific 2004 - F.Cardone and R.Mignani
Possible Evidence for Production of an Artificial Radionuclide in Cavitated Water - Journal of Radioanalytical and Nuclear Chemistry, Vol.265, No.1 (2005) 151-161 - F.Cardone, R.Mignani, W.Perconti, E.Pessa, G.Spera
Piezonuclear Reactions and Lorentz Invariance Breakdown - International Journal of Modern Physics E Vol.15,Issue 4(2006) pag.911-924
DOI No: 10.1142/S0218301306004600
Deformed Spacetime - Ed. by Springer 2007 - F.Cardone and R.Mignani
Neutrons from Piezonuclear Reactions - Annales de la Fondation Louis de Broglie, Volume 34 no 2, 2009 - F. Cardone, G.Cherubini, R.Mignani, W.Perconti, A.Petrucci, F.Rosetto, G.Spera
Piezonuclear neutrons - Physics Letters A,Vol.373, Issues 8-9, 23 February 2009, Pag.862-866 - F.Cardone, G.Cherubini, A.Petrucci
Piezonuclear decay of thorium - Physics Letters A,Vol.373, Issue 22, 11 May 2009, Pag. 1956-1958 - F.Cardone, R.Mignani, A.Petrucci
Reply to "Comment on 'Piezonuclear decay of thorium' - Physics Letters A,Vol.373, Issue 41, 5 October 2009, Pag. 3797-3800 - F.Cardone, R.Mignani, A.Petrucci
Reply to "Comment on 'Piezonuclear decay of thorium' 2nd paper - Physics Letters A,Vol.374, Issue 4, 11 January 2010, Pag. 698-700 - F.Cardone, R.Mignani, A.Petrucci
Quindi se ho capito bene per avere effetti piezonucleari servono determinate e precise geometrie e condizioni del vessel e del sonotrodo, altrimenti non succede nulla.
RispondiEliminaBuongiorno Prof. Cardone,
RispondiEliminaLa ringrazio per la disponibilità e ne approfitto per farle delle domande:
1) Quale è il meccanismo attraverso il quale l'energia viene trasmessa al nucleo atomico per generarne la spallazione? In natura questa avviene per mezzo di raggi gamma che hanno la giusta energia/frequenza per essere assorbiti dai nuclei.
2) Ipotizzando che solo una frazione dei nuclei energizzati (con il precedente meccanismo) vada incontro a spallazione, i rimanenti nuclei dovrebbero rilassare attraverso emissione di raggi gamma. Perchè non si evidenziano emissioni gamma in questi esperimenti?
La ringrazio in anticipo
Marco De Leonardis
Da
RispondiEliminahttp://www.aspoitalia.it/blog/nte/2012/02/19/niente-miracoli-nella-scienza-il-caso-dell-e-cat/
"Nel 1995 è stato imprigionato per traffico illegale d’oro."
Questa mi giunge nuova. Su wiki non ho trovato nulla...qualcuno ne sa qualcosa?
>Questa mi giunge nuova. Su wiki non ho >trovato nulla...qualcuno ne sa qualcosa?
RispondiEliminaho trovato quest' articolo del corriere del 98.
http://archiviostorico.corriere.it/1998/febbraio/24/Traffico_oro_complici_Rossi_patteggiano_co_2_9802241592.shtml
Chissà se pure rossi è stato condannato
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RispondiElimina@Nessuno
RispondiEliminaQUESTO È L'ULTIMO OFF TOPIC CHE TOLLERO QUI DENTRO POI CANCELLO TUTTO CIO' CHE NON ’È IN TOPIC.
NESSUNO, MI HAI NAUSEATO!
"SOLO PER FARE UN ESEMPIO" SCRIVI E ALLORA PERCHE' NON CITI QUESTO DEL 2004 SEMPRE DAL CORRIERE: "ASSOLTO PERCHE' IL FATTO NON SUSSISTE." VERGOGNATI, CHE GENTE PAGATA PER FARE DISINFORMAZIONE FACCIA IL SUO LAVORO CI HO FATTO IL CALLO, MA CHE LO FAI PURE TU FA VERAMENTE RABBIA.
http://archiviostorico.corriere.it/2004/novembre/27/Riciclaggio_rifiuti_tossici_Assolto_Andrea_co_7_041127020.shtml
È STATO ASSOLTO ANCHE DA QUELL'ACCUSA ASSURDA DELL'ORO, SOLO UN FAZIOSO COME BARDI POTEVA TIRARLA ANCORA FUORI.
@Kurtneumann
RispondiEliminaCartellino giallo a te stavolta, perché vedo che l'OT è nato da te. NE APPROFITTO PER RICORDARE A TUTTI CHE AVETE A DISPOSIZIONE A MO' DI "SASSOTTO" tutti i "Lustri di 22 passi". In post come questO DIVIETO ASSOLUTO DI OFF TOPIC.
Grazie.
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RispondiElimina@Daniele
RispondiEliminaKurtneuman ha aperto le danze OT.
Domande le cui risposte sono state ben chiarite più volte qui dentro, solo che probabilmente questa breve nota da fastidio.
Infatti è ben specificato che non in tutte le condizioni la cavitazione produce trasmutazioni o reazioni nucleari, una chiara risposta anche al fanghificio dove scrivono che le docce che vende Armando de Para, potrebbero essere pericolose.
Docce che non vengono ne prodotte ne vendute da me, come ben sai.
MA il fanghificio non trovando risposte le viene a cercare qui non limitandosi semplicemente alla lettura.
Nessuno ha posto delle domande a Cardone che poteva fare benissimo sabato, ma di cui le risposte sono ben chiare in Deformedspacetime.
Un atteggiamento incomprensibile!!
Veramente interessante, complimenti a Mistero e Daniele!!
RispondiEliminaParticolarmente significativa, a mio parere, la riproducibilità al 100% delle emissioni di neutroni, prova inequivocabile della natura nucleare delle reazioni.
Mi piacerebbe porre alcune domande al prof. Cardone (oppure a qualche esperto sull'argomento):
- esiste una relazione tra i fenomeni piezonucleari e le emissioni anomale di neutroni dal sottosuolo riscontrate (soprattutto da ricercatori russi) in occasione di eventi sismici ?
- cosa ne pensa di questa notizia: Nanospire, Inc. is announcing its successful investigation of fusion produced by cavitation in water.
http://www.pr.com/press-release/389652
@Mistero: io sabato sono andato via quando Celani ancora parlava e tu lo sai. Come avrei fatto a porre queste domande al prof. Cardone (che tra l'altro neanche sapevo fosse in sala?)
RispondiEliminaSono domande poste in modo educato, non vedo il problema.
@Nessuno
RispondiEliminaHo fatto confusione, leggendo il post di Daniele, scusami.
Provo a girare le domande al prof., resta inteso che su deformed trovi le risposte.
@OTC
Sembra che ci sia una relazione tra le emissioni anomale di neutroni dal sottosuolo poco prima di un terremoto, durante e dopo, sono state misurate anche emissioni elettromagnetiche anomale, sia prima che durante che dopo il terremoto, sia in laboratorio durante gli esperimenti piezo.
Nanospire la conosco dal loro primo annuncio, hanno avuto sempre molte difficoltà nel reperimento di fondi privati, sono felice che dopo diversi anni siano riusciti a finanziarsi, il modo lo conosco perfettamente, prima produrre sistemi che riducono i consumi energetici, rigenerano liquidi, producono reazioni chimiche e poi con i capitali guadagnati investire in ricerca avanzata e quindi anche in campo nucleare.
Tutti quelli che lavorano nel campo della cavitazione si sono comportati allo stesso modo, più o meno ;-)
Ce ne sono altri che sono partiti con sperimentazioni di fusione nucleare indotta da cavitazione negli USA.
Grazie Andrea,
RispondiEliminaTieni presente che deformed space time, oltre a costare 171 euro, è un libro per ricercatori esperti di relatività generale e alta matematica. Esistono veramente poche persone in grado di capire veramente una trattazione teorica di questo tipo (e purtroppo io non sono tra questi). Quello che può fare un appassionato di fisica come me è capire i meccanismi rinunciando a capire le formule/dimostrazioni. E' già molto, come Feynmann ha dimostrato nel libro QED.
@nessuno
RispondiEliminaCiao, dovrei chiederti una cosa in privato. Mi potresti scrivere o tel? Il numero lo sai credo la mail e':
pepealessandro@hotmail.com
Boh però io non capisco...
RispondiEliminaSenza mettere in discussione la produzione di neutroni, io mi domando, in realtà chiedo in giro :), perché s'è arrischiato a scrivere le famose equazioni contestate da franchini?
Ok lui ricorre a deformazioni dello spazio tempo per giustificarle, ma non è un po' troppo pericoloso?
Cioè non basta già tirare fuori una macchina che produce neutroni con ultrasuoni? Poi, una volta che la comunità scientifica conferma la scoperta, magari cerchi la spiegazione del fenomeno.
Cioè quelle equazioni che contesta franchini, messe così diventano un baco attraverso cui insinuare la critica, perché non è roba da tutti i giorni giustificare le reazioni nucleari con deformazioni dello spazio-tempo!
Voi che ne dite?
@Diogene
RispondiEliminaConcordo con te. Comunque la contestazione a quelle reazioni è stata formulata in precedenza secondo le regole scientifiche, ovvero è stata pubblicata su una rivista peer-review:
Remarks on “Piezonuclear neutrons from fracturing of inert solids”
http://adsabs.harvard.edu/abs/2010PhLA..374.3957S
"We would like to point out the inconsistency of this endothermic nuclear reactions. No gamma rays measurements associated with any nuclear reactions and no radioactive isotopes in fractured granite blocks are reported"
Con dei suggerimenti su come verificare meglio la cosa: "Mistake in the analysis of neutron detection due to intense acoustic signal or charged particle emitted in fractoemission phenomena is suggested."
La cosa interessante è che il primo autore di questo articolo è A. Spallone, uno dei principali collaboratori di Celani. Carpinteri ha fatto altre prove seguendo i loro consigli e comunque i neutroni li ha sempre trovati. Sarebbe comunque interessante sentire l'opinione dei diretti interessati sull'argomento.
Questo è il normale percorso della scienza, che eventualmente può anche comprendere degli errori e degli svarioni.
Quello che ho sempre contestato a Franchini è che un conto è dire che potrebbe esserci un errore (e questo è un contributo costruttivo, come quello di Spallone), un altro è accusare gli altri di produrre "dati falsi". Questo è inaccettabile. Inoltre di fronte a solide e riproducibili evidenze di emissioni di neutroni (come ad esempio quella riportata nelle note sulla cavitazione, fatta con 3 rilevatori diversi ed in assenza di qualsiasi disturbo), non sapendole spiegare, la sua posizione è sempre stata quella di ignorare e sbeffeggiare tali studi.
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RispondiElimina@ OTC
RispondiEliminaIl punto del mio commento non era rivolto alla rilevazione dei neutroni o gamma o radioisotopi, benché sia fondamentale come aspetto, ma a quelle equazioni riportate da franchini, su cui lui batte il grugno!
Poi che il metodo franchini susciti ilarità è fuori dubbio. A me, e già l'ho scritto in un commento di straordinaria bellezza sulla vicenda rossi, lo so che me lo dico da solo ma è così, pare il vecchio dei film che passa le giornate sulla veranda che affaccia sul giardino, in attesa che qualche incauto ragazzino ci mandi il pallone così da poter sbraitargli contro e riempirgli la giornata!
Però, come ho sempre cercato di dire qua: non perché lui fa "ridere" e incazzare che si può ignorare la critica, anche se metodologicamente sbagliata in quanto improntata a smerdare l'interlocutore.
Insomma Cardone quelle equazioni come le giustifica? E se le giustifica con teorie di spazi-tempi deformati non è troppo ardito?
Per me su questo Cardone dovrebbe essere più chiaro.
@Nessuno, prego.
RispondiEliminaIl mio intervento precedente è sparito nello spam purtroppo, anche se la risposta sei riuscito a leggerla.
Come puoi leggere nel fanghificio, dopo la pubblicazione di questo post, sono passate ben 9 ore e qualche minuto prima che venisse riportato questo 3D, ne deduco che ci sia stato uno scambio di mail intense e colorite in mp.
E' solo un caso che hanno riportato solo le tue 2 domande?
Mi permetto di rispondere nuovamente a te e quindi al fanghificio, con riserva per chi potrebbe rispondere a maggior diritto;
Deformed Spacetime, un mattone di oltre 500 pagine buono per fermare le porte, ma buono anche per le risposte. (se vuoi basta cercare in rete, esistono file scaricabili, ma io non ne so nulla)
Da ignorante quale sono, non mi interessa dove sono finiti i gamma, mi interessano di più i risultati, mi interessano di più i fatti, riproducibili, verificabili e molto probabilmente migliorabili; troppo facile la posizione BNL, e il progresso, la scoperta, l'innovazione, dove ca**o sono?
Se nel fanghificio, e per te che lo segui, ritenete più importante credere che la terra è piatta nonostante l'evidenza, ne prendo atto, ma è solo una questione di tempo, l'acqua passata non macina più.
E' inutile cercar battaglia con gli idioti nello loro terreno, sono talmente idioti che rischiamo di perdere.
Sinceramente devo finire di "matebolizzare" le informazioni contenute in questo post anche se mi sono chiare.
RispondiEliminaPensiero libero e conseguente domanda?
Stiamo assitendo ad un nuovo rinascimento, tutto italiano, in questo ambito ?
Cito:
RispondiEliminaNessuno, 20 febbraio 2012 17:31:
" quello che puo fare un appassionato di fisica come me è capire i meccanismi rinunciando a capire le formule/dimostrazioni."
@nessuno, con tutto il rispetto,
quello che puoi fare e' esattamente il contrario,
capire i meccanismi attraverso le formule consolidate,
poi interpretare con queste formule le dimostrazioni,
quindi, trarre conclusioni.
Ah ... "capire", "comprendere", "cum capere" ...
analizziamo anche "puo'" ?
Sempre con il massimo rispetto.
A mio avviso la domanda di Marco D. è chiara e circostanziata oltre che l'unica tecnica nel 3D. È anche lecito stante il tipo di blog che non possa/voglia/abbia le conoscenze per leggere e ben comprendere un libro di quel tipo. Questo lo dico anche se a volte non son d'accordo con lui sulle sue valutazioni.
RispondiElimina@Andrea
È lecito dire "non ho tempo/voglia" di rispondere xchè troppo lungo o complicato, ma dire leggiti il libro mi pare una provocazione.
Poi avendo avuto la fortuna di saggiare de visu l'eloquenza e la capacità di esemplificazione del prof. Cardone son certo che se volesse farebbe uno splendido esempio anche senza dilungarsi nelle equazioni differenziali.
@Mistero:
RispondiEliminaLa tua deduzione è sbagliata, non c'è stato nessun scambio di mail e non ce ne sarebbe stato il motivo. Se avessi voluto replicare sul blog di Franchini le domande che ho fatto a Cardone lo avrei fatto io. Ma poi a che pro? Se voglio fare una domanda a Cardone la faccio in questo post, mica sul blog di Franchini.
Sei persona intelligente, il perchè Franchini abbia riportato solo le mie due domande lo puoi capire agevolmente: sono chiare, non hanno una risposta banale, vanno dritte al punto. Puoi suggerire quali altre domande secondo te "meritavano" di essere riportate? Ti dico anche che ho capito subito, quando le ho viste replicate, che questo metteva a rischio il mio obiettivo di capire.
Questo scambio di citazioni tra i due blog succede tutti i giorni, ma ora sembra diventare un caso.
Io fossi in Cardone, ne approfitterei per spiegare la risposta. E' un'ottima occasione per aumentare la sua base di sostenitori.
Ma tu che mi rimandi al mattone, la risposta la sai? Perchè come ti ho già detto, esistono pochissime persone capaci di seguire le formule connesse alla relatività generale.
Nell'archivio free energy è stata aggiunta la voce
RispondiEliminadatabase testi FF-LENR
http://zootool.com/user/freeenergy/
molto utile il lavoro fatto da un utente di Vortex, alcuni testi sono disponibili per il free direct download
@stica:
RispondiEliminaHai letto QED?
C'è un paragrafo proprio su questo tema: per capire un fenomeno, serve saper maneggiare le formule? La risposta è no, se vuoi prevedere esattamente come un fenomeno si manifesta le formule sono fondamentali, ma se vuoi solo capire come e perchè si manifesta, allora le formule non sono necessarie. Nella QED per fare una previsione esatta devi arrivare a risolvere una hamiltoniana. Quante persone conosci in grado di fare questo? Ma se vuoi capire grosso modo cosa succede senza ottenere dei numeri esatti, allora non serve saper risolvere una hamiltoniana, basta elaborare un modello mentale.
Gran parte della nostra conoscenza viene fuori da intuizioni basate su questi modelli. Solo dopo si formalizza la matematica che descrive esattamente il comportamento.
Se trovo QED provo a riportare il passo di Feynmann, è un capolavoro.
>Ma tu che mi rimandi al mattone, la risposta la sai? Perchè come ti ho già detto, esistono pochissime persone capaci di seguire le formule connesse alla relatività generale.
RispondiEliminaSi le so le risposte, ma preferisco non scriverle perché potrei riportare in modo sbagliato e sicuramente verrebbero strumentalizzate.
Attendiamo.
Beh, insomma
RispondiEliminale chiacchiere stanno a zero: qui Fabio Cardone è arrivato. Erano due mesi che lo si "evocava", sghignazzando (molto peggio anche!) del fatto che non rispondesse alle mail...
A parte le due domande di Marco, vedo grandi assenze.
Primo: franchini che stai cincischiando ancora?!...Vieni qua a scrivere, oppure pretendi anche che Cardone venga ad "infilarsi" (e perdersi subito, aggiungo io!) in quel caos primordiale e indefinito che è il tuo pseudo-enablog?!
secondo: GDmster manchi all'appello soprattutto tu, che gli avevi scritto senza ottenere risposte e te ne lamentavi....
forza e coraggio!
@Mistero
RispondiEliminanon credi sia però utile riuscire a trovare un alfabeto comune così da far uscire dall'ombra queste ricerche? la comunicazione è tutto e tu lo sai, come sai che solo attraverso accordi condivisi si stabilisce un principio di realtà. allora credo che ogni nostro sforzo per rendere leggibile e anche, nei limiti, incontrovertibile, una determinata esperienza, sia meritorio (vedi incontro di sabato e anche tue energie spese nel renderlo 'mainstream). Ora però, volendo fare un passo avanti, credo sia necessario un confronto più ampio anche con parti diverse sempre valutando con severità che le parti avverse non siano mosse da fini diversi da quelli che l'incontro si propone. per questo il mio tentativo di coinvolgere i più tecnici.
ps
RispondiEliminanel senso che se la discussione è solo linguistica e semantica, e qui non posso che alzare le mani per povertà di vocabolario, è proprio sul linguaggio che bisognerebbe lavorare. accusarsi a vicenda di analfabetismo secondo me non porta a nulla. qual'è il tuo obbiettivo finale? e questo che ti devi chiedere
@ Mistero
RispondiEliminaPerò vedi c'è una forte asimmetria in gioco.
Da una parte ci sono le critiche di Nessuno, in realtà già formulate da Franchini riconosciamone la paternità, dall'altra una non risposta di Cardone. Non basta che tu dici:"Vatti a leggere quel mattone e conoscerai le risposte", perché allora io rispondo:"vatti a leggere i Veda e troverai che lì Cardone è confutato!" tanto il sanscrito chi lo conosce?
Torna la domanda del perché s'è arrischiato a scrive quelle equazioni foriere di critiche; non bastava costruire una macchina che, attraverso ultrasuoni, produce neutroni?
insomma come quell'esperimento riportato da OTC sulle sezioni d'urto in metalli deuterati, i fisici che l'hanno condotto hanno scritto:"la sezione d'urto cambia, il perché boh!".
@Valeria
RispondiEliminaHo un picco di lavoro in scadenza domani sera che non posso rimandare. Lo avevo già comunicato da Franchini prima ancora di questo post. E' lo stesso motivo per cui non sono potuto intervenire da Alessandro, mi sarebbe piaciuto. Non mancherò di fare le mie osservazioni dettagliate e documentate subito dopo mercoledì sperando non sia troppo tardi.
La domanda di Nessuno è da me condivisa a pieno, per via del significato statistico dietro ad ogni fenomeno fisico. Non tutti gli atomi oggetto di una vibrazione (fonone, così facciamo contento Mahler) o colpiti da un fotone si frantumano. L'energia assorbita deve essere riemessa sotto forma di gamma di varia energia.
Le risposte alle domande di nessuno si possono intuire dal minuto 24:50 in poi di questo filmato:
RispondiEliminahttp://vimeo.com/channels/194791#23230877
@Diogene
la tua perplessità non ha senso, se guardi e ascolti il filmato sempre dal minuto 24:50, capirai che la teoria è nata prima delle dimostrazioni sperimentali.
Volevo segnalare questa interessante presentazione di Celani, che riassume ed approfondisce molte delle idee che ha espresso sabato:
RispondiEliminahttp://www.premiosapio.it/sito2010/uploads/file/celani.pdf
LENR e Sezioni d'urto.
RispondiEliminaLe sezioni d'urto riportate nelle banche dati sono l'argomento principale di chi contesta l'esistenza delle LENR, anzi , a voler essere precisi, le sezioni d'urto mancanti per quel tipo di reazioni.
Sotto l'acronimo LENR, secondo la scienza non ufficiale, verrebbero inquadrati e raccolti essenzialmente due tipi di fenomeni:
1 - la produzione inspiegabile di calore
2 - le transmutazioni atomiche
La produzione di calore, in attesa di dimostrazioni ufficiali inequivocabili o di palesi guadagni energetici, può essere considerata almeno finora, come dubbia. Aspettiamo e speriamo tutti che questa dimostrazione avvenga quanto prima a livello scientifico o anche a livello commerciale.
Le transmutazioni nucleari invece sono ormai state documentate in modo chiaro ed inequivocabile.
Che poi ci possano essere transmutazioni "economicamente" non convenienti, questo non fa nessuna differenza dal punto di vista strettamente scientifico: ha la stessa dignità scientifica sia che ci sia transmutazione di mercurio in oro che viceversa da oro in mercurio.
E' proprio l'inequivocabile presenza di transmutazioni nucleari-atomiche che sega alla base il totem immutabile dell' indispensabilità delle sezioni d'urto idonee, a cui si attaccano i rigidi seguaci della scienza ufficiale.
Se le transmutazioni esistono, quella banca dati che riporta quelle sezioni d'urto è quantomeno insufficiente e dovrà prima o poi in qualche modo essere aggiornata.
Lo stesso ragionamento si deve fare per la mancanza dei gamma o la carenza dei neutroni nel piezo-nucleare.
La presenza documentata ed inequivocabile delle transmutazioni Fe > Al ha un'evidenza ed un'importanza sperimentale maggiore dei gamma mancanti o della carenza dei neutroni, dato che questi si desumono solo da ragionamenti o spiegazioni teoriche derivati da fatti diversi.
Bisogna trovare altre spiegazioni teoriche idonee, ma i fatti se sono fatti non si contestano con ipotetiche reazioni teoriche che risultano alla fine insufficienti a spiegare fenomeni ancora sconosciuti.
@ Mistero
RispondiEliminaDal tuo video (min 9:30) dopo il discorso della pressione come *attivatrice* di reazioni nucleari:
<>
Insomma, a me pare che la teoria non sia così predittiva come hai lasciato intendere, ma anzi sia solo un "abbozzo" anche se "completa" (completa come?), sono loro stessi che puntano sull'evidenza empirica, neutroni senza altra roba radioattiva sostanzialmente.
Poi al minuto che tu dici, afferma che la loro ricerca non s'è mossa alla Edison, ovvero per prove a caso, ma seguendo le linee guida della loro teoria, ovvero che l'energia "generica" nello spazio, pure sotto forma di onda nel liquido, deforma lo spazio tempo cambiando, conseguentemente la "distanza".
Beh che dire? un tantinello ardito a me continua a sembrare, visto che poi lascia intendere che unifica tutte le forze!
insomma se la loro teoria fosse verificata ed accettata, le critiche di Franchini perderebbero di senso, però a me sembra prematuro come approccio, visto che non mi pare che 'sta teoria sia accettata come la relatività, per dire.
Quindi continuerei a puntare sull'evidenza empirica, lasciando perdere le equazioni.
tutto questo è un mio parere che vale meno di zero chiaramente!
Merda ha cancellato il fra parentesi <<, cmq basta andarlo a sentire
RispondiElimina@Diogene
RispondiEliminaConcordo: questo post si vortex indica tutte le teorie ipotizzate per spiegare le anomalie sperimentali legate alle LENR:
http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg58232.html
Sono state fatte le ipotesi più disparate, segno che ancora si brancola abbastanza nel buio. Molto meglio delle solide e riproducibili evidenze sperimentali.
@Rampa
Io non trascurerei quello che mi sembra il punto principale della nota del prof. Cardone, ovvero la riproducibilità al 100% dell'emissione neutronica, rilevata con ben 3 tipi di strumenti diversi.
Sarebbe interessante sapere se ci sono state repliche indipendenti a questo esperimento.
Molti interessanti (almeno secondo me) le informazioni sul possibile utilizzo militare delle LENR nella presentazione di Celani che ho riportato sopra ... avevo letto che qualcuno ipotizzava un loro ruolo nei in alcuni tipi di proiettili ad uranio impoverito (in cui l'uranio appunto sarebbe caricato a deuterio e con la pressione dell'urto svilupperebbe effetti devastanti) ...
PS: il fanghificio non si smentisce mai, invece di discutere sui numerosissimi spunti offerti dell'intervento di Celani, o dire qualche parola sull'emissione di neutroni rilevata da Cardone, si attaccano come cozze al discorso del decadimento del torio, sul quale gli stessi autori hanno molti dubbi ed hanno messo le mani avanti ...
@OTC
RispondiEliminaLe transmutazioni documentate LENR o piezo indicano senza ombra di dubbio che le sezioni d'urto riportate da quella banca dati sono insufficienti, gamma o non gamma, neutroni o non neutroni...
Insomma quello delle sezioni d'urto è un argomento non conclusivo e rischia di diventare pretestuoso.
Aggiungo un'altra domanda (la terza) per il prof Cardone:
RispondiEliminaAl crescere della energia delle onde di pressione dobbiamo aspettarci che il guscio elettronico venga progressivamente "sbucciato" durante il collasso finale delle bolle a partire dagli strati esterni.
Quando questo processo inizia, molto probabilmente si ha il fenomeno di sonoluminescenza coinvolgendo gli elettroni più esterni (e più facili da rimuovere). Parallelamente dobbiamo aspettarci emissione di fotoni sempre più energetici dagli ultravioletti fino ai raggi x fino ad arrivare al collasso dei nuclei per il quale si ha la descritta fusione.
Tralasciando questo estremo per il quale mi aspetto (magari scorrettamente) emissione di raggi gamma, sperimentalmente parlando, avete notato questo fenomeno di aumento della energia dei fotoni da sonoluminescenza oppure esiste un limite oltre il quale aumentando l'energia del sonotrodo non si ottiene un aumento energetico di questi fotoni?
La ringrazio in anticipo per il tempo che dedicherà a questa domanda.
Cordialmente
Marco De Leonardis
Grazie del riferimento del video Andrea!
RispondiEliminaBeh, come immaginavo cardone non si è smentito, la descrizione è chiara e lineare.
Sulla sua plausibilità ovviamente non ho abbastanza conoscenze, la logicamente mi sembra sia corretta.
Ora il piano si sposta puramente sulle evidenze sperimentali (che posso digerire) e sulle equazioni (che invece non riesco amandare giu').
Chi ha piu' conoscenza e non crede sia ragionevole cio' che Cardone dice puo' intervenire per noi poveri mortali?
Ad esempio la problematica dei rilevatori mi sembrava superata sia dal fatto che vengono usati piu' rivelatori, sia dalle evidenze delle misurazioni/analisi dei crateri sulle barre di ferro... quale è (per chi non crede sia vero) l'errore su queste cose?
Mi farebbe molto piacere fare una domanda al prof. Cardone, sperando voglia prenderla come una curiosità scientifica e non un tentativo di screditare o mettere in dubbio le sue ricerche.
RispondiEliminaPremetto che non penso assolutamente di avere le conoscenze per studiare il suo librone sul "Deformed Spacetime". Ho cercato di farmi una idea riguardo questa teoria guardando alcuni video di sue conferenze, nelle quale spiegava tra le altre cose che la teoria sarebbe qualitativamente predittiva, nonché quantitativamente "abbastanza" predittiva.
A tal proposito mi domando, considerando che egli spesso mette in risalto l'importanza della geometria del sistema, quindi della frequenza di risonanza, addirittura sottolineando ulteriormente l'importanza del raffreddamento per mantenere invariate le caratteristiche risonanti del sistema:
Tali caratteristiche geometriche e quindi la frequenza, derivano direttamente e quantitativamente da calcoli resi possibili dalla teoria Deformed Spacetime?
E se non fosse così, come hanno eventualmente progettato il sistema in termini dimensionali?
Naturalmente ringrazio il prof. Cardone in anticipo, qualora volesse rispondere a questa mia curiosità.
RispondiEliminaSaluti.
@Nessuno
RispondiElimina>Aggiungo un'altra domanda (la terza) per il prof Cardone:
Quindi alle prime due ti sei risposto da solo?
:-))))
Scherzo, ma visto che le domande aumentano e in questo momento il prof. ha altro da pensare, io stesso a dire il vero mi sono collegato solo ora ma sono più giovane e in forza, provo a darti uno spunto da approfondire; ho citato il filmato proprio perché il prof. fa un gesto chiaro con le mani, rappresenta un nucleo con la mano sinistra e lo spazio con la mano destra.
Lo spazio si deforma (energia nel tempo e nel volume), questa deformazione permette un nuovo tipo di reazioni nucleari, ma al tempo stesso, la nuova reazione e quindi la trasformazione del nucleo è energivora e questa fame di energia è proprio il gamma mancante, il nuovo nucleo raggiunta la stabilità (il neutrone che esce) non può emettere altra energia perché l'ha utilizzata per la nuova stabilità.
Almeno ho il coraggio di spare stronzate no?
Colpite al cuore e non al volto, grazie.
@Mistero:
RispondiEliminaChe lo spazio-tempo sia deformato dal campo gravitazionale è oramai un dato di fatto, lo ha scoperto Einstein e lo ha formalizzato con la teoria della relatività generale. Noi vediamo tutti i giorni gli effetti di questa deformazione e ne teniamo conto per esempio per far funzionare i nostri cari GPS. Ma queste sono piccole deformazioni. Le grandi deformazioni le vediamo in prossimità dei buchi neri. In quei posti la materia viene inghiottita in condizioni di deformazione estrema. Questa materia emette enormi getti di raggi gamma.
Un altro caso molto più simile a quanto viene descritto nelle interpretazioni del prof. Cardone è quello degli acceleratori di particelle. I nuclei vengono accelerati per poi scontrarsi ad alta velocità. In termini di deformazione spazio temporale siamo in condizioni molto più elevate rispetto agli esperimenti che stiamo analizzando (dentro LHC tra qualche anno dovremmo addirittura generare dei piccoli buchi neri al raggiungimento di una soglia di "deformazione"). In queste condizioni la materia emette sempre raggi gamma (e tanto altro). Tutte le evidenze (oltre alla teoria) ci dicono che lo spazio-tempo deformato non divora/assorbe queste emissioni elettromagnetiche.
Non la prendere come una offesa, ma la tua spiegazione è di natura metafisica ed utilizza termini e suggestioni che in fisica non permettono di arrivare a conoscere la realtà.
Su queste cose io sono un seguace di Wittgenstein, specialmente del settimo postulato.
Una ulteriore importante osservazione riguarda la dinamica del collasso delle bolle di cavitazione.
RispondiEliminaLimitiamo l'osservazione ad un caso ideale di bolla sferica in un liquido omogeneo. Approssimiamo le molecole del liquido con delle sfere di diametro D e esaminiamo una sezione planare di una di queste bolle immaginando una corona di sfere contigue all'interfaccia liquido vapore (il confine della bolla).
E' chiaro che man mano che il raggio della bolla si riduce, questa corona deve perdere alcune sfere. Per ogni riduzione del raggio r di un valore D (da r a r-D) dovremmo perderci circa 6 sfere (attenzione! stiamo esaminando una sezione planare).
Se questo numero fa ridere quando la bolla è grande (r>>D), quando il collasso si avvicina alla fine, la "perdita" di sfere diventa dominante.
Dove vanno a finire queste sfere (molecole)?
Sicuramente questo fenomeno di ristrutturazione della superficie della bolla genera un trasporto di materia (in tutte le direzioni) che entropizza la bolla, facendo perdere simmetria, forma ed energia (il fluido ha un viscosità non nulla).
In pratica, il caos prende il sopravvento sulla geometria sferica.
In queste condizioni, è utopico pensare che la bolla collassi fino alla fine mantenendo la simmetria e generando uno scontro convergente tra i pochi atomi superstiti.
Questo dovrebbe essere il motivo per cui la sonoluminescenza non cresce (in termini di energia dei fotoni generati) al crescere della energia di cavitazione. (domanda numero tre)
La domanda è: è stato mai considerato questo aspetto?
Volevo segnalare alcune repliche dell'esperimento della NASA che evidenzia l'eccesso anomalo di calore durante lo scarico del gas di deuterio dalla cella di palladio:
RispondiEliminahttp://newenergytimes.com/v2/library/2006/2006LiuB-ExessHeat.pdf
http://www.lenr-canr.org/acrobat/LiXZcorrelatio.pdf
La stessa NASA ha ripreso gli studi del fenomeno nel 2009.
Il primo lavoro mette bene in evidenza l'anomalia riscontrata:
The absorption of deuterium gas into palladium is an exothermic process. Hence, the degassing of deuterium from the palladium is supposed to be an endothermic process.
Ed infatti:
We were supposed to observe the temperature drop when we started pumping. This was true, when the data acquisition system was able to catch that short temperature drop just after the starting point of pumping. It was caused by both the endothermic degassing and the adiabatic expansion. However, this short drop in temperature was always followed by a temperature rising which was correspondingto the correlation between heat and deuterium flux
Il secondo studio (pubblicato su journal of physics D, importante rivista peer-review) prende in esame tutte le possibili cause "convenzionali" di questo aumento di temperatura non riuscendo a trovare una spiegazione convincente.
Il fatto che il degasamento e l'espansione adiabatica di un gas sia un processo endotermico (che quindi porta ad un abbassamento di temperatura) è noto anche agli apprendisti frigoristi. Ma forse al fanghificio queste basi mancano.
@Valeria
RispondiElimina>in quel caos primordiale e indefinito che è il tuo pseudo-enablog?!
ehm.."mi consenta", LOL, su questo argomento non è che da 22passi si possa lanciar pietre su altri blog
LOLOLOL
ps: vi voglio bene lo stesso, eh :))
RispondiElimina@Nessuno
RispondiEliminaAnche se non mi permetterei mai di rispondere "in vece" di Cardone, permettimi di partecipare alla discussione, in particolare riguardo i tuoi due ultimi post.
Parto dalla tua "dinamica dell'implosione delle bolle".
Non voglio mettere in discussione la tua trattazione, anzi mi rifaccio ad essa ed in particolare alla tua considerazione conclusiva:
"In pratica, il caos prende il sopravvento sulla geometria sferica.
In queste condizioni, è utopico pensare che la bolla collassi fino alla fine mantenendo la simmetria e generando uno scontro convergente tra i pochi atomi superstiti.
Questo dovrebbe essere il motivo per cui la sonoluminescenza non cresce (in termini di energia dei fotoni generati) al crescere della energia di cavitazione."
Quindi, stando quello che dici, la suonoluminescenza (ed eventualmente anche la cavitazione e il piezonucleare), presenta un "massimo" in corrispondeza di una particolare composizione di valori di alcuni parametri, tra cui probabilmente il principale potrebbe essere rappresentato dalle frequenze di risonanza. Perciò non sarebbe decisivo, in questi fenomeni, l'entità del valore assoluto dei parametri che li controllano, ma la loro corretta e contemporanea "applicazione".
Anche per questo sarebbero fenomeni difficilmente riproducibili.
Quindi mi/ti domando, sarà forse per questi motivi che Cardone sottolinea così tanto l'importanza della struttura dimensionale del risuonatore e di tutto il sistema, ed addirittura il raffreddamento per mantenerla inalterata (o quasi)?
E ancora, non credi che stando le tue considerazioni, eventuali repliche di questi esperimenti che non rispettino nel modo più accurato possibile il set-up sperimentale (vedi esperimento degli svedesi citato nel blog di Franchini), non possa in alcun modo essere considerato una replica in termini scientifici?
E per finire, non pensi che affermare che le intensità e le frequenze applicate siano basse e quindi probabilmente insufficienti, o che altri ne hanno utilizzate di molto superiori non ottenendo alcun risultato, siano critiche prive di ogni fondamento scientifico?
@Nessuno
RispondiElimina"Tutte le evidenze (oltre alla teoria) ci dicono che lo spazio-tempo deformato non divora/assorbe queste emissioni elettromagnetiche."
Quello che dici nel tuo post precedente è corretto, così come questa tua ultima considerazione.
La spiegazione di Mistero la consideri "metafisica", e nella ottica del tuo commento posso capire perché.
Soltanto che questo tipo di considerazioni, molto simili a quelle franchiniane "positive", le trovo inapplicabili a situazioni come la FF o il piezonucleare.
Questo perché nessuno dei ricercatori in questi campi ti dirà che i fenomeni da loro osservati siano "normali" rispetto alla fisica classica. Tutti ammettono che quantomeno la teoria debba essere integrata o modificata per poterli spiegare.
Cardone addirittura parla di "entrare nel mondo di Alice (nel paese delle meraviglie)" per poter osservare questi fenomeni e ha anche sviluppato una teoria a riguardo.
Il fatto è che questi fenomeni sono osservati, e non da un solo ricercatore. E se la teoria GA non può spiegarli, dobbiamo necessariamente immaginarne una più completa.
A meno che non si volgia affermare che i dati sperimentali siano errati.
Ognuno può farsi una propria idea, la mia è che le probabilità che tutti stiano prendendo dei colossali granchi, sia sempre più bassa.
@Francesco:
RispondiEliminaDa quello che ho scritto io non riesco a derivare logicamente le conclusioni che tu riporti.
Per il momento io ti chiederei se trovi ragionevole la mia posizione, poi possiamo ragionare sulle conseguenze.
Se l'affermazione è corretta, il modello utilizzato fino ad ora per descrivere il collasso delle bolle di cavitazione è sbagliato e sovrastima enormemente la possibilità di concentrare l'energia.
Cosa ne pensi?
@Francesco:
RispondiEliminaSe la teoria esposta dal Prof.Cardone fosse corretta, i suoi effetti dovrebbero essere ancora più evidenti negli esempi che ho riportato.
Questo non succede, e la spiegazione più semplice è che la teoria potrebbe non essere corretta.
@NESSUNO
RispondiElimina>In queste condizioni, è utopico pensare che la bolla collassi fino alla fine mantenendo la simmetria e generando uno scontro convergente tra i pochi atomi superstiti.
Permettimi una domanda, hai mai visto una bolle di cavitazione quando implode?
E se si, perché tiri in ballo la non simmetria?
@Nessuno
RispondiElimina>Le grandi deformazioni le vediamo in prossimità dei buchi neri. In quei posti la materia viene inghiottita in condizioni di deformazione estrema. Questa materia emette enormi getti di raggi gamma.
Non ti facevo anche astrofisico, ma la tua affermazione è valida solo in alcuni casi, non sempre i buchi neri emettono raggi gamma, anzi praticamente mai; hai fatto un ottimo esempio, tieni presente che molti dei raggi gamma che rileviamo sono la conseguenza di esplosioni di stelle supermassicce "collapsar".
In merito alla tua affermazione sulla metafisica, ripeto, sparate al cuore e non al volto, che tradotta se vuoi te la spiego.
@Nessuno
RispondiElimina"Se la teoria esposta dal Prof.Cardone fosse corretta, i suoi effetti dovrebbero essere ancora più evidenti negli esempi che ho riportato."
Permettimi di dirti che questo tuo assunto non ha alcun fondamento.
E dovrebbe risultare chiaro perché la penso così, anche dal mio commento sulla "dinamica delle bolle".
Ma considerando che evidentemente non mi sono spiegato bene, faccio un altro esempio che potrebbe chiarire anche l'altra questione.
Credo concorderai che i tuoi esempi di realtà fisiche che sarebbero in contrasto alla teoria di Cardone, siano assimilabili alla critica che si oppone ai claims sulla FF deuterio-deuterio rigurdante il fatto che, poiché la reazione di fusione D-D è ben studiata e conosciuta, non sarebbe possibile che solo i fusori freddi "vedano" un fenomeno completamente diverso.
In realtà i fenomeni potrebbero realmente essere completamente diversi (pur riguardando sempre una fsione D-D), ma entrambi reali, considerando che l'assunto di partenza, cioè che la reazione D-D è molto ben conosciuta, non sia corretto.
Voglio intendere che la reazione D-D "calda", comunemente e molto ben studiata, coinvolge sempre un urto ad alta energia.
Mentre quella "fredda", se reale, sarebbe dovuta certamente ad un fenomeno completamente diverso (pensa alla coerenza di Preparata e del Giudice). Fenomeno che è facile ipotizzare non si "attiverebbe" negli esperimenti che utilizzano "urti".
Questa considerazione, a mio parere, lungi dall'essere "metafisica" é invece molto pratica ed è molto simile a quello che intendevo riguardo l'implosione delle bolle di cavitazaione e la replica/non replica del decadimento del torio a cui mi riferivo.
Come avrai letto (da quello che ho capito tu sei il Marco DL di Franchini), la risposta del collaboratore di Cardone, Petrucci, contenuta nell'articolo linkato, sembra andare proprio nella direzione che avevo segnalato.
"Da quello che ho scritto io non riesco a derivare logicamente le conclusioni che tu riporti."
No credevo di aver fatto un doppio salto mortale logico, forse dopo questa risposta indiretta, è più chiaro quello che intendevo.
Se così non fosse proverò a spiegarmi meglio, magari stasera, adesso sono molto impegnato.
Saluti.
Marco DL
RispondiElimina>Riporto direttamente questa osservazione così poi nessuno è autorizzato a pensare che io mi sia contaminato mandando mail a Franchini (faccina che fa l’occhiolino):
Marco si era capito che non era farina del tuo sacco, ma non importa, ti vogliamo bene lo stesso; basta che ti metti a studiare le bolle di cavitazione prima di venir a pontificare in merito.
@Mistero:
RispondiEliminaTiro in ballo la simmetria perchè è l'ipotesi di base di Cardone per calcolare l'energia dell'impatto.
Se guardi le sue presentazioni trovi il disegno dal quale mi sono ispirato per questa riflessione: una corona di sfere adiacenti in movimento convergente.
@Mistero:
RispondiElimina"la tua affermazione è valida solo in alcuni casi, non sempre i buchi neri emettono raggi gamma..."
I gamma vengono emessi tutte le volte che la materia viene risucchiata da questi mostri. Spesso però non c'è niente da risucchiare....
Ho fatto questo esempio (tra tanti) perchè è quello più adatto per spiegare che i gamma emessi in una zona ad altissima deformazione, ne emergono tranquillamente (magari sono solo un poco "stiracchiati").
@Mistero:
RispondiElimina"Marco si era capito che non era farina del tuo sacco, ma non importa..."
Questa affermazione oltre ad essere falsa ed offensiva è anche stupida (non tu, solo l'affermazione).
L'occhiolino era per sottolineare quanto fosse sciocco pensare che io mando mail a Franchini per far pubblicare sul suo sito le mie domande.
Pensare che Franchini scrive domande che io pubblico poi è anche peggio, ma non ci avevo neanche pensato. E' una battuta simpatica!
@Francesco:
RispondiElimina"Credo concorderai che i tuoi esempi di realtà fisiche che sarebbero in contrasto alla teoria di Cardone, siano assimilabili alla critica che si oppone ai claims sulla FF deuterio-deuterio rigurdante il fatto che, poiché la reazione di fusione D-D è ben studiata e conosciuta, non sarebbe possibile che solo i fusori freddi "vedano" un fenomeno completamente diverso"
No, non concordo per niente. Cardone descrive la piezofusione esattamente come un urto anelastico tra atomi lanciati a enorme velocità l'uno contro l'altro. Questo è esattamente quello che si fa al CERN, la differenza è solo nel modo di accelerare i nuclei.
la fusione D-D in condizioni di quiete potrebbe benissimo essere un fenomeno dovuto al collasso di un aggregato di Bose-Einstein. Questi fenomeni abbiamo iniziato a studiarli solo ora e ci vorranno ancora moltissimi esperimenti per capirli.
Quindi il passaggio logico che hai fatto non è corretto.
Ma prima di andare oltre perchè non mi dai il tuo parere sulla mia osservazione in merito al collasso delle bolle?
Altrimenti apriamo 10 fronti diversi e non abbiamo più tempo per trattare niente con la giusta attenzione.
@Francesco:
RispondiEliminaho scritto piezofusione, ma in realtà intendevo "spallazione indotta da cavitazione", penso che ci siamo capiti lo stesso.
Ho visto che la lettera di Guglielmi, a cui Petrucci ha dato una più che esauriente spiegazione, è stata pubblicata in pompa magna sul blog aspoitalia del prof. Bardi, blog definito da Franchini di "altissimo livello scientifico".
RispondiEliminaNella lettera si mettono in luce i pericoli di usare metodi da "scienza patologica" (che nel caso in questione non c'entrano nulla, visto che si tratta di un normale scambio di opinioni tra studiosi), tuttavia tali metodi c'entrano, e molto, con le tematiche propinate da tale blog in questi anni, in particolare con il tema del riscaldamento globale:
Ecco infatti le preoccupate grida d'allarme di Bardi nel 2006:
Ovvero, il riscaldamento globale potrebbe essere un problema talmente grave che potremmo essere condannati a continuare ad inquinare l’atmosfera per evitare danni peggiori. Sembrerebbe che stiamo cavalcando una tigre: dopo che ci siamo saliti sopra, non possiamo più scendere.
Addirittura.
http://www.aspoitalia.it/documenti/bardi/oscuramentoglobale.html
Riporto, tra le tante, un articolo pubblicato un paio di settimane fa sul Wall Street Journal, e firmato da 16 scienziati, tra cui un Premio Nobel per la Fisica, dal titolo eloquente:
No Need to Panic About Global Warming
There's no compelling scientific argument for drastic action to 'decarbonize' the world's economy.
http://online.wsj.com/article/SB10001424052970204301404577171531838421366.html?mod=WSJ_hp_mostpop_read
Ecco uno dei passi più salienti:
In September, Nobel Prize-winning physicist Ivar Giaever, a supporter of President Obama in the last election, publicly resigned from the American Physical Society (APS) with a letter that begins: "I did not renew [my membership] because I cannot live with the [APS policy] statement: 'The evidence is incontrovertible: Global warming is occurring.'
Ed ancora: 'The lack of warming for more than a decade—indeed, the smaller-than-predicted warming over the 22 years since the U.N.'s Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) began issuing projections—suggests that computer models have greatly exaggerated how much warming additional CO2 can cause. Faced with this embarrassment, those promoting alarm have shifted their drumbeat from warming to weather extremes, to enable anything unusual that happens in our chaotic climate to be ascribed to CO2. The fact is that CO2 is not a pollutant. CO2 is a colorless and odorless gas, exhaled at high concentrations by each of us, and a key component of the biosphere's life cycle.'"
Della serie: non guardare la pagliuzza nell'occhio degli altri ...
Ancora più interessante è questo passaggio:
RispondiElimina>The lack of warming for more than a decade—indeed, the smaller-than-predicted warming over the 22 years since the U.N.'s Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC)
Ancora il numero 22, Daniele sono senza parole!!!
:-))))
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaProvo a scrivere qua, vediamo se resta il messaggio o viene cancellato. °_°
RispondiEliminaIpotesi sul catalizzatore di Rossi:
magari il catalizzatore è una nichel-zeolite. Quando sono riscaldate in presenza di idrogeno gli atomi di nichel si staccano e si riorganizzano in cristalli. Già il nichel suddiviso finemente assorbe bene l'idrogeno, figuratevi se inizialmente è in forma atomica.
Nella riorganizzazione del nichel libero a formare cristalli in qualche modo aumenterebbero le interazioni con gli atomi di idrogeno e si svilupperebbero le Lenr.
Questa cosa spiegherebbe anche perchè Rossi ha il bisogno di scaldare il suo dispositivo per far partire il tutto: deve dissociare il nichel dalle nichel-zeoliti.
Sul diverso comportamento del palladio deuterato ed idorgentato mi se che Franchini ha preso (un'altra volta, come nel caso dell'esperimento di Arata) un granchio veramente colossale.
RispondiEliminaO non ha capito di cosa parla il documento della NASA (ripreso dagli studi che ho citato in precedenza), oppure gli sembra normale che durante la degasazione e l'espansione adiabatica del deuterio la temperatura aumenti (invece che diminuire, come succede per l'idrogeno e come indicano tutte le leggi della fisica).
Aggiungo che lo studio pubblicato su Pys. Lett. D riconferma i risultati (In this new series of experiments, not only was this exothermic effect confirmed, but it was also correlated with the deuterium flux permeation of the thin film of palladium.) ed esclude esplicitamente processi chimici e l'effetto Joule–Thomson per spiegare il calore in eccesso.
RispondiEliminahttp://www.lenr-canr.org/acrobat/LiXZcorrelatio.pdf
Brutto colpo per i neutrini:
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/scienze/2012/02/22/news/neutrini_pi_veloci_della_luce_c_era_anomalia_in_strumenti-30349960/
@OTC
RispondiEliminaehheeh!!....guarda com'è strana la vita.
Ho pubblicato tonnellate di dichiarazioni di scienziati negazionisti dell'AGW, supportati da ricerche peer reviewed provenienti da ogni angolo del globo terracqueo..
mi hanno messa in croce!
Ma tu dov'eri??!!!
Ma sotto alla lettera di Guglielmi, da Bardi, sul sito ASPO, non risponde più nessuno dopo Petrucci?!
RispondiEliminaè finita così?
senza un vero perchè?
breve, ma intensa?
Aggiungo un'altra domanda/osservazione. Nel libro DST viene spiegato che:
RispondiElimina"in the deformed space–
time produced by the over-threshold hadronic condition, the excess energy after fusion goes in deforming the space–time region, thus leaving the son nucleus (produced by the fusion of the two parent nuclei) in a low-excited
(or even unexcited) state .......... This explains why no emission of radiation was
observed in the first cavitation experiment"
Sulla base della mia conoscenza (molto limitata), l'unica deformazione dello spazio-tempo in grado di assorbire fotoni che vanno a rinforzare/sostenere la deformazione stessa, è chiamata buco nero. Stiamo dicendo che il collasso delle bolle da cavitazione produce dei microscopici buchi neri?
Se la risposta è no, è possibile descrivere meglio queste entità che assorbono raggi gamma? Questi oggetti esistono in natura al di fuori di questi esperimenti di cavitazione?
Grazie OTC degli articoli, soprattutto quello sulla carica del palladio.
RispondiEliminaSono interessanti pure i diagrammi postati da Franchini sulle differenze della carica del palladio, a seconda del isotopo dell'H utilizzato.
da quel che vedo il processo di carica è sostanzialmente identico, avviene con le stesse identiche frazioni molari, ed è pure ragionevole dato che suppongo che i siti interstiziali siano occupati con la medesima modalità, solo che nel caso del deuterio avviene ad una 50ina di gradi di meno. tutto questo per una maggiore e ragionevole capacità termica del D? oppure è anche dovuto a quello che sembrerebbe trasparire dal secondo grafico postato da Franchini, ovvero un minor rilascio di energia dovuto alla diffusione nel palladio?
Se anche Franchini volesse rispondere gliene sarei riconoscente.
OTC
RispondiEliminaBravo. Incisivo preciso, come sempre
....adesso sta buono due/tre orette e poi riattacca con qualche altra cosa...
@Nessuno
RispondiEliminaVisto che sei riuscito a procurarti il libro DST:
Pag 209; "Thus, the results of the second investigation too provided evidence for the emission of anomalous nuclear radiation, since neutrons were not accompanied by gamma rays. Hence the piezonuclear reactions producing such a radiation were consequence of non-Minkowskian strong interactions, according to the discussion of Sect. 16.3.5."
@Mistero:
RispondiEliminaIl passo che hai citato rimanda al capitolo 16.3.5 per la spiegazione dell'affermazione. Questo è proprio il capitolo dalla cui lettura sono scaturite le mie domande. All'interno troverai queste affermazioni:
"...symmetric spherical shock
wave on the bubble surface.."
"...there is no limit to the spatial size attainable by the collapse. It is therefore reasonable to hypothesize that the lower limit of this size can be identified with the nuclear size."
"...Therefore, we can suppose that at the end of collapse the bubble dimensions become near to
the nuclear dimensions, commonly about 10−15 m (Fermi radius)..."
Questo è un passaggio di fede, sul quale si fonda tutta la teoria, indotto dalla mancata consapevolezza di quanto riportato nella mia osservazione sul collasso delle bolle con l'aggiunta di altre ipotesi implicite sulla velocità di impatto degli atomi, tale da distruggere gli orbitali elettronici e vincere la repulsione columbiana dei nuclei. Come ho già scritto, questo è un modo alternativo per far scontrare nuclei esattamente come si fa in un acceleratore di particelle. Se questo si realizza, mi aspetto di osservare un comportamento simile nei due casi.
Poi tieni presente che non sto criticando l'osservazione di neutroni che magari sono ottimi ed abbondanti. Io critico/metto alla prova la teoria che ne spiega l'emissione.
Può benissimo essere che, una teoria alternativa priva di questi problemi, permetterebbe di rendere più semplicemente ripetibile il fenomeno della emissione di neutroni.
Durante l'università, quando trovavo errori nelle dimostrazioni, i professori erano contentissimi, magari anche con Cardone succederà lo stesso.
@Nessuno
RispondiElimina>Poi tieni presente che non sto criticando l'osservazione di neutroni che magari sono ottimi ed abbondanti. Io critico/metto alla prova la teoria che ne spiega l'emissione.
Mi sembra l'approccio che tutti dovrebbero seguire. Aggiungo che sarebbe interessante sapere se ci sono repliche indipendenti che rilevano queste emissioni anomale di neutroni.
@Nessuno
RispondiElimina>Poi tieni presente che non sto criticando l'osservazione di neutroni che magari sono ottimi ed abbondanti. Io critico/metto alla prova la teoria che ne spiega l'emissione.
Può benissimo essere che, una teoria alternativa priva di questi problemi, permetterebbe di rendere più semplicemente ripetibile il fenomeno della emissione di neutroni....
Spero non fraintendi tu!!
Sono profondamente convinto che sei arrivato al nocciolo della questione o quanto meno ad un punto importante.
Sono convinto quanto te che probabilmente in questo passaggio ci sia qualcosa di cui non si è tenuto conto, sembra però che il modello per come è stato realizzato e che parte appunto da una implosione SFERICOSIMMETRICA, sia sufficientemente predittiva nei risultati sperimentali.
Da qualche parte ho un paper, molto interessante che a mio modo di capire e di vedere, dovrebbe essere, passami il termine, "integrato".
Ma anch'io come te sono NESSUNO, soprattutto in questo campo.
Lo cerco e poi te lo invio o se c'è anche un link lo posto.
>Aggiungo che sarebbe interessante sapere se ci sono repliche indipendenti che rilevano queste emissioni anomale di neutroni.
RispondiEliminaProva ad approfondire questo:
http://www.jaea.go.jp/english/news/p07053101/index.shtml
@Nessuno
RispondiEliminaTrovato!!!
http://www1.spms.ntu.edu.sg/~cdohl/publication/pre2010.pdf
"Interesting dynamic features that are observed in both the experiment and simulation include the inversion of the major and minor axis for elliptical bubbles, the rotation of the shape for square bubbles, and the formation of a unidirectional jet for V-shaped bubbles."
..quindi oltre a non essere solo sferica (il secchio di bohr?) ruota pure..
Forse non mi sono espresso chiaramente, la bolla RUOTA su se stessa.
Un passo ancora più indietro, pensiamo alla "fusione fredda" elettrolitica, ancora nanobolle:
"Electrolytically Generated Nanobubbles on Highly Orientated Pyrolytic Graphite Surfaces"
http://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/la8027513
Anche qui, una dimostrazione che durante l'elettrolisi si formano delle micro-nano bolle che implodono, che sia questo il motivo per il quale a volte sono state misurate sia la produzione di calore in eccesso, sia neutroni?
Chiaramente l'esempio sopra riportato non ha nulla a che vedere con un esperimento di Fusione Fredda a cella elettrolitica, ma è comunque un indizio importante e probabilmente una conferma che durante il fenomeno elettrolitico in generale c'è una produzione di micro-nano bolle che implodono, cavitazione quindi.
Questo spiegherebbe, almeno in parte, perché i fenomeni FF, non sono sempre chiaramente riproducibili, ma dovremo approfondire un bel po la questione.
E per ultimo, un ulteriore passo indietro, potrà sembrarti completamente slegato dal contesto, ma lo riporto come stimolo ad una attenta riflessione:
http://physics.aps.org/story/v1/st1
Vortici superconduttori...
Ripeto sono NESSUNO come te e in più profondamente ignorante, cerco solo di mettere assieme un po di puzle.
@Mistero:
RispondiEliminaQuesto articolo non mi sembra appropriato e profondo. Attenzione perchè la generazione dei neutroni per impatto di protoni accelerati sul mercurio è la causa delle onde d'urto che producono cavitazione, non la conseguenza.
Questo articolo invece mi sembra appropriato:
http://adsabs.harvard.edu/abs/2009ExFl...47..343Y
Ma prima di imbarcarsi nella formulazione di una nuova teoria, sarebbe meglio capire se quella attuale è adeguata o no.....
RispondiElimina>Questo articolo non mi sembra appropriato e profondo.
RispondiEliminaInfatti, ho scritto da approfondire, io l'ho fatto direttamente e personalmente in Giappone, e ti posso assicurare che non sono molto sicuri su causa ed effetto, infatti stanno studiando ancora e replicando in diverse configurazioni l'esperimento citato.
>Ma prima di imbarcarsi nella formulazione di una nuova teoria, sarebbe meglio capire se quella attuale è adeguata o no..
Assolutamente, infatti non è un caso se negli ultimi anni mi sono focalizzato solo sulla teoria di Cardone, potrebbe non essere la più adatta, ma di certo è quella che più si avvicina o forse è quella giusta, resta il fatto che ad oggi è l'unica PREDITTIVA.
Comunque avrei preferito leggere un minimo di critica sugli "indizi" che ho riportato, prenditi tutto il tempo che vuoi.
:-)
Volevo porre un quesito agli estensori di questa nota trasferita sul blog da Mistero, in particolare al Prof. Petrucci.
RispondiEliminaNel dettaglio mi riferisco a questa affermazione Desideriamo sottolineare che ogni caratteristica del dispositivo sperimentale, da cui si sono ottenute emissioni di impulsi di neutroni, è assolutamente cruciale per ottenere risultati riproducibili.
che sembrerebbe attribuire un'importanza enorme all'apparato sperimentale.
Leggendo invece i vari lavori disponibili e in particolare la summa che si trova su arXiv: 1009.4127 dalla teoria sembrerebbe che debbano essere rispettate le sole condizioni seguenti:
In order to produce stable piezonuclear reactions, and therefore a stable
emission of nuclear radiation, it is necessary to supply constantly an energy E ≥ Ethres to the system of distilled water and solute. Such a condition permits to trigger piezonuclear reactions in presence of broken local Lorentz invariance. pagina 52
e
Therefore, the condition to be satisfied for an implosive collapse is that the wavelength must be much greater than the bubble size.
che è molto semplice da rispettare visto che il diametro delle bolle varia tra 1 e 8 micron.
Da nessuna parte ho trovato accenni a risonanze, che mi parrebbero strane essere proprio presenti a 20kHz che è un numero tondo. Anche la geometria del vessel mi pare inessenziale, in quanto quello che avviene nel collasso di una bolla da 1 micron difficilmente può essere influenzato da una parete che sta 5 cm più in là: ci sono 5 ordini di grandezza di differenza.
Quindi il quesito è: quali sono le condizioni sperimentali estremamente critiche per la riproducibilità?
Grazie per la disponibilità
Giancarlo De Marchis
Altro quesito che volevo porre riguarda il decadimento accelerato del Torio.
RispondiEliminaPremesso che a me era chiarissimo che si trattasse non di un decadimento accelerato ma di una trasmutazione da elemento radioattivo ad elemento possibilmente inerte, la domanda è una pura e semplice curiosità: anche se nei lavori ci sono accenni al piombo, l'elemento prodotto è stato effettivamente misurato per analisi chimica differenziale?
Grazie di nuovo.
Certo che se Cardone & Co. ci dessero retta potremmo accelerare la discussione.
RispondiEliminaComunque quando ho tempo mi studio quello che hai mandato.
Servirebbe però un esperto di fluidodinamica per confrontare le intuizioni.
Immagina una bolla dove, invece di un solo jet-stream (come nel tuo avatar) hai molti jet-stream convergenti, dove "molti" va calcolato in base alle caratteristiche fluidodinamiche del liquido e della grandezza della bolla. Secondo me succede esattamente questo in una bolla perfettamente sferica. Ma questo è il limite entropico invalicabile che distrugge la bolla nel caos (frammentandola) molto prima del collasso utopico finale.
Però, una bolla perfettamente sferica è un oggetto puramente teorico perchè ci scommetto una pizza che, a parte casi particolari non interessanti (tipo uso del laser che altera la temperatura del gas all'interno della bolla), una bolla perfettamente sferica è impossibile da ottenere usando uno o più sonotrodi.
Sarebbe meglio ragionare sulla forma reale di queste bolle, nelle quali probabilmente ci sono due jet-stream opposti e convergenti.
Nell'articolo che ti ho inviato comunque ci sono riferimenti interessanti, secondo me sono promettenti per capire meglio.
Vedo che Giancarlo/Gdmster ha risposto in maniera molto interessante e puntuale alle mie osservazioni, e di questo lo ringrazio molto.
RispondiEliminaNon so se il fenomeno da lui ipotizzato può spiegare gli effetti anomali riscontrati nel Pd/D, ma il discorso della ricombinazione dell'idrogeno / deuterio all'interno del palladio è ben noto a Celani, quindi dubito che non ne abbia tenuto conto.
A tale proposito infatti volevo citare questa lettera di estremo interesse del prof. Malatesta (che insieme a Franchini aveva sbeffeggiato Celani sulla replica del famoso esperimento di Arata).
http://www.vglobale.it/pub/Allegato/Malatesta_Arata.pdf
Onore a Malatesta, che ammette di essersi sbagliato e si scusa, un comportamento ammirevole che non da tutti, soprattutto in ambito accademico:
Pertanto, l’effetto di compressione elettrochimica era perfettamente plausibile, e avrei dovuto essere capace di rendermene conto, o quanto meno, di ammettere la mia ignoranza ed essere più umile e prudente, prima di escluderne categoricamente l’esistenza e addirittura sospettare che si trattasse di una mistificazione.
Franchini invece di continuare a sbeffeggiare gli studiosi seri e di offendersi se qualcuno glielo fa notare avrebbe dovuto prendere esempio dal suo collega.
Dopo questa digressione, volevo solo aggiungere che quando i cinesi hanno fatto il primo esperimento (2003) non erano a conoscenza del documento NASA, rivelato l'anno successivo, quindi si trattava di un esperimento "indipendente" ed organizzato in maniera diversa, che non mirava a replicare quanto ottenuto dalla NASA (a differenza del secondo):
Thanks to J. P. Biberian, we became aware of this NASAwork after ICCF-11 [che ebbe luogo nel 2004]
@Nessuno
RispondiElimina>Però, una bolla perfettamente sferica è un oggetto puramente teorico perchè ci scommetto una pizza che, a parte casi particolari non interessanti (tipo uso del laser che altera la temperatura del gas all'interno della bolla), una bolla perfettamente sferica è impossibile da ottenere usando uno o più sonotrodi.
Sarebbe meglio ragionare sulla forma reale di queste bolle, nelle quali probabilmente ci sono due jet-stream opposti e convergenti.
Infatti, da questo ragionamento secondo me ne deriva la difficoltà di capire qual'è il modello da utilizzare, ti sei spiegato benissimo, ma cerco di spiegarmi anch'io; da quanto ho letto e dal quel poco che ho capito sul DST, la bolla sferica era l'unico modello utilizzabile.
Tutte bolle sono ad un JET, vedi file che ho allegato, il doppio jet contrapposto non è possibile produrlo in una bolla di cavitazione, mentre è possibile avere il doppio vortice contrapposto ma non contrario, ma a quel punto abbiamo una semplice ciambella (con altre curiose porpietà sia nei liquidi che nei gas).
Ho appena ripetuto sul blog di Franchini le domande qui formulate sperando che Petrucci o qualcun altro coinvolto nella formulazione della teoria ci aiuti a trovare una risposta.
RispondiEliminaAttendo pazientemente
Pezzo straordinario
RispondiEliminaGrazie a Rampado per questo straordinario documento. Sono un novello :) per cui intanto un saluto a tutti.
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