22 passi d'amore e dintorni ospita un resoconto di Andrea Rampado su un recentissimo viaggio fatto a Bruxelles per una audizione al Parlamento Europeo...
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Per la nuova scienza europea
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Da destra a sinistra Fabio Cardone e Alberto Carpinteri |
Il 20 settembre scorso ho avuto il piacere e l'onore di accompagnare al parlamento europeo una delegazione italiana di scienziati con a capo il prof. Alberto Carpinteri del Politecnico di Torino e attuale presidente dell'INRIM (Istituto Italiano Ricerche In Metrologia), e il prof. Fabio Cardone del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche).
Nella foto accanto i due prof, durante una delle tante discussioni sui massimi sistemi (potrei ascoltarli per ore).
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In volo da Bergamo a Bruxelles |
Siamo arrivati puntuali alle 10:15 a Bruxelles con volo da Bergamo Orio al Serio, la giornata si presentava limpida e soleggiata con una quasi totale assenza di nuvole.
Al nostro arrivo siamo stati accolti da una banda musicale con majorette e ballerine; da
bravi italiani siamo rimasti piacevolmente sorpresi e compiaciuti, ma poi alla fine abbiamo scoperto che non era per il nostro arrivo.
Lo stesso giorno abbiamo incontrato il deputato europeo italiano della Commissione Industriaed Energia (ITRE), per discutere la risoluzione sulle piezoreazioni di cui allego copia dai documenti pubblici ufficiali del parlamento europeo, risoluzione che è stata ripresentata in sede di audizione dopo che aveva subito un momentaneo ritardo a causa degli eventi di Fukushima. 2.3.2011
B7-xxx/2011
PROPOSTA DI RISOLUZIONE
presentata a norma dell'articolo 120 del regolamento
sull’utilizzo delle reazioni Piezo-nucleari per lo sviluppo di tecnologie nucleari pulite e lo smaltimento di scorie radioattive
Aldo Patriciello
Proposta di risoluzione del Parlamento europeo sull’utilizzo delle reazioni Piezo-nucleari per lo sviluppo di tecnologie nucleari pulite e lo smaltimento di scorie radioattive
Il Parlamento europeo,
Vista la Ris. 15 giugno 1992 del Consiglio;
vista la Carta Europea dell'Ambiente dell'8 dicembre 1989;
visto il Dec. 98/CE/CECA/EURATOM del 23 settembre 1997;
vista la Dec. 1999/819/EURATOM del 16 novembre 1999;
visti gli articoli 48 e 120 del regolamento del Parlamento;
A. Considerando la notevole dipendenza dell'Unione Europea dalle importazioni energetiche;
B. considerando l'abbondante disponibilità di materiale fissile a seguito dell’accordo bilaterale di disarmo nucleare del 2009 tra USA e Russia
C. considerando che in Italia sono stati condotti importanti studi sulle reazioni piezo-nucleari e che tali ricerche possono favorire lo sviluppo di tecnologie nucleari pulite per la produzione di energia e lo smaltimento delle scorie radioattive;
1. invita il Parlamento e la Commissione ad istituire fondi da destinare a quei soggetti pubblici e privati che intendano partecipare allo studio ed alla realizzazione di sistemi di produzione di reazioni piezo-nucleari a fini ambientali (smaltimento di scorie radioattive), medicali (per la produzione di neutroni ad uso terapeutico) e di produzione energetica;
2. chiede al Consiglio di stabilire procedure comuni per l'utilizzo delle reazioni piezo-nucleari per agevolare la cooperazione energetica e rafforzare la sicurezza energetica dell'Unione.
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Da destra a sinistra, Oreste Rossi e Andrea Rampado |
Il giorno dopo, 21 settembre, siamo stati accolti in audizione ufficiale presso la direzione Ricerca e Sviluppo del commissariato europeo.L'audizione è avvenuta alla presenza del Direttore Generale che ha mostrato compiacimento per i risultati ottenuti dagli enti pubblici e privati nello studio dei fenomeni connessi alla cavitazione e in particolare per i fenomeni che evidenziano l'esistenza di nuove reazioni nucleari.
All'audizione, in rappresentanza della componente parlamentare, è intervenuto l'Onorevole Oreste Rossi, già estensore di una circostanziata interrogazione parlamentare al fine di porre le nuove reazioni piezoenergetiche all'attenzione delle istituzioni europee.
L'apertura dei lavori è toccata alle 15:00 al prof. Fabio Cardone del CNR che in 20 minuti ha presentato “La storia delle reazioni Piezonucleari”; in pratica ha riportato quanto era stato presentato al convegno che si è tenuto al Politecnico di Torino il 14 Aprile scorso e che è visionabile su Vimeo a questo link e ampiamente documentata sul blog NUOVO NUCLEARE.
Alle 15:25 ha iniziato la sua presentazione il prof. Alberto Carpinteri del Politecnico di Torino: da subito ha messo in evidenza i risultati sperimentaliottenuti al Politecnico e dal suo gruppo.
Una mole di dati incredibile, centinaia di test e di analisi che confermano la realtà di queste nuove e strane reazioni, ma la cosa più importante è stata la presentazione della correlazione con fenomeni naturali: in pratica il Prof. Carpinteri ha dimostrato, con l'aiuto del suo gruppo di studio, che questi fenomeni esistono anche in natura e al tempo stesso giustificano molte anomalie geofisiche che altrimenti non avrebbero spiegazioni plausibili e dimostrabili, come il dimezzamento del ferro sulla crosta terrestre e l'aumento in proporzione dell'alluminio.
Non solo, ha dimostrato come tutti gli altri elementi presenti sulla crosta terrestre sono strettamente correlati alle reazioni piezonucleari prodotte dall'azione tettonica dello spostamento delle masse continentali che esercitano pressioni di diverse ordine di grandezza superiori a quanto stanno riproducendo nei laboratori del politecnico di Torino.
Le implicazioni di queste scoperte, come ha sottolineato il prof. Carpinteri, non solo aprono una via nuova nella comprensione della formazione della Terra e dei pianeti in generale, ma soprattutto in futuro ci permetteranno probabilmente di predire con precisione eventi devastanti come il terremoto di Fukushima.
Molto altro ancora è stato presentato dal prof. Carpinteri nonostante i soli 20 minuti a disposizione: scoperte estremamente interessanti che purtroppo per ora non posso riportare perché ancora oggetto di revisione prima delle pubblicazioni, che spero non tarderanno troppo ad arrivare.
Gli argomenti trattati dal prof. Carpinteri sono stati di estrema rilevanza con implicazioni in tutti i campi della scienza finora conosciuti. Ha infine sottolineato l'importanza dell'approccio multidisciplinare e della ricerca di base, a fronte della difficoltà oggi di ottenere fondi per la ricerca e lo sviluppo in questo nuovo particolare campo.
Quest'ultimo punto è stato accolto con compiacimento e fortissimo interesse da parte della commissione
parlamentare europea.
Per approfondire:
La mia presenza all'audizione è servita a testimoniare e presentare di quanto oggi l'industria ha già sviluppato o sta sviluppando in merito all'utilizzo di reattori di cavitazione nei vari processi chimico
fisici industriali, nella depurazione delle acque e dei reflui e molto altro nonostante la ricerca scientifica sia ancora agli albori di una epocale scoperta.
Il mio intervento è durato 5 minuti ed è stato oggetto di approfondimenti e verifiche nel dibattito finale, durante il quale ho fatto presente che esiste un accordo generale con l'attuale sottosegretario allo sviluppo economico con delega all'energia, Onorevole Stefano Saglia, per fornire all'ente di ricerca ENEA un reattore a cavitazione preindustriale per mettere a punto lo smaltimento definitivo di scorie nucleari liquide, per la ricerca applicata e lo sviluppo, sottolineando come si sia creato un nuovo proficuo rapporto tra scienza e imprenditoria, dove quest'ultima si mette a disposizione gratuitamente per la ricerca ottenendo benefici per Scienza, Società, Nazione, Popolo.
Finita l'audizione ci siamo salutati con la convinzione di aver dato inizio ad un nuovo percorso per la scienza (in quelle stesse ore diventava ufficiale in sede europea la recente dichiarazione del CERN in merito ai neutrini superluminari) non solo in ambito europeo e comunitario, e soprattutto a una nuova strada di collaborazione tra impresa e scienza.
Andrea Rampado
La produzione energetica da queste nuove reazioni nucleari mi sembra sia stata relegata in un secondo piano, eppure dovrebbe essere la cosa fondamentale, primaria, a mio parere. Il cosiddetto piezonucleare non e` al momento possibile sfruttarlo efficientemente a tale scopo?
RispondiEliminaGrazie Andrea per questo reportage. Da incorniciare, per mille motivi!
RispondiEliminaE complimenti per tutto quello che fai: in un mondo di gente che chiacchiera e non riflette su quello che gli viene detto o mostrato, tu spicchi come un fuoco acceso in una stanza buia.
Continua così! E un grazie anche ai tuoi preziosi collaboratori, che ti permettono di fare ciò che fai.
Avete la mia massima stima! Ciao!
PS: e il bello è che ci sono persone che aspettano le notizie dall'Ansa... :-)
RispondiEliminaCon l'iPhone l'articolo è tagliato sia in versione mobile che in versione WEB... Help!
RispondiElimina@GPT
RispondiEliminaDovrei essere riuscito a risolvere l'inconveniente... era spuntato - non so come - un CSS in mezzo al codice che mi ha fatto impazzire!
@Tizzie
RispondiEliminaLa produzione di energia da queste nuove reazioni non è stata messa in secondo piano, semplicemente l'approccio di tipo scientifico osserva e analizza a 360° il fenomeno focalizzandosi per il momento solo sull'aspetto sperimentale che è allo stato attuale omnicomprensivo.
Non ti nascondo che crediamo molto in Rossi e Piantelli per questo tipo di sviluppo, li stiamo seguendo con fortissimo interesse perchè siamo praticamente certi che hanno già raggiunto dei risultati soddisfacenti.
Giornalmente vengono svolte ricerche bibliografiche su pubblicazioni, articoli, brevetti che per vari motivi possono essere collegati a piezoreazioni, nella chimica, nella fisica, nella biologia, nella geologia e soprattutto nelle reazioni nucleari di nuovo tipo.
Il prof. Carpinteri sta svolgendo con il suo gruppo un lavoro immenso sia in questo tipo di ricerca bibliografica che nello studio del fenomeno sperimentalmente nei laboratori di Torino.
Il prof. Cardone parallelamente segue un gruppo di sperimetazione a Roma.
Altri gruppi in diverse università stanno partendo con sperimentazioni su fronti diversi.
La produzione di energia, non è allo stato attuale la priorità per l'impresa industriale che dirigo, ho voluto un approccio focalizzato sul risparmio energetico, il recupero e la rigenerazione, perchè costruire nuove centrali quando è possibile chiudere parte di quelle attualmente in funzione?
Al momento le prime applicazioni industriali fanno ben sperare sul concretizzarsi di questa visione.
Se poi arrivano Rossi e Piantelli ben venga per tutti, ma cerchiamo di non sprecare ;-)
@LucaCh
Hai tutta la mia stima (da anni), grazie!
Essere anche solo un semplice testimone di queste ricerche scientifiche ed innovazioni tecnologiche mi riempie il cuore. Siamo alla vigilia di una nuova era ed averlo capito è già tanto. Auguro ad Andrea Rampado, ma anche a Rossi, Focardi e Piantelli di vedere realizzati i loro sogni e soprattutto di vedere riconosciuto l'enormità del lavoro fatto andando controcorrente, e da queste pagine sappiamo tutti quanto è duro remare in direzione diversa dall'ordinario.
RispondiEliminaGrazie a tutti Voi.
Se il piezo non viene usato per produrre energia significa solo che ancora non si è trovato il modo .Penso che sia più utile creare un sistema per la trasmutazione dei materiali è molto più interessante come campo e molto più aperto e inesplorato visto che per la produzione dell'energia c'è già altro .
RispondiEliminaOltre all'eliminazione delle scorie radioattive , che qualcuno dice possano essere eliminate anche solo "scaldandole" con hho ...
Ora si vede tutto ok, grazie Daniele!
RispondiElimina@Andrea Rampado:
RispondiEliminaCiao, grazie per questa notizia.
Ovviamente come tutti io spero tanto che i fenomeni piezonucleari abbiano qualcosa di vero.
Se fosse vero che potrebbero addirittura consentire di smaltire scorie nucleari, avremmo risolto il problema più grave delle centrali a fissione, e questo potrebbe già essere un ENORME risultato.
Eviterei però di suscitare entusiasmi prima del tempo, perchè in questo tipo di ricerca i tempi sono dell'ordine di grandezza dei decenni.
Chissà da quanto tempo, per esempio, Cardone e Carpinteri lavorano su questi fenomeni.
Inoltre, per arrivare a Bruxelles, penso che abbiano dovuto passare esami preliminari a suon di pubblicazioni, brevetti chiari con informazioni per la replica, esperimenti documentati e pubblicabili etc...giusto?
Insomma un modo di procedere diverso da quello di Rossi.
Credo che la palla a questo punto sia nelle mani della comunità scientifica e non dei frequentatori dei blog come me.
Speriamo che siano rose.....ma ci vorrà molta pazienza.
mW
@mwatt
RispondiEliminaUn protocollo per lo smaltimento delle scorie radioattive è già stato dimostrato da tempo, veramente:
http://www.lowenergytransmutations.org/demonstrations.htm
Poi che sia una delle tante cose fatte da Monti e che sono state fatte passare sotto silenzio, questo è un altro discorso. La replica (più di una, in realtà, fatte con Uranio e Torio) all'ENEA aveva anche dato interessanti informazioni sulla stagionalità di queste reazioni.
Mi sembra comunque che di cosette simili ne sono state fatte con tanti metodi diversi, batteri e altro. Ciao!
@Luca
RispondiElimina@mWatt
questo è il link giusto con un po di particolari in più:
http://www.lowenergytransmutations.org/documents/demonstration%20of%20the%20Monti%20processstoccolma.doc
Domande:
-Ma se è riuscito a dimostrare che è possibile trasmutare i rifiuti nucleari con un processo a bassa energia, che fine ha fatto?
-Perchè non ha continuato?
-Perchè non lo addottano tutti?
@MISTERO
RispondiEliminaDavvero in tutto questo tempo non hai mai chiesto nulla in merito a queste tue domande a Roberto Monti?
Tu lo conosci da tanti anni, non penso che avresti problemi a farti dire qualche informazione in più di quanto non sia scritto sul suo sito..
Perchè non ti fai dire, anche in sintesi ma papale papale, cosa è successo all'impianto canadese e ai contratti che aveva? Se non hai tempo, ci posso provare io da perfetta persona qualunque, ma tu hai ben altre porte per entrare, credo...
Le domande in effetti sono più che legittime e condivisibilissime; anche a me piacerebbe sapere come si sono evoluti i fatti.
Ciao!
@LucaCh
RispondiEliminaLe risposte le conosco già, ho riportato le domande come stimolo e riflessione.
Non posso riportare le risposte.
:-)
ciao AR
RispondiEliminaMa allora ci si può anche chiedere:
perchè Monti non ha preso il Nobel?
Perchè non ha pubblicato?
Perchè nessuno nel mondo ha cercato di replicare l'esperimento, magari un po' meglio, magari diversamente, fregando il Nobel (e i soldi) a Monti?
Nessuno in tutto il mondo?
Ripeto: chi lo ha fermato (dai, sicuramente chi processa e vetrifica i rifiuti oggidì) non poteva anche impossessarsi del processo, dei guadagni, e mandarlo in galera o in manicomio...possono farlo, no?
Credo però che Cardone sia ben protetto, almeno a giudicare dall'entusiasmo di Antonio Socci (e non dico altro) per le reazioni piezonucleari, già molto tempo fà.
Che Dio gliela mandi buona!
mW
Perchè la storia di Monti non viene fuori?
RispondiElimina@Mistero
Perchè non puoi pubblicare le risposte?
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaComplimenti ad Andrea per questo resoconto straordinario.
RispondiEliminaGià solo l'essere entrati nel parlamento europeo a relazionare su questi temi ha il sapore di passaggio storico.
Continua così.
Ma che te lo dico a fare... :)
La risposta è :
RispondiEliminanon conviene perchè i politici devono creare problemi e poi offrire soluzioni costosissime altrimenti niente tangenti o hanno un piano ben preciso per devastare il mondo ...
@Bertoldo
RispondiEliminaSi, hai ragione.