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martedì 5 luglio 2011

Val Susa chiama, l'Italia risponde

Qui c'è una strategia molto elementare: la gente va lì davanti, tirano qualche pietra... vengono avanti, si fanno tirare due pietre... restituiscono le pietre coi lacrimogeni. Giocano così. 

Allora noi dobbiamo cercare una strategia leggermente diversa. Gli diamo adito di andare avanti, vengono avanti... andar dietro, avanti, indietro... stiamo qua una settimana. 

Allora, qualcuno ha un'idea? Tiratela fuori, la rete è questa.

Ma [ndr, tornando a parlare di lanci di pietre e altro] non dobbiamo tirare niente. Non lo so che cosa dobbiamo fare...


(Beppe Grillo, ieri in Val Susa,


Ha ragione Beppe Grillo. Ci vuole una strategia pacifica e non violenta, dunque vincente, da opporre all'arroganza di chi sta abusando del suo potere - che gli elettori stessi hanno concesso - mandando migliaia di poliziotti a imporre qualcosa che una nazione (non solo i valligiani) non vuole.

Se il contratto sociale viene violato - e questo è l'ennesimo caso - un popolo ha diritto di contrastare pacificamente il potere costituito. Cito da Wikipedia: "Accettando spontaneamente le leggi che vengono loro imposte, gli uomini perdono una parte della loro assoluta e pericolosa libertà per assicurarsi una maggiore tranquillità e sicurezza sociale. Nel momento in cui il patto viene violato, il potere politico diventa illegittimo; di conseguenza il diritto di resistenza e ribellione viene legittimato."

Questo vale però se la protesta resta civile e di popolo, se black bloc e teppisti continuano a infiltrarsi la protesta muore: esattamente quello che desidera chi vuole costruire la TAV.

Come esorta Grillo, ci vuole un'idea forte quanto pacifica. 

La prima che mi viene in mente è questa. 

Formare file di persone larghe quanto la strada. Tenendosi tutti per mano in ogni fila avanzare fino a 10 metri dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa. Deve restare fuori dal corteo qualche cameraman che riprenda e documenti ogni cosa. A questo punto tutti si metteranno una benda sugli occhi e, tenendosi per mano avanzeranno lentamente bendati contro le forze dell'ordine, cantando tutti in coro ad libidum l'inno nazionale. Dovranno essere uno accanto all'altro uomini e donne di tutte le età, anche anziani e bambini. 
I poliziotti non potranno osare di sparare lacrimogeni o usare i manganellare contro una folla inerme e indifesa, se succedesse le immagini farebbero il giro del mondo: ci sarebbero gli estremi per chiedere l'intervento persino dell'ONU contro un governo che si macchiasse di tale atto criminale.
Questa strategia potrebbe eventualmente essere rafforzato dall'indossare tutti un abito bianco (almeno il busto). 
Naturalmente va garantito un servizio d'ordine tra i manifestanti ineccepibile: non si deve infiltrare nessun black bloc e nessuno deve tirare pietre o quant'altro, altrimenti si legittima l'intervento repressivo delle forze dell'ordine.
L'obiettivo è spingere gli stessi poliziotti all'obiezione di coscienza e a rifiutare l'ordine di bloccare una pacifica protesta popolare. Entrare nel cantiere e occuparlo permanentemente.

Magari tutto ciò è irrealizzabile. Ma mi piace sperare che, se non questa idea, qualcosa di simile possa essere organizzato.

Se avete altre proposte per i manifestanti in Val Susa scrivetele nei commenti e le aggiungerò qui sotto.


17 commenti:

  1. intanto radunare subito il popolo della rete, lanciare un documento che sinteticamente dica perchè non deve essere fatto il tav(molti non sono informati), e raccolga le firme, in modo che si faccia una massa critica che mitighi la disinformazione dei giornali

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  2. non ultimo i valsusini dovrebbero sbarazzarsi dei lanciatori di pietre, perchè danneggiano la causa, non sono di alcuna efficienza, oltre ad essere una forma di protesta fallimentare e violenta.

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  3. Non sarebbe da stupirsi se le frange violente venissero fatte infiltrare apposta per poi essere giustificati nell'usare la forza.
    I black bloc vanno evitati come la peste in tutte le manifestazioni, si sa che poi i media sono maestri nel far risaltare la presenza di solo quei fascinorosi.

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  4. da ovunque vengano e chiunque li porti lì i valsusini devono distanziarsi immediatamente e pubblicamente, ho visto diversi filmati con gente che si organizza con pietre e molti lanci da parte di molte persone, una volta che si passa dalla parte del torto poi è difficile recuperare la credibilità. Le notizie di pestaggi dei manifestanti possono essere poi giustificate da chi è meno informato, devono distanziarsi immediatamente e la cosa deve estendersi sul web il più possibile e con un'azione pubblica.

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  5. Secondo me molto dipende dal fatto che questi signori governanti non ascoltano i cittadini, non accettano il dissenso su ciò che loro arbitrariamente decidono...occorre ridare peso alle parole, valore a ciò che viene detto dalla base...io sono contro la violenza ma come difendersi dagli abusi? Come obbligarli ad ascoltare? Ho attentamente ascoltato il discorso alla polizia della manifestante...mi ha molto scioccato l'indifferenza di chi la stava ascoltando...occorre un'idea forte...piena di valore che discrediti le volontà politiche.

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  6. @Tutti

    scusate, non voglio far polemica.

    da quello che capisco (non sono molto informato) la TAV non passa solo in Val di Susa, no?

    e da quello che capisco certi tratti in altri luoghi sono già stati terminati (tipo il Mugello, per dire, o le valli francesi appena oltralpe).

    cosa c'è che mi sfugge?
    perché non fare come in questi altri posti?

    meglio: cosa hanno fatto di diverso (i politici e i locali) rispetto a questi altri posti?

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Siamo governati da scimmie psicopatiche.

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  9. A Daniè vacce piano che te ritrovi la Digos a casa!

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  10. @Author
    http://informarexresistere.fr/2011/06/27/150-motivi-per-dire-no-alla-tav/
    http://www.notavtorino.org/

    @Tal dei tali
    Se per amare la propria nazione e sdegnarmi nel vedere calpestate le regole della democrazia mi devo trovare la Digos a casa preparerò i pasticcini e il té, no problem.

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  11. @Tutti

    ho letto un po' della documentazione indicata da Daniele e qualche altro rimando trovato su internet.

    (Molto interessante la posizione del Prof. Ponti del Politecnico di Milano)

    da quello che ho capito (ma mi riservo di approfondire) la TAV è un'altra di quelle opere pubbliche sulla cui utilità si può discutere per secoli e che probabilmente è già stata superata dagli anni.

    cioè forse sarebbe meglio una vera linea ad alta capacità per merci e far volare i passeggeri su aerei low cost, sempre che siate favorevoli all'areoporto vicino a casa vostra.

    detto questo non ravvedo gli estremo di patto sociale violato.

    non più di come lo si potrebbe vedere violato guardando a come lo Stato tassa e spende.

    Cioè per esempio l'evasore per me resta tale e non ha giustificazione morale di fronte all'iniquità fiscale e all'orrida qualificazione della spesa pubblica.

    Ho parecchi dubbi anche su chi dovrebbe essere individuato come contraente, insieme allo Stato, di questo patto sociale: per un'opera di 20 miliardi che attraversa il nord-italia non è possibile né giusto limitarsi agli abitanti della Val Susa. Sarebbe come decidere di non fare la linea del Brennero per l'opposizione di un quartiere di Rovereto.
    Dovessimo fare un referendum sulla TAV dovremmo farne almeno uno interregionale. Se non nazionale.


    La mia opinione è che i violenti scontri di questi giorni andranno a danneggiare i cittadini pacifici e la causa di chi spera ancora di limitare i danni di un'opera dai costi e benefici molto ambigui.

    Ma non più costosa e non più ambigua di centinaia di altre grandi opere fatte in Italia e per le quali i cittadini della Val Susa e gli antagonisti che gli stanno girando attorno non si sono certo mobilitati allo stesso modo (TAV Mugello, passante mestre, vari trafori e autostrade, inceneritori, discariche eccetera).

    Non nel mio cortile, diceva quello.
    Purtroppo invece si, dico io, a malincuore, proprio nel tuo cortile: è il costo di questa democrazia imperfetta che non saprei sostituire con niente altro.

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  12. @Author
    Mi riconosco molto nella ragionevolezza e pacatezza delle tue argomentazioni. Sarei completamente d'accordo con te, se non fosse che ho la spiacevolissima sensazione che un "cortile" di qua e un "cortile" di là... sta finendo che ci stanno portando via tutta la "città".
    Credo che debba esserci una punto in cui i cittadini dicano: BASTA, ORA E TROPPO, NON CI STO PIU', LA MISURA È COLMA.
    Sono d'accordo con te sul fatto che la TAV in Val di Susa sia una goccia rispetto a tante altre cose che abbiamo mandato giù... ma non arriverà mai la goccia benedetta a far traboccare il vaso?
    Il mio è traboccato: non solo non mi sento più rappresentato da chi governa la nazione, me ne sento quotidianamente offeso e mi vergogno che l'Italia sia in tali meschine mani.
    Fermo restando che tra destra e sinistra scagli la prima pietra chi è senza peccato, resta il fatto che per tradizione e cultura la sinistra italiana ha a cuore il rispetto delle minoranze, mentre la destra non si libera del vizietto antico di schiacciarle. Sono molto preoccupato per la nostra democrazia: ce ne stanno portando via un pezzetto alla volta e forse sarà il caso - sempre che non sia già troppo tardi - di cominciare a resistere pacificamente ma con forza e determinazione.

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  13. @tutti
    http://www.radiondadurto.org/2011/07/05/no-tav-la-militarizzazione-costa-due-volte-in-piu-dei-fondi-ue-protesta-a-strasburgo/

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  14. se tutto fosse fatto in buona fede e fosse solo un problema dell'interesse nazionale verso uno locale con un'opera importante, ci sarebbe stato leale e normale dibattito in televisione, una rappresentanza dei valsusini che portando le sue ragioni, avrebbe dimostrato il suo torto portando come argomenti piccoli interessi di parte. Invece non si discute, la stampa è allineata, si criminalizzano cittadini come noi, questo a mio avviso è sufficiente per dire che si parla di prevaricazione e di una reticenza al confronto, quindi i valsusini hanno diritto a prendersi ciò che è loro se non è oggetto di discussione.

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  15. @marcolucidi
    Come te penso che i Valsusini non stanno difendendo un mero interesse locale, ma un principio che vale per tutti noi compatrioti... ma che la cosa non sia oggetto di discussione ahimè vediamo bene che non è esattamente così. Tanta gente accetta la "versione" data dalla maggioranza dei media facendo finta che sia un puro caso che l'appalto dei lavori sia spartito tra la ditta della moglie di Lunardi (ops, il ministro delle infrastrutture che tanto ha voluto la TAV!) e le cooperative rosse: un colpo al cerchio della destra e alla botte della sinistra insomma. La solita schifezza all'italiana di cui fanno le spese i cittadini.

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  16. in termini generali sugli atteggiamenti della protesta ho trovato un video interessante http://www.ted.com/talks/lang/ita/emiliano_salinas_a_civil_response_to_violence.html

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  17. @marcolucidi
    Grazie grazie grazie... un discorso che mette i brividi, da far tornare alla memoria quelli di Demostene o Cicerone. In Italia ci manca una persona così. Un Beppe Grillo che non urla, ma faccia leva su sentimenti positivi. Abbiamo troppi demagoghi, sia a destra che a sinistra... non vedo nessuno che sappia parlare così. Questo Emiliano Salinas è un grande!
    Appena ho tempo dedicherò un post a questo video.

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