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domenica 31 luglio 2011

Le stelle "maledette"

Ai seguenti link trovate due registrazioni inedite di Amy Winehouse (1983-2011), messe on line dal suo ultimo produttore sul suo blog SaLaAM ReMi: s'intitolano Roun' Midnite e Unholy War e mettono i brividi (cliccate sui link per ascoltarle).
 
Un'altra stella "maledetta" che non dimenticheremo mai, andata a unirsi a quelle di Brian Jones (1942-1969), Jimi Hendrix (1942-1970), Nick Drake (1942-1974), Jim Morrison (1943-1971), Janis Joplin (1943-1970), Kurt Cobain (1967-1994).

Si conferma il legame mortale di alcuni grandi talenti con alcol e droghe: vanno a bruciarsi lì, come falene nel fuoco. Brian, Jimi, Jim, Janis, Kurt, Amy sono tutti morti a età simili. Proprio l'età in cui si affronta la necessità di chiudere la prima fase di vita, farne tesoro ed entrare nella seconda, evitando di portarsi dietro ciò che non serve più: la "morte" metaforica del ragazzo e la nascita compiuta dell'adulto.

In altre parole la morte reale di questi artisti potrebbe essere letta, in termini psicoanalitici, come un processo di individuazione fallito. Come insegna il mito di Icaro: quanto più si vola in alto, tanto più ci si può far male.

12 commenti:

  1. Resta da comprendere (almeno per me) l'apparente legame tra arte e disagio...

    Il dolore, l'insoddisfazione profonda, l'incapacità a riconoscersi un valore profondo, ci rendono più espressivi, o solo più motivati ad esprimere? :-)

    Oppure si tratta di una distorsione comune alla nostra società, che riesce a riconoscere solo, come valore espressivo, ciò che nasce dal disagio?

    La "passione" (come vorrebbe il suo etimo) è sempre e solo figlia del dolore?

    Mah! :-)

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  2. brava ma troppo tradizionale per i miei gusti:))
    sulla musica in generale non so proprio cosa dire, limitare tutto al disagio è una forzatura, nella musica che si fa finiscono in mezzo tutti gli aspetti della propria personalità, non solo il disagio..ci sono molte cose che contano, ma sopratutto conta la voglia di farla insieme alle idee che si hanno..i mezzi tecnici arrivano dopo e sono solo complementari. in più conta molto anche la casualità, cosa che quasi nessuno vuole tenere in considerazione.

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  3. @ironman99
    Non tutti i grandi artisti si bruciano fortunatamente. Del resto succede anche a persone "comuni", che non fanno della creatività il loro mestiere. Comunque il mito dell'artista maledetto un fondo di verità lo ha. Sicuramente vivere intensamente consuma di più... un po' come una lampadina a incandescenza in cui, se c'è un picco di tensione, il filamento si spezza.
    Penso sia fondamentale avere valori a monte, sapersi rispondere (bene o male) al chi sono, da dove vengo, dove vado, non fuggire dal dolore esistenziale (che fa parte di questa vita) abusando dell'effetto narcotico che si può trarre dal piacere, ma acueire la consapevolezza e il senso d'appartenenza all'umanità intera.
    Ciò detto, ovviamente non esistono ricette: ognuno è responsabile al 100&% della propria vita, delle cose belle che crea come degli errori che fa.

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  4. @ant0p
    Una grande persona può nascere sia dalla bambagia che dal letame, però sicuramente ci si fa meglio le ossa nel secondo che nel primo. Amy mi dà l'idea di quel tipo di persona per cui la vita diventa un dover andare sempre oltre qualcosa... forse per fuggire da qualcosa. In tutto questo ci ha regalato la sua voce indimenticabile, e non è poco. Possa riposare in pace ora.
    Sul grande peso del caso/fortuna non ci piove.

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  5. artista o genio che sia, mi da' sempre molto fastidio quando una persona "fortunata" si autodistrugge e butta la propria vita nel cesso a questo modo. C'è tanta gente che vorrebbe vivere e si vede spegnere giorno dopo giorno da malattie o fame, mentre chi ha tanto e forse troppo si arroga il diritto di sprecare tutto e buttarsi via come ha fatto lei. peccato davvero, per lei.

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  6. @Daffo
    Carissima, a me dà tristezza più che fastidio.
    Quello che dici è giusto... è un po' come il discorso sul suicidio: è un atto estremo, ma di libertà o di arroganza?
    Ho bisogno di consolarmi al pensiero che tutto ha un senso, se così non fosse nulla ne avrebbe.
    Un abbraccio

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  7. e nick drake di quel periodo nessuno lo conosce?
    Pink moon è considerato uno dei migliori dischi
    e john cipollina
    dei quicksilver messenger service.che disco dal vivo
    e michael karoli dei can
    finisco qui se no divento noioso.
    però i classici li sapete...

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  8. @robi
    Strano avrei messo la mano sul fuoco di avere scritto qualche anno fa un post proprio riguardo questa bellissima canzone di Nick Drake, invece non la ritrovo:
    http://www.youtube.com/watch?v=T-uBfYkfA9o
    I Quicksilver e i Can me li ricordo di nome, ma non mi torna in mente nessun loro pezzo: mi fai la gentilezza di indicarmi una loro canzone "the best" come Things Behind The Sun per Nick Drake?

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  9. @robi
    P.S.
    Cipollina e Karoli sono morti di malattia non di stravizi, rispettivamente enfisema e cancro, non di overdose o roba simile. Possiamo metterli accanto a Jeff Buckley (affogato accidentalmente) o Steve Ray Vaughan (precipitato con l'eleicottero), come artisti morti ahimè prematuramente e molto rimpianti.

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  10. c è una storia che non è fantasia.
    ma un disco con jagger e altri due o tre componenti con la J(non mi ricordo i nomi)fu ritirato dal mercato perche jagger dopo tutte queste morti con la J non ha voluto sfidare il destino
    Sicuro erano tre se non quattro.
    se qualcuno sa come informarsi ace

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  11. Daniele
    the best of can???
    non è niente che si può ascoltare in 5 minuti.non sono commerciali o intuitivi.comunque con tempo a disposizione "tago mago" o cambia tutto"future days"
    per via dei quicksilver c è un solo disco (che vale)dal vivo del 67 "happy trails"è incredibile .

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  12. ti ricordo che i can di "tago mago"sono discepoli di stockhausen

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