Andiamo a votare prima delle 12, così daremo il buon esempio ai dubbiosi che, ascoltando le prime proiezioni di affluenza, si motiveranno a recarsi alle urne. O anche prima, se vi va di andare al mare e assecondare il poco saggio consiglio anti-seggio del nostro Presidente del consiglio... in effetti si sente proprio "come Gesù nel Tempio"
"Ho lavorato una vita nel nucleare
vi spiego perché voterò sì al referendum"
Dopo una laurea in Radiochimica presso l'Università di Roma e successivo Corso di Perfezionamento in Fisica e Chimica Nucleare, ho lavorato presso i laboratori di ricerca del plutonio di Fontenay-aux-Roses (Francia) nelle ricerche e tecniche del plutonio per l'impianto di riprocessamento del combustibile nucleare di La Hague. Ritornato in Italia ho partecipato, nei laboratori di ricerca della Casaccia (CNEN, ora ENEA), alla messa a punto degli impianti di separazione del plutonio di Saluggia e successivamente allo studio dei siti nucleari in vista della costruzione di centrali di energia nucleare. Dal 1982 sono stato distaccato dal CNEN presso l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) di Vienna dove mi sono occupato prevalentemente di salvaguardie nucleari, in particolare per i reattori nucleari di potenza e di ricerca nel mondo. Per 22 anni ho avuto la possibilità di visitare ed ispezionare una sessantina di reattori in tre continenti, in particolare in Giappone ed in particolare proprio Fukushima.
Durante l'intera attività ero giunto alla conclusione che le precauzioni utilizzate negli impianti nucleari fossero tali da rendere praticamente impossibile un grosso incidente nucleare. Proprio il Giappone si presentava ai miei occhi come il modello per eccellenza di organizzazione, di perfezione, di attenzione al più piccolo dettaglio: l'energia nucleare o doveva essere realizzata così o non doveva esistere. Ed invece... Three Miles Island, Chernobyl, Fukushima... tre catastrofi in meno di 30 anni.
Oggi sono completamente convinto che i rischi dell'energia nucleari siano tali da consigliarne l'utilizzo solo se non ci fossero sulla Terra altre fonti di energia o dopo una guerra nucleare. Voterò quindi SI al referendum per le seguenti ragioni... (leggi tutta la lettere di Barocas su Repubblica.it)
Anche se non si raggiungesse il quorum la vittoria dei si e' scontata su tutti e quattro i referendum, anche con ampio margine secondo me.
RispondiEliminaChi afferma che l'astensione sia un modo di esprimere la contrarieta' ai quesiti e' un viscido mistificatore.Infatti chi fa sondaggi si appoggia su campioni rappresentativi di poche centinaia o migliaia di individui.Quindi un referendum e' comunque rappresentativo della vera volonta' degli elettori.
Se mancasse il quorum io vorrei che gli attivisti non si dessero per sconfitti ma continuassero la lotta con altri mezzi e mi piacerebbe che la data di domani venisse festeggiata tutti gli anni come la festa dell'acqua e/o dell'ambiente ,della legalità .......
È un buon programma: così si fanno due cose belle ed utili nello stesso giorno (e non capita spesso)...
RispondiEliminaSu dobbiamo essere ottimisti, non ho mai visto una mobilitazione di questo genere per me gliela si fa a raggiungere il quorum.
RispondiEliminaio una qualche telefonata a amici e parenti l'ho fatta per dire quanto sia importante partecipare. So che non è molto ... ma se tutti quelli che ci tengono facessero valere un po' l'infuenza che in prima persona possono avere sugli altri si innescherebbe una reazione a catena e BOOOOOMMM ...
RispondiEliminacosì per un bel po' di anni stiamo tranquilli :)
@giu7
RispondiEliminaPenso che il quorum lo superiamo... stavolta l'occasione è troppo importante per un verso e troppo ghiotta per l'altro per farsela scappare! ;)
@notizie dal futuro
Se ne fanno parecchie contemporaneamente di cose belle, utili, liberatorie andando a votare domani (e dopodomani chi proprio non può domani)... mi aspetto di respirare aria di festa di piazza ai seggi.
@Cesare
ASSOLUTAMENTE D'ACCORDO! :-)
@Fabio V
Idem e ne ho parlato su internet per quanto ho potuto... e ora vedremo se siamo un popolo ancora con le palle!