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sabato 12 marzo 2011

Ecco come Rossi sta Finanziando il suo E-Cat

Ingegner Mats Lewan - Ny Teknik
Continua la mia collaborazione con la rivista svedese Ny Teknik e in particolare col suo redattore Mats Lewan, di cui traduco in italiano gli articoli riguardanti l'E-Cat dell'ingegner Andrea Rossi.

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Ecco come Rossi sta finanziando il suo E-Cat


"Tutti i rischi sono miei. Nessuno rischia niente, tranne me," ha detto l'ingegnere italiano Andrea Rossi, inventore e sviluppatore dell'energy catalyzer, dispositivo probabilmente basato sulla fusione fredda.
(Versione in italiano - autorizzata - dell'articolo di Mats Lewan pubblicato su Ny Teknik il 10/03/11 - traduzione di Daniele Passerini)

Nemmeno la Defkalion Green Technologies, la società greca che sta costruendo un primo impianto di prova da 1 megawatt ad Atene, in Grecia, ha finora contribuito con propri investimenti.
"Sarò pagato (dalla Defkalion) solo quando l'impianto sarà consegnato e se funzionerà. Non voglio che nessuno spenda soldi fino a quando non avrò messo in moto e testato l'impianto da 1 megawatt ", ha detto Rossi.
Dice che finora ha investito 500.000 euro per lo sviluppo e la costruzione di 100 reattore da dieci kilowatts ciascuno, che compongono l'impianto che verrà presentato ad Atene. Sostiene inoltre che più di mille reattori sono stati costruiti e distrutti durante la fase di sviluppo.
Secondo Rossi, il capitale impiegato nel progetto deriva dalla vendita della società italiana Eon, da lui fondata nel 2003. La Eon vendeva generatori elettrici (gruppi elettrogeni) alimentati a biodiesel prodotto da rifiuti organici - un processo che Rossi sviluppò negli anni '80 e che fu alla base della società che aveva chiamato Petroldragon.
La sua versione dell'ascesa e della caduta della Petroldragon, che alla fine portò Rossi in carcere, è che l'attività fu resa illegale mediante un cambiamento della legislazione sui rifiuti organici, poiché più o meno a quel tempo le organizzazioni camorristiche iniziarono a interessarsi al trattamento dei rifiuti (vedi http://ingandrearossi.com).
Secondo Rossi, la Eon è stata venduto per circa un milione di euro.
Rossi afferma che i 500.000 euro di investimenti per sviluppare l'E-Cat sono stati fatto attraverso la sua società americana Leonardo Corporation, che prima dello sviluppo dell'energy catalyzer costituiva un'attività parallela alla Eon.
La Leonardo Corporation di Rossi sta ora pagando i rimanenti 500.000 euro al Dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna, in seguito a un nuovo accordo in base al quale l'università aiuterà Rossi nel continuo sviluppo del reattore e nello studio dei fenomeni fisici che si verificano al suo interno.
Secondo l'accordo, il lavoro sarà guidato dal fisico Giuseppe Levi, che era il principale osservatore quando l'energy catalyzer è stato presentato, a gennaio 2011, a scienziati e giornalisti invitati a Bologna. Giuseppe Levi ha anche effettuato a febbraio un test più lungo del reattore, della durata di 18 ore.
"I 500.000 euro per l'Università di Bologna sono gli ultimi soldi che ho, ma quando consegneremo l'impianto da 1 megawatt ai Greci rientrerà liquidità. Da quel momento in poi, il 50% degli introiti servirà per l'espansione aziendale e il 50% per curare bambini malati di cancro, ad personam; cercherò io stesso bambini le cui famiglie non hanno denaro e li farò curare", ha dichiarato Andrea Rossi.

- - - - Nota. L'energy catalyzer produce circa 10 kilowatt di calore tramite una reazione sconosciuta. Il reattore del dispositivo è caricato con polvere di nickel in presenza di catalizzatori segreti e pressurizzato con idrogeno. A questo link una discussione scientifica sul catalizzatore di energia con il Professor Sven Kullander e Professore Associato Hanno Essén.

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