Il metodo canguro è stato definito in differenti modi, ma i due principali elementi sono il contatto pelle a pelle e l’allattamento: è stato raccomandato come un possibile mezzo per curare i prematuri. Il metodo canguro descrive il modo corretto di occuparsi di tutti i neonati: se un bambino è al suo posto, cioè sul petto della sua mamma, si comporterà nel modo giusto e saprà esattamente che cosa fare. Le moderne tecniche di assistenza neonatale, sia dei bambini prematuri che dei nati a termine, sono molto lontane da tutto questo. Molti ospedali separano la mamma dal bambino: non c’è nulla di peggio. Quando mamma e bambino sono sempre insieme stabiliscono anche un adeguato schema di sonno. Se dormono contemporaneamente la mamma e il bambino saranno meno stanchi e stressati. La marsupioterapia (o canguroterapia) è un metodo assistenziale, sviluppato inizialmente e in modo quasi casuale da un gruppo di pediatri di Bogotà, in Colombia, nel 1978, per far fronte sovraffollamento dei reparti neonatali, “sfruttando” in maniera efficace i genitori, 24 ore su 24, al posto delle incubatrici. Il paradigma del metodo canguro è fondato sul fatto che l’essere prematuri non è una malattia ma che la separazione dall’habitat naturale (la madre) rende l’essere prematuri una malattia. Nel metodo canguro, il rispetto dell’habitat originale (cioè il contatto pelle a pelle fra mamma e bambino) e del comportamento pre-programmato per questo habitat (l’allattamento al seno) costituiscono i punti di partenza, la base delle cure, a cui saranno aggiunti il sostegno e la tecnologia disponibili.
Siamo appassionati d’Amore onestà spiritualità arte poesia politica democrazia sostenibilità tecnologia green-energy cold-fusion LENR medicina alternativa cambi di paradigma rivoluzioni scientifiche criptoarcheologia e “tante cose infinite, ancor non nominate”. Siamo uno specchio capovolto della realtà, fuori c’è il patriarcato qui una "società gilanica", fuori c’è ancora la società del petrolio qui dentro siamo pro E-Cat (funzionanti), mobilità elettrica, fotovoltaico, sistemi d'accumulo ecc.
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domenica 17 maggio 2009
Il metodo canguro
Il metodo canguro è stato definito in differenti modi, ma i due principali elementi sono il contatto pelle a pelle e l’allattamento: è stato raccomandato come un possibile mezzo per curare i prematuri. Il metodo canguro descrive il modo corretto di occuparsi di tutti i neonati: se un bambino è al suo posto, cioè sul petto della sua mamma, si comporterà nel modo giusto e saprà esattamente che cosa fare. Le moderne tecniche di assistenza neonatale, sia dei bambini prematuri che dei nati a termine, sono molto lontane da tutto questo. Molti ospedali separano la mamma dal bambino: non c’è nulla di peggio. Quando mamma e bambino sono sempre insieme stabiliscono anche un adeguato schema di sonno. Se dormono contemporaneamente la mamma e il bambino saranno meno stanchi e stressati. La marsupioterapia (o canguroterapia) è un metodo assistenziale, sviluppato inizialmente e in modo quasi casuale da un gruppo di pediatri di Bogotà, in Colombia, nel 1978, per far fronte sovraffollamento dei reparti neonatali, “sfruttando” in maniera efficace i genitori, 24 ore su 24, al posto delle incubatrici. Il paradigma del metodo canguro è fondato sul fatto che l’essere prematuri non è una malattia ma che la separazione dall’habitat naturale (la madre) rende l’essere prematuri una malattia. Nel metodo canguro, il rispetto dell’habitat originale (cioè il contatto pelle a pelle fra mamma e bambino) e del comportamento pre-programmato per questo habitat (l’allattamento al seno) costituiscono i punti di partenza, la base delle cure, a cui saranno aggiunti il sostegno e la tecnologia disponibili.
12 commenti:
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Che bello, amplifico l'importanza del contatto di pelle, è quando toccare l'altro ci dà la sensazione di toccare noi stessi che è come se avessimo la stessa pelle. ciaoooo... :)
RispondiEliminaBattuta cretina: Ma sei in-cinto? Sorry. Certe volte non riesco proprio a trattenermi. Baci.
RispondiEliminaCara Surrealina,
RispondiEliminaSono stata io a "osare" chiedere ulteriore spazio a Daniele per la divulgazione di Verità scientificamente comprovate da più di 50 anni; ciò perché queste,
nonostante rivestino un'importanza determinante per il recupero della fisiologicità del parto e della nascita, non vengono purtroppo divulgate negli ambiti accademici, in occasione dei corsi pre-parto, né negli ambulatori pediatrici (o perché SPESSO SCONOSCIUTE AGLI ADDETTI AI LAVORI O PERCHE' il renderle pubbliche "RIDAREBBE COMPETENZE E LIBERTA' ALLE DONNE" e così tantissimi pseudo-specialisti rischierebbero non solo un notevole calo dei guadagni ma vedrebbero inevitabilmente messo a rischio il proprio "posto" di lavoro).
Mi permetto riportare quanto osò affermare 20 anni fa - nella Prefazione al libro "L'arte dell'Allattamento Materno" de la Leche League - il carissimo dottor Lorenzo Braibanti, sostenitore e divulgatore instancabile dei diritti del Feto, del Nuovo Nato e della Donna, nonché dell'Uomo:
"Negli ultimi decenni una innegabile accelerazione dei successi, dopo secoli di stasi, nel campo medico sia pratico che scientifico, ha, da noi, come in
tutto il mondo civile, portato grandi, non discutibili vantaggi, ma ha anche INGENERATO IN ALCUNI DETENTORI DEL POTERE MEDICO UNA PRESUNTUOSA ED ACRITICA FIDUCIA NEI PROPRI MEZZI, IN UNA SORTA DI CAOTICO DELIRIO DI ONNIPOTENZA:
E, COME CORVI NERI, GLI UOMINI D'AFFARI CHE VOLTEGGIANO NEI CIELI DEL QUOTIDIANO, SI SONO PRECIPITATI SUI CAMPI DELLE STRUTTURE SANITARIE OVE PIU' FORTE ALITAVA IL VENTO DELL'UMANA SUPERBIA.
E COSI' LA "BARBARIE", INTESA COME ALLONTANAMENTO DAL RETTO EVOLVERSI DELLA CIVILTA', INGENERAVA IN QUEL "VENTO", DOPO L'IMMONDO ACCOPPIAMENTO TRA SCIENZA E AFFARI, "NUOVI MOSTRI" [...]"
Grazie a tutte/i per la comprensione,
Maria Teresa
Naimablu, come è vero quanto hai ben espresso,
RispondiEliminaUn caro saluto,
Maria Teresa
@ Maria Teresa. Ogni tanto qualche battuta tra me e Daniele passa o può passare (dal mio punto di vista, non so se lui la pensa allo stesso modo. Voglio sperare di sì) ... non voglio con questo sminuire quella che è una causa giusta, credimi. Ciao. :)
RispondiEliminaCara Surrealina,
RispondiEliminaAvevo ben compreso il senso della tua simpaticissima battuta; io l'ho presa al balzo quale occasione per mettere in evidenza la generosità di Daniele nell'offrire uno spazio che dovrebbe rimanere in effetti Suo, di sacrosanto diritto, e che io invece sto invadendo.
Quindi volevo chiedere venia non solo a Lui ma anche alle amiche/amici visitatori del Blog che si sono trovati argomenti a raffica sulla medesima tematica.
Ciao
Sì puntualissima Naima, la pelle (che non a caso è governata dal pianeta dell'amore, Venere) è allo stesso tempo sia il nostro confine, ovvero ciò che ci separa dagli altri, sia il mezzo per entrare in contatto con gli altri. Quando nell'intimità, pelle contro pelle, ogni confine cade, può accadere il miracolo di sentirsi veramente un unico corpo, un'unica anima, un unico mondo. Bellissimo!
RispondiEliminaCarissima Surrealina, noi ci capiamo al volo sullo scherzare, sì!
A questo punto, per riequilibrare il tutto dovrò postare qualcosa su donne (e uomini) che non vogliono avere figli!
P.S. Direi che, ognuno a mondo suo, siamo entrambi in fase di riflessione riguardo i nostri blog... che ne verrà fuori? :)
Cara Maria Teresa, mi fa piacere dare spazio a un argomento che, a suo tempo, mi ha molto interessato e che tutt'ora mi affascina. L'unico appunto che devo farti è che sei troppo poco sintetica nei commenti... ;o)
Si vede che te la pigli molto a cuore, anzi di più, per diffondere queste informazioni, e fai bene!
Un abbraccio
Caro Daniele,
RispondiEliminaSpero solo che la rete non venga ancora ridotta dalle nostre "insaziabili" richieste emotivo/affettive di bambini non cresciuti (appunto per la disattesa nella primissima infanzia del rispetto dei nostri primari reali bisogni) a mero intrattenimento.
Un abbraccio,
Maria Teresa
La rete è un teatro, dove va in scena di tutto... contenuti, forme, pregi, difetti, moderazione, eccessi... spetta a chi entra cercare, selezionare, prendere, scartare. Un abbraccio
RispondiEliminaDaniele, giacché ci sei fanne anche uno su quelli che sono "fuori tempo massimo". Ricordo un discorso che abbiamo fatto tempo fa. Sembrava un discorso come tanti ma accidenti quanto ci ho pensato! Bacio e sorriso. :)
RispondiEliminaCara Surrealina, sai quanti problemi ho nel ricordare... ma probabilmente ti riferisci a una considerazione che mi fu fatta (e quanto ci pensai) quando d'improvviso scopri (giusto 7 anni fa esatti) che il legame con la donna che al tempo era mia moglie, lungi dall'essere il diamante che credevo, era percorso da numerose crepe al punto da collassare e andare in frantumi quando il destino suonò una nota troppo alta... "Tempo scaduto, fine dei giochi... avete avuto la vostra opportunità, ora siete fuori tempo massimo", fu più o meno quello che mi disse il saggio amico con cui allora mi confidavo.
RispondiEliminaTi riferivi a questo?
Un abbraccio forte
COMUNICATO DI SERVIZIO
RispondiEliminaDa ieri sembrerebbe che con Explorer e XP non si accede più a "Ventidue passi d'amore e dintorni": l'ho verificato da due diversi PC (da Perugia e da Lecce).
A me a casa non succede, ma non faccio testo: navigo con Firefox, Safari, Opera e per di più uso il Mac.
Avete modo di controllare anche voi?
Mercì