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giovedì 19 febbraio 2009

A pensarci bene...

Calendario alla mano, ricorrendo agli sms archiviati nel cellulare dove la mia memoria era lacunosa, mi sono reso conto che è almeno dal 27 gennaio che non passo una sera da solo: o ero con mia figlia, o con amiche, o con amici, a cena da me, da loro, fuori, oppure al cinema ecc. Ecco perché non mi ritrovo più tempo per scrivere sul blog. Intendiamoci, non è che prima facessi l'eremita, ma in generale il 2009 mi ha portato molta più voglia di chiacchierare che scrivere. E ho pure smesso di far le ore piccole per postare sul blog, è più salutare dormire!
Ora un'insalata al volo e anche stasera, come negli ultimi 20 giorni, a... socializzare occhi negli occhi!!! :-)

11 commenti:

  1. Ciao DANIELE,niente di tutto ciò che tu dici mi suona nuvo, eè come se avessi avuto una sfera di cristallo che mi diceva già come tu avresti potuto reagire dopo un certo punto...di questo non so se esserne contenta o scontenta, intendo dire di un intuito che prevede oltre che vedere....
    Ma.................................ti lascio anche tutti questi puntuni, che tu puoi riempire con quello che più ti piace.
    Buona notte

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  2. Un buon equilibrio al momento potrebbe essere smettere di postare sul mio e dedicarmi di più a visitare e commentare i blog degli amici come te... a far tutto non riesco!

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  3. Ciao Daniele, ma chi riesce a fare tutto?
    Nemmeno io che ora, ho molto tempo e però ho anche delle cose del quotidiano da mandare avanti, oltre che dare una mano una volta la settimana a mia figlia, riesco a fare tutto.
    Come tu dici si tratta di equilibrio, che non è facile raggiungere...
    Ultimamente ho scambiato molto con Artemisia e anche con Surrealina, con la quale si è creato davvero un buon feeling spirituale (chiamiamolo così! anche se non so se è il termine giusto) e proprio con Artemisia ci siamo soffermate più di una volta su una autrice che abbiamo in comune fra le nostre preferite Roberta De Monticelli, oltre che l'ineguagliabile Simone Weil.
    Il libro che ho per mano ora della D.Monticelli, porta il titolo "L'Allegria della mente"
    e sottotilo Dialogando con Agostino, la prima lettura veloce l'avevo fatta lo scorso anno, poi lo avevo messo da parte, poi però mi capita che le cose mi si ripresentano senza cercarle quando ne ho bisogno, e da un po' ho ripreso questo libro...e sono già ala terza rilettura...
    Se riuscissi a vivere un po' di più, come leggendo il libro sento...sarebbe davvero una grossa conquista...sto lavorando, giorno dopo giorno e chissà ancora quanto dovrò lavorare...sull'equilibrio
    Quindi,è più che normale che tu fatichi a tenere asssieme le varie cose della tua vita...però stai cercando di farlo..e di avere anche un discrnimento....
    si tratta di questo in tutto il libro che ti ho accennato.
    Ora ti lascio, e ti auguro una buona giornata
    e un caro saluto come sempre
    Ciao
    Franca

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  4. "a socializzare occhi negli occhi"
    Che è la cosa migliore ;)

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  5. Sono felice per Te... comunicare face to face... è il modo migliore... per esprimersi...
    non sempre ci riesco... non sempre ne ho l'opportunità... comunque è vero più la realtà circostante è povera di stimoli positivi... più la scrittura diventa per me un rifugio... una fuga.... e anche il contenuto degli scritti è molto esplicativo a riguardo....
    Un sorriso...
    Fly

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  6. "Perché di carne e sangue ...". Capisco che tu abbia questa esigenza ma egoisticamente spero che tu non ci abbandoni del tutto. E' difficile rinunciare all'idea di certi "lettori speciali" almeno per me. Un bacio Dani e good luck.

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  7. Io credo che quello della scrittura può essere sia un rifugio, che qualcosa in grado di accogliere un surplus, che non si riesce a far circlare nella realtà...per chi legge non ha molta importanza credo...l'atteggiamento diverso, però penso di poter dire...cha anche lì è già possibile rintracciare nello scritto quello che è dentro in chi scrive...
    Vorrei dirlo in altri termini più semplici, dicendo che si scrive per una propria esigenza...questo sempre secondo me...poi però ci sono quelli che scrivono per se avendo dentro gli altri.
    Allacciandomi, a quello che dice Fly, io penso che chi faccia a faccia non riesce ad affrontare il dialogo, e pensa invece di poterlo fare scrivendo si sbaglia...perlomeno si sbaglia pensando che la sua sxrittura sia davvero una comunicazione.
    Spero di non essere stata arbitraria, ho espresso però una miaopinione su chi scrive.
    Approfitto di salutare qui, i lettori oramai abbandonati a se stessi e anche al signor Passerini, quando passerà di quà
    Ciao e buon lavoro!

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  8. Care amiche,
    spero di continuare comunque a darvi occasione di leggermi, come non voglio smettere di venire a leggervi, sia pure in entrambi i casi meno assiduamente di una volta.

    Cara Fly, è solo due anni che so cosa sia un blog. Ma la cosa che più ha colpito è la facilità con cui i blog nascono o muoiono. Nel migliore dei casi attraversano fasi, si eclissano, eruttano, dormono, si risvegliano ecc. e credo che in ciò si rifletta nient'altro che la vita reale dei loro autori. La vita insomma.

    Cara Surrealina, sarei davvero egoista ad abbandonarvi! Abbiate un po' di pazienza, sto cercando di riassestare la mia vita e il tempo per farlo lo sto ritagliando proprio dai tempi che prima trascorrevo su internet finito il lavoro. In primis è un momento in cui sento di non dover sacrificare nulla dei giorni che passo insieme a mia figlia. Secondo, sento davvero forte il bisogno del contatto occhi a occhi, di un abbraccio, di un contatto reale... e come al solito quando scelgo qualcosa con chiarezza dentro di me, tutto accade di conseguenza, quasi magicamente.

    Cara Donnachenina, forse sono persino più estremo di te: per me è proprio la comunicazione tramite il linguaggio (scritto o verbale) che è molto meno efficiente di quel che molti credono. Quello che corre tra le righe è molto più importante di quel che viene direttamente espresso. Ma questa consapevolezza non mi porta a rinunciare a comunicare, semmai a non farmi eccessive aspettative e a cercare di essere spontaneo però attento... cosa che mi riesce meglio scrivendo che parlando! Al limite è proprio tramite il blog che ho riacquistato fiducia nella "necessità di comunicare", bene o male che venga, senza patemi! :)

    P.S. Proprio per ritagliare qualche spazio in più, sto anche valutando l'ipotesi di pagare qualcuno che mi dia una mano un paio di volte al mese a pulire casa. Francamente farei meglio a risparmiare questi soldi, ma sarebbero senz'altro spesi bene. Il problema è capire quando, perché sabato mattina proprio no!!!

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  9. Ciao Daniele, tutto quello che dici rientra nella nostra comprensione (la mia sono certa..ma anche quella degli altri),il tempo da dedicare a tua figlia poi deve essere davvero messo in cima a tutto...
    Grazie per il passaggio da me...e sei un tesoro...
    Quello della comunicazione virtuale che a volte dà possibilità di allenarsi per poi comunicare meglio nel reale è vero,per qualcuno di più per altri meno...per me internet è qualcosa in più, perchè nel reale non passa giorno che non abbraccio o bacio qualcuno (anche se sono baci di amicizia...ma è bello lo stesso, e a volte anche di più perchè completamente sinceri)
    Fai tutto quello che ti serve per stare meglio con te stesso..tutti abbiamo bisogno di essere prima in armonia con noi, per poter dare..
    Scusami se ho potuto sembrare un po' polemica, ma è una mia catatteristica del mio DNA, provocare un po'..a mo' di rompipalle!
    Ciao un abbraccio affettuoso
    e buona serata
    Franca

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