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venerdì 28 novembre 2008

Quarantanovéne

Sotto l'etichetta CANTIERE CREATIVO inserisco nel blog materiale grezzo da elaborare ancora e che magari, con qualche "limatura", un giorno farà parte di nuove pubblicazioni. Queste tre bozze di poesie - scritte oggi un po' frettolosamente - elaborano in modo diverso la stessa idea-immagine dell'amore, visto come unione e sintesi dei quattro elementi fuoco-terra-aria-acqua: il quaternario si aggrega nella coppia del maschile (fuoco e aria) e del femminile (terra e acqua) e infine il due si fa Uno nelle "nozze alchemiche" di due anime affini e innamorate, complementari e compenetrate. Divertitevi a scoprire perché le ho intitolate quarantanovéne o - meglio - da cosa nasce tale neologismo, che fonde il concetto di quarantena insieme al numero 49. Ha a che fare con la struttura di queste brevi composizioni... su è facile! :-)
Quarantanovéna, in Mi maggiore
La fiamma che si accende e fa bollire l'acqua - il solco che raccoglie quei tuoi sospiri al seno - appendo al porta-chiavi, ma specialmente il viaggio - giammai che il vento chiami.
Quarantanovéna, in Do settima diminuita Per tutta la mia vita. Amerò, vivrò, sarò la candela che reggi la tisana che prendi la terra che cammini l'ossigeno che bruci. Per tutta la tua vita. Quarantanovéna, in Si minore Quaranta e nove anni attizzerò 'l tuo foco - rivolterò le zolle - conserverò la pioggia - restando cuore all'aria... che ne pensi? prometto - e cerco - troppi doni?! P.S. Un grazie di cuore a chi, incolpevolmente, è stata sorgente dell'ispirazione. N.B. del 30/11/08: ho scritto la soluzione in un commento a questo post.

10 commenti:

  1. Ciao Daniele,
    mentre leggo sono le 5 del mattino, e davvero non connetto ancora bene...e cercare di capire perchè le hai intitolate "quarantonovene" è per me troppo difficile, ora ma forse anche ad un'altra ora del giorno, ma ti dico però che i versi sono molto belli...e a quanto pare, non sei mai fermo...stai pedalando da solo, ma pedali!
    Ciao un abbraccio ed un buona giornata

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  2. Anch'io sto provando a capire ma non ho troppa familiarità con la poesia e temo di dovere arrendermi ... però son belle, questo è certo. Buona giornata. :)

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  3. Mattiniere entrambe eh!
    Lo sarei pure io se andassi a letto un po' più presto, cosa che non mi capita ultimamente. Va be', aspetto qualche giorno è vi do le soluzioni, ce ne sono più d'una! :-)
    Enigmi a parte, son contento che le poesie vi piacciono.

    Buona giornata anche a voi

    @Donnachenina
    Pedalo da solo ma pedalo, dici? Quello sempre... se no dove vado!

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  4. Che belle poesie!!...peccato che il mondo della poesia sia un mondo che mi affascina e che adoro da lontano,senza però potermici avvicinare...posso solo che ammirarlo e ammirare chi fa poesia!^^

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  5. Non ti sentivo da un po' MKB, ciao sono contento.
    Grazie dell'ammirazione... ma perché dici che alla poesia "non puoi avvicinarti" più vicino? magari un giorno ti uscirà fuori dritta dal cuore anche a te... perché ti poni questo limite?
    Un abbraccio

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  6. Si...è un limite che però non mi pongo,piuttosto sta lì,pigramente. La mia è senz'altro pigrizia,nulla più. La poesia mi affascina, ma non scriverei poesie, semplicemente perchè dovrei faticare per entrare in questo mondo. Magari sono più vicina alla poesia più di quanto possa immaginare,però.
    Posso quasi affermare che io sto alla poesia come kafka alla musica.
    (il che dice tutto. Anche se nei suoi scritti c'è tanta musica...)

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  7. @MKB

    Saperla apprezzare è comunque la cosa più importante. Ovviamente ama la musica anche chi non sa suonare: esattamente la stessa cosa vale per la poesia. Ciao!

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  8. S O L U Z I ON E :

    Perché quarantanovéna?

    Partiamo da perché 49.
    Le tre poesie sono tutte composte da 7 versi di 7 sillabe ciascuna. La prima può sembrare contraddire quanto appena detto, ma ho semplicemente spezzato il primo verso in 3 e 4 sillabe (la fiamma / che si accende) per dare alla poesia una "forma" a trapezio rettangolo.

    7x7 sillabe danno 49 sillabe totali, ovvio.

    La quarantena è uno stato transitorio, una convalescenza, che si conclude con la guarigione e l'uscita da un luogo circoscritto. Ho immaginato l'amore auspicato in questi componimenti anche come la conclusione di una sorta di "quarantena".

    Da qui il gioco di parole: una "quarantena" di 49 invece che di 40 giorni - per restare in tema con le 7x7 sillabe delle poesie - ovvero una quarantanovéna.

    Non era facile? :-)

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  9. Sono meravigliata!!O_O io non ci sarei mai arrivata... (a causa della mia scarsa conoscenza poetica...XD)

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  10. Dai non esagerare. Sono un iconoclasta: sto mischiando il sacro col profano, poesia e numeri. O meglio questo è quello che potrebbero pensare i puristi della poesia. In realtà mi piace legare insieme due ordini diversi di sacro, la poesia e i numeri... appunto! ;)

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