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venerdì 28 novembre 2008
Quarantanovéne
10 commenti:
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Ciao Daniele,
RispondiEliminamentre leggo sono le 5 del mattino, e davvero non connetto ancora bene...e cercare di capire perchè le hai intitolate "quarantonovene" è per me troppo difficile, ora ma forse anche ad un'altra ora del giorno, ma ti dico però che i versi sono molto belli...e a quanto pare, non sei mai fermo...stai pedalando da solo, ma pedali!
Ciao un abbraccio ed un buona giornata
Anch'io sto provando a capire ma non ho troppa familiarità con la poesia e temo di dovere arrendermi ... però son belle, questo è certo. Buona giornata. :)
RispondiEliminaMattiniere entrambe eh!
RispondiEliminaLo sarei pure io se andassi a letto un po' più presto, cosa che non mi capita ultimamente. Va be', aspetto qualche giorno è vi do le soluzioni, ce ne sono più d'una! :-)
Enigmi a parte, son contento che le poesie vi piacciono.
Buona giornata anche a voi
@Donnachenina
Pedalo da solo ma pedalo, dici? Quello sempre... se no dove vado!
Che belle poesie!!...peccato che il mondo della poesia sia un mondo che mi affascina e che adoro da lontano,senza però potermici avvicinare...posso solo che ammirarlo e ammirare chi fa poesia!^^
RispondiEliminaNon ti sentivo da un po' MKB, ciao sono contento.
RispondiEliminaGrazie dell'ammirazione... ma perché dici che alla poesia "non puoi avvicinarti" più vicino? magari un giorno ti uscirà fuori dritta dal cuore anche a te... perché ti poni questo limite?
Un abbraccio
Si...è un limite che però non mi pongo,piuttosto sta lì,pigramente. La mia è senz'altro pigrizia,nulla più. La poesia mi affascina, ma non scriverei poesie, semplicemente perchè dovrei faticare per entrare in questo mondo. Magari sono più vicina alla poesia più di quanto possa immaginare,però.
RispondiEliminaPosso quasi affermare che io sto alla poesia come kafka alla musica.
(il che dice tutto. Anche se nei suoi scritti c'è tanta musica...)
@MKB
RispondiEliminaSaperla apprezzare è comunque la cosa più importante. Ovviamente ama la musica anche chi non sa suonare: esattamente la stessa cosa vale per la poesia. Ciao!
S O L U Z I ON E :
RispondiEliminaPerché quarantanovéna?
Partiamo da perché 49.
Le tre poesie sono tutte composte da 7 versi di 7 sillabe ciascuna. La prima può sembrare contraddire quanto appena detto, ma ho semplicemente spezzato il primo verso in 3 e 4 sillabe (la fiamma / che si accende) per dare alla poesia una "forma" a trapezio rettangolo.
7x7 sillabe danno 49 sillabe totali, ovvio.
La quarantena è uno stato transitorio, una convalescenza, che si conclude con la guarigione e l'uscita da un luogo circoscritto. Ho immaginato l'amore auspicato in questi componimenti anche come la conclusione di una sorta di "quarantena".
Da qui il gioco di parole: una "quarantena" di 49 invece che di 40 giorni - per restare in tema con le 7x7 sillabe delle poesie - ovvero una quarantanovéna.
Non era facile? :-)
Sono meravigliata!!O_O io non ci sarei mai arrivata... (a causa della mia scarsa conoscenza poetica...XD)
RispondiEliminaDai non esagerare. Sono un iconoclasta: sto mischiando il sacro col profano, poesia e numeri. O meglio questo è quello che potrebbero pensare i puristi della poesia. In realtà mi piace legare insieme due ordini diversi di sacro, la poesia e i numeri... appunto! ;)
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