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martedì 4 novembre 2008

Quando desidero qualcosa lo chiedo a me

Ringrazio l'amico Mitri per avermi inoltrato l'intervista - pubblicata nella rubrica "La contra" del quotidiano La Vanguardia di Barcellona - fatta da Ima Sanchez all'Abuela Margarita, una guaritrice messicana conosciuta in tutto il globo.
Le parole di questa donna, assai lontane dalla visione "aristotelica" del mondo razionale, ci mostrano quanto la nostra società teconologica abbia perso il contatto con la Natura e le antiche radici con la Madre Terra. Per quel che mi riguarda la vita va vissuta con poesia, immaginazione e intuito: è la razionalità cieca che mi spaventa, l'irrazionalità consapevole mi affascina.
QUANDO DESIDERO QUALCOSA LO CHIEDO A ME Nonna Margherita, guaritrice e guardiana della tradizione maya, è cresciuta con la sua bisnonna, che era guaritrice e faceva miracoli. Pratica e conosce i circoli di danza del sole, della terra, della luna, e la ricerca della visione. Appartiene al consiglio degli anziani indigeni e si dedica a seminare salute e conoscenza in cambio della gioia che le produce il farlo, perché per mantenersi continua a coltivare la terra. Quando viaggia in aereo e le assistenti di volo le danno un nuovo bicchiere di plastica, lei si afferra al primo: "No, ragazza, questo va a finire alla Madre Terra." Sprizza saggezza e potere, é qualcosa che si percepisce nitidamente. I suoi rituali, come gridare alla terra il nome del neonato, affinché riconosca e protegga il suo frutto, sono esplosioni di energia che fanno bene a chi é presente; e quando ti guarda negli occhi e ti dice che siamo sacri, si muove qualcosa di profondo. Lei ci dice: - Ho 71 anni. Sono nata in campagna, nello stato di Jalisco, Messico, e vivo in montagna. Sono vedova, ho due figlie e due nipoti da parte delle mie figlie, però ne ho a migliaia con cui ho potuto imparare l'amore senza attaccamento. La nostra origine sono la madre Terra e il padre Sole. Sono venuta sulla terra per ricordare a voi ciò che c'è dentro ciascuno. - - Dove andiamo dopo questa vita? - - Oh, figlia mia, a divertirci. La morte non esiste. La morte è semplicemente lasciare il corpo fisico, se vuoi. - - Come se vuoi…? - - Te lo puoi portare via. Mia bisnonna era chichimeca (NdT: popolazioni seminomadi dell’America centro-sud, termine peggiorativo un po’ come i nostri zingari), sono cresciuta con lei fino ai 14 anni, era una donna prodigiosa, una guaritrice, magica, miracolosa. Ho imparato molto da lei. - - Ormai si nota che lei è una saggia, Nonna. - - Il potere del cosmo, della terra e del grande spirito è lì per tutti, basta prenderlo. Noi guaritori valorizziamo e amiamo molto i 4 elementi ( fuoco, acqua, aria, terra), li chiamiamo nonni. Una volta ero in Spagna, accudivo a un fuoco e ci siamo messi a chiacchierare. - - Con chi? - - Con il fuoco. "Io sono in te," mi disse. "Lo so già," risposi. "Quando decidi di morire ritornerai allo spirito, perché non ti porti il corpo?" disse. "Come faccio?" domandai. - - Interessante conversazione. - - "Tutto il tuo corpo è pieno di fuoco e anche di spirito - mi disse, - occupiamo il cento per cento dentro di te. L'aria sono i tuoi modi di pensare e ascendono se sei leggero. Di acqua abbiamo più dell'80% e sono i sentimenti ed evaporano. E terra siamo meno del 20%, cosa ti costa portarti via questo?" - - E perché vuoi il corpo? - - Ovvio, per godermela, perché mantieni i 5 sensi e ormai non soffri di attaccamenti. Adesso sono qui con noi gli spiriti di mio marito e di mia figlia. - - Ciao. - - Il morto più recente della mia famiglia è mio suocero, che se ne é andato a più di 90 anni. Tre mesi prima di morire decise il giorno. "Se me ne dimentico - ci disse - ricordatemelo ". Arrivò il giorno e glielo ricordammo. Si lavò, si mise vestiti nuovi e ci disse: "Ora me ne vado a riposare". Si buttò sul letto e morì. Lo stesso vi posso raccontare di mia bisnonna, dei miei genitori, delle mie zie. - - E lei, nonna, come vuole morire? - - Come il mio maestro Martinez Paredes, un maya poderoso. Andò in montagna: "Al tramonto venite a prendere il mio corpo". Lo si udì cantare tutto il giorno e quando andarono a cercarlo, la terra era piena di orme. Così voglio morire io, danzando e cantando. Sapete cosa ha fatto mio padre? - - Cosa ha fatto? - - Una settimana prima di morire andò a raccogliere i suoi passi. Percorse i luoghi che amava e visitò la gente che amava e si prese il lusso di salutare. La morte non è morte, è la paura che abbiamo del cambiamento. Mia figlia mi sta dicendo: "Parla di me" e perciò vi parlerò di lei. - - Anche sua figlia decise di morire? - - Sì. C'è molta gioventù che non può realizzarsi, e nessuno desidera vivere senza senso. - - Cosa vale la pena? - - Quando guardi gli occhi e lasci entrare l'altro in te e tu entri nell'altro e diventate uno. Questa relazione di amore è per sempre, lì non c'è noia. Dobbiamo capire che siamo esseri sacri, che la Terra è nostra madre e il Sole nostro padre. Fino a pochissimo tempo fa gli Huicholes (NdT: detti anche Wirrarika o Wixarika o Huichol, sono nativi americani della Sierra Madre Occidentale del Messico, adorano il cactus allucinogeno peyote) non accettavano contratti di proprietà della terra. "Come sarei proprietario della madre Terra?" dicevano. - Qui la terra si sfrutta, non si venera. - - La felicità è tanto semplice! Consiste nel rispettare ciò che siamo, e siamo terra, cosmo e grande spirito. E quando parliamo della madre terra, parliamo anche della donna che deve occupare il suo posto di educatrice. - - Qual'è la missione della donna? - - Insegnare all'uomo ad amare. Quando avranno imparato, avranno un'altra maniera di comportarsi con la donna e con la madre terra. Dobbiamo vedere il nostro corpo come sacro e sapere che il sesso è un atto sacro, quello è il modo per renderlo dolce e ci riempie di senso. La vita arriva per mezzo di questo atto d'amore. Se banalizzi questo, cosa ti resta? Restituire il potere sacro alla sessualità cambia la nostra attitudine verso la vita. Quando la mente si unisce al cuore tutto è possibile. Voglio dire qualcosa a tutto il mondo... - - ...? - - Che possono usare il potere del Grande Spirito nel momento in cui lo vogliano. Quando capisci chi sei, i tuoi pensieri diventano realtà. Io, quando ho bisogno di qualcosa, lo chiedo a me stessa. E funziona. - - Ci sono molti credenti che pregano Dio, e Dio non concede. - - Perché una cosa è chiedere l'elemosina e un’altra ordinare a se stessi, sapere cos'è ciò di cui hai bisogno. Molti credenti son diventati dipendenti, e lo spirito è totalmente libero; di questo bisogna convincersi. Ci hanno insegnato ad adorare immagini invece di adorare noi stessi e adorarci tra di noi. - - Senza sentirsi imbarazzati. - - Dobbiamo utilizzare la nostra ombra, essere più leggeri, affinare le capacità, capire. Allora è facile curare, esser telepatici e comunicare con gli altri, le piante, gli animali. Se decidi di vivere tutte le tue capacità per fare il bene, la vita è piacere. - - Da quando lo sa? - - Alcuni momenti prima di morire mia figlia mi disse; " Mamma, prendi la tua pipa sacra, devi condividere la tua saggezza e viaggerai molto. Non temere, io ti accompagnerò." Io vidi con grande sorpresa come lei si incorporava al cosmo. Sperimentai che la morte non esiste. L'orizzonte si ampliò e le percezioni persero i limiti, per questo ora posso vederla e ascoltarla, lo crede possibile? - - Sì. - - I miei antenati hanno lasciato a noi nonni la custodia della conoscenza: "Verrà il giorno in cui si ritornerà a condividere in circoli aperti". Credo che questo tempo è arrivato. - Qui l'intervista in lingua originale

12 commenti:

  1. Grazie Dainele,
    di questo post...ne avevo bisogno...mi ha regalato qualche lacrima..che aspettavo da giorni, per quanto dici sotto... del blog di Gambescia e del resto, sono anch'io d'accordo con te...per me c'è troppo gelo in certi posti, anche se a volte ci trovo cose che mi interessano....per completare un po' la mia visione.
    Grazie , un caro saluto e buona giornata
    DONNACHENINA

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  2. QUANDO DESIDERO QUALCOSA LO CHIEDO A ME

    commento

    merci

    Simonetta

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  3. Incollo il commento arrivatomi via mail da Fabiana:

    Buon giorno Daniele,

    come ti avevo promesso curioso e leggo qua e là nel tuo blog e sono sincera : Complimenti!

    E' vero che non si riesce a mandarti un commento in questi giorni, ma poichè l'articolo sull'intervista
    all'Abuela Margarita, è veramente un grande dono che hai fatto a tutti noi lettori, mi sono permessa di inviarti almeno due righe per dirtelo. Solo un mio umile parere.

    E' speciale! E' una testimonianza densa di sensibilità antica che fa bene al cuore leggere. Questa saggezza sacra, che il mondo della scienza tanto ha snobbato, soffocato e castrato, alla fine pare abbia avuto la meglio ai giorni d'oggi. Ci stiamo tornando. Credo che in modi diversi, con manifestazioni più o meno sfaccettate, sta emergendo questo bisogno del contatto profondo con noi stessi, che un tempo era quotidianità ( fatto di riti, di canti e di danze antiche, non ci sentivamo SOLI ) ma che oggi è difficile all'approccio. Abbiamo dimenticato o abbiamo troppa paura? Entrambe. Abbiamo voluto dimenticare perchè abbiamo avuto paura. Ciò nonostante lo stiamo rivalutando e considerando con uno spirito positivamente critico: la sua riscoperta ha un sapore magico, un fascino antico ma leggendo i suoi dettami è come se l'Anima ci bisbigliasse "LO SO, TI RICORDI QUANDO FACEVAMO COSI' ?" E' come un sapere arcaico dimenticato, ma ... ha una grande forza, è recuperabile. Un po' come andare in bicicletta: se ci sai andare e non la usi per anni, quando la riprendi traballi un po', qualche ginocchio ammaccato magari, ma poi gioiosamente ti liberi dalla paura e riacquisendo fiducia VAI! Ognuno di noi ha queste potenzialità. E' la paura a renderci ciechi, i limiti ce li imponiamo noi ... abbandoniamoci al "nuovo" per scoprire che è vecchio, anzi, sacro e dignitosamente antichissimo. Alla fine se adottiamo questo cammino con rispetto e convinzione, si percepisce come la gioia di tornare a casa...

    Non vi è speculazione, non si parla di tornaconto economico, per questa strada di contatto interiore, si parla di elementi naturali .... di credere, di fede, in senso esteso: credere prima di tutto in noi stessi, nella nostra scintilla divina. Per questo non viene preso sul serio o degnamente rispettato: in un mondo che valorizza l'apparire e non l'ESSERE, che corre troppo in fretta e che il secondo è già ultimo, dove: se non sei primo ti senti frustrato e un fallito...tutto ciò non può essere trandy.

    Lo diventerà... lo diventerà.... questo è il mio augurio ...

    Grazie Daniele! Mi è piaciuta tanto la tua scelta.
    Un caro saluto
    Fabiana

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  4. Daniele,
    qui è il caso di aggiungere un commento al commento, per ringraziare anche Fabiana che è riuscita con le sue parole a valorizzare ancora di più il tuo post.
    DONNACHENINA

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  5. Ciao Daniele, ciao a tutti,

    l'Abuela Margarita torna nei boschi della Sardegna per un Temazcal durante il plenilunio del 9/10 maggio 2009! Un'occasione unica per conoscerla da vicino e per condividere insieme la sua saggezza e la sua allegria...

    Ringrazio tutti i bellissimi post (e Daniele in primis) per aver dato spazio ad una esperienza autentica come quella dell'Abuela!

    a presto
    ikneomai

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  6. Non c'è di che, dove sento un bel cuore ci butto anche il mio! :)

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  7. Caro Daniele,

    Ho reincotrato l'incanto di questo articolo oggi, su un'altra pagina WEB che ne riportava la Fonte - la tua, sempre traboccante.

    Grazie per la sensibilità con la quale ci contagi e inviti ognuno di noi a ritornare nelle braccia accoglienti del nostro Maestro Interiore.

    Ogni bene,
    Maria Teresa

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  8. Grazie Maria Teresa,
    lo sai che i tuoi link sul parto naturale, quelli che ho messo nel blog, sono tra le voci più cercate in assoluto dai navigatori?
    Un abbraccio e buon lavoro anche a te: è importante che diamo tutti un piccolo aiuto per far "continuare girare" questa nostra Terra. :)

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  9. Caro Daniele, felice di quanto mi hai riferito.

    Relativamente alla carissima Abuela Margarita, ieri ho dimenticato di lasciare gli estremi di un video You Tube (di cui spero ricevere debita dettagliata traduzione in italiano da una cara amica ticinese):

    http://www.youtube.com/watch?v=TtJGj6YhE2I

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  10. Caro Daniele,

    Oso lasciare qui una mia 'pretesa' (dirai magari tu, conoscendomi - ti ricordi anche relativamente al prezioso libro di Ashley Montagu che gli italiani da 20 anni non trovano in commercio?); no! questa mia è un ennesimo appello in onore del Sacro Femminino, che abita i cuori maschili e femminili che non temono e accettano il 'non visibile', proprio come sai fare tu (e ti ringrazio, come donna).

    Sono a chiedere se qualcuno riesce a tradurre in italiano il video dell'Abuela (Nonna) Margarita:
    http://www.youtube.com/watch?v=x5jDj6CbIRY

    Grazie Daniele
    Ogni bene a te e ad Arianna

    P.S.: Ti sembrerà strano ma... non hai la più pallida idea di quante volte vi pensi.

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  11. Ciao Maria Teresa,
    scusa se ti rispondo con tanto ritardo.
    Ho scritto a un'amica madre lingua spagnola che fa la traduttrice chiedendole se può tradurcelo lei il video. Ora aspetto la sua risposta.
    Sempre lieto di poterti dare una mano a diffondere conoscenze utili, per un mondo il cui il maschile e il femminile tornino a essere l'unità che già erano in origine.
    Un caro abbraccio

    Daniele

    P.S. "Non hai la più pallida idea"... che significa?!

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