Bello imbattersi "per caso" in un blog appena nato:
Die Verwanlung (La Metamorfosi).
È stato creato il 23 settembre scorso da
m.b.k. - giovane blogger appassionata dell'opera di
Franz Kafka (1883-1924). Ed è stato un approdo sorprendente...
visto che da pochi giorni ho finito di leggere
Che tu sia per me il coltello, bellissimo romanzo di David Grossman che trae spunto proprio dalle
Lettere a Milena di Kafka...
visto che l'universo sur-reale in cui precipita l'agrimensore K. e Joseph K. - rispettivamente protagonista de
Il Castello e de
Il processo - è un ricordo indelebile delle letture dei tempi del liceo...
visto che quando visitai Praga non vedevo l'ora di vedere la casa di Kafka...
visto che sul blog di
m.b.k. mi sono trovato accolto da un post che recita così:
CAOS--->CASO
Anagrammando “Caos” si ottiene “Caso”
Eppure, dacché vi è un sublime ed ineluttabile Ordine nel Caos… quale paradosso più grande!
Sicché niente è Caso.
Un invito a nozze per un "adepto" della
sincronicità jungiana nonché appassionato di anagrammi! Così ho giocoforza aggiunto questo commento:
CAOS <---> CASO <---> COSA
Sì, nel
caos c'è un ordine
Nel
caso c'è un senso
E in ogni
cosa ce n'è segno
E ci sono ancora coincidenze...
visto che nei giorni in cui leggevo nottetempo
Che tu sia per me il coltello, opera d'ispirazione kafkiana, nel mezzo di una riunione di lavoro (!) è stato citato
un aforisma di Kafka che mi ha colpito. Ed è grazie a quella frase inserita su queste pagine web che poco dopo
m.b.k. ha trovato
Ventidue passi d'amore e dintorni e io, dal commento che lei ha lasciato qui, il suo D
ie Verwandlung. Coincidenze, appunto!
Conclusione: penso che quanto prima mi procurerò le
Lettere a Milena e magari rileggerò anche i racconti brevi di Kafka che ormai ho dimenticato (salvo ovviamente quello della
metamorfosi in scarafaggio di Gregor Samsa).
Per
libera associazione, consiglio a tutti un film da vedere o rivedere:
Brazil (1985) del regista inglese
Terry Gilliam. Una pellicola che probabilmente non avrei apprezzato quanto merita, senza avere presente lo sguardo acuto, paradossale, disincantato, con cui Kafka ha penetrato il mondo moderno: la trama di
Brazil infatti si sviluppa tra i meandri di una città burocratizzata, totalitaria e ossessiva che sembra uscita pari pari dalla sua fantasia.
Buonanotte, conto di svegliarmi con due braccia e due gambe pure domani! :-)
Oddio...addirittura citare il mio blog in un post... sono particolarmente commossa (e imbarazzata) non so proprio come esprimere la mia gratitudine...grazie.
RispondiEliminaÈ la blogsfera, baby! :-)
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