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sabato 2 agosto 2008

Altro che nucleare, ecco il solare 24/24h!

Ma che succede a quelli del MIT? A giudicare da quanto riportano i mass media hanno deciso di rivoluzionare l'uso del fotovoltaico: abbattendone i limiti e moltiplicandone il rendimento. Dopo la "vernice cattura luce" ecco riprodotta una sorta di fotosintesi clorofilliana artificiale che pare il trait d'union tra energia solare ed economia dell'idrogeno di Rifkin (tutti i riferimenti al link interno qui sopra). Secondo il redazionale riportato su www.corriere.it il 31 luglio scorso, l'applicazione su larga scala del processo sarebbe facile e richiederebbe non più di dieci anni... altro che nucleare!

Usa: scoperto sistema
per immagazzinare energia solare
in modo efficiente


Studio Mit: disegnato un nuovo tipo di catalizzatore
che permette di utilizzare il calore dei pannelli solari


BOSTON (USA) - Promette una vera e propria «rivoluzione» nell'uso dell'energia solare la scoperta fatta dagli ingegneri del Massachussets institute of technology (Mit) di Boston. In uno studio pubblicato dalla rivista «Science» hanno infatti descritto per la prima volta un modo per immagazzinare l'energia prodotta dai pannelli solari.

LA SCOPERTA - La scoperta è stata ispirata da uno dei passaggi della fotosintesi, in cui l'acqua viene scissa in idrogeno e ossigeno. Per riuscire a ripetere lo stesso procedimento i ricercatori hanno disegnato un nuovo catalizzatore, cioè una sostanza che favorisce una reazione ma che alla fine può essere recuperata intatta, poco costoso e che funziona a temperatura ambiente. Il sistema progettato prevede che l'elettricità prodotta ad esempio da un pannello fotovoltaico venga utilizzata, insieme al catalizzatore nuovo e a uno tradizionale, per scindere l'acqua in idrogeno e ossigeno gassosi. Questi possono essere immagazzinati e utilizzati per alimentare delle celle a combustibile. «Questo è quello che cercavamo di fare da anni - spiega Daniel Nocera, che ha coordinato lo studio - l'energia solare è sempre stata limitata dal fatto che si interrompeva in assenza di sole. Adesso possiamo considerarla praticamente illimitata». Secondo i ricercatori, l'applicazione su larga scala del processo è molto facile e richiederà non più di dieci anni.

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