(P. Coelho)
Equinozio, Primavera e Pasqua tutti insieme... ma pioggia e freddo o addirittura neve e gelo che battono alle finestre e dentro le abitazioni termosifoni nuovamente caldi. L'anno scorso primavera e fioriture anticipate già a gennaio, con i 30 gradi sfiorati a Torino da guinnes dei primati; quest'anno un inverno che - precipitazioni sempre scarse a parte - prova a fare il suo dovere come gli inverni di una volta e reclama ancora qualche settimana per i suoi capricci. Sarà stato questo contesto a mettermi un po' di malinconia nel cuore?
Gli innamorati si pérdono negli occhi del partner per ritrovarsi fiore nella primavera di un nuovo amore, l'uno nell'altro, per l'altro e con l'altro. Nella loro dolce follia si nutre la passione che non sazia mai la sua fame. Quel che accade a due amanti nella fase aurea dell'innamoramento è fondamentale per il loro destino di coppia: vengono seminati bulbi che potranno aprirsi per molti anni a seguire se avranno humus e acqua. Parlo dei progetti che un uomo e una donna sognano, desiderano, concretizzano mentre brillano uniti nella stella dell'innamoramento. Esperienze che uniscono e appagano quanto il corpo e l'anima della persona amata: una vacanza particolare, l'idea di diventare una coppia stabile, trovare, ristrutturare, arredare una casa, scoprirsi voglie di mamme e papà... È fondamentale per il destino di una coppia tutto ciò che pianta nel suo giardino, sotto il sole caldo e avvolgente dell'amore nascente. Quante più cose avrà intrapreso nella sua alba, tanto più - se la fortuna darà una mano - la coppia riuscirà a protrarre nel tempo il suo tramonto. Sono condizioni necessarie ma non sufficienti... le ragioni per cui certi amori durano e altri no restano un mistero.
Ma ci sono tante e diverse traiettorie del cuore. Amori belli come una danza di farfalle dell'arcobaleno, pieni di passione ed emozioni, ma senza capacità e volontà di proiettarsi fuori dalle pareti e dai giorni e dalle ore che ne segnano i confini. Amori pieni di ebrezza e vertigine del volo, di sequenze di attimi infiniti, di gioia ed eccitazione che arde fino a quando il focolare avrà legna. Non manca loro la condivisione profonda né quella delle piccole cose, ma vanno in scena in un teatro chiuso, perché non possono essere raccontati al mondo a voce alta. E non sono amori mediocri, sono semplicemente amori incompiuti: entrambi i partner finiscono col sentire la mancanza di un terreno su cui poggiare i piedi domani. Sono case che nascono già coi muri crepati, come se invecchiassero prima di essere abitate; piene di sogni ma destinate a svuotarsi pure di loro.
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