(Antoine de Saint-Exupéry)
Per chi ha curiosità e tempo di gettare uno sguardo sulle ultime frontiere dell'astrofisica e di ampliare la propria visione del cosmo, segnalo sul sito de La Repubblica un interessante articolo di Luigi Bignami sulla materia oscura, della quale, dopo tanti annunci e smentite, pare sia stata finalmente provata l'esistenza.
La rivoluzione copernicana proiettò l'uomo dal centro alla periferia dell'universo... bazzecole. Le teorie sul fatto che la vita sia un fenomeno comune nell'universo abbondano; ormai la frequente scoperta di nuovi sistemi solari adatti ad ospitarla non fa più notizia... quisquilie infatti. Probabilmente è ormai solo questione di tempo perché siano scoperte prove di vita extraterrestre... ma questo è niente. Ora persino l'universo visibile si sta dimostrando ben poca cosa rispetto a ciò che potrebbe essere l'universo vero: la materia che noi conosciamo - gli atomi che compongono i gas interstellari, le stelle, i pianeti, i nostri corpi - sarebbe appena il 4% di ciò che esiste; un altro 24% sarebbe composto da materia scura (invisibile) e il rimanente 74% sarebbe energia oscura.
La visione che la fisica moderna sta mettendo insieme richiama alla mente quelle date dai mistici o dai chiaroveggenti: la materia sarebbe letteralmente un velo (di Maya) che copre e nasconde una realtà invisibile, alternativa, straordinariamente estesa e ramificata, quantitativamente e qualitativamente predominante rispetto a ciò che noi vediamo e consideriamo reale.
Tra l'altro si aprono nuove prospettive epistemologiche: materia ed energia oscure non possono essere rilevate direttamente dai nostri strumenti (fatti di atomi), lasciano però tracce indirette, che costituiscono una sorta di "pistola fumante", quella da cui Dio - perdonate l'immagine un po' azzardata - avrebbe sparato il big bang! Si tratta dell'effetto detto lente gravitazionale: per quanto invisibile anche la materia scura possiede una massa, pertanto può deviare la luce e dunque lasciarci una sorta di "ombra" della sua posizione.
Ci vorrà ancora molto tempo per vedere metodologie simile applicate a tutti i fenomeni metafisici che ad oggi la scienza ha negato perché invisibili? Riusciremo a dimostrare l'esistenza dell'anima con la testa oltre che col cuore? Si dice che il XXI secolo e (e la cosiddetta Età dell'Acquario) concilierà insieme scienza e spiritualità, intanto già comincia a mettere la tecnologia al servizio di un'idea si sviluppo sostenibile. Tanti piccoli segnali convergono in questa direzione, sempre più numerosi. Il Piccolo Principe da lassù fa il tifo per noi.
La rivoluzione copernicana proiettò l'uomo dal centro alla periferia dell'universo... bazzecole. Le teorie sul fatto che la vita sia un fenomeno comune nell'universo abbondano; ormai la frequente scoperta di nuovi sistemi solari adatti ad ospitarla non fa più notizia... quisquilie infatti. Probabilmente è ormai solo questione di tempo perché siano scoperte prove di vita extraterrestre... ma questo è niente. Ora persino l'universo visibile si sta dimostrando ben poca cosa rispetto a ciò che potrebbe essere l'universo vero: la materia che noi conosciamo - gli atomi che compongono i gas interstellari, le stelle, i pianeti, i nostri corpi - sarebbe appena il 4% di ciò che esiste; un altro 24% sarebbe composto da materia scura (invisibile) e il rimanente 74% sarebbe energia oscura.
La visione che la fisica moderna sta mettendo insieme richiama alla mente quelle date dai mistici o dai chiaroveggenti: la materia sarebbe letteralmente un velo (di Maya) che copre e nasconde una realtà invisibile, alternativa, straordinariamente estesa e ramificata, quantitativamente e qualitativamente predominante rispetto a ciò che noi vediamo e consideriamo reale.
Tra l'altro si aprono nuove prospettive epistemologiche: materia ed energia oscure non possono essere rilevate direttamente dai nostri strumenti (fatti di atomi), lasciano però tracce indirette, che costituiscono una sorta di "pistola fumante", quella da cui Dio - perdonate l'immagine un po' azzardata - avrebbe sparato il big bang! Si tratta dell'effetto detto lente gravitazionale: per quanto invisibile anche la materia scura possiede una massa, pertanto può deviare la luce e dunque lasciarci una sorta di "ombra" della sua posizione.
Ci vorrà ancora molto tempo per vedere metodologie simile applicate a tutti i fenomeni metafisici che ad oggi la scienza ha negato perché invisibili? Riusciremo a dimostrare l'esistenza dell'anima con la testa oltre che col cuore? Si dice che il XXI secolo e (e la cosiddetta Età dell'Acquario) concilierà insieme scienza e spiritualità, intanto già comincia a mettere la tecnologia al servizio di un'idea si sviluppo sostenibile. Tanti piccoli segnali convergono in questa direzione, sempre più numerosi. Il Piccolo Principe da lassù fa il tifo per noi.
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