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giovedì 17 gennaio 2008

Un po' di pubblicità al commercio equo-solidale

Riporto da www.monimbo.it.



"Monimbò è un quartiere di Masaya, città del Nicaragua che ebbe un ruolo centrale durante la rivoluzione sandinista, ma anche il nome di un movimento di indigeni che, attraverso l'associazione di Artigiani di Monimbò, coordina la produzione e la commercializzazione dei prodotti di cooperative e gruppi associati.
La Bottega del Mondo Monimbò
è presente a Perugia dal 1992, prima come associazione e, dal 1997, come cooperativa senza fini di lucro. La bottega è allestita all'interno di un antico oratorio del '600. Oltre alle attività di vendita dei prodotti del Commercio Equo e Solidale, la bottega è al centro di numerose attività come cene tematiche, riunioni, incontri nelle scuole, campagne di sensibilizzazione, attività di formazione e culturali, attività di rete fra le varie associazioni del territorio cittadino e regionale. Queste attività aiutano a creare momenti di informazione e di sensibilizzazione sulle problematiche dei rapporti Nord-Sud del mondo, sull’importanza del ruolo che ciascuno di noi può ricoprire, in quanto consumatore in grado di indirizzare con le sue scelte di consumo le scelte politico-imprenditoriali delle aziende."

Oggi ho avuto conferma che Monimbò (presente in Umbria a Perugia, Ponte S. Giovanni e Terni) è nel gruppo degli sponsor della mostra Donne di Vrindavan, vale a dire insieme a Lega delle Cooperative Umbria, Liberia dell'Anima di Perugia, studi fotografici Arc en ciel di Perugia e Terni, agenzia pubblicitaria TI&RREBI e Digitalpoint Stampe Digitali di Perugia, e dulcis in fundo due Istituti bancari umbri che hanno promesso il loro fondamentale appoggio e che a giorni comunicheranno l'entità del loro contributo.

Monimbò darà un prezioso supporto logistico a Donne di Vrindavan, aiutando a promuovere l'iniziativa all'interno del proprio circuito... e curando i coffe break in occasione delle inaugurazioni umbre!

Purtroppo non sono tempi facili per nessuno, nemmeno per Monimbò. Ed è un peccato! Ché di negozi di commercio equo e solidale ce ne sono molti meno di quanto sarebbe auspicabile. Perciò, quando volete gustare cioccolate e cibi e spezie che difficilmente trovereste al supermercato, o fare un regalo particolare ai vostri amici, o comprarvi un oggetto etnico per la vostra casa ecc. e allo stesso tempo dare una mano al "sud" del mondo ed ai paladini del commercio etico, ricordatevi di fare un salto alle botteghe del consumo alternativo: lascio anche il link per trovare quella più vicina a dove abitate, regione per regione e città per città.

2 commenti:

  1. I tempi per Monimbò non sono facili per colpa delle sue azioni... attenzione al fumo negli occhi!! A volte il cioccolato che sembra dolce si scopre amarissimo.

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  2. Caro anonimo,
    apprezzo chi argomenta e circostanzia le proprie affermazioni; diffido viceversa di quanti sparano frasi ad effetto senza puntellarle ad alcunché. Al momento sembreresti rientrare in questa seconda categoria.
    Francamente non so a cosa ti riferisci, però vedo che sentenzi un giudizio gratuito dietro il facile schermo dell'anonimato... azione tutt'altro he encomiabile.
    Per me Monimbò corrisponde semplicemente ai volti e alle voci di quelle persone che ne fanno parte e conosco qui a Perugia. Persone che reputo in gamba è lodabili per il loro impegno. Mi sono interessato dei collegamenti che hanno in India, con le cooperative di produttori locali, e le loro azioni in quel contesto mi sono parse limpide piuttosto che fumose. Altro non so.

    P.S. come mi piace il caffè amaro allo stesso modo preferisco di gran lunga il cioccolato amaro a quello dolce... certe metafore andrebbero riflettute meglio.

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