Complice un sogno che al risveglio, a dispetto del solito, ho ricordato per un po', stamattina parlerei un secondo di me... o meglio di quel che desidero, che sta a me come il calco in gesso sta al modello in creta!
Incontrare il Genio della Lampada mette di fronte a una grande responsabilità. "Solo tre desideri", ti dice, come un contabile pronto a tagliare voci dal tuo libro mastro. Diavolo, quanto sono pochi tre! E allora cerchi il desiderio nella cui realizzazione stanno i semi di ulteriori desideri, cerchi di costruire una gerarchia di desiderata, con una prima linea di desideri principali e una retrovia di desideri secondari o comunque riconducibili ai primi. E infine l'ultima drastica selezione: tre su tutti.
E commentando il regolamento che devi sottoscrivere, il Genio ti spiega pure che non valgono i desideri che riguardano direttamente il destino di altre persone, né individuale né collettivo. Non posso insomma chiedere che una certa persona faccia una certa azione, né per me né per lei stessa: né far avverare la pace e cancellare la violenza, né la redistribuzione delle ricchezze, né l'amore pieno e senza limiti per tutto il mondo. Mannaggia... e io che già puntavo a esaudire me stesso esaudendo tutto l'umanità! "Eh no", ridacchia lui, "sarebbe troppo facile e io resterei disoccupato".
Niente da fare, non posso fuggire la scelta né prender tempo, devo guardare solo a me. E c'è pure un'ultima condizione: mi restano pochi minuti per pensarci e me lo dice solo dopo che il cronometro ha già cominciato a correre. Quindi sono con l'acqua alla gola. E decido al volo.
1. Voglio innamorarmi nuovamente, e tanto per cambiare della persona giusta, senza "ma" e senza "però". Da poter essere insieme senza fatica quello che adesso, a ciascuno per conto suo, costa tanto affanno. E niente scherzi, amico Genio: se è davvero la donna "giusta" deve corrispondere pari pari il mio sentimento.
2. Voglio che la mostra Donne di Vrindavan abbia successo, che possa essere veramente replicata in tante città d'Italia. Questo è il desiderio. Se fosse soddisfatto, con la vendita del catalogo (trovando sponsor per ristamparlo) potremmo raccogliere molti fondi per aiutare le strutture di aiuto di Mohini Giri a Vrindavan.
3. Voglio semplicemente avere più tempo, per fare tutto quello che mi piacerebbe o dovrei fare. Ché 24 ore son troppo poche.
Coinciso no?
Incontrare il Genio della Lampada mette di fronte a una grande responsabilità. "Solo tre desideri", ti dice, come un contabile pronto a tagliare voci dal tuo libro mastro. Diavolo, quanto sono pochi tre! E allora cerchi il desiderio nella cui realizzazione stanno i semi di ulteriori desideri, cerchi di costruire una gerarchia di desiderata, con una prima linea di desideri principali e una retrovia di desideri secondari o comunque riconducibili ai primi. E infine l'ultima drastica selezione: tre su tutti.
E commentando il regolamento che devi sottoscrivere, il Genio ti spiega pure che non valgono i desideri che riguardano direttamente il destino di altre persone, né individuale né collettivo. Non posso insomma chiedere che una certa persona faccia una certa azione, né per me né per lei stessa: né far avverare la pace e cancellare la violenza, né la redistribuzione delle ricchezze, né l'amore pieno e senza limiti per tutto il mondo. Mannaggia... e io che già puntavo a esaudire me stesso esaudendo tutto l'umanità! "Eh no", ridacchia lui, "sarebbe troppo facile e io resterei disoccupato".
Niente da fare, non posso fuggire la scelta né prender tempo, devo guardare solo a me. E c'è pure un'ultima condizione: mi restano pochi minuti per pensarci e me lo dice solo dopo che il cronometro ha già cominciato a correre. Quindi sono con l'acqua alla gola. E decido al volo.
1. Voglio innamorarmi nuovamente, e tanto per cambiare della persona giusta, senza "ma" e senza "però". Da poter essere insieme senza fatica quello che adesso, a ciascuno per conto suo, costa tanto affanno. E niente scherzi, amico Genio: se è davvero la donna "giusta" deve corrispondere pari pari il mio sentimento.
2. Voglio che la mostra Donne di Vrindavan abbia successo, che possa essere veramente replicata in tante città d'Italia. Questo è il desiderio. Se fosse soddisfatto, con la vendita del catalogo (trovando sponsor per ristamparlo) potremmo raccogliere molti fondi per aiutare le strutture di aiuto di Mohini Giri a Vrindavan.
3. Voglio semplicemente avere più tempo, per fare tutto quello che mi piacerebbe o dovrei fare. Ché 24 ore son troppo poche.
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