Spesso le soddisfazioni arrivano quando meno te l'aspetti. Un'amica aveva fatto leggere i miei libri a una sua amica a cui erano piaciuti molto al punto da parlarne con un'altra amica... e alla fine è comparsa una giornalista per intervistarmi e farne un articolo, devo dire ben scritto, pubblicato sul Corriere dell'Umbria di giovedì 15 novembre su tutta pagina 37. Nemo propheta in patria est ma almeno la cronaca locale perugina, che già mi aveva dedicato due brevi articoli nel 2006, si sta accorgendo dei miei libri. La foto (qui accanto) che è stata pubblicata insieme alle copertine dei due libri me la scattò mia figlia nel febbraio 2006 a Cagliari dove eravamo andati a festeggiare il compleanno di mia nonna che compiva un secolo!
Riporto l'articolo integralmente.
[ una penna oltre le stelle ]
IL PROFILO
Alla continua ricerca
di una sintesi degli opposti
Protagonista, la scorsa settimana, di UmbriLibri 2007, Daniele Passerini, 42 anni, di padre umbro e madre sarda, vive a Perugia dal 1973, condividendo la sua quotidianità oggi con la sua supporter numero uno, la figlia Arianna di nove anni. Diplomatosi al Liceo Classico Mariotti, ha studiato qualche anno ingegneria per poi spostarsi sulla laurea breve in servizio sociale. Come obiettore di coscienza ha prestato opera di volontariato in un gruppo-famiglia per disabili. Prima di entrare di ruolo nei servizi pubblici ha lavorato nella cooperazione sociale all'interno di strutture psichiatriche della Asl 2. Diventato assistente sociale specialista, ha nel frattempo conseguito la laurea quadriennale in scienze politiche. Attualmente, come funzionario del Comune di Assisi, si occupa di progettazione sociale. L'esordio da autore arriva nel 2005 con "Ventidue passi d'amore", seguito nel 2006 da "Sospensioni di gravità", entrambi libri inconfondibili, un po' silloge poetica e un po' saggio spirituale, pubblicati da A&B Editrice. Nella sua scrittura riversa un personale mix di cultura umanistica e scientifica, l'interesse per l'esoterismo occidentale e la religiosità orientale, l'amore per la vita e le sue intrinseche contraddizioni, la ricerca della sintesi degli opposti. Si definisce una persona curiosa, desiderosa di estendere le proprie conoscenze e soprattutto di approfondire le emozioni. Suona la chitarra da autodidatta e canta come tenore baritonale nel coro dell'Università di Perugia.
L'originale e stretta relazione individuata da Daniele Passerini
Un numero e la poesia per svelare gli arcani
di Ramona Premoto
"Così siamo partiti: / sprovveduti come fanciulli / tanto incoscienti / da esser quasi saggi". Parole che riecheggiano il principio di una storia d'amore. Oppure frasi che attestano l'inizio di un viaggio, quello tra lo scrittore e il suo imprevedibile '
duende', fuoco che sconvolge ogni geometria, quasi per caso, demone da scovare nel più profondo del proprio sangue, "scacciando l'angelo e facendo sgambetto alla musa" (
Garcia Lorca). Versi dello scrittore umbro Daniele Passerini incastonati nei rari
'Ori' di Luigi Mariani accanto a grandi nomi come
Alda Merini, la soddisfazione di un poeta che con due libri intraprende oggi il suo cammino verso l'arte. "La scintilla creativa divampa circa tre anni fa con il primo libro '
Ventidue passi d'amore': cronaca di una storia d'amore vera attraverso le 22 poesie nate dalla relazione vissuta - spiega Passerini -. E' stato un rapporto per me importante ma strano, non ricambiato, che ha smosso dentro diverse cose. A distanza di anni, leggendo le poesie scritte in quei momenti, mi resi conto che parlavano di qualcosa, decisi così, a gennaio del 2005 di metterle insieme donandogli un senso". Qui compare l'associazione paradossale che accompagnerà poi tutte le sue produzioni: il numero e la poesia. Opposti inconciliabili che convergono dunque nei suoi versi? "Scoprii con stupore che le poesie erano 22, un numero importante, come gli arcani maggiori, le lettere dell'alfabeto ebraico, il doppio undici. E' un libro che è voluto nascere, io mi sono messo semplicemente in ascolto di ciò che arrivava. Le poesie raccontano i vari volti di un amore, dalla passione alla delusione, sono figlie di momenti. Messe insieme sono loro che in realtà hanno scritto il libro". Dalla prima creazione dai tratti monocorde passiamo a 'Sospensioni di gravità', caleidoscopio di cose, sentimenti e persone. "Nel periodo di promozione del primo libro cominciavo a creare nuove poesie, anche questa volta ho cominciato a metterle insieme e ho visto nascere, quasi da spettatore inerme, la struttura portante di un nuovo libro. Una giostra di stili che narrano dell'amore in senso generale che può nascere dall'incrocio di due sguardi. L'incontro tra l'uomo e la donna, vera o archetipica. Il tema alla base è astrologico e anche qui compare il numero. Mi accorsi che le poesie scandivano un ritmo di 7, 4 gruppi di poesie da 7 per un totale di 28: le fasi lunari. La forza dell'inconscio aveva tirato fuori il numero dei pianeti dell'astrologia classica, il sistema solare".
"Donne di Vrindavan", un progetto ambizioso in cantiere? "Si tratta di una mostra fotografica promossa dal Comitato 8 Marzo di Perugia in esposizione alla Rocca Paolina dall'8 al 16 marzo, ad Assisi dal 5 al 12 aprile a a Spoleto dal 19 al 26. Sono 35 fotografie selezionate dal reportage nella città indiana di Tamara Farnetani, accompagnate dai miei versi. L'India è qualcosa che sfugge a noi occidentali, una realtà che non possiamo definire. Vrindavan con le sue vedove è vista da sempre come la parte dell'India della sofferenza, anche se più guardavo quei primi piani patiti e più mi parlavano di fierezza e speranza. Ho lasciato che fossero le fotografie a raccontarmi di una realtà lontana e ho scritto dell'universale".
La giornalista è stata bravissima a condensare in così poco spazio e in modo accattivante tante informazioni. Preciso solo che l'associazione "numero e poesia" ha accompagnato i primi due libri ma non accompagnerà tutta la mia produzione: ad esempio né i versi scritti per la mostra su Vrindavan né altri libri che ho in cantiere sono collegati alla simbologia dei numeri. L'articolo mi dà lo spunto per scrivere - appena avrò tempo - un post sul legame tra i 7 pianeti dell'astrologia classica, le orbite del sistema solare, la struttura lunare 7x4 di Sospensioni di gravità.
Lo stupore continua...
RispondiEliminaGrazie per 'Sospensioni di gravità'.
Amina
Contento che ti sia piaciuto anche lui.
RispondiEliminaE cosa ti ha stupito?
Comunque vedo che me lo stai proprio passando al microscopio il blog! :)
A presto Ami.
'Ami' come 'Mody'(Modesta)? mi piace... si.. si... :-)
RispondiEliminaLo stupore continua... si... nel senso che le poesie e prose introduttive di 'Sospensioni di gravità' svelano e spiegano le molteplici sfumature del rapporto uomo-anima e uomo-donna attraverso immagini che arrivano direttamente al cuore... al cervello... e al corpo.
Ne ho sottolineato diverse... è un mio vezzo... sottolineo sempre i passaggi che mi colpiscono di ciò che leggo sia esso un articolo, un romanzo, un saggio, una poesia... per l'appunto.
Quella che in questo momento mi colpisce maggiormente per la passionalità schietta che trasmette è 'Innamoràle'.
E' vero, sto setacciando il tuo blog perché mi piace quello che ci trovo. E' stato un pò faticoso trovare il primo post in assoluto; ma... volevo conoscere l'inizio di tutto ciò!
Baci,
Amina
P.S.: ti sei ripreso dallo spavento? :-))))) io si!
Be' siamo in tanti ad avere il vezzo del sottolineare. Se non ho una matita a portata di mano non posso leggere un libro. A distanza anche d'anni, è bello andare a rivedere cosa ci aveva colpito: notare quanto non siamo cambiati o al contrario quanto lo siamo.
RispondiEliminaPensa che Innamoràle l'ho scritta per una donna con cui ho scambiato giusto due parole e non ho più visto. Però qualcosa in lei mi ha colpito e ne è nata quella poesia scritta di getto.
Bacio della buonanotte
P.S. Per ora riesco a tenere lo spavento sotto controllo!
Daniele.. sporcati un pò, altrimenti non sarai mai veramente libero.... campione delle ritirate lo sei già... Se reputi una persona maleducata e ignorante.. diglielo subito e non solo quando sai di non poter più ottenere.
RispondiEliminaSicuramente ho esagerato... non esistono persone maleducate e ignoranti ma persone che, in determinati momenti, si comportano o risultano essere, a qualcun altro, come se fossero tali.
RispondiEliminaMa non bisogna necessariamente imboccare tutte le strade di tutti i bivi che incontriamo, l'ho fatto, mi ci sono sporcato a sufficienza, ora dico basta: scelgo un percorso... non appena mi faccio una idea (prima come potrei?) di dove sto rispetto alla "mappa".
Tutto qui. Stammi bene