"Casualmente" la segnalazione di questa iniziativa mi arriva a pennello proprio dopo i post che ho scritto in occasione del Blog Action Day sull'ambiente... davvero una perfetta sincronicità. Non si finisce mai di imparare!
come costruire un critical garden
MANUALE DEL GIARDINO ABUSIVO
Qui di seguito ci sono un po’ di consigli su come dedicarsi ai Critical Gardens, riassunti in un elenco di undici punti base su cui meditare. Non sono regole, sono solo alcuni suggerimenti di giardinaggio urbano.
1. Individuate un terreno abbandonato nella vostra zona.
Vi sorprenderà scoprire quanti piccoli appezzamenti di suolo abbandonato e pubblico ci siano. Aiuole trascurate, fioriere di cemento piene di rifiuti nelle quali le piante crescono senza controllo, zone abbandonate… Sceglietene uno vicino a casa, che magari vedete tutti i giorni andando a lavorare o a fare la spesa, e adottatelo. Sarà molto più facile prendersene cura.
2. Pianificate la vostra missione.
Scegliete un giorno e segnatelo sulla vostra agenda come come la giornata giusta per partire all’attacco con il vostro Critical Garden. Invitate amici che vi sostengono oppure arruolate degli sconosciuti con condividono le vostre idee annunciando l’attacco sul sito www.criticalgarden.com
3. Trovate un fornitore locale di piante.
Più a buon mercato, meglio è. Per chi abita in città, rivolgetevi a negozi di fai da te, supermercati e grossisti locali. Le piante che costano meno sono quelle gratis. Capita che dei vivai abbiano delle piante in più da donarvi per la causa. O fatevi amico qualcuno con un giardino. Pensate a questi luoghi come a dei campi di addestramento per raccogliere sementi, talee e piante adatte alla grande avventura del crescere nel selvaggio suolo pubblico. Se vi avanza del materiale, rendetelo disponibile ad altri Critical Gardeners della vostra zona mettendo un avviso nella pagina web.
4. Scegliete le piante per la battaglia in prima linea.
Pensate a piante robuste – in grado di resistere alla mancanza di acqua e al freddo e, in alcune zone, di essere calpestate dai passanti! Per buona parte del tempo queste piante devono saper badare a se stesse. Pensate ad un impatto visivo – colori, fogliame da sempreverdi, dimensioni. Queste piante devono poter creare un’area verde per buona parte dell’anno. Visitate la pagina web per per condividere le vostre conoscenze di orticultura.
5. Procuratevi dei sacchi.
Sacchetti di plastica e sacchi della spazzatura non solo vi aiutano a non sporcarvi le scarpe, ma sono essenziali per eliminare i detriti. Rifiuti, vasi da fiore e sassolini vanno portati via. Per i detriti più piccoli riutilizzate sacchetti trasportati dal vento; per quelli più consistenti riutilizzate sacchi da compostaggio o da materiali edili. La loro spessa plastica non si strappa e potete usarli per trasportare un bel po’ di materiali al più vicino contenitore per rifiuti.
6. Innaffiate regolarmente.
Una delle responsabilità del Critical Gardener è quella di continuare a prendersi cura dei propri interventi. Il Critical Gardener di solito si porta dietro l’acqua per innaffiare (a New York si possono utilizzare idranti dei vigili del fuoco della starda); si possono usare le taniche per la benzina, ideali per trasportare liquidi. L’unico problema è che a volte dei passanti possano scambiarvi per piromani notturni.
7. Bombe di semi.
Per le aree ad accesso difficile o dove non è possibile scavare, utilizzate una “bomba di semi”, costituita da semi e terreno avvolti in una capsula “esplosiva”. Le istruzioni sono state scritte nel 1973 dal New York’s Green Guerrillas e sono state gentilmente fornite da Donald Loggins.
8. Passate parola.
Fate sapere cosa avete fatto infilando dei volantini informativi sotto le porte dei residenti della zona di guerra del Critical Gardens, affiggeteli sulle cabine telefoniche od alle fermate degli autobus, conficcate un cartello nel terreno. Cercate di parlarne con i passanti, portatevi dietro degli attrezzi da giardinaggio di scorta. Accogliete con favore stampa e media locali, in particolare se contribuiranno ai costi dell’iniziativa, cosa che spesso fanno.
Citando le fonti di questo post vi lascio due link da visitare:
- ho trovato la foto in un articolo sui guerrilla-gardeners intitolato GREEN INVADER.
- Il decalogo (anzi endecalogo) di green guerrilla proviene direttamente dal sito di CRITICAL GARDEN.
Sono contentissima di condividere l'amore per le piante ed il verde urbano con altre persone ... non l'avrei mai creduto !!!
RispondiEliminaSenza conoscere quest'iniziativa già spontaneamente provvedo, anche se in misura del tutto insufficiente, a curare quei quattro sterpi rimasti vicino a casa mia ... solo con il costante timore di poter essere criticata (in fondo in Italia chi ha a cuore il bene comune è considerato, nella migliore delle ipotesi, fuori di testa.
Ma se fossimo sempre di più ...
ciao
Vanessa