Ed è più o meno nei giorni del mio ultimo post, quello sulle maschere, che avevo trovato su www.repubblica.it la canzone di un bambino del Darfur di 12 anni, Adam, registrata da una volontaria di Medici Senza Frontiere. Avevo tenuto da parte il link per metterlo qui sul blog.
Che un bambino possa spontaneamente creare, in uno dei luoghi del pianeta più martoriati da guerra e povertà, una canzone così matura lo trovo meno un piccolo miracolo che un segno di grande speranza... da un po' di tempo si parla (chi bazzica siti e pubblicazioni new age mi capirà al volo) di bambini indaco e cristallo alludendo a una generazione speciale... è un topos abbastanza comune nella fantascienza quello delle mutazioni genetiche che producono di colpo un'evoluzione della specie: individui dotati di intelligenza, sensibilità, spiritualità e poteri paranormali particolari. Ma qua parliamo di realtà non di fantasia: la Terra ha davvero bisogno di donne e uomini nuovi, con una coscienza eco-planetaria, infiammati da desiderio di pace e fratellanza, portatori di una religiosità che nasca realmente dal cuore e non da Fedi e Confessioni contrapposte.
Chissà che il piccolo Adam, con quella grande voglia di andare a scuola ed imparare gridata con forza nelle parole che canta, non diventi uno degli uomini di governo di domani. Uno degli uomini nuovi che riuscirà a completare il processo di guarigione della ferita purulenta che divide il nord dal sud del mondo. Perché è solo questione di tempo, il processo è già iniziato ed il passaggio dal nostro vecchio ordine - dell'ineguaglianza e della ricchezza di pochi a scapito di troppi - a quello nuovo - delle risorse distribuite a tutti - non sarà di certo indolore, ma è a questo che si dovrà arrivare. Non credo che lo vedrò, ma spero che almeno lo intraveda mia figlia!
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