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domenica 11 marzo 2007

Ritmi e gesti

Continua la serie delle filastrocche (in rima sbaciucchiata!) che creo insieme a mia figlia soprattutto durante gli spostamenti in automobile. Questa è di ieri mattina dunque fresca fresca, quasi come il pane a cui accenna...
 
Ritmi e gesti

Sale nel cielo il Sole
a maturare il grano
scende dal palmo il sale
a dar sapore al pane.
I gesti della gente
i ritmi del pianeta
all'anima che sente
ricordano la meta.

3 commenti:

  1. E l'Anima parlò a Io.

    Anima: Ricordi gli attimi gioiosi, passati, trascorsi, scivolati via col tempo, ricordi?

    Io : No.

    Anima: Perchè?

    Io : E' trascorso troppo tempo da quella pace a questa guerra, ora c'è il silenzio,massacro, violenza, solitudine. Davanti a me c'è... C'è...

    Anima: Cosa? Cosa c'è?

    E mentre sul volto di Io scivolava una lacrima, l'Anima l'osservava con occhio incompreso, voleva capire, era curiosa, e con la mano accarezzava le sue guance pallide.

    Lui prese la mano dell'Anima, la portò al cuore e disse:

    Io : Senti?

    Anima: Cosa? non sento niente.

    Io : Infatti. Il mio spirito è morto, il mio cuore non batte più, non prova più amore, non sente più l'affetto,è carico solo di odio e rancore.

    Anima: Perchè tutto questo? Perchè?

    Io non rispondeva e il silenzio come in un cimitero combeva.

    Anima: Ti prego rispondimi! sfogati, urla, piangi! Non aver paura, sono qui per asciugare le tue lacrime.Dimmi cosa c'è ora davanti te.

    Con il cuore in gola, Io, balbettava, faceva un sospiro e provava a pronunciare una parola, poi un'altra.

    Io : Adesso... davanti a me c'è il nulla, il vuoto,

    -Le lacrime continuavano a scendere dal volto di Io- un lungo tunnel, la cui uscita non esiste. Sono inciampato tra le mie ali, e non riesco più a volare. Ci provo, mi rialzo, ma poi cado.

    Molte volte ho provato a tagliarle, per diventare come tutti gli altri, per poter camminare senza essere guardato diversamente.Tante.Troppe.

    Sono stanco.

    Avevo creato un muro intorno a me, adesso lo prendo a pugni, a calci, cerco di abbatterlo, grido per chiedere aiuto, ma è così spesso che nessuno riesce ad udirmi.

    Anima: Io, basta piangere, non ti puoi tagliare le tue lunghe ali nere. Sei quello che sei. Vanne fiero, perchè di angeli in questo mondo ce ne sono pochi, pochissimi, se le taglierai sarai come tutti gli altri umani, stupidi, ipocriti, schifosi.

    Adesso prenderò un martello e abbatterò il muro causa del tuo dolore.

    Io : Ci vorrà tempo, ti stancherai prima di aver iniziato.

    Anima: Ci proverò... Farò d tutto per farlo crollare. Non te lo giuro, non te lo prometto, eseguo la mia parola.

    Io non capiva, era chiuso in se stesso, non voleva ascoltare l'Anima e continuava a piangere nel suo eterno dolore, fino a che non prese un coltello e se lo conficcò nel cuore ormai privo di emozioni, cadde, come aveva sempre fatto, e si accasciò a terra. L'Anima, afflitta, in colpa per non aver abbattuto il muro abbastanza in fretta, prese il corpo dell'Angelo, facendo attenzione a non sgualcire le ali, e lo seppellì sotto un salice piangente sperando che i rami cadenti avrebbero difeso quel corpo privo di vita dal male.

    Ogni giorno l'Anima andava sotto l'albero e ripeteva:

    "Ti giuro Io,un giorno riuscirò ad abbattere quel muro".

    L'anima ci mise anni e secoli per tentare di abbatterlo. Non si arrendeva. Voleva a tutti i costi buttare giù quel muro maledetto. Bhe ci riuscì. L'Anima stupita, ammaliata, affascinata, catturata da tale bellezza, guardò con splendore. Cosa c'era? Neanche il più grande scrittore puo' descriverlo.

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  2. Contributo bello e interessante, davvero grazie Ideavagante (il tuo nick mi ricorda qualcosa... ti chiami per caso Giovanni?!).
    C'è solo un punto che mi suona un po' strano, questo:
    "Io, basta piangere, non ti puoi tagliare le tue lunghe ali nere. Sei quello che sei. Vanne fiero, perchè di angeli in questo mondo ce ne sono pochi, pochissimi, se le taglierai sarai COME TUTTI GLI ALTRI UMANI, STUPIDI, IPOCRITI, SCHIFOSI."
    Le parole che ho evidenziato (in maiuscolo) non sono parole "da Anima", assolutamente no: sono proprio parole "da umano"... non è mica vero che tutti gli umani sono stupidi, ipocriti, schifosi!
    Il finale del pezzo lo trovo invece perfetto! A presto.

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  3. Lo hai scritto tu Ideavagante? In fondo non hai riportato alcuna fonte... Ne sarei felice perchè così magari potresti ribaltare la mia obiezione. Perchè in effetti più rileggo il brano e più sento che qualcosa mi sfugge dei ruoli e identità di questa Anima, un po' particolare, e di questo Io che imprigiona un Angelo caduto.

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