tag:blogger.com,1999:blog-18734659.post9026087109186825812..comments2023-10-14T13:47:13.402+02:00Comments on 22 PASSI D'AMORE e dintorni: Femminicidio: perché nessuno ferma la morteDaniele Passerinihttp://www.blogger.com/profile/16270020544192693577noreply@blogger.comBlogger82125tag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-13810454356321939842018-04-20T14:36:09.393+02:002018-04-20T14:36:09.393+02:00Oggi, 20 aprile 2018 due femminicidi e il cadavere...Oggi, 20 aprile 2018 due femminicidi e il cadavere di una donna assassinata trovato a Roma.Franco Sarbiahttps://www.blogger.com/profile/07746347239069080479noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-62754764469993861342018-04-19T12:39:49.047+02:002018-04-19T12:39:49.047+02:00L'unico governo ora disponibile credo sia quel...L'unico governo ora disponibile credo sia quello M5S-DS-EU a guida Gentiloni capace di intermediare tra gli opposti e con i due ministeri del Lavoro ed economia sempre DS a garanzia. I due dei 5S hanno già detto troppe cavolate e dimostrato ampiamente di essere dei teorici senza un minimo di esperienza pratica. In tal modo forse i DS potrebbero anche accettare senza essere letteralmente inghiottiti dai 5S. Di Maio è ancora ampiamente un mistero e teleguidato dalla compagna esperta nel produrre soggetti di immagine a secondo nella necessità politica . insomma un semplice manichino. Continuo ad essere contrariato del fatto che Di Battista non sia nel governo. Solo così poteva dimostrare quanta verità e quanta fuffa ci sia nel suo personaggio. Scendere dal vaffa sistematico e dall'olimpo delle belle idee avrebbe potuto far capire di spessore fosse. Così <br /> rimane un altro manichino tanto affascinante quanto inutile e pericoloso. Non va mai dimenticato che siamo sempre in un periodo di forte crisi economica e sociale e nessuno ha la bacchetta magica. Oggi il rischio di bruciarsi per qualunque forza politica è reale. Occorre essere realisti e capire gli sforzi di chi ci governerà senza infierire troppo e pretendere troppo. Nessuno aggiusterà tutto in breve tempo.. Bisogna semplicemente provarci con forza ed umiltà. Occorre che ci dicano la verità tutta senza nascondere nulla e senza partigianeria, creando così una partecipazione ed orgoglio nazionale in un clima di collaborazione vera nel rispetto dei ruoli. Vediamo...Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/09153588248019127024noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-81442778041223043622018-04-19T10:11:30.359+02:002018-04-19T10:11:30.359+02:00O.T. Spero nell'incarico esplorativo a Fico e ...O.T. Spero nell'incarico esplorativo a Fico e nella disponibilità di PD e LEU a un governo a guida Di Maio. Sarebbe una imperdibile opportunità di cambiamento. Se fallirà temo si apra la campagna acquisti di parlamentari PD da parte di Berlusconi.Franco Sarbiahttps://www.blogger.com/profile/07746347239069080479noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-4798730000964516862018-04-19T09:17:08.758+02:002018-04-19T09:17:08.758+02:00@Sarbia
Personalmente trovo il termine buonista un...@Sarbia<br />Personalmente trovo il termine buonista un termine diseducativo e per questa ragione improprio, come quando si dice che una persona è troppo buona sottintendendo che è stupida. Anche questa è una parola fortemente maschilista, tanto per rimanere nel tema da te affrontato.<br />Tra coloro che usano il termine buonista, quelli stessi lo userebbero verso Gesù Cristo? Non può esserci negatività nell'esprimere bontà, mentre nell'espressione della cattiveria c'è sempre negatività.pegupe@gmail.comhttps://www.blogger.com/profile/08434135141282389351noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-34538092371506988242018-04-18T17:33:24.418+02:002018-04-18T17:33:24.418+02:00Segnalazione linguistica. Buonismo è un neologismo...Segnalazione linguistica. Buonismo è un neologismo ormai d'uso comune. Ma spesso è stato utilizzato per squalificare i sostenitori della necessità dei salvataggi in mare da parte di chi rifiuta per principio tali interventi umanitari. Qualche linguista ha visto in questo uso una matrice comune con un neologismo diffuso a seguito delle leggi razziali a fine anni 30: pietismo. Erano detti pietisti quanti si dichiaravano contrari ala persecuzione e alla deportazione degli ebrei. Analogamente sono detti buonisti quanti ritengono un dovere salvare le vite dei profughi in pericolo. Franco Sarbiahttps://www.blogger.com/profile/07746347239069080479noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-41457004021283563752018-04-18T15:27:31.089+02:002018-04-18T15:27:31.089+02:00@ Silvio
Guarda che io ritengo fondate alcune teor...@ Silvio<br />Guarda che io ritengo fondate alcune teorie di Hamer sulle cause del cancro. Assai meno quelle su terapie e prognosi. Ma il mio punto di vista non fa testo né sulle une né sulle altre.Franco Sarbiahttps://www.blogger.com/profile/07746347239069080479noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-50448304308916813282018-04-18T15:14:54.834+02:002018-04-18T15:14:54.834+02:00@Franco Sarbia
Dove non ti piacera: le costellazio...@Franco Sarbia<br />Dove non ti piacera: le costellazioni biologiche fanno parte della nuova medicina di Hamer...Silvio Caggiahttps://www.blogger.com/profile/10961080501940811656noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-25635306140092395712018-04-18T14:20:21.173+02:002018-04-18T14:20:21.173+02:00@ Guglielmo
Ci siamo capiti. Grazie.
@ Silvio
Inte...@ Guglielmo<br />Ci siamo capiti. Grazie.<br />@ Silvio<br />Interessante questa tua visione, dove troviamo bibliografia sull'argomento?Franco Sarbiahttps://www.blogger.com/profile/07746347239069080479noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-53817729728554996932018-04-18T10:15:11.495+02:002018-04-18T10:15:11.495+02:00@Pegupe
"I buonisti sono coloro che direbbero...@Pegupe<br />"I buonisti sono coloro che direbbero: povero ragazzo, è un malato, non è colpa sua, non possiamo infierire su di lui.<br />I cattivisti direbbero: è un essere indegno,abbattetelo!"<br /><br />Il pragmatista direbbe:<br /><br />Se hai visto l'immagine che ho linkato<br /><br />https://goo.gl/images/9wLHGk<br /><br />comprendi che siamo di fronte sì ad una "malattia", ma anche a come poterne uscire...<br />Sull'emisfero sinistro leggi:<br />-frustrazione sessuale (vene coronarie / cervice uterina)<br />-indecisione/identità territoriale (mucosa rettale)<br />Sull'emisfero destro leggi:<br />-perdita de territorio (arterie coronarie / vescicole seminali)<br />-contrarietà territoriale (piccola curva dello stomaco / vie biliari)<br /><br />Sblocca almeno uno dei 4 conflitti e sei fuori dalla costellazione omicida.<br />Silvio Caggiahttps://www.blogger.com/profile/10961080501940811656noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-85276888186178090162018-04-18T09:40:01.463+02:002018-04-18T09:40:01.463+02:00@Claudio
“Colpevoli tutti, nessun colpevole”
Nes...@Claudio<br /><br /> “Colpevoli tutti, nessun colpevole”<br />Nessuna lapidazione, almeno da parte mia. Si potrebbe avere un approccio esattamente all’opposto, tutti siamo vittime e quindi, ogni individuo, non è colpevole, e nessuno ha il diritto di giudicare il suo simile, perché ha nessuno è data la possibilità di sapere come si sarebbe comportato se avesse vissuto nei minimi dettagli l’esperienza di chi si è reso colpevole. Ma noi siamo in una società e, come ogni società, non può esimersi dal giudicare chi danneggi il suo simile. L’idea che ognuno sia vittima del suo passato è un approccio psicologico, il secondo, quello della convivenza sociale, è un approccio sociologico. La psicologia pensa all’individuo, la sociologia e l’antropologia analizza la cultura e i comportamenti dei gruppi sociali o etnici; in buona sostanza deve operare una massificazione. Quando utilizziamo i dati di quella massificazione verso il singolo, entriamo nel loop dell’ideologia razzista. Questo che mostro è un comodo modello astratto che serve a mettere in luce gli estremi polari di una conflittualità, ma il mondo è in continua conflittualità e il compito dell’uomo sta nel comprendere le conflittualità cercando di attenuarne il dislivello e, in questo specifico caso, quella bussola serve a non farci precipitare in eccessi di buonismo e in eccessi di cattivismo. Scusate l’uso di questi due orribili neologismi.<br />Il tema proposto da Sarbia su questo post mostra in modo evidente la dicotomia tra la preoccupazione della propria difesa e l’attenzione verso un dramma psicologico di un giovane folle. Io penso che sia proprio questo eccessivo squilibrio a rendere impreparate le strutture sociali che hanno il compito di attenuare le tensioni tra individuo e società. Per questa ragione l’educazione del singolo (scuola, famiglia e frequentazioni) e la preparazione accurata delle strutture sociali ( polizia, magistratura, la formulazione di sagge e applicabili leggi) sono i cardini sui quali deve reggersi una società che possa essere degna di chiamarsi tale.<br />I buonisti sono coloro che direbbero: povero ragazzo, è un malato, non è colpa sua, non possiamo infierire su di lui.<br />I cattivisti direbbero: è un essere indegno,abbattetelo! <br />Franco ha dimostrato, con la sua sensibilità, di vedere contemporaneamente le due facce del problema, ma si trova nel dramma di una situazione che da solo non può risolvere e lancia a tutti noi una richiesta di aiuto.<br /><br /><br /><br /><br /><br /> <br />pegupe@gmail.comhttps://www.blogger.com/profile/08434135141282389351noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-3742603092395441082018-04-17T22:38:40.111+02:002018-04-17T22:38:40.111+02:00@ Claudio
sono d'accordo con te: non si può sc...@ Claudio<br />sono d'accordo con te: non si può scaricare sulla società la responsabilità di ogni fenomeno di diffusione significativa, talvolta in misura tale da attribuire la colpa alle stesse vittime. La responsabilità individuale è esclusiva, ma questa constatazione non dev’essere in contrapposizione con la necessita di una conoscenza approfondita delle dinamiche che conducono certe persone e non altre a comportamenti diffusi con caratteristiche comuni e ripetitive come il femminicidio. Individuarne i prodromi come suggerisce Silvio e gli interventi educativi mirati alle persone che li manifestano e alle potenziali vittime può contribuire sia a elevare il livello di coscienza degli uni e delle altre, sia a comportamenti preventivi delle famiglie e della scuola. Tuttavia, ritornando all'esperienza che ho vissuto, per prima cosa mi accontenterei di un adeguamento della normativa e delle tecniche di monitoraggio dei comportamenti violenti finalizzate a proteggere le vittime anziché a garantire la libertà dei violenti, e di una migliore formazione di carabinieri, polizia e magistratura.<br />Franco Sarbiahttps://www.blogger.com/profile/07746347239069080479noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-30697402884446410382018-04-17T19:43:20.573+02:002018-04-17T19:43:20.573+02:00Così risponde mia madre:
Ma forse eravate voi a e...Così risponde mia madre:<br /><br />Ma forse eravate voi a essere in disparte provate a pensarci. Noi ex cognate ci eravamo sentite prima, contente di ritrovarci e di scambiare racconti e notizie .pettegolezzi?preferisco chiamarli discorsi sulla vita vera, che cominciano con un "dimmi di te.io che ti parlo tu che mi.racconti. " che è anche il titolo del libro di una filosofa femminista molto sofisticata . In quel momento magari i discorsi dall altra parte del tavolo suonavano un pò scontati, simpatici esercizi di atletica discorsiva. Che facciamo tutti/e per chiedere riconoscimento o per negarlo Per costruire relazione (anche negativa) o per vincere Mi interessa moltissimo quella frase:"sono maschilista" sapere che cosa voleva dire è molto importante sperando che non sia solo un compiaciuto vezzo del tipo "confesso" quindi sono proprio figo.. qui al tavolo vicino (siamo a Nablus)ci sono 5 donne velatissime che parlano fitto fitto e scoppiano in grandi risate...forse contentissime di stare "in disparte" .sanno che Il velo " è sulla faccia degli uomini " come dicono spesso, che hanno paura di vedere. . A prestoAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/16747406014587167897noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-61510206368356365642018-04-17T18:34:42.911+02:002018-04-17T18:34:42.911+02:00La mia posizione l'ho espressa e invito chi al...La mia posizione l'ho espressa e invito chi alzasse troppo il sopracciglio a rileggersela; butto però un sasso nello stagno per esprimere un'altra mia preoccupazione.<br />Mi sembra che sia ormai di moda voler curare anche i sani per non dire a qualcuno che è malato. Vale per Big Pharma :-) ma anche per le idee. Quando viene proiettato sulla ribalta qualche argomento etico comportamentale, si parte a generalizzare per non mirare ai veri destinatari delle accuse. Dato quindi che siamo tutti razzisti in quanto di pelle bianca, omofobi in quanto eterosessuali e maschilisti in quanto di sesso maschile, tutti dobbiamo sentirci in colpa per qualcosa che non dipende da noi e dalla nostra buona o cattiva volontà, ma dall'insieme al quale, involontariamente, apparteniamo.<br />A me sembra che questo modo di interpretare le cose stia dilagando. Da un lato si sostiene la teoria che sia più efficace l'atteggiamento premiale che quello repressivo, poi però si cerca di accomunare tutti nei misfatti “statistici” per colpevolizzare intere categorie. In tutta sincerità mi sento colpevole di aver ceduto ad alcuni comportamenti criticabili della mia collocazione sociale (consumismo, competitività ecc.) ma neanche un po', ad esempio, per quei tre atteggiamenti di cui sopra. Non credo nel “peccato originale” se non l'ho commesso io; e so di essere abbastanza autocritico per rendermene conto. <br />Oltretutto, con questo approccio, si finisce col “tutti colpevoli = nessun colpevole”.<br />E adesso lapidatemi.CLaudio Rossihttps://www.blogger.com/profile/00050593082765079719noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-32390256774892854582018-04-17T15:45:59.173+02:002018-04-17T15:45:59.173+02:00@Franco
Carissimo, non nego assolutamente nulla, a...@Franco<br />Carissimo, non nego assolutamente nulla, anzi! Dico solo che mi sento (probabilmente il fatto di lavorare nei servizi sociali mi condiziona) come su una nave sotto siluramento che affonda, colpita sotto la linea di galleggiamento a prora, a poppa, a dritta e babordo. Se c’è ancora una possibilità di salvare la nave, bisogna occuparsi contemporanemente di tutti i danni subiti e non concentrarsi su uno in particolare... questo senso di impellenza vitale e alla radice di tutti i miei commenti.<br />In realtà condividiamo perfettamente la gravità del problema femminicidio, ma non credo che la stretta colonna di un blog sia il luogo adatto a sviscerarlo, specialmente se solo tra uomini.<br />P.S. Scrivi “Ma non è affatto dimostrato che chi falcia per strada un passante o uccide un vicino perché il suo cane disturba il giorno dopo uccida la sua compagna. A te risultano casi siffatti? A me no.“<br />Non viviamo nella jungla per cui, di solito, chi commette un delitto (parlo della gente comune, non di pregiudicato incalliti) viene consegnato alla giustizia prima che possa commetterne altri. Pertanto la tua ipotesi non è falsificabile.<br />La mia parte invece dal fatto che per la psiche gli “oggetti” su cui proietta la rabbia sono in genere interscambiabili.Daniele Passerinihttps://www.blogger.com/profile/16270020544192693577noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-43068351969118438982018-04-17T14:54:56.750+02:002018-04-17T14:54:56.750+02:00@ tutti
la discussione si va facendo via via più i...@ tutti<br />la discussione si va facendo via via più interessante, anche grazie alla diversità delle opinioni. A Daniele vorrei però giungesse il seguente messaggio. Quel che differenzia il mio invito ad approfondire la riflessione sullo specifico fenomeno del femminicidio non è il rifiuto ad “allargare la prospettiva” ovvero a considerare la sua correlazione con tutte le altre forme di violenza. Uno dei fondamenti della mia formazione “Learning by doing” fu la teoria dei sistemi di Ludwig von Bertalanffy, un biologo austriaco. Egli mosse la sua riflessione da un fatto incontestabile: ogni elemento di un organismo dispone dello stesso codice genetico ma sviluppa diverse funzionalità in relazione a: flusso di informazioni, che riceve, elabora e trasmette; flusso di energia che riceve, degrada o genera e restituisce; flusso di materiali che riceve trasforma e produce. Gli ingegneri di automazione che io osservavo al lavoro, come responsabile marketing di Automa, traducevano questo modello in un “sistema di analisi strutturata” necessario alla comprensione e alla progettazione di un sistema complesso. Per ogni sistema producevano un grafico nel quale evidenziavano la rete di collegamenti dei diversi componenti e per ciascuno, l’input, il throughput e l’output di energia e materiali dalla fonte al risultato finale e il feedback d’informazioni dal risultato alla fonte. È un divertentissimo esercizio nato per comprendere il funzionamento di un organismo vivente nella sua esclusiva capacità di autoriferirsi e autogenerarsi, o di un sistema di automazione totalmente artificiale, ma anche di un sistema sociale complesso. Non per caso si fondarono su tale presupposto sia il concetto di “autopoiesi” di Maturana e Varela, sia la teoria della società di Niklas Luhmann. Ora ciò che è lapalissiano è la comune matrice violenta tra omicidi stradali intenzionali, omicidi tra vicini di casa e femminicidio. Ma non è affatto dimostrato che chi falcia per strada un passante o uccide un vicino perché il suo cane disturba il giorno dopo uccida la sua compagna. A te risultano casi siffatti? A me no. Quindi pur riconoscendo la comune origine della violenza nella natura umana, ovvero nelle interrelazioni più ampie immaginabili del codice genetico, linguistico, culturale e sociale di ogni essere umano che interagisce con ogni altro, esiste una specificità del femminicidio che deve essere approfondita, secondo una metodologia di analisi strutturata, nella più ampia prospettiva nella quale il fenomeno sia collocabile. Daniele questo compito forse non spetta né a me né a te né agli amici che darebbero la vita per le proprie mogli. Ma perché negare la necessità di conoscerne meglio la natura specifica dalla quale derivare misure appropriate per prevenire e debellare la barbarie di una tale forma di regressione morale e civile della nostra comunità?<br />Franco Sarbiahttps://www.blogger.com/profile/07746347239069080479noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-67058907520017781922018-04-17T12:04:31.008+02:002018-04-17T12:04:31.008+02:00Ps pensate al pranzo di domenica. Noi e i nostri e...Ps pensate al pranzo di domenica. Noi e i nostri ego a parlarci addosso e le donne in disparte, come se fossimo in un Damnuso di Pantelleria all inizio dell 800. L unica mia madre, ma forse solo perché era mia madre.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/16747406014587167897noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-58724820420865815052018-04-17T12:02:07.803+02:002018-04-17T12:02:07.803+02:00@Franco
Non ho detto che non voglio affrontare L...@Franco <br /><br />Non ho detto che non voglio affrontare L argomento perché maschio, ma solo che mi riesce difficile parlarne in un blog di soli uomini. Il maschilismo è una malattia asintomatica il più delle volte, solo una medico donna la può rivelare. Per questo mi limito a parlare di violenza. Le questioni di genere vanno affrontate tra i generi, a mio parere. Se c’è una donna all ascolto la invito a partecipare. Inoltre io mi considero maschilista. Nel senso che ho spesso esercitato potere sull altro genere. Riguardo a dare la vita per la propria compagna, per poteri dire devo essere messo di fronte al fatto. Ancora non mi è capitato. Per il resto tutto ciò che hai scritto è bellissimo. Giustificavo solamente il mio parziale silenzioAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/16747406014587167897noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-22693883079912372992018-04-17T11:46:06.597+02:002018-04-17T11:46:06.597+02:00Preciso che non è affatto vero che questa discussi...Preciso che non è affatto vero che questa discussione non sia comunque utile, perché, almeno nel mio caso, mi aiuta a porre l’attenzione su uno specifico problema in modo di affinare il mio pensiero.pegupe@gmail.comhttps://www.blogger.com/profile/08434135141282389351noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-88249044026965722452018-04-17T11:06:16.227+02:002018-04-17T11:06:16.227+02:00Ovvio che si potrebbe fare molto a livello sociale...Ovvio che si potrebbe fare molto a livello sociale per ridurre l'incidenza dei 4 conflitti che combinati producono tale costellazione...<br />Purtroppo invece la società fomenta questi 4 conflitti, visto che servono anche ad identificarsi ed appoggiare chi decide di bombardare un paese...Silvio Caggiahttps://www.blogger.com/profile/10961080501940811656noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-74731952365899175042018-04-17T10:58:49.655+02:002018-04-17T10:58:49.655+02:00Dal punto di vista biologico parliamo di costellaz...Dal punto di vista biologico parliamo di costellazione omicida:<br />https://goo.gl/images/9wLHGk<br />Che possiamo vedere come la somma della costellazione aggressiva e della costellazione post-mortale.<br /><br />Che la costellazione aggressiva sia quasi un must per sopravvivere nella società odierna è abbastanza evidente...Silvio Caggiahttps://www.blogger.com/profile/10961080501940811656noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-71306270033663303732018-04-17T10:32:14.325+02:002018-04-17T10:32:14.325+02:00Errata corrige: Sergio = SilvioErrata corrige: Sergio = SilvioDaniele Passerinihttps://www.blogger.com/profile/16270020544192693577noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-2038673502461894692018-04-17T10:31:43.103+02:002018-04-17T10:31:43.103+02:00@Sergio
Che fare?
Io educherei le femmine fin da b...@Sergio<br /><i>Che fare?<br />Io educherei le femmine fin da bambine a stare alla larga da chi manifesta certi comportamenti "segnale":<br />-urlare<br />-prendere a calci o pugni oggetti<br />-non avere rispetto per gli animali </i><br />Con semplicità e chiarezza hai detto qualcosa di molto importante. Quando mia figlia a 13 anni ebbe il suo primo flirt col teppistello del quartiere, tremavo... e sapevo che se io e la madre le avessimo impedito di vederlo avremmo ottenuto l’effetto contrario. Ma mia figlia, grazie ai riferimenti prosociali ricevuti dai propri genitori, aprì gli occhi (entrambi e belli spalancati) quando lo vide uccidere un uccellino e prendere a calci alcuni gatti.<br />Oggi mia figlia studia all’università e “tiranneggia” un ragazzo buono come il pane (persino troppo), mentre quel ragazzino è già diventato un pregiudicato, (pur essendo stato intercettato dai servizi) e non dubito che potrebbe essere un potenziale femminicida/omicida.<br />Il vero problema è come intervenire precocemente su minori (ragazzi, ma anche ragazze) che manifestano comportamenti antisociali, senza suscitare le levati di scudi di chi pensa, per esempio, che la famiglia sia sempre da preferire alla comunità. Ma una rete di servizi sociali efficiente, in grado di prendersi in carico tutti i minori (e le loro famiglie) che esprimono disagio dovrebbe avere un bilancio più simile a quello del ministero della difesa che a quello del lavoro e delle politiche sociali. Il nodo è qui: tutto il resto ahimè son chiacchiere.Daniele Passerinihttps://www.blogger.com/profile/16270020544192693577noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-24392713043510787842018-04-17T10:05:25.066+02:002018-04-17T10:05:25.066+02:00Che fare?
Io educherei le femmine fin da bambine a...Che fare?<br />Io educherei le femmine fin da bambine a stare alla larga da chi manifesta certi comportamenti "segnale":<br />-urlare<br />-prendere a calci o pugni oggetti<br />-non avere rispetto per gli animaliSilvio Caggiahttps://www.blogger.com/profile/10961080501940811656noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-16330319839814540352018-04-17T09:45:57.443+02:002018-04-17T09:45:57.443+02:00@Franco
“io trovo invece doveroso che il problema...@Franco<br /><br />“io trovo invece doveroso che il problema di uomini che uccidono le donne lo affronti un gruppo di uomini che darebbero la vita per la propria donna. Ripeto il problema è di tutti ma la causa del femminicidio è tra gli uomini, "è" degli uomini, ed è giusto che gli uomini contribuiscano a comprenderne le ragioni, e a indicarne i rimedi. Così come noi non possiamo insegnare alle donne, femministe o meno, come essere donne, sarebbe grottesco lasciare alle donne il compito di spiegare ai femminicidi come essere uomini. Quando ci provano vengono uccise.” <br /><br />Senza metter in discussione la tua affermazione che io e Daniele non contestiamo: ne diamo una diversa chiave di lettura. Prendiamo pure per buono il tuo metodo di affrontare un problema, senza guardare alla generalità della sua origine, quale è l’analisi che ne fai oltre alla generica affermazione che sia compito degli uomini dare un contributo alla sua soluzione? Dammi qualche altra indicazione perché altrimenti la discussione rischia di impantanarsi in una inesistente contrapposizione.pegupe@gmail.comhttps://www.blogger.com/profile/08434135141282389351noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-67115788343118523612018-04-16T23:20:05.344+02:002018-04-16T23:20:05.344+02:00@Franco
Hai presente il paradosso dei progetti di ...@Franco<br />Hai presente il paradosso dei progetti di sostegno alla genitorialità? Tendono a partecipare i genitori che non ne avrebbero bisogno e non partecipano quelli che più ne avrebbero bisogno.<br />Gli uomini come noi che darebbero la loro vita per la propria compagna sono i meno in grado a comprendere la follia alle radici del femminicidio, io faccio fatica a immedesimarmi nella follia di chi è ai miei antipodi. Tu ci riesci?Daniele Passerinihttps://www.blogger.com/profile/16270020544192693577noreply@blogger.com