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venerdì 1 marzo 2019

#konaEVtour 23-24 febbraio 2019

Affinché quello che segue non sia scambiato per una comunicazione pubblicitaria, premetto questa breve sintesi:
Sabato 23 febbraio scorso 4 auto elettriche partite da Milano alle ore 8.00, dopo aver fatto sosta a Parma, Firenze, Valdichiana e Cortona, sono arrivate in Umbria nel pomeriggio fermandosi a Passignano sul Trasimeno e infine Perugia, dove i guidatori hanno cenato e pernottato. 
Domenica 24 mattina il tour ha toccato, dalle 9.00 alle 11.00, alcuni dei luoghi più suggestivi di Assisi. È ripartito poi alla volta di Milano, dove è arrivato alle ore 21.30 dopo ulteriori tappe a Cesena e Parma. 
Le 4 auto hanno percorso in tutto circa 1100 km a testa in un weekend ad emissioni zero, senza cioè emettere anidride carbonica, benzene, ossidi di azoto ecc. né polveri sottili (infatti la frenata elettrica rigenerativa può quasi azzerare l’uso di pasticche e dischi). 
La finalità di questa iniziativa, che non poteva che trovare nel cuore verde d’Italia la sua meta naturale, era dimostrare che le moderne auto elettriche “long range” (400-500 km) possono ormai consentire tranquillamente exploit del genere, viaggiando a 100-130 km/h in autostrada, 90 km/h su statale, 50 km/h in città, senza ansia d’autonomia. Ciò grazie a una rete infrastrutturale di ricarica, in continua espansione, già capillare quanto basta in molte Regioni d’Italia, tra cui l’Umbria. 
Il tour - totalmente privo di scopi di lucro - è stato totalmente concepito ed organizzato all’interno di Facebook da semplici proprietari di auto elettrica, che ci tengono a promuovere la propria esperienza “prosumer” e sono riusciti a trovare sponsor e collaborazioni per coprire tutte le spese del tour.

***

Sabato 2 marzo, alle 14.30 su Radio 24, nel corso della trasmissione L'Altro Pianeta, condotta da Laura Bettini, si parlerà del #konaEVtour un'iniziativa promozionale della mobilità elettrica, che ho contribuito ad organizzare, svoltasi lo scorso weekend del 23-24 febbraio. Lo scopo era dimostrare che oggi le auto elettriche di ultima generazione con oltre 400 km di autonomia, in sinergia con una infrastruttura di ricarica sempre più diffusa, permettono di affrontare in un weekend oltre 1100 senza ansia per l'autonomia. 


Le vetture coinvolte sono state quattro Kona Electric 64kWh della Hyundai, bianche con tetto nero (unico allestimento e colore commercializzato l'estate scorsa in Italia).

Alla guida di tre auto c'erano i loro proprietari, che vivono in Lombardia e sono diventati amici attraverso il gruppo fb "Hyundai Kona ELECTRIC fan group ITALY" di cui sono fondatore e amministratore (gruppo - ci tengo a sottolinearlo - non legato al marchio Hyundai se non da stima e rispetto). 

La quarta auto (alla cui guida si sono alternati un altro amministratore del gruppo, il giornalista di HDmotori che ci ha accompagnato e io stesso) apparteneva a Hyundai Italia che, saputo del nostro progetto, ha deciso di prestarcela per il weekend, come suole fare con i giornalisti che vogliono effettuare test drive e scriverci articoli.


L'iniziativa è totalmente nata all'interno del gruppo fb e è stata gestita ed organizzata autonomamente da privati cittadini appassionati alla mobilità elettrica. Forse proprio per questo ha trovato subito la collaborazione di due importantissimi supporter:

  • HDmotori - ha messo a disposizione del #konaEVtour un cameraman/giornalista per due giorni, curerà il montaggio di tutto il materiale registrato, diffonderà tramite i propri canali web e social l'iniziativa, di cui ha gia dato delle anteprime;
  • E-GAP - ha spostato da Milano a Firenze un proprio veicolo di ricarica mobile mettendolo a disposizione del tour per un rabbocco di energia dalle parti di Firenze.

Fino all'ultimo l'iniziativa era anche autofinanziata: i tre proprietari, oltre a mettere a disposizione le loro auto per il tour, avevano accettato di sobbarcandosi le spese di vitto, pernottamento e autostrada, idem dicasi per il guidatore della quarta vettura e per il giornalista al seguito. Ma all'ultimo momento abbiamo trovato due ulteriori sponsor che hanno coperto tutte le spese vive del tour: 
  • Enel X - ha fornito 4 tessere per ricaricare le auto gratis presso i suoi punti di ricarica ed ha diffuso tramite i propri canali social l'iniziativa.
  • Hyundai Toy Motor - in cambio di una sosta alla concessionaria di Perugia ha omaggiato la cena e ha fornito un piccolo rimborso spese sufficiente a coprire le spese del viaggio.

IL VIAGGIO

ITINERARIO: Milano - Parma - Bagno a Ripoli - Valdichiana - Cortona - Passignano sul Trasimeno - Perugia - Assisi - Cesena - Parma - Milano (al ritorno si è preferito fermarsi più a lungo ad Assisi e saltare le tappe programmate a S. Marino e Ravenna)
  • La partenza da Milano è avvenuta sabato 23 febbraio, ore 8.00.
1. I quattro guidatori pronti a partire da Milano
  • Dopo una breve sosta verso Parma, ci si è fermati 30 minuti verso Bagno a Ripoli, per l’intervento di E-GAP.
2. Il rifornimento on the road con E-GAP
    • Giunti al Valdichiana Outlet Village verso le 14:00, abbiamo sostato circa 1 ora per pranzare e ricaricare le auto alle colonnine di ricarica fast Ionity/Enel X, meta importante in quanto prima stazione in Italia ad alta potenza.


    3-4-5. Valdichiana, stazione di ricarica Ionity (nella prima foto, io in attesa delle auto)
    • Verso le 15.30-16.00 l'arrivo a Cortona, con una sosta di circa 1h, dove ci ha intervistato Radio incontri in blu.
    6. Cortona, Piazza Garibaldi
    • Dopodiché il tour ha fatto sosta sul Lago Trasimeno.


    7-8-9. Passignano sul Trasimeno, lungolago
    • È seguita la visita di cortesia alla concessionaria Hyundai Toy Motor Perugia, con successiva cena al Golf Club Perugia.

    10-11. Visita di cortesia alla concessionaria
    • Ultima tappa di sabato 23 al Country House, scelto per il pernottamento, dove ci siamo svegliati il mattino dopo.

      12-13-14. Perugia, pronti a partire dal Country House (da sx, Flavio, Davide, Christian, Simone e Massimo)
      • Dopo una breve sosta al Residence Parco dei Loggi, dove abito (sono il terzo nella foto), domenica 24 mattina si è ripartiti alle 8.00 alla volta di Assisi.
      15. Perugia, in ordine Davide, Flavio, io (che in Umbria ho sostituito Christian alla guida) e Massimo
        • Arrivati ad Assisi abbiamo toccato la Basilica superiore di S. Francesco, Piazza del Comune, la Rocca Maggiore, la Basilica di S. Chiara, la Basilica di S.M. degli Angeli.




        16-17-18-19-20. Assisi e Santa Maria degli Angeli
        • Dopo quasi due ore di sosta ad Assisi, la destinazione successiva è stata Cesena, fermi un'ora per pranzare e ricaricare alle colonnine fast di Enel X.
        21. Cesena, colonnina fast Enel X
        • Dopo un'ulteriore sosta di mezz'ora a Parma, il ritorno a Milano è avvenuto presso palazzo regione Lombardia per le ore 21:30.
        22. Milano, l'arrivo a Palazzo Lombardia
        La distanza totale coperta nell'arco delle due giornate è stata, ripeto, circa 1100 km. Senza alcun intoppo o imprevisto.

        L'iniziativa ha avuto (e continua ad avere) vasto eco sui social: in tutti i gruppi fb interessati alla mobilità elettrica, sulla pagina fb di Hyundai Italia, sulla pagina fb di Enel X, sulla pagina fb e sul sito di HDmotori ecc.
        A metà marzo saranno infine on line gli articoli e i video prodotti da HDmotori per documentare dettagliatamente il tour.

        La prossima volta proveremo a fare qualcosa di ancora più grande!

        30 commenti:

        1. Bravissimi!
          Uno scampolo di futuro, mostrato a tutti.
          Io tengo duro con la mia sportage gpl del 2009. Spero che la mia prossima auto sia elettrica e magari a guida autonoma, così mi rilasso durante il viaggio :-)

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        2. @ Alessandro Pagnini
          Rilassarsi? Anche in caso di totale fiducia nella guida autonoma, si calcola che la sua piena applicazione farebbe fuori (solo in Italia) quasi tre milioni di posti di lavoro.

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        3. Siete dei pionieri/temerari che "osate" questi viaggi in elettrico e lo rimarrete ancora per qualche anno fintanto che il collo di bottiglia rappresentato dalla capacità delle batterie non sarà risolto. Comunque complimenti!!!

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        4. @ Claudio
          Guida autonoma e più in generale l ' intelligenza artificiale, faranno fuori anche più posti. Non so se si apriranno altre possibilità di lavoro in professioni emergenti o se dovremo davvero ricorrere alla versione più hard dek reddito di cittadinanza. Tuttavia non è pensabile evitare questo trend

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        5. OT "E-CAT SK"

          Per i curiosi:

          www.esperimentanda.com/la-fisica-dell-e-cat-viaggio-nei-segreti-del-reattore-di-andrea-rossi/

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          Risposte
          1. @Salvatore
            Penso che quel link sia vecchissimo... nemmeno tu ricordi chi sia Mario Menichella?

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        6. @Salvatore Boi
          Grazie del link. Non avevo mai sentito parlare di Mario Menichella. Ho dato solo uno sguardo a ciò che hai linkato (ma mi riprometto di leggerlo con attenzione): finalmente qualcuno, sostenitore di Rossi, che, almeno a prima vista, scrive con linguaggio corretto da fisico. Mi piacerebbe parlargli. Chissà se, contrariamente a Levi, sia disposto a discutere approfonditamente con uno scettico.

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        7. @Mario Massa
          MA VERAMENTE NON TI RICORDI CHI È MARIO MENICHELLA????????????

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        8. A CHI PAVENTA LA PERDITA DI POSTI DI LAVORO causa lo shift da auto endotermica a EV. È sempre successo, a ogni cambio tecnologico: di certo i produttori di calessi non hanno visto favorevolmente l’avvento dell’automobile. Ma verranno creati tantissimi nuovi posti di lavoro: costruzione, sviluppo e manutenzione della rete di ricarica, nuovi servizi, retrofit, riconversioni di meccani ed elettrauti ecc.

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        9. Ciao Mario,

          se hai tempo e ti interessa,
          perché non dai un occhio a questo documento?

          https://www.researchgate.net/publication/330601653_E-Cat_SK_and_long-range_particle_interactions

          Ciao,

          gabriele



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        10. @Daniele Passerini
          "Penso che quel link sia vecchissimo... nemmeno tu ricordi chi sia Mario Menichella?"

          Ciao Daniele, non ritengo vecchio questo link, poiché leggendolo ci si accorge che è aggiornato post prova commerciale E-Cat SK del 31/1/2019. Lo ho trovato interessante, perciò ho pensato di proporlo qui da te...
          Ciao.

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        11. Ecco chi è Mario Menichella: http://www.menichella.it/

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        12. @Salvatore
          @Mario
          Possibile che non vi ricordate di Mario Menichella?
          https://22passi.blogspot.com/2011/09/i-segreti-dellecat.html
          https://22passi.blogspot.com/2011/09/intervista-allautore-del-libro-i.html
          https://22passi.blogspot.com/2011/07/alla-vigilia-del-convegno-di-viareggio.html


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        13. @Daniele
          "A CHI PAVENTA LA PERDITA DI POSTI DI LAVORO causa lo shift da auto endotermica a EV..."
          Non so se ti riferisci a me ma, non essendoci altri interventi sul tema, credo ci sia un malinteso di fondo: Come ho scritto chiaramente io pavento (anzi non pavento, è una mia previsione solidissima) che la GUIDA AUTONOMA comporti l'abolizione di milioni di posti di lavoro. Sul quando e sul dove, certo non si può dire nulla oggi. Ma sul fatto che questa automazione non potrà che comprimere l'occupazione non vi è alcun dubbio.
          Certo, ci saranno informatici e tecnici che si dedicheranno (già lo stanno facendo da anni) a questo progetto è innegabile, ma
          si parla di migliaia contro milioni; è inutile girarci intorno. La propulsione elettrica o endotermica, invece, non c'entra nulla.

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        14. @CLaudio
          Scusa, visto che si parlava di auto elettriche e non di guida autonoma, ho frainteso il tuo commento.

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        15. Io ribadisco il concetto che la guida autonoma è solo un caso particolare di intelligenza artificiale. Claudio ha purtroppo motivo di temere ricadute sulla occupazione. Ci attendono sfide impegnative. Mi piace l ' idea dell ' auto che mi lascia riposare, tuttavia, in generale, questo tipo di sviluppo sarà complicato da gestire.

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        16. @Daniele
          "Possibile che non vi ricordate di Mario Menichella?"

          Su quei post ho anche scritto vari commenti. Sigh,
          passata una certa età bisogna arrendersi all'evidenza.

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        17. Zitto mario, zitto!
          Non toccare tasti dolenti ;-)

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        18. @Mario Massa
          Ciao Mario, hai poi letto il link "per i curiosi"?
          Quando lo farai, ricordati che aspettiamo un tuo commento in merito, grazie.

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        19. @Salvatore Boi
          Leggere tutto il link "per curiosi" implica leggere anche tutti i rimandi: ci vuole parecchio tempo.
          Certamente l'articolo è recentissimo (non capisco come mai Daniele dice che è vecchio): gli articoli cui rimanda sono di quest'anno.
          Mi piacerebbe avere il tempo necessario per leggere tutto con calma (ammesso di essere in grado di capire la parte più fisica), ma come per tutti il tempo è tiranno e posso leggere qua e la saltuariamente.
          Mi pare comunque che i sostenitori di Rossi dovrebbero farsi delle domande se il loro beniamino si permette di pubblicare su Researchgate articoli chiaramente scritti da altri mettendo la propria firma.
          Tra l'altro la mia mente ha cancellato Salvatore Menichella: anche dopo aver rivisitato i post indicatici da Daniele non mi è tornato in mente nulla: è vero che son passati 8 anni densi per me di avvenimenti e il commento di Alessandro mi solleva un po, ma rimango preoccupato.

          Per quanto riguarda ciò che scrive Menichella nell'articolo che hai indicato, dà per vere cose che solo pochissimi scienziati pensano possibili e che solo un pugno ritiene probabili.
          (continua)

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        20. E' il caso, per esempio, dell'Idrino di R.L.Mills (il proprietario di Brilliant Light Power, non Robert Laurence Mills che ha le stesse iniziali, ma che fu un grande fisico!), ma anche del Deuterio ultradenso (come puoi leggere su Wiki https://it.wikipedia.org/wiki/Deuterio, il gruppo di Holmlid è l'unico che asserisce di averlo osservato).

          Parlare di fenomeni fisici come veri quando un solo gruppo al mondo dice di averli osservati va contro i principi basilari della Scienza. Forse è per questo che la mia mente ha cancellato Salvatore Menichella: scrive bene, ma scrive il falso. Non mi stupisce che vada a braccetto con Rossi.
          Menichella pubblica anche una figura tratta dal brevetto 5,123,039 di Shoulders del 1992. Utilizzare vecchi brevetti per cercare di confermare l'esistenza di un fenomeno è a mio avviso un boomerang: se quel brevetto era funzionante e non era una bufala, come mai il suo inventore non l'ha realizzato allora e nessuno l'ha replicato o è riuscito a farlo funzionare in più di 25 anni, a brevetto scaduto da tempo? O non sarà che si utilizzano questi documenti per dare un'alea di credibilità a cose puramente immaginarie? (tra i brevetti trovi anche macchine per il moto perpetuo costruite con catene e secchi pieni d'acqua: il fatto che simili marchingegni siano stati brevettati li rende più credibili?).

          Menichella si sbilancia anche su quelle che secondo lui sono conferme inconfutabili dell'esistenza delle LENR (io non dico che certamente non esistono, dico che non esistono al momento conferme inconfutabili). Fra le altre cita il Rapporto 41, che come forse saprai abbiamo confutato su GSVIT https://gsvit.wordpress.com/2017/01/03/enea-rapporto-41-analisi-e-critica-tecnica-del-contenuto/. Prima della pubblicazione su GSVIT andai all'ENEA e presentai la nostra analisi a Antonietta Rizzo (una dei fisici del gruppo della De Ninno che scrisse il Rapporto 41 e che avevo conosciuto molti anni prima, ancora giovane neolaureata, nei laboratori di Stremmenos). E' donna energica ma affabile e cordiale. Lei rimase dell'opinione che i fenomeni osservati fossero reali, ma giudicò l'analisi ben fatta e plausibile.

          La collaborazione fra chi ha opinioni diverse in campo scientifico è doverosa e normale tra persone oneste e rispettose delle idee altrui. Quante volte hai visto Rossi confrontarsi con chi ha opinioni diverse dalle sue?

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        21. Questi https://www.youtube.com/watch?v=hT1hNAIMk7U battono Rossi 10 a 0: producono elettricità (che è meglio che produrre calore), non usano nessun combustibile, non utilizzano alcun tipo di reazione nucleare. Milioni di visualizzazioni in 2 mesi.
          Chissà se Camillo dirà che è possibile.

          Cavalcando le paure della gente (inquinamento, energia che finirà, ecc.) e facendo leva sulla ignoranza scientifica (soprattutto sul metodo), imbroglioni e mattacchioni la fanno da padroni (che fa pure rima).

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        22. Probabilmente hanno preso l'idea da questo imbroglioncello pakistano https://www.youtube.com/watch?v=nYXIBTB4fao di 4 anni fa e che ha fatto 3 milioni e mezzo di visualizzazioni.

          Poichè Camillo dice che ho fantasia nel cercare i possibili trucchi dirò qual'è secondo me il semplice trucco (uguale) che hanno adottato, sia il povero pakistano che la Infinity Sav. Questo per dimostrare che non ce l'ho con Rossi, ma con tutti coloro che prendono in giro la gente e, invece di sottoporsi a test davanti a tecnici terzi, preferiscono fare dimostrazioni tra amici o per conto loro sul web dimostrando, a mio modo di vedere, di essere degli imbroglioni (o dei burloni).

          All'interno del finto motore (nel caso del pakistano) o del finto motore magnetico (nel caso di Infinity Sav) sono posizionate delle batterie. Semplicissimo, ma tutto ciò che mostrano è spiegabile in questo modo. A questo punto, è più probabile che imbroglino o che abbiano rivoluzionato la fisica?

          Qualcuno si potrebbe chiedere se in quegli spazi si possono posizionare batterie in grado di avere l'autonomia sufficiente.
          Nel caso del pakistano è evidente: il test dura pochi minuti e il carico viene acceso e spento apparentemente appena viene chiuso il motore magnetico dando l'impressione che sia l'avvicinamento dei magneti a innescare il funzionamento. In realtà la chiusura aziona un interruttore visibile sul lato rivolto verso il finto motore elettrico (dentro la scatola c'è davvero un piccolo motore elettrico che deve solo trascinare il rotore folle del motore magnetico). Lo "stabilizzatore di frequenza" montato a metà filmato è solo fumo negli occhi.

          Nel caso Infinity Sav la cosa è rovesciata: il motore elettrico è vero (ma lavora a vuoto assorbendo perciò una potenza quasi nulla), mentre il motore magnetico è vuoto e la puleggia che si vede è sostenuta da un semplice supporto ed è solo trascinata dal motore elettrico. Il volume di quel cilindro è di almeno 50 litri. Se lo si riempie di accumulatori al litio commerciali (tipo quelli utilizzati sui droni) l'energia stoccabile è di circa 10kWh. Si vede bene il cavo che esce dal motore magnetico e che alimenta il quadro elettrico del sistema. Le batterie sono collegate in serie-parallelo in modo da avere una tensione di circa 300V ed alimentano un comune inverter da motore cui è collegato il motore elettrico: l'inverter permette di impostare una lunga rampa di accelerazione, dando l'impressione che il motore stia accelerando una grossa massa (i magneti inesistenti).

          Su internet si trova anche una recentissima dimostrazione tenuta da Infinity Sav, della durata di 5 ore, con 100 lampadine accese, una stufetta e un ventilatore (hanno proprio copiato, in grande, il pakistano!).
          Il ventilatore non assorbe praticamente nulla, le lampadine potrebbero essere a led, quindi assorbire meno di 5W l'una. La stufetta potrebbe essere di piccola potenza, diciamo 500-800W. In tutto è plausibile che il carico non assorba più di 1 - 1.5kW. A questo punto l'energia contenuta nelle batterie al litio è più che sufficiente per un test di 5 ore. L'inverter (un comune inverter da motore) ha anche il compito di stabilizzare la tensione in uscita, trasformando la tensione continua delle batterie in normale tensione alternata a 50Hz.

          RispondiElimina
        23. @Mario

          ahia. ti avventuri troppo in profondità tra le linee avversarie e rischi la manovra di avvolgimento.

          finchè resti nel tecnico e soprattutto nell'ingegneria applicata, qui dentro sei imbattibile e nessuno può opporre resistenza, se non dire che effettivamente occorre aspettare di avere uno di quei cosi che ci riscalda i piedi nelle lunghe notti d'inverno per dirimere la questione. e che se non l'avremo mai, almeno nel lapalissiano istante prima di morire dovremo ammettere che, nonostante tutto, avevi ragione tu.

          ma se ti avventuri nel campo della comunicazione, del web, dei giornali, della storia, allora rischi troppo.

          fai tue certe argomentazioni retoriche, certi pattern, tipici dell'establishment scientifico mainstream: su internet ci sono un sacco di bufale quindi finchè non ci esprimiamo noi al riguardo sono e restano bufale. buon argomento. per il parco buoi (salvatore, niente di personale! :-) ).

          ma qua dentro, almeno chi interviene, ha già alle spalle una lunga esperienza di errori, controerrori, raffinamenti nella ricerca, ricerca di riscontri, valutazioni delle fonti, tali per cui, con questa pluridecennale esperienza alle spalle, se avesse tempo, voglia e lucidità potrebbe tranquillamente scrivere una tesi di laurea sulla comunicazione nel XXI secolo. a iniziare da daniele, che di lucidità ne ha da vendere.

          e chi è rimasto qui dentro a discutere è persona che ha già scartato tutte, tutte, le notizie relative ai motori magnetici perpetui, alle celle di idrogeno overunity, ai lombrichi elettrogeni e ai fulmini duodenali. e ha capito che la verità è una roba maledettamente complicata.

          è vero che ci sono sparaballe in buonafede, ma non è la verità.

          è vero che ci sono sparaballe che vogliono fare soldi sulla pelle dei gonzi. ma non è la verità.

          è vero che ci sono troll che inventano ad arte balle per fare casino, perchè si possa dire: ecco, vedi, sono tutte boiate! pagati e non. ma non è la verità.

          è vero che ci sono troll che infangano qualsiasi cosa si siano messi in testa di infangare, pagati e non, ma non è la verità.

          è vero che ci sono interessi in gioco con lobby che fanno pressione per vendere la propria verità, ma non è la verità.

          (continua... da quando c'è un limite ai post di 4.096 caratteri?)

          RispondiElimina
        24. ...

          è vero che queste lobby pagano i troll e li usano ne' più ne meno come fossero giornalisti, anzi spesso sono anche giornalisti o comunque ragazzi di bottega, ma che comunque non sono onnipotenti e hanno un peso relativo. ma anche questa non è la verità

          è vero che ci sono notizie importanti di dominio pubblico a cui non viene data alcuna rilevanza e anche l'esatto contrario, ma non è la verità.

          è vero che i giornalisti raccontano solo quello che possono raccontare, e a volte l'esatto contrario, ma non è la verità

          è vero che non sta scritto da nessuna parte che la lobby più potente sia anche quella che fa più pressione. ma non è la verità.

          è vero che i gruppi di interesse fanno, appunto, i propri interessi, ma senza alcuna cattiveria gratuita. ogni tanto ci scappa il morto, o il migliaio di morti, ma se potessero evitarlo con poche migliaia di euro lo farebbero. di più no, ma fino a quella cifra sì. ma tanto anche questa non è la verità.

          è vero che la stragrandissima maggioranza dei complotti di cui si straparla sono immense boiate, ma è anche vero che i complotti esistono, sono sempre esisti, la storia ne è piena e negarlo non può essere parte del bagaglio di uno scienziato. e ancora non è la verità.

          è vero che quello che certe volte chiamiamo complotti sono semplici convergenze di interessi, che esercitano sul punto di convergenza una tale pressione da essere scambiati per complotti, ma poichè l'effetto è lo stesso chissenefrega di come li chiamiamo. ma non è la verità.

          è vero anche che certi complotti, progetti di cui non è pubblica la ragione, sono portati avanti nell'interesse generale: pare brutto dire che fare 7.500 morti è meglio di farne qualche milione, ma è quello che ogni generale o statista sa benissimo e sa benissimo di non poter dire. e non è la verità.

          è vero che per fare le tagliatelle col ragù ci vuole il sale grosso, ma non è la verità.

          a chi ha capito la ricetta, di cui poi dosa in modo personale gli ingredienti come ogni massaia, non puoi venire a raccontare che le tagliatelle si fanno col sale grosso.

          e queste persone hanno scartato tutte, tutte!, le boiate tranne una (nel mio caso una e mezza: resto molto interessato agli studi di Pollack sull'acqua come proto-organismo): l'affaire di AR e l'ecat. perchè i conti non gli tornano e hanno gli elementi in mano per poter dire: di questa storia non mi hanno detto tutto ed è, come essere umano, mio diritto essere informato fino in fondo. diritto che sarà sempre disatteso nei suoi dettagli, ma questo non significa che dobbiamo rinunciarci.

          fermati alla tua area di comfort, come dicono gli americani, altrimenti diventi un troll e non sei più credibile.

          e comunque il post parlava di mobilità elettrica (piccola provocazione: fatta con che, Daniele? lo sai benissimo che il tuo impianto fv non basta a farti tornare indietro da assisi... quindi qual è il velato messaggio? :-) ).

          e comunque si spera sempre che siano le ultime schremaglie e poi andiamo tutti quanti a mangiare polenta e osei. tenendo da parte il litio risultante come sottoprodotto della cottura: potrebbe tornarci utile. lo usano anche come antidepressivo!

          RispondiElimina
        25. Eheheh....bravo ssumt. :-)
          Condivido lo spirito, anche se io sono curioso e possibilista in più ambiti e non solo riguardo a rossi, ma comunque una bella selezione me la sono fatta. Proprio ieri sera, per dirne una, ho rovinato la meraviglia dei presenti ad una cena / conferenza, proponendo una spiegazione 'normale' per una fotografia effettivamente insolita. Diciamo che ho fatto l ' occam della situazione. O il mario della situazione. E tuttavia non si può dire davvero dove fosse la verità.
          Bisogna tenere ragionevolmente aperta la mente, anche se ragionevolmente è un avverbio che può essere pesato in modo molto soggettivo.

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        26. Hanno caricato il video del viaggio su youtube:
          https://www.youtube.com/watch?v=63YYG_ndTtk

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        27. @ ssumt
          Condivido il tuo post: essere sempre complottisti o escludere sempre il complotto, è un atteggiamento simile.
          Si può pendere pericolosamente dall'una o dall'altra parte. Ma l'intelligenza critica è proprio quella che si sforza di distinguere di caso in caso.
          Ma su questo argomento Pagnini docet....

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        28. @Mario Massa
          Ciao Mario, grazie per il tuo punto di vista.
          Errata corrige: Mario Menichella, non Salvatore. Devi aver fatto confusione e generato un ibrido: Salvatore Menichella e Mario Boi. :-D

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