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mercoledì 23 agosto 2017

Ischia: il terremoto e l'abusivismo dei polli.

Post di Franco Sarbia

Si dice: «a Ischia 28.000 richieste di condono, una ogni due abitanti». Ma questa è la media dei polli! C'è chi si abbuffa, mentre l'affamato va a raccogliere nei cassonetti dei rifiuti le ossa da ripulire. Le seconde case non sono degli Ischitani. Quante di queste di proprietà dei notabili provenienti da ogni parte d'Italia e del mondo sono in tutto o in parte abusive? Negli anni scorsi chi aveva tanti soldi s'è dato da fare a costruire o acquistare per pochi Euro interi edifici "da reddito", abusivi o no, per poi chiedere il condono. Scommettiamo che i redditieri sono titolari di più di metà delle richieste di condono? Certo anche la povera gente deve aver provato a costruirsi la camera in più per arrotondare il salario nei mesi estivi, magari ha pure edificato al risparmio la superfetazione di un piano su un edificio storico per alloggiare la figlia che mette su famiglia. E la struttura inadeguata non ha retto le scosse pur lievi. Questa gente ha seguito il cattivo esempio dei grandi proprietari di case, locali commerciali e alberghi e nel 2010 è scesa in piazza per difendere i loro interessi prevalenti, oltre i propri miseri. Però non diciamo che si tratta di abusivi di necessità, per favore. Se gli amministratori hanno chiuso tutt'e due gli occhi e lasciato costruire ovunque non è stato per difendere gli interessi della povera gente che ha trovato spianata la strada dell'abusivismo - perché «'cca nisciuno è fesso» - ma per favorire quelli, ben ricompensati, degli speculatori. E allora chi ha permesso che lo scempio avvenisse, e lo ha incoraggiato, sta ben più in alto dei sindaci dei comuni di Ischia.

Franco Sarbia