È da un po' che siamo quasi in conclave per effettuare il minuzioso
rimontaggio dell'apparato calorimetrico presentato al convegno Pirelli,
smontato e trasportato nel laboratorio esterno alla scuola ove vengono
MATERIALMENTE (per sicurezza) effettuati i test i cui risultati vengono
poi interpretati con gli allievi.
E stiamo lavorando al massimo per
effettuare affidabili calibrazioni di riferimento che non lascino dubbi
sulla successiva attuazione ed interpretazione degli esperimenti; come
pure sulla standardizzazione della manutenzione, al fine di raggiungere
un livello di flessibilità operativa che ci consenta poi una facile
variazione dei tipi di elettrodi da testare in campagne comparative.
Nel frattempo il succedersi dei fatti sembra darci ragione (speravamo di averne meno...).
Accanto
alla forte soddisfazione nel vedere che sempre meno si può continuare
ad ignorare l'impatto positivo sulla credibilità LENR di forze così
diffuse e determinate, ci duole assistere (per COLPEVOLE IGNAVIA delle
Istituzioni italiane) alla deriva, lenta ma inesorabile, delle
conoscenze in un settore così strategico, dalla disponibilità pubblica
alla comprensibile segretezza di chi privatamente investe.
In
controtendenza, dopo il convegno del 4 dicembre c/o l'Istituto
L.Pirelli, si sono fatte avanti tre Istituzioni scolastiche, in ambito
nazionale, che condividono il pieno spirito OPEN, e progettano una
collaborazione con noi per riprodurre e velocizzare l'avanzamento dei
test.
Si ammette che la disponibilità di fondi (che altri hanno) è
certamente un elemento irrinunciabile, ma non meno meno importante, ai
fini della velocizzazione, è la circolazione dei dati, dei
suggerimenti, il confronto critico dei diversi approcci.
Per
sostenere questa linea, il 4 dicembre fu data ufficialmente notizia
della imminente costituzione della Associazione non lucrativa "Open
POWER" (vedasi Nuove Energie Nella Scuola - cronaca di Daniele Passerini) per la diffusione delle informazioni e la convergenza dei
contributi scientifici al fine di raggiungere una alternativa OPEN
SOURCE alle tecnologie proprietarie, con cui si può coesistere in
qualità di competitor, con buone prospettive di confronto, vista la
maggiore economicità intrinsecamente legata alla assenza di profitto.
Due le obiezioni che ci sono state velatamente mosse:
"ma non state troppo indietro con i risultati, rispetto al livello di altri?"
Forse no, se rapportato al fatto che siamo entrati nel settore appena un anno fa.
"ma
non state troppo avanti con lo sguardo, verso traguardi prematuri,
stanti i vostri apprezzabili ma ancora modesti risultati?"
No, la
chiara idea del traguardo a cui si mira va avuta sin dai primi passi,
per non rischiare poi di arrivare... ma in un posto diverso da quello che
si voleva.
Oggi si vede che la condivisione della conoscenza non
è scontata, va difesa con azioni così determinate quanto quelle della
sua attribuzione proprietaria.
La costituzione della Associazione
potrà costituire, tra breve, un bivio che permetta alla strada LENR un
nuovo tragitto PARALLELO a quello che stiamo conoscendo.
P.S. Ci
dispiace dare alla concorrenza proprietaria un fastidio INVOLONTARIO (ma
che la stessa dinamica che ha inventato sia la ricerca scientifica che
la proprietà brevettuale ha costruito come elemento INTRINSECAMENTE
regolatore degli equilibri), palesando apertamente ciò che tutti
comunque già sanno.
Si tratta del fatto che la divulgazione
sistematica delle conoscenze, che costituirà parte essenziale delle
attività della Associazione, potrà contribuire ad impedire la
prolificazione brevettuale, stante la circostanza che non sono
privatamente proteggibili ritrovati che siano già sostanzialmente di
dominio pubblico.
Buona giornata a tutti.
Ugo Abundo