tag:blogger.com,1999:blog-18734659.post743273091265745921..comments2023-10-14T13:47:13.402+02:00Comments on 22 PASSI D'AMORE e dintorni: Non passerò più per questa stradaDaniele Passerinihttp://www.blogger.com/profile/16270020544192693577noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-70866497655393710402007-04-20T02:17:00.000+02:002007-04-20T02:17:00.000+02:00Cartellino giallo, Ideavagante!Hai nuovamente inse...Cartellino giallo, Ideavagante!<BR/><BR/>Hai nuovamente inserito un commento tralasciando il non trascurabile particolare di precisare che si tratta - integralmente - dell'articolo <B>Esperienze delle vette</B> di <I>Marcella Danon</I> pubblicato 3 anni fa su http://www.lifegate.it.Daniele Passerinihttps://www.blogger.com/profile/16270020544192693577noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-30399848558559166832007-04-18T22:24:00.000+02:002007-04-18T22:24:00.000+02:00Sottoscrivo tutto ma proprio tutto quel che hai de...Sottoscrivo tutto ma proprio tutto quel che hai detto! <BR/>Son convinto che noi tutti abbiamo nel corso della nostra vita minimo minimo (intendo senza cercarle) un paio di esperienze "di vetta". Proviamo a domandare a una persona (con cui siamo abbastanza in confidenza perché si apra con noi) se ha mai avuto qualche <I>esperienza</I> che non sa bene spiegarsi ma che comunque le è rimasta indelebilmente incisa nella coscienza... ne sentiremo delle belle! Quasi tutte le volte che l'ho fatto ho ascoltato storie da far rabbrividire Piero Angela (e tutto il CICAP)!<BR/>Bisogna avere il coraggio di non negare/rimuovere queste esperienze e allora troveremo anche modo di riviverle e di seguire la strada che ci hanno tracciato... per vedere dove conduce.Daniele Passerinihttps://www.blogger.com/profile/16270020544192693577noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18734659.post-20252681962449647042007-04-17T18:20:00.000+02:002007-04-17T18:20:00.000+02:00L'esperienza della trascendenza dei confini con i ...L'esperienza della trascendenza dei confini con i quali solitamente percepiamo la realtà non solo è accessibile, ma è sicuramente già stata sperimentata in diverse occasioni da ognuno di noi. <BR/> <BR/> A tutti è sicuramente già successo, di fronte ad un cielo stellato, a un tramonto, in un momento d'amore o davanti allo sguardo di un bambino, di sentirsi, anche solo per un istante, in contatto con una realtà più vasta, di sentire che non siamo soli che c'è qualche cosa di più grande che ci abbraccia, ci include, ci sostiene e da improvvisamente significato a tutta l'esistenza. <BR/>Forse sono stati solo istanti, che hanno lasciato una forte impressione per poi svanire con la stessa rapidità con cui erano apparsi, come piccoli viaggi in elicottero sulle vette del nostro mondo interiore, sufficienti a risvegliare il desiderio di intraprendere, a piedi questa volta, il lungo sentiero che porta a riconquistare quella stessa vetta. <BR/><BR/>Riconoscere, a poco a poco, la ricchezza e la topografia del nostro mondo interiore ci permette di imparare il cammino che ci porta a quei luoghi più isolati e suggestivi, da cui possiamo osservare la nostra realtà quotidiana da un punto di vista più alto ed elevato, e immergerci per qualche istante nell'atmosfera più tersa ed energizzante, più vicina la nostro Sé. <BR/><BR/>Esistono un'infinità di scuole, di tecniche, di metodi, che ci aiutano in questa esplorazione, e ognuno dovrà scoprire quelli più adatti, di volta in volta, al proprio percorso. Ma il riportare alla mente uno di quei piccoli fugaci istanti di "illuminazione", vissuti nell'arco della propria vita, cercando di lasciarsi riavvolgere dalla stessa atmosfera, magari aiutandosi con un'ambientazione tranquilla e rilassante e una musica adatta, è un semplice esercizio, che può trasformarsi in valido aiuto per affrontare le piccole e grandi difficoltà della vita quotidiana. <BR/><BR/>La conquista delle dimensioni superiori è, comunque, paragonabile all'ascesa di una montagna, con tutte le meraviglie e i rischi connessi alla scalata di una vetta. La qualità e l'autenticità della propria esperienza spirituale non si misura a parole, ma a fatti. E' nella pratica che si esprime la propria "illuminazione", e un certo grado di umiltà funge sicuramente da cartina tornasole, per distinguere chi dice di essere maestro, da chi lo è senza dirlo e, forse, senza neppure saperloAnonymousnoreply@blogger.com