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venerdì 17 febbraio 2017

Improved stability and performance of surface-modified Constantan wires, by chemical additions and unconventional geometrical structures.


 
Cari Colleghi,

ho il piacere di informarVi che il Nostro recente articolo sulle LENR, a seguito del Congresso ICCF20 tenutosi presso l'Università di Tohoku - Giappone (2-9 Ottobre 2016), ha ottenuto (dal Comitato Organizzativo) il PERMESSO di libera distribuzione, anticipata, anche in formato elettronico.

Al documento, in allegato [download file], deve essere apposta la dicitura:

"Pre-print submitted to ICCF20 Committee. To be, eventually, published in  the Proceedings of ICCF20".
  • Il lavoro è stato apprezzato per l'elevato livello di "innovazione". Particolare attenzione è stata posta all'utilizzo, di fatto innovativo, del gas Xenon come co-catalizzatore dei fenomeni di AHE (Anomalous Heat Excess).
  • Il Comitato Organizzatore si augura che tale innovativo lavoro sperimentale possa dare ulteriore impulso agli studi sulle LENR in generale, anche e soprattutto dal punto di vista tecnologico/applicativo.
Grazie per la Vostra attenzione,

Francesco CELANI

281 : commenti:

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Daniele Passerini ha detto...

Tra poco rendo scaricabile l'articolo.

Daniele Passerini ha detto...

DA ADESSO IL FILE È SCARICABILE

MISTERO ha detto...

Nelle conclusioni, punti 1 e 2, mi ricorda molto una pubblicazione che ho visto presentata qui in un post, la quasi fusione fredda del nucleo della Terra, articolo di Nature se non ricordo male.

mario massa ha detto...

Rimango scettico davanti a misure termometriche. Mi pare che avessero in costruzione un calorimetro: che fine ha fatto? Non possono far passare per calorimetria isoperibolica un termometro sulla parete esterna del tubo.

Per quanto riguarda la generazione di differenza di potenziale ai capi della constantana devo ricordare che la constantana è utilizzata in vari tipi di termocoppie proprio per l'elevata tensione generata (dell'ordine di 50 uV/°C). 2 mV misurati corrispondono a una differenza di temperatura tra i capi del filo di circa 40°C su 400°C che, mi pare, potrebbe essere possibile. In ogni caso dai dati indicati con 50W in ingresso la massima potenza estraibile da quel filo risulterebbe di 70 microWatt: il fenomeno, se reale, è certamente degno di essere indagato, ma sarebbe al momento anni luce dall'essere sfruttabile.

Unknown ha detto...

O.T. ma non tanto OT visto che si parla del Professor Celani (che saluto)

@Daniele
'Bisogna essere grati a Camillo e Mario: la dialettica del loro diverso modo di porsi rispetto alla Scienza e all'ignoto ha una clamorosa forza didattica e maieutica!'

quoto in pieno.

@Sarbia.
certo che si può proiettare. io ho anche un video proiettore con schermo. Mi manca solo il cavalletto per lo schermo

@tutti
allora se per voi va bene io fisserei per il 23 Aprile vista disponibilità di Daniele. E direi pranzo.

Inoltre sebbene io debba aprire il 1 Aprile non posso garantire date prima del 20. A riguardo avevo scritto ai miei clienti e amici una newsletter che copio qui sotto con lo scopo di unificare i temi legati al mondo della fisica e all'amministrazione della capitale.

inoltre: vogliamo fare un foglio condiviso con prenotati e temi da trattare? lo spazio sarà ben più grande dell'ultimo incontro (sala 12mt x 4mt) forse ci stanno fino a 40 persone).
si potrebbe fare una sorta di calendario eventi, magari in streaming (oggi credo più facile sul piano tecnico rispetto a 4 anni fa)

attendo feed back.

Unknown ha detto...

LA FISICA QUANTISTICA E LE VOLTURE ACEA
(eccoci Sac, siamo tornati!)

Segnatevi questo indirizzo via del XXX.... e questa data AprXXX…
Dove tutto avrà inizio, di nuovo

Se non avete capito è perchè questa splendida ed eterna città ha i suoi problemi nel definire date, tempi e luoghi (l’Impero Romano d’Occidente cade nel 476dc o cento anni prima? La Metro C sarà finita a San Giovanni o a Fori Imperiali?)

Da buon milanese ho lottato invano contro la relatività temporale di questa meravigliosa città, ma poi ho capito.

Non voglio tirare in ballo ancora una volta la fisica quantistica, dove si può essere qui e altrove, adesso e dopo, nello stesso spazio/tempo.
Ma è sul principio di indeterminazione delle volture ACEA che si redime la questione.

AVETE PRESENTE LE VOLTURE?

Sono in tutto e per tutto un salto quantico
Già dalla prima telefonata al call center si viene proiettati in una quinta dimensione che lambisce i vortici di buchi neri amministrativi dove il gioco delle responsabilità, delle competenze e delle tempistiche si può spiegare solo attraverso un complicato algoritmo risolvibile con la teorie delle stringhe.

E ALLORA?

Che avverbio ieratico. Allora
Che non significa ‘a che ora’ (altra dimensione non percepibile dai nostri sensi in queste latitudini) né quanto all’ora, ma è appunto un avverbio di sospensione temporale.

'Mi scusi ma siamo 2 mesi in ritardo rispetto agli accordi’
‘E allora?’

‘Mi scusi ma il preventivo diceva che…?’
‘E allora?’

E allora ho capito che non bisogna aspettare.
Bisogna smettere di programmare. Ci vuole un cambio di paradigma, come diceva Kuhn. Guardare il tutto (si il tutto, non la somma della parti) sotto un altro punto di vista.

‘Ma quando finirete?’
‘Prossimamente’

E nel frattempo? E’ un avverbio?
No? Intanto invece si.
Si apre dibattito, ovviamente (anche questo) infinito, il dibattito.

Quindi tra l’allora e la voltura (ed anche qui si parla di un passaggio, un salto tra un avverbio ed un altro. Voltura è un avverbio?) c’è un frattempo, che non è un intanto.
E’ nel frattempo che siamo sospesi, non nel senso dell’attesa (di un’amministrazione, di una giunta, di una decisione, di una presa di posizione, di un chiarimento) ma nel senso quantico della sospensione temporale.

ECCO PERCHE' ROMA E' ETERNA, PERCHE' SOSPESA

Roma è virtuale, una città in potenza e non in atto
L’eternità se ne infischia del poi, dell’allora, del ‘ma non si era detto che…?’ del ‘scusa il ritardo, ma c’era un traffico sul raccordo’.
Che poi ritardo rispetto a cosa?
Se non c’è tempo ma solo Fra-tempo (che me lo immagino come un monaco romano sarcastico ed indifferente).

Noi abbiamo deciso di essere diversamente temporali e ci siamo persi appunto (questo si che è un avverbio che si pone al centro del dibattito temporale come una colonna traiana) nel virtuale e rilanciamo il sito dei siti, il blog dei blog.

ECCOLO IL BOSONE DI HIGGS DEL MONDO DEL VINO:
TASTINGSPOTS

‘Ma come, ancora?’ direte voi.
‘E allora?’ Rispondo io. Certo, un’altra volta.

TASTINGSPOTS è la nostra Metro C, la nostra Salerno-Calabria, il nostro ponte sullo stretto corridoio che separa l’esperienza diretta da quella del ‘sentito dire’.

E’ il più ambizioso dei progetti.
Un tunnel temporale dove passano centinaia di ore di video riprese in questi ultimi dieci anni scomposte in video-frattali, pillole di saggezza territoriale.
Finalmente (questo è il mio preferito) un luogo dove si uniscono tutti i punti della imprevedibile linea temporale della nostra storia recente.

‘Si, ma quando sarà?’
‘Eh quanno, quanno… Quanno avemo finito’

un abbraccio a tutti, lungo e persistente.

Daniele Passerini ha detto...

@Alessandro Pepe
Il testo della newsletter che hai ricopiato è magistrale... aggiungiamoci una premessa con nome del locale, indirizzo, orari di apertura, aggiungiamoci la nostra giornata 22 passi e facciamoci un post! :)
P.S. Ma Sac... sta per Sacripante!

Daniele Passerini ha detto...

@tutti
Spudoratamente OT:
qualcuno sa se ci sono aggiornamenti su questo?
https://arxiv.org/abs/1610.03031
Se ne parlò un po' lo scorso autunno:
Segnali anomali da 234 stelle, torna il mito del contatto alieno

Franco Sarbia ha detto...

Il tuo OT è un bellissimo modo per ricordare Giordano Bruno, arso vivo ieri 17 febbraio 1600 perché credeva in altri mondi viventi: in un universo e quindi in un Dio più grandi di quelli nei quali credevano i suoi ottusi persecutori. Non è poi così fuori tema, ci sono fisici che credono nella creazione o nella sua opzione laica del big bang, eventi unici e indimostrabili, ma negano le manifestazioni di leggi fisiche che non conoscono: pretendendo di spiegare l'ignoto con ciò che già sanno. Giordano Bruno brucia ancora.

Daniele Passerini ha detto...

@Franco
Il tuo OT è un bellissimo modo per ricordare Giordano Bruno, arso vivo ieri 17 febbraio 1600...
È vero!
GIORDANO BRUNO...

DO GRAN RUBINO O
BANDIRO' UN ROGO

DAR IN BUON ROGO
BRADO IN UN ROGO

OGNI BUON ARDOR
ONOR BRUGIANDO (var. antica di bruciando)

GIRANDO UN ORBO
GIRANO UN BORDO

DAR BUONGIORNO
RUBANDO GIORNO

Solo anagrammi... nient'altro che anagrammi... eppure...

camillo ha detto...

Mi è capitato di venire a Roma e ovviamente andai a vedere la statua dello straordinario eroe Giordano Bruno, dissi a mia moglie:
"osserva dopo 4 secoli oggi qualcuno ha portato ancora fiori freschi."

Adriano ha detto...

@Mario Massa

sul passo
"...Per quanto riguarda la generazione di differenza di potenziale ai capi della costantana devo ricordare che la costantana è utilizzata in vari tipi di termocoppie proprio per l'elevata tensione generata (dell'ordine di 50 uV/°C). 2 mV misurati corrispondono a una differenza di temperatura tra i capi del filo di circa 40°C su 400°C che, mi pare, potrebbe essere possibile..."

Ho l'impressione che non hai letto attentamente l'articolo, e quindi come è stata fatta la misura della differenza di potenziale analizzata da Celani. I punti di giunzione sono alla stessa temperatura te lo posso garantire.

Comunque, avendo già sperimentato tale effetto dal 2012-2013, ti posso assicurare che l'effetto non avviene se il filo non è stato "caricato" con idrogeno, ovvero l'effetto è successivo solo alla riduzione della R/R0 dopo l'inserimento dell'idrogeno nella camera, se metti elio ... od altro gas e fai la stessa rampa di salita, non vedrai niente di particolare.

Nel 2013 ho realizzato un'apposita strumentazione che permetteva la misura in parallelo della R/R0 e della tensione spontanea. In tali misure si ottiene un diagramma che mostra molto bene come la presenza di una "tensione spontanea" è successiva solo alla riduzione della R/R0 (mediamente l'effetto inizia a manifestarsi nel punto di flesso della curva della riduzione della R/R0 ... mai prima, quindi è molto probabile che vi sia un legame stretto con tale fenomeno).
C'è poi la questione dell'isteresi della tensione spontanea con la temperatura, ma qui si entra troppo nel particolare che non trovo pertinente in questo ambito di discussione.

Il motivo per il quale avevo fatto tale particolare ricerca, legata alla analisi di catalizzatori elettro-attivati, è nato dalla necessità di trovare un modo per capire se la modifica della R/R0 era legata ad una modifica delle caratteristiche elettroniche del materiale in quanto la superficie del filo di Celani è di fatto una superficie catalitica. Quel lavoro, analizzato poi con Celani, è stato da lui allargato alla verifica di un evidente legame tra questo effetto ed i fenomeni esotermici da lui analizzati in questi anni.

Durante questa ricerca ho trovato alcuni articoli che facevano notare la possibilità di avere una piccola, ma comunque significativa, differenza di potenziale quando i due fili di una termocoppia percorrono differenti gradienti di temperatura, in pratica questo capita nelle termocoppie degli altiforni, dove può capitare che un filo percorra una strada con temperatura più alta (... o bassa) dell'altro filo, essendo la differenza di potenziale ai capi funzione dell'intero percorso ecco che si possono spiegare tali differenze ( vedi: https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Seebeck ). Ma nel nostro caso il fenomeno non capita se il materiale non ha prima modificato la propria R/R0, perciò, sempre guardando come è fatto l'integrale, l'unica ipotesi possibile è che si modifichi il coefficiente di seebeck all'interno del percorso ovvero che la variazione della R/R0 si leghi anche ad una modifica localizzata delle caratteristiche elettroniche del materiale.

Alessandro Pagnini ha detto...

23 o 30 per il pranzo?
Mi spiacerebbe che gio non potesse intervenire e lui il 23 é impossibilitato. Io non ho problemi

Daniele Passerini ha detto...

@Adriano
Ho l'impressione che non hai letto attentamente l'articolo, e quindi come è stata fatta la misura della differenza di potenziale analizzata da Celani. I punti di giunzione sono alla stessa temperatura te lo posso garantire...
Direi anche io che Mario ha espresso un giudizio affrettato. Le cose - e me lo ha precisato lo stesso Celani - stanno come giustamente hai precisato tu.

Daniele Passerini ha detto...

@Alessandro Pagnini
Ahimè, il 30 aprile potrei venire solo da solo, mentre il 23 può esserci anche Elisa.

Alessandro Pagnini ha detto...

Difficile mettere tutti d'accordo.
Vabbe' decidete per il meglio. Io facci mio il famoso detto: Francia o Spagna purché se magna!

mario massa ha detto...

@Adriano
Se rileggi ciò che ho scritto vedrai che non ho dato alcun giudizio:"devo ricordare che...una differenza di 40°C mi pare potrebbe essere possibile....il fenomeno se reale è certamente degno di essere indagato". Cerco solo una possibile spiegazione semplice come vuole Occam.

Se non ci sono differenze di temperatura tra le estremità e il fenomeno avviene solo con idrogeno la differenza di potenziale potrebbe nascere dal fatto che il caricamento con idrogeno non è uniforme e parti caricate in modo differente si comportano come differenti metalli.

Franco Morici mi segnala un testo storico ove si legge che il Signor Becquerel ha notato che un anello di platino se riscaldato in qualunque punto non è attraversato da alcuna corrente, ma se in un punto del filo si esegue un nodo e si scalda il filo in prossimità del nodo allora si vede circolare una corrente.

Ma dimmi: cosa ne pensi del fatto che non abbiano utilizzato un calorimetro che da tempo hanno realizzato (c'è un filmato sul Web) e del fatto che rifiutino di mostrare a scettici curiosi la loro misura che sostengono essere ripetitiva? Quando gli scettici non si interessano ci si lamenta che non vogliono guardare nel cannocchiale, quando chiedono di poterci guardare si risponde no grazie. Commè? (direbbe Bertoldo)

camillo ha detto...

@Mario. Non sempre è possibile usare il calorimetro, perché altera la prova. La calorimetria pur nella sua semplicità teorica è cosa piuttosto delicata.
E' probabile che quando hanno consolidato una decente ripetibilità, e magari aumentato un po' il livello energetico si dedichino ad organizzare l'esperimento con calorimetro.

mario massa ha detto...

@Camillo
Camillo, entrano con 50W e escono con 100W. Dicono di avere eccellente ripetibilità: cosa aspettiamo? Un calorimetro a flusso d'aria (come quello che realizzai per Focardi) non altera il funzionamento della cella e non ha nemmeno alcun contatto con essa. Inoltre permette di introdurvi la cella con la cella già in funzione. Ti ricordo che il test che eseguì Focerdi col mio calorimetro fu:

1 - La cella col sistema di misura di Piantelli eroga 17W fuori dal calorimetro.

2 - inserimento cella in calorimetro: la cella col sistema di misura di Piantelli continua ad erogare 17W

3 - misura col calorimetro = 0

Perchè non possiamo fare la stessa cosa con la cella di Celani? Sarà che Celani sa come andarono le cose con la cella di Focardi?

Guido ha detto...

"Sarà che Celani sa come andarono le cose con la cella di Focardi?"
Mario non ti conosco personalmente ma l'opinione che mi sono fatto su di te leggendoti è che tu sia una persona onesta e corretta. Nel tuo campo hai una grande esperienza ed una preparazione invidiabile, un grande professionista.
Tuttavia dalla frase che hai scritto sopra (e da molte altre che ho letto) mi sembra che tu sia vittima di pregiudizi. Tu con questa frase presupponi un imbroglio non un errore! Non parlo di Rossi, di cui non comprendo il comportamento, ma possibile che che tutti i ricercatori delle Lenr siano degli imbroglioni che non vogliono far verificare i loro esperimenti per non farsi scoprire i loro trucchi come tu vuoi fare intendere?
Sarà forse per questo pregiudizio che molti di loro non vogliono farti verificare i loro apparecchi?
A mio parere dovresti porti in modo diverso con gli altri, meno giudicante, anche se molto rigoso ovviamente e sono sicuro che i ricercatori seri accetterebbero più facilmente di essere verificati da te.
Con stima

Alessandro Pagnini ha detto...

Quanto dice Yoda é da tenere in considerazione. Più volte é stato consigliato a Mario un atteggiamento meno ruvido. Tuttavia o da Mario o da Piero prima o poi una misura seria da un terzo 'scettico' (ma magari più diplomatico) dovranno pure farla eseguire

Unknown ha detto...

@Celani
caro professore,mi ricordo di lei quando nel 2011 a Bologna andò a tentare di misurare i gamma al test di Rossi sul gatto. Ora su E-cat world, hanno ripreso una intervista di Daniele Passerini qui su 22 passi, in cui Focardi spiega perchè Rossi non le permise di misurare i gamma. Perchè, lei che è uno del ramo avrebbe capito dal tipo di emissioni quale era il composto aggiuntivo al nickel idrogeno, che consentiva il fenomeno. Focardi disse che il segreto di questo componente era che consentiva di creare idrogeno atomico, invece che molecolare, e quindi si poteva entrare nel nucleo ed innescare la reazione. Cosa ne pensa lei?

mario massa ha detto...

@Yoda GG
"Tu con questa frase presupponi un imbroglio non un errore! "

Assolutamente no. Una volta Celani mi fece l'ennesima promessa da marinaio che avremmo inserito insieme la sua cella in un calorimetro, ma confessò che lo doveva fare perchè anche lui non era certo delle proprie misure.

Io credo che il rifiuto di Celani (che spero prima o poi cambi idea) derivi dall'essere cosciente che l'esito potrebbe essere negativo e in questo caso andrebbe a danneggiare la "causa FF". Il problema secondo me è che anche gli onesti (come Focardi o Gamberale e sono convinto, anche Celani) ragionano come se ci fosse una guerra e ogni mossa va ragionata a prescindere dalla verità dei fatti. Quando in GSVIT confermammo che Celani poteva benissimo avere raggiunto 50 bar con la sua cella, mi scrisse un frequentatore del blog di Camillo Franchini dicendomi che non dovevo ammettere che Celani aveva ragione, perchè questo comprometteva la credibilità di Camillo e quindi la sua lotta contro la falsità della FF. Ma stiamo scherzando?

Daniele Passerini ha detto...

@Mario
Il problema secondo me è che anche gli onesti (come Focardi o Gamberale e sono convinto, anche Celani) ragionano come se ci fosse una guerra...
Quando in GSVIT confermammo che Celani poteva benissimo avere raggiunto 50 bar con la sua cella, mi scrisse un frequentatore del blog di Camillo Franchini dicendomi che non dovevo ammettere che Celani aveva ragione, perchè questo comprometteva la credibilità di Camillo e quindi la sua lotta contro la falsità della FF...
La maggior parte delle "guerre" sono mosse in primis da chi puo trarne un vantaggio per i propri interessi o da perfetti idioti/esaltati. Non ti rendi conto che tu stesso hai appena scritto di aver prese atto che la guerra paventata da Focardi, Gamberale, Celani ecc. esiste sul serio?
Colgo l'occasione per rinnovare la mia stima per la posizione che hai assunto rispetto a quel test a dispetto del "fuoco di sbarramento" di Franchini (che sicuramente non è un idiota, un po' esaltato invece sì, con qualche interesse personale chissà).

mario massa ha detto...

@Daniele
"Non ti rendi conto che tu stesso hai appena scritto di aver prese atto che la guerra paventata da Focardi, Gamberale, Celani ecc. esiste sul serio?"

Non escludo che ci sia. Mio nonno diceva che per fare un fosso ci vogliono 2 rive. Non avere paura della verità prima o poi paga se hai ragione. Soprattutto oggi che, come si legge nel link che avevi indicato, la gente ha modo di documentarsi.
Celani fa bene o fa male a impedirci di verificare i suoi risultati?

camillo ha detto...

@Mario,
mi hai citato spesso questa storia del tuo calorimetro ad aria, affermando che esso è poco o nulla invasivo; scusa se mi permetto, ma devo pormi nella veste scientifica dubitativa, esattamente come fai tu. Io non so nulla di questo tuo calorimetro, so invece quanto delicata sia la misura calorimetrica in sè, non si può negare che essa è fortemente interagente col sistema, non so nel tuo caso quanto lo sia.

Sono cero che quando tu parlasti con Piantelli ti diede spiegazioni sul perchè lui fece le misurazioni per confronto.
Per i non addetti ai lavori Piantelli scrive che ha fatto due apparati identici in tutto e per tutto, tranne il fatto che in uno c'è una barretta di nichel immersa nella cella con idrogeno a bassa pressione, nell'altra prova di comparazione c'è una barretta di simile ma di acciaio. Ora accadde che per mantenere i due sistemi alla stessa temperatura nel caso del nichel occorra una media di 17% in meno di energia. L'esperimento è durato mesi e mesi e a detta di Piantelli il differenziale si è sempre mantenuto.

Prima di pensare che Piantelli sia uno sprovveduto, faccio due giri di uno stadio di corsa.
Se il calorimetro di Mario non dava gli stessi risultati occorre comprendere il perchè.
Soprattutto occorre capire l'eventuale errore di Piantelli, personalmente a me il metodo di Piantelli sembra superiore ad ogni altro sistema.

Mario puoi dirmi dove stava l'errore del metodo di Piantelli?
Ovviamente la spiegazione non può essere il mio metodo è giusto perchè il mio funziona non è accettabile scientificamente in quanto implica un atto di fede sul tuo. Certo che lo hai tarato ma anche l'altro può essere stato tarato, anzi a occhio avendo avuto tempi così lunghi direi che è quasi impossibile che Piantelli si sia sbagliato.

Daniele Passerini ha detto...

@Mario
Celani fa bene o fa male a impedirci di verificare i suoi risultati?
Se, come tu stesso hai riconosciuto, la "guerra" può essere tutt'altro che una paranoia, l'atteggiamento "chiuso" dei ricercatori come Celani diventa comprensibile.
Osservo poi che insisti a parlare di Celani e punto, nonostante l'articolo sia firmato da 15 ricercatori in tutto, di cui 3 dell'INFN-LNF e 1 di un dipartimento di alta specializzazione di UniPA...
A me sembra che gli appunti che fai a Celani sarebbero giustificati solo se questa ricerca la stesse portando avanti da solo e non ci fosse piuttosto dietro un gruppo che può appoggiarsi anche a peer reveviews esterne.

mario massa ha detto...

@Camillo
Se conosci Piantelli sai che decise di fare la misura in quel modo perchè gli andava di fare così e guai a chi lo contraddiceva. Solo davanti al prof. Li che davanti all'ufficio di Focardi elogiava Focardi per avere finalmente approntato una vera misura calorimetrica (non era ancora stata la famosa misura) dovette, obtortocollo, ammettere che una misura calorimetrica era più sicura.

Conosci l'amico William Collis? Credo che chiunque abbia avuto a che fare con la FF lo conosca. Lui ha lavorato (credo almeno) per Nikenergy, quindi era molto vicino a Piantelli. Fu lui che chiese, non molto tempo fa a Piantelli perchè la sua cella non dava risultati in un calorimetro e la risposta fu in sintesi che era troppo complicato da spiegare.

" L'esperimento è durato mesi e mesi e a detta di Piantelli il differenziale si è sempre mantenuto."
Se hai commesso un errore ti aspetti che scompaia dopo un po? Poteva continuare a misurare per secoli e avrebbe visto sempre uguale (forse gli sarebbe venuto il dubbio che tutta quella energia non era possibile neanche da una reazione nucleare).

Quale era il suo errore? Utilizzava una sola sonda di temperatura sulla parete esterna della cella e pretendeva di individuare un presunto eccesso di calore di 17W su 100. All'inizio addirittura aveva solo una sonda interna! Fosse così semplice, i calorimetri cosa li avrebbero inventati a fare? Le misurazioni per confronto sono pericolosissime (se uno produce calore el'altro no, identici non possono essere: chi assicura che la differenza non alteri la misura?) e soprattutto non consentono alcuna verifica.

mario massa ha detto...

@Daniele
"A me sembra che gli appunti che fai a Celani sarebbero giustificati solo se questa ricerca la stesse portando avanti da solo e non ci fosse piuttosto dietro un gruppo che può appoggiarsi anche a peer reveviews esterne."

Non si decide ad utilizzare un calorimetro anche se lui stesso mi ha detto che dovrebbe farlo (infatti con Spaxio ne ha costruito uno - che giudico inadatto - e non lo usa). Qualunque altra cosa dicano altri esperti e professori perde di valore.

mario massa ha detto...

@Daniele
"Osservo poi che insisti a parlare di Celani e punto, nonostante l'articolo sia firmato da 15 ricercatori in tutto"

Parlo di lui perchè gli altri non li conosco, a parte Spaxio che mi ha detto che non era il caso di andarli a trovare. E io queste cose le faccio gratis. Ma forse è proprio questo.

Hermano Tobia ha detto...

Sono d'accordo con Mario. A mio avviso le misure termometriche hanno il pregio di essere molto semplici e veloci, ma devono essere utilizzate solo come "suggerimento" per una successiva analisi calorimetrica. Gli artefatti e gli errori infatti possono essere sempre in agguato: il reattore disperde per irraggiamento, convezione e conduzione: basta ad esempio che il rapporto fra tali modalità cambi tra reattore attivo e controllo e la misura termometrica va a farsi benedire ...

E' anche vero che il calorimetro può alterare la misura, ma si può adattare il reattore a lavorare in presenza di un calorimetro se si arriva (come sembra) a controllarlo sufficientemente.

Io eviterei calorimetri sofisticati ed userei il metodo Parkomov: un bel secchio d'acqua coibentato con il reattore acceso dentro, con le rampe di salita della temperatura opportunamente calibrate. Grafico di energia immessa e T acqua (senza dimenticare lo stirring) e passa la paura.

Unknown ha detto...

Oddio mi sento male! Sono d'accordo con Mario Massa sulle misure! Devo andare da un medico, e bravo pure!

Adriano ha detto...

@Massa

sono felice che hai immediatamente compreso quanto ti ho scritto su di una possibile spiegazione dell'effetto di una f.e.m. ai capi del filo di Celani e che tale spiegazione ha alcuni punti sui quali bisogna riflettere:

1# Come ho introdotto nel precedente post, potrebbe essere dovuto alla presenza di spot termici lungo il filo (mi piacerebbe avere la biografia del lavoro sui fili di platino da te citato) e guarda caso tali spot avvengono solo in presenza di idrogeno e non di elio e durano di fatto quanto dura l'esperimento e sono legati alla variazione della R/R0 (iniziano, almeno nei miei test, nel punto di flesso della diminuizione della R/R0, purtroppo non mi è tecnicamente possibile, in questo forum, inviarti un diagramma, ma se lo desideri ci organizziamo.

2# Potrebbero essere dovuti alla variazione delle caratteristiche elettroniche del materiale (motivo per il quale esegui nel 2012-2013 tali misure).

3# Hanno un verso nella polarità che segue una strada definita, sempre quella ... se fossero dovute alla causa 1 o 2 teoricamente la polarità potrebbe cambiare almeno per differenti setup sperimentali, ho provato circa 30 differenti fili, con differenti setup-sperimentali e tutti immancabilmente davano sempre lo stesso verso nella polarità ottenuta al termine della riduzione della R/R0. È probabile che vi sia un legame con il gradiente termico della camera. Nel caso di Celani, l'effetto è più evidente, ma le due camere sono radicalmente differenti.

4# Ho eseguito l'esperimento in parallelo con due filo di costantana, stesso matassa di materiale e sezione di filo, il primo lavorato secondo il metodo di Celani, direttamente dentro la camera, ovvero sono partito da due identici fili e ne ho lavorato uno solo, senza mai spostarli senza mai aprire la camera, lavorando solo con gas puro. Il montaggio garantiva quindi stesso percorso in parallelo Circa 1.5 mm di distanza tra i due fili nudi) ... la differenza salta subito agli occhi il filo lavorato, nei miei test, va fino a 0,4 mV (non molto lo ammetto, ma come ho già detto a me interessava capire altre cose e non ottimizzare il fenomeno), mentre il secondo filo ha dato come risultato sempre circa 0,0 mV!

5# Il valore della tensione spontanea non è legato al valore assoluto della R/R0, ma inizia quando tale valore smette di calare...

Per il problema della calorimetria, questa non era oggetto del mio lavoro legato ai catalizzatori elettro-attivati, perciò su questo aspetto non posso dirti molto, ognuno è bene che faccia il proprio mestiere.

Sul discorso della calorimetria eseguita sulla cella di Piantelli sono assolutamente certo (per affermazione esplicita di Piantelli e relative giustificazioni fatte direttamente al sottoscritto) che la cella di Bologna non abbia prodotto un Watt, come la cella di Pavia nel 1° e 2° rod usato, per il 3° invece la cosa sembra essere differente, ma "stranamente" l'esperimento, sicuramente eseguito, fu interrotto per motivi organizzativi interni.
Per il test di Piantelli eseguito nel CERN la cosa è "strana", si ha la prima cella che ha prodotto qualcosa, come si legge dalla relazione ... poi il rod è stato sostituito dagli sperimentatori con un rod equivalente in nichel e successivamente in inox (316 ? .. non so) ... ovvio che non avesse prodotto niente in queste condizioni era come usare due oggetti sicuramente inerti e quindi i dati vanno analizzati in modo differenziale, nel qual caso il primo test stava dando risultati interessanti, anche se allora non compresi. Non ho mai capito perché non abbiano continuato con il primo rod che sembrava seguire quanto affermato da Piantelli, ma si sa ... il mondo è pieno di "stranezze" ;)

Alessandro Pagnini ha detto...

Ribadisco che prima o poi una seria misura calorimetrica dovrebbero decidersi a farla. Fino ad allora rimarranno molti dubbi. Se non vuole farla il team di celani, va anche meglio se altri, messi in condizione di replicare, poi consentono la misura calorimetrica sulle loro celle.
Fino ad allora potremo solo augurarci che siano sulla strada giusta

camillo ha detto...

@Domenico Canino non devi andare dal medico,
è logico essere d'accordo con Massa nel senso che effettivamente l'irraggiamento e la convezione sono difficili da cogliere usando solo sonde termometriche.
Ma... guarda io non ho visto nulla di Piantelli, con lui ho scambiato al massimo un paio di mail quindi non lo conosco, però conosco i fisici in genere e PRIMA DI SCRIVERE UN ARTICOLO SULLA RIVISTA "NUOVO CIMENTO" STANNO BEN ATTENTI; non possono mangiarsi la reputazione con errori di misura (capita, ma si cerca in tutti i modi di evitare)

Ora: supponiamo di avere due celle identiche grandi più o meno come una lattina di coca cola (io ne ho costruito uno seguendo le indicazioni riportate da Piantelli nel suo primo articolo e ho cercato di ripetere il tutto con un ricercatore dell'università di Padova) vengono piazzate due sonde termometriche una all'interno e una sulla superficie esterna nelle esatte identiche posizioni. L'unica cosa che cambia è una barretta di metallo posta all'interno della lattina che in un caso è di nichel e nell'altro è di acciaio.
Viene fornita energia elettrica con una precisione INCONTESTABILE e incontestata.
La cella Nichel richiede 17 Watt in meno su 100 (non mi ricordo esattamente dei dati ma il discorso cambierebbe di poco)
Uno si chiede perchè accade questo differenziale?
Mah... sarà la posizione delle sonde o delle correnti d'aria invisibili o di qualsiasi altra cosa.
Ebbene, cosa fa allora?
Semplice inverte mette il Nichel dove prima c'era l'acciaio e viceversa. Ma se a quel punto tutto si inverte e continua ad esserci la stessa discrepanza a favore della cella con il nichel, come la mettiamo?

Pensate che Piantelli non ci abbia pensato?
Ad un certo punto c'erano ben 4 celle attive che davano la discrepanza, come la mettiamo?

@Hermanno, quando ho organizzato l'esperimento con l'E-cat di rossi in privato, ho OVVIAMENTE optato per un grande recipiente con una enorme quantità d'acqua, cercando di misurare salti termici dell'acqua da 20 a 50° in modo da evitare il calore disperso per evaporazione. Avevo calcolato che anche trascurando la coibentazione l'errore sarebbe stato al massimo del 5% quindi un COP del 100% non poteva certo sfuggirmi.
Ma purtroppo è stato commesso l'errore di mettere la serpentina interna al calorimetro in modo che il vapore condensando dopo un po' ostruiva alcune curve della serpentina. La debole pompa ad impulso non era adatta. Il vapore non veniva smaltito dall'E-Cat sufficientemente e, anche nel mio caso, il calorimetro interferiva pesantemente nella prova. Il tecnico infatti mi chiamò e mi fece notare come le curve sul computer erano differenti da altre attese. All'inizio era andato tutto regolare ma poi i tappi d'acqua anche se sifonavano debolmente alteravano il funzionamento.

camillo ha detto...

A quel punto staccai il tubo dal calorimetro in modo che il vapore uscisse liberamente nell'aria rinunciando ovviamente al controllo della misura.
In breve tempo il grafico tornò normale e la temperatura si portò a 110° però, non vedevo uscire vapore dal tubo, incuriosito avvicinai prudentemente la mano e a 20 cm dal tubo quasi mi scottai. Caspita! era vapore secco assolutamente secco. Certo non avevo modo di stabilirne il titolo con gli strumenti, ma all'apparenza era assolutamente trasparente.

Decidemmo allora di chiudere l'esperimento.
Il tecnico mi disse: Camillo guarda ora cosa succede e sorrise.
Ed è lì che rimasi assolutamente sbalordito per 20 minuti senza alcuna alimentazione continuò uscire il vapore trasparente. Uno dice OK, era l'energia accumulata, però la cosa assurda era che la temperatura NON calava anzi in alcuni momenti si alzava. La quantità di energia sottratta dalla trasformazione da acqua a vapore secco è ENORME, io pensavo Incredibile! Incredibile!

Ho fatto modificare il calorimetro disponendo la serpentina in modo opportuno, speravo di ripetere la prova magari con Mario Massa, ma finora non si sono mossi... peccato. Io credo che siano rose e che fioriranno, se non a livello industriale, almeno come dimostrazioni da laboratorio.

Hermano Tobia ha detto...

@camillo
La tua testimonianza è di grandissimo interesse. Quanto riporti è, secondo me, molto difficile da spiegare in maniera convenzionale. Spero vivamente che i tuoi amici ti facciano ripetere la prova con Mario, che (conoscendo la sua curiosità) penso si precipiterebbe a farla :)

mario massa ha detto...

@Hermano
@Camillo
Il calorimetro che indichi Hermano è semplice e affidabile, ma contrariamente a quanto potrebbe sembrare altera fortemente il punto di funzionamento della cella. Infatti la dimensione del bidone non può essere elevatissima altrimenti, anche se coibentata, le dissipazioni diventano eccessive e il calorimetro segna meno del reale. In più al crescere delle dimensioni cresce la costante di tempo, quindi devi aumentare parecchio il tempo della prova e diventa sempre più difficile avere omogeneità di temperatura nell'acqua. Se le dimensioni sono limitate, è anche limitata la superficie di scambio con l'aria interna al bidone. La temperatura interna del bidone quindi cresce anche parecchio rispetto alla temperatura ambiente. Supponi che la superficie interna del bidone sia 10 volte quella del reattore (valore ancora accettabile), se il reattore in aria libera a 20°C lavorava a 200°C, l'aria interna si porterà a circa 40°C e il reattore aumenterà la propria temperatura esterna a circa 240°C e ovviamente cambieranno anche le temperature interne. Tutte le temperature poi saranno destinate ad aumentare man mano che aumenta la temperatura dell'acqua (diciamo almeno altri 5°C).
Il calorimetro che suggerisci è adatto a celle che lavorano ad alte temperature (scambiano soprattutto per irraggiamento) e sono di piccole dimensioni (anche se la temperatura dentro il bidone cresce di 20 o 30°C è poco influente sul funzionamento della cella), esattamente come era quella di Parkomov (infatti anch'io elogiai la sua scelta).

Non escludo quindi che tu possa avere ragione, ma temo che in questo caso un semplice bidone non sia sufficiente. In ogni caso è una soluzione così semplice che potrebbe essere usata come primo tentativo dato che non può dare falsi positivi e con una cella con COP = 2 la precisione è certamente sufficiente per capire se il fenomeno c'è.
Possiamo analizzare meglio la cosa, ma direi che la cella di Celani non è molto diversa da quella di Piantelli (anche se è più sottile e più lunga), per cui ritengo che il calorimetro più adatto sia quello a flusso d'aria che altera pochissimo le condizioni ambientali mantenendole stabili anche sul lungo periodo. Io il calorimetro usato da Focardi l'ho ancora, ma temo che la cella di Celani sia troppo lunga. Il gruppo ventola-sonde però era smontabile, per cui si tratterebbe di rifare solo la camera.

Visto che il gruppo di Celani tergiversa sulla misura calorimetrica, cosa ne dite di scrivergli tu, Camillo ed io (e altri tecnici se ci sono) per convincerlo che è ora di farla questa benedetta misura? Ci andò male con Rossi, ma voglio sperare che qui la situazione sia diversa. Mi aspetto che Daniele e 22Passi ci appoggerebbero.

mario massa ha detto...

@Hermano
@Camillo
Dimenticavo che potrei chiedere a William Collis se parteciperebbe. Penso che una buona parola con Celani ce la potrebbe mettere.

mario massa ha detto...

@Camillo
"Semplice inverte mette il Nichel dove prima c'era l'acciaio e viceversa. Ma se a quel punto tutto si inverte e continua ad esserci la stessa discrepanza a favore della cella con il nichel, come la mettiamo? Pensate che Piantelli non ci abbia pensato?"

Ci avrà pensato ma non mi risulta che l'abbia mai fatto. Infatti una volta aperta una cella in media il tempo di degasamento e caricamento era di qualche mese e a quel punto il confronto vale poco.

Dopo il fallimento della misura calorimetrica insistei per un secondo tentativo. Focardi dopo qualche mese mi avvertì che Piantelli aveva una cella che stava dando un eccesso di calore superiore al solito (mi pare 40W). Mi assicurò che prima di aprirla per le misure SEM l'avrebbero inserita nel calorimetro (come ho detto il calorimetro era pensato per poter inserire una cella collegata e in funzione). Poi un giorno Focardi mi scrisse costernato dicendo che Piantelli l'aveva aperta senza dirgli niente e la seconda misura saltò.

mario massa ha detto...

@Camillo
Se ho capito come sei fatto non ti offenderai se ti dirò quanto segue:
1 - non c'era alcun bisogno di una spirale immersa nell'acqua del bidone: la semplice immersione del tubo per 10cm è sufficiente a garantire la condensazione del vapore a quei valori di portata.
2 - un tubo immerso per 10cm in acqua causa una contropressione di 1/100 di bar e non può alterare il funzionamento di un reattore per quanto "permaloso" possa essere.
La poca dimestichezza col vapore della maggioranza delle persone (fisici compresi) è un fattore su cui Rossi ha giocato fin dall'inizio.

triziocaioedeuterio ha detto...

Ma possibile che ancora nn ci sia uno straccio di equazione che descriva il fenomeno LENR...possibile eh brancolano tutti nel buio?
Certo se il filone fosse meno osteggiato a livello accademico avremo più risorse da destinare allo stesso e probabilmente anche a livello teorico si farebbero progressi...

mario massa ha detto...

@Adriano
"...mi piacerebbe avere la biografia del lavoro sui fili di platino da te citato"

Ti riporto sotto quanto inviatomi da Franco Morici. Purtroppo lui ha deciso che qui non ci vuole più scrivere perchè esasperato da certi comportamenti dei fusionisti e dei loro tifosi (lo capisco). Sembra facciate apposta a far scappare anche i pochi scettici disposti a collaborare per poi fare le vittime.

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Ciao Mario,

il testo che ti ho inviato è tratto dal libro:

Conoscenze elementari di fisica e chimica compilate per un corso d'insegnamento Volume 1, Francesco Scarpati 1839, pagine 348-349.
Non ho un pdf ma se ti serve consultarlo credo basta che clicchi questo link:
https://books.google.it/books?id=WuBkuqmYAHQC&lpg=PA348&dq=effetto%20seebeck%20fili%20con%20nodi%20becquerel&hl=it&pg=PA348#v=onepage&q=effetto%20seebeck%20fili%20con%20nodi%20becquerel&f=false

e al fondo pagina dovresti trovare la citazione, lo si può ancora acquistare:
https://books.google.it/books?id=WuBkuqmYAHQC&lpg=PA348&dq=effetto%20seebeck%20fili%20con%20nodi%20becquerel&hl=it&pg=PA348#v=onepage&q=effetto%20seebeck%20fili%20con%20nodi%20becquerel&f=false

Alessandro Pagnini ha detto...

"...Sembra facciate apposta a far scappare anche i pochi scettici disposti a collaborare per poi fare le vittime..."

Mi spiace che Franco abbia preso questa decisione. Sicuramente ci sono ogni tanto episodi di intolleranza, ma non da una sola parte. Il blog è stato per diverso tempo aperto a voci che non hanno portato un dibattito, ma vere e proprie trollate, con tanto di uscite offensive. Non credo le colpe si possano porre tutte da un lato, però è umano che ognuno si occupi di quelle che disturbano lui. Spero comunque che Franco ci ripensi. Nel frattempo, sperando che almeno ci legga, lo saluto :-)

Unknown ha detto...

@Alessandro
Qui il punto è uno solo. Se il gatto va oppure no. Il resto, misure, opinioni, elucubrazioni, idrogeno che si smonta e rimonta in un idride, et similia, non sono al momento rilevanti. E' un gioco di disinformazione ( a volte voluta e cosciente a volte in buona fede ed involontaria) sull'oggetto. In genere, se avessero trovato uno meno coriaceo di Rossi, lo avrebbero comprato e messo in sonno. Ricordo Rossi che in un incontro ad Udine disse di aver ricevuto offerte che avrebbero sistemato i figli dei figli dei figli della sua famiglia. Ma lui voleva essere l'artefice unico, con la paranoia del segreto, e voleva la GLORIA oltre il denaro, i riconoscimenti. Voleva capra e cavoli, ed ora ne paga il prezzo. Non c'è bisogno di misure, le misure che contano le ha fatte chi ha cacciato milioni di dollari ed i fondi. Quelli che pensano di essere più intelligenti di IH (nella fase in cui ha cacciato i soldi), del fondo inglese, di Focardi, Levi, Stremmenos, Passerini, Camillo e tutti gli altri che hanno toccato con mano hanno semplicemente un ego smisurato. Tutti fessi tranne loro. Ma vi rendete conto che costoro offendono impunemente persone stimabilissime e molto superiori a loro...

Unknown ha detto...

@Pagnini

'Mi spiace che Franco abbia preso questa decisione. Sicuramente ci sono ogni tanto episodi di intolleranza, ma non da una sola parte. Il blog è stato per diverso tempo aperto a voci che non hanno portato un dibattito, ma vere e proprie trollate, con tanto di uscite offensive. Non credo le colpe si possano porre tutte da un lato, però è umano che ognuno si occupi di quelle che disturbano lui. Spero comunque che Franco ci ripensi. Nel frattempo, sperando che almeno ci legga, lo saluto :-)'

quoto in pieno.

@Massa
Facciamo un appello per il ritorno di Morici. io sinceramente ho sempre trovato un equo bilanciamento tra le parti (nel bene e nel male) e ultimamente toni molto civili. Se devo fare il confronto con altri blog antifusionisti mi pare che qui il dibattito sia molto più esteso e civile, soprattutto più organico

@Daniele

Grazie. datemi qualche giorno per essere sicuro che il 23 sia tutto attivo e poi promuoviamo la giornata. Si potrebbero organizzare degli interventi di 10-15 minuti su vari temi con vari relatori

Adriano ha detto...

@Massa

https://s23.postimg.org/firqovaq3/Filo_20150325_03_S_T_0_343520_A2_1.png

Ho inserito il diagramma di un esperimento del 2015 che riporta l'andamento della R/R0 e della tensione spontanea (che io chiamo ... seebeck) in un esperimento di circa 345000 secondi. Sono due fili di costantana da 200 um di circa 80 cm ciascuno. I due fili sono stati puliti ed inseriti nel reattore su di un supporto ceramico fatto in modo da tale da porre i due fili in parallelo a circa 1,5 mm di distanza. Uno dei due fili può indifferentemente essere usato come elemento riscaldante.

Un filo dei due è stato lavorato direttamente in camera evitando la sua contaminazione con gas differenti a quelli usati per la lavorazione.
Al termine della lavorazione è stato fatto un vuoto dinamico e successivamente inserito idrogeno a 1400 mBar assoluti.
Il protocollo è a potenza variabile da 100 mW a 40.000 mW (40W) in 20.000 secondi, questo permette di avere una lenta curva di salita che evidenzia bene le caratteristiche del filo.

La curva continua marrone è la R/R0 del filo lavorato durante la salita della potenza e dopo 20.000 secondi il sistema ha raggiunto i 250 °C ed è rimasto on quelle condizioni per 345.000 sec.
La curva tratteggiata marrone è la R/R0 del filo lavorato durante la discesa della temperatura, eseguita semplicemente spegnendo l'elemento riscaldante.

La curva nera continua è la Seebeck misurata sul filo lavorato durante la salita della potenza e per il periodo a potenza costante (40W) di 345.000 sec.
La curva nera tratteggiata è la Seebeck misurata sul filo lavorato durante la discesa della temperatura (spegnimento).

La curva nera tratteggiata fine è la seebeck misurata sul filo non lavorato per tutto il corso dell'esperimento ed il suo valore è sempre prossimo a zero, confermando che il fenomeno è presente solo su fili lavorati in modo opportuno.

La temperatura T1 è la temperatura media del filo (70°) oltre la quale inizia la discesa della R/R0 ed un primo accenno di aumento della derivata della rampa di salita della seebeck, accenno che però si esaurisce alla T2 (92 °C) (punto di flesso nella R/R0), ad un tratto, in T3 (110 °C), la derivata della rampa di salita della seebeck aumenta improvvisamente per poi ritornare simile a quella iniziale. È evidente che tale comportamento (+/- sempre presente in fili fatti allo stesso modo) evidenzia la presenza di due differenti fenomeni di produzione della f.e.m.

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Domenico
"...Tutti fessi tranne loro...."

Sai che io ce l'ho con Rossi per come gestisce lo E-CAT, proprio perché ho la sensazione che davvero l'oggetto funzioni. Tuttavia non possiamo nasconderci che finora prove solidissime non ci sono e che in molti hanno creduto di aver ottenuto qualcosa, per poi magari accorgersi di aver sbagliato, grazie anche all'intervento del GSVIT, come nel caso che citava Mario di quella pompa il cui funzionamento forniva il calore in eccesso. In diversi stanno cercando di replicare il brevetto di Rossi, battendoci sonorissime craniate. Qualcuno forse ci è riuscito, come Parkhomov, però anche lui, oltre all'ingenuità di presentare un grafico taroccato, io credo davvero con ingenue buone intenzioni, non è neppure riuscito a replicare l'effetto in quel di Padova.
Insomma, se ti metti nei panni di chi ha più volte trovato che le sue verifiche smontavano le convinzioni di alcuni fusionisti e che pur essendosi fatto trovare ampiamente disponibile, non ha ancora avuto modo di controllare i claim più promettenti, pur avendo avuto contatti e promesse (ovviamente parlo di Mario), non si può non ammettere che questo qualcuno ha le sue ragioni per andare coi piedi di piombo. Qualche volta potrebbe essere più parac**o (scusate il francese) e forse gli si aprirebbero più porte, ma il suo mestiere non è il diplomatico, ma l'ingegnere e non si può saper fare tutto. Da quello che ho capito, Mario (o il GSVIT?) sta organizzando un test su quei sistemi contro la risalita dell'acqua e lo fa con passione, competenza e pieno accordo con i progettisti, ovvero nel clima giusto che vorrei vedere anch'io crearsi nel fronte LENR. Noi possiamo vedere tutte le giustificazioni che vogliamo in certe riottosità di taluni, ma capisco benissimo che ad altri le nostre giustificazioni non convincano e si facciano idee differenti. Non mi scandalizza affatto che Mario e altri come lui, siano estremamente diffidenti. Io credo che dovremmo accettare che non si vedono tutti le cose nello stesso modo. Siamo riusciti a farlo benino nella discussione sul referendum. Dovremmo cercare di farlo in generale. Non sforziamoci di convincere gli altri, si dice quello che si pensa una volta, magari due, poi si accetta la differente opinione. Ci sono aspetti di Mario ammirevoli e inoltre è una risorsa rara per il nostro blog, come lo sarebbero anche Franco e altri. Cerchiamo di non sciuparci l'atmosfera. Se qualche volta qualcuno dice qualcosa su cui non siamo d'accordo, non è che dobbiamo per forza farglielo rimangiare, specialmente quando si tratta di questioni opinabili e sulle quali si rischiano pure delle cantonate. Accettiamoci con i nostri difetti e le nostre diverse opinioni. Guardiamo a quello che ci può tenere insieme e non solo a quello che può dividerci.
Io trovo che in questo senso il blog sia via via migliorato e se ci mettiamo d'impegno possiamo davvero farne una rara isola felice.

camillo ha detto...

A tutti il blog a volte è graffiante, a volte interessante ed equilibrato.
A mio avviso occorre ricordare sempre che non è una sfida a chi è stato più bravo a capire, nè una lotta per la supremazia di una visione.
Non so se Mario sia d'accordo ma io trovo che dialogare con lui anche se è siamo su visioni differenti è sempre un piacere. Questo accade perchè ci unisce il comune amore per l'aspetto scientifico dimostrabile.

camillo ha detto...

@ Mario,
dice:
“Se ho capito come sei fatto non ti offenderai se ti dirò quanto segue:
1 - non c'era alcun bisogno di una spirale immersa nell'acqua del bidone: la semplice immersione del tubo per 10cm è sufficiente a garantire la condensazione del vapore a quei valori di portata.
2 - un tubo immerso per 10cm in acqua causa una contropressione di 1/100 di bar e non può alterare il funzionamento di un reattore per quanto "permaloso" possa essere.
La poca dimestichezza col vapore della maggioranza delle persone (fisici compresi) è un fattore su cui Rossi ha giocato fin dall'inizio.”

Ma figurati se mi offendo! Anzi. Però non concordo con la tua valutazione.
Il calorimetro DEVE essere il MINIMO possibile invasivo, SEMPRE E COMUNQUE. A maggior ragione se non conosciamo i parametri in gioco.

Quando tra i vari ricercatori mi comunicarono che ero stato scelto mi chiesero di preparare la prova
Partii esattamente dal tuo ragionamento, pensai: faccio affluire in acqua direttamente il vapore. Ma a che profondità? L'ideale sarebbe stato pochi cm ma c'era il rischio che il getto di vapore potesse essere tale da far uscire vapore dall'acqua, e questo sì sarebbe stato un grave errore di misura.
Aumentando la profondità, già a un metro abbiamo una pressione del 10% in più. Inoltre immettere in acqua ci potevano essere dei rischi di reflusso imprevisti in fin dei conti avevo di fronte un apparato poco conosciuto.

Ricordo che l'apparato E-Cat da me analizzato aveva un serbatoio interno che conteneva 10 litri circa di acqua (caricata in partenza), presupponevo che il livello dell'acqua era piuttosto critico
Se c'era troppa acqua si creava un eccessivo raffreddamento se ce n'era troppo poca la temperatura saliva e il rendimento calava. Tutto questo mi fu confermato dal tecnico che conosceva benissimo l'interno in quanto aveva partecipato di persona alla costruzione.
Il livello dell'acqua era mantenuto da un sistema di sensori che all'uopo faceva partire una piccola pompa a impulso da pochi Watt di potenza.

Quindi nel reattore la pressione corrispondeva a quella esterna tranne nel momento in cui a monte la pompa pompava acqua. Dedussi subito che era pericoloso creare intoppi di pressione in uscita. I fatti mi hanno dato ragione. Informai del problema il tecnico e gli chiesi se poteva mettere una pompa più potente ma non lo fece.

Quindi io cercai di adattare l'esperimento seguendo le regole studiate in fisica MINIMA INVASIONE POSSIBILE.
Supposi che facendo scaricare il vapore attraverso una prolunga di rame da una decina di metri immersa in un grosso recipiente d'acqua il vapore sarebbe condensato rilasciando tutto il calore in modo non invasivo.

camillo ha detto...

Caro Mario ero preoccupato ugualmente dell'invasività (per i fisici è un chiodo fisso), come sappiamo, un tubo lungo anche se aperto crea un attrito, introducendo una resistenza al fluire del gas. Per vincere tale attrito il reattore deve aumentare la pressione a monte, in definitiva la camera di reazione interna avrebbe subito un aumento di pressione. Calorimetro invasivo dunque... Brrrr...

Per evitare l'attrito eccessivo della serpentina di rame adottai due accorgimenti:
1° il tubo di rame doveva avere un diametro maggiore di quello di uscita dall'E-Cat
2° il tubo di rame doveva essere il più corto possibile.
A casa feci delle prove, ma vidi che in regime di discrete velocità occorreva avere una lunghezza discreta. Optai per 8 metri se non ricordo male.
In effetti quando poi provai andai a misurare la temperatura dell'acqua di condensa che usciva a valle era molto vicina a quella dell'acqua contenuta nel grande recipiente di raffreddamento.

Cosa sbagliai? Sbagliai a collocare la serpentina, essa dovrebbe essere collocata come un solenoide con l'asse verticale Il vapore entra in alto e scende in un tubo di rame di grande dimensioni ( ma non troppo grandi in quanto altrimenti si possono creare dei filetti fluidi al centro del tubo e un po' di vapore non toccherebbe le pareti e non condenserebbe)
Con questo sistema niente tappi da sifone minima invasione.
Raccogliendo l'acqua di condensa si potrà avere un ulteriore modalità di controllo sull'energia trasportata.

Caro Mario come vedi non solo avevo fatto le tue considerazioni ma ero andato molto oltre nella avvertenze.

Alessandro Pagnini ha detto...

Vi seguo con difficoltà e non completamente, ma sono veramente compiaciuto di poter assistere ad un civilissimo e collaborativo scambio di informazioni e pareri tra di voi (Camillo, Adriano e Mario) :-)

Unknown ha detto...

@Camillo
Tu come Alessandro sei una persona gentile. Però tu non ti rendi conto che ti danno del visionario. Insomma tu che c'eri non hai visto bene e capito. Il fatto che dopo staccata la corrente uscissero 20 minuti di vapore secco, l'hai visto tu e non "i misuratori massimi" dunque non vale. Ma roba da matti...

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Domenico

Se anch'io raccontassi tutte le mie esperienze, beccherei pure io del visionario. Per fortuna, limitandomi pubblicamente al solo dare un certo credito a Rossi, finora me la sono cavata con altri aggettivi, anche se non sempre e non tutti simpatici.
La mia filosofia è: OK dammi pure del visionario e magari io ti darò del testone negazionista, ma poi cerchiamo di parlare con pacatezza, magari ci si può anche prendere un po' in giro, ma se ci si trova a pranzo si cantano insieme le osterie (non me le ricordo quasi più, disgrazia tremenda! ;-D ). E questa è una minaccia, perchè io sono stonatissimo! :-D

camillo ha detto...

@Domenico Canino,
dice: ti danno del visionario...
no! io non la vivo così. Guarda il fenomeno è troppo fuori schema, per accettarlo occorrono prove, controprove, verificabilità in quanto le implicazioni se esistesse creano grosso scompiglio nelle conoscenza. In questo SPECIFICO caso delle LENR alla fine occorre che uno ti dia un metodo e tu possa ripeterlo e confermare che funziona. Oppure che esca un apparato in vendita. Attualmente le due condizioni non sono verificate.
Certo che ho visto il vapore uscire senza che la temperatura cali, ma non ho misurato il titolo (il titolo del vapore da la percentuale di acqua non vaporizzata)
D'altra parte Mario è disponibile a venire se si decidessero a ripetere. Ovviamente se anche io e Mario dicessimo che i nostri dati danno COP superiore a 1 non basterebbe. Porterebbe solo Mario nel gruppo dei credenti, ma altri presenterebbero critiche e così via.
Quindi speriamo che arrivi qualcosa in vendita così ognuno può convincersi. Non vedo altra strada.

Non capisco perchè dovrei offendermi se uno dubita di quello che dico senza avere prove, in fisica questo atteggiamento dubitativo e critico è cosa buona e giusta, altrimenti:
ciarlatani, truffatori, illusionisti, pazzoidi, guru, e quant'altro vanno a NOZZE. Guai a far rientrare la superstizione, meglio la prudenza e la critica eccessiva.

mario massa ha detto...

@Camillo
"Non so se Mario sia d'accordo ma io trovo che dialogare con lui anche se è siamo su visioni differenti è sempre un piacere. Questo accade perchè ci unisce il comune amore per l'aspetto scientifico dimostrabile."

Contraccambio: spero veramente un giorno di poterti conoscere di persona; in occasione di una verifica sarebbe il massimo!

"la serpentina dovrebbe essere collocata come un solenoide con l'asse verticale Il vapore entra in alto e scende in un tubo di rame di grande dimensioni...Con questo sistema niente tappi da sifone minima invasione.Raccogliendo l'acqua di condensa si potrà avere un ulteriore modalità di controllo sull'energia trasportata."

Ineccepibile. Però l'acqua deve in un qualche modo lambire il tubo di rame per sottrarre il calore latente: come fa se la serpentina è più alta del pelo dell'acqua? Certo si può mettere una pompa di circolazione. Però ti assicuro che sommergere il tubo direttamente in acqua per 10cm (0.01 bar) è semplicissimo e efficace. Qui vedi un esempio di controllo della quantità di vapore uscente da un tubo: https://www.youtube.com/watch?v=OHvnpYgg_rw

Però nel tuo racconto qualcosa non quadra: la pompa a membrana adottata da Rossi (sono tutte molto simili) ha una prevalenza di alcuni bar (la mia di 10). I fenomeni strani che vedevi quindi non dipendevano da problemi della pompa (una più potente non avrebbe cambiato la situazione), ma quasi certamente da fenomeni oscillatori causati dalla colonna di acqua condensata nella serpentina (massa) e dalla camera di vapore presente nell'E-Cat (componente elastica). E' il fenomeno che utilizzava Defkalion per imbrogliare il flussimetro.

camillo ha detto...

@Sì, Mario penso anch'io che anche cambiando la pompa i problemi ci sarebbero stati.
Non ho presente la storia tecnica della Defkalion, ma qui comunque l'interno era conosciuto e al di sopra di ogni ragionevole dubbio (almeno per me)

Per la serpentina non mi sono spiegato bene, servirebbe mettere un disegno.
immagina una serpentina che è immersa in acqua, TUTTA immersa in acqua per un'altezza di 80-100cm. In alto c'è l'entrata in fondo l'uscita.

Alessandro Pagnini ha detto...

Aldilà della mia esortazione ad un approccio amicale e rilassato, quoto in pieno Camillo. Non si può rimproverare chi pretende certe prove. Io mi sono formato un'opinione positiva su Rossi sulla base di certi indizi, ma mica posso o voglio.imporla ad altri. Cerchiamo di fare emergere la verità, qualunque sia. In certi momenti ci può anche stare di vederla in maniera diametralmente opposta, ma é importante dialogare con rispetto ed onestà. Per questo a volte fa comodo un certo alleggerimento, non per essere meno seri, ma x esserlo di più, evitando che le idee che si esprimono siano influenzate da malumori e contrapposizioni di principio e dettate dall' orgoglio. Sarà la mia formazione nell' aikido, ma sono convinto che la forza migliore sia nel sorriso e nel rilassamento.

mario massa ha detto...

@Camillo
"immagina una serpentina che è immersa in acqua, TUTTA immersa in acqua per un'altezza di 80-100cm. In alto c'è l'entrata in fondo l'uscita."

La serpentina si riempirebbe d'acqua fino allo stesso livello dell'acqua del bidone (vasi comunicanti + condensazione vapore). Una serpentina piene d'acqua a cosa servirebbe? E poi la condensa così come la raccogli?

@Domenico canino
Sforzati di capire come ragionano fisici e ingegneri intellettualmente onesti e appassionati. Io, Camillo, Hermano non stiamo discutendo su come fare un calorimetro per far vedere agli altri chi è il più bravo, alla fine si fa come ho detto io. Vogliamo tutti la soluzione migliore che dia i migliori risultati e ognuno, in base alle proprie esperienze, propone ciò che crede meglio ma medita sulle proposte degli altri cercandone pregi e difetti. Certo ognuno ci sta un po male quando scopre o gli fanno notare che ha torto, ma esattamente come te la prendi con te stesso quando non riesci a risolvere un sudoku. Se qualcuno ti aiuta a risolverlo dici "accidenti perchè non ci ho pensato", ma sei comunque contento che in un qualche modo il sudoku è risolto.
Ho tante volte criticato Piantelli, Levi e adesso Celani non per loro errori o possibili errori, che li facciamo tutti, ma per il fatto che non vogliano mettere in discussione le loro misure. Chiedi a Camillo se avrebbe mai potuto gridare a un collega una frase come:"funziona e basta" o:"il tuo sistema di misura non può funzionare, ma è troppo complicato spiegarti il perchè".

camillo ha detto...

@Mario,
La serpentina ovviamente è agganciata al serbatoio sulla parete superiore e sporge in alto, lo stesso in basso. Mi rendo conto che senza disegno ...
Provo a mettere un collegamento:https://www.dropbox.com/s/5dkj6v4chbl2w6p/Serbatoio2.jpg?dl=0
Quindi si tratta di un elementare scambiatore di calore, all'interno scorre il vapore proveniente dall'E-Cat all'esterno c'è una grande quantità di acqua. C'era anche un miscelatore cioè un'elica che teneva mossa l'acqua del recipiente in modo che la temperatura fosse uniforme.

Franco Sarbia ha detto...

@Alessandro Pepe
@Tutti
Una giovane giornalista di Archeomedia ha chiesto di partecipare all'incontro del 23 Aprile. Potrebbe contribuire a migliorare gli aspetti editoriali de mio lavoro. Le ho detto che avrei rimesso a voi la decisione, compatibilmente, con la disponibilità di posti. Buona l'idea di relazioni di 10, 15 minuti. Penso che ognuna dovrebbe essere seguita dalla discussione per almeno altrettanti minuti, perché argomenti disparati non si prestano a un unico dibattito alla fine.

Unknown ha detto...

@Sarbia e tutti

Ma certo. Ci mancherebbe. Sia chiaro io offro lo spazio e le vettovaglie ma non ho nessuna velleità di censore o selezionatore degli interventi. L'idea è quella di una serie di incontri di stampo cibernetico (nel senso etimologico della parola: Bateson, Wiener). Diversi saperi e diverse scienze a confronto. Magari con un finale dove rendiamo 'face to face(book)' una sintesi delle discussioni su questo blog. Per questo personalmente ci terrei molto ad avere figure come Mario Massa e Morici.

La figura ideale a fare da moderatore secondo me è Daniele.

camillo ha detto...

A tutti, qual è il livello di apertura?
Per esempio se io vengo con mia moglie (insegnante di matematica)siamo in due che hanno visto la carta da gioco cambiare e anche lei lo potrebbe confermare, con la sua testimonianza. Tra parentesi lei pur essendo assolutamente certa come il sottoscritto del fenomeno, si trincera dietro un: "e allora?" Mi guarda e dice: " La tua beneamata Fisica mica funziona sempre!" e chiude tranquillamente il discorso. Per me è come uno che vede un gatto volare e dice: che bravo quel gatto! e non si preoccupa di capire come ha fatto.

Silvio Caggia ha detto...

@Alessandro Pepe
Io ci sono, e volendo puntare alla rissa posso parlare per 15 minuti di leggi biologiche... :-)

Silvio Caggia ha detto...

@camillo
"Che bravo quel gatto"
Come ti capisco... Posso portare una dottoressa in ingegneria che direbbe: peccato che vola e non si può coccolare...

Daniele Passerini ha detto...

@Alessandro Pepe
La figura ideale a fare da moderatore secondo me è Daniele.
No, non credo! :-)
Però sono disponibile a far parte di un "gruppo di moderazione"... :)))

Daniele Passerini ha detto...

P.S. Un gruppo di moderazione tipo tu, io... Alessandro Pagnini per esempio! ;)

Daniele Passerini ha detto...

@Silvio
Propongo democraticamente che tu riceva il preciso irrevocabile mandato di ascoltare con attenzione tutti gli altri! ;)))))))

camillo ha detto...

@Mario,
mi accorgo che non sono stato abbastanza chiaro, ma siccome la cosa l'avevo già descritta non ho precisato bene che: certo che la serpentina è immersa in acqua me è scontato che è circondata da acqua per scambiare il calore, ma ovviamente la sua entrata è collegata all'E-Cat l'uscita NON è nell'acqua del serbatoio ma esce all'aperto, mi sembrava così scontato che non ho neppure immaginato che si potesse pensare a questo.
Forse è la parola TUTTA che ha fatto pensare che anche il foro di uscita fosse in acqua. Comunque avevo già spiegato la cosa in altra parte e davo per scontato che fosse acquisita.
Insomma è un comunissimo scambiatore di calore.

Alessandro Pagnini ha detto...

"...P.S. Un gruppo di moderazione tipo tu, io... Alessandro Pagnini per esempio!..."

Purchè Silvio non parli di NMG, o rischio di dover essere moderato a mia volta! ;-)

mario massa ha detto...

@Camillo
"mi accorgo che non sono stato abbastanza chiaro"

No, sono io che sono tonto e non avevo capito, il sistema va benissimo. Scusa ancora.

camillo ha detto...

@Mario,
ora che il discorso si è chiarito, resta sempre una domanda che mi frullava nella testa: come mai il sistema era cosi delicato?
A questo punto Mario ti è chiaro cosa volevo dire:
se la serpentina è sempre tutta in discesa l'acqua di condensa esce all'esterno continuamente senza ostruire minimamente, ma se la serpentina è collocata male (lo era) ci sono delle zone di risalita cioè delle curve in cui l'acqua di condensa fa da tappo esattamente come il sifone del lavandino.
Poco male uno pensa la forza del vapore di spinta la manderà comunque fuori, e così accadeva ma le curva della temperatura cambiava e corrispondeva ad una normale curva che si avrebbe SENZA il sorplus energetico della LENR. Questo mi fece notare il tecnico. Le curve non coincidono con le altre prove, mostrandomi gli altri grafici. Ora l'unica variante era il mio calorimetro che costringeva il vapore a non uscire liberamente all'aperto.
Cavolacci! Nonostante le regole decantate dalla Fisica avevo creato un misuratore INVASIVO, quindi errore mio, anche se non voluto.

Non capivo perchè piccole ostruzioni dell'acqua nei punti di sifonamento (erano più di uno) generassero una così diverso comportamento.
Un po' "credo" sia dovuto al fatto che tappando a valle il vapore che condensa nel percorso mediano del tubo (tra E_cat e ostruzione)crea una contrazione di volume notevole un vuoto di risucchio che aiutava a turbare l'equilibrio.

Insomma l'idea che ho ricavato è che il sistema è delicato. Molto delicato.

camillo ha detto...

Spreco ancora un po' di spazio per riassumere la mia visione della cosa per soddisfare la curiosità di qualcuno.

AVVERTO che, come dice Mario SENZA prove di misura e testimonianze ulteriori il mio è solo un racconto con una probabile attendibilità lasciata al vostro buon cuore. (tenete presente che potrei commettere anch'io errori, errare umano...)

1° Entro il reattore E-Cat c'era solo polvere, non veniva mai aggiunto idrogeno, nella presunta reazione l'idrogeno derivava come ione dalla scomposizione del sale idrogenato presente (so che c'erano vari sali ma non conosco la ricetta)

2°L'innesco era strano! Esisteva un ritmo con alternanza di riscaldamenti e raffreddamenti con tempi ottimizzati in precedenza con varie prove. Quindi non era assoluto il metodo ma c'era una probabilità di innesco.

3° (impressione personale) Ho colto una similitudine con la combustione. Se da un fornello esce metano e ossigeno non si accendono da soli occorre una scintilla che provochi la ionizzazione con accensione iniziale, poi non serve più la scintilla in quanto la combustione delle molecole precedenti fa da innesco per le successive.

4° Il regime che si instaura è oscillante le curve termometriche salgono e scendono. Quando scendevano sotto una certa soglia si accendeva la corrente sulla resistenza riscaldante. Viceversa quando la temperatura era ad un livello alto si spegneva.
INTERESSANTE era il fatto che il gradiente di risalita (pendenza della curva) non era sempre lo stesso. QUANDO la temperatura saliva molto più rapidamente del previsto IMMEDIATAMENTE si spegneva l'alimentazione elettrica e... la temperatura saliva lo stesso (per inerzia termica o... LENR?)

5° Le curve erano simili ma non uguali, per esempio a volte la temperatura rimaneva alta per molto più tempo senza che ci fosse necessità di riscaldare. (Questo accadeva soprattutto nelle fasi iniziali) Sorprendentemente alla fine quando sbloccai l'intoppo lasciando il vapore uscire liberamente e spegnemmo l'alimentazione elettrica l'E-cat sembrava rifiutarsi di spegnersi e la curva rimase alta molto a lungo, veramente sorprendente!

6° Il funzionamento sembra essere estremamente delicato, non trovo spiegazioni serie al fatto che il mio calorimetro sia risultato invasivo, direi che l'E-cat sembrava un essere vivo e permaloso... Ah... Ah...

7° Quando le curve cominciarono ad essere anomale dopo un po' di tempo, il tecnico mi avvisò dicendo ecco sta partendo, entro mezz'ora cominciarono a NON funzionare prima il mio Wattmetro non lo aveva mai fatto e ancora adesso funziona benissimo, dopo un po' si bloccò in modo analogo l'altro Wattmetro uno strumento professionale molto migliore del mio che operava senza interagire direttamente ma solo con pinza amperometrica. Il contatore Enel a cui eravamo allacciati non dava più letture. Il mio generatore autonomo a benzina che attaccammo funzionò solo per poco poi cominciò a perdere colpi e ritornammo all'alimentazione elettrica. I contatori geiger (modesti) non registravano radiazioni. O ero sfigatissimo o c'è qualcosa di strano che compare solo quando la reazione parte, e la reazione parte... quando... vuole lei Ah … Ah

Antonio ha detto...

@Camillo: sto leggendo con attenzione il tuo dibattito con Mario, anche se Daniele mi ha "proibito" (con il sorriso s'intende) di intervenire contemporaneamente a Mario lo faccio per salutare a te e a tutti gli altri e porti un quesito su questo ultimo tuo racconto:
Supponiamo per un attimo che "qualcosa" succeda all'interno del dispositivo in determinate condizioni a te che lo hai osservato e che sei un fisico pongo delle domande:
1)riferisci che sembra esserci una produzione anomala di energia, dal tuo racconto, in termini istantanei qualche kW non di più
2)riferisci che non ci sono radiazioni ionizzanti
3)l'oggetto penso sia metallico e pertanto non è ragionevole aspettarsi significativi campi elettromagnetici al di fuori (al più magnetici anche se trovo difficile giustificarne la possibile formazione).
4)parli di enormi perturbazioni agli strumenti elettrici, addirittura ad un generatore.

Secondo te quest'ultimo aspetto da cosa potrebbe dipendere considerando che:
a)non ci sono radiazioni ionizzanti
b)non ci sono le condizioni per avere forti campi elettromagnetici
c)il dispositivo, per la parte elettrica contiene una semplice resistenza (anche di basso valore ohmico) che per sua natura tende ad essere uno smorzatore per fenomeni oscillatori o transitori.

Ti ringrazio in anticipo ed evito di replicare perché tengo fede agli impegni presi con Daniele.

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Camillo

Grazie per aver condiviso con noi il tuo interessantissimo resoconto :-)
Al solito, non ci dà certezze, ma mi pare che possa suggerire alcune possibili risposte, che poi sono quelle che mi sono dato fin qui anche io, ritenendole le più probabili, a mio modesto avviso s'intende :-)

Daniele Passerini ha detto...

@Antonio
..anche se Daniele mi ha "proibito" (con il sorriso s'intende) di intervenire contemporaneamente a Mario...

...tengo fede agli impegni presi con Daniele...

Bentornato Antonio! :)
A essere sincero la mia memoria "random-anarchica" non mi aiuta a capire a cosa ti riferisci. Ho un vago ricordo di qualche discussione (ma di almeno 1 anno fa o più!!!) in cui tu e Mario vi davate il cambio a ritmo estremamente serrato per argomentare il vostro point of view, ma non ricordo né l'argomento né il vostro interlocutore... ma si trattava senza dubbio di una situazione contingente e senz'altro di una mia preghiera (proibizione non mi si addice nemmeno virgolettato). Dubito di averti mai dato proibizioni generali e ad libidum, se così fosse non sarei stato del tutto lucido! ;)))
Un abbraccio.

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Antonio

Ricordo anch'io qualcosa del genere, ma in maniera molto sbiadita.
Attualmente comunque mi pare ci sia in atto un civilissimo scambio di informazioni/opinioni tra Mario, Camillo e Adriano, con molti di noi spettatori attenti e interessati, nell'amichevole clima che dovrebbe sempre regnare sul blog. Sì lo so, così non può durare!!! ;-)

camillo ha detto...

@Antonio,
1° Ho già descritto la cosa in altra parte, ripeto che nel periodo in cui ho misurato il calore escluderei COP superiori a 3 di sicuro, e i miei calcoli davano COP di poco superiore a 1, ma divergevano con i calcoli dell'altro ingegnere, per via delle interruzioni, destabilizzazioni ecc L'altro ingegnere diede inizialmente COP superiore a 2 Ci confrontammo e io lo convinsi a ridimensionare i calcoli, che in questo caso devono sempre essere fatti peggiorativi, in modo da garantire il minimo con certezza.
Ma direi che la prova va rifatta concordo con Mario Massa.

2° con i miei contatori modestissimi non emerse alcuna radiazione apprezzabile.
NON capisco come i Wattmetri siano saltati. Il primo era in serie cioè la corrente transitava entro di lui in qualche modo interagiva, ma il secondo era collegato con pinza magnetica che circondava il cavo di alimentazione (ricordo che la potenza erogata era circa 1900W) Mi sbalordì molto. Ero preoccupato perché ce lo aveva prestato una grossa ditta ed era costoso. Per far ripartire i due strumenti non servì a niente fare manovre di azzeramento o altro erano bloccati. Ambedue ripartirono solo staccando le loro batterie per qualche minuto.

Per il contatore Enel non so trovare spiegazioni, andavo a guardarlo e schiacciavo il bottone per fare i vari passaggi di lettura ma inspiegabilmente non funzionava. Ad un certo punto (dopo che fu staccato per un po') ricominciò a funzionare da solo ( in certi momenti hai l'impressione che ci siano i folletti dispettosi Ah.. Ah..)

Il mio generatore a benzina da 4 kW era nuovo lo avevo usato solo un'altra volta e funzionava perfettamente. Sai questi generato-retti cambiano l'alimentazione a seconda della richiesta della potenza di uscita. Per un po' funziono' poi cominciò ad andare a scatti a singhiozzo, non so che dire, racconto e basta (ammetto che mentre gli altri erano tranquilli io guardavo sempre più spesso i contatori geiger ma .. niente)

Non so se sei a conoscenza di cosa successe a Bologna nella prova dimostrativa da 0,5 MW. Avevano affittato un grosso generatore autonomo, alcuni giorni prima fecero le prove per far funzionare tutti i reattori E-Cat entro il container, i tecnici presenti raccontarono che la maggior parte delle resistenze interne degli e-Cat saltarono (non chiedermi altro su come perchè non lo so)il fatto è che non funzionavano più. Loro consigliarono Rossi di rimandare la dimostrazione, ma Rossi a quel tempo aveva problemi di sopravvivenza di denaro (ora no)e decisero di fare la dimostrazione con i pochi E-cat sopravvissuti dando i dati per estrapolare, cioè moltiplicandoli come se funzionassero tutti. quindi taroccamento in qualche modo giustificato dalla drammaticità della situazione, però sempre di taroccamento si tratta.

Perchè riporto questo episodio? Perchè quando il mio generatore cominciò a fare le bizze e le leggi della fisica sembravano ballare pensai: Cavolacci! Cuoi vedere che il povero Rossi non aveva previsto che quando una massa enorme di centinaia di E-Cat si accendono succede un caos IMPREVEDIBILE?
Questo spiegherebbe anche del perché racconta di molte difficoltà nella attuale prova americana da 1 anno.
Tu mi chiedi di che radiazione penso si tratti?
Non ne ho idea, se succede questo fantomatico LENR quando è in quantità destabilizza il comune senso di alcune leggi fisiche, roba del genere in letteratura si trova con il Grande Tesla e con l'energia radiante, o con l'energia orgonica di Wiliam Reicht o con l'energia manasica dei Veda indiano. Forse sono la stessa cosa.


Alessandro Pagnini ha detto...

@ Antonio

Vieni a Roma, al pranzo?

mario massa ha detto...

@Camillo
@Antonio
Mi pare di capire che le resistenze erano comandate dal quadretto di Rossi, non erano collegate direttamente alla rete. Potrebbe essere che come nel caso Hot-Cat il controllo sia fatto con triac con angolo di conduzione molto piccolo e per questo gli strumenti andavano in tilt? Aiutami a ricordare, Antonio, mi pare che la cosa l'avessimo accertata col tuo strumento all'Alter, o ricordo male? Anche il gruppo elettrogeno, davanti a picchi di corrente alti e sottili potrebbe, forse, andare in crisi. Sarebbe stato interessante misurare il valore di quelle resistenze per capire se questa ipotesi si può scartare o meno.

bertoldo ha detto...

x camillo "Perchè riporto questo episodio? Perchè quando il mio generatore cominciò a fare le bizze e le leggi della fisica sembravano ballare pensai: Cavolacci! Cuoi vedere che il povero Rossi non aveva previsto che quando una massa enorme di centinaia di E-Cat si accendono succede un caos IMPREVEDIBILE?"

https://www.youtube.com/watch?v=n81XIZRyhQE

bertoldo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=OJNK5XWH0Dg non pensare mai

mario massa ha detto...

@Camillo
" Il funzionamento sembra essere estremamente delicato, non trovo spiegazioni serie al fatto che il mio calorimetro sia risultato invasivo, direi che l'E-cat sembrava un essere vivo e permaloso... Ah... Ah..."

Ti do pienamente ragione quando dici che il calorimetro non deve essere invasivo, ma come dici tu stesso non c'è ragione per pensare che quello che hai usato fosse realmente invasivo.
Infatti anche pensando ai tappi d'acqua che oscillavano dentro alla serpentina, al massimo avrai avuto oscillazioni di pressione di qualche decimo di bar. Ma noi sappiamo che la pressione che agisce sull'acqua all'interno dell'E-Cat non ha nulla in comune con ciò che avviene dentro al reattore vero e proprio, che è una scatola stagna di alluminio alettato (almeno credo) all'interno della quale c'è il reattore vero e proprio che si trova a oltre 1000 °C. Questa scatola scambia calore con l'acqua, quindi l'unica cosa che può alterare il funzionamento del reattore è una variazione della temperatura dell'acqua. Ma di quanto può variare la temperatura dell'acqua che bolle se la pressione oscilla di decimi di bar? Se non ricordo male là dentro ci sono 30 litri di acqua. Se a causa delle fluttuazioni di pressione l'acqua a tratti smette di bollire e evaporare, la sua temperatura aumenterebbe a causa dell'energia che continua a venire dal reattore. Se supponiamo che la reazione sia accesa e produca 10 kW, la temperatura dell'acqua comincerà a salire al ritmo di circa 1 °C ogni 15 secondi. Ma le oscillazioni di pressione erano certamente molto più veloci di 15 secondi, per cui le oscillazioni della temperatura dell'acqua erano nel campo dei decimi di grado.

Credi veramente che una variazione di decimi di grado all'esterno del reattore che lavora a 1000°C possano spegnere o accendere la reazione? E se fosse così, come facevano a funzionare i cinquanta e passa E-Cat dell'impianto da 1 MW, posizionati ad altezze diverse e collegati tutti allo stesso tubo di vapore, ognuno con perdite di carico diverse? E come mai a Bondeno il primo E-Cat funzionava benissimo in un bidone e poi collegato a dei termosifoni? E come mai Levi usò lo stesso E-Cat sia per produrre vapore che per scaldare acqua in gran quantità a 30°C? Solo l'E-Cat che hai testato tu era "critico"? Non è più facile pensare che anche Rossi abbia realizzato un giochino che permetteva di fare uscire una piccola quantità di vapore surriscaldato a 110°C se tutto era messo come previsto e bastava cambiare qualcosa e il trucchino non funzionava più (esattamente come alla Defkalion)? Hai visto il filmato che avevo linkato di un getto di vapore da 7 kg/h? Era quello che vedevi?

camillo ha detto...


@Mario,
@Antonio
la faccenda dei picchi molto stretti quadra anche a me, ma faccio altre supposizioni.
Tempo fa il comune amico mi chiese spiegazione sul perchè nell'Hot-Cat la resistenza era calcolata per un carico di 6kW mentre poi la pilotavano con molto meno Watt.

Mi venne uno strano sospetto...
quello che dirò ora è completamente fuori schema riguarda gli esperimenti di Tesla.
Così come Newton si scoprì che era un alchimista (con grande costernazione, ma ora sulle enciclopedie o wikipedia è una qualità ufficialmente attribuitagli) altrettanto si sa che Nikola Tesla aveva strane facoltà. La differenza sta che Tesla lo diceva apertamente.

L'energia radiante la scoprì in questo modo:
... mentre si sforzava sui suoi mezzi per identificare le onde elettriche, Tesla ebbe un colpo di fortuna grazie ad un’osservazione accidentale, che cambiò per sempre il corso delle sue indagini sperimentali.
Nei suoi tentativi di ottenere ciò in cui, secondo lui, Hertz aveva fallito, Tesla sviluppò un potente metodo con il quale sperava di generare e scoprire le vere onde elettromagnetiche. Parte di questo apparato richiese l’implementazione di un banco di condensatori molto potenti. Questa “batteria” a condensatori veniva caricata a voltaggi molto alti, e successivamente scaricata attraverso corte barre collettrici di rame. Gli scoppi esplosivi così ottenuti produssero diversi fenomeni, che colpirono profondamente Tesla, eccedendo di molto la potenza di qualsiasi dimostrazione elettrica che avesse mai visto. Questi dimostrarono di possedere un segreto essenziale, che egli era determinato a scoprire.
Scoprì che le improvvise scintille, che chiamò “scariche disruptive”, erano capaci di far esplodere i fili in vapore. Esse spingevano onde d’urto (shockwaves) molto penetranti, che lo investivano con grande forza attraverso tutta la parte anteriore del suo corpo. Tesla fu estremamente interessato da questo sorprendente effetto fisico.
Anzi, più simili a colpi di arma da fuoco di straordinaria potenza che a scintille elettriche, Tesla fu assorbito completamente da questo nuovo studio.
Questi impulsi elettrici producevano effetti normalmente associati solo ai fulmini. Gli effetti esplosivi gli ricordavano eventi simili osservati con generatori di corrente continua ad alto voltaggio. Esperienza familiare fra operai ed ingegneri, la semplice chiusura di un interruttore di una dinamo ad alto voltaggio spesso causava una dolorosa scossa, il presunto risultato di una carica statica residua.
Questa rischiosa condizione si verificava solo con l’applicazione improvvisa di corrente continua ad alto voltaggio. Questa corona di carica statica mortale si trovava proprio attorno ai conduttori altamente elettrificati, e spesso cercava percorsi di terra, inclusi gli operai e gli operatori al quadro di comando.

In una serie di esperimenti sottopose una barra spessa di rame a scariche ENORMI, la barra diventava rossa, veniva raffreddata in olio, dopo molte cariche e scariche Tesla osservò che la barra anche dopo raffreddata espelleva qualcosa tipo bollicine di gas, esse uscivano radialmente quali piccoli geyser, era come se la barra si fosse saturata di Gas.
Tesla era un creativo e non accantonò la cosa come fatto collaterale ma ci studiò su.

Tesla osservò che quando scaricava intensissime quantità di corrente accumulate in giganteschi condensatori la barra si arroventava e a volte esplodeva, ma lui sentiva nel plesso solare un colpo. Pensò inizialmente si trattasse dello spostamento d'aria, ma da genio qual'era volle controllare. Fece fare le scariche dagli operai in una stanza schermata pesantemente in tutti i modi anche acustico. L'operatore doveva segnare il tempo esatto in cui faceva il cortocircuito sulla barra.

camillo ha detto...

Fu così che Tesla si accorse di percepire il fenomeno nel presso solare anche a distanze notevoli con qualsiasi tipo di schermatura, però era il solo a recepire il fenomeno. Dedusse che si generava una stana forma di energia in grado di oltrepassare tutti gli schermi e con proprietà strane e in grado di alterare la materia in modo inusuale. Chiamò questa energia energia RADIANTE.

Molti pensano che Tesla abbia costruito un trasformatore particolare, ma non è così i primari dei primi apparati erano fatti da pochissime spire GROSSE di rame su esse venivano scaricate scariche impulsive al limite della distruttività.
Usò il suo stesso corpo come un elettrometro.

Marconi incontrò più volte Tesla, quando poi seguendo quel filone lavorò su quello che venne poi chiamato il raggio della morte, eseguì degli esperimenti a cui partecipò Pierluigi Ighina (dotato di facoltà simili a Tesla) Io incontrai Ighina tardi e ebbi modo di accedere a certe informazioni.
Sostanzialmente il punto chiave era questo supponiamo di avere un solenoide che sopporta un carico massimo una tensione massima di 10 Volt, ebbene se noi creiamo un un voltaggio impulsivo di BREVISSIMO tempo possiamo scaricarli addosso addirittura centinaia di volt, ma poi dobbiamo dagli il tempo di raffreddarsi.
Quindi sono impulsi strettissimi seguiti da pause lunghe. Ora se pensiamo ad un onda elettrica e facciamo passare corrente con un triac SOLO per brevissimi intervalli nelle creste in alto e in basso avremo proprio questa situazione: un tempo lungo di riposo e tempi brevissimi di alimentazione con una sovratensione così alta da essere decine di volte quella che il solenoide può sopportare.

Quindi è molto probabile che la resistenza interna dell'E-Cat sia bassissima e che venga alimentata a impulsi di sovratensione.
Questo modus operandi Rossi lo aveva scoperto perché si era interessato a Tesla e al generatore Gray (che sfrutta lo stesso principio)
Così come idrogeno e ossigeno non bruciano se non c'è scintilla che accende, altrettanto potrebbe capitare qui nell'E-Cat il LENR non avviene se non c'è questa particolare scintilla, fatta con i pricipi della sovratensione, una volta innescata si mantiene, ma se si spegne occorre riaccenderla.
Se fosse SOLO la temperatura ad accendere il LENR esso sarebbe rarissimo, casuale e praticamente introvabile. In effetti in tutte le ripetizioni esterne o non si è trovato NULLA o si è visto così poco da non essere una prova in grado di certificare la presenza del fenomeno LENR,

Sto supponendo che il segreto di Rossi non sia nella miscela delle polveri ma principalmente nel gioco di due variabili: la temperatura e un sistema impulsivo di eccitazione del solenoide di riscaldamento.


camillo ha detto...

Filosofia della ricerca.
@Mario Massa,
Grazie per la difesa del mio calorimetro, ovviamente condivido le argomentazioni che porti.
Mi sta tutto molto bene a PATTO CHE ALLA FINE NON SI DIMENTICHI LA SOSTANZA.
L'E-Cat si comportava in modo DIFFERENTE con il calorimetro attaccato rispetto a quando lo staccavo, non solo il tecnico che lo conosceva ha dedotto la discrepanza dalle curve, mi ha avvertito, ho tolto il calorimetro e le curve del rendimento sono tornate a posto.
Previsione seguita da verifica, quando accade questo significa che c'era comprensione quindi a malincuore DEVO AMMETTERE che il mio calorimetro era invasivo, non ci piove! Il fatto che la causa non sia lapalissiana nulla toglie alla conclusione sperimentale.

a) Il ricercatore conservativo (ovulo alchemico) tenterà di screditare l'episodio, con tutti i mezzi, quando esagera parte alla carica e finisce con il dare dell'incompetente a chi ha fatto l'esperimento. Domenico Canino ha rilevato questo che è un atteggiamento comune, inorridisco quando vedo grandi menti cadere in questo trabocchetto, si buttano sull'ironia, sullo screditamento.

b) Il ricercatore creativo (serpente alchemico) farà il contrario lo esalterà e drizzerà le antenne su tutte le eventuali stranezze simili che capiteranno.
Quando esagerano questi individui finiscono per buttare lì teorie fantasiose, e questo passi, ma dopo un po' si dimenticano che erano solo teorie senza prove.

Occorre equilibrio tra i due lati, esattamente come in Guerre Stellari Equilibrio tra lato oscuro e lato chiaro della Forza.

Quindi esistono ben tre tipi di ricercatori il terzo tipo si chiama MODERATORE e tiene il piede su due staffe, è la posizione più difficile.
Se ci pensate ho descritto l'aspetto trino della creazione Positivo, Negativo, Neutro... Protone, Elettrone, Neutrone... La realtà si ripete in se stessa in modo frattale.

L'azione del Moderatore l'ho descritta nel romanzo di fantascienza “Sognando Atlantide” nelle mie intenzioni si tratta di uno scritto iniziatico.
Credo che il solo Alessandro Pagnini l'abbia letto, comunque ecco dove scaricarlo:
http://www.didatticacomputer.it/index.php?option=com_remository&Itemid=0&func=fileinfo&id=91

Antonio ha detto...

@Mario: si facemmo una simulazione con il PCE ed un regolatore a taglio di fase fatto da te; per piccoli angoli di conduzione abbinati all'utilizzo fuori scala dello strumento (ricordi: lo simulammo avvolgendo delle spire del cavo da misurare nel passaggio attraverso le pinze) la lettura diventava instabile perché lo strumento non riusciva più a sincronizzarsi correttamente.
Però quando si toglieva corrente tutto, come ci si aspettava, tornava a riposo mentre Camillo riferisce cose diverse mi pare e, se ho capito bene, questo è assolutamente inspiegabile e, per come a vedo io e Camillo mi perdonerà: inverosimile.
Nel TPRII si vede come le resistenze abbiamo una potenza nominale molo alta e per questo richiedono un angolo di conduzione del regolatore piccolo, non abbiamo indicazioni su quelle dell'e-cat ma dal racconto di Camillo pare che la situazione sia simile.

@Alessandro: più che altro io sono già a Roma e sarebbe un'ottima possibilità per conoscerci :-)

Daniele Passerini ha detto...

@Camillo
Credo che il solo Alessandro Pagnini l'abbia letto...
No ti sbagli, l'avevo da parte nel mio i-pad da mesi e aspettavo il momento giusto per dedicarmici. L'ho iniziato circa una settimana fa e ieri notte sono arrivato a pag. 113 (a metà del Cap. 15 se ricordo bene); procedo a una decine di pagine al giorno perché preferisco centellinarlo che divorarlo.
Non è una lettura per tutti purtroppo... io mi ci ritrovo, ma presuppone inevitabilmente conoscenze (e ancor più esperienze) che non tutti hanno la volontà di prendere in considerazione (o la fortuna di trovarsele lungo la propria strada).
Un ottimo lavoro, complimenti.

camillo ha detto...

@Antonio,
già concordo conte è una situazione inverosimile!
Che fare? Non la racconto per non prestare il fianco alle risate o a individui saccenti che sberleffano?

No! l'amore per la verità mi fa scavalcare le paure di passare per deficiente o incapace, incoscienza o umiltà? Vedi tu.
Posso chiederti quanto stretti erano gli impulsi? Cioè su un'onda di 50 Hz che intervallo aveva il lato attivo?

camillo ha detto...

@Daniele,
grazie per apprezzamento del romanzo.
Ovviamente ha bisogno di menti elastiche o meglio... che abbiano una certa apertura mentale.

L'alchimia non si impone MAI, suggerisce, invita a entrare, aspetta... Quando l'allievo è pronto si imbatte nell'informazione che gli spetta.
Se le cose sono forzate l'informazione va persa, gettata via. In alchimia si dice "non dare le perle ai porci".

Molti dei discorsi che trovi lì nel mio romanzo sono presi papale papale dal mio Maestro alchemico, alla fine capirai il mio "presunto Karma".
L'episodio del merlo è realmente accaduto realmente, eventualmente posto su You Tube il filmato con il merlo domestico.
Idem per episodio del Cervo posso postare foto; con i gatti il discorso è molto più lungo.

La prima cosa da capire se si vuole andare oltre le apparenze è comprendere che la realtà pur essendo reale... in verità NON E'. Essa è ANCHE e SOPRATTUTTO un fatto relativo alla coscienza esploratrice. La visione totale nasce da un accordo percettivo.

Mi accorgo che qualcuno lo intuisce, guarda cosa fa Bertoldo.
Bertoldo ha detto:

"x camillo "Perchè riporto questo episodio? Perchè quando il mio generatore cominciò a fare le bizze e le leggi della fisica sembravano ballare pensai: Cavolacci! Vuoi vedere che il povero Rossi non aveva previsto che quando una massa enorme di centinaia di E-Cat si accendono succede un caos IMPREVEDIBILE?"

Quindi Bertoldo posta questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=n81XIZRyhQE

Nel filmato ci sono decine di metronomi regolati sulla stessa frequenza di oscillazione, sono appoggiati su una base NON rigida, diciamo che può muoversi a destra e a sinistra.
I metronomi sono fatti partire a caso e quindi ognuno va per conto suo... INVECE NO! Cambiano leggermente il loro oscillare e... finiscono per oscillare insieme. Di primo acchito avrei sbagliato la previsione del comportamento poi cambio opinione e accetto il fenomeno capendolo. Le mie leggi della FISICA sono salve EVVIVA!

Così è della realtà dietro ad essa ce un ACCORDO PERCETTIVO, lo ignoriamo e non possiamo difenderci.
Quale sarà alla fine la risonanza che prevarrà? Ma è ovvio la maggioranza deimetronomi che sono già sintonizzati tra loro, IMPORRA' agli alti coercitivamente di CONFORMARSI.
Chi a visioni differenti dell'universo è un: visionario, emarginato, un rompi scatole, un pazzo, un handicappato, un cretino che non sa ragionare. Chi impari a CONFORMARSI!
Conformatevi gente!
La fisica sa tutto, conformatevi!
O no!??????

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Camillo

Lessi davvero con piacere il tuo bel racconto e ti rinnovo ancora i complimenti.


@ Antonio

Allora non puoi mancare :-)

Unknown ha detto...

@Camillo
La faccenda degli impulsi brevi e fortissimi è intrigante. Spiegherebbe perchè i ricercatori non riescono facilmente a innescare il fenomeno. Il problema vero è che Rossi ( e via via gli altri replicatori) vanno a tentoni, con il trial and error, e non hanno piena conoscenza anche teorica del fenomeno. Lavoriamo per frammenti che ci vengono concessi e ricostruiamo un mosaico complesso. Sarebbe interessante che a questo punto della faccenda, non è affatto interessante come misurare o che strumenti usare, non ci pporterebbe da nessuna parte. E' meglio che intervenga un deus ex machina della scienza, un vero genio della fisica delle energie, che abbia una visione, un lampo di ingegno e capisca il fenomeno e lo spieghi agli altri. Waiting for another Tesla.

camillo ha detto...

@Domenico,
Mmm penso che A.Rossi oggi come oggi si sia fatta un'idea molto precisa della faccenda.
Se ti accontenti di una mia idea poco ortodossa, ma che corrisponde alle mie due parti fisico + pseudo-alchimista ti descrivo con calma come vedo io la faccenda di Rossi.

Alessandro Pagnini ha detto...

"...Mmm penso che A.Rossi oggi come oggi si sia fatta un'idea molto precisa della faccenda.
Se ti accontenti di una mia idea poco ortodossa, ma che corrisponde alle mie due parti fisico + pseudo-alchimista ti descrivo con calma come vedo io la faccenda di Rossi...."

Concordo! O Rossi ci prende tutti per il lato B (ipotesi di Mario), o a questo punto qualche idea più precisa deve averla. Quantomeno sul controllo del fenomeno, anche se non sulla natura precisa dello stesso.

Dicci cosa ne pensi, Camillo. Tu hai avuto un punto di vista 'privilegiato' :-)

Unknown ha detto...

@camillo
Mi interessa molto il tuo punto di vista sul fenomeno. Tu l'hai testato anche se di sfuggita. La tua opinione per me conta.
E spunta fuori un altra misurazione fatta nel 2010 da laboratori non proprio amatoriali. Che ne dici del set di misura calorimetrica?
Miguel
February 23, 2017 at 6:10 AM
Dr Andrea Rossi:
Is it true that during a day in 2010 you made a test with the NRL in a laboratory of Washington, DC?
A top level officer of the NRL has written recently that the test was impressive ad that if it was a hoax it was a damn good one!
Can you describe?
Cheers,
Miguel

Andrea Rossi
February 23, 2017 at 9:43 AM
Miguel:
Yes, the day you are referring to happened in the Summer of 2011, in a Laboratory connected with NRL. I brought there my E-Cat and they monnted it in a rack of theirs to make their calorimetric measurements. A specialist of NRL measured the electricity consume by means of an oscilloscope of NRL, while several thermocouples set up by them measured the temperature of the water before and after the E-Cat. A flowmeter measured the flow of water. The test during the first day measured a difference of temperature that corresponded to a production of about 1 kWh/h of energy, while after half an hour from the start up ( around 9 A.M.) the system is gone in SSM ( Self Sustained Mode ) and the amount of the input of electricity consumed by the E-Cat has been zero for all the day.
The electricity consumed amount has been measured exclusively by means of the oscilloscope brought there by the specialist of NRL.
This is what happened during that day.
Warm Regards,
A.R.

mario massa ha detto...

@Camillo
"Che fare? Non la racconto per non prestare il fianco alle risate o a individui saccenti che sberleffano?"

Fai bene a raccontarle, la verità innanzitutto, ma mi perdonerai se cerco una spiegazione più "normale" a ciò che hai visto (che non metto assolutamente in dubbio). Solo se per dare una spiegazione "normale" occorre fare i salti mortali con piroette e capriole, allora è chiaro che le tue spiegazioni "non normali" cominciano a prendere peso, almeno io la penso così.

Noi sappiamo che strumenti anche molto delicati vicino all'E-Cat in funzione continuavano a funzionare perfettamente (penso alle pinze amperometriche dei vari osservatori, telecamere, microfoni, macchine fotografiche, orologi, ma anche PLC di controllo impianto, contatori Geiger, analizzatori di gamma e particelle subatomiche utilizzati da Villa e Bianchini, sonde termometriche utilizzate da Galantini, ecc.). Come mai solo il tuo wattmetro, il tuo gruppo elettrogeno e il tuo contatore Enel sono impazziti? Questi oggetti sono tutti connessi direttamente ai cavi di potenza (anche il wattmetro che utilizzava i TA era certamente connesso con coccodrilli alla rete per avere le tensioni). Non è quindi più probabile che, molto semplicemente, il sistema di controllo delle resistenze immetta nei cavi disturbi elevatissimi in grado di dare i fenomeni che hai avuto?

@Antonio
Credo che tu sia l'unico scettico invitato al pranzo che riesca ad andarci: ti prego accetta e cerca di farli ragionare!:-)

camillo ha detto...

Preciso che questo è un'ipotesi, tutta da verificare.
E' il mio modo di IMMAGINARE la cosa, non vorrei che poi mi si accusasse di aver creduto a quanto andrò dicendo. Mi raccomando è un'IPOTESI
Il fenomeno LENR è “paragonabile un nuovo e diverso tipo di combustione che potremmo chiamare “combustione radiante”. In verità si potrebbe usare il più appropriato termine “combustione eterica” ma molti scienziati sono allergici alla parola “etere” quasi fosse un'eresia.
Usando il termine “radiante” tiriamo in ballo Tesla, che ne è lo scopritore.

Ma cosa sarebbe questa energia radiante? La realtà ha due livelli di esistenza il materiale deterministico e uno più sottile paragonabile alla programmazione della materia, è come una matrice, un'aura che fa sì che la materia assuma e mantenga certe caratteristiche, proprio come il DNA determina come si disporranno le cellule. Mi rendo conto che sto dicendo cose fuori dallo schema scientifico comunque per il momento prendiamo questa asserzione come “postulato di base”.

La “combustione radiante”:
1° ha bisogno di materiale che brucino combinandosi tra loro. Non è il bruciare comune ma è solo paragonabile.
2° ha bisogno di un'accensione iniziale, un fiammifero, un accendino...
3° una volta innescata si mantiene bruciando il materiale che la attornia, cioè il suo “fuoco radiante” può incendiare altro materiale.
4° il fuoco radiante una volta acceso, deve essere controllato, altrimenti crea caos nella materia in modi imprevedibili e destabilizzanti.
5° tutti i fenomeni che si realizzano sono “volubili” cioè poco rispettosi delle leggi fisiche della materia grossolana, in compenso risentono... dell'atteggiamento mentale emozionale e volitivo (intento) dello sperimentatore in misura apprezzabile.

All'inizio il fenomeno si è presentato usando deuterio e palladio, poi nichel e idrogeno, ma Piantelli lo ha brevettato per un sacco di altri materiali.
La prima fase è paragonabile alla ricerca del materiale che si accende più facilmente.
Per accendere un fuoco facilmente all'inizio si usa carta o paglia non certo tronchi grossi.
Solo in seguito si potranno aggiungere questi materiali.

Il secondo punto FONDAMENTALE è dato dal fiammifero di innesco, la “combustione radiante” è difficile da innescare, occorreva trovare il fiammifero giusto.

Nei primi test il fiammifero d'innesco era praticamente inesistente, il fattore di innesco era dato dallo sperimentatore stesso che accentuava con la sua presenza il fenomeno che in sé era debolissimo. Il risultato finale era che nessuno riusciva a ripetere gli esperimenti in maniera decente. Il fenomeno era quasi nullo e imprevedibile.
Piantelli riuscì a far accendere pochissimi reattori. Quando comunicai con lui via mail ad un certo punto era scoraggiato non capiva perché alcune volte rare la reazione partiva e moltissime altre no.
Arata tentò la via della nanopolvere, il fenomeno avveniva abbastanza bene ma si estingueva subito, era una fiammata e basta.

Piantelli pensò che fosse un problema di materiale e di tipo di cristallizzazione, comprò una sofisticata apparecchiatura che gli permette di depositare stati atomici uno sull'altro. Tentò vari tipi di combinazioni sia di cristallizzazione che di materiali. Le cose migliorarono, ma le sue aspettative rimasero deluse. Il fenomeno rimaneva raro e capriccioso.

Rossi fece un approccio differente, non usò nanopolvere, ma polvere più grossolana. In tal modo l'innesco era più difficile ma in compenso una volta partito tendeva ad auto-alimentarsi.

camillo ha detto...

Ho letto in Internet che Rossi in America aveva studiato molto Tesla e la sua energia radiante.
Ipotizzò il fenomeno LENR fosse legato a questa energia.
Quindi aggiunse ai materiali l'effetto RADIANTE, invece di alimentare con corrente continua usò corrente pulsata, dando colpi fortissimi di corrente alla resistenza riscaldatrice.
All'inizio pensavo che cercasse di dare forti colpi per ottenere grandi campi magnetici, poi ebbi occasione di vedere alcune disposizioni delle resistenze interne, in alcuni casi non erano solenoidi, ma lineari e parallele. Questo mi ricordò Tesla e la sua barra lineare sottoposta a grandi impulsi.

Gli E-Cat di prima generazione tipo quello che ho testato io, ricevevano lo stimolo con sequenze di accensioni e spegnimenti, finché la reazione partiva (se e quando partiva). Mi ricordava il modo di accendere il fuoco per attrito di due bastoncini che sfregano tra di loro aumentando sempre più la temperatura finché non si accedeva una scintilla.

Con quel metodo però le cose non erano ben definite, i reattori che partivano erano molto meno delle attese e spesso si accendevano probabilmente solo se Rossi interveniva personalmente a sbloccare l'inghippo con il suo intento. Niente di industrializzatile, ma le premesse erano interessanti occorreva richiamare l'attenzione per avere denaro e approfondire la cosa, in fin dei conti alcune celle funzionavano egregiamente, ma erano ancora troppo poche e casuali.

Il passo successivo arrivò con l'Hot-Cat. Lavorare con temperature molto più alte permise di esplorare nuovi tipi di materiale. Oltre al Nichel, alluminio, usò il litio. L'idruro di litio è un solido infiammabile, molto reattivo con l'acqua, per produrre il composto corrosivo idrossido di litio con produzione di idrogeno gassoso. Rossi introdusse anche deuterio e molti altri materiali, qui era ormai ben cosciente che alcuni di essi erano simili a grossi ceppi che avrebbero “bruciato” solo in un secondo tempo, quando i materiali più “infiammabili etericamente” si fossero accesi.

Con resistenze riscaldatrici molto più grandi poté aumentare di molto l'impulso di tensione, aveva resistenze così basse da avere quasi un cortocircuito. Con questa situazione scoprì che esisteva per ogni apparato una frequenza precisa di risonanza esattamente come nei trasformatori Tesla. In sostanza il “primario detto da Tesla disgregatore” (simile ma NON uguale al primario di un comune trasformatore, il trasformatore non fu inventato da Tesla, che invece fece una variante) era dato dalla resistenza di riscaldamento, mentre il secondario era dato da tutta la polvere reagente. Individuata la frequenza di risonanza, immettendo un treno di impulsi stretti e potentissimi il fenomeno si accendeva con notevole frequenza. Aveva ottenuto finalmente una certa ripetibilità.

A questo puntò fece una considerazione fondamentale, occorreva realizzare un piccolo reattore ben codificato, con una geometria standard e con un contenuto di polveri le più infiammabili possibili.
Questo sarebbe diventato il piccolo cuore di un E-Cat più grande.
La cosa è paragonabile alla piccola “fiammella pilota” delle caldaie, essa rimane sempre accesa e serve a incendiare i più grossi quantitativi di gas al momento della richiesta.
Rossi parla di un E-Cat entro un E-Cat. Ricorda anche la bomba a idrogeno. L'innesco è dato dalla bomba a fusione che viene circondata da idrogeno.
Quindi un piccolo reattore detta “fiammella pilota” è ben standardizzato, esso viene collocato al centro di materiale da bruciare, questo materiale può essere incrementato, ma non ha bisogno di essere stimolato ad accendersi. Esso riceve il “fuoco eterico d'innesco” dalla “fiammella pilota”.

camillo ha detto...

Da quello che sembra emergere la ripetibilità del fenomeno con questo artificio si è innalzata di molto. Forse ha una ripetibilità che supera il 70%

Anche il COP probabilmente è decisamente cambiato, in quanto la stimolazione elettrica riguarda solo la “fiammella pilota”. In effetti i dati presentati recentemente in tribunale, riportano un COP medio di 60 con punte di 140.

La ripetibilità raggiunta ha aperto nuove strade. Rossi ha ancora un sacco di problemi, ma questa volta mentre i problemi di innesco sono diventati di secondo piano, sono cresciuti i problemi di contenimento del calore.
Vista la possibilità di innescare a volontà la reazione, Rossi ha ripreso in mano il fenomeno citato fin dall'inizio: quando parte la reazione si crea una differenza di potenziale in certe zone. Differenza di potenziale che si mantiene anche se viene prelevata corrente. Quindi è una pila potenziale.

Rossi ha studiato e potenziato questo fenomeno realizzando l' E-Cat X
(N.B Il fenomeno era stato rilevato anche da un sperimentatore polacco che aveva usato zirconio.)
Ma le complicazioni non sono ancora finite, ecco cosa ha detto Rossi in un commento datato 20 agosto 2015:
“Probabilmente avvieremo il nuovo alla fine della prossima settimana, poiché dobbiamo produrre un nuovo materiale che non esiste in commercio per risolvere il problema (ndr. del surriscaldamento). Le caratteristiche tecniche dell’E-Cat X saranno pubblicate quando la fase di ricerca e sviluppo sarà completa, e in quel momento sarà spiegato anche il perché possa essere utilizzato per applicazioni domestiche.”

Da allora sono passati quasi due anni e i problemi sembrano esserci ancora, il fatto è che per quel che ne capisco io, questa energia radiante, tende a destabilizzare in parte la materia che la circonda.
Dopo un po' che un apparato funziona tendono ad accadere cose strane. A mio avviso destabilizzare l'energia eterica potrebbe essere simile a un uomo che pur non essendo competente va a mettere le mani su certi file interni al computer, potrebbe fare strani danni.

camillo ha detto...

@Mario Massa,
tu come conservatore (ovulo alchemico) DEVI fare quelle considerazioni.
Tu puoi tranquillamente pensare che
a) il primo strumento si è rotto perchè vecchio.
b) il secondo perchè troppo sofisticato
c) Il contatore Enel... beh capita che facciano le bizze.
d) Del mio generatore autonomo poi... si sarà rotto nel trasporto.
Tutto è possibile e probabile...

Ma anche le tue sono solo ipotesi tutte da dimostrare,
Poichè quanto detto è stato vissuto da tutti i presenti e tenuto conto delle probabilità che una sequenza di rotture di quel tipo si realizzino tutte insieme, il calcolo delle probabilità ti da torto.

Le scene vissute ci sono state c'è chi le accetta e chi cerca di cancellarle per conservare la sua stabile visione della realtà.


triziocaioedeuterio ha detto...

:-O

mario massa ha detto...

@Camillo
"Tu puoi tranquillamente pensare che a) il primo strumento si è rotto perchè vecchio. b) il secondo perchè troppo sofisticato c) Il contatore Enel... beh capita che facciano le bizze. d) Del mio generatore autonomo poi... si sarà rotto nel trasporto. "

No Camillo, come ti ho detto erano tutti connessi fisicamente ai fili ove probabilmente (lo dici tu) passavano fortissimi, sottili picchi di corrente assieme a intensi disturbi (tipicamente fino a 50 MHz) generati dal triac, situazione molto diversa dalla sinusoide a 50 Hz per cui sono stati progettati. Comunque non mi hai spiegato perchè secondo te tutti gli altri strumenti ben più delicati non connessi ai fili continuavano a funzionare regolarmente.
Il tuo discorso è affascinante, ma potrebbe essere una puntata di Harry Potter, il mio è molto terra-terra, ma non mi pare così campato per aria.

Antonio ha detto...

@Camillo: prima la risposta e poi una considerazione.
Abbiamo ricostruito che gli impulsi usati nel TPR2 avevamo un angolo di conduzione di 18°, pari ad un tempo di 1 ms; dell'e-cat non abbiamo dati.
Se sei interessato facemmo uno studio piuttosto approfondito, sia usando un simulatore sia facendo delle misure reali, lo trovi qui:
https://gsvit.wordpress.com/2014/12/22/misure-e-verifiche-con-un-analizzatore-di-potenza-pce-830/

Relativamente al fatto che tu debba o no riferire le tue osservazioni, per come la vedo io fai benissimo (e anzi è un punto di stima) a riferirle; fai altrettanto bene ad essere "autoscettico" rendendoti conto, da fisico, che molte, troppe cose non quadrano. Quello che è certo che nessuno ironizza sulla cosa, anzi stiamo tutti qui a discuterne.

Ti invito però a riflettere che, come dice Mario, tutte le anomalie osservate hanno un elemento in comune: la linea elettrica mentre, ammettendone l'esistenza, l'energia radiante come da te definita non ha bisogno (direi quasi "per definizione" di conduttori per essere irradiata). Applicando un semplice ragionamento logico, considerando che gli unici strumenti/dispositivi perturbati sono quelli elettrici connessi e non quelli "nelle vicinanze" tenderei ad individuare la linea elettrica di alimentazione come sede della perturbazione nociva. Concordando su questo possiamo cercare di trovare delle possibili motivazioni e poi continuare a ragionare

camillo ha detto...

@Antonio.
spero mi farai grazia di un minimo di intelligenza per cui il discorso che tutte le anomalie erano elettriche ERA EVIDENTE, lo avrebbe visto anche un cieco!
Certo che ci ho riflettuto!
Ma altre domande dovevano avere risposta:
Perché il computer portatile che pure era collegato alla stessa rete non dava anomalie?
Con quelle anomalie come poteva essere affidabile la misura della temperatura interna?
Ma la grande questione era un'altra, mi aspettavo che ci fosse un apparato di servizio posto tra computer e resistenza elettrica dell'E-Cat, apparato con il controllo della larghezza dell'impulso usando triac, ma NON c'era. Dov'era?
Chiesi lumi all'operatore NON ne sapeva nulla?
Come è possibile? Disse di non intendersi della cosa, eppure aveva buone nozioni di elettronica.
Ma allora come viene pilotata la resistenza? Mi disse che quell'apparato era di tipo vecchio e che la resistenza era pilotata in On/Off non c'era possibilità di regolazione secondo lui. Volevo approfondire e chiedere chi aveva programmato il computer ecc. Ma l'attenzione era su altre cose.
Io guardai attentamente per capire dove erano i triac.
Nel computer portatile o entro l'E-Cat? Direi entro l'E-cat, mi pareva inverosimile dato che lì la temperatura variava, io non l'avrei messo certo lì!

@Antonio,
sai cosa pensai?
Quel furbastro di Rossi ha fatto in modo che questo operatore non sapesse nulla del punto fondamentale. Ecco come mai ne possiede uno, manca della parte più importante!

Se ci pensi tutta l'attenzione è sempre stata sul tipo di reazione, sul catalizzatore... invece... secondo me dietro c'era Tesla.
Quello che posso dire in merito è che effettivamente quando la resistenza era alimentata e nel periodo in cui gli strumenti non davano di matto, essi segnalavano sempre concordemente 1800 Watt circa, c'erano oscillazioni ma era evidente che derivavano da variazione della resistenza che si scaldava o raffreddava. (Preciso che noi eravamo in alimentazione bifase.)

Ho dato uno sguardo alla vostra relazione “ Misure e verifiche con un analizzatore di potenza PCE-830” Ti faccio una riflessione:
Tu hai tre metronomi sintonizzati li fai partire sfasati e osservi che rimangono sfasati.
Un tale ti scrive che i tre metronomi si sono sintonizzati da soli, tu dici impossibile, riprovi a casa tua e non funziona rimangono di-sincronizzati.
Qual è la soluzione del mistero? Tu vai a casa del tipo e rifai la prova, si sintonizzano... indaghi e scopri che il tavolo da lavoro era differente, poteva oscillare anche se in maniera poco apprezzabile.
https://www.youtube.com/watch?v=L_Q1XHutqe0


Ora sono io che invito te a riflettere sul paragone che ti ho fatto, un conto è fare le prove avendo in mano la cosa cioè essendo su QUEL tavolo da lavoro, un altro è rifare l'esperimento a casa propria su un altro tavolo da lavoro, ove tutto funziona rispettando le regole.
Serve ESSERE sul posto e con oggetto da valutare attivo, ma in questo caso non è possibile.

Ti ricordo che uno strumento era connesso con pinza amperometrica che avvolgeva il cavo e ne rilevava il campo elettrico.

Non si possono trarre conclusioni, ma neppure dire che era tutto entro lo standard conosciuto.

Alessandro Pagnini ha detto...

Se si parla di triac di resistenze e quant'altro del genere, mi viene voglia di tentare di capire :-)
Chiedo a Camillo se sta pensando che lì dentro ci fossero resistenze di bassissimo valore ohmico, per ricreare le condizioni degli esperimenti di Tesla, ovvero al limite del corto circuito, perché se così fosse, altro che 1800W (RMS, medi, picco?), a meno che davvero non si dia conduzione solo per un tempo molto limitato, come suggeriva Antonio. In quel caso ci vuole un elemento (Triac, SCR, Transistor, ecc...) che permetta il passaggio di corrente solo per brevissimi periodi. E deve essere anche un elemento piuttosto robusto e esente da problemi di tipo hot spot, ma questo forse lo risolve quel minimo di induttanza dovuta all'avvolgimento della resistenza, se tale avvolgimento esiste. Oppure uno surdimensiona alla grande e via, tanto in quell'apparecchio non è certo il problema del costo dell'elettronica a essere centrale. Comunque resta il fatto che se la resistenza deve essere molto bassa, per non far saltare l'impianto ci vuole un bel controllo sui momenti di conduzione.

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Mario
"...ti prego accetta e cerca di farli ragionare!:-) ..."

Lo getteresti così a cuor leggero nella tana dei lupi?
Antonio rischia di tornare a casa pensando che Rossi è il nipote di Tesla, che Majorana è ancora vivo, come Elvis Presley del resto ;-), che il Dio di Abramo era uno degli astronauti chiamati Elhoim (su questo mi ci impegno io a convincerlo ;-D ) e soprattutto tornerà agghindato come il mago Otelma in alta uniforme! :-D
E se poi viene anche Bertoldo (a proposito Bertoldo, che ne dici di venire a conoscerci di persona?)non so immaginare a quali trasformazioni radicali potrebbe essere sottoposto il povero Antonio. :-)
Pericoloso frequentare certa gente senza un'adeguata scorta. Fai uno sforzo, vieni anche tu, che in due, con adeguato munizionamento e se guadagnate un'altura, potete anche tentare di difendere eroicamente la posizione ;-)

camillo ha detto...

@Alessandro,
se hai interesse ad approfondire un po' e se non hai mai visto ciò che scrivo sull'energia radiante te lo consiglio.
Ho scritto un po' sull'altra fisica di Tesla

https://gradientitemporali.wordpress.com/fusione-fredda/

Per il resto stiamo a guardare cosa succede come va a finire con Rossi.
Hai letto il mio romanzo e dovresti capire il messaggio più di altri: l'energia radiante esiste ma non è la panacea, ha una sua pericolosità. Va capita MOLTO bene prima di utilizzarla.
Porta la salvezza come la morte, destabilizzare i piani sottili che sono la matrice della materia è cosa delicatissima.

Da una parte occorre far riemergere quella conoscenza, dall'altra non dovrebbe essere utilizzata in grosse quantità.
Ti faccio una semplice previsione Rossi ha qualcosa in mano, ma per quanto cerchi di controllarla sarà sempre sfuggente. Per esempio ed ecco la mia previsione: se uscirà l'E-Cat x intanto sarà una pila MOLTO ridotta in potenza pochi Watt, poi gli apparati che funzioneranno creeranno disturbi vari, sia in modo evidente su apparati elettrici, che sul biologico. Per piccoli apparati occorre che passi del tempo anche mesi, prima che si evidenzi la perturbazione.

Rossi deve trovare il modo di creare una struttura a cipolla. Gli strati interni più vicini al "cuore radiante" che ho chiamato "fiammella pilota" saranno i comburenti mentre deve aggiungere strati più esterni per bloccare l'uscita della radianza in eccesso (Ighina usava negli strati esterni, paraffine, polveri di alluminio, ferro e altro, lui sosteneva che ogni sostanza assorbiva neutralizzandola un certo tipo di radianza)
Pierluigi Ighina su questo punto era molto più avanti, nonostante ciò lui racconta che il suo disgregatore trasmutatore della materia che funzionava a suo dire citando varie testimonianze, ad un certo punto non riusciva più a controllarlo, lo spezzò e seppellì sotto metri di terra il mirabolante generatore.

Lo so sembra fantasiosa fantascienza, ma tant'è!
La previsione te l'ho fatta... se poi si verifica esattamente quello che prevedo è probabile che occorra rivedere il giudizio. Ai posteri.

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Camillo

Se non ho impedimenti, oggi mi guardo il link.
Io ho sempre la speranza che quella di Rossi possa essere una nuova fonte di energia, non poi così straordinaria come quella a cui fai riferimento tu.
Ci vorrà, intanto di stabilire con certezza se lo E-CAT funziona e poi una adeguata comprensione teorica che vedremo dove ci porta.

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Camillo

Aiuto, ho bisogno di un chiarimento ;-)

Sto leggendo quel lavoro che mi hai linkato. Alla fine del capitolo 2 leggo:
"...Si osserva che l’andamento della corrente ha una dissimmetria. Quando si chiude il circuito ai capi della resistenza compare una tensione V. La corrente percorre il circuito in senso inverso con un picco negativo, poi si normalizza ubbidendo alla legge di Ohm della corrente continua, praticamente ignorando il solenoide. Infine, al momento di distacco, si nota un picco di corrente in verso positivo. Nei momenti di transizione il solenoide fa sentire la sua presenza seguendo la legge di Lenz. Infatti il solenoide genera una corrente tale da contrastare ed impedire in ogni modo il cambiamento di stato..."

Non so se mi sto col tempo dimenticando dei concetti fondamentali di elettrotecnica, o se non ho capito quello che c'è scritto, ma non mi sembrava dovesse esserci un picco di corrente alla chiusura dell'interruttore. Piuttosto alla apertura, il solenoide volendo mantenere costante il flusso magnetico cui si trova concatenato, tenta di mantenere la corrente che lo produce, e per farlo evoca ai suoi capi una differenza di potenziale che può salire anche molto oltre quella di alimentazione (extra tensione di apertura). Non mi ricordo di aver mai visto un diagramma del genere. Cosa mi sta sfuggendo?

camillo ha detto...

Quando si toglie la corrente, il solenoide è immerso nel campo magnetico generato da se stesso, ora togliendo la corrente il campo magnetico deve cessare, il solenoide si viene così a trovare immerso in un campo magnetico variabile (è come se tu togliessi un magnete che era presente al suo interno)Questa variazione di flusso genera una corrente indotta. Non c'è niente di anomalo in questo l'unica stranezza è che uno si aspetterebbe due grafici identici come forma e area anche se rovesciati. L'anomalia viene citata da alcuni testi.
E' solo un esempio di cose strane.

Non è lì il punto. Piuttosto mi stupisco sempre di come molte cose riguardanti gli scritti di Tesla siano state ignorate. Caspita! a Tesla dobbiamo gran parte della nostra civiltà si parla di 700 brevetti suoi. Due volte ha rifiutato il Nobel, come abbiamo fatto a passar sopra a un sacco di informazioni che lui ha dato?
La risposta che mi do è che manca la ripetibilità, su questa intrigante faccenda dell'energia radiante manca qualsiasi strumento in grado di rilevarla, Tesla, Ighina e altri avevano una naturale sensibilità corporea. Qualche traccia di quel modo alternativo di esplorare le leggi della natura è rimasto forse nella "radionica".

Molti ricercatori ortodossi inorridiscono appena entri in quel campo.

Unknown ha detto...

@Camillo
Può uno scienziato empirista ortodosso provare minimamente a capire quello che stai dicendo? Io dico di no. Ed aggiungo che se ci si provasse non capirebbe nulla lo stesso!

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Camillo

Boh.... qualcosa non mi quadra. Mi pare abbia più attinenza con la fem che si genera ai capi del solenoide, prima per impedire il salire della corrente (il solenoide è un cocciuto conservatore ;-) ) e poi, rovesciando la polarità, per tentare di mantenerla e con essa mantenere il campo magnetico. In effetti, la tensione prodotta può essere molto alta, in quanto il solenoide vuole pompare corrente attraverso una resistenza che è diventata molto alta (l'interruttore che si è aperto) e magari ci riesce alzando tanto la tensione da perforare il dielettrico aria, provocando la scintilla che si vede quando si stacca la spina della stufa elettrica dalla presa, ad esempio. Ovviamente se la stufa è accesa. Ho usato quel principio per innalzare la tensione in alcuni semplici DC/DC converter.

Invece la storia di Tesla è indubbiamente affascinante. Personaggio singolare e geniale, pare effettivamente dotato di un 'intuito' fuori dal normale. Qualcuno sostiene che avesse vere e proprie 'rivelazioni' (forse in sogno) riguardo alle cose di cui si occupava.
La storia 'ufficiale' racconta che con gli anni il suo genio si è via via offuscato, per lasciare il posto alle bizzarrie del suo carattere, che lo portavano a ipotizzare, e anche promettere, di poter dispensare scoperte a cui poi non è mai giunto. Altri dicono che se non a tutte, a molte di quelle scoperte ci sia invece arrivato, ma che siano state 'secretate'. Solo la storia, forse, ci dirà come sono davvero andate le cose. Comunque ci sono testimonianze di esperimenti sorprendenti, incluso l'aver girato per non ricordo quanto tempo con un automobile fornita di un motore che praticamente non usava alcun tipo di carburante conosciuto. Mi pare la guidasse il nipote, del quale ho visto una intervista televisiva, nella quale confermava tutto. Insomma, ci sono buoni motivi per drizzare le orecchie.
A proposito, nella mia gioventù alcuni amici mi parlavano spesso di Ighina. Ne rivedrò qualcuno nel corso del prossimo mese. Magari gli chiederò cosa ne sanno loro.

Un'altra cosa interessante: in alcune filosofie giapponesi, si dice che riducendo ai minimi termini le cose, si arrivi al livello del KI (o Chi in cinese) e che ogni cosa che prende una forma è praticamente KI condensato. Si dice anche che il KI possa essere diretto da un certo tipo di volontà. Una leggenda giapponese narra di un arciere che, avvertito della presenza di una pericolosa tigre, ne scorse la sagoma con la poca luce di cui disponeva, mentre viaggiava di notte. Incoccò la freccia e la scagliò sapendo che da quel colpo dipendeva la sua vita. La freccia penetrò profondamente nella....roccia che egli aveva scambiato per la tigre. Il colpo era stato accompagnato dal KI inviato dalla volontà dell'arciere. Solo una leggenda, credo! ;-)

Nikola Tesla ha detto...

Commenti molto interessanti e suggestivi!!!
Mi fischiavano le orecchie poi sono venuto qui ed ho capito perché :)

Antonio ha detto...

@Camillo
Io ho grande rispetto della tua intelligenza (non scherzo) e ti chiedo di avere anche un minimo di pietà per la mia.
Nel tuo scritto sono incappato nella stessa sezione notata anche da Alessandro e, sinceramente, non capisco il ragionamento e capisco ancora meno il diagramma che oltre ad essere poco comprensibile (in ascissa c'è il tempo mentre non è chiaro cosa ci sia in ordinata).
A parte questo però io non riesco a capire esattamente a quale anomalia ti riferisci. Se l'induttore è ideale la quantità di energia immagazzinata coincide esattamente con quella resa (di qui l'origine dell'extratensione di apertura); se l'induttore è reale ci saranno delle dissipazioni ma il bilancio energetico complessivo è comunque verificato.
Non ho mai avuto notizia (se il solenoide è isolato) delle "anomalie" che riferisci, puoi fornirci qualche riferimento (magari quantitativo) per approfondire?

Tornando ad e-cat: nel test al quale sei stato presente non c'era quindi nessuna regolazione dell'alimentazione? Potresti descriverci lo schema?
I cavi monofase della rete luce erano direttamente connessi alla resistenza del reattore? Quindi l'unica attività di "stop and go" che hai descritto veniva fatta dando e togliendo corrente? Con un interruttore "a vista"?
Ormai da anni siamo impegnati in un processo (anche divertente) di reverse engineering e quindi ogni dettaglio è prezioso.

Proprio per questo concordo con te che i "test" si fanno solo sul dispositivo dichiarato funzionante e non sulle "repliche" o sulle simulazioni varie.
Sono veramente molto contento di questa tua dichiarazione.
Comunque ci sono due parti di quell'articolo che ti invito a leggere con attenzione:
a)tutta l'analisi delle correnti di fase nell'alimentazione delle resistenze e l'incongruenza della legge di Joule che evidenzia come quel test sia stato condotto in maniera troppo superficiale dando per buoni dati impossibili (o almeno senza stupirsene).
b)il discorso sul fattore di cresta e di come questo porti fuori scala lo strumento inducendo una sottostima del valore letto.

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Camillo
"...Gli oggetti che formano l’apparato hanno un loro etere, le lavorazioni e l’atteggiamento mentale con cui gli oggetti sono stati realizzati influiscono..."

Mi tocca insistere sul Giappone, ma solo perché ho più a che fare, per passione, con certe loro tradizioni che non con altre nostrane. Si dice che le spade (katana) forgiate da maestri dell'arte, avessero una propria 'anima', ovvero che fossero intrise di una intenzione che le rendeva adatte a certi scopi e certi spadaccini e non ad altri. L'aspetto esoterico della forgia di una katana era estremamente importante. Sono convinto che certe tradizioni fossero vive anche da noi, attraverso l'alchimia che citi, ma il vantaggio è che il Giappone, che è praticamente rimasto con tradizioni medievali fino, e anche oltre, alla forzata apertura impostagli dalle cannoniere del commodoro statunitense Perry, le ha conservate tuttora. Proprio la presenza di questa atmosfera 'mistica' e la filosofia che vi sottende, crea quel fascino che distingue le arti marziali dalle semplici tecniche di combattimento e questo a prescindere dall'efficacia, che nella generalità dei casi è persino superiore per quest'ultime, che non devono preoccuparsi di rispettare alcuni principi dei quali non si occupano.

Alessandro Pagnini ha detto...

Forse Daskalos, che tu conoscevi, avrebbe detto che sulla katana veniva imposto un 'elementale'.
Tante parole diverse per descrivere le stesse cose :-)

camillo ha detto...

@Antonio:
"... capisco ancora meno il diagramma che oltre ad essere poco comprensibile (in ascissa c'è il tempo mentre non è chiaro cosa ci sia in ordinata)."
Hai ragione sono stato superficiale a fotocopiare quel diagramma, che diamine quando insegnavo all'ITIS se non mettevano il significato di ascissa e ordinata... Comunque siccome appena sopra c'è l'onda quadra con il simbolo V pensavo fosse esaustivo, ma ora che me lo fai notare... Mmmm beccato in castagna! (Dovrebbe esserci la fonte da dove ho copiato).
Se leggi il resto capirai che quello è solo un modo di dire che non abbiamo capito tutto, non soffermiamoci sul dito che mostra la luna dato che in questo caso NON conta nulla per il proseguo.


@Antonio, se avessi comunicato con te avrei adeguato la parabola in altro modo, tipo:
Pensa alla materia, consideriamola fatta di un qualcosa che occupi un volume.
immagina la particella più piccola che puoi (conservando almeno il volume, il scivolare sul discorso ondulatorio mi porterebbe a formulare un altro discorso)
Se l'hai visualizzata con la fantasia, ti chiedo come la immagini metaforicamente?
Tu puoi rispondere come sfera, come toroide, come due tetraedi opposti ruotanti...ecc.
Facciamo che dici Toroide io ti chiedo.
Cosa contiene?
Ben che vada mi rispondi una energia concentrata.
Io ti chiedo se è concentrata perché non si espande, cosa la trattiene concentrata?
Tu mi dici perché ruota in se stessa senza attrito e si mantiene.
Si mantiene tutta o comunica con l'altra materia?
Si può proseguire per una notevole sequenza di ragionamenti.
Arriveremo a capo della cosa? ASSOLUTAMENTE NO! (se lo facessimo meriteremmo tutti i premi Nobel del mondo)

Alla fine uno esclama: che perdita di tempo! Tempo sprecato! Non ho capito nulla!
SBAGLIATO! Ha capito la cosa più importante:
HA CAPITO CHE NON HA CAPITO.
In Alchimia ci piacciono le frasi ad effetto soprattutto quelle che sembrano un serpente che si morde la coda.
C'era una meta da raggiungere, abbiamo fatto un cammino per raggiungerla, ma non è possibile arrivarci, ci dobbiamo accontentare del fatto che in questo caso ciò che conta è IL CAMMINO STESSO.

Il concetto di intelligenza è una funzione contiene una sommatoria di addendi... uno dei quali è oggi molto trascurato si chiama consapevolezza di non avere MAI la verità in tasca, è una specie di umiltà.

Il fisico o lo scienziato dopo aver fatto una faticaccia immane per raggiungere le vette del sapere presente nello spazio/tempo in cui la sua consapevolezza sta vivendo, tende ad inorgoglirsi tende al:
"Guarda come sono bravo! guarda come ti posso spiegare tutto"
Schiaccia il meno colto e, quando trova qualcuno al suo livello, troppo spesso usa la stupida arma dell'IRONIA (Cobraf)

Nell'alchimia moderna diciamo:

Della scienza ho paura,
quando, ORGOGLIOSA NATURA,
d'addottorar s'arroga...


. La casa dei sogni
Il cielo è un lago,
sopra il quale vivono i sogni;
ma… sotto…
c’è un mondo che aspetta di respirare
il profumo del risveglio.

Antonio ha detto...

@Camillo: apprezzo il tuo commento e concordo quando dici che "non abbiamo capito tutto" (anzi anche un nobel concorderebbe che abbiamo capito molto poco del "tutto").
Però penso che abbiamo un importante dovere di non "confondere le idee" ai meno esperti sulle poche cose acclarate e, per le quali, non se ne è (mi sta bene anche dire "ancora") messa in dubbio la "forma" della conoscenza.
L'elettrotecnica è una di queste cose, abbiamo il dovere di essere rigorosi. Se scoprissimo delle anomalie o delle mancate rappresentazioni di fatti osservabili abbiamo altrettanto il dovere di indagare con profondità e precisione, senza dogmi ma senza parlare di scienza in maniera autopoietica senza prove, verifiche e smentite su fatti elementari e specifici.
Si parte con l'autopoiesi e poi si finisce con la scienza patologica, ci vuole grande rigore quando si prende una strada del genere.
Va bene "una" cosa che non quadra ma se vogliamo "rovesciare il tavolo" senza avere un nuovo modello che funzioni altrettanto bene lo trovo rischioso.
Ritengo che si abbiamo delle responsabilità in questo ambito da parte di coloro che, per studi, per professione o per altro abbiamo delle specifiche competenze e debbano essere un riferimento.
Hai fatto il professore e quindi comprendi meglio di me l'ambito.

Faccio questo discorso perché ho la percezione che tu possa concordare nonostante la tua grande attrazione per tutto quello che "non è ancora codificato".
Bene fai (un fisico deve esplorare e anche provare a trasgredire; magari l'ingegnere è più "bacchettone" me lo concederai ;-) ) ma non si deve perdere mai l'analisi ed il rigore oltre che accettare critiche e "aiuto" da chi ha più competenze in uno specifico ambito.

mario massa ha detto...

@Camillo
"Se leggi il resto capirai che quello è solo un modo di dire che non abbiamo capito tutto, non soffermiamoci sul dito che mostra la luna"

Ho appena scritto un commento da Camillo Franchini sulle tue affermazioni e leggo ora che ne stavate parlando anche qui.
E' vero che non bisogna soffermarsi sul dito, ma non puoi far passare per "misteri" cose perfettamente spiegate da 100 anni. Che la fisica contenga errori evidenti che dimostrano che "non abbiamo capito tutto" l'ho sempre detto anch'io, ma non esageriamo.
La presenza di questi errori (come il valore della densità di energia del vuoto) è un monito per gli scienziati che è sempre possibile un capovolgimento di ciò che diamo per assodato, per questo non derido mai nessuna teoria a patto però che non sia in conflitto con l'osservazione. L'esempio che faccio è quello del sudoku: se sbagli un numero puoi arrivare a terminarlo e a colpo d'occhio sembrerà corretto (solo tre o quattro numeri che si ripetono e non dovrebbero). Se cancelli tutto e lo rifai corretto può capitare di accorgersi che la correzione di quell'errore ha portato a una nuova distribuzione di tutti i numeri e il sudoku appare completamente diverso da quello che avevi ottenuto la prima volta.

camillo ha detto...

@ Antonio,
"Però penso che abbiamo un importante dovere di non "confondere le idee" ai meno esperti sulle poche cose acclarate e, per le quali, non se ne è (mi sta bene anche dire "ancora") messa in dubbio la "forma" della conoscenza."

Hai ragione sul rigore e sul non confondere le idee.
Ma attinti ad avere le idee giuste!

Vedi Antonio ognuno nella vita a dei compiti in genere se li assume per piacere o dovere.
Pensa un po' e se ti dicessi che il mio compito non è quello di star attenti che i meno preparati abbiano le "idee confuse" ma il mio compito (me lo ha dato il mio Maestro) è quello di avvertire i signori scienziati che credendo di essere arrivati in cima ad una montagna in realtà hanno SOLO SCALATO UNA COLLINA?
Che la montagna è più in la ed è "diversa" da come se l'aspettano?

Qui siamo in uno strano spazio di dialogo creato da Danile Passerini con sofferenza, rinunciando al concetto di "sono totalmente democratico", ma con suo sommo sacrificio isolando quelli che lui chiama "troll", in alchimia noi li chiamiamo "cani che abbaiano nella greppia del bue, A NULLA GIOVA IL LORO ABBAIARE, non si nutrono del fieno impediscono solo al bue di mangiare.
Ebbene in questo Blog per grazia di Passerini si dialoga con amore con rispetto, lo abbiamo visto con il referendum, posso con calma senza essere deriso o sbranato dire la mia senza offendere nessuno.

Chi mi ha dato l'incarico non ha importanza, ha importanza invece le modalità e le circostanze. mi spiace ma parlo sempre per parabole, l'alchimia è sempre un po' così: la parabola si colloca a metà strada tra il trasmittente e il ricevente. La parabola viene colta da chi è pronto a coglierla, la simbologia che si trasmette è rispettosa di tutto anche del libero arbitrio del ricevente, lui può comprendere o meno un po' dipende sempre da lui.

Noi diciamo perciò questa filastrocca in comune con molti sciamani:

Mi sono arreso al Potere che governa il mio destino,
e... nulla STRINGO, così non avrò nulla da difendere.
Non trattengo pregiudizi, così potrò "vedere".
Nulla temo così potrò fluire,
Staccato sereno, volerò verso la libertà.

Parabola: La vera conoscenza sta dentro un barattolo cilindrico lungo. La scienza nella forma attuale lo ha aperto dall'alto, dal lato utilitaristico, dal lato ripetibile cioè scientifico. Ma esiste un altro modo di aprirlo dal fondo si chiama comprendere che l'universo NON E' in se stesso, ma appare essere in relazione allo coscienza che lo guarda, la creazione è stato è e sarà SEMPRE un atto che ha origine nella mente, "l'universo è mentale".

Pretesi dimostrazione vidi la materia cambiare in mia mano sotto mio controllo decine di volte con tutta la strumentazione che mo fu possibile fare comprese foto per escludere traveggole e testimoni vari..
Insomma ero Fisico e lo sono, ma dovetti cedere di fronte all'evidenza.

Quando con il cappello in mano colloquiai con il mio Maestro quasi commosso ed euforico dissi: "Ho capito che l'universo è mentale".
Calma calma Camillo mi disse questa è solo la PRIMA iniziazione (Chissà cosa pensavo fosse), ora devi organizzare il tuo sapere su due strutture creare un collegamento tra le due cose che sembrano opposte e propagare la cosa.
Mi caddero le braccia, come posso farlo, conosco i miei colleghi io ho avuto fortuna di poter sperimentare perchè tu mi hai fatto conoscere un superman detto Rol 2, io non potrò dimostrare nulla, quindi è un gridare al vento. Mi rispose:
"non ti conosci, oggi sei così ma il tempo ti cambierà se ne avrai l'umiltà e lo spirito di sacrificio"

camillo ha detto...

Quindi caro Antonio, sagge sono le tue preoccupazioni di NON CONFONDERE LE IDEE, ma non sai quanto le tue stesse idee sono incomplete anche se rigorosamente coerenti. Certo la nostra visione scientifica del mondo è COESA, ben strutturata, difendibile, ma anche TROPPO ARROCCATA!

Tu non sai cosa sia l'uscita astrale, non sai che la materia può essere trasformata da una forma all'altra senza alcun macchinario, non sai che cambiando l'organizzazione percettiva ciò che vedi e che condividi e che sembra così reale può cambiare e tu potresti entrare in altre realtà che tu chiameresti parallele. Immagina per un solo istante che io abbia ragione che fetta del sapere ti sembrerebbe mancante?

Ma c'è molto di più, purtroppo una parte di noi ha certe facoltà, e le nostre emozioni, le nostre idee, le nostre azioni creano un riflesso nel lato nascosto.
molte cose che ci capitano ce le andiamo a cercare... ma non lo sappiamo.

Unknown ha detto...

@Camillo
"non sai che la materia può essere trasformata da una forma all'altra senza alcun macchinario".
In qualche antico testo sumero ed ebraico è scritto che è accaduto proprio così. Ma è scienza non magia, è perfetta conoscenza della materia, è questa la vera tecnologia superiore, la Coscienza piena della materia che ci permette di muoverla. Pensa alle fesserie che si vedono neo documentari su come furono costruite le piramidi. Se si conoscesse la verità, allora crollerebbe tutto l'ordine mondiale.
Saltando di palo in frasca, è possibile che qualcuno dei tuoi amici sapienti mi aiuti nella mia ricerca archeologica? Ci sarebbe qualcuno capace di andare in astrale od in Remote Viewing a vedere chi e cosa ha costruito l'elefante di pietra della Sila, che io studio senza capirci nulla dal 2002? E se qualcuno riesce a capire qualcosa e darmi una traccia da seguire nelle mie ricerche sarei molto grato.

camillo ha detto...

@Domenico.
Leggere che la materia può essere trasmutata e crederci è pericoloso, si chiama fede.
Io non ce l'ho. Io ho credo perché ho visto.

Se tu mi credi senza sperimentare o convalide lo fai a tuo rischio e pericolo. Per quanto sembri strano è meglio essere scettici e rigorosi che disponibili troppo facilmente.
L'abbandonare la via del rigore scientifico porta più svantaggi che vantaggi. Pertanto io non mi infastidisco per nulla quando, dopo che ho raccontato di aver certificato la tramutazione, non mi credono e mi guardano con sospetto, è OVVIO! Anch'io se non avessi visto e controllato sarei su quella posizione.
Mi raccomando prudenza!

Per il resto magari potessi soddisfare la tua curiosità su Remote Viewing (ci proverò) ma non è nelle mie capacità. Inoltre dovresti sapere molte più cose su cosa sia l'astrale. Una per tutte: "spesso si va dove ci porta il cuore e... si vede ciò che desideriamo vedere"
Serve un cuore puro da desideri ed anche così non scommetterei una lira sulla verità.
E' un campo da esplorare solo dopo che c'è stata adeguata evoluzione, altrimenti confonde più di quanto spiega.

Il metodo scientifico è migliore, occorre abituare il nostro essere in quella rigorosità, camminare in quel modo, poi con prudenza tenendoci ben ancorati tentiamo l'esplorazione.

Daniele Passerini ha detto...

@Camillo
@Mario
@Antonio
@tutti :)
Tu non sai cosa sia l'uscita astrale...
Il punto è, come potrebbe saperlo se non lo sperimenta? Ma se anche ne avesse avuto occasione?
Episodi di viaggio astrale (OBE) spontaneo vengono sperimentati, in verità, da molte più persone di quel che si immagini. Solo una piccola minoranza a quel punto si interroga sul serio su cosa le sia accaduto, fino a mettere in discussione e ridefinire il proprio "quadro coerente" della realtà. La maggioranza razionalizza e dà credito a qualche improbabile spiegazione logica che mette in salvo il "quadro coerente". Alcuni finiscono per rimuovere dalla coscienza e dimenticare ogni evento non inquadrabile nel "quadro coerente".
Leggi con attenzione come si sia evoluto il concetto di "normalità" nella psichiatria moderna: la prospettiva della "recovery" è un cambio di paradigma che ha già qualche decennio alle spalle e mi auguro che a metà XXI secolo possa essere già diventato il nuovo paradigma mainstream. Qui si parla di "voci" e non di OBE, ma la sostanza non cambia:
http://www.stateofmind.it/2014/09/udire-voci-malattia-come-guarire/

Nikola Tesla ha detto...

citazioni di Antonio:
sulle poche cose acclarate e, per le quali, non se ne è (mi sta bene anche dire "ancora") messa in dubbio la "forma" della conoscenza.
L'elettrotecnica è una di queste cose.

Se prendiamo il magnete di Leedskalnin dove il flusso magnetico (qualsiasi cosa sia) si mantiene anche quando la corrente che secondo le formule dovrebbe generarlo, non abbiamo una confutazione di queste leggi?

E non ce l'abbiamo da almeno una ottantina d'anni, solo che si fa finta 'de gnente'?
(Lo chiedo a tutti)
_____________
Ringrazio il mio vecchio 'pazzo' prof che a sQuola ci parlava di questo, di Tesla, Bedini... cose che poi ho messo da parte ma che oggidì mi tornano da tutte le parti ;)

Unknown ha detto...

@Camillo
Grazie. Io non ho visto diretatmente mai nulla di RV o viaggi in astrale. Dunque "galileianamente" non devo crederci. Ma chissà perchè queste cose "risuonano" familiari dentro di me. Io distinguo sempre i due piani. Se devo parlare di fatti mi attengo a Galileo. Se devo parlare di ipotesi, di possibilità, posso spaziare liberaMente. E di questo che parliamo qui, di ipotesi, perchè di prove galileiane non ne abbiamo nessuna.

Antonio ha detto...

@Nikola Tesla: non vedo nulla di inspiegabile in quel magnete se si pensa alla magnetizzazione residua.
Le memorie (a nuclei magnetici) dei primi computer funzionavano proprio in base a questo principio.
Materiali con un ciclo di isteresi piuttosto ampio mostrano il fenomeno in maniera evidente ed osservabile.
Occorre però considerare che, facendo i conti per bene, c'è una completa conservazione dell'energia.

Nikola Tesla ha detto...

non c'è magnetizzazione residua

no cicli d'isteresi

quando si staccano i 'ferri' non si attaccano più
____________________
Notate anche come wikipedia (madre di tutti i depistatori) tratta l'argomento relegandolo tra le curiosità insignificanti: ---è un principio in uso nelle serrature---
Così pensiamo: è una sciocchezza! È una cosa risaputa!

Antonio ha detto...

@Nikola Tesla:
"quando si staccano i 'ferri' non si attaccano più".

Appunto.

Osserva una cosa: il circuito magnetico cambia quanto "attacchi" e quando "stacchi" l'ancoretta e di molto visto che la permeabilità magnetica del ferro è 100 volte quella dell'aria e, per di più, nella configurazione a "U" il traferro è quasi infinito

mario massa ha detto...

@Nikola Tesla
@Antonio
"non c'è magnetizzazione residua"

Questo non è vero. La magnetizzazione residua c'è sempre. Le vecchie dinamo che venivano usate nelle automobili prima dell'introduzione degli alternatori erano realizzate in ferro dolce, eppure funzionavano per autoeccitazione dello statore sfruttando proprio la magnetizzazione residua. Però è vero, nel caso del magnete di Leedskalnin la magnetizzazione residua non c'entra.

Sappiamo che i fenomeni ferromagnetici macroscopici sono dovuti all'orientamento dei "magnetini" elementati (dipoli elementari) che costituiscono il materiale. La permeabilità magnetica elevatissima dei materiali ferromagnetici è dovuta proprio a questo fenomeno, fenomeno che scompare oltre una certa temperatura (di Curie), quando l'agitazione termica prende il sopravvento e non permette la disposizione ordinata dei "magnetini".
Quello che mi pare succeda nel caso del magnete di Leedskalnin è che una volta orientati i magnetini per mezzo di un campo magnetico generato dalle bobine, questi rimangono orientati pur trattandosi di ferro dolce (che di per sè perde quasi completamente l'orientamento appena cessato il campo esterno) perchè il flusso è chiuso e intenso. Il flusso magnetico non dissipa alcuna energia e può continuare all'infinito, infatti i magneti permanenti mantengono i "magnetini" orientati producendo un intenso campo magnetico che però di per sè non può produrre alcuna energia.

In pratica nel magnete di Leedskalin i magnetini si mantengono "autoorientati", cioè sono orientati dallo stesso flusso da essi generato.
Appena si apre il circuito magnetico, il flusso magnetico crolla e i magnetini (trattandosi di materiale dolce) si dispongono nuovamente in modo casuale. Chiaramente a questo punto se richiudi il percorso magnetico i magnetini rimangono disposti caoticamente e l'ancoretta non si attaccherà alla elettrocalamita fintanto che non darai un altro impulso di corrente nell'elettrocalamita.
Chiarito il fenomeno, chiederai:"si ma questi magnetini elementari cosa sono?". La teoria è molto complessa, ma puoi averne un'idea su wiki: https://it.wikipedia.org/wiki/Ferromagnetismo
Poi puoi sostenere che, siccome non capisci nemmeno i simboli utilizzati (li utilizzano solo fisici e chimici e un poco gli ingegneri), non ci credi. Ma su questo non posso aiutarti. A ognuno il suo mestiere.

camillo ha detto...

@Abtonio.
Dopo questo volo pindarico sulla filosofia nella via della conoscenza, tornando ad e-cat mi chiedi:
" nel test al quale sei stato presente non c'era quindi nessuna regolazione dell'alimentazione? Potresti descriverci lo schema?
I cavi monofase della rete luce erano direttamente connessi alla resistenza del reattore? Quindi l'unica attività di "stop and go" che hai descritto veniva fatta dando e togliendo corrente? Con un interruttore "a vista"?

Per quello che ricordo, elettricità da 1800-1900W pilotava direttamente E-Cat. I cavi di controllo partivano invece dal computer portatile e mi sembravano schermati.
Come ti dicevo ero perplesso per la mancanza del pilotaggio esterno, io "SUPPOSI" che il funzionamento dell'interruzione fosse del tipo a relè o equivalente ma non c'erano verifiche.
Questa supposizione me la ricordo perché, convinto com'ero che ci fosse in ballo l'impulso stretto di Tesla, pensai che i "colpi" fossero sostituiti dai gruppi di accensione e spegnimento progressivi.

Mi rendo conto che dovevo essere più insistente, ma come ti ho detto l'operatore disse di non sapere NULLA del controllo impulsi.
D'altra parte ero concentrato e curioso di vedere il calore e l'eventuale COP.
Fra l'altro pensavo che ci sarebbero state altre prove.

Certo che se il pilotaggio di quel E-Cat fosse stato on/off senza parzializzazione degli impulsi, i fenomeni rilevati sui Wattmetri risulterebbero ben stani. Comunque per quanto improbabili in fin dei conti poteva anche essere una eccezionale casualità.

Molto più sorprendente fu il cambiamento quando eliminai il mio calorimetro e lasciai uscire il vapore liberamente nell'aria. La temperatura si portò ai valori previsti, le curve rispettavano quelle sperimentate in altre prove a detta del tecnico.

Infine 20 minuti (almeno) di temperatura costante e vapore trasparente in uscita SENZA ALIMENTAZIONE (funzionava solo quella del computer portatile), per me era un autosostentamento. Peccato non aver misurato!
Provo a insistere ancora per un'altra prova, ma non dipende da me.


Silvio Caggia ha detto...

@Mario Massa
Visto che si parla di magnetismo...
Avevo visto su fb un video di uno che provava a sollevare dei fiammiferi da cucina con una potente calamita, ed ovviamente non ci riusciva, ma poi accendeva il fiammifero e lo bruciava completamente, ed a questo punto la calamita attraeva la testa del fiammifero e lo sollevava...
È un fenomeno reale? Come si spiega?

camillo ha detto...

@Silvio Caggia,
il fenomeno dovrebbe ricondursi a questa situazione:
se tu prendi una miscela di polvere di ferro e zolfo, con una calamita puoi sollevare il ferro che trascina anche un po' di zolfo.
Se tu fondi la miscela ottieni il solfuro di ferro che non presenta proprietà magnetiche, e il composto NON viene attirato.
Ora fai l'operazione inversa immagina che nel fiammifero ci sia in punta una sostanza simile al solfuro di ferro, quando fai la combustione si separano gli elementi di base e il ferro appiccato al legno trascina questo verso la calamita.

mario massa ha detto...

@Silvio
Alla probabile spiegazione di Camillo aggiungerei la semplice considerazione che il peso del fiammifero bruciato è circa 50 volte meno di quello integro, per cui anche una forza debolissima può riuscire a sollevarlo.

MISTERO ha detto...

@Tesla
Se prendiamo il magnete di Leedskalnin dove il flusso magnetico (qualsiasi cosa sia) si mantiene anche quando la corrente che secondo le formule dovrebbe generarlo, non abbiamo una confutazione di queste leggi?

Quali leggi, quelle note dell'ingegneria?
https://www.youtube.com/watch?v=nOoCuDnmtyM

Non c'è nulla di misterioso con Leedskalnin, guarda il viedo, viene spiegato tutto molto bene.

mario massa ha detto...

@Camillo
"Molto più sorprendente fu il cambiamento quando eliminai il mio calorimetro e lasciai uscire il vapore liberamente nell'aria. La temperatura si portò ai valori previsti, le curve rispettavano quelle sperimentate in altre prove a detta del tecnico."

Mettiti nei panni di come me pensa che Rossi imbrogli. Sei sicuro che quel tecnico non stesse in realtà seguendo ordini di Rossi? Che tu non fossi che l'ennesima vittima di un raggiro? Che il tecnico si fosse accorto che tu col tuo calorimetro avresti scoperto che non c'era nessun calore in eccesso e ha manovrato in modo da far apparire che con il tuo calorimetro attaccato le cose non funzionavano per fartelo scollegare? Lo dico perchè i greci si comportarono allo stesso modo con Gamberale (anzi in quel caso glielo fecero smontare prima di iniziare il test).

camillo ha detto...

@Mario,
escludo al 100% che il tecnico fosse in combutta con Rossi... se mai il contrario.

Se mi dici che non avevo misure sull'auto_sostentamento presunto finale, mi sta bene, non posso permettermi di abbandonarmi a supponenza, per quello solo lì ti do ragione.

mario massa ha detto...

@Camillo
Se chiederai di poter ripetere il test e dovessi ricevere una risposta negativa, per favore chiedi il motivo. Se sono persone oneste, non vedo motivi validi per non ripetere un test che non è risultato esaustivo. Se sono motivi economici li possiamo discutere.

Nikola Tesla ha detto...

Citazione di Massa:

In pratica nel magnete di Leedskalin i magnetini si mantengono "autoorientati", cioè sono orientati dallo stesso flusso da essi generato.
Appena si apre il circuito magnetico, il flusso magnetico crolla e i magnetini (trattandosi di materiale dolce) si dispongono nuovamente in modo casuale. Chiaramente a questo punto se richiudi il percorso magnetico i magnetini rimangono disposti caoticamente e l'ancoretta non si attaccherà alla elettrocalamita fintanto che non darai un altro impulso di corrente nell'elettrocalamita.

Quindi nei libri dove si insegna che il flusso magnetico è direttamente proporzionale alla corrente elettrica possiamo aggiungere questa postilla e tutto è apposto.
Prendiamo tutti la penna rossa ed emendiamo i libri:

Ci scriviamo: quando il flusso magnetico si mantiene senza corrente e in assenza di magnetizzazione residua (magnete permanente) ciò è dovuto a magnetini elementari spiegati con simboli astrusi che solo gli scienziatoni capiscono.

A me va bene come spiegazione, sono molto soddisfatto!
(Solo se siete tutti d'accordo.)

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Nikola Tesla

Ch'io sappia è possibile tranquillamente magnetizzare un materiale, anche solo mettendolo a contatto con un magnete permanente, la classica 'calamita'.
L'ho fatto per magnetizzare dei cacciaviti. Col tempo magari va 'ribadita' la magnetizzazione o le viti non rimangono più attaccate. Il principio credo sia proprio quello descritto da Mario.

Nikola Tesla ha detto...

Nel magnete di Leedskalnin siamo in ----->

assenza di magnetizzazione residua (magnete permanente)
_____

e tre! Non lo ripeto una quarta volta!

Antonio ha detto...

@Nikola Tesla: direi che su questa cosa dobbiamo "per forza" arrivare a concordare ;-) (visto che, almeno a me, pare chiarissimo).
Cosa è che non ti convince? In termini più teorici possiamo dire che:

a)quando applichi la corrente si crea un campo magnetizzante "H" che da luogo ad campo magnetico B=μ*(H+M) dove M tiene conto dell'orientamento magnetico del materiale (discorso di Mario)

b)essendo il materiale ferromagnetico quando togli la corrente H=0 rimane grande parte del contributo di M in quanto il circuito magnetico è chiuso ed il flusso (di "eccitazione") si mantiene e tornando indietro sulla curva trovi anche un B<>0

c)questo B<>0 unitamente ad M ha come effetto il mantenimento di un flusso che è tutto confinato nel nucleo essendo questo, appunto, un circuito chiuso dal punto di vista magnetico.

d)il flusso totale uscente attraverso una superficie chiusa è nullo e quindi:

e)Il flusso magnetico non dissipa alcuna energia, in condizioni ideali può continuare all'infinito.

f)c'è una forza ma non essendoci uno spostamento non c'è nessun lavoro e, conseguentemente:

g)nessuna "energia" misteriosa.

Quale di queste affermazioni non ti convince e perché?

camillo ha detto...

@Antonio,
abbiamo veramente due modi diversi di esprimersi e di valutare.
Tu dai una spiegazione partendo dal presupposto che tutti abbiano sotto mano la conoscenza di H e di B.

Spero che abbia capito, altrimenti glielo spiego in un altro modo.

Spiegare le cose con parole semplici è un'arte, raramente quando parlo alla gente io tiro in ballo formule o altro, usare linguaggi chiari solo per gli addetti ai lavori è spesso indice di voler mostrare il proprio sapere, piuttosto che cercare di farsi capire.

Nella didattica uno deve adeguare il suo dire a chi ascolta nel più semplice modo possibile.

per esempio se uno dice:
"Se alimentiamo il condensatore opportunamente, esso sarà assimilabile ad un generatore."

Uno può dire che è inappropriata, invece dipende dal contesto.
Anzi se c'è una figura che ti mostra che in un primo tempo carichi un condensatore, e poi chiudi l'interruttore che lo collega con un circuito è indubbio che per un istante quel condensatore è un generatore per il circuito una pila. Con i moderni ultra-capacitori facciamo proprio così, carichiamo condensatori che poi alimentiamo led per lungo tempo. Il condensatore in questo caso non è dunque un generatore?

@Nikola Tesla, purtroppo hai fatto un esempio che non è relativo a quanto detto da Tesla, tranquillo è capitato anche a me quando ho citato un'anomalia presunta fotocopiando un immagine di un sito senza vagliarla attentamente.

Tesla invece riporta chiaramente un fenomeno strano.
Nei suoi scritti dice che i fili di rame che erano serviti per il suo "disgregatore" quando venivano immersi nell'olio per raffreddarli sembravano essersi riempiti di un gas che usciva perpendicolarmente.
Questa è una chiara affermazione di un fenomeno rilevato da Tesla sarebbe interessante indagare sperimentalmente.

Tesla rilevò pure quello che io e molti altri chiamiamo una specie di "rinculo".
Accadeva questo: quando veniva data corrente a interi quartieri nonostante si usassero interruttori pesantemente isolati, c'era una scarica di accensione MOLTO superiore alle aspettative. Si fecero molti morti tra gli operai. Tesla rimase perplesso perchè dedusse che non era la comune scarica attesa ma decine e decine di volte superiore.


mario massa ha detto...

@Camillo
"Tesla rimase perplesso perchè dedusse che non era la comune scarica attesa ma decine e decine di volte superiore."

Sono convinto che Tesla fosse un genio, ma anche i geni, quando devono affidarsi all'occhio possono prendere cantonate e, all'epoca, di strumenti non ce n'erano tanti, per cui eri costretto ad andare a sensazione.

In tutte le centrali elettriche ci sono gli interruttori (i cosiddetti volume ridotto) per poter attivare/interrompere la fornitura di energia. Se chiedi a un ingegnere progettista del ramo, pensi che ti dirà che i conti non tornano?

camillo ha detto...

@Mario,
gli ingegneri USUFRUISCONO di tutto il lavoro che fece poi Tesla. Questo dicono le cronache, ovviamente io per quanto avanti negli anni non c'ero... ah.. ah.
Quindi riporto quello che raccontano i libri.
Ci furono molti morti, tesla conosceva bene il trasformatore non era una sua scoperta. Lui proprio in base a quei strani fenomeni elaborò quello che "impropriamente viene chiamato "trasfoematore tesla" in realtà il primario lo chiamò INSISTENDO Disgregatore con chi voleva chiamarlo primario.

La parola disgregatore indicava proprio il fatto che lui intravide una natura nascosta nell'elettricità, una natura che lui avvertiva con il suo corpo, così come altri lo fanno.

Il liquidare come sorpassato tesla o cancellare come incomprensioni ciò che disse è tipico dell'uomo moderno.
Newton era un genio ma ingenuo che credeva ancora nell'alchimia.
Tesla era un genio ma ingenuo che credeva a qualcosa come l'etere.

Come siamo bravi a cancellare le scene che non quadrano. Mario io so al di sopra di ogni ragionevole dubbio che le cose stanno in modo diverso da come lo dice la scienza attuale, lo so perchè l'ho sperimentato il fatto che non te lo possa dimostrare non significa che non lo abbia visto e sperimento. Significa solo che non è una cosa scientifica cioè dimostrabile, ma per te tutte le ipotesi devono essere tenute valide compresa quella che io menta per i motivi più strampalati, ma possibili, al massimo pensi che sono in buona fede. Che io stia dicendo la verità è così "fuori portata" che si preferisce rimanere nel certo.

in alchimia la cosa è abbastanza chiara, ed è il principio di causa ed effetto. L'effetto è anche causa.
Noi rappresentiamo con serpente che si morde la coda.

Per farti un esempio un po' più chiaro, se tu assistessi a dei fenomeni paranormali come quelli che ho visto io, questi in tua presenza difficilmente accadrebbero.
Il primo passo è una sorta di umiltà. che noi chiamiamo "arresa". La realtà è un accordo, dobbiamo permettere che esso sia più morbido.
Quando l'allievo è pronto si odono i passi del maestro. Per me è stato così.

Comunque con te vedo che si può dialogare OTTIMAMENTE purchè si rispetti i canoni della fisica. inoltre tu non sfrutti mai la presa in giro, il "vai a studiare"... "guardate cosa ha detto qui" tu al massimo abbandoni la discussione.
Sei un "Signore!" non sempre le persone colte lo sono.

Alessandro Pagnini ha detto...

"...Comunque con te vedo che si può dialogare OTTIMAMENTE purchè si rispetti i canoni della fisica. inoltre tu non sfrutti mai la presa in giro, il "vai a studiare"... "guardate cosa ha detto qui" tu al massimo abbandoni la discussione.
Sei un "Signore!" non sempre le persone colte lo sono.
..."

Io spero che questa diventi la regola: si deve discutere civilmente.
Prendere (e prendersi) in giro va bene e fa bene, solo per creare un po' di sano buonumore 'tra amici', non dovremmo invece mai farlo per ridicolizzare qualcuno.
La presa in giro cattiva è una deprecabilissima forma di bullismo. Ovviamente, così come per fare i bulli ci vuole un certo fisico, è anche vero che raglio d'asino non sale al cielo e quindi alcuni che adottano quel tipo di comportamento riescono a rendersi solo ridicoli, per fortuna altrui e sfortuna loro

mario massa ha detto...

@Camillo
Perdonami se cerco sempre una spiegazione "normale" ad ogni situazione. Quando dico che Tesla era un genio lo penso veramente, ma penso anche che erano altri tempi e mancando conoscenza teorica, esperienza e strumentazione, è possibile (io direi probabile) che fenomeni saltuari che oggi sappiamo descrivere bene apparissero straordinari e inspiegabili.

Mi pare di capire che il fenomeno che riporti della chiusura di un circuito "esplosiva" fosse relativa all'alimentazione di grossi trasformatori. La mia spiegazione potrebbe essere questa:
Un trasformatore a vuoto si comporta come una induttanza: ci si aspetta che alla chiusura dell'interruttore che lo alimenta la corrente cresca lentamente (legge di Lenz) per portarsi alla sola corrente di magnetizzazione, molto bassa.
Se però dimensioni il numero di spire del primario di un trasformatore in modo da funzionare in modo regolare a regime, ma non adotti i necessari margini, può capitare questo fenomeno:

1 - spegni il trasformatore che stava funzionando regolarmente e il nucleo rimane in parte magnetizzato per magnetizzazione residua anche per tempi lunghissimi.

2 - quando lo riaccendi, per sfortuna, lo fai nel momento che la sinusoide della tensione passa per lo zero, per poi risalire generando il flusso nello stesso senso della magnetizzazione residua

3 - a seguito di ciò, prima che termini la semionda la densità di flusso supera il valore di saturazione

4 - a questo punto l'impedenza del primario si riduce quasi a solo la resistenza, che può essere bassissima, e la corrente raggiunge valori elevatissimi che potrebbero essere in grado di far "esplodere" l'interruttore.

Questo fenomeno, in piccolo, è tipico dei trasformatori dei fornetti domestici a microonde, che sono progettati per funzionare molto vicino al limite di saturazione (sia per problemi di costo/spazio, sia perchè così è possibile realizzare una induttanza dispersa che diminuisce rapidamente all'aumentare della tensione di rete, cosa che permette di stabilizzare la corrente anodica sfruttando la risonanza induttanza dispersa - condensatore del duplicatore). Nei primi fornetti (e talvolta anche oggi) si montava una resistenza in serie al primario per limitare lo spunto; la resistenza veniva bypassata da un relè dopo circa 0.1 secondi. Oggi più spesso si fa in modo che il triac che pilota il trasformatore si accenda a metà sinusoide, e dalla parte opposta a quando si era spento.
Con questo voglio solo dire quanto già diceva Antonio: è molto improbabile che oggi esistano fenomeni riguardanti l'elettromeccanica che non siano spiegati. Forse al tempo di Tesla era più probabile.

camillo ha detto...

@Mario,
tu scrivi:
"... è molto improbabile che oggi esistano fenomeni riguardanti l'elettromeccanica che non siano spiegati. Forse al tempo di Tesla era più probabile."

Questa affermazione è una supponenza tutta da verificare.
Io credo che, sotto certi punti di vista, Tesla fosse un più libero pensatore rispetto a noi. Non era fermato dal "già acquisto" "dal già consolidato"
Tesla conosceva benissimo le formule di James Clerk Maxwell (morto giovane purtroppo) ebbe con lui degli scambi di vedute e contestazioni.

A Tesla si riconducono direttamente o indirettamente 700 brevetti, anche se a suo nome ce ne sono solo circa 200 (molti furono fatti a nome dei suoi datori di lavoro, Edison, Westinghouse)

Tesla aveva una sensibilità eccezionale, e percepiva cose fuori dall'ordinario.
Comunque cercava di dimostrare praticamente, da Ingegnere qual'era.
Quando costatò che la chiusura o apertura dell'alimentazione a grosse utenze generava qualcosa di incomprensibile rispetto alle leggi, volle SPERIMENTARE.
Inizialmente usò una barra lineare di rame che sottopose a violente scariche di corrente continua...
qui parte della storia

http://docplayer.it/1783515-I-segreti-free-energy-dell-elettricita-fredda-traduzione-in-italiano-v2-1-by-tfi.html

camillo ha detto...

Poichè non pretendo che leggiate tutto il Link vi riporto cosa si dice a pag 20 del Link precedente:
A pagina 20 del link

Ma mentre TESLA si sforzava sui suoi mezzi per identificare le onde elettriche, Tesla ebbe un colpo di fortuna grazie ad un’osservazione accidentale, che cambiò per sempre il corso delle sue indagini sperimentali. Nei suoi tentativi di ottenere ciò in cui, secondo lui, Hertz aveva fallito, Tesla sviluppò un potente metodo con il quale sperava di generare e scoprire le vere onde elettromagnetiche. Parte di questo apparato richiese l’implementazione di un banco di condensatori molto potenti. Questa “batteria” a condensatori veniva caricata a voltaggi molto alti, e successivamente scaricata attraverso corte barre collettrici di rame. Gli scoppi esplosivi così ottenuti produssero diversi fenomeni, che colpirono profondamente Tesla, eccedendo di molto la potenza di qualsiasi dimostrazione elettrica che avesse mai visto. Questi dimostrarono di possedere un segreto essenziale, che egli era determinato a scoprire. Scoprì che le improvvise scintille, che chiamò “scariche disruptive”, erano capaci di far esplodere i fili in vapore. Esse spingevano onde d’urto (shockwaves) molto penetranti, che lo investivano con grande forza attraverso tutta la parte anteriore del suo corpo. Tesla fu estremamente interessato da questo sorprendente effetto fisico. Anzi, più simili a colpi di arma da fuoco di straordinaria potenza che a scintille elettriche, Tesla fu assorbito completamente da questo nuovo studio. Questi impulsi elettrici producevano effetti normalmente associati solo ai fulmini. Gli effetti esplosivi gli ricordavano eventi simili osservati con generatori di corrente continua ad alto voltaggio. Esperienza familiare fra operai ed ingegneri, la semplice chiusura di un interruttore di una dinamo ad alto voltaggio spesso causava una dolorosa scossa, il presunto risultato di una carica statica residua.
Questa rischiosa condizione si verificava solo con l’applicazione improvvisa di corrente continua ad alto voltaggio.
Questa corona di carica statica mortale si trovava proprio attorno ai conduttori altamente elettrificati, e spesso cercava percorsi di terra, inclusi gli operai e gli operatori al quadro di comando.

camillo ha detto...

Nei cavi lunghi, questo effetto di carica istantanea produceva una barriera di punte bluastre che puntavano direttamente dalla linea verso lo spazio circostante. La condizione rischiosa compariva
brevemente proprio nell’istante della chiusura dell’interruttore. La corona bluastra scintillante
scompariva pochi millisecondi dopo, insieme alla vita di qualche sfortunato a cui capitava di essere così “colpito”. Dopo che il breve effetto era passato, i sistemi funzionavano come progettato. Tali fenomeni scomparivano a mano a mano che le cariche saturavano lentamente le linee e gli impianti. Dopo questa breve sovratensione transitoria, le correnti fluivano tranquillamente ed uniformemente come progettato. L’effetto era un fastidio nei piccoli impianti. Ma nei grandi impianti elettrici regionali, dove i voltaggi erano eccessivi, si rivelava mortale. Gli uomini venivano uccisi dall’effetto, che diffondeva la sua corona elettrostatica mortale di scintille lungo tutti i componenti del sistema. Sebbene i generatori ammontavano a poche migliaia di volts, queste misteriose sovratensioni transitorie rappresentavano centinaia di migliaia, addirittura milioni di volts. Il problema venne eliminato con l’uso di interruttori a relé altamente isolati e pesantemente collegati a terra. Precedenti studi di ingegneria consideravano solo quelle caratteristiche degli impianti di potenza che avevano la fornitura e il consumo di energia in uno stato stabile. Sembrava però che i grandi impianti richiedessero considerazioni progettuali sia in operazione normale sia in stato di sovratensione transitoria. Sistemare la pericolosa “supercarica” iniziale era una nuova caratteristica. Questo studio di ingegneria divenne l’obiettivo primario delle compagnie di energia elettrica per anni a seguire, e dispositivi di sicurezza e protezione dalle sovratensioni transitorie divennero l’oggetto di un gran numero di brevetti e testi. Tesla sapeva che lo strano effetto...

mario massa ha detto...

@Camillo
"Questo studio di ingegneria divenne l’obiettivo primario delle compagnie di energia elettrica per anni a seguire, e dispositivi di sicurezza e protezione dalle sovratensioni transitorie divennero l’oggetto di un gran numero di brevetti e testi."

Questa frase mi pare che sintetizzi quanto dicevo in precedenza: a quel tempo le conoscenze erano scarse e i fenomeni transitori apparivano strani e difficili da controllare, oggi, grazie a tanti tecnici e scienziati che ci hanno lavorato, i fenomeni sono perfettamente descritti. Secondo me un ingegnere elettromeccanico che lavora alla progettazione dei sistemi di sgancio di centrali elettriche (cioè fino a potenze dell'ordine del GW) leggendo quelle cose sorride. Nel mio piccolo (le mie applicazioni per l'industria raramente superano il MW) so perfettamente come tenere a bada i fenomeni transitori in apertura e chiusura, fenomeni la cui intensità non è mai stata diversa da quella calcolata in base alle caratteristiche della linea e dei carichi.
O sostieni che, siccome avvenivano allora, anche oggi all'apertura di un grosso sezionatore elettrico avvengono fenomeni non previsti e perfettamente calcolabili?

camillo ha detto...


@Mario,
se leggi quanto ho postato ti accorgerai che la cosa iniziò quando lavorava ancora per Edison. lavoravano con la corrente continua!

Il che non vuol dire che oggi non la sapremmo controllare, significa solo che lui dava corrente continua alle utenze e rilevava fenomeni abnormi.

Marconi andò spesso a trovare Tesla, tanto che Tesla poi si arrabbiò con lui per via della radio. Tesla aveva fatto andare un grosso giocattolo telecomandato molto prima di Marconi. Ma Marconi ha avuto altri meriti, testardaggine con superamento dell'oceano, raccolta di tutti i vari mezzi e stratagemmi ecc.
Comunque recentemente hanno attribuito la scoperta della radio a Tesla e il Nobel lo avevano assegnato anche a Tesla in contemporanea, ma Tesla rifiutò.

In questi colloqui con Tesla Marconi acquisì il concetto del "colpo d'ariete" che implicava l'energia radiante. Tornato a casa sviluppò su quella base un aggeggio che faceva cose strane. Fu chiamato "raggio della morte".
Ighina racconta che l'aggeggio funzionò solo quando, invece di pilotarlo a impulsi di 12 Volt stanchi di non vedere nulla caricarono tutte le batterie in CORRENTE CONTINUA che possedevano 11 per la precisione, e allora cominciarono a vedere...

Non lo scrive ma altri mi hanno detto che si verificarono fenomeni antigravitazionali simili a quelli descritti dall'effetto Hutchison è "un'insieme di fenomeni scoperti casualmente da John Hutchison durante i tentativi di studiare le onde longitudinali di Tesla nel 1979 in Canada. Gli effetti prodotti includono levitazione di oggetti pesanti, fusione di materiali dissimili come metallo e legno( come mostrato nel film Philadelphia Experiment); il riscaldamento anomalo di metalli senza bruciare i materiali adiacenti, rotture spontanee di metalli (i quali si separano con modalità di scorrimento laterale ), e cambiamenti sia provvisori che permanenti nella struttura cristallina e delle proprietà fisiche dei metalli. La levitazione di oggetti pesanti dall'Effetto Hutchison non e' il risultato di semplice levitazione elettrostatica o elettromagnetica" e si verifica come il risultato di interferenze di onde radio in una zona di spazio volumetrico avvolto da sorgenti di alto voltaggio, solitamente un generatore Van de Graff, e due o più bobine di Tesla.

Non trovi strano che ci siano tutte queste coincidenze? Vai indagare e trovi Gray ( autore di un generatore free) Coniugi Correa, ma anche Marconi e "raggio morte", Ighina con apparato meteo, Rossi si era interessato a questo aspetto.. coincidenze solo coincidenze o...

Unknown ha detto...

@tecnici ed ingegneri
Ve la sentite di testare un rattleback o celt? E' un antico oggetto-giocattolo che si trovava nelle tombe degli egizi e poi anche in quelle dei celti (Visto che dal 2010 si da che il faraone Tutankamon aveva DNA nordeuropeo, scozzese/irlandese). Oggi viene prodotto dai giocattolai. Quelli buoni sono di vetro o pietra. Io non ho trovato una spiegazione razionale di come funziona. Ma voi tecnici forse sì. Io l'ho visto in azione (non) spiegato da un ingegnere della Loocked Martin in pensione, che progettava i missili terra-aria Stiger, non da uno come me, ma un grande ingegnere...

Silvio Caggia ha detto...

@Domenico
E che c'è da testare?
Io ne ho provato uno di plastica quando facevo le elementari e complice il fatto che era facilmente smontabile ho capito facilmente come funzionava...
Era una barchetta di plastica capace di oscillare sul fondo tondo con dentro due sferette di metallo posizionate in modo bilanciato ma con simmetria centrale e non speculare, insomma con un offset che imprime loro ad ogni oscillazione una spinta rotazionale...

mario massa ha detto...

@Camillo
"Non lo scrive ma altri mi hanno detto che si verificarono fenomeni antigravitazionali simili a quelli descritti dall'effetto Hutchison è "un'insieme di fenomeni scoperti casualmente da John Hutchison durante i tentativi di studiare le onde longitudinali di Tesla nel 1979 in Canada."

Camillo io ho trovato a questo link:
https://psicosi2012.wordpress.com/2014/04/29/effetto-hutchison-realta-o-bufala/
un filmato ove si vede chiaramente che Hutchison imbroglia.

camillo ha detto...

@Mario,
sul "chiaramente" NON sono d'accordo. Certo si vede un filo che si muove, c'è il sospetto, certezza nessuna, siamo rigorosi in un senso e nell'altro, per favore.
Comunque mettiamo che li abbia taroccato ci sono decine di filmati e moltissimi testimoni, persino un'università tedesca si è interessata.

Se mi dimostrano i trucchi anche degli altri filmati condividerò la loro opinione.
Ma se isolano uno specifico filmato in cui c'è quel tenue filo e da questo azzerano tutto, mi sembra che non ci siamo, si vuole portare l'acqua al proprio mulino per forza.

ti faccio un esempio:
immagina che in quel caso lui volesse mostrare le deviazioni a destra e a sinistra tenendo sospeso l'oggetto, il filmato esce viene riprodotto ma vengono omesse le spiegazioni, oppure semplicemente lui le omette.

Da quel tenue filo noi smettiamo di guardare e capire l'eventuale trucco in decine di altri filmati?

Ma ti sembra un'indagine scientifica? Così come vogliamo prove chiare in favore altrettanto è giusto pretendere cose chiare e ripetute per chi nega o accusa.
Se tu riesci a trovarmi i taroccamenti nelle fusioni e negli altri filmati OK.
Te ne posto alcune:
https://www.youtube.com/watch?v=6vlDv4whiLg
https://www.youtube.com/watch?v=pPYCKySAePQ
https://www.youtube.com/watch?v=6wJYce3I8OE

In questo al minuto sei si vedono molte levitazioni
https://www.youtube.com/watch?v=Fe7tPo8i4a0

Ma ce ne sono molte altre, e moltissimi testimoni.

Daniele Passerini ha detto...

@Camillo
Caro Camillo, ho avuto molto da fare la settimana trascorsa, e quando mi coricavo ero troppo stanco per leggere con attenzione il tuo "Sognando". Ho ripreso stanotte e - come sensazione - leggerlo è davvero come un "tornare a casa"... mi rendo conto di quanta "fortuna" abbia avuto nella mia vita ad avere in modo spontaneo, esperienze OBE, facilità di interrompere il dialogo interiore, facilità di visualizzare ecc. Ma capisco altrettanto bene adesso quanto questi "doni", soprattutto tra i 20 e i 30 anni, mi abbiano fatto credere che si trattasse di esperienze comuni a gran parte delle persone... con grandi conseguenti equivoci! ;)))
Certo, devo ancora capire come sviluppare e mettere a frutto questi "talenti"... in questo senso mi sento tutt'altro che "arrivato", ma piuttosto come uno che deve ancora preparare lo zaino e - soprattutto - scegliere una meta precisa tra le tante ancora possibili. Il tuo libro - certamente non a caso - capita al momento giusto! :-)
P.S. Ma anche tu! Mettere il capitolo 22 proprio a pag. 122... :D :D :D

Unknown ha detto...

@silvio
Quello che ho visto io è di vetro quasi trasparente e non c'è nessuna sferetta dentro. E Gira su sè stesso solo in senso antiorario, in senso orario non gira, è lì l'inghippo.

Unknown ha detto...

@silvio
Per essere chiari dal minuto 3.50 in poi:
https://www.youtube.com/watch?v=hNPBYtJyfZo

Silvio Caggia ha detto...

@Domenico
Puoi ottenere lo sbilanciamento dell'asse del celt anche levigando opportunamente in modo asimmetrico la sua pancia. Niente di trascendentale. Se non il meravigliarsi per l'intelligenza e l'abilita tecnica di antichissimi druidi, capaci di mettere in scacco moderni scienziati ed ingegneri...

Silvio Caggia ha detto...

@domenico
Puoi costruirti una proof of concept del funzionamento del celt in pochi secondi: prendi un cucchiaio di quelli molto economici e piega il manico di 180 gradi sopra la concavità del cucchiaio stesso, ma non allineandolo bene all'asse in modo che l'asse di gravità sia ruotato rispetto all'asse del cucchiaio. Ora divertiti a farlo girare provando a spostare l'asse di gravità piegando opportunamente il manico...

Silvio Caggia ha detto...

https://youtu.be/qhBrUdYhx_M

camillo ha detto...

@Daniele,
non sapevo che anche tu, io invece non ho la tua sensibilità. In genere non ricordo nulla. In compenso ho indagato molto sulla faccenda. Essere da soli in queste cose ci lascia perplessi, la cosa comincia ad essere interessante quando si è in più di uno e si riesce a condividere lo stesso "sogno".
Il metodo della verifica risulta difficile, molti credono che le visioni astrali siano oggettive, invece sono tremendamente soggettive.
Il punto chiave è avere un individuo iper_energetico (nagual)nel gruppo di uscite si hanno i seguenti vantaggi:
Le uscite sono più precise
Se il nagual ricorda quasi sempre tutto, esiste una prima versione dei fatti vissuti nell'altro stato. Ora se lui descrive il tuo "sogno" senza che tu abbia minimamente accennato alla cosa (io sto molto attento) risulta un "sognare insieme". Ora quanto meno è un fenomeno telepatico.
Avendo a disposizione un nagual puoi decidere il contenuto della tua uscita (senza rivelare minimamente la cosa) se dopo un po' questo ti dice che... e vedi che sostanzialmente il messaggio è passato, si tratta di una verifica.

Ci sono scuole iniziatiche in cui ci si deve impegnare di collaborare la notte per curare o aiutare altri, per esempio i rosacroce di Max Heindel.
O il gruppo che si rifà a Tommaso Palamidessi e molti altri.
Ho raccontato qualcosa qui: http://www.didatticacomputer.it/index.php?option=com_remository&Itemid=0&func=fileinfo&id=89

MISTERO ha detto...

@Mario
http://innovatehno.eu/products/

https://www.youtube.com/watch?v=iYwQNVEuheY

Fino a l'altro ieri si poteva ordinare senza pagare nessun anticipo con 15 giorni di prova.
Ne ho ordinati 10 l'altro ieri e oggi mi arriva questa mail:

Dear Sir/Madam, we received your order.
Due to the increased interest for our generator we are not able to give everyone the free trial anymore.
If you are still interested in buying our product, we can deliver it to you under these conditions:
cca 50% advanced payment of the price, the rest you pay upon delivery, shipping deadline is 90-120 days from the moment you pay the advance.
If you agree with these conditions, we will send you the contract with all the details and conditions.
Regards, Innovatehno Team


Ne ho ordinati troppi?
:-)

p.s. faccio notare l'errore "C" nel dominio del sito..

CLaudio Rossi ha detto...

@ Mistero

"ne ho ordinati troppi?"

Ma che dici! Un affare! Ordinane altri sei, digli di mandarti il contratto da firmare e portalo al pranzo del 23 Aprile che ci sganasciamo dalle risate.

mario massa ha detto...

@Mistero
Non so se hai letto i FAQ sul loro sito: uno dice (vado a memoria): "possiamo venire a incontrarvi per vedere il vostro magazzino vendite?" "non è possibile, ma ci stiamo attrezzando". Nessun nome o foto, solo un filmato fatto in uno scantinato semivuoto con vecchio mobilio di casa. Se questo tipo riesce a portare a casa qualche anticipo (mi pare 1800 euro per macchina) mi chiedo se davvero gli uomini sono tutti uguali e degni di andare a votare in uno stato democratico.

camillo ha detto...

E' uscito qui il seguente discorso:
https://translate.google.it/translate?hl=it&sl=en&u=http://www.e-catworld.com/2017/02/28/mats-lewan-assesses-the-e-cat-story/&prev=search
... Mats, come uno dei pochi giornalisti che coprono questa storia, ha molti collegamenti nel campo. Ha già scritto un libro su Rossi e l'E-Cat, e dice che ancora parla con persone che sono vicino alla storia.

Molti di noi sono desiderosi di imparare quanto più possibile su ciò che sta attualmente accadendo rispetto alla E-Cat, e il caso pendente tra Rossi e IH, ma molte di queste informazioni è nascosto da parte del pubblico per ora Come ogni rispettabile giornalista, Mats molto discreto, ed è attento a non rivelare informazioni riservate, o identificare fonti confidenziali. Tuttavia, egli fa di alcuni punti generali in questo articolo che possono rivelare alcune delle cose che ha imparato attraverso la sua comunicazione con le sue fonti.

Dall'articolo:

"Nel frattempo, le persone con una visione al rapporto ERV che non è mai uscito mi hanno spiegato che il risultato presentato nella relazione è conclusiva e che l'unico modo possibile per attaccare sarebbe attaccare Rossi, il ERV, e le altre persone coinvolte, per frode. Tuttavia, sulla base di testimonianze che ho ricevuto, trovo l'ipotesi di frode altamente improbabile. Ovviamente, è prematuro trarre conclusioni definitive, mentre la causa è in corso. Eppure, la mia valutazione strettamente personale, l'aggiunta di tutti i pezzi del puzzle e la pesatura a diretto contatto con più parti, è che IH agiva logicamente come un venture capitalist, cercando di entrare in possesso di una tecnologia incredibilmente prezioso al minor costo possibile, ma che mal giudicato le difficoltà nel trattare con l'inventore e altre persone coinvolte. Questo non vuol dire che trovo il comportamento di IH corretto o difendibile, ma ancora una volta che spetta alla Corte di risolvere e ho fiducia nella sua capacità di farlo. . .

"E ', tuttavia, più importante prestare attenzione ad un ulteriore sviluppo della tecnologia E-Cat che Rossi afferma di aver raggiunto. La nuova generazione reattore viene chiamato X. Quark Secondo Rossi, è un piccolo dispositivo grande come una corrispondenza produrre una potenza di uscita di circa 20 watt, che non è tanto. Tuttavia, come con reattori precedenti, il COP è presumibilmente elevata, la reazione inizia immediatamente e l'uscita è calore, luce o energia elettrica. Inoltre, il piccolo reattore partita dimensioni può presumibilmente essere combinati in gruppi per ottenere qualsiasi potenza totale in uscita. Questo deve ancora essere confermata e provata, ma ancora una volta sulla base di informazioni provenienti da fonti, ho ragione di credere che queste affermazioni sono vere e che Rossi sarà pronto a dimostrare entro un anno o forse mesi. "
Faccio notare che siamo già scesi da 100W a 20W ribadisco la mia tesi, ora hanno un'ottima ripetibilità, ma non hanno il controllo, per quanto riducano la potenza e usino nuovi materiali resistenti ad altissime temperature, il LENR rimane fuori controllo.. fonde tutto ogni tanto. Sarà dura mi sa che tornano al vecchio E-Cat con raffreddamento ad acqua.

Unknown ha detto...

@Silvio
Grazie, ora ho,capito un pò di più. Ma se è solo un trucco di levigatura dell'oggetto e quindi di pesi squilibrati attorno ad un asse, allora si può fare anche per i verso contrario a quello antiorario. Devo ancora vedere un filmato dove accada il contrarrio, cioè la facilità di girare nei filmati è sempre nello stesso verso. Ora provo con il cucchiaio se riesco a farlo girare dall'altra parte.

Silvio Caggia ha detto...

@Domenico
Certo, li puoi fare levogiri o destrogiri, a seconda di come distribuisci il peso. Chiaro che dato un modello fabbricato e venduto da una ditta, tutti gli esemplari gireranno nello stesso verso. Se tutte le ditte li fanno nello stesso verso probabilmente avranno valutato che per la messa in rotazione con la mano destra è più efficace un verso di rotazione, ma magari per un mancino è più bello quello che non producono...

Unknown ha detto...

@Daniele e tutti gli amici di 22 passi
Una notizia che io ritengo importante. Guardare il filmato di Bob Greenyer, dopo una conferenza in India, è stato contattato da alcune persone che gli hanno fatto vedere apparati di energia molto avanzati e gli faranno testare il COP. Ma allo stesso tempo lui è stato minacciato da quello che lui chiama "dark side" ed ha paura per la sua vita. Non vuole ha detto trovarsi suicidato o con un attacco di cuore improvviso. Ha detto che lotterà per le rivelazioni ed ha rilasciato questo drammatico filmato.
https://www.youtube.com/watch?v=3w82FQo_S4I
Gli hanno chiesto se è impazzito e lui ha detto che presto sapremo. Questa storia è sempre più intricata.

Daniele Passerini ha detto...

@Domenico
Gli hanno chiesto se è impazzito e lui ha detto che presto sapremo. Questa storia è sempre più intricata.
Ho incontrato Bob a Roma qualche anno fa (a un convegno organizzato da Vincenzo Valenzi) e mi dette l'idea di una persona assolutamente in gamba, degna di stima e fiducia. Che la faccenda sia intricata, e con GROSSI INTERESSI che remano contro, era chiaro già nel 2011... il tempo lo sta solo confermando.

Unknown ha detto...

@daniele
grazie, mi conforti nella mia opinione su di lui; sembra davvero spaventato nel video; e per queste cose che ho sempre creduto che Rossi avesse in mano una cosa vera, ma che difficilmemte la avrebbe portata nel mercato. Vedremo gli sviluppi.

MISTERO ha detto...

@Domenico
Non vuole ha detto trovarsi suicidato o con un attacco di cuore improvviso.

1) Nomi e cognomi di chi lo ha minacciato?
2) "gli faranno testare?

Quindi se ho capito bene, lo hanno minacciato perché testerà dei sistemi free energy, overunity, antigravità, FF?
Su dai, a me sembra ridicolo..

Nel 2003 ho presentato ad un ing. di un primario gruppo di costruzioni italiano (costruiscono termovalorizzatori) un sistema di trattamento dei rifiuti liquidi che sfrutta il fenomeno della cavitazione. L'ing. mi risponde che non ne sapeva nulla di sistemi di cavitazione e che la cavitazione per lui era un problema che riguardava i sistemi di pompaggio e le eliche delle navi, ma che avrebbe preso informazioni.
Dopo 3 giorni mi chiama in riunione nel suo ufficio, lo incontro, era visibilmente turbato, spaventato. Mi dice che aveva contattato un suo amico direttore di un dipartimento di ricerca della NASA. Questo suo amico lo ha messo in guardia, "chi si occupa di cavitazione rischia la vita". Si riferiva al fatto che il Kursk K-141 era stato affondato dagli americani durante una esercitazione che prevedeva una dimostrazione e la vendita alla CINA dei siluri a supercavitazione.
Era il 2003, sapevo già della tecnologia a supercavitazione utilizzata come sistema di propulsione, non sapevo che era collegata all'affondamento del Kursk, ne ebbi ulteriore conferma da un ex addetto commerciale all'ambasciata russa di Roma, ex KGB, nel 2005. Infine Gianni Minoli nel 2012 rivela in "La storia siamo noi" quanto sopra riportato:
http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-3274bfbc-4a04-4c67-a917-31aa4cda8c89.html
Consiglio la visione a tutti.

Torniamo al 2003, dissi all'ing. di non preoccuparsi perché non potevano ucciderci, suicidarci, avvelenarci per una tecnologia che, anche se all'epoca era quasi totalmente sconosciuta in Europa occidentale, veniva comunemente utilizzata e venduta pubblicamente in Russia, Ucraina, Bielorussia, Lettonia, Moldavia, etc..
Mi prese per matto ma alla fine mi seguì in numerosissimi viaggi nell'Europa dell'est con il fine di acquistare, importare, testare, sistemi di cavitazione per il trattamento e/o smaltimento dei rifiuti liquidi, per la produzione di carburanti ecologici, emulsioni stabili senza utilizzo di additivi chimici e molto altro ancora.
Nel 2010 ho fondato la Biokavitus, http://www.biokavitus.com/it e ho appoggiato e sostenuto le ricerche italiane nel campo delle trasmutazioni nucleari prodotte dalla cavitazione.
(continua)

MISTERO ha detto...

(continua)
Con un aumento di capitale illegale mi hanno portato via le quote della Biokavitus, sono in causa per questo, ma non mi hanno ancora suicidato.
Questo per dirti che ci sono decine se non centinaia di sistemi o soluzioni per impedire, rallentare, nascondere o impossessarsi di soluzioni tecnologiche avanzate senza per questo dover uccidere qualcuno. Ti uccidono socialmente, ti denigrano, ti diffamano, ti ridicolizzano, ti fanno allontanare i tuoi cari e le persone che ami, ti distruggono moralmente e psicologicamente, ma non ti uccidono fisicamente.

Per me quel sig. Bob è un frustrato ipocondriaco.

MISTERO ha detto...

@Claudio Rossi
Io mi sto sganasciando dalle risate già da una settimana, da quando mi hanno segnalato questi novelli truffatori..
Per Aprile forse arrivo con una sorpresa, amo le sorprese. ;-)

@Mario
Che ti devo aggiungere, ho un amico croato ricercatore al CERN che dopo la segnalazione che gli ho fatto si è messo ad indagare, ha detto non si sa mai, magari questi sono scemi ma hanno fatto qualcosa.. Tra croati magari si intendono meglio...

Silvio Caggia ha detto...

@Domenico Canino
Ma no, è solo un po' di pubblicita per il film...
https://mobile.twitter.com/redpillmovie/status/830879491702415360

Alessandro Pagnini ha detto...

Io non ci sto capendo nulla. Ho seguito un po' di link che portano a dei video dove si vedono esperimenti, un paio dei quali sembrano dei test per una macchina destinata a produrre zucchero filato, tanto che mi è venuta pure fame ;-)
Poi altri sono registrazioni audio che la mia pochezza/nullezza e come scienziato e come traduttore, non mi consente di seguire.
Mescolando il tutto, agitando bene e leggendo i commenti su un forum, dove persino dal MFMP qualcuno cerca di marcare le distanze da Bob, verrebbe da pensare che la pillola rossa di cui si vagheggia possa essere una alternativa indiana al Viagra, la ben nota pillola blu :-D
Ora, da qualche titolo si capisce che si ragiona di cavitazione, ma al momento che pure i corpi cavernosi sono cavi, rimane in piedi la mia ipotesi.
Insomma, cercando di ritornare seri per quanto possibile, c'è qualche anima pia che è riuscita a mettere in fila le cose e che si può far carico di spiegarle, non dico a noi perché non voglio coinvolgere alcuno nella mia ignoranza, ma almeno a me, che brancolo nel buio battendo fragorose craniate in ogni spigolo? ;-)

Alessandro Pagnini ha detto...

Ossignur...avevo scritto alcune cose persino intelligenti, ma per errore ho perso tutto. Riformulo:

Ho visto il video di Bob con i sottotitoli inglesi automatici e ho seguito 'benino' il suo discorso.
Dando per possibile, se non addirittura probabile ;-) una seria sbronza a base di liquoracci asiatici, resta anche in piedi la possibilità che abbia visto qualcosa che perlomeno gli è parso (magari un trucco ben orchestrato) qualcosa di eccezionale. Purtroppo ancora non mi è chiaro cosa, anche se pare di capire abbia a che fare con la cavitazione. Non mi è chiaro neppure se certe sue considerazioni 'pseudo spirituali' riflettano sue precedenti convinzioni, o se sia stato 'catechizzato' al momento della presunta eccezionale rivelazione.
Tra l'altro con alcune sue considerazioni mi trovo istintivamente piuttosto d'accordo, ma da qui a parlarne come di verità incontrovertibili come fa lui, ce ne corre e soprattutto ci si deve assumere la responsabilità di poter giustificare ciò che si afferma e mi piacerebbe sapere come egli possa eventualmente farlo. Cosa ha visto esattamente?
Aspetto novità, sperando che arrivino e che alla fine non finisca tutto sotto la polvere, come le scoperte del celebre ME356, anch'egli sponsorizzato da Bob se non ricordo male e dal quale mi ero illuso di poter avere quelle conferme che Rossi ci nega da oltre un lustro. Non vorrei che Bob fosse un tipo facilmente influenzabile e manipolabile. A vederlo sembra sincero e onesto, molto convinto di quello che dice, diciamo che mi pare una persona che probabilmente apprezzerei come amico, ma questo non significa che ciò che dice sia vero.
Se invece lo è, sarebbe il caso che rivelasse tutto ciò di cui è a conoscenza in maniera chiara, anziché fare comizi dal pulpito, anche se per certi versi apprezzabili.

Unknown ha detto...

@tutti
Bob Greenyeer ha visto qualcosa di forte. Parla di EVO, cioè Exotic Vacuum Object. Una nuova denominazione per vecchi e ben noti fenomeni di Vortici di Elettroni, che in determinate situazioni, hanno caratteristiche diverse dalla fisica classica, e si comportano in modo da violare le leggi che conosciamo. Dalla barriera di Coulomb permettendo le Lenr, ai fenomeni di cavitazione, alla creazione di spinta ed energia elettrica direttamente, come pare abbia trovato Rossi con il Quark-X. Questo è quello che sostiene di aver visto in India, in un laboratorio. Ha detto che farà dei test e porterà in dote alcune conoscenze ( e delle polveri speciali) acquisite a Mumbai, al prossimo test di ME356. Ora, sapete tutti che io non sono in grado di dire nulla tecnicamente, in genere la mia analisi è economica e di scenario, e sulla persona. Ma in questo caso so troppo poco di Bob per azzardare un qualsiasi giudizio, negativo o positivo. Aspetto dei fatti e qualcosa di più tangibile.

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Domenico
"...EVO, cioè Exotic Vacuum Object..."

Grazie, non conoscevo il significato dell'acronimo.
Mah....vediamo, spero che non sia un altro episodio di annuncite. Abbiamo già dato con un certo mio....corregionale ;-)

Da quello che vedo sulla pagina facebook di mfmp, stavolta sembrano davvero prepararsi a issare il gran pavese. Se anche a questo giro finisce che invece issano la bandiera gialla della quarantena e tutto si perde, è l'occasione in cui mi sa che li mando a quel paese.

Anonymous ha detto...

posto qui che sembra non se ne parli da nessun altra parte in ITA.
https://www.youtube.com/watch?v=KzA89sNm7pM

ho guardato solo 2 ore e mezza.
è incredibile come stia tentando di spiegare cose apparentemente agli antipodi, che in realtà sembrano TUTTE collegate e LOGICHE.
ci sono ore e ore di ricerche da fare su ogni cosa che dice, ma ve lo consiglio perche' è veramente "mindblowing".
https://www.youtube.com/watch?v=KzA89sNm7pM

Daniele Passerini ha detto...

@anonymous
A dire il vero in questo blog ne stavamo già parlando, e proprio in questo thread... e sono sempre più perplesso. Non conosco bene l'inglese al punto da riuscire a seguire ogni frase... ma questo non è il Bob che ho conosciuto e mi torna in mente il "suicidio" mediatico di un altro paladino del "free energy": Sterling Allan. E devo dire che mentre quest'ultimo era sempre stato un sensazionalista in ambito cold fusion, LENR ecc, Bob mi era parso molto più coi piedi per terra.
Cosa diavolo avrebbe mai visto Bob in India. Ma soprattutto perché diavolo starebbe compromettendo in modo così plateale l'immagine dell'intero MFMP di fatto associato indelebilmente alla sua persona?
Se qualcuno mi offrisse una somma "spropositata" per gettare discredito su qualcosa rendendo poco credibile la mia stessa immagine lo farei? Personalmente non credo proprio, ma so benissimo che la una parte cospicua delle persone che conosco potrebbe farlo... comincio a nutrire il sospetto che a Bob possa essergli capitato proprio qualcosa del genere. Questo escludendo cose peggiori che possano essere scattate nella sua testa! :(
Sono veramente perplesso.

Alessandro Pagnini ha detto...

C'é un video di oltre 2 ore?
Se ci sono anche i sottotitoli in inglese dovrei riuscire a cavarne qualcosa. Proverò a guardarlo. Per quello che ho finora recepito, anch'io sono molto perplesso. Ma proprio tanto, eh! E mi pare che lo siamo un po' tutti. Non so se la cavitazione abbia le proprietà incredibili che alcuni dicono, ma anche ammettendolo, senza concederlo, lo strano modo di gestire la cosa da parte di Bob e del mfmp mi spiazza.

Daniele Passerini ha detto...

@Alessandro
C'é un video di oltre 2 ore?
Se ci sono anche i sottotitoli in inglese dovrei riuscire a cavarne qualcosa.

Nessun sottotitolo disponibile, né in inglese, né in italiano, né in latino...

Anonymous ha detto...

"A dire il vero in questo blog ne stavamo già parlando, e proprio in questo thread... "
mi sono espresso male.. intendevo dire che non se ne parla da nessuna parte TRANNE in questo post quindi l'ho messo qui ^^

per molti sarà difficile da accettare, moltissimi lo crederanno pazzo. è uno di quei momenti del tipo "ho visto cose che voi umani...".
ma non temente, ha detto che a breve riusciranno a organizzare test e verifiche con me356, che non vuole soldi.
l'indiano invece vuole 120 M$. ma comunque quello che Bob ha visto lo ha convinto senza ombra di dubbio.
il video in se' non dimostra nulla, ma mette "solo" assieme tanti pezzi di un puzzle, e a me appare l'unico modo "sensato" in cui mettere assieme sti pezzi. "tutto torna" diciamo.
bisogna essere abbastanza ferrati con la pronuncia americana perche' l'audio non è il top (registrato in streaming con le pessime connessioni indiane XD).
appena torna in USA (se glielo permetteranno), carichera' altre cose da quel che ho intuito.

Paolo s ha detto...

Cinque ore e passa in inglese e senza sottotitoli è dura.
Chi è così cortese da farne un sunto in italiano?
Grazie in anticipo.

Alessandro Pagnini ha detto...

"...ma non temente, ha detto che a breve riusciranno a organizzare test e verifiche con me356, che non vuole soldi..."

Un po' di timore ce l'ho, a dire il vero: me356 aveva già il suo bel compitino, che raccontava di aver svolto con diligenza, riguardo alla replica di Rossi. Se come sosteneva ci è riuscito alla grande e ha praticamente capito come rendere ripetibile il fenomeno, allora è un imboscatore di prima categoria. E' sempre vivo, a quanto pare e non sembra sia stato pesantemente minacciato da 'men in black', tanto che si rende ancora disponibile per ricerche su tecnologie ancora più sconvolgenti, però i suoi segreti meravigliosi li tiene per sè.
Non so voi, ma io mi sono un po' stufato di questa gente che nel segreto dei propri laboratori ha macchine sconvolgenti e tecnologie dirompenti, che tiene nascoste, avvolte in un alone di mistero. L'unico che le ha, a suo dire, diffuse addirittura a personale governativo/diplomatico, è stato Keshe e in questo caso bisogna dire che era meglio se quella trovata se la risparmiava, data la credibilità del personaggio.
Presentino l'indiano a Darden, così Rossi è costretto di corsa a venire allo scoperto e Darden si mette subito a produrre cavitatori in concorrenza col suo ex socio. E se non ci pensa l'indiano, che sia me356 a svelare il segreto di Rossi e magari lo faccia arrivare al nostro buon Francesco Celani, così finalmente possiamo parlare nella nostra madre lingua con persone stimate e scienziati di valore e che hanno anche un certo prestigio, di LENR eclatanti e funzionanti e a quel punto sarebbe difficile nascondere il tutto. Anche alla CIA, che di bischerate e di impastrocchiamenti politici, magari in antitesi con la FBI, non se ne fa mancare nemmeno lei.
Ebbasta ragazzi!...se avete qualcosa di straordinario ditelo. C'è internet, se non ve ne siete accorti e una comunità di scienziati curiosi che da anni lavorano derisi dai colleghi, proprio per svelare i segreti che voi avete , a vostro dire, rivelato. Io rimango in poco fiduciosa attesa. Temo si spenga tutto nel nulla, come sempre. :-(

Anonymous ha detto...

"Ebbasta ragazzi!...se avete qualcosa di straordinario ditelo. C'è internet, se non ve ne siete accorti e una comunità di scienziati curiosi che da anni lavorano derisi dai colleghi, proprio per svelare i segreti che voi avete , a vostro dire, rivelato. Io rimango in poco fiduciosa attesa. Temo si spenga tutto nel nulla, come sempre. :-("

Bob è il primo che ha seguito alla lettera questo atteggiamento.
dovete capire che le implicazioni sono enormi. si sta presto a dire "pubblica tutto". ma non è affatto semplice.
e, sì, penso molti di quelli che si sono avvicinati alla verità abbiano veramente paura per se' stessi.
P.S: Piantelli sa tutto o quasi tutto da molto tempo, ma è uno di quelli che ha voluto dare solo un bel po' di indizi a MFMP, perche' lui stesso era terrorizzato dal fatto che questa cosa cadesse ANCHE nelle mani sbagliate (come probabilmente accadrà, ma è un rischio che ormai dobbiamo correre).

lascio una diapositiva presa dal video, che sta alla base del funzionamento di questi "EVO"

https://e42.imgup.net/EVOaa2d.jpg

Io non so niente di fisica nucleare, ma proprio nulla. Bob ha parlato di Rydberg matter:

https://en.wikiversity.org/wiki/Rydberg_Atoms/Rydberg_matter

quindi Holmid ci è andato molto vicino da quel che leggo qui...

per come l'ha spiegata Bob, è possibile ottenere questi atomi di idrogeno, nei quali l'elettrone non segue il "solito" percorso a 8 (schema a sx), ma gira "semplicemente" attorno in cerchio (schema a dx). e lo puoi far girare talmente forte da immagazzinare una quantità enorme di energia cinetica (o DEVE girare così per non cadere nel nucleo?)

il trucco poi è riuscire a far entrare questi "superelettroni" in un metallo, che restano lì, immagazzinati, e "scatenabili" a comando (onde radio.. Haarp...)
è fantastico perche' autoironizza sul fatto di aver toccato (e a detta sua spiegato) TUTTE le cospirazioni possibili immaginabili. e chiedeva se per caso ne avesse dimenticata qualcuna.
i prossimi giorni son sicuro uscira' qualche trascrizione o direttamente il video sottotitolato.. spero XD

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Anonymous
"...Bob è il primo che ha seguito alla lettera questo atteggiamento..."

A me sembra che si facciano annunci audaci, prima di avere le verifiche e comunque poi tutto rimanga eventualmente nascosto.
Qualche mese fa su mfmp suonarono le campane a festa, perché erano convinti di aver scoperto come replicare Rossi: fallimento! :-(

me 356 sosteneva convinto di avere ormai in mano la tecnologia, ma si è sempre rifiutato di condividerla. silenzio (o in realtà forse fallimento. Da verificare)! :-(

Bob ha già evocato la terza guerra mondiale e ancora dice di voler fare le verifiche con il misterioso (solo Bob pare sappia chi sia) me356. Dopo di che, vedremo se finalmente, tanto per cambiare, decideranno di pubblicare qualcosa che funziona. Sarebbe una bella novità. Per adesso, o hanno pubblicato cose che poi non hanno funzionato, o non hanno pubblicato un bel niente. Se vogliono continuare così.....

Io spero sempre che finalmente esca qualcosa, ma tutti si tengono i loro segreti (o presunti tali). Il primo è Rossi, ovviamente! Ognuno con un suo motivo, magari, ma ce n'è sempre uno, qualunque sia, per non spiegare quello che si è scoperto.

Comunque che Piantelli sappia tutto può essere, ma non è lui quello di nickenergy, o mi imbroglio con un altro?
Se è lui direi che se ha messo su una società a fine di lucro per lavorare nel settore, se avesse qualcosa che gli funziona stabilmente non gli parrebbe il vero di produrla.
Piantelli è uno di quelli che potrebbero essere messi al corrente delle scoperte di me356, ad esempio, e sicuramente saprebbe gestirle benino e magari ci farebbe anche due soldini, perché no, ma sarebbe conveniente per tutti.

Se poi tutti i geni della Terra decidono che l'umanità non è pronta per ricevere il loro sapere, evitino anche di fare sparate e magari di vantarsi di avere in garage macchine che estraggono l'energia del punto zero.

MISTERO ha detto...

@Alessandro
Immagino che hai visto questi video:
1)https://www.youtube.com/watch?v=tySc9VDrx0E
2)https://www.youtube.com/watch?v=vw8mGty6c7Y
3)https://www.youtube.com/watch?v=t6W_3IUDH28
4)https://www.youtube.com/watch?v=thdWDiMDgJk

Nel video n°1 (il più interessante) si vede un plasma ultrasonico (almeno così scrivono nel titolo, ma non ci credo, sembra elettrolitico), quindi immagino si tratta di un plasma prodotto dalla cavitazione. Lo sto facendo analizzare per capire che cavolo dicono, non sono ancora riuscito a capire se è alimentato con 19 o 90 kW.
Sembra una replica, assai complicata degli esperimenti russi di Adamenko http://newenergytimes.com/v2/images/Vysotskii-Cavitation-Cell.jpg .

Gli altri video sono dei banali cavitatori (commerciali) ad altrasuoni prodotti con sonotrodi; partono da un sistema semplice in acqua con un sonotrodo e arrivano ad un sistema a 3 sonotrodi posizionati a T per concentrare 4.5kW di onde d'urto (1,5 kW x 3) in un punto centrale.
Ne ho visti di più complicati (li ho pure replicati) a 12 sonotrodi (su modello Bushman per capirci ma con geometria dodecaedrica) per produrre nanopigmenti http://www.cavitos.ru/.

Ebbasta ragazzi!...se avete qualcosa di straordinario ditelo.

E' scritto e pubblicato Ale:
https://www.researchgate.net/publication/285754907_Nuclear_metamorphosis_in_mercury
http://www.worldscientific.com/doi/abs/10.1142/S0217984916503462

I link sopra riportati sono solo le ultime pubblicazioni (le più importanti), ce ne sono almeno un'altra trentina dopo il tentativo di sputtanamento da parte di qualche pennuta 'ignorante'.

E' stato pubblicato lo spettro di energia dei neutroni prodotti da ultrasuoni, silenzio assoluto...
Immagino che forse anche tu non ti rendi conto di che cosa è stato pubblicato.
Ma il povero Bob fa la sceneggiata napoletana per poveri indiani..
Sto ridendo a crepapelle.


MISTERO ha detto...

Per concludere Ale, gli indiani possono impressionare il povero Bob che probabilmente non ha mai visto un cavitatore nella sua vita, ma non certo chi li maneggia da più di 15 anni.
Quelli presentati nei video non produco e non produrranno mai nessun tipo di tramutazione e di generazione "anomala di calore", per un semplice motivo, cercano la potenza quando invece dovrebbero lavorare sulla geometria, bastano poche centinai di watts per ottenere quello che Bob pensa di aver visto.

Alessandro Pagnini ha detto...

"...Ne ho visti di più complicati (li ho pure replicati) a 12 sonotrodi (su modello Bushman per capirci ma con geometria dodecaedrica) per produrre nanopigmenti http://www.cavitos.ru/..."

Quindi non c'è da impressionarsi? Questi cavitatori non sono cose così orripilanti.
Ma allora che hanno fatto credere a Bob?
Non capisco cosa lo abbia così spaventato e cosa crede di aver trovato di così incredibile.
Ovviamente se qualcuno è in grado di esibire un cavitatore in grado di realizzare il sogno della free-energy, qui abbiamo un 'Mario Massa' per verificarlo e non abbiamo paura di nusarlo! ;-) :-D

Alessandro Pagnini ha detto...

usarlo non nusarlo, ovviamente :-)

MISTERO ha detto...

Ma allora che hanno fatto credere a Bob?

Secondo me il filmato n°1.
Ripeto non ho capito se alimentato con 19 o 90 kW o non ho comunque capito.
Apparentemente sembra una complicazione di sistemi russi come quello di Adamenko, non capisco a partire dal titolo del filmato, ma molto probabilmente è un sistema elettrolitico più complicato, simil Iorio-Cirillo-Dattilo.

Se ascolti attentamente il filmato senti degli scoppietti continui, sarebbe più opportuno dire implosioni generate dal gas prodotto dalla differenza di potenziale, la differenza di potenziale è anche una PRESSIONE!
Tutto ciò che crea PRESSIONE, può generare cavitazione (cavità di gas, vapore o elementi gassosi dissociati).
Ad esempio, estremizzando, anche gli adroni in opportune condizioni generano pressione e quindi cavitazione, cerca neutroni che cavitano il mercurio, molti esperimenti sono stati eseguiti in USA e Giappone e pubblicati.

Oppure, con uno schiaffo in faccia puoi ottenere cavitazione, ma per trasmutare il viso che colpisci lo devi fare con opportuna ripetitiva velocità tale per cui riesci a superare la soglia di attivazione (energia nel tempo e nello spazio).
Senza troppo estremizzare, per ottenere reazioni nucleari di piezofissione e piezofusione è fondamentale raggiungere la soglia energetica di attivazione, quella che Camillo ha visto e provato con il reattore di Rossi nella fase di "CARICAMENTO".
La soglia energetica di attivazione dipende fondamentalmente dal tempo che impieghi ad ottenerla per gli elementi utilizzati in un determinato spazio.
La geometria o meglio la scelta geometrica costruttiva del sistema oltre che della camera di reazione sono fondamentali per rendere il fenomeno ripetibile e controllabile..
Ci credo che Rossi sta diventando matto..

qui abbiamo un 'Mario Massa' per verificarlo

Penso proprio di no, i sistemi che ho visto sono più alla portata di Camillo Franchini, il problema è che non si schioda dalle banche dati, un modo elegante per nascondersi dietro un dito.
Riportagli, se ne hai voglia e tempo, gli ultimi due paper che ho riportato, soprattutto il paper dello spettro di energia dei neutroni, vedrai che scappa via e non risponde.

Come ti ho scritto, queste nuove reazioni (nuove na sega) nucleari hanno una soglia energetica che deve essere superata, se ci metti un sistema che toglie energia, vedi calorimetro, col piffero che funziona, funziona malissimo o non funziona.

L'unico modo per evidenziare e misurare il fenomeno è/sono misure nucleari, trasmutazioni, strani neutroni (asimmetrici, etc).
Fine.

Alessandro Pagnini ha detto...

Cosa fece Rossi? Contatto' focardi e attraverso lui snche altri scienziati come Levi ad esempio. Facendo così ebbe la credibilità sufficiente x coinvolgere unibo la cui offerta di testare lo ecat fu declinata. I motivi veri del rifiuto li sa Rossi e ognuno si immagina quelli che vuole. Tuttavia ebbe abbastanza credito da essere tuttora seguitissimo grazie anche alla cassa di risonanza offerta da internet. Se avesse proseguito x la via offerta da unibo, probabilmente sapremmo già se lo ecat funziona. Certo x dare sicurezza assoluta doveva consentire repliche, ma questo si scontra con i suoi propositi commerciali. Quindi x adesso ci teniamo il dubbio ma non perché i cattivi scienziati non gli danno ascolto, ma perché non vuole rivelare il suo sistema di avvio e mantenimento della reazione.
Ora abbiamo l'indiano che pare voglia 120 M$ per rivelare quello che Andrea già sembra mettere in discussione. Poi abbiamo me356, conosciutissimonpure lui nell'ambiente lenr, sempre grazie a internet che gli spalancherebbe un sacco di porte, che dice che può tranquillamente replicare Rossi, ma anche lui si tiene il segreto x motivi che non ho ben capito. Ma tra tutti questi potenziali salvatori dell' umanità non ce n'é neppure mezzo che si presti davvero far fare un balzo in avanti alla scienza. Che tristezza!

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Andrea
Ci siamo sovrapposti con gli interventi.
Ho seguito poco la cavitazione quindi non so cosa possa ottenere. Mi pare di capire non eccessi di energia sfruttabili se teme un calorimetro. Tuttavia anche fuori dalla free energy mi pare possa aprire importanti strade. Come ho scritto, se c'é la ripetibilita' e si é disposti a condividere la conoscenza, le nuove scoperte si affermano. In mancanza di una di queste condizioni, si rischia di essere additati come fuffari.

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Andrea

Almeno il video numero uno l'avevo visto, ma forse non mi sono spiegato quando parlavo dell'uso di internet. Postare video in cui, ad esempio, si vedono miracolosi motori fatti di calamite che attivano termoconvettori e lampadine, serve a poco, perché oggi come oggi non si crede più neppure ai video dell'allunaggio. Io intendo che si creano scambi di idee o pubblicazioni di dati e divulgazione di esperimenti condotti da persone credibili, al punto in cui non è più possibile tacitare il tutto. Ogni teoria ha il suo momento di gloria e quelle che funzionano prima o poi si impongono.
Vediamo se a questo giro al mfmp riescono a presentare qualcosa di valido.
Ah....una delle cose più promettenti ce l'hai per le mani tu, mi risulta. Se non sbaglio stai cercando di replicare un certo dispositivo. Ecco, se finalmente ci riesci e se funziona e se i piani di costruzione pubblicati sono quelli giusti, dubito che sarà possibile far finta di nulla, a meno che non siano gli stessi protagonisti a volerlo, per le ragioni che addurranno per farlo e che possono essere le più varie.

Dateci dentro e SE FUNZIONA, cercate di non nascondere tutto, tanto per cambiare, ok? ;-)

Tizzie ha detto...

Sembra che Bob sia recentemente entrato in fase mistico-complottistica dopo essersi studiato le teorie di Ken Shoulders sugli EVO (exotic vacuum objects) e la loro correlazione con i fenomeni LENR e molto altro. È andato ad esporre le sue idee in un meeting in India - dove credo sia andato principalmente in vacanza oppure per motivi famigliari - al termine del quale un inventore locale lo ha contattato per mostrargli i suoi reattori ad ultrasuoni.

Più interessanti sono alcuni dettagli traspariti in questi ultimi giorni non strettamente correlati a queste teorie, come ad esempio:

- Commento su E-CatWorld
- A partire dal minuto 49:15
- A partire dall'ora 3:11:14

Dai quali mi pare di capire che Industrial Heat stia finanziando od abbia cercato di finanziare alcuni ricercatori LENR per farli stare buoni e lavorare preferibilmente su quanto suggerito. Viene dunque spontaneo chiedersi: saranno pure queste teorie in salsa complottistica oppure c'è un fondo di verità ed è causa anche parziale di questo comportamento?

MISTERO ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Tizzie ha detto...

@MISTERO
Dewey Weaver scrive anche su LENR-Forum.

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