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martedì 29 settembre 2015

Aggiornamenti sull'attività di ricerca LENR del gruppo di lavoro di Francesco CELANI all'INFN (Live Open Science)

560 : commenti
(Post di Francesco Santandrea a.k.a. SPAXIO)


Dopo la partecipazione all’ICCF19 nell’Aprile di quest’anno Francesco Celani, ricercatore dell’INFN presso i Laboratori Nazionali di Frascati, ha recentemente pubblicato il suo contributo per gli atti della conferenza tenutasi a Padova.


Le sperimentazioni LENR condotte sono in continuo sviluppo, il reattore è arrivato alla terza generazione e si è ottenuto un consistente aumento della resa termica.


Ricordiamo inoltre che nel reattore c'è una generazione di corrente elettrica macroscopica non spiegabile con l'Effetto Seebeck.


Rendering del reattore di 3a generazione

L’articolo, “Observation of macroscopic current and thermal anomalies, at high temperature, by hetero-structures on thin and long Constantan wires under H2 gas” ha avuto una genesi complessa per il desiderio di includere anche gli sviluppi sperimentali iniziati pochi giorni prima della Conferenza.

In breve è dal Febbraio 2015 che è stato introdotto un nuovo tipo di configurazione sperimentale chiamato di terza generazione.

Dapprima è stata fatta una serie di piccoli nodi lungo i fili stessi, successivamente, è stata sviluppata una procedura per depositare ferro di dimensioni nanometriche sulla superficie dei fili di costantana nanostrutturati utilizzati all’interno del reattore.


Per quanto riguarda l’eccesso di potenza, il miglior risultato è stato di 15 W contro una potenza in ingresso di 100 W in atmosfera di Xe/H2.
L’introduzione dei nanostrati di ferro e dei nodi ha anche aumentato e stabilizzato la tensione e la corrente spontanee misurate ai capi del filo non alimentato, fenomeno che era stato fortuitamente scoperto il 26 Giugno 2014.
Nell’articolo vengono elencati un certo numero di fenomeni candidati alla giustificazione degli eccessi termici negli esperimenti realizzati, inclusi quelli correlati alle reazioni di dissociazione/ricombinazione dell’Idrogeno.

Accanto alle già note proprietà catalitiche della Costantana, si aggiungerebbero l’adsorbimento dell’idrogeno atomico da parte della superficie delle guaine di vetro che rivestono i fili e il nucleo del reattore e il fenomeno di localizzazione dell’energia alle nanoscale osservato in molti altri esperimenti.
Infine, vengono messe in evidenza le somiglianze tra il lavoro di Celani e quello del Prof. Leif Holmlid (Università di Gothenburg - Svezia) per quanto concerne la materia di Rydberg e il suo reattore basato sulla Fusione a Confinamento Inerziale.
In questi giorni sono iniziate indagini sistematiche sull'eventuale emissione di raggi gamma utilizzando un spettrometro gamma Berthold LB125 (sensibile ai raggi gamma nel range di energia 25-2000 keV). Lo spettrometro è stato collegato ad un software di acquisizione dati su PC.

Screenshot del software di acquisizione 

Ricordiamo che la prima evidenza sperimentale di una debole emissione gamma utilizzando come gas “attivo” il Deuterio (invece dell’Idrogeno) è avvenuta nel Luglio 2012, come brevemente riportato nell’articolo.

Per chi fosse interessato, è possibile scaricare il paper in formato pdf al link che segue.

Paper accepted  for Publication, on Journal, 
as Conference Proceedings of ICCF19:



Francesco Santandrea  

P.S. di Daniele Passerini 

Colgo l'occasione del post di SPAXIO, dedicato all'ultimo articolo del gruppo di ricerca di Celani, per ricordare che si terrà a Terni tra pochi giorni, sabato 3 ottobre 2015, il convegno LENR e le altre rinnovabili con relatori quali Celani, Abundo, Mastromatteo et cetera. Trovate programma ed eventi collaterali del convegno sul sito dell'organizzatore, il giornalista e blogger Claudio Pace. 

Un appuntamento da non perdere sia per addetti ai lavori sia per appassionati del mondo LENR... ahimè non potrò esserci, ma ospiterò volentieri su 22passi i contributi di chi parteciperà e vorrà farci un resoconto.

sabato 26 settembre 2015

Sigilli o UFO? Rami e ornamenti floreali o cavi e terminali? Alberi o stazioni di ricarica? Borse o batterie? A voi la scelta!

64 : commenti
(post di Domenico Canino)

1. Stampo del Sigillo AO22347 (Louvre)
La storia si fa con i reperti, non con le favole. 

E dalla ricerca archeologica vengono spesso fuori reperti che sembrano voler sfidare e cambiare la Storia raccontata sui libri di scuola. Mai gli studiosi fedeli alla tradizione, abituati come sono ad incasellare gli oggetti nelle loro griglie di universo conosciuto, non si scompongono di fronte a qualcosa che cozza con le loro ricostruzioni del passato: deve trattarsi immancabilmente di una pareidolia!

2. Navicella con passeggeri?
Esempio: ho visto numerosi (oltre 50) sigilli di epoca sumero-accadica sui quali sono rappresentati oggetti volanti (con uomini a bordo) che vengono abitualmente interpretati e descritti da archeologi e storici come “dischi solari” simbolici rappresentanti divinità. E se invece gli oggetti volanti (volanti perché sempre in alto e sospesi) fossero semplicemente quel che appaiono, cioè velivoli con a bordo passeggeri e piloti? No - risponderebbe la maggioranza degli studiosi - questo è impossibile perché ai tempi delle civiltà mesopotamiche “non potevano esistere” siffatte macchine volanti!

Il mio interesse specifico nasce dallo studio del sigillo AO22347 (foto 1) conservato al Louvre  di Parigi. È un sigillo di pietra cilindrico, che premuto e rotolato sull’argilla fresca imprime un'immagine. Questa immagine potrebbe raccontarci di una navicella sospesa sopra un dispositivo e quest'ultimo essere sia un'antenna che una stazione di ricarica energetica. Per gli studiosi è semplicemente un ”albero simbolico”, ma se fosse davvero un albero dovrebbero spiegare perché dall’oggetto volante scendono due cavi con dei terminali a forma di presa, e perché ci sono due inservienti /manovratori che maneggiano i cavi, come per collegarli.
3. Sigillo conservato in un museo tedesco: cavi di ricarica?
4. Cavi di ricarica su una stazione energetica?
Mah, si potrà dire, un solo sigillo non può essere frutto di una rappresentazione fantasiosa? Eppure ho trovato e studiato tanti altri sigilli che rappresentano sempre la stessa scena con molte varianti: spesso ci sono i cavi, spesso ci sono stazioni di ricarica (che emettono onde), spesso ci sono degli individui che si avvicinano alla stazione con delle “borse” che potrebbero essere batterie.

6. Tavola Maya che mostra un uomo con una "borsa" simile.
Una di queste “borse” è conservata in un museo iracheno. Curiosità aggiuntiva, ho trovato una stele maya (di migliaia di anni dopo) dove vediamo lo stesso tipo di  “borsa” in mano ad un uomo vicino a una macchina.

5. Borsa o batteria sumera?


7. Velivolo con pilota, esseri con borse-batteria, persone con cavi e terminali, una stazione di ricarica...?
Notevoli anche i seguenti esempi:

8. Sigillo conservato al Metropolitan Museum (New York).
9. Tavola proveniente da Nimrud (British Museum - London).
10. Sigillo assiro della Collezione Carnelian (British Museum - London).
Inoltre ci sono diverse altre scene di velivoli che sorvegliano scene di caccia, e tanto altro ancora. 

11. Sigillo assiro con scena di caccia (British Museum - London)
Ultima curiosità, si trovano sigilli sumero-accadici in cui vengono rappresentate capanne/tende nelle steppe pianeggianti, in mezzo ai pascoli di animali. Da queste capanne vengono fuori degli strani dispositivi con dei cerchi, che potrebbero essere interpretati come antenne radio.
12. Antenne su capanna?

Questo è quello che vedo io.
Ora, dopo aver osservato le immagini con attenzione, sarebbe interessante sapere cosa vedete voi!

venerdì 18 settembre 2015

Le LENR volano in Francia grazie ad Airbus

141 : commenti
Geneste
Jean-François Geneste - Airbus Group
Si avvicina il giorno del Worhshop sulle LENR organizzato, insieme all'ISCMNS (1) da Jean-François Geneste, Direttore Scientifico di Airbus Group Innovations.

La carriera di Jean-François Geneste ha percorso tutte le aree dell'aeronautica: missili, satelliti, veicoli di lancio, aerei, elicotteri. Ha lavorato anche nel campo della matematica pura e applicata, in particolare nel settore della crittografia dove ha scoperto una trentina di teoremi. Più recentemente si è occupato di Fisica e ha proposto modelli teorici alternativi fisici.. Ha lavorato con fisici francesi e russi sulla materia dei monopoli magnetici. Egli è autore di oltre una trentina di brevetti in diversi settori che vanno dai sistemi aerospaziali ai motori termici, ma riguardano anche per aerodinamica, crittografia, tessile, strutture ecc. Oltre ad alcuni aspetti industriali, la sua ricerca si concentra sulle geometrie non-archimedee applicate alla fisica. (2)

In Francia i ricercatori come Jean-François Geneste finiscono per occuparsi di LENR, in italia i ricercatori che si occupano di LENR vengono messi all'indice... Galileo Galilei oggi emigrerebbe oltralpe.

Grazie a lern-forum.com (3) possiamo già dare un'occhiata al programma in via di definizione del Workshop ISCMNS sulle LENR che si terra il 15-16 ottobre alla Airbus a Toulouse.
 
Giovedì 15 ottobre 2015


09:00 Jean-François Geneste
Welcome address | Airbus and LENR
09:30 Frederic Henry-Couannier
From dark gravity to LENR
10:05 Stephane Neuville
Quantum Electronic Atomic Rearrangement in Solids by H2 recombination energy release on DD nuclear syntheses under irradiation of deuterium
Electron Deep Orbits of the Hydrogen Atom
11:15 Pausa
11:45 Fabrice David
Hydrogen isotopes in alloys: hypotheses and experiments
12:20 X.Z. Li
Lithium 6: an important fuel in condensed matter physics
12:55 Pranzo
DD nuclear syntheses under irradiation of deuterium loaded Pd anode by auto electron beams at pulse vacuum discharge
15:00 Jean-François Geneste 
Energy creation

Venerdì 16 ottobre 2015


09:00 Jacques Dufour
Unconventional heat observation in the hydrogen/iron/sodium system
09:35 Rickard Lundin, Hans Lidgren
Power generation by resonant isotope transmutation of nuclides
Investigation of heat release during irradiation by ion beams
11:45 Pausa
Replication attempts of the Parkhomov experiment
Phenomenological model of collective Low EnergyNuclear Reactions
12:30 K.P. Budko, A.I. Korshunov
Calorimetric investigation of anomalous heat production in Ni-H systems
13:05 Jacques Ruer
Can craters and hot spots be explained by Erzions or exotic particles? | Analysis of the potential behaviour of the energy catalyzer in the patent US 9115913 B1
13:45 Pranzo
15:00 Jean-François Geneste 
LENR from experiment to theory
16:00 Pausa
16:30 Conclusioni
  1. http://www.iscmns.org/
  2. http://www.cepadues.com/auteur/geneste-jean-francois/263.html
  3. http://www.lenr-forum.com/forum/index.php/Thread/1809-11th-International-Workshop-on-Anomalies-in-%E2%80%A8Hydrogen-Loaded-Metals-in-Airbus-To/?postID=7661#post7661

lunedì 14 settembre 2015

Cercansi laureandi UniBO per tesi di laurea sulla progettazione di schede con microcontrollore per Flipper!

104 : commenti

Questo pomeriggio Giuseppe Levi ha pubblicato e condiviso questo annuncio sul proprio profilo facebook:
Avendo conosciuto l'ing. Fulvio Fabiani nel corso della mia attività professionale e condividendo con lui numerosi interessi nel campo dell'informatica e dell'elettronica decisi di accettare un incarico di consulenza presso la sua azienda nell'ambito della progettazione di schede con microcontrollore per Flipper. Tutti gli incarichi sono stati autorizzati dalla Università di Bologna e sono registrati.
In questo ambito saranno date anche TESI di Laurea. Gli interessati mi contattino.
Considerato che il Dr Levi ha conosciuto l'ing. Fabiani (Quantum Leap LLC) grazie all'E-Cat di Andrea Rossi, possiamo dire che si tratta di una ricaduta inaspettata dal mondo delle LENR a quello del pinbal... del resto proprio a Bologna si trova il Museo del flipper!

Ma non è uno scherzo. Il progetto di tesi per l'Alma Mater sui microcontrollori per flipper è estremamente serio e si cercano laureandi in gamba!
 

martedì 8 settembre 2015

PsiMeter, un'App oltre la misura dell'ESP

33 : commenti
(Post di Guido Gardini)





A qualcuno la parola parapsicologia provocherà un'immediata reazione allergica, qualcun altro la assocerà al mostro di Loch Ness, ma non ha importanza, scrivo solo per i due o tre lettori disposti a seguirmi fino alla fine... del post.
Scopo della parapsicologia è studiare le facoltà Psi, a prescindere da quale spiegazione possano avere. Un test per lo Psi ideato negli anni '30 da J. B. Rhine (1895-1980) usa le carte Zener (il nome deriva da quello di un collaboratore dello stesso Rhine).
Anni fa mi ero già cimentato nella realizzazione sul web di una pagina in cui proponevo di indovinare quali simboli Zener fossero presenti in una sequenza di carte di cui veniva mostrato il dorso. La prova era insoddisfacente per vari motivi: il feedback degli utenti, tramite email, era molto limitato e non era possibile una statistica del complesso delle prove.
Recentemente mi sono reso conto che con un'App molti dei limiti tecnici che avevo avuto all'epoca erano ormai superabili e allora mi sono dedicato per vari mesi alla costruzione di Psi Meter.
Fra le principali caratteristiche dell'App Psi meter evidenzio queste:
  • misura sia dell'ESP che della PK, quindi chiaroveggenza, telepatia, precognizione (Psi cognitivo) e anche psicocinesi (Psi cinetico);
  • immagini di discipline sportive e utensili oltre ai tradizionali simboli Zener;
  • un numero ampiamente variabile di prove per ogni misura;
  • un Misuratore di Psi che fornisce il risultato insieme alla sua trattazione statistica.
Per diventare betatester, cioè provare l'App in questo pre-rilascio, si può seguire il link
tenendo presente che oltre ad avere uno smartphone Android è necessario essere loggati con il proprio account Google.
Ho definito una fan page Facebook (https://www.facebook.com/psimeter) per chi desidera condividere l'esperienza d'uso.

Anziché annoiare, dando ora altri dettagli o rispondendo preventivamente alle possibili obiezioni, preferisco fornire ogni precisazione come risposta ai commenti, che invito ovviamente a scrivere solo dopo che avrete verificato di persona le reali funzionalità di Psi Meter.

 NEW  Post Scriptum del 05/10/2015
L'App ha terminato il beta-test, vedi il nuovo post per i dettagli.

venerdì 4 settembre 2015

ASTRO-LENR

93 : commenti
Dedicato all'amico G.M.

Da decenni pionieri della cold fusion e portavoce della comunità scientifica si contrappongono. I primi annunciano di avere ottenuto prove incontestabili di eccessi di calore di natura inspiegabile, o meglio - per esclusione - di possibile origine nucleare (dati gli ordini di grandezza dell'energia in gioco); i secondi, barriere di Coulomb e sezioni d'urto alla mano, ritengono semplicemente impossibile l'esistenza di un siffatto genere di fenomeni, dunque - anch'essi per esclusione - riconducono i risultati sbandierati dai primi a banale incompetenza (errori di misura) o squallida frode.
Tanto più che i tentativi di replica - quasi sempre - danno esito negativo: come hanno testimoniato in tanti, a parità di setting sperimentali e condizioni, il fenomeno LENR a volte si presenta altre no, bizzoso come un gatto che non voglia farsi carezzare!
Questo accade probabilmente perché - in mancanza a tutt'oggi di una teoria in grado di abbracciare e spiegare a tutto tondo le LENR - il ricercatore non ha dominio e vera comprensione di quali siano le variabili da controllare e quali le procedure da adottare. Possiede solo "ricette" empiriche, frutto di innumerevole prove ed errori. Così a volte ci azzecca, altre no! 

C'è un ulteriore elemento di complicazione. Chi ha avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con chi si sporca le mani in laboratorio con le Low Energy Nuclear Reactions, ha sentito tante volte spiegare che oltre alla bestia nera della riproducibilità tout court (eccesso di calore SI o eccesso di calore NO) c'è pure quella - chiamiamola così - dello sbuffo vigoroso o della fiatella! Non solo le reazioni LENR a volte partono e a volte non, ma pure quando partono a volte sono esplosive, iperboliche, bombastiche (e chi ne è stato testimone sa che non c'è margine di errore che tenga!) e a volte sono asfittiche, micragnose, miserrime! E a detta di molti sperimentatori tale variabilità di rendimento sembra correlata ai cicli astronomici in cui viviamo (notte-giorno, mese lunare, anno solare).

Ovvio che di fronte a ciò gli scettici a priori delle LENR (scetticismo dovuto al fatto che le LENR non sono "consentite" dai modelli fisici dell'attuale paradigma scientifici) hanno ancora più buon gioco a rotolarsi sul pavimento dal ridere!
Proprio come gli esperti accademici di elettromagnetismo alla fine del XIX secolo ridevano di quel Guglielmo Marconi che diceva di volere comunicare via onde radio con l'altra parte dell'Atlantico!
Ride bene chi ride ultimo.

Prima o poi si dovrà rendere merito anche a Giorgio Piccardi (1895-1972), autore di una notevole mole di osservazioni e studi, in anticipo di un centinaio di anni su quanto messo in agenda dalla comunità scientifica, che saranno a lungo fonte d'ispirazione per i ricercatori di mente aperta. Solo a titolo di esempio:
Abstract. A strong negative correlation has been found between the growth rate of young rice seedlings as well as the coefficient of variation affecting it and the P indices of the chemical test of Piccardi. The correlation coefficients exceed 0.9 with a probability of null hypothesis which is extremely low. The biological effects appear to be due to electromagnetic radiations accompanying the solar eruptions, whereas the chemical test appears to be influenced by the subsequent corpuscular emission.

Über den Einfluss elektromagnetischer Strahlung auf die Wismutchlorid—Fällungsreaktion nach Piccardi (1969) J. Eichmeier, , P. Büger
Abstract. The influence of infrared rays, visible light, UV-, X-rays on the coagulation speed of BiOCl according to the test reaction of Piccardi was studied. Screening experiments with copper and lead were also carried out. It was found that the coagulation was accelerated under infrared irradiation or copper and lead screens and decelerated under UV-, X-irradiation. Visible light had no clear effect. The observations are explained by the assumption that the hydration of BiO*-ions formed in the test reaction, is influenced by the electromagnetic rays.


Statistical analysis of Piccardi chemical tests (1987) F. De Meyer, C. Capel-Boute
Abstract. The numerical data collected daily for the longest series of inorganic chemical tests, carried out in Florence (Piccardi and co-workers, 1951–1972) and in Brussels (Capel-Boute, 1956–1978), have been submitted to a statistical analysis for the purpose of searching an answer to the questions which led to start the collection of long-term series of data with the Piccardi chemical tests in different places. The question was to study the variability in the course of time of various effects observed on aqueous systems, even in the most rigorously standardized conditions, for a chemical precipitation reaction. Since significant long-term perturbations and an annual variation are present in all data sets, the observations cannot be conceived as purely random fluctuations. No common long-term pattern is observed and the measurements are not unambiguously correlated with climatological effects or the solar cycle. The statistical information content of the chemical tests is time-dependent, which implies non-stationarity of the observations. These results suggest the necessity of search for disturbing geophysical and cosmological factors to understand the mechanisms of the interaction.
Quest'anno un gruppo di fisici russi ha individuato una direzione nel cosmo che influenza il decadimento radioattivo di isotopi di Po che "la traguardano" nel corso del movimento della Terra nello spazio:

Results of a search for daily and annual variations of the Po-214 half-life at the two year observation period (pdf)


Abstract. The brief description of installation TAU-2 intended for long-term monitoring of the half-life value τ (τ1/2) of the 214Po is presented. The methods of measurement and processing of collected data are reported. The results of analysis of time series values τ with different time step are presented. Total of measurement time was equal to 590 days. Averaged value of the 214Po half-life was obtained τ=163.46±0.04 μs. The annual variation with an amplitude A=(8.9±2.3)104, solar-daily variation with an amplitude ASo=(7.5±1.2)104, lunar-daily variation with an amplitude AL=(6.9±2.0)104 and sidereal-daily variation with an amplitude AS=(7.2±1.2)104 were found in a series of τ values. The maximal values of amplitude are observed at the moments when the projections of the installation Earth location velocity vectors toward the source of possible variation achieve its maximal magnitudes.
È superfluo sottolineare che la scienza ufficiale approssima a costanti i tempi di decadimento degli isotopi.

Tante rivoluzioni scientifiche che cambieranno drasticamente la nostra visione dell'Universo sono alle porte, da un pezzo... francamente non so se a breve sfrecceranno accanto a noi, o se dovremo ancora osservarle all'orizzonte col cannocchiale, in lento avvicinamento, tra i lazzi di chi l'occhio nel cannocchiale non lo mette e ci dà dei visionari! La Storia insegna che il futuro è sempre stato anticipato da chi diceva che qualcosa era possibile, mai da chi diceva che qualcosa era impossibile.

Post scriptum del 08/09/2015.

Un altro articolo, questa volta tedesco e del 2014, che affronta lo stesso "dubbio cosmico".
Analysis of Beta-Decay Rates for Ag108, Ba133, Eu152, Eu154, Kr85, Ra226 And Sr90, Measured at the Physikalisch-Technische Bundesanstalt from 1990 to 1996  
Peter A. Sturrock, Ephraim Fischbach, Jere Jenkins


Abstract. We present the results of an analysis of measurements of the beta-decay rates of Ag108, Ba133, Eu152, Eu154, Kr85, Ra226, and Sr90 acquired at the Physikalisch-Technische Bundesanstalt from 1990 through 1995. Although the decay rates vary over a range of 165 to 1 and the measured detector current varies over a range of 19 to 1, the detrended and normalized current measurements exhibit a sinusoidal annual variation with amplitude in the small range 0.068% to 0.088% (mean 0.081%, standard deviation 0.0072%, an 11{\sigma} rejection of the zero-amplitude hypothesis) and phase-of-maximum in the small range 0.062 to 0.083 (January 23 to January 30). In comparing these results with those of other related experiments that yield different results, it may be significant that this experiment, at a standards laboratory, seems to be unique in using a 4{\pi} detector. These results are compatible with a solar influence, and appear not to be compatible with an experimental or environmental influence. It is possible that Ba133 measurements are subject also to a non-solar (possibly cosmic) influence.

En passant, il mio informatore sottolinea che il sistema di rilevamento apparecchiato dai Russi per il decadimento degli isotopi è nuovo e geniale. A ogni buon conto, eccovi un altro articolo dei nostri amici russi in cui si discute le eventuali sorgenti di errore. Se ho capito bene gli ordini di grandezza delle variazioni sulla emivita degli isotopi sono significativamente maggiori di quelli delle possibili fonti di errore.
Sources of the systematic errors in measurements of Po-214 decay half-life time variations at the Baksan deep underground experiments
E.N. Alexeyev, Yu.M. Gavrilyuk, A.M. Gangapshev, V.V. Kazalov, V.V. Kuzminov, S.I. Panasenko, S.S. Ratkevich

Abstract. The design changes of the Baksan low-background TAU-1 and TAU-2 set-ups allowed to improve a sensitivity of Po-214 half-life (\tau) measurements up to the 2.5 x 10^{-4} are described. Different possible sources of systematic errors influencing on the τ-value are studed. An annual variation of Po-214 half-life time measurements with an amplitude of A=(6.9 \pm 3) x 10^{-4} and a phase of (\phi=93 \pm 10) days was found in a sequence of the week-collected \tau-values obtained from the TAU-2 data sample with total duration of 480 days. 24 hours' variation of the \tau-value measurements with an amplitude of A=(10.0 \pm 2.6) x 10^{-4} and phase of (\phi=1 \pm 0.5) hours was found in a solar day 1 hour step \tau-value sequence formed from the same data sample. It was found that the Po-214 half-life averaged at 480 days is equal to (163.45 \pm 0.04) mks.
Ah, per concludere, pare che un gruppo di scienziati nostrani sia andato ai Laboratori del Gran Sasso e abbia fatto un esperimento diverso da quelli dei Russi e dei Tedeschi, talmente diverso da non rilevare alcunché di quanto osservato dai colleghi russi e tedeschi. Saranno stati troppo bravi o poco attenti questi nostri compatrioti? Urge inventarsi una barzelletta su uno scienziato russo, uno tedesco e uno italiano che... forza, chi ci prova?! ;-)
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