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sabato 17 ottobre 2015

Se Tesla fosse nato un secolo dopo
oggi la scienza sarebbe un secolo avanti

Condivido con tutti il consiglio di un nostro lettore che il 9 settembre scorso (eh sì, ero rimasto un po' in arretrato con le email!), ispirato dai commenti su auto elettriche e trasmissione di energia wireless fioccati in quei giorni sul primo post di Guido Gardini sull'App Psimeter, mi segnalò un articolo dell'ingegner Diego Barone che tratta della trasmissione di energia wireless secondo i brevetti di Nikola Tesla (1856-1946).

***
Il sistema Wireless di Tesla 

Prima di tutto ... cos'è il "Sistema Wireless di Tesla"?
È un metodo per trasmettere energia a distanza in grande quantità e con rendimenti elevati. Probabilmente l'idea di base prevedeva la possibilità, per chiunque, di prendere un ricevitore adeguato, collocarlo in qualsiasi posto del mondo ed avere pronta l'energia elettrica di cui aveva bisogno. Detto così sembra una cosa fantascientifica (un po' come la pubblicità dell'Enel dove un tizio fa tre buchi nella sabbia  e attacca la spina...), in realtà con questa pagina dimostrerò che è realmente realizzabile.
ATTENZIONE: che sia realizzabile non vuol dire che si presti ad essere utilizzata correntemente e senza rischi!
Per dimostrare che non sto dicendo bischerate e che non sto semplicemente riproponendo le solite storie lette e rilette in giro per internet, pubblico una foto...


Ci sono tre bobine:
  • La bobina di mezzo è il trasmettitore
  • Le due bobine ai lati sono due ricevitori distinti. Ogni bobina alimenta una lampada a incandescenza da 75W (che poi sono quei "globi" luminosi che saturano la fotocamera...)
In questo esperimento, il TX è alimentato con 170W e sulle lampade dei ricevitori ho complessivamente 150W. Il rendimento complessivo (inteso come potenza ricavata ai ricevitori rapportata alla potenza assorbita dalla rete) sfiora un 88,2%, e questo senza alcuna regolazione né di sintonia dei ricevitori né di adattamento del carico...
Basta, cominciamo con le spiegazioni.

I brevetti di Tesla Tutti i brevetti di Tesla sono liberamente consultabili direttamente dal sito dell'ufficio brevetti degli Stati Uniti (www.uspto.gov) oppure anche tramite wikipedia. Ce ne sono parecchie decine, che spaziano dai generatori (e sistemi di regolazioni più o meno curiosi), ai motori, alle lampade (ad arco, a fluorescenza...), ai trasformatori (risonanti e non), ai sistemi di trasporto dell'energia elettrica. In questa sede ci interessano soprattutto i tre brevetti seguenti:
C'è poi un documento estremamente interessante che si trova in giro con google e che riassume un po' tutto l'argomento. Non so quanto sia ufficiale, anche se dal sottotitolo sembra che sia scritto dallo stesso Tesla, ad ogni modo lo riporto poiché è davvero molto utile:
"The True Wireless" è scritto con una marcata vena polemica nei confronti della teoria della propagazione di Hertz (che, con un po' troppo impeto, viene in qualche modo definita come una aberrazione della mente umana), e sinceramente è molto divertente leggerlo...
***
E io consiglio ingeneri, fisici, elettrotecnici e appassionati di cliccare il seguente link per continuare a leggere tutto l'articolo
e di mettere tra i bookmark tutto il sito di Diego Baroni che (oltre a trattare di Tesla in diversi altri post) si occupa di parecchia altra roba da amatori di elettronica, audio professionale ecc. (vedi indice in home page)

Tornando a Tesla, concludo con una battuta: se fosse nato un secolo dopo, oggi la scienza sarebbe un secolo avanti. 
Di certo non viviamo nel miglior universo parallelo possibile! ;-)

38 : commenti:

bertoldo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
bertoldo ha detto...

inverità la prima segnalzione su questo apparecchio la feci io , moltissimo tempo fà , ma va bene anche cosi ... P.s. search 22 continua a non funzionare e i commenti tipo questo non sono rintracciabili .

bertoldo ha detto...

era un pò di tempo che non controllavo il sito e direi che il Barone l'ha migliorato di parecchio ed ha anche condiviso lo schema elettrico del Tesla . Peccato che la frequenza migliore per il funzionamento sia 288 Khz chissà se è possibile modificarla nel suo Tesla .

Alessandro Pagnini ha detto...

Ho grande rispetto per la mitica figura di Tesla, ma questo non mi impedisce di rimanere interdetto di fronte ad un esperimento del genere. Un certo trasferimento wireless avviene anche tra le antenne dei ripetitori tv, o delle celle per la telefonia mobile (in questo caso poi è bidirezionale), verso gli apparecchi connessi. Ma sono minuscole frazioni, in quanto la potenza irradiata si 'spalma' su un fronte d'onda che, nel caso di un radiatore isotropico, aasume la forma di una superficie sferica e segue le consuete leggi dell'inverso del quadrato. Una rimarchevole eccezione è costituita dal laser, che non lasciando espandere il fronte d'onda, ma mantenendo un raggio compatto, ridotto solo dalla non eventualmente perfetta trasparenza del mezzo in cui si propaga, consente seri trasferimenti di energia.
Sapevo di questi esperimenti di Tesla, a distanze chilometriche, a quanto mi risulta, e mi sono sempre chiesto come diavolo facesse. Mi sono anche risposto che forse erano solo leggende metropolitane, alimentate dal comunque già conclamato genio dello 'scopritore' (così amava definirsi).
Se davvero esiste un metodo così efficente per trasferire energia, sarei curiosissimo di capire come diavolo può funzionare, ammesso che sia alla mia portata il comprenderlo. Mi chiedo anche se questa energia fornita senza fili in tutte le direzioni, potenzialmente sfruttabile e 'presente' nell'ambiente, potrebbe avere ricadute di qualche tipo, positive o negative, su chi nell'ambiente ci deve pascolare, cioè noi e tanti altri esserini viventi. Se davvero quell'esperimento funziona e se funzionavano quelli di Tesla, a chilometri di distanza, c'è veramente un mondo da scoprire, ancora.

bertoldo ha detto...

Ogni volta pagnini riesce a lasciarmi basito ... Tesla amava chiamare i suoi trasformatori , trasformatori di ingrandimento di energia ... vedi tu da dove la pescava e perchè i fili di rame immersi in olio ribollivano come se uscisse un gas ... ti lascio immaginare quale sia il gas in questione ... P.s. se vuoi puoi anche cancellare il messaggio , perchè se metti in dubbio sull'operato di Tesla devi spegnere il computer ed attaccare la tua presa a 220v ad una batteria ...

bertoldo ha detto...

ma dove sono i fili

bertoldo ha detto...

"la società tollera un solo cambiamento per volta" (vedi pagnini e simili)
"la prima volta che ho tentato di cambiare il mondo mi hanno chiamato visionario ... la seconda volta mi hanno chiesto "educatamente" di ritirarmi" tipo quello che hanno fatto con Speri e Zorzi ... vi auguro un buongiorno nel medioevo presente .

Daniele Passerini ha detto...

@bertoldo
Hai sicuramente ragione a dire che lo avevi indicato tu per primo.
Non riesco a star dietro a tutto. Quando ritieni un argomento degno di farci un post scrivimi una email, mal che ti vada nel giro di un mese e mezzo (come è stato per questo post!) prima o poi ci arrivò. :)

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Bertoldo

Perchè sei basito? Perchè non ho chiaro se e come lo otteneva? Mettere in dubbio è sempre una buona idea per arrivare a scoprire cosa c'è di vero sulle cose. Come Tesla chiamasse i suoi traformatori non lo so e nemmeno so da dove arrivava quella energia, ma nell'esperimento proposto parrebbe che quella energia arrivi dal generatore, quindi il mistero è come diavolo avviene il traferimento, non da dove proviene l'energia. E credimi che già questo è un risultato strabiliante. Esistono testimonianze di un'automobile guidata per centinaia di chilometri, col nipote di Tesla come autista, che prendeva energia via wireless, a quello che si è capito. Una cosa pazzesca! Crederci e basta serve a poco. Preferirei, ma non è nelle mie possibilità, prima verificare e poi comprendere, così da poter utilizzare quella strepitosa tecnologia. Se Diego Barone potesse mostrare i suoi esperimenti al GSVIT, come ho già proposto sull'altro post, potrebbe essere una cosa importantissima. Loro potrebbero verificare e altri, o forse anche alcuni di loro (Giancarlo forse ce lo vedrei), magari, potrebbero iniziare a comprendere. Immagina: centrale a Fusione fredda con distribuzione wireless! Va bene, ora mi sveglio! :-D

bertoldo ha detto...

Certi argomenti sono ciclici prima o poi tornano per forza perchè sono "La Strada" e per essere accettati hanno bisogno di un contorno ottimale . La strada tracciata da Tesla è l'unica percorribile , il resto sono solo dei passatempo degni di questo tipo di società e del tempo attuale .

bertoldo ha detto...

pagnini lascia perdere non ho voglia neanche di rispondere alle castronerie che scrivi . Se non sai non conosci o non puoi capire non sono affari che mi riguardano e non voglio diventare più pesante , verbalmente , di quanto sono stato in passato . Ti saluto a te al gsvit e tutte le vostre puttanate annesse e connesse . Spero di essere stato abbastanza chiaro e di non dover replicare ad un'altro commento vuoto e privo di senso , come la maggior parte . Volete divertervi a fare uno show ? benissimo , ma per prima cosa ipotizzate il fatto che prima di giudicare l'operato di uno come Tesla dovreste almeno aver fatto lo stesso in termini di brevetti e di idee . I relativi dubbi ve li potete inserire dove preferite e i vostri termini di paragone (gsvit) sono tipici ci chi non hai mai capito nulla e vuole imporre la sua nullità agli altri . ok ?

Alessandro Pagnini ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Alessandro Pagnini ha detto...

Ho eliminato il mio ultimo 'vuoto' commento. Dal momento che Tesla è un agomento che ti sta a cuore da sempre, non voglio farti arrabbiare proprio su questo, anche se non ne ho minimamente l'intenzione, ma pare che l'effetto sia quello e me ne dispiaccio.

triziocaioedeuterio ha detto...

Cmq qualche anno fa il mit pubblico uno studio chiamato "witricity" in cui si esponeva la possibilità di alimentare gli elettrodomestici di casa in maniera wireless.
Naturalmente la fonte energetica era la rete elettrica ma l'idea di trasmettere a distanza la corrente senza fili veniva presentata come tecnogicamente di facile attuazione.

Antonio ha detto...

Non facciamo confusione, witricity è un progetto che indaga la possibilità di trasmettere energia a breve distanza attraverso accoppiamento magnetico (ci sono anche dei caricatori per telefoni, Samsung se non sbaglio, che sfruttano il principio.
Esistono due macro aree per la trasmissione di energia a distanza:
a)quando la distanza è >> della lunghezza d'onda in uso l'energia è portata dal vettore di Poynting P=ExH e sono le onde elettromagnetiche (quelle della radio), purtroppo l'attenuazione è molto elevata e segue sostanzialmente criteri geometrici (nelle ipotesi favorevoli sul mezzo) come indicava Alessandro

b)quando D << Lambda non riusciamo ad osservare gli effetti di P e quindi si vedono o gli effetti di E o di H separatamente

Witricity punta a sfruttare gli effetti dell'accoppiamento magnetico di H per trasferire energia, anche qui il problema è che funziona decentemente a breve/brevissima distanza

Wireless energy teorizzato da Tesla invece punta al campo elettrico E e quindi all'accoppiamento capacitivo RX/TX, lui era "innamorato" delle altissime tensioni (milioni di V) e quindi ha indirizzato i suoi studi in questo ambito.
Anche questo sistema funziona a brevissima distanza (certo i rendimenti mostrati da Barone mi sembrano particolarmente buoni pur stando a meno di 1mt).

Fin qui è tutto abbastanza chiaro, il "salto" è quanto si vuole continuare a supporre possibile uno dei metodi di trasmissione dell'energia ( E o H che sia) a grande distanza (cioè nel caso D >> lambda), a questo punto la teoria non supporta, le equazioni di Maxwell nemmeno e, sopratutto, non risulta un solo esperimento positivo nemmeno dello stesso Tesla, leggende a parte.

Barney ha detto...

Beh, gia' adesso ci sono i telefonini che si caricano senza fili, quindi si: e' di facile attuazione, ma a brevissime distanze-a contatto. Si usa l'induzione, mi pare. Anche lo spazzolino da denti elettrico lo ricarichi cosi' (infatti se guardi il buco dove si appoggia il caricatore, e' tutta plastica, non c'e' contatto diretto con l'elettrodo del caricatore. E' wireless!).
Il casino e' se vuoi fare la trasmissione a distanza. E allora devi usare microonde o raggi laser. Si fa ma e' costoso, difficile e al momento non attuabile. Uno dei progetti che a me affascina di piu' in ambito energetico e' la "fattoria" di pannelli solari in GEO. Da li' l'energia prodotta viene convertita in microonde e sparata a Terra a stazioni riceventi. Fantascienza, ma han fatto i calcoli di quanti chilometri quadrati di pannelli servirebbero per garantire energia pulita per tutti...

Antonio ha detto...

@Barney: il progetto dei pannelli in orbita è veramente notevole, conservo seri dubbi sull'efficienza nel trasporto a microonde considerando sia la difficoltà di focalizzazione, sia l'interazione in atmosfera nei vari strati fino al suolo dove andrebbe raccolto il fascio.

Comunque la cosa su cui riflettere è come gestire un errore di puntamento del fascio a terra... temo che l'ombrello in stagnola non sarebbe un riparo :-D

Comunque non c'entra nulla con il modello di trasmissione che aveva in mente Tesla non basato sul trasporto di energia di Poynting, concordi?

Barney ha detto...

Su Tesla non so molto e non so NULLA sull'energia di Ponyting. I suoi esperimenti furono un successo, ma furono -da quel che ho capito- tutti basati sull'induzione, e infatti funzionavano a brevi distanze. L'idea di trasmettere in tutto il mondo energia da stazioni di trasmissione a quanto mi risulta non dette mai risultati.

Antonio ha detto...

@Alessandro: Quello che la leggenda ascrive a Tesla (perché non mi pare esistano esperimenti suoi o di altri a conferma) è il trasporto di energia a grande distanza non di tipo elettromagnetico (il vettore di Poynting del quale parlavo sopra).

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Antonio

"... Quello che la leggenda ascrive a Tesla (perché non mi pare esistano esperimenti suoi o di altri a conferma) è il trasporto di energia a grande distanza non di tipo elettromagnetico ..."

Certamente non è quello elettromagnetico, almeno non quello convenzionale. Neppure quello induttivo di cui avete parlato, perchè sappiamo che agisce solo a distanze brevi.

Non conosco quello a cui ti riferisci (poynting) e non so neppure se Tesla studiasse in quella direzione.
Occhio però che Tesla era un ragazzino sveglio. Rifiutò un Nobel per non condividerlo con Edison e Marconi visitò i suoi laboratori e si ispirò al suo lavoro. Ho visto un'intervista in TV, in cui il nipote di Tesla confermava di aver guidato per giorni e giorni un auto con una motorizzazione misteriosa, che non usava carburante alcuno e sembrava 'alimentarsi dall'aria'.
Un po' di curiosità a me prende.
Come potrebbe aver fatto, è quello che sarebbe bello e utile capire. Sarebbe una tecnolgia sconvolgente.
Scomodissima commercialmente, però, come pare sostenesse il commodoro...non mi ricordo il nome....che vendeva energia elettrica e che schizzò sulla sedia di fronte a questa allarmante possibilità, quando Tesla gliela prospettò.
Pare che da allora a Tesla siano stati praticamente prosciugati i fondi e in pratica fu stato messo in condizione di non nuocere più di tanto.

Non sono un biografo di Tesla, vado a memoria su alcuni spezzoni della storia della sua vita che 'mi pare' di ricordare. Spero di non aver 'cannato' oltre misura nelle mie ricostruzioni.

Alessandro Pagnini ha detto...

"... e in pratica fu stato messo in condizione ..."

Oddio mio, che succede a non rileggere:
Ovviamente il "fu stato messo" è un obbrobrio dovuto a frettolosi rimaneggiamenti del testo.
Me tapino, che figuraccia! Mi raccomando, non lo fate sapere in giro. Ci conto! ;-)

triziocaioedeuterio ha detto...

@antonio

Grazie per il chiarimento....era palese comunque che witricity e ricerche di tesla fossero due cose estremamente diverse.

MISTERO ha detto...

Uffiiii... sempre le solite cose trite e ritrite... :-)))
Ok, date un'occhiatina qui:
http://www.meyl.eu/go/index.php?dir=10_Home&page=1&sublevel=0

Kit per la trasmissione dell'energia senza fili:
http://www.k-meyl.de/xt_shop/index.php?cat=c5_Kits---Devices.html

Un po di video:
https://www.google.com/search?q=dr.+mayel+tesla&ie=utf-8&oe=utf-8#tbm=vid&q=dr.+meyl+konstantin

Purtroppo nel vecchio mac in riparazione ho i video di un ricercatore Ucraino che ha realizzato la trasmissione di energia senza fili dagli studi e brevetti di Tesla.. Appena riavrò il mac li metto sul tubo e li linko..

MISTERO ha detto...

@Spaxio
Non è che in un qualche modo descrivete la stessa cosa con punti di partenza diversi?

http://www.meyl.eu/go/index.php?dir=15_Events&page=1&sublevel=0
http://www.meyl.eu/go/index.php?dir=47_Papers&page=1&sublevel=0

MISTERO ha detto...

@Berto
Spero di non farti arrabbiare, ho una stupida considerazione da fare, per riflettere tra capre tibetane.. :-))
Se Tesla era capace di produrre energia dall'etere, perché trasmetterla?
Cioè che senso aveva produrla gratis (era possibile produrla in qualsiasi parte del globo??) e trasmetterla quando sarebbe bastato replicare il sistema di produzione e utilizzarlo dove serviva?

mario massa ha detto...

@Alessandro Pagnini
@Bertoldo
"Controllare l'esperimento di Tesla? Chissà se Barone sarebbe disponibile...."

Metto anche il nome di Bertoldo anche se la richiesta è di Alessandro, perchè mi sembra che Bertoldo sia molto interessato all'argomento di questo post e un grande estimatore di Tesla (che certamente fu un grande tecnico) e mi sembra giusto coinvolgerlo.
Ho poca memoria, ma mi pare che di Barone parlammo già alcuni anni fa, ma non importa, possiamo riparlarne. La spiegazione di Barone del funzionamento dell'apparecchiatura da lui costruita è assolutamente corretta (accoppiamento capacitivo), per cui non capisco come possa essere fatta passare per una cosa su cui sia bene indagare. Mi stupisco soprattutto di Alessandro che evidentemente il link non l'aveva ancora aperto.

Rimarrebbe da analizzare quindi l'applicabilità "in grande" del principio dell'accoppiamento capacitivo, magari con l'utilizzo della ionosfera a cui Barone accenna.
Purtroppo mi dispiace deludere Bertoldo ma come hanno già detto Barney e Antonio quel sistema non ha alcuna applicabilità pratica ed è destinato a rimanere un bellissimo sistema dimostrativo di accoppiamento capacitivo, non scalabile a sistemi di interesse pratico e non potrà mai sostituire gli elettrodotti.

La spiegazione l'ha già data Antonio in forma molto concisa, ma è possibile anche una spiegazione più "banale" e approssimativa, ma probabilmente più comprensibile a un non laureato in elettronica. Diventerebbe piuttosto lunga, ma se la ritenete utile domani la scrivo.


Alessandro Pagnini ha detto...

@ Mario

Avevo dato uno sguardo, dal cellulare, a quello scritto polemico attribuito a Tesla, arrivando a leggere la prima pagina, poi la fatica dello schermo piccolo mi ha dissuaso :-)

Ho visto adesso quello che dice Barone, che non è nulla di che, in effetti, e le cose cominciano a tornarmi quando leggo:

"Al crescere della distanza si osserva che l'accoppiamento diminuisce e la potenza trasferita si riduce velocemente. Ho verificato che portando la distanza fra trasmettitore e ricevitore fin verso i 4m ... nel mio modello riesco ad accendere al massimo una lampada da 10W"

Il problema è che Tesla asseriva di poter fare molto meglio, sicuramente a distanze chilometriche, quindi mi chiedo se questo sia davvero il metodo usato da Tesla, ovviamente ammettendo che egli ci sia riuscito.
Se quella famosa automobile ha percorso svariate centinaia di chilometri e SENZA particolari e vistose antenne e certamente senza un buon contatto a terra (sembra che a bordo ci fosse una specie di dispositivo alimentato da una normale batteria), allora Barone sta su una falsa pista. O è leggenda, o Tesla aveva una tecnologia ben diversa a disposizione. Magari questo del trasferimento capacitivo è solo quello che ci è rimasto; solo una parte del lavoro di Tesla. Forse la più comprensibile, purtroppo però non utilizzabile praticamente sulle lunghe distanze. E poi saturare l'atmosfera di energia pronta ad accoppiarsi con qualcosa che, poggiato in terra, per qualche strano caso risulti abbastanza risonante con la frequenza utilizzata, lo vedrei decisamente pericoloso.

Comunque se Barone non è in grado di trasferire potenza almeno a qualche chilometro, inutile perdersi a far verifiche. Non è certo quello che si dice fosse riuscito ad ottenere Tesla. E, come ripeto, la cosa più impressionante per me, è quella di aver fatto viaggiare quell'auto e il principio utilizzato non poteva essere quello semplicisticamente riportato da Barone, di trasferire energia con un accoppiamento capacitivo, ma una generazione 'locale' di energia (come credo stesse subodorando Andrea).
Quindi, o sono novelle, o c'era ben altro.
Però temo che Barone non possa illuminarci su questo.

Dal momento che non so per certo come stessero davvero le cose, per evitare polemiche e di venire colpito da quello che considero 'fuoco amico', preferisco sospendere i miei interventi su Tesla. Tanto non sono in grado di dare effettivi contributi e invece rischierei di alimentare flame che non desidero.

Francesco Santandrea ha detto...

@Mistero

Ho dato una scorsa ai lavori di Meyl, sono interessanti ma troppo qualitativi,
le nostre ipotesi a partire solamente dalla forza di Lorentz e leggi conosciute trovano la lunghezza d'onda Compton dell'Elettrone e il raggio dell'atomo di Idrogeno con risultati precisi oltre a sesta cifra decimale, non è facile qui sul blog riuscire a spiegare.

bertoldo ha detto...

M M "Rimarrebbe da analizzare quindi l'applicabilità "in grande" del principio dell'accoppiamento capacitivo, magari con l'utilizzo della ionosfera a cui Barone accenna."

magari costruendo una nuova e vedere fino a che distanza può arrivare ?

mistero , neanche le tue conclusioni non sono una novità ... per ovvi motivi ...

bertoldo ha detto...

va che roba ! studiano anche le scie chimiche in stile haarp

bertoldo ha detto...

http://inhabitat.com/russian-physicists-launch-campaign-to-rebuild-teslas-wardenclyffe-tower-and-power-the-world/

bertoldo ha detto...

https://dublinsmick.wordpress.com/2015/06/08/tesla-wardcliffe-tower-prototype-finally-raised-by-moscow-based-physicists-leonid-and-sergey-plekhanov/

MISTERO ha detto...

Berto scusa forse non ho espresso bene la mia domanda..:-)
Ho visto alcuni filmati nei link che hai riportato.
Uno è molto inquietante a mio avviso, questa globalenergy etc, che vuole mettere torri ovunque. A me sembra una esagerazione, ma penso possano esistere altre aplicazioni e altri scopi oltre al "semplice" fatto di trasportare energia. Non pensi anche tu?

bertoldo ha detto...

ma non mi dire ... quello è il tuo campo o no ?

bertoldo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
bertoldo ha detto...

"MISTERO ha detto...

@Berto
Spero di non farti arrabbiare, ho una stupida considerazione da fare, per riflettere tra capre tibetane.. :-))
Se Tesla era capace di produrre energia dall'etere, perché trasmetterla?
Cioè che senso aveva produrla gratis (era possibile produrla in qualsiasi parte del globo??) e trasmetterla quando sarebbe bastato replicare il sistema di produzione e utilizzarlo dove serviva?
18 ottobre 2015 18:25 "
Perchè è la trasmissione che incrementa la potenza disponibile . poi hai citato meyl ma o fai finta di non leggere o non capisci cosa c'è scritto ...

bertoldo ha detto...

letto bene ? dal 500% al 1000% !

giorjen ha detto...

https://www.bbvaopenmind.com/en/teslas-inventions-fact-or-fiction/
g

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