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martedì 27 ottobre 2015

A proposito del professor Corrado Malanga...

"Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, 
di quante tu ne possa sognare nella tua filosofia".

È comparso su 22 passi per la prima volta ieri e già comincio ad amare quest'uomo! :-)
Grazie per avermi invitato innanzitutto. 
Mi capita abbastanza raramente in questi ultimi anni di venire a fare qualche conferenza un po' più giù di Roma... io abito a Pisa e quindi non posso essere dappertutto, ma bisognerebbe andare anche in Sicilia... in Sardegna ci sono stato tante volte... e allora venire qui oggi per me è anche l'occasione per aprire un dibattito anche con la gente di qua. 
Guardate... diciamocelo subito, io faccio il docente di chimica organica: ve lo immaginate in Dipartimento la gente con che faccia mi guarda quando sanno che io sono quello degli UFO? Eh, diciamocelo subito: ti guardano in modo strano! Perché? Ma d'altra parte - sapete - io ho anche cinquanta pubblicazioni sul London Chemical Society inglese e quindi da un punto di vista di pubblicazioni scientifiche nel mio ramo, purtroppo, ce ne ho tante e ho una grande credibilità dal punto di vista chimico, cioè io faccio il chimico organico. Allora come mai io che faccio il chimico organico, che ho la credibilità a livello universitario nel mio lavoro, poi divento non credibile quando parlo di UFO? Posso essere pazzo a metà
Ecco, questo è subito l'inizio, perché va capita una cosa importante, che questo discorso degli oggetti volanti non identificati è un discorso che la gente non fa perché è un discorso scomodo... (Corrado Malanga, Napoli 2007)
Questo era solo l'incipit. Youtube ci permette di seguire l'intera conferenza (2 ore e 15 minuti) che il prof. Malanga tenne a Napoli 8 anni fa. Buona visione.



Pazzo a metà? No, soltanto molto più lucido dei colleghi mainstream che lo guardano in modo strano! :-)

216 : commenti:

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mario massa ha detto...

@domenico canino
Ho guardato il link indicato da Mauro Elia, e ho letto: " il sistema sessagesimale è ancora l'unico perfetto nelle scienze celesti, nella registrazione del tempo e nella geometria (dove un triangolo ha angoli la cui somma è 180 gradi, e il quadrato ha angoli per un totale di 360 gradi). Nella geometria teorica e in quella applicata (come la misurazione dell'area dei campi) questo sistema rende possibile il calcolo di aree di forme diverse e complesse, il volume di recipienti di ogni tipo (adatti a contenere cereali, olio o vino), la lunghezza dei canali, o la distanza tra i pianeti."

Davanti a certe assurdità, inutile tentare un dialogo. Pensa che per me proprio il fatto che i Sumeri usassero un sistema sessagesimale è la dimostrazione che qualche antico uomo sviluppò con grande fatica una matematica primitiva: quale civiltà così evoluta da arrivare a noi con astronavi avrebbe insegnato un sistema così arcaico che nei calcoli richiederebbe 60 simboli diversi e che noi purtroppo ci tiriamo ancora dietro come una palla al piede? Non pensi che fin da allora l'uomo avesse esattamente la nostra intelligenza?

Silvio Caggia ha detto...

Non pretendo di rispondere pienamente alle domande Q1 e Q2, non sono addentro al mondo sumero, porto solo il mio contributo da informatico emerito.
Quel numero, che i sumeri rappresentavano come
1 0 0 0 0
doveva suonare a loro come a noi suona un miliardo, o un milione per il signor Bonaventura.
Cercare un significato fisico a quel valore o è ammettere una incredibile coincidenza o è supporre che li stesso sistema di numerazione sessaggesimale sia stato costruito al fine da rappresentare quella misura fisica. Che mi sembra la tesi di quel link. Che presuppone che il sistema di numerazione sia stato costruito intorno al valore 3600 che sarebbe il numero di anni terrestri che ci metterebbe il pianeta Nibiru a compiere la sua orbita.
Il che implicherebbe che tale sistema numerico sia stato imposto dai Nibiruani ai terrestri, ma solo ai terrestri, perché 3600 è appunto un numero che relaziona le orbite terrestri con quelle di Nibiru...
Un po' scomodo dare un sistema di numerazione diverso per ogni civiltà che si incontra...

Forse ha più ragione chi vede in quel numero non una misura di tempo ma una misura adimensionale di spazio...
Immaginando che avessero capito che la terra sia tonda, potrebbero aver creato un sistema di coordinate spaziali basato su una suddivisione della circonferenza terrestre il 360 gradi, a sua volta suddivisi in 60 minuti primi, poi 60 minuti secondi, ed infine in 10 decimi di minuti secondi.
360*60*60*10 fa appunto quel numero lì.

Silvio Caggia ha detto...

Il numero rappresenterebbe quindi il tutto, che poi discendono le varie parti come frazioni.
Nota che lo puoi applicare al pianeta terra come ad ogni altra cosa. Ma nel caso del pianeta terra la misura che otterresti dell'arco sotteso al valore unitario sarebbe qualcosa intorno ai 3 metri, una misura molto umana, ottima per un sistema GPS.

Unknown ha detto...

@mario massa
Sono d'accordo con te, l'intelligenza degli uomini era sempre la stessa anche allora; solo che qui non è questione di intelligenza, ma di tempi necessari affinchè essa si esplichi; a me delle fesserie di Sitchkin, degli alieni del pianeta nibiru, non interessa nulla; sono forzature che ha fatto lui, fanta-archeologia, non c'è traccia negli scritti antichi di molte cose che dice, sono sue interpretazioni; io sono molto più ortodosso, faccio dire e fare ai sumeri, quello scrivevano e DISEGNAVANO sulle tavolette; e continuo a pensare, se me lo permettete, che qualcosa non quadra; se voi vedete i calcoli degli uomini del paleolitico e del neolitico, sono dei segnetti banali sulle pareti delle grotte, dei disegnini primordiali, veramente come uno se li aspetterebbe da un primitivo; poi IMPROVVISAMENTE , arriva in Mesopotamia, non si sa da dove, una popolazione che definisce sè stessa SAG-GIGA teste civilizzate ( e non teste nere); ed il suo territorio KI-EN-GIR la terra dei signori civilizzati, per ben distinguersi da tutte le popolazioni che erano nell'area prima di loro, amorrei, elamiti, tutte tribù nomadi che vivevano di sola caccia e raccolta e vivevano nel fango come animali (leggere la bella descrizione dei primitivi in Gilgamesh). In soli 100 anni inventano, senza che ci sia stata nessuna lenta evoluzione, ruota, canali d'irrigazione con sistemi complessi, la città come aggregato di case in mattoni, con le mura e le difese, il carro (anche da guerra) l'aratro, il sistema sessagesimale, la birra (grazie per la birra), il vino, la scrittura, la contabilità, etc. Scusate ma io alle favole non ci credo.

Silvio Caggia ha detto...

@Domenico Canino
Non confondiamo la Storia con la cronologia dei fatti.
La storia la fanno i vincitori e cancellano attentamente ogni traccia contraria ai loro interessi.
La storia è scritta dagli uomini, la cronologia dei fatti non è necessariamente esclusivamente umana...
Noi pensiamo che le uniche civiltà le abbiamo create noi umani e che prima di noi c'erano solo bestie, esattamente come la società maggioritaria cerca di cancellare ogni traccia dei popoli naturali che conquista.
Ma questa è solo la Storia, quella che ci raccontano per il nostro quieto vivere e pensare, la cronologia dei fatti magari è tutta un'altra...
Ed infatti ogni tanto qualcuno trova un oggetto OOP (out of place) e si gratta la testa perché lo confronta con la Storia e non con la cronologia dei fatti.
Se potessi mettere assieme la reale cronologia dei fatti scrivere si magari tutta un'altra Storia, ma non sarebbe una mera azione fine a se stessa, una Storia diversa cambia l'individuo e la società... Può essere rivoluzionaria quanto una nuova forma di energia, per cui...
L'avevi visto Cloud Atlas?

Unknown ha detto...

@Silvio
La storia si fa con i reperti, e non con i miti, e le favole, ed i racconti dei vincitori come giustamente dici tu. Io parto sempre dai reperti, più che dai racconti. E spesso ci sono reperti non incasellabili nei mosaici pre-costruiti, ed è proprio quello il divertimento, quando salta fuori una tessera che scombina il mosaico. Infatti non mi appassiona mai l'archeologia deja.vu, del già visto. Ecco a studiare i Sag-Giga, mi diverto moltissimo. DI loro non si riesce a spiegare quasi nulla, con gli strumenti classici. I sigilli con i disegni di oggetti volanti del mio ultimo post, sono reperti non favole, poi sta agli occhi di chi li guarda dare l a giusta interpretazione. Lì è davvero questione di talento per queste cose, e non tutti ce l'hanno.

mario massa ha detto...

@domenico canino
Sono contento che si possa parlare seriamente lasciando da parte le assurdità di quel link.
Mi pare che la cosa che più ti lascia perplesso sia il fatto che in pochissimo tempo (3 o 4 generazioni da quanto scrivi) sia comparso un popolo che in quel poco tempo ha sviluppato una cultura vera e propria, non molto dissimile da quelle che ritroviamo migliaia di anni dopo.
Io non ho risposte non essendo uno studioso di queste cose, ma hai mai pensato che anche la cultura possa seguire una legge di sviluppo simile all'evoluzione puntuale? Dal momento che anche allora avevano la nostra stessa intelligenza, può essere comparso un uomo che ha fatto fare un salto epocale, esattamente come una mutazione genetica ha più volte fatto sugli organismi viventi. E come l'evoluzione si basa sul fatto che ogni modifica del DNA viene memorizzata e se vantaggiosa tende a mantenersi e essere la nuova base per una successiva mutazione, una volta iniziato il percorso di evoluzione culturale ad opera di un solo uomo, i passi successivi si sono susseguiti a ritmo esponenziale, ma sempre lì da dove erano cominciati. Ovviamente nei limiti delle conoscenze tecniche di allora, molto modeste, che portano prima allo sviluppo di una cultura non tecnica, ma scientifica (matematica, geometria, astronomia). Per lo sviluppo tecnico dovranno passare molte migliaia di anni e tante scoperte, spesso casuali. Anche il fatto che avessero conoscenze scientifiche, ma non tecniche è per me motivo di ritenere falso che il loro sviluppo sia derivato da conoscenze fornite da alieni.

Unknown ha detto...

@Mario Massa
In realtà non sappiamo perchè ci sia stato questo salto quantico di civiltà. Potrebbe benissimo essere andata come affermi tu, avendo loro la stessa nostra intelligenza, hanno solo avuto la fortuna ed il merito di fare dei passi in avanti decisivi, anche in modo casuale come accaduto in altre epoche della nostra civiltà. Mi potrebbe andare bene se ci fosse stato un progresso in UN SOLO ramo della conoscenza o della tecnica, chessò avessero per caso inventato l'aratro don un pezzo di legno a punta. Oppure per caso visto un tronco rotolare ed inventato la ruota. Oppure tagliare una torta a fette ed inventato il sistema sessagesimale. Oppure aver fermentato l'uva e fatto il vino. Oppure aver fermentato cereali e inventato la birra. Oppure aver visto un rivolo d'acqua uscire da un fiume e creato i canali artificiali di irrigazione con sistemi idraulici di chiusa. Oppure aver visto un guscio di noce rovesciato galleggiare sull'acqua ed inventato la nave. E poi aver visto le foglie di una lbero gonfiarsi al vento ed inventato la vela per farla viaggiare. E poi durante le lunghe notti primitive delle steppe mesopotamiche aver osservato il cielo e visto e disegnato sui sigilli quasi tutti i pianeti. E poi per caso avendo visto una impronta di un piede nel fango inventato la scrittura con uno stilo sulle tavolette di argilla. E poi vistisi perennemente ingrifati inventarono i templi sacri con le prostitute. E poi avendo visto come il fango per caso si seccava al sole, decisero di inventare le case fatte di mattoni, de di lasciare le grotte e le capanne, e già che c'erano inventarono anche le mura di cinta difensive della città, così tanto per gradire.Oppure...

mario massa ha detto...

@domenico canino
Se accetti che l'uomo di allora avesse la nostra stessa intelligenza, non puoi stupirti di quanto tu stesso scrivi. Può lasciare perplesso che tante invenzioni vengano proprio dai sumeri, ma occorre pensare che se un popolo è ben governato, vive in una zona fertile e a clima mite, molte persone avranno modo di dedicare parte del loro tempo a pensare, inventare, fare arte, ecc. e lì è più probabile che nascano le invenzioni più "ovvie" o semplici (ruota, barca, vela, ecc). Che poi tutte le invenzioni vengano dai sumeri è chiaramente falso: per esempio il bronzo lo si trova in ambiente sumero solo 4 secoli dopo che altri lo stavano già usando e anche gli egizi lo utilizzavano già da più di 2 secoli. Dici che hanno inventato il mattone, ma mi pare una diretta conseguenza del fatto di avere a disposizione tutta l'argilla che volevano e di avere inventato (questa sì che è una invenzione fondamentale) la scrittura sulle tavolette e che questa abitudine li ha probabilmente portati presto a scoprire che se cotte le tavolette diventavano impermeabili e durature: il passo verso il mattone, in mancanza di pietra è breve. Così tutte le invenzioni che hai elencato vengono, come tu stesso hai scritto, dall'osservazione di ciò che li circondava. Puoi dirmi una invenzione sumera di cui abbiamo una documentazione che non possa essere dedotta dall'osservazione di ciò che ci circonda (per esempio la bicicletta:-)? All'inizio era facile pensare di realizzare qualcosa di innovativo, ma era difficile realizzarla perchè mancavano gli strumenti e a volte le motivazioni. Poi si è passati al contrario: c'erano gli strumenti, ma era difficile pensare a qualcosa di innovativo perchè ciò che era rimasto da scoprire non era più così evidente in natura (siamo dovuti arrivare a Maxwell per pensare alle onde elettromagnetiche e solo 30 anni dopo Marconi riuscì a trasmetterle e riceverle a grande distanza). Oggi sembra che siamo tornati come allora: abbiamo in mente cosa realizzare (esempio l'auto che non inquina o la fusione nucleare controllata), ma non abbiamo ancora la tecnologia per riuscirci. E tu mi dirai: ci ha penzato Rossi! :-)

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Mario

"... E tu mi dirai: ci ha penzato Rossi! :-) .."

Speriamo, almeno! :-D

Unknown ha detto...

@mario massa
E' un piacere discutere con te perchè non svicoli, non parli di patate quando si discute di cipolle, che è lo sport preferito dei disinformatori di professione. Diversamente da me tu pensi che piano piano una cosa è venuta fuori dall'esperienza empirica, un'altra da una intelligenza provvida che osservava un fenomeno, un'altra dalle condizioni ambientali e dalla disponibilità in natura dei materiali, etc. Tutte cose condivisibili, se prese singolarmente. Il problema, oppure il fascino per me, della civiltà Sumera è che tutte queste cose insieme è improbabile che siano accadute in un solo posto del pianeta comprendente la Mesopotamia, la valle dell'Indo, e l'Egitto, di 5300 anni fa. Capisci che tutte le tre civiltà egizia, india di Mohenjo Daro, e sumera, sono nate pressochè nello stesso tempo ed hanno dato una svolta alla civiltà. Non credo che in molte altre aree in tutto il pianeta queste condizioni non fossero altrettanto buone. Ma è successo lì e non altrove. Ed in un lasso di tempo molto piccolo circa 100 o 200 anni. Se fosse andata come dici tu, questi progressi sarebbero stati molto più lenti e graduali, chessò in Brasile avrebbero inventato la ruota, in Belgio la barca a vela, in Olanda i canali d'acqua, in Cina i mattoni essiccati al sole ed in Australia l'aratro trainato da un megacanguro; e tutto questo in epoche diverse e lontane tra loro anche qualche millennio. Non è andata così, ed io cerco di fare il Reverse Engeneering delle conoscenze e e tecnologie mesopotamiche per capire perchè la civiltà è cominciata a Sumer.
La mia ipotesi di studio, tutta da dimostrare, è che sia RICOMINCIATA a Sumer, dopo la grande catastrofe denominata dai miti antichi "il diluvio". Lavoro per dimostrarlo, certo che se mostro i sigilli sumero-accadici con i disegni di oggetti volanti con i cavi che scendono su stazioni di ricarica , e mi si dice che sono alberi simbolici sotto dischi solari, allora mi toccherà trovare i pezzi di una astronave.

mario massa ha detto...

@domenico canino
"allora mi toccherà trovare i pezzi di una astronave"

Capisco che quando gli altri ti dicono che ciò che per te è una "dimostrazione" in realtà può essere spiegato in modo "normale" la cosa possa essere frustrante, ma credo che solo le pistole fumanti (i pezzi dell'astronave, come dici tu in questo caso) possano far cambiare rotta di 180° al pensare comune, e credo che sia giusto così. Quindi nulla in contrario che qualcuno convinto di una cosa cerchi in tutti i modi le prove, purchè non pretenda di decidere lui quando le prove sono sufficienti. Se le opinioni non cambiano, per me significa solo che le prove non sono convincenti o il modo di riportare le "prove" non è adeguato e, come mi pare tu stesso dici, tocca a voi lavorare più alacremente per far vincere la vostra visione dei fatti, senza incolpare complotti o cose simili. Sono convinto che per quanto una tesi sia "eretica", se è supportata da prove ferree alla lunga vince. Ci vorrà pazienza, ma vince.
Vale per gli alieni (o civiltà antiche e dimenticate) come per la FF. Per cui se ci credi veramente, non ti arrendere.

Unknown ha detto...

@mario massa
Grazie dell'incoraggiamento, trovare una astronave con il mio vecchio cercametalli è dura! Ferri di cavallo, lattine di carne in scatola, tappi di birra, quanti ne vuoi, ma astronavi sinora nisba. Ah, una volta ho trovato pezzi di un trattore anni 50, ma non è proprio lo stesso. Ad maiora.

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Mario
@ Domenico

Questo è discutere, bravi! :-)

MISTERO ha detto...

@MISTERO
Come volevasi dimostrare: Barney ti ha praticamente dato del matto!
Che avevo detto? ;)


@Daniele
Come Volevasi Dimostrare se permetti lo scrivo io.
A distanza di pochi mesi dalla storia inventata sull'impinato alieno, i commenti a tal proposito, utilizzati solo al fine di screditarmi, offendermi, etc, si perdono in vari blog, i soliti.
;-))))
Questo dimostra:
a) che sono oggetto di persecuzione
b) che ci sono persone intente a danneggiarmi
c) che chiaramente credono alle bufale quando gli tornano utili
d) che non sanno più che pesci pigliare..

Ahahahahahahaahaha
Secondo voi Tom è il gomblottista e sciachiamista e caro amico del contattato dagli alieni?
http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2016/02/28/ambasciatore-delle-cat-e-del-messia/comment-page-1/#comment-1013252

il sunto del dossier compilato da Rampado (il suo amico, visitato dagli alieni)
http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2016/02/28/ambasciatore-delle-cat-e-del-messia/comment-page-1/#comment-1013276

http://www.cobraf.com/showimage.php?image=/forum/immagini/R_123617725_3.gif
http://www.cobraf.com/forum/topic.php?reply_id=123482996&topic_id=5747&ps=20&pg=4&sh=0

E poi siamo noi che crediamo agli UFO.. :-)))))

gelin ha detto...

Una visione critica di Malanga https://sites.google.com/view/malanga-ojo-critico/malanga-traduzione-online?authuser=0

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