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martedì 14 aprile 2015

Francesco Celani all'ICCF19 (Sessione Poster): Osservazione di correnti macroscopiche e anomalie termiche ad alta temperatura da eterostrutture di metalli su fili di Costantana lunghi e sottili immersi in atmosfera di Idrogeno


(Post di SPAXIO)

Francesco Celani, primo ricercatore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, pioniere della fusione fredda, in questi giorni ha presentato all'ICCF19 di Padova un poster riassuntivo sugli ultimi sviluppi di anomalie termiche ed elettriche misurate su fili di Costantana nanostrutturati (composizione: Rame 55%, Nichel 44%, Manganese 1% più tracce di Ferro fino allo 0.5%).

Le prime misure di correnti macroscopiche anomale sono state rilevate su singoli fili di conduttore e risalgono al Giugno del 2014, non sono riconducibili all'effetto Seebeck che necessita com'è noto di due conduttori metallici di diversa composizione.

I fili sono lunghi circa un metro e hanno uno spessore di 100 e 200 micron, vengono nanostrutturati superficialmente attraverso un procedimento messo a punto dallo stesso Celani presso i Laboratori dell'Istituto di Fisica Nucleare di Frascati con il contributo di colleghi esterni.

Le misure di corrente elettrica sono state eseguite su fili nanostrutturati, elettricamente isolati tra loro con guaine in vetro borosilicato (appesi nel gergo elettrico). Per fugare ogni possibilità di errore, dette misure sono state effettuate anche con strumenti a batteria non connessi alla rete elettrica.

Per gli opportuni approfondimenti si può scaricare il poster in formato .pdf dal seguente link:


49 : commenti:

Daniele Passerini ha detto...

@SPAXIO
Grazie infinite amico mio.

Alessandro Pagnini ha detto...

A proposito di Celani, ma le repliche dei suoi esperimenti con i fili di costantana, eseguite dal MFMP, che risultati hanno dato? C'è stata qualche verifica positiva, anche minima?
Perchè se così non fosse, la prudenza sarebbe d'obbligo nel prendere per buoni questi dati. Diciamo che almeno converrebbe aspettare la prima replica positiva. Già Parkhomov non si capisce più se ci è o se ci fa, cerchiamo di non imitarlo anche in Italia.
Comunque Celani mi pare persona per bene, non uno di cui si potrebbe mai sospettare di manipolare grafici, tuttavia ribadisco che i suoi precedenti annunci NON hanno trovato, per quanto ne so, riscontri terzi. Quindi, cauta soddisfazione, ma piedi per terra! :-)

Francesco Santandrea ha detto...

@Daniele

Grazie a te e a tutti gli amici che partecipano a questo meraviglioso blog.

Francesco Santandrea ha detto...

@Alessandro Pagnini

mi è arrivata ora da Celani una email che precisa riguardo repliche da parte di terzi:

... Dal 24 al 27 Luglio 2014 Mathieu Valat, uno dei co-fondatori del MFMP, è stato nei Laboratori di Frascati proprio per VERIFICARE la realtà della imprevista scoperta.

* Ha avuto COMPLETA LIBERTA' di azione.
Ha modificato hardware e software dell'apparato.
Dopo 2 giorni di intenso lavoro, anche con altri 3 testimoni esterni competenti in elettronica, ha concluso che il fenomeno è reale anche se non facilmente spiegabile.

* Per rimanere nel tema, recentemente, utilizzando la NUOVA configurazione di fili con mini-nodi (diametro del buco<0.5mm), 16 nodi con lunghezza totale iniziale del filo di 110 cm, nel caso in cui i nodi siano "liberi", cioè SENZA l'aggiunta localizzata del ferro, si è ottenuta una tensione anomala massima di circa 900 microvolts.

Nel caso dell'altro filo con aggiunta LOCALIZZATA di Ferro DENTRO (per la maggior parte) i nodi, la tensione massima è stata di oltre 2100 microvolts.
La resistenza dei fili era dell'ordine di 18 Ohm.

* Riguardo la verifica delle anomalie termiche con la seconda tipologia di fabbricazione dei fili (nodi e ferro), ieri vi sono stati i primissimi riscontri positivi da dei Colleghi Svizzeri.

Chiederò l'autorizzazione a diffondere i loro risultati.

Francesco Celani

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Spaxio

Grazie! Questo mi conforta parecchio e ne sono felice anche per lo stesso Celani.

Se le sue affermazioni non avessero trovato un riscontro, sarebbe stato ancora peggio sia per lui, che per tutti gli altri ricercatori LENR.
Vicende negative, si ripercuotono su tutto il settore e danno fiato ai negazionisti e per il bene della ricerca, bisogna essere estremamente cauti.

Mi piacerebbe che le sue ricerche producessero, invece, qualche interessante risultato, condiviso e verificato, perchè questo farebbe andare di traverso il boccone a chi si bea che gli abbiano chiuso il laboratorio.

Poi bisognerà capire la natura di quella tensione, peraltro minima (2,1 mV al massimo), ma comunque già il fatto che non trovino motivi conosciuti per giustificarla, è di notevole interesse.

Appena ci sono notizie dagli svizzeri e se Celani le può diffondere, faccelo sapere.

andrea.s ha detto...

@ A. Pagnini

Martin Fleischmann Memorial Project "Yes, in Celani cells we saw evidence of up to 12.5% over 2 years ago. "

Per i miei gusti COP 1.13 è troppo prossimo all'incertezza di misura.

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Andrea s."...Per i miei gusti COP 1.13 è troppo prossimo all'incertezza di misura. ..."

Sì, infatti su quei risultati non ci si può basare. Ti possono spingere a continuare le ricerche per vedere se è possibile incrementarli e quindi uscire dall'incertezza, ma non ti consentono di cantar vittoria.
Per questo mi preoccupo che stavolta Celani possa supportare le affermazioni con dati solidi, perchè altrimenti rischia di dare argomenti a chi non gli vuole molto bene e qualche nome in testa ce l'ho! ;-)

Francesco Santandrea ha detto...

@andrea.s.

Anche il primo motore elettrico a campo magnetico rotante di Galileo Ferraris aveva pochissima coppia, ma non per questo in pochi anni di sviluppo permise la rivoluzione industriale del novecento

http://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_rivoluzione_industriale

ed ancora ad una conferenza sulla ff di un paio di anni fa Antonella De Ninno presentò una relazione che illustrava come i primi risultati di Enrico Fermi sull'energia atomica mostravano eccessi di Energia piccolissimi se non ricordo male molto minori dello 0.1 %,

se poi Celani fosse stato aiutato da chi di dovere, anzichè essere stato più volte sotto minaccia di chiusura del suo laboratorio, avrebbe sicuramente ottenuto dei risultati migliori, che credo comunque non tarderanno ad arrivare

Hermano Tobia ha detto...

@SPAXIO

Grazie per gli interessanti e positivi aggiornamenti, nell'attesa di buone nuove dalla Svizzera.

Avrei una domanda ... secondo te i risultati di Celani hanno connessione con l'epicatalisi di Sheehan (1) ?

http://www.researchgate.net/publication/263004066_Experimental_Test_of_a_Thermodynamic_Paradox

Alessandro Pagnini ha detto...

@ spaxio

D'accordissimo. Questi risultati non tolgono i dubbi, ma stimolano perlomeno ad andare avanti. Se dovesse raggiungere un COP > 1,5 misurato da persone capaci, credo che rimarrebbero pochi dubbi.

Il fatto che avrebbe dovuto essere aiutato e non spintonato ai margini della ricerca, non si ribadirà mai abbastanza.
Il problema di Celani, è che opera in un settore che va contro i paradigmi scientifici operanti e in cui si è visto di tutto e che spesso viene confuso con le macchine gravitazionali a moto perpetuo, i motori magnetici (sempre a moto perpetuo), le sparate di Keshe, ecc...
Non è così, ma purtroppo se ottieni un effetto risibile di attenuazione di un sintomo, magari con un trial clinico 'addomesticato', ti consentono di mettere sul mercato un medicinale che puoi sostenere si sia dimostrato efficace contro qualche patologia e magari ci fai soldi a palate anche con i fondi del SSN, invece le LENR non piacciono a nessuno, perchè SEMBRA che distruggano delle certezze acquisite, rischiano di mettere in crisi un modello economico e di far emergere una nuova generazione di scienziati cresciuti a pane e LENR, che potrebbero minacciare equilibri accademici consolidati.
Se le LENR avessero alle spalle una teoria precisa e non invisa, probabilmente ci sarebbe maggiore facilità nell'ottenere sostegno, ma le cose non stanno così e quindi su questo fronte bisogna essere molto più rigorosi e attenti, perchè hai tutti i fucili puntati addosso

bertoldo ha detto...

quella dei nodi di ferro mi ricorda che il tizio del brevetto del fotovoltaico , chiaccheroni , interpone dopo 12 diodi uguali , uno diverso per limitare la corrente .Come in alto cosi in basso ?

bertoldo ha detto...

quindi dovrebbe bastare il variare dei nodi di ferro per cercare di trovare una soluzione ottimale , oppure sostiruire il ferro con altro , magari del carbonio ?

Mauro elia ha detto...

Con tutto il rispetto per chi fa ricerca ed è preparatissimo..
Poi, lo prometto, non lo dirò più (anche perchè non posso dimostrarlo)
io credo che il Prof Celani abbia davvero un risultato positivo, ma siccome è un pochino esiguo, insisto ad evidenziare la semplicissima relazione diretta tra quantità di atomi coinvolti e amplificazione del fenomeno
L'effetto tunnel (si, mi sono fissato) è una probabilità esigua bisognerebbe aumentare notevolmente la quantità di atomi che interagiscono (magari con qualche catalizzatore che io non sono in grado di suggerire)
Con sta roba, non insisterò più...promesso!

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Mauro
"...L'effetto tunnel (si, mi sono fissato)..."

Ma no, ma che vai a pensare! ;-) :-D

Mauro elia ha detto...

@ Alessandro Pagnini
Sai una roba? è da quando ho diciotto anni (adesso ne ho 48) che frequento casino e gioco alla roulette francese.. in tutti questi anni non mi sono rovinato (non ancora), non dico di essermi arricchito, ma qualche "sfizio" me lo sono tolto.. ho acquisito una certa "esperienza" sugli avvenimenti aleatori..

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Mauro
Ecco, in questo benedetto paese l'unico modo di far quadrare i conti, mi sa che è proprio il tuo! ;-)
Non è che potresti inviarmi qualche influsso benefico, magari? :-D

F.C. ha detto...

@ Andrea s.
"Per i miei gusti COP 1.13 è troppo prossimo all'incertezza di misura."

Dipende dall'incertezza di misura.

Mauro elia ha detto...

@ Alessandro Pagnini
Ho provato tutti i metodi matematici possibili.. ma a gioco lungo il casino prende il sopravvento.. bisogna solo contare sull' affinamento dell' intuito (culo) però non so come insegnartelo..

Marcello ha detto...

@Alessandro

Non c'è bisogno di influssi benefici per vincere alla roulette, basta applicare un rigoroso metodo scientifico :-)
Puoi trovare maggiori informazioni qui:
https://www.youtube.com/watch?v=kbWX9PoxUXU

Silvio Caggia ha detto...

@Mauro Elia
C'è un modo infallibile: far sembrare che è la prima volta che giochi e sprizzare entusiasmo ed ignoranza del gioco come una adolescente.
Ovviamente appena vinto (cifre esigue) devi cambiare tavolo se non proprio casinò. :-)

Altro trucco è andarsene. È scientificamente provato che chi gioca fino a finire i soldi con cui è entrato esce in perdita. :-)

Per certi aspetti può essere una forma di "risparmio"... Conoscevo una famiglia di esercenti che andava tutte le settimane e puntualmente ci rimetteva quella cifra x, però ogni tanto ne usciva con la cifra nx, grazie alla quale riusciva a togliersi degli sfizi che costavano più di x e psicologicamente non erano proprio in grado di conservare per una settimana il valore x ed accumularlo per arrivare a nx. Quindi per loro il gioco funzionava come forma di risparmio forzoso con incasso random. :-) (lo so che se avessero avuto la capacità psicologica di metterli in un barattolo sarebbe stato più semplice, conveniente e soprattutto sicuro, ma l'uomo è fatto così...)

Mauro elia ha detto...

@ Silvio Caggia
C'è un modo infallibile: far sembrare che è la prima volta che giochi e sprizzare entusiasmo ed ignoranza del gioco come una adolescente.
Ovviamente appena vinto (cifre esigue) devi cambiare tavolo se non proprio casinò. :-)
C'è anche del vero in questo..
Sai benissimo che la roulette francese è un gioco squilibrato a favore del banco per la presenza dello 0, il numero in pieno per esempio te lo pagano 35 volte la posta (1 è la tua fiches) anzichè darti 36 oltre la tua in caso di evento favorevole.. ti chiedi come sia possibile perdere cifre anche molto consistenti a fine serata al posto di perdere "solo" la sommatoria di tutte le "tasse di gioco" (sempre rappresentata dalla non equità tra il pagamento e la probabilità reale del evento..) considera che sulle chance semplici, rosso e nero, la tassa viene dimezzata..
un metodo per così dire "esoterico" come nel tuo esempio da sicuramente dei frutti migliori..

bertoldo ha detto...

misura led ricambio faro la cosa strana è che a contatto con il marmo mi da 21,89 v circa mentre se lo alzo appena mi dà 6-7 volt al massimo e dipende dall'inclinazione . Che ne pensate ?

bertoldo ha detto...

ricambio di un faro a led

Silvio Caggia ha detto...

@Mauro Elia
Meglio il mio metodo "assolutamente scientifico" per vincere al superenalotto, peccato che Lottomatica si oppone alla mia sperimentazione... :-(
Ogni tanto lancio un appello se qualche funzionario Lottomatica con ambizioni scientifiche magari mi leggesse e volesse collaborare e poi magari scrivere insieme un paper scientifico sui risultati... :-)

Mauro elia ha detto...

@ Silvio Caggia
Se non stavi scherzando sarebbe bello leggere il tuo lavoro, magari lo pubblichi qua..
Dando per buono il tuo metodo, non mi sembra strano che a Lottomaitca non interessi :-)

Mauro elia ha detto...

@ Silvio Caggia
Il modo migliore per vincere al Superenalotto sarebbe quello ipotetico di aver creato tu in prima persona il software che lo gestisce...

bertoldo ha detto...

il modo migliore di vincere a superenalotto è conoscere qualcuno di potente ... ti danno i numeri prima ... da quando l'estrazione è "elettronica" si vince una volta al mese , impossibile matematicamente e quindi è solo una distribuzione di soldi con metodi strani ...non aggiungo altro

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Bertoldo
Non ho capito cosa cerchi di misurare. Non ho pratica di moduli a LED, ma non riesco ad immaginare perchè dovresti misurare una tensione su un modulo disconnesso dall'alimentazione. Oppure ha un batteria interna? Ma da quello che ho letto non mi pare.

Salvatore Boi ha detto...

@Pagnini
@Bertoldo (DATte FOco, heheheheh ;-) )

Sbaglio o i led godono di una certa reversibilità: corrente elettrica <==> flusso fotonico? Ovvero se gli alimenti emettono luce, se gli illumini generano una tensione....

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Salvatore
@ Bertoldo

Ma stai cercando di fare quello che ipotizza Salvatore?
Vuoi fargli fare da generatore?

Salvatore Boi ha detto...

@Bertoldo

Secondo me il marmo funge da buon dissipatore (di elevatissima inerzia termica), quindi mantenendo la matrice led ad una più bassa temperatura gli si riduce il "rumore termico" che funge invece da ostacolo (introduce una componente resistiva funzione della temperatura) che aumenta all'aumentare della temperatura. E' un fenomeno avverso anche per i moduli fotovoltaici, che perdono resa all'aumentare della loro temperatura operativa. .

bertoldo ha detto...

@Pagnini volevo solo misurare se quell'effetto del brevetto è vero o no . Come tensione mi sembra che ci siamo , ma quanto agli ampere che si riescono penso proprio che siano poche centinaia di millliampere , visto che ne assorbe al massimo 700ma a 32-34 volt .
@Boi
Ho misurato l'effetto con un'altro diodo led da 100 watt e la risposta è più costante e funge sia con che senza marmo allo stesso modo ... comportamento strano . Il diodo in foto non è da 50 watt ma da 20 .
Senza luce solo con quella naturale in ombra da 13-15 volt ... abbastanza interessante .
"@Bertoldo (DATte FOco, heheheheh ;-) )" era una risposta ad un troll di qualche anno f(ò)a ...

bertoldo ha detto...

ovvio che quei diodi sono 20-30 sulla stessa basetta da 4x4cm collegati in che modo non sò , se in serie o in parallelo .

Alessandro Pagnini ha detto...

@ bertoldo
"...volevo solo misurare se quell'effetto del brevetto è vero o no..."

Ahahahah....diavolo d'un bertoldo! ;-)

mario massa ha detto...

@Marcello
@Alessandro
@Silvio
"Non c'è bisogno di influssi benefici per vincere alla roulette, basta applicare un rigoroso metodo scientifico :-)"

Vi sembrerà strano ma il metodo c'è e un amico che lo ha applicato a lungo ha guadagnato anche dei bei soldini. I casinò lo sanno e se esageri ti invitano a smettere.
Occorre elevata velocità di calcolo mentale e ottima vista, per cui pochi lo possono utilizzare.
Purtroppo ho solo il PDF e non il link alla trattazione matematica (Roulette Physics - J.I. Eichberger - 19 sept 2004). La trattazione è alquanto complessa e non alla portata di chiunque.
Comunque io non ho mai messo piede in un casinò e sconsiglio a tutti di tentare questo o altri metodi.

mario massa ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Alessandro Pagnini ha detto...

@ Mario
"...Comunque io non ho mai messo piede in un casinò e sconsiglio a tutti di tentare questo o altri metodi...."

Quoto! :-)

Mi ricordo che anni fa qualcuno aveva messo a punto una macchinetta che consentiva di prevedere con buona probabilità, dove la pallina della roulette si sarebbe fermata, rilevando otticamente i parametri necessari. Ci fu un po' di confusione, una volta scoperto il sistema, ma pare che non fosse di per sè illegale. Non so poi come sia finita.
Neppure io sono mai entrato in un casinò, nemmeno quando andai a Montecarlo per un gran premio di motonautica in cui correva un amico, e penso che non lo farò mai, se non per la curiosità di vedere come è l'ambiente. In compenso, giocando con le sole fichesi (niente soldi) mi sono preso il gusto di battere un mio amico a poker, con una modalità che si vede solo nei film: egli aveva un bel poker d'assi, ma io avevo scala reale a quadri. Se avessimo giocato sul serio gli avrei portato via anche la casa! ;-)

Robbins ha detto...

http://www.amazon.it/Inequalities-Stochastic-Processes-Gamble-Must/dp/0486632830

"In the first chapter, Dubins and Savage present the following 'fantasy" to exemplify the type of problem they attack:

"Imagine yourself at a casino with $1,000. For some reason, you desperately need $10,000 by morning; anything less is worth nothing for your purpose. What ought you do? The only thing possible is to gamble away your last cent, if need be, in an attempt to reach the target sum of $10,000. There may be a moment of moral con- fusion and discouragement, for who has not been taught how wrong and futile it is to gamble, especially when short of funds? Yet, gamble you must or forego all chance of the great purpose that can be achieved only at the price of $10,000 payable at dawn. The question is how to play, not whether."

In the last paragraph of the last chapter, they state: ... A solution of gambler's problems implies an inequality for stochastic processes. ... The search for a bound on some probability associated with a stochastic process or class of processes can sometimes usefully be reformulated as a gambler's problem. . . . In short, much of the mathematical essence of a theory of gambling resides in the discovery and demonstration of sharp inequalities that pertain to interesting classes of stochastic processes."

Gli approcci allo stesso problema di un matematico e di un ingegnere sono molto diversi. Buona fortuna al gioco.

Francesco Santandrea ha detto...

@Hermano Tobia

Penso che ci siano delle connessioni e non solo con l'epicatalisi, ma anche con la PNNE, il punto è capire intimamente l'elettrodinamica che ne è alla base per massimizzarne gli effetti,

gli esperimenti di Celani da questo punto di vista sono nella direzione giusta ed è doveroso interpretarli, non è facile ma ci stiamo lavorando,

le Università e i Centri di Ricerca dovrebbero accogliere idee nuove, promuovere gruppi di studio e lavoro, mettere insieme più menti in varie discipline, ma questo non succede anzi si osteggia minacciando la chiusura dei laboratorio,

nel nostro piccolo (parlo anche a nome di miei colleghi e amici Pierluigi, Salvatore, Alessandro, ecc.) diamo una mano a Celani per semplice passione per la Scienza.

Un Caro Saluto.

Silvio Caggia ha detto...

@Mauro Elia
Molto significativo il diverso punto di vista del matematico e dell'ingegnere nei confronti della roulette... :-)
Il mio è più quello dello psicologo che annota i racconti dei suoi pazienti che coincidono tutti: "all'inizio vincevo, poi ho continuato a giocare finché ho perso tutto" :-)
A ciascuno il suo punto di vista.

Il sistema scientifico per vincere al superenalotto è molto semplice, si basa sugli studi fatti dalla CIA negli anni 60 sui "remote viewers", i sensitivi. Pare che loro studiassero "scientificamente" (o meglio "militarmente") i fenomeni paranormali per sfruttarli sul campo della guerra fredda. La conclusione di quegli studi non fu che il fenomeno non esistesse, ma che era quantitativamente troppo scarso per essere sfruttato militarmente in modo efficace. Anche realtà universitarie americane approcciarono questi argomenti, per fortuna con metodo "più scientifico"... Il paper a cui mi rifaccio, andrebbe cercato, portava la firma di una ricercatrice, Jessica Utts, e consisteva in delle serie di test fatti a dei campioni umani cui venivano proposte dal computer 4 immagini e loro avrebbero dovuto indovinare quale delle 4 sarebbe poi stata scelta a caso dal computer.
Le conclusioni del paper erano che i risultati delle predizioni umane erano inspiegabilmente migliori di qualche punto percentuale rispetto a quanto la probabilità matematica imporrebbe.
La mia è semplicemente una proposta di replica di tale esperimento in forma diversa e su larghissima scala sfruttando i dati di Lottomatica.
Ovvero di confrontare l'incidenza dei numeri presenti nelle milioni di giocate con quelli poi effettivamente estratti.
Insomma verificare se complessivamente il parco giocatori italiano abbia una capacità predittiva paranormale.
A livello pratico servirebbe che Lottomatica fornisse per un dato concorso un file con tutte le giocate-pronostico effettuate dagli italiani ed i relativi risultati vincenti.
L'esperimento potrebbe poi essere replicato da una terza parte indipendente quale il CICAP.

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Silvio
Il tuo esperimento sarebbe davvero interessante. Personalmente ho la sensazione che confermerebbe quelli precedenti, ovvero che, per qualche ragione, i risultati potrebbero scostarsi da quelli statisticamente previsti.

Mauro elia ha detto...

@ Silvio Caggia
In precedenza parlavo di affinare l'intuito mi riferivo proprio a quello che sostieni e che vorresti mettere in evidenza con lo studio delle giocate al Superenalotto

dicevi.....A livello pratico servirebbe che Lottomatica fornisse per un dato concorso un file con tutte le giocate-pronostico effettuate dagli italiani ed i relativi risultati vincenti.

Non scommetterei sulla "limpidezza" di ciò che succede a Lottomatica a naso perchè non ho fatto uno studio su questo, il sei esce troppo spesso in relazione alla sua probabilità (1 su parecchi milioni, mi sembra 620) ed il numero di colonne giocate..

Mauro elia ha detto...

Scusa frase un po' contorta, ma scrivo di fretta

Mauro elia ha detto...

faccio un esempio banalissimo: prendi un dato e lo tiri innumerevoli volte.. ovviamente mediamente uscira il numero "2" una volta ogni sei tiri.. ora se mediamente uscisse una volta ogni cinque tiri.. chi sa..

Mauro elia ha detto...

dato= dado

GuidoGG ha detto...

@Silvio
A livello pratico servirebbe che Lottomatica fornisse per un dato concorso un file con tutte le giocate-pronostico effettuate dagli italiani ed i relativi risultati vincenti.

Per una verifica possono anche bastare i dati già pubblici sulle giocate del singolo concorso e sulle vincite di basso livello (3 numeri previsti), usando o accumulando dati storici: si potrebbero confrontare con la probabilità calcolata che tale frequenza di vincite si verifichi.
In tal modo si otterrebbe l'eventuale scostamento (positivo o negativo) a cui corrisponderebbero potere di previsione (psi positivo) o di non previsione (psi negativo).
In ogni caso con varie metodiche gli esperimenti effettuati nel corso degli anni dai parapsicologi, a iniziare dalle carte Zener, sono molto numerosi.

bertoldo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
bertoldo ha detto...

tanto per chiudere il sistema led che assorbono la luce : http://www.fotografidigitali.it/news/questa-fotocamera-cattura-la-luce-per-autoalimentarsi-e-non-ha-bisogno-di-essere-caricata_56874.html praticamente l'hanno fatta con "mezzi di fortuna" (o meglio direi di fretta...) ma hanno dimostrato che possono recuperare la luce e quindi l'energia sufficente al funzionamento della telecamera semplicemente prendendola dallo stesso chip dei fotodiodi che hanno scattato la foto ... la notizia è di soli 2 giorni fà quantomeno sospetta e sembra un experimento veloce solo per scrivere la notizia che l'hanno inventata loro per primi ... ma vaffanculo...

bertoldo ha detto...

pensate cosa si potrebbe ottenere avendo un fotomoltiplicatore di quelli utilizzati nei laboratori del gransasso ... basterebbe la sola lente e si avrebbe del fotovoltaico come quello a concentrazione ma con dei semplici diodi led ...che robba e com'è che tutti questi scinciati non pensano mai alle soluzioni più facili ? e perchè le industrie non li producono già in massa ? sempre allo stesso punto ...

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