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martedì 30 luglio 2013

Una verità 'assoluta'
(autore: Silvio Caggia)

136 : commenti

Tempo fa ho partecipato a degli incontri di filosofia, un paio di orette settimanali in cui con una ventina di persone si chiacchierava in cerchio di filosofia.
Ogni incontro verteva su un tema o un filosofo dell'antichità, e ci davamo anche dei "compiti a casa" per l'incontro successivo.
Una volta si era parlato di verità assolute e il compito a casa era di riflettere su quali fossero le verità assolute in cui noi credevamo.
Io ci pensai un po' su e all'incontro successivo, quando toccò a me, dissi:

"La maggior parte delle cose in cui credo non sono verità assolute, anzi, molte di queste l'ottanta percento di voi, ma forse anche il novantanove percento, probabilmente non le condividerebbe... :-)
Mi sono chiesto se c'è qualcosa, in cui credo, che potreste credere anche tutti voi, se c'è almeno una verità che possiamo considerare assoluta...
Ci ho pensato sopra e penso di averla trovata...
Vi invito a seguire il mio stesso ragionamento...
A volte ci capita di essere in disaccordo con qualcuno... è capitato a tutti vero? :-)
E magari ci capita di pensare che se quella persona la pensasse come noi sarebbe meglio... giusto?
Ma fate ora una prova... provate a immaginare di avere una bacchetta magica, e che possiate d'incanto fare in modo che tutte le persone del mondo, ma proprio tutte, diventino esattamente identiche a voi stessi...
Provate a immaginare questo nuovo mondo... in tutta onestà... sarebbe un mondo migliore o peggiore?
Io ci ho provato... e penso che come me nessuno, fosse anche la persona migliore di questa terra, lo potrebbe trovare migliore... io penso addirittura che, nel mio caso, sarebbe un disastro di mondo... non potrebbe resistere nemmeno cinque minuti! :-)
Un mondo di tutti identici a me sarebbe forse il peggior mondo possibile... ma questo cosa vuol dire? Che la varietà è la cosa migliore!
Se tutti siamo d'accordo su questo, vuol dire che abbiamo almeno una verità assoluta: la nostra varietà è un bene.
È un bene quindi che abbiamo ciascuno qui idee ed opinioni varie. È un bene la nostra varietà.
Questa è la mia verità ’assoluta'."

Socrate non potrebbe esistere senza la terribile Santippe... Cristo non potrebbe esistere in un mondo di Cristi... ma non mi fermerei qui. Senza voler ripetere l'apologo di Menenio Agrippa, pensate alle nostre capacità: io non riuscirei a costruire la maggior parte delle cose che mi stanno intorno. E non mi fermerei nemmeno alla varietà all'interno della specie umana... 
Credo proprio che questa necessità della varietà sia un universale, la base stessa dell'evoluzione: senza non ci saremmo.

22passi.blogspot.com: post n. 2166 (-56) 

lunedì 29 luglio 2013

Occhio a quel che vedete!

53 : commenti
Il video (sottotitolato in italiano) che segue non è una novità, ma è sempre molto istruttivo condividerlo e diffonderlo, per fare riflettere chi non lo avesse ancora visto e chi tendesse a "rimuoverlo". Grazie Paul.



Naturalmente le riflessioni che se ne possono trarre sono innumerevoli, anche perché il test in questione è estremamente democratico e trasversale: quello che mostra riguarda davvero tutti, senza sconti.

22passi.blogspot.com: post n. 2165 (-57) 

sabato 27 luglio 2013

Il soldato risponde

292 : commenti
22 dicembre 1944, Battaglia delle Ardenne. Una spia della Wehrmacht, travestita da soldato americano, osserva con disinvoltura i movimenti davanti al quartier generale del Maresciallo Montgomery. Vuole capire quale è la parola d'ordine ed entrare.

Arriva un primo soldato, la sentinella al corpo di guardia dice: «6!».
Il soldato risponde «3» e viene fatto passare.

Arriva un secondo soldato, la sentinella dice: «12!».
Il soldato risponde «6» e viene fatto passare.

Lo spia allora - tutta contenta perché crede di aver capito la logica con cui rispondere alla domanda - si avvicina; la sentinella dice: «18!» e lui pronto, con perfetto accento americano, risponde: «9». Ma viene immediatamente arrestato.

Perché?

ENGLISH TEXT

Battle of the Bulge, Dec. 22, 1944. A Wehrmacht spy, wearing an American uniform, is coolly observing personnel movements in front of Field Marshall Montgomery's Headquarters. The idea is to try to understand what the password is, and gain access.

A soldier arrives, and the sentry at the gate says "6!"
The soldier answers "3!", and is waved through.

A second soldier arrives. The sentry says "12!".
The soldier answers "6!", and is waved through.

The spy is delighted, because he thinks he has understood the logic behind the answers. He approaches the gate and the sentry says: "18!", to which he promptly replies, with a perfect American accent, "9!" And is immediately arrested.
 
Why?

22passi.blogspot.com: post n. 2164 (-58) 

giovedì 25 luglio 2013

Come la 'big science' sopprime le scoperte

222 : commenti

Sono passati vent'anni da quando Giuliano Preparata scrisse, in inglese, per Executive Intelligence Review, un articolo in cui criticava il potere che le grande riviste scientifiche (a partire da Nature) hanno nel dettare l'agenda internazionale della ricerca, e denunciava in particolare il trattamento inquisitorio riservato alla cold fusion. Un articolo straordinariamente attuale. 

Auguriamoci che vent'anni non siano passati invano e che presto, come avrebbe voluto Preparata, possano essere svergognati i tanti epigoni contemporanei di Bellarmino che, così testardamente e tenacemente, hanno ostacolato il progresso della Scienza rifiutandosi di guardare e far guardare nel "cannocchiale" delle LENR.

Vi riporto, intercalati, il testo dell'articolo originale (scaricabile da questo link) e la traduzione in italiano (a cura del blog 22 passi).

***

How 'big science'
stifles discovery
by Giuliano Preparata

Come la 'big science'
sopprime le scoperte
di Giuliano Preparata

Dr. Preparata is a particle physicist from Italy. Subheads have been added.

Il Dr. Preparata è un fisico delle particelle italiano. I titoli dei paragrafi sono stati aggiunti.

On March 10 and 11, two hundred journalists and scientists attended a meeting sponsored by the Alessandro Volta Center, on Communication in Science. The topics under discussion were alleged frauds by a number of people, such as David Baltimore, the former president of Rockefeller University. The greatest fraud of all, the veritable inquisition against cold fusion scientists, was not a subject of discussion until I brought it up during the question period.

Il 10 e 11 marzo, duecento giornalisti e scienziati hanno partecipato ad un incontro sulla Comunicazione nella Scienza promosso dal Centro Alessandro Volta. Argomento della discussione erano certi presunti comportamenti fraudolenti, come quello dell'ex presidente della Rockefeller University David Baltimore(*). La frode maggiore, vale a dire la vera e propria "inquisizione" riservata agli scienziati che si occupano di fusione fredda, non è stata argomento di discussione fino a quando non ho sollevato il problema nel question time.
(*) ndr Il biologo statunitense David Baltimore, Nobel per la medicina nel 1975 insieme a Renato Dulbecco e Howard Martin Temin, fu accusato insieme alla rivista Cell di frode scientifica e riabilitato completamente dieci anni dopo. (vedi pagina su Wikipedia)

One of the featured speakers at the conference was the Englishman John Maddox, who edits Nature magazine. He kept his entire presentation on the subject of the today-very-much-in-style (who knows for what reason) scientific frauds, and indicated the ethical-scientific problems which his magazine is called on daily to resolve; but during the public question period, John Maddox was confronted by this writer about an exemplary episode that involved the function of one of today's important scientific institution, namely, Nature magazine. Is not the failure of Nature magazine to cover any of the positive evidence relating to the phenomena known as cold fusion, a scientific fraud?

L’anglo-sassone John Maddox, editore della rivista Nature, era uno dei relatori del convegno. Maddox ha parlato esclusivamente del tema molto à la page (non capisco perché) della frodi scientifiche, esponendo in dettaglio quali problemi etico-scientifici la sua rivista deve risolvere ogni giorno. Nel corso del question time Maddox è stato affrontato dal sottoscritto proprio su un caso esemplare che ha coinvolto una delle più importanti istituzione scientifiche di oggi, vale a dire la sua rivista. Non è forse frode scientifica l’incapacità di Nature di pubblicare un qualsiasi risultato positivo sul fenomeno noto come fusione fredda?

mercoledì 24 luglio 2013

Commento sulla dimostrazione fatta ieri a Milano del reattore Defkalion

134 : commenti
Buongiorno, eccomi al volo sul test Defkalion di ieri da Milano.

Come volevasi dimostrare, il primo streaming del G-Cat greco (ed evito di chiamarlo C-Cat, dove C starebbe per CopyCat!) del 22 luglio scorso era una semplice prova generale del test di 8 ore mostrato ieri, splendidamente rendicontato da Mats Lewan sul proprio blog:


E come avevo concluso il penultimo post, ribadisco che sono "tempi sempre più duri per denigratori e negatori a cottimo delle LENR". Perché?

Perché a questo punto tali "scettici a tutti i costi" possono solo affermare per Defkalion lo stesso teorema (sempre più irrazionale e smentito dalle evidenze) che hanno applicato a Rossi: gli osservatori ai test vengano sistematicamente ingannati da qualche trucco... e per di più ogni volta si tratterebbe di un trucco diverso!

Corollario del teorema: "Gli osservatori sono molto meno competenti di quanto lo siamo noi scettici, anzi sono proprio degli incapaci"!

La variante più cattiva del teorema prevede che sia Rossi sia Defkalion abbiano ordito un vero e proprio complotto, che vede arruolati, da ogni parte del mondo, professori di prestigiose università, giornalisti scientifici, blogger, semplici appassionati.

Ma, lasciando i complotti ai complottisti, la verità è che se il G-Cat funziona sicuramente funziona anche l'E-Cat del cui know-how (Rossi-Focardi) è figlio e replica.

Viceversa, se il G-Cat non funzionasse ciò non potrebbe dimostrare che l'E-Cat non funziona. 

L'ipotesi più semplice e realistica è che funzionino entrambi.

Dunque agli scettici resta solo da difendere a spada tratta la versione che né l'E-Cat, né il G-Cat funzionano e - i soggetti più estremi - continuare a credere che la loro mission sia difendere il mondo dalla truffa più grande ed epica di tutti i tempi.

Venendo alle cose serie, il G-Cat sembra veramente simile nella sostanza all'E-Cat della Leonardo Corp. a parte un più evoluto sistema di controllo a plasma che integrerebbe quello a resistenza. Comunque, stando a quanto visto, i problemi di stabilità mostrati a suo tempo dall'E-Cat a bassa temperatura sembrano essere stati ereditati anche dal G-Cat e solo parzialmente risolti. 

Dunque i Greci corrono dietro a Rossi, che a questo punto dovrebbe però conservare un buon margine o persino avere acquisito ulteriore vantaggio.

Sono d'accordo con Mats Lewan: entro l'anno o Rossi o Defkalion o altri mostreranno ulteriori, sempre più convincenti e definitive prove del verificarsi di un nuovo tipo di fenomeno fisico nei loro reattori: un fenomeno LENR. Il frutto è ormai maturo.

22passi.blogspot.com: post n. 2162 (-60)

martedì 23 luglio 2013

Per gli addetti ai lavori... e per gli addicted alle rivoluzioni scientifiche "non autorizzate".

120 : commenti

Riporto dal sito di triwu.it:
FUSIONE FREDDA PER ADDETTI AI LAVORI 
22 lug 2013
In streaming Defkalion risponde alle domande più tecniche sul suo esperimento di fusione fredda. Il 23 luglio dalle 16.00 
Di nuovo su Triwù i laboratori di Defkalion, dove è stato allestito uno dei più recenti esperimenti di fusione fredda. Dopo il successo di pubblico della diretta streaming di lunedì 22 luglio - condotta da Federico Pedrocchi e rivolta al grande pubblico - Defkalion proporrà attraverso Triwù una diretta che mostrerà il funzionamento del reattore per l'intera durata della dimostrazione.
Si vedrà in opera la macchina per diverse ore: dallo stato di "freddo" iniziale al ritorno, dopo lo spegnimento, di nuovo a uno stato di "freddo", mostrando il grafico che illustra i parametri di funzionamento della macchina. 
La diretta del 23 luglio sarà in collegamento con la platea di ricercatori presenti alla 18esima Conferenza Internazionale sulla Materia Condensata e la Fusione Fredda (ICCF Conference), che si tiene presso l'University of Missouri (Columbia, USA). Proprio dal Missouri arriveranno le domande, cui i tecnici di Defkalion dovranno rispondere. Anche il pubblico connesso in streaming potrà interagire con i tecnici Defkalion sfruttando la chat a fianco della diretta streaming. 
Le mie impressioni del "test" di ieri. 

È stato un po' come rimettere l'orologio indietro di un paio di anni, ai test pubblici di Andrea Rossi (per esempio quello del 14 gennaio 2011quello del 6 ottobre 2011) cui partecipava sempre l'indimenticabile professor Sergio Focardi. Però quelle prove, se devo paragonarle a quella vista ieri, erano più trasparenti... speriamo che oggi la Defkalion possa svelare di più le proprie carte.

Francamente ho il forte sospetto, per non dire la certezza, che nel frattempo l'E-Cat a bassa temperatura di Rossi abbia fatto notevoli passi avanti. Dunque, sportivamente, che vinca il migliore! L'importante è che, in tempi non biblici, dai laboratori privati (soggetti a logiche industriali di segretezza) arrivi al grande pubblico un prodotto commerciale. E arrivi ai laboratori multidisciplinari (fisica-chimica-ingegneria...) delle università e degli istituti pubblici di ricerca, una tecnologia che funziona sfruttando fenomeni ancora non compresi; che ha già acceso la miccia della rivoluzione scientifica del XXI secolo; che dimostrerà come i fenomeni nucleari ad altissima energia che credevamo norma fossero eccezione e quelli che consideravamo impossibili accadano in ogni stante e ovunque.


22passi.blogspot.com: post n. 2161 (-61)

domenica 21 luglio 2013

Un altro 22 coi fiocchi!

94 : commenti
Il nostro agente da Milano, l'informatissimo MISTERO, continua a fornirci news importanti sul test del reattore Ni-H Defkalion (il "clone" greco dell'E-Cat di Andrea Rossi), test che verrà trasmesso domani 22 luglio ore 12 in live streaming su triwu.it - web tv per la tribù dell'innovazione, in presenza dei giornalisti scientifici di punta di Radio 24, Federico Pedrocchi e Maurizio Melis, nonché del CICAP (non mi stupirei partecipasse il fisico Stefano Bagnasco)* la nota associazione antifrode fondata da Piero Angela.

* P.S. Per il Cicap ha invece partecipato Beatrice Mautino (responsabile della rivista Query on Line), mentre come fisico era presente Marco Ripani (INFN).

Gli addetti ai lavori sanno che da circa un paio di mesi in Canada, e da circa 20 giorni a Milano, la Defkalion ha realizzato ripetute e analoghe prove e dimostrazioni, sempre e solo per clienti. 

Del reattore che verrà utilizzato nell'imminente test, MISTERO ci ha fatto sapere poche ore fa che:
  • Oggi dopo le 12 è stato acceso per verificare i setup di misura e lo streeming; attualmente il COP è 6.4 in continua crescita, si dovrebbe assestare attorno a 7-7,2.
  • Domani sarà caricato con 5gr di polverine [supponiamo molto simili a quelle dell'E-Cat di Andrea Rossi]. 
  • Lo streaming sarà in diretta per 2 ore, poi spegneranno il reattore e lo riaccenderanno per la diretta del giorno dopo, verso le 16. Resterà acceso per più di 8 ore.
  • Il setup verrà reso pubblico nella giornata di domani o al più tardi dopo qualche giorno per allegare anche i dati del test.
Ricordo che la seconda diretta, quella del 23 luglio, sarà seguita con attenzione dagli USA anche dai partecipanti all'ICCF-18, la XVIII conferenza internazionale sulla fusione fredda i cui lavori sono iniziati oggi presso l'Università del Missouri.

MISTERO precisa che:

Sarà possibile anche partecipare all'evento registrandosi alla comunity di www.triwu.it: ci si può presentare dopo l'iscrizione, dire la propria o quello che si pensa, fare domande.

Questo il link dello streeming di lunedì 22 ore 12: 

Questo il link della diretta di martedì 23 ore 16, più consona ai tecnici:


Per finire MISTERO aggiunge che:

Non sarà l'unica prova calorimetrica, mi spiego meglio: non sarà l'unico setup che verrà utilizzato. Ne hanno previsto altri in quanto la Defkalion Europa è da considerarsi - e si considera - come una terza parte: è un cliente di fatto, quindi sono estremamente cauti. Dopo questa dimostrazione si aspettano infatti molte critiche (quelle ci saranno sempre), ma quello che mi stupisce è che dopo questo annuncio ufficiale dal giorno 16, nessuno tra gli scettici o tra i "fisici della domenica" si è esposto nel chiedere e/o proporre come secondo loro dovrebbe essere fatto questo test: nessuna domanda, nessuna proposta. Tutti ad aspettare l'esito, indipendentemente da qualsiasi risultato per poi criticare quello che c'era o non c'era... Che occasione sprecata.

Non posso che condividere.

N.B. Come potete leggere sul loro sito "il gruppo che gestisce triwù, fra soci e redattori/trici, riunisce molte competenze diverse. Il Trasferimento tecnologico, che, in una accezione più avanzata, è meglio definire trasferimento di knowhow. Comunicazione scientifica radiofonica, e televisiva. Progettazione di interfacce grafiche. Ricerca e comunicazione in ambito sociale. Science writers per magazine e pagine di quotidiani. Insegnamento universitario in ambito scientifico e in master di comunicazione scientifica. Diritto commerciale e societario, tutela della proprietà intellettuale e industriale. Regolamentazioni per l'on line."
Triwù si avvale inoltre della collaborazione permanente del Politecnico di Milano, del CNR di Pisa, dell'Università di Udine, del Consorzio per l'innovazione e il trasferimento tecnologico dell'Emilia-Romagna (ASTER) ecc.

Tempi sempre più duri per denigratori e negatori a cottimo delle LENR. ;-)

P.S. Il video del test del 22: http://new.livestream.com/triwu2/Defkalion-ita

22passi.blogspot.com: post n. 2160 (-62)

venerdì 19 luglio 2013

"Hai voluto la bicicletta? Allora pedala!"
(autori: sandro75k e Nemo)

37 : commenti
C'è chi va  in bicicletta per cercare di ridurre l'inquinamento. Ma se poi, tornato a casa, mangia 300g di spaghetti alla carbonara ed una bistecca di vitello in più dalla fame, si fa la doccia calda, si cambia i vestiti e li lava in lavatrice... vuoi vedere che per l'ecosistema quasi quasi conveniva prendere la macchina?

È una domanda apparentemente banale e l’esempio di certo non rispecchia una dieta sana e comune, tuttavia abbiamo provato a fare i conti (che non sono così impossibili) ed invito voi tutti a fare la stessa cosa. 

Qualche dubbio c’è rimasto sul come calcolare l’efficienza energetica del cibo! Non ci riferiamo all’efficienza della chimica della digestione, ma al calcolo effettivo dell’energia per produrre una bistecca e/o un piatto di pasta, confezionarlo all’origine, certificarlo, garantirlo, cucinarlo, portarlo sulle nostre tavole, lavare posate e tovaglioli e solo in ultimo  consumarlo… E poi cosa dire rispetto alla doccia e all’igienizzazione dei vestiti dopo l'inevitabile e “salutare” sudata? 

Lo stesso discorso probabilmente si potrebbe fare con i carburanti degli altri mezzi di trasporto e per la produzione in serie di questi ultimi; l’efficienza reale, a quanto pare, non si misura in termini di resa energetica pura ma anche e soprattutto in termini  economici! 

Alla luce di queste considerazioni perché non proviamo tutti a rivedere/ricalcolare le considerazioni di questo articolo (http://bicicletta.bonavoglia.eu/autospreco.htm) e soprattutto a chiederci: “Sarà ancora vero che andare in bici è 50 volte più conveniente che viaggiare con un’auto a benzina”?

sandro75k e Nemo

22passi.blogspot.com: post n. 2159 (-63)

martedì 16 luglio 2013

Christos Stremmenos ricorda Sergio Focardi:
"Per un ventennio abbiamo condiviso le stesse speranze..."

6 : commenti
Bologna, 07/07/11: da sinistra Andrea Rossi, Christos Stremmenos e Sergio Focardi al centro, David Bianchini.
----- Messaggio inoltrato -----


Da: Cristos Stremmenos
A: Vincenzo Valenzi
Inviato: Sabato 13 Luglio 2013 2:39

Caro Vincenzo,

spero di essere ancora in tempo per mandarti la mia parziale testimonianza alla memoria di Sergio FocardiSarà per sempre il riferimento di deontologia e di etica per tutti noi.
Grazie per avermi dato l'occasione di esprimere i miei più profondi sentimenti alla sua memoria.
Christos

P.S. segue testo:
PER UN VENTENNIO ABBIAMO CONDIVISO LE STESSE SPERANZE CON SERGIO (Focardi) 

Nell'ultimo saluto alla camera ardente, meditando in silenzio di fronte alla visone serena dell'amico Focardi, trapassante pacatamente in quel limbo di mistero che la morte induce, si scatenano i pensieri, gli interrogativi e i ricordi più profondi e sostanziali dell’esistenza.
Con Sergio ci siamo conosciuti in occasione di una sua conferenza sulla Fusione Fredda all’Università di Bologna nei primi anni ’90. Era il periodo dell'inizio della disputa fra i sostenitori e gli scettici nel mondo accademico sull’esistenza di questo fenomeno e Focardi, pur essendo al’inizio scettico all'annuncio di Fleischmann e Pons, era stato convertito dall'evidenza sperimentale che gli aveva riportato il suo amico Francesco Piantelli dell’Università di Siena.
L’intuizione istintiva e il breve colloquio in quell’occasione mi hanno creato la convinzione che ero di fronte a un “puro” della scienza e della ricerca, con ampia apertura mentale e intransigente onestà intellettuale.
Gli raccontai anch’io, per sommi capi, i miei risultati della replica (con qualche variante) dell’esperienza di Fleischmann e Pons, con indizi positivi specie in fatto di trasmutazioni superficiali sporadiche, sottolineando le difficoltà sperimentali dovute all’instabilità del sistema e alle improvvise velocissime divergenze (esplosioni...!) per fortuna di notte.
Abbiamo deciso in comune accordo di mantenerci in stretto e parallelo contato collaborativo attorno a questa affascinante tematica, esaurendo le nostre competenze nel campo della fisica e chimico-fisica attraverso scambio reciproco di informazione, strumentazione e materiali.
Nei frequenti incontri che sono seguiti, con reciproche visite nei nostri laboratori (al margine di tolleranza nei nostri Dipartimenti...!), oltre l’approfondimento e scambio di idee su tecniche e modalità sperimentali e altre questioni di carattere scientifico, in un'occasione ci siamo amichevolmente scontrati (la vecchia divergenza di punti di vista tra Fisici e Chimici…!) sulla mancanza di fantasia da parte dei Fisici Nucleari.
Si parlava del progetto ITER (fusione termonucleare) e delle decine di miliardi di euro continuamente spesi in questa ricerca, mentre neanche un soldo veniva speso per la fusione fredda…!
Imitare sulla terra il processo termonucleare che avviene alle stelle, a mio parere era sbagliato e privo di fantasia per le seguenti ragioni:
  1. Nelle stelle esistono gratis le condizioni naturali, cioè la forza di gravità nel loro nucleo che permette il superamento della repulsione elettrostatica tra i nuclei atomici; mentre sulla terra, per creare le stesse condizioni di superamento della repulsione elettrostatica, bisogna ricorrere al confinamento magnetico per una decente densità del plasma e, in base alla teoria cinetica dei gas (obsoleta), a temperature di decine di milioni di gradi Kelvin per uno scontro efficace tra i nuclei. Tutto questo comporta energia e soldi restringendo il margine dell'utilizzazione dell'energia prodotta, nei migliori dei casi, a qualche 0,1 in più di quella consumata.
  2. Nello studio della fusione alternativa, cioè quella fredda, i presupposti teorici e concettuali sono più addicenti alle condizioni terrestri. Il confinamento del plasma (elettroni e protoni) avviene gratis, per diffusione naturale nel reticolo cristallino di certi metalli (di transizione) e subisce il particolare comportamento quantomeccanico dello stato solido. Per quello che riguarda la fusione che presuppone il superamento della barriera elettrostatica repulsiva, bisogna approfondire lo studio a livello della meccanica quantistica dello stato solido impregnato di idrogeno e dei suoi isotopi... NIENTE DÌ ESOTERICO...! ...Fisica e Chimico-fisica normale. D’altronde il modello dell'atomo di idrogeno di Bohr, quantificato tramite l'equazione di Schrödinger, riguarda solo gli stati stazionari di questo elemento e non quelli transitori che potrebbero in base al principio di indeterminazione esistere neutri, di dimensioni ridotte e tempo di vita sufficiente per essere captati statisticamente entro al reticolo cristallino, tramite le forti forze dai nuclei più grandi del metallo.
Sergio era aperto alla discussione e la sua onestà intellettuale ha dato ragione alle mie argomentazioni… gli è dispiaciuto solo che abbia accusato i Fisici di mancanza di... fantasia!
Con Sergio Focardi era un piacere discutere, sia da un punto di vista scientifico che umanitario, del ruolo che può avere nel futuro, per la povertà nel mondo e per l’ambiente, una nuova fonte energetica.

Concordavamo che la ricerca è vocazione e non il modo per far carriera, che per accedere ai segreti della natura la ricerca sperimentale è la più idonea, che il miglior modello è quello naturale e non i modelli virtuali che nella maggior parte dei casi scimmiottano la realtà fisica e rendono sterile l’innovazione scientifica.
Io da Sergio ho avuto notevoli suggerimenti utili e incoraggiamenti e in particolare mi ricordo che quando ritornai dal mio anno sabbatico consumato al Politecnico di Atene e gli riportai lo spettro Ramman del deuterio nascente da una placchetta di palladio, entusiasta mi ha suggerito che il risultato ottenuto era molto importante e la risonanza in quelle frequenze sicuramente avrebbe aumentato l’entità del fenomeno e creato le condizioni di controllo.
La nostra collaborazione atipica in parallelo, durata istituzionalmente fino al 2003, anno in cui sono andato in pensione, ci ha convinti fermamente, in base ai risultati sperimentali che avevamo ottenuto, dell'esistenza del fenomeno della Fusione Fredda.
E stato Sergio Focardi, in un mio ritorno a Bologna, a mettermi al corrente dell'incredibile salto di QUANTITA' che avevano ottenuto insieme ad Andrea Rossi, passando dai watt ai Kw;  l’annuncio  verbatim di Focardi “CARO STREMMENOS, CI SIAMO!” mi ha riempito di gioia: era chiaro che si usciva dalla consueta fase sperimentale dei 4-5 watt che, con insistenza, senza risorse e incentivi morali, avevamo ottenuto lavorando per lunghi periodi. Era una vittoria per noi tutti, ma come pensavo e penso tutt’ora, una vittoria per il genere umano!

Chistos Stremmenos

(Professore in pensione dell’UniBO
Già Ambasciatore della Grecia in Italia)


22passi.blogspot.com: post n. 2157 (-65)

Resoconto sul convegno sulle LENR tenutosi ieri alla Sapienza di Roma

34 : commenti
14 luglio 1789: la presa della Bastiglia
Buongiorno a tutti, vi riporto un resoconto a cura di Vincenzo Valenzi e un po' di slides della conferenza sulle LENR svoltasi ieri 15 luglio alla Sapienza a un passo di calendario dalla rivoluzione francese del 14 luglio di 224 anni fa e a pochi passi da Via Panisperna, dove i ragazzi degli anni Trenta diedero il via alla rivoluzione nucleare: "stessa passione, stessi sogni, stessa temerarietà negli occhi, nello spirito e nell'impegno dei vari scienziati che dopo l'apertura dei lavori di Massimo Scalia, organizzatore del seminario, e del Direttore del CIRPS il prof. Vincenzo Naso, si sono succeduti dalle 11.00 fino alle 15.00 in un 15 luglio riscaldato dalla Fusione Fredda che va diventando una realtà."
Buona lettura.

***
"Dopo la storia della Fusione Fredda /LENR ripercorsa da Massimo Scalia - che ha ricordato come il tutto viene da lontano (anni Trenta) e viene rilanciato da professional del rango del presidente della Società Internazionale di Elettrochimica Martin Fleischmann, appoggiato da Giuliano Preparata quando la tempesta si abbatte su di lui - è stata la volta del fisico teorico di Perugia Yogendra Srivastava, che ha mostrato - conti alla mano - come la FF/LENR siano realtà oramai consolidate nell'esperimento di laboratorio e nel Modello Standard... come gli stessi esperimenti del Politecnico di Torino hanno mostrato, con dati di laboratorio alla mano e pubblicazioni di Widom e colleghi e altre in arrivo.

[Link per scaricare le slids bilingue di Srivastava: Reazioni nucleari con materiali “Smart” / Nuclear reactions induced by “Smart” materials (15/07/2013)]

Una rassegna dura e critica ai modelli alle teorie e agli esperimenti quella di Sergio Bartalucci dell'INFN di Frascati, un "esterno" al mondo della fusione Fredda che senza peli sulla lingua ha messo a nudo i punti deboli di questi 20 anni di "Gioventù Fredda" che con l'età va sempre più scaldandosi...

[Link per scaricare le slides di Bartalucci]

[Un "riscaldamento" ribadito da] Francesco Celani che ha riferito degli ultimi lavori di replica del suo esperimento con la Costantana, che sono stati riprodotti da vari gruppi, tra cui ultimo quella della Toyota. Piccoli surplus di energia (dell'ordine di qualche watt) in set sperimentali ben controllati che, assieme all'evidenza di trasmutazioni misurate anche nelle celle milanesi di STM sotto la direzione di Ubaldo Mastromatteo, confermano in modo definitivo che ci si trova davanti a reazioni nucleari.

Reazioni nucleari "fredde" che si vanno scaldando, come veniva ricordato [Valenzi cita una email circolata qualche giorno fa nelle mailing list di ricercatori e appassionati della cold fusion] anche dal prof. Stremmenos, già chimico dell'Università di Bologna e già Ambasciatore Greco a Roma che ricordava nelle sue memorie su Sergio Focardi di quando Sergio gli comunicò a voce "Caro Stemmenso... ci siamo...!"

[Link all'email di Stremmenos: Christos Stremmenos ricorda Sergio Focardi: "Per un ventennio abbiamo condiviso le stesse speranze..."]

Nel mentre viene confermata la lunga fase sperimentale di Focardi e Piantelli appare chiaro anche da dati provenienti da altri gruppi europei, di stanza anche in Italia, che la comunicazione di Focardi è realtà consolidata che attende lo sviluppo preindustriale e industriale su cui i Politecnici e il CIRPS con tutti gli altri Gruppi potranno cimetarsi per lo sviluppo di applicazioni.
Alle 14.00 circa è iniziato l'ultimo intervento in agenda. In una sala attenta, assetata (non solo di scienza) Allan Widom ha fornito uno scenario degli sviluppi della ricerca sempre più prossima alla chiarezza teorica (richiesta a torto e a ragione da più parti) che ha consolidato nella teoria, non solo le LENR, ma anche i nitidi esperimenti del Politecnico di Torino di Carpinteri e colleghi (che il 27 maggio 2013 ci diedero una prova sul campo della serietà e della fondatezza metodologica che va trovando facili spiegazioni negli sviluppi teorici di Widom, Srivastava e Swain). C'è di che riflettere da parte di tutti e vorremmo auspicare che si ritorni alla normale dialettica teorica e sperimentale anche in questo settore che ha visto troppo tempo e troppe energie spese in chiacchiere e manifesti che con la scienza hanno poco a che fare.

[Link per scaricare le slids di Widom: Electro-Weak and Electro-Strong: Views of Nuclear Transmutations (15/07/2013)]

Dopo alcune considerazioni a margine di Valenzi, ha chiuso i lavori il direttore del CIRPS che seguirà, per gli opportuni sviluppi applicativi, la nuova area di ricerca oramai matura per contribuire a realizzare lo sviluppo sostenibile di cui c'è unanimemente urgenza, non potendosi ritornare alle grotte e neanche vedere il sistema industriale fallire rovinosamente come i casi tristi e controversi dell'ILVA e dell'ALCOA ci segnalano... la punta di un pericoloso Iceberg che rischia di farci naufragare tutti a Occidente e nel Bel Paese in particolare.

Cari saluti
Vincenzo Valenzi
"
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sabato 13 luglio 2013

Stasera Defkalion ospite di Moebius

173 : commenti
Stasera dalle ore 20.00 alle 21.00, su Radio 24, la trasmissione Moebius parlerà di fusione fredda e in particolare degli ultimi claims della Defkalion.

Ascolta il podcast della puntata.

P.S. Si parlerà anche di Stamina, Celani ed altro...

venerdì 12 luglio 2013

15/07/2013: LENR alla Sapienza.

5 : commenti
Ricordate la conferenza con Allan Widom alla Sapienza di Roma, prevista per la mattina del 5 giugno e poi rinviata pochi giorni prima? Bene, stavolta è prevista per lunedì prossimo, 15 luglio, Aula CIRPS, Piazza San Pietro in Vincoli n. 10, ore 10.30 e speriamo sia la volta buona!

Non si può che essere lieti che finalmente il dialogo sulle LENR entri nelle sedi più opportune, le università, e che si faccia guardandosi negli occhi piuttosto che facendo volare parole grosse nel web.

Ahimè, il sito ufficiale del CIRPS (http://www.cirps.itè stato hackerato da qualche "bontempone", ma potete scaricare il programma ufficiale della conferenza da qui

Vi riporto gli abstract inviati dai relatori...

P.S. del 15/7/2013: RESOCONTO E SLIDES DELLA CONFERENZA

***

Low energy nuclear transmutations (LENT) from “smart” materials
Yogendra Srivastava
Professore di Fisica, Dipartimento di Fisica & INFN
Smart materials are so specially designed that their controlled response can be substantially modified through external means such as electric or magnetic fields, temperature, pressure, stress etc. Two well known examples used routinely as sensors in engineering and in biology are piezo & pyro electric crystals. Less well known is the fact that under suitable conditions both can and do produce LENT. A brief account of theoretical and experimental progress achieved on this subject over the past decade shall be presented.

Sperimentazione LENR: le questioni fondamentali
Sergio Bartalucci
Staff Scientist LNF-INFN, Research Division
Gli aspetti fondamentali dell'attività sperimentale nel settore delle cosiddette reazioni nucleari a bassa energia (LENR) sono sintetizzati, proponendo alcuni esempi significativi tratti dalla letteratura scientifica esistente sin dall'inizio di questo tipo di sperimentazione fino alla più recente. Le criticità delle differenti procedure sperimentali sono evidenziate, cercando al contempo di sottolinearne i tratti comuni, allo scopo di stabilire almeno in linea di principio un approccio sperimentale 'standard' che permetta un avanzamento sostanziale della conoscenza in materia.


Effetti termici anomali in fili sottili di Costantana ed interazione con Idrogeno.

Brevi note su validazione risultati di A. Rossi*

Francesco Celani
1°Ricercatore INFN-LNF, Vice-President of Int. Soc. Condensed Matter Nuclear Science, England

Nell’ambito degli studi volti alla “generazione” di anomalie termiche (e/o nucleari) dovuti all’interazione tra alcuni specifici metalli (e/o loro leghe) e l’Idrogeno-H2 (e/o Deuterio), da alcuni anni il gruppo di lavoro del INFN-LNF ha focalizzato la sua attenzione sulla Costantana, lega a basso costo (Cu55Ni44Mn1) sviluppata dal 1887, che solo dal 2006 è stata ipotizzata essere uno dei migliori materiali catalitici (in un ampio intervallo composizionale Cu-Ni) per la dissociazione H2-->2H. Per gli esperimenti in oggetto la Costantana viene utilizzata nella forma di fili lunghi (100 cm) e sottili (diametro = 200 micron): il gruppo ha sviluppato una metodologia di modifica strutturale e localmente composizionale, tipo multistrato, sulla superficie di detta Costantana per spessori compresi tra circa 0.1 e 10 micron. Dopo una prolungata interazione con H2 a T >100°C si osserva una marcata riduzione della sua resistenza (fino al 35%).

Sono stati effettuati, da gruppi esterni (STMicroelecronics-Milano), esperimenti specifici che dimostrano la correlazione tra la riduzione della resistenza e l’assorbimento di Idrogeno (metodo Sievert).

In opportune condizioni operative si è avuta evidenza di generazione di anomalie termiche, macroscopiche e prolungate nel tempo, che risultano non essere riconducibili ad usuali reazioni chimiche per la loro intensità e durata. Tali tipo di anomalie sono state riprodotte, con materiali da noi forniti, in altri Laboratori sia Nazionali che Internazionali. Inoltre anche polveri nanometriche (5-20 nm) di Ni85Cu15, disperse in una matrice (65% del totale) di ZrO2, hanno mostrato comportamenti similari quando fatte interagire con H2 ad alta temperatura: esperimenti effettuati in Giappone, collaborazione tra Univ.Kobe e Centro Ricerche della Technova-Toyota. Verranno illustrati i più recenti risultati ottenuti, compresa la possibilità che anche il Carbonio, in dimensioni sub-micrometriche, possa essere un ulteriore elemento che potenzia la reazione.
* Verranno brevemente illustrati/discussi anche alcuni dei recenti (20 Maggio 2013) risultati ottenuti dal Dr. Andrea Rossi della Società EFA (Ferrara), che sono stati validati da un gruppo indipendente di Ricercatori Internazionali.

Anomalie in esperimenti con metalli di transizione in atmosfera di idrogeno
Ubaldo Mastromatteo
fellow, STMicroelectronics, R&D Non Conventional Technologies
Generazione di calore anomalo in metalli di transizione portati fino alla temperatura di 400 C in atmosfera di idrogeno alla pressione di alcune centinaia di millibar, è stata osservata in numerosi esperimenti. Con circa 50 mg di filo di costantana trattato per ottenere la sua superficie nanostrutturata, gli eccessi di potenza hanno raggiunto circa 2W a 300 C. L'analisi della superficie del filo, successiva alla conclusione degli esperimenti, ha mostrato diverse aree morfologicamente alterate, dove la tecnica EDX ha rilevato elementi estranei alla composizione iniziale del filo. Simili evidenze sono state riscontrate sia da altri ricercatori in esperimenti con nichel puro in idrogeno intorno ai 300 gradi centigradi, che dal sottoscritto in esperimenti con palladio sia in idrogeno che in deuterio a temperatura ambiente e alla pressione di 4 bar con stimolazione laser. Una tale concordanza di risultati oltre a consentire di escludere con buona confidenza gli effetti di eventuali contaminazioni del materiale, evidenzia anche l’origine nucleare del fenomeno, il cui meccanismo specifico non trova al momento una spiegazione soddisfacente.

Weak Interaction Neutron Production Rates in Fully Ionized Plasmas
Allan Widom
Professor of Physics, Physics Department, Northeastern University, Boston
Employing the weak interaction reaction wherein a heavy electron is captured by a proton to produce a neutron and a neutrino, the neutron production rate for neutral hydrogen gases and for fully ionized plasmas is computed. Using the Coulomb atomic bound state wave functions of a neutral hydrogen gas, our production rate results are in agreement with recent estimates by Maiani et al. Using Coulomb scattering state wave functions for the fully ionized plasma, we find a substantially enhanced neutron production rate. The scattering wave function should replace the bound state wave function for estimates of the enhanced neutron production rate on water plasma drenched cathodes of chemical cells. 

22passi.blogspot.com: post n. 2154 (-68)

Nuova petizione contro gli F-35

32 : commenti
Sin da bambino sono sempre stato appassionato di aviazione, compresi i velivoli militari che rappresentano l'apice dello sviluppo aeronautico. Le pareti della mia adolescenza hanno dunque ospitato i poster dei vari F-14, F-15 ed F-16... quando l'ossatura dell'AMI era ancora costituita dai gloriosi quanto pericolosi F-104. Poi crescendo si diventa più consapevoli di come ogni strumento militare, per quanto sia tecnologicamente affascinante e utilizzabile per difesa, nasca in primis come strumento di guerra e morte... e allora tutto cambia.

In questi ultimi mesi sono restato ad osservare con crescente imbarazzo la questione dell'acquisto degli F-35, che in fondo considero "opera inutile" quanto il ponte sullo stretto e la TAV che dovrebbe passare per la Val Susa e totalmente inopportuni nel bel mezzo di una congiuntura storica in cui nella nostra nazione un bambino su 3 è a rischio povertà e il 16% 10-15% della popolazione vive in condizioni di povertà.

Persino un ex generale dell'aeronautica, Fulvio Gagliardi, che ha "gestito in prima persona lo sviluppo dei velivoli AMX e contribuito allo sviluppo dei più importanti programmi aeronautici militari europei: il Tornado e l'Eurofighter" valuta che:
  • Lo scenario politico strategico del nostro Paese oggi non necessita di disporre di mezzi aerei sempre più sofisticati degli attuali e l' F35 [sulla cui efficienza anche lo stesso Gagliardi dubita] sotto questo aspetto non è indispensabile.
  • L'attuale flotta dell'AMI (AMX, Tornado e sopratutto Typhoon) è assolutamente idonea e sufficiente per le esigenze presenti e prevedibili e non è obsoleta.
  • L'acquisto degli F35, oltre che sottrarre risorse alle attuali e pressanti esigenze del Paese, non crea lavoro in Italia e non dà "Know How" all'industria nazionale.
  • È una spesa all'estero, cosa oggi da evitare! Le decine di miliardi di euro che si risparmierebbero sarebbero estremamente utili per il bilancio dello Stato.

Vi invito pertanto a leggere integralmente e a firmare anche voi la petizione lanciata da Fulvio Gagliardi - una delle tante - per chiedere al governo in carica di destinare a ben altre priorità (per esempio sociale, occupazionale, di redistribuzione del reddito) le ingenti somme stanziate dai precedenti governi per l'acquisto degli F-35:

giovedì 11 luglio 2013

Sul caso Stamina...
(autore: bertoldo)

183 : commenti
Nel 2004 in Italia c'erano già applicazioni di cellule staminali negli ospedali pubblici, in particolare al Cardarelli di Napoli, su pazienti aventi ulcere venose e con ottimi risultati. Appena i “camerieri” europei si accorsero di cosa stava per cadere addosso alle “multinazionali”, emisero l'editto (regolamento 1394/2007 dell'Unione Europea) che trasforma le cellule in farmaco e che di fatto blocca, o rende molto difficile, lo sviluppo della ricerca sulle staminali in Italia e in Europa. Ovviamente il pericolo gravissimo che correva Big Pharma era di rimanere a secco di liquidità, in quanto i farmaci tradizionali sarebbero diventati a breve obsoleti; con somma gioia dei pazienti che avrebbero potuto beneficiare di parti di tessuto o di organi, rigenerate quasi a nuovo e - cosa non trascurabile - con sollievo delle casse dello Stato e una migliore distribuzione del reddito, poiché sarebbero servite frotte di operatori biotecnologici adeguatamente preparati. In pochi anni lo sviluppo dell'uso di queste cellule sarebbe stato esponenziale, con nuovi metodi e nuove malattie trattate, fino al drastico ridimensionamento dei farmaci oggi utilizzati. In pratica una cura per tutte le malattie, senza esagerazioni, solo guardando in una prospettiva temporale sufficientemente lunga.

Dopo questa premessa, descrivo brevemente quello che sono riuscito a reperire del Metodo Stamina, sulla base delle poche informazioni in circolazione, pescate tra un'intervista e l'altra, in particolare utilizzando quella con Vannoni del M5S.

La Storia inizia quando il Prof. Davide Vannoni decide di curare la sua paralisi del nervo facciale in Russia, è il 2004. Scoperta l'efficacia di questa terapia ritiene importante portarla in Italia. Ovviamente dopo i primi risultati positivi, ci sono le prime inchieste giudiziarie “a tutela dei pazienti”... questo il motivo ufficiale, ma il sospetto che ci sia altro dietro è fortissimo. Il clima difficile suscitato da queste azioni nei confronti del Metodo Stamina, provoca una serie di cambi di sede, fino a quando il metodo approda a Brescia.
Il Metodo Stamina, in perfetto stile empirico (empirico è un aggettivo spesso accostato al termine scienza ed è utilizzato sia nell'ambito delle scienze naturali che delle scienze sociali; significa uso di ipotesi di lavoro che possano essere smentite dall'osservazione o dall'esperimento, cioè, in ultima analisi, dall'esperienza), si basa sull'osservazione e sull'esperienza dell'operatore biotecnologico, una sorta di artigiano delle cellule staminali, che deve compiere azioni precise in determinati momenti e regolare la crescita di queste cellule. L'esperienza degli operatori consiste nel saper distinguere in quale fase si trovino le cellule staminali e nel dosare le relative occorrenze in modo da farle crescere in maniera adeguata: ciò è determinante tra un risultato buono o nullo. Può sembrare ardito, ma forse c'è un parallelo con le ipotetiche polveri di nickel per l'E-Cat, preparate apposta – così a suo tempo spiegò Andrea Rossi – da un “artigiano”, mentre altre semplicemente non funzionano o funzionano poco. Così come per le cellule staminali mesenchimali, l'ingrediente nascosto è la capacità di fare i trattamenti adeguati. Il resto della storia è il tentativo del SUPER-Stato Burocratico di bloccare tutto per gli interessi di pochi. L'On. Di Battista avrebbe dovuto volgere l'impeto usato per la guerra in Afganistan anche contro gli interessi farmaceutici, per scongiurare la “guerra civile” che si delinea nel Paese tra pazienti e giudici da una parte e “istituzioni sanitarie” dall'altra, che con la legge che equipara le staminali a farmaci stanno facendo un favore alle multinazionali farmaceutiche (non so quanto i cinquestellini siano consapevoli di ciò). Come gli interessi dei petrolieri causano le guerre, così quelli di Big Pharma comprimono i diritti dei malati. Se nemmeno il M5S si è opposto, ma anzi ha votato contro il Metodo Stamina insieme a tutto il Parlamento, allora c'è qualcosa che non va: il movimento è stato mal consigliato dai suoi “esperti”?

L'evoluzione della storia del Caso Stamina la vedremo a breve, ma viste le premesse è quasi scontato cosa accadrà. Il Vannoni sembra non avere capito bene che, anche qualora stilasse un protocollo inattaccabile (come nel caso Di Bella), ci sarà sempre un modo per “cancellare” il Metodo Stamina, a meno che la sperimentazione sia ridottissima e le cellule siano preparate sotto l'osservazione 24h/24 di persone di fiducia dello stesso Vannoni, ma è impossibile che ciò sia concesso. Certo, è solo una sensazione, ma dal tono di voce e da come si esprime il Vannoni si è portati a ritenerlo nel giusto. Ben diversi sono i toni, quasi trionfalistici, dell'articolo di un giornale industriale secondo il quale l'obiettivo di trasformare le cellule in farmaco è stato raggiunto, per legge e con il voto del M5S compatto, e può quindi essere precluso l'utilizzo del Metodo Stamina a tantissimi pazienti interessati. Si noti bene che, come spiegato dal Vannoni, per rispondere ai requisiti laboratori farmaceutici GMP vanno cambiati tutti i mezzi di coltura delle cellule, a questo punto si deve semplicemente sperare in un miracolo per replicare gli stessi risultati ottenuti nei laboratori GLP per trapianti. Di fatto così si stravolge il metodo Stamina. È come pretendere di far funzionare l'E-Cat usando il palladio al posto del nickel e il deuterio al posto dell'idrogeno. La decisione di produrre le staminali in un laboratorio farmaceutico GMP, piuttosto che in un più semplice laboratorio GLP per trapianti, pone enormi limiti senza dare sicurezza aggiuntive. Le modalità del laboratorio trapianti si era rivelata sufficiente: Vannoni riferisce che nessuna linea cellulare è stata finora contaminata. Ovviamente i costi di gestione di un laboratorio GMP sono 30 volte superiori a un laboratorio GLP e il numero di pazienti che si possono trattare infinitamente più basso. La legge europea che ha bloccato lo sviluppo della ricerca sulle staminali e ha trasformato le cellule staminali in farmaci, non ha apportato alcun vantaggio alla cura dei pazienti, anzi l'ha resa più difficile: l'iter di sperimentazione di un farmaco richiede tra i 5 e i 10 anni, a seconda delle malattie; solo in caso di malattie rarissime si passa direttamente e più velocemente alla preclinica... intanto però i malati attuali vengono lasciati al loro destino.

Ricapitolando, con la decisione di attenersi alle leggi europee e bloccare le Staminali (mentre in altre parti del mondo si continua a sperimentarle) il M5S, tutto l'arco parlamentare italiano e i deputati europei ci hanno precipitati in un medioevo “scientifico“ dove l'interesse dei POCHI, scavalca sempre quello dei molti, e questo perché il potere delle multinazionali è quasi illimitato. Resta solo da sperare che le cose vadano diversamente, ma sembra un esito già scritto in partenza.
Il punto nodale di tutta la vicenda rimane la definizione di cosa siano le cellule staminali: medicine o cellule? I farmaci ovviamente sono delle strutture molecolari stabili e senza cambiamenti, le cellule staminali sono un tessuto vivo che cresce e cambia nel tempo, a seconda del terreno di coltura in cui si trovano, se c'è più o meno antibiotico, più o meno siero bovino purificato (per inciso Vannoni spiega che il siero utilizzato proviene da allevamenti certificati non soggetti a prione, come gli allevamenti della Nuova Zelanda). Le Staminali, per l'amplissimo raggio di azione intrinseco, non possono essere considerate un prodotto farmacologico ed essere prelevate, moltiplicate e iniettate più volte senza alcun criterio logico e rispetto della loro natura vivente, con risultati chiaramente quasi tutti fallimentari. Meritano una categoria a parte che non sia un semplice farmaco e con regole ancora tutte da scrivere, altro che il negazionismo dei soliti noti. Ancora una volta si riaffaccia l'analogia con l'E-Cat: in tanti ci provano, solo uno ha in mano qualcosa di funzionante, come Rossi col suo reattore così Vannoni con le sue Staminali Mesenchimali.

Fda, Giappone, Europa hanno già deciso che sono farmaci, il resto del mondo no: questo è già sufficiente a identificare i poteri che stanno dietro queste assurde decisioni. Basti pensare che in India si sono battuti contro i brevetti di certi farmaci che hanno dei costi altissimi. L'Italia non è un paese qualsiasi nel panorama medico mondiale, a volte, con decisioni andate contro il resto del mondo, è riuscita ad affermare le proprie ragioni e imporre le nostre regole a tutti: stavolta si ha paura di una cura per tutte le malattie capace di mandare in pensione gran parte dei farmaci.

Mancano ancora poche settimane, poi il 1 agosto il Metodo Stamina verrà consegnato!

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