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lunedì 29 aprile 2013

Prof. Franchini, c'è posta per lei!

259 : commenti
Prof. Camillo Franchini,

leggo, con grande sorpresa, che dopo ben

SETTE ANNI

Lei ha deciso di rivedere/approfondire le sue posizioni sulla procedura della Compressione Elettrochimica dello Idrogeno (e/o Deuterio) in un catodo cavo di Palladio.

* Come è ben noto, tale procedura è stata utilizzata, estensivamente, nel lontano 1955-1958 dal Prof. Yoshiaki Arata, Università di Osaka, per permettere la "produzione" di Deuterio gassoso ad alta pressione nonostante i pesantissimi vincoli di ordine scientifico e tecnologico imposti dagli USA al Popolo Giapponese dopo il 15 Agosto 1945 ed il precedente "sgancio" di ben due Bombe a Fissione: una ad Uranio 235 (Hiroshima), l'altra a Plutonio (Nagasaki).

* Il Deuterio era indispensabile per esperimenti di Fusione Calda che i Giapponesi ottennero, con pieno successo, in data 8 Febbraio 1958, prima degli USA.

* Come spero ricordi, Lei ha RIFIUTATO di venire a constatare la realtà degli esperimenti di Compressione Elettrochimica nel mio modesto Laboratorio N°25 dei Laboratori Nazionali di Frascati dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (LNF-INFN).
È stato addirittura INVITATO UFFICIALMENTE dal Direttore dei LNF-INFN, Prof. Mario Calvetti (già "braccio destro" del Premio Nobel in Fisica Carlo Rubbia al CERN di Ginevra) a vedere l'esperimento oggetto della lunga (ed alla fine stucchevole/noiosa) discussione.

* Fui addirittura costretto a rendere pubblica la "discussione", che aveva travalicato i limiti di una sana discussione scientifica per diventare una sorta di "guerra di religione".
Scrissi quindi tre relazioni: 
  1. lunga Nota Interna dei LNF
  2. presentazione al Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica (Torino, 18-23 Settembre 2006);
  3. Presentazione al Meeting Annuale della Japan Cold Fusion-Research Society (Dicembre 2006, se ben ricordo).
La prima relazione è stata già a Lei inviata (reperibili in rete dei LNF); la seconda è reperibile, anche in rete, a pag. 236 del volume del XCII Congresso SIF 2006; la terza, se indispensabile, cercherò di "scannerizzare" la relazione ed i Conference Proceedings del Meeting tenutosi in Giappone.

* Risulta quindi chiaro che la documentazione scientifica è abbondante e MAI contestata (a parte da Lei....).

* Dopo ben SETTE ANNI sono impegnato in altre attività sperimentali e, purtroppo, NON HO IL TEMPO per rifare un esperimento già abbondantemente dimostrato a livello "Galileiano".

* Anche il suo caro Collega ed amico personale, Prof. Francesco Malatesta, già docente di Chimica all'Università di Pisa, ha convenuto sulla inequivocabile possibilità scientifica della Compressione Elettrochimica utilizzando un Catodo Cavo di Palladio.
Esiste una copiosa corrispondenza pubblica al riguardo in rete. Spero che il Prof. Vincenzo Valenzi, che Lei ben conosce, sia così ben gentile di ri-diffonderla.

Grazie per l'attenzione,

Francesco CELANI

22passi.blogspot.compost n. 2096 (-126)

Lettera aperta al nuovo governo

29 : commenti
In generale non mi piacciono i governi-minestrone. È anche vero che un minestrone fatto con buoni ingredienti e cucinato a dovere mi piace assai. Sottolineato che trovo alcuni ingredienti - in primis il cavolo Alfano - indigesti e forieri di forti intolleranze alimentari, dico: mettiamoli alla prova, assaggiamo che gusto hanno tutti insieme, ma chiaramente senza sconti per nessuno. 

Ciò premesso, pubblico volentieri la lettera aperta che segue - autore Alberto Medici - perché pone l'attenzione sul problema del meccanismo della creazione del denaro (o signoraggio), che continua ad essere clamorosamente glissato dall'agenda politica dei partiti di qualsivoglia bandiera e colore... salvo - mi pare - solo il Movimento 5 Stelle. Così come la comunità internazionale continua a girare attorno - bocca, orecchie, occhi chiusi - al problema dei problemi, che non può esistere crescita infinita in un sistema finito: stiamo consumando più risorse di quanto il pianeta ci metta a disposizione.


***

Lettera aperta la nuovo governo




-oOo-

Egr. Presidente del Consiglio, egr. ministri;

L’attuale crisi economica non è congiunturale, è strutturale. E affrontarla senza affrontare il meccanismo di creazione del denaro è come voler dare una mano di intonaco ad una casa che sta crollando: vanno rifatte le fondamenta, non serve ritoccare la facciata (anzi, peggio, ritinteggiare la facciata impedisce a chi lo abita di rendersi conto del reale stato delle cose).

Il settore finanziario, da settore di servizi all’economia e alla società, è diventato il vero padrone di questo mondo. E come ha fatto? impadronendosi del diritto di creare moneta.

Tutto il denaro esistente al mondo è creato da banche commerciali (private) e centrali (apparentemente pubbliche, di fatto anch’esse private) che lo creano a debito. Cosa significa a debito? Significa che le banche non hanno la stampante per creare denaro (sarebbero falsari) nè si auto-accreditano somme sui propri conti correnti (anche questo sarebbe molto simile all’opera di falsari).

Il meccanismo è quello del prestito: CREANO DENARO SOLO NEL MOMENTO IN CUI QUALCUNO, PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, IMPRESA O PRIVATO, CHIEDE UN PRESTITO.

Senza entrare nel dettaglio della spiegazione di come ciò avviene, conviene invece concentrare l’attenzione sulle CONSEGUENZE di questo sistema.

PRIMA CONSEGUENZA: Il potere vero sta nelle mani di privati che condizionano l’economia (decidendo a chi prestare e a chi no, quali settori favorire e quali penalizzare ecc.) e agiscono in base a fini, logiche e linee guida tipiche di PRIVATI. Con buona pace della cosiddetta “democrazia”.

SECONDA CONSEGUENZA: tutto il denaro esistente in circolazione è emesso a debito. Se anche uno possiede 1000 € e sono “suoi”, qualcun altro si è indebitato perché quei soldi esistessero. Questo implica che una % sempre maggiore di tutte le attività di cittadini, imprese, pubblica amministrazione è destinata al ripagamento del debito.

TERZA CONSEGUENZA: il debito è impossibile da ripagare. Se ogni volta che viene creato “100″ di nuovo denaro (perché viene erogato un prestito) viene contestualmente creato “150″ di debito (perché il debito dovrà essere restituito con gli interessi, magari con un mutuo ventennale), DAL PUNTO DI VISTA MATEMATICO IL DEBITO NON PUO’ ESSERE RIPAGATO.

SOLUZIONE
Una volta capito questo si evince che qualunque manovra di stimolo all’economia, vuoi qualche rottamazione agevolata (auto? frigoriferi? divani?), vuoi qualche incentivazione fiscale (assunzioni esentasse? detrazioni per investimenti eco-compatibili?) così come qualunque manovra di austerity non possono nulla rispetto alla voragine del debito che divora il tempo, le energie, le ricchezze, la creatività di una intera società di lavoratori.

Serve una nuova immissione di moneta nell’economia, moneta a credito e non a debito, che toglierà potere alle banche che lucrano da questa posizione privilegiata senza produrre alcunché di utile all’economia reale, anzi dissanguandola senza pietà.

Un governo che comprende questo può cominciare ad emettere in proprio titoli alternativi (le possibilità sono limitate solo dalla fantasia) che, una volta in circolazione, consentano un VERO rilancio dell’economia senza la zavorra, la palla al piede della moneta emessa a debito.

Basta avere il coraggio per iniziare e dare così avvio alla prima vera, grande rivoluzione della storia dell’umanità.
Alberto Medici

22passi.blogspot.com: post n. 2095 (-127)

mercoledì 24 aprile 2013

Altre "ricette segrete"...?

119 : commenti
da: Francesco Celani
data: 24 aprile 2013 12:41

oggetto: SHARE to All: Possible effect of Carbon, specially Aceton.

 
Dear Colleagues,

as anticipated, we have found significative increase of anomalous heat when we ADDED small amounts (1-2cc) of liquid hydrocarbons to our cell, under partial vacuum conditions.

Hystorically, in gas system, (since 2010), apart H2O and D2O (obviously NOT hydrocarbon), we tested:
a) 
C2H5OH
b) C2H5OD

Since January 2013, following the kind suggestions of the Italian Company that previously (2011-2012) made systematic work (very long, expensive and tedious) on Constantan preparation, suggested to test the Acetone (CH3-C=O-CH3).

The Company, metallurgical, is located in the North-Est of Italy.
Several Researchers are interested on LENR phenomenologies and they have their own Laboratory.
Just to-day they give me permission to share such information, for the mankind progress in the field of Science and Technology.
OPEN ACCESS, OPEN SOURCE approach, like the "
Martin Fleischmann Memorial Project".
The results look enough "robust".

Also Ubaldo Mastromatteo, at
STMicroelecronics (near Milan-Italy), tested the addition of Acetone, in an apparatus different of our (calorimetric).
He got measurable improvements about Anomalous Heat Generation.


**** PLEASE, SHARE THE INFORMATION. ****
Tanks for Your kind attention.

Francesco Celani

22passi.blogspot.com: post n. 2094 (-128)

sabato 20 aprile 2013

A tutti i ricercatori LENR/fusione fredda
To all LENR/Cold Fusion Researchers

179 : commenti

Attenzione, messaggio importante per
TUTTI i ricercatori in ambito LENR/fusione fredda:

 

In Italia si sa che Comunione e Liberazione (CL) e Partito Democratico (PD) danno scarsi risultati insieme (i soliti "cattocomunisti"!)... tenetelo bene a mente e usate il formato PDF - ripeto PDFFFF!!! - se volete documentare con successo l'eccesso di calore dei vostri esperimenti LENR. Ditelo a tutti i vostri colleghi.
 

Prendiamo per esempio il brevetto System and Method for Generating Particles di proprietà US Navy: se i loro autori avessero saputo quanto sopra, si sarebbero ritrovati con una scala reale in mano, invece d'accontentarsi di una semplice scala di medio valore!

(A proposito di commistioni tra LENR e politica, nel precedente post il link all'ultima intervista rilasciata da Francesco Celani a Radio Radicale sull'ipotesi Emma Bonino Presidente della repubblica Italiana).

***

This is an important message for 
ALL researchers working in the field of LENR/Cold Fusion
 

It is a well-known fact in Italy that Comunione e Liberazione (CL) and the Partito Democratico (PD) yield disappointing results when they are together (the so-called "Catho-Communists")... if you want to document the excess heat from your LENR experiments successfully, be sure to use the PDF format. I'll say it again: PDFFFF!!! Tell your colleagues.

Take, for instance, the System and Method for Generating Particles patent held by the US Navy: if its authors had only known the above, they would have held a Royal Flush in their hand. Instead, all they have is a simple straight of middling value.
 
(À propos of the mingling of LENR with politics, look up in the previous post the link to Francesco Celani's latest interview on Radio Radicale, on the idea of making Emma Bonino President of the Italian Republic).

22passi.blogspot.com: post n. 2093 (-129)    

Emma Bonino for president!

41 : commenti

Se pensate che fusione fredda e politica - come direbbe Antonio Di Pietro - non c'azzeccano, ascoltate un primo ricercatore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, qual è Francesco Celani, caldeggiare spassionatamente l'ipotesi Emma Bonino for president tre giorni fa: http://www.radioradicale.it/scheda/378118

Rodotà mi piacerebbe come Presidente, ma la Bonino ancora di più: una donna (finalmente) le cui qualità sono riconosciute in Italia - più o meno da tutto l'arco costituzionale - e in Europa, che parla bene l'inglese e conosce persino l'arabo. Diavolaccio d'un Celani... vorrei che ci avesse visto giusto e sono con lui.

22passi.blogspot.com: post n. 2092 (-130)   

mercoledì 17 aprile 2013

Brevetto US Navy basato sulla cold fusion

172 : commenti
Piccole squisite soddisfazioni...
da: Francesco.Celani

data: 17 aprile 2013 11:11 [ndr N.B. l'ora!] :-)
oggetto: Brevetto su Fusione Fredda: assegnatario Governo USA. 2° Refeence: F. Celani Fwd: Nuovo brevetto

Cari Colleghi,

Vi trasmetto, per opportuna informazione, il testo integrale del brevetto uscito OGGI, dopo ben 7 anni di attesa, il cui assegnatario è il Governo degli USA.

Link al brevetto della US Navy (Pamela A. Boss et al.): http://www.freepatentsonline.com/8419919.pdf

Il documento è stato trovato dal Prof. [omissis], Università di [omissis], che ringrazio.
La reference N° 2 è un Nostro lavoro pubblicato su Fusion Technology nel lontano 1996.
Commento: Tutto è bene quel che finisce bene....

Francesco Celani
Uno tra i nostri più attenti e informati lettori giustamente commenta:
Robbins ha detto...

Sembra che al polemico vecchione amico di Daniele un dispositivo che genera neutroni tramite elettrolisi (Brevetto US8419919 appena uscito, sponsor US Navy e con una paginata intera di bibliografia FF, Celani compreso) non interessi per nulla.
Sono dei furbi, non c'entra nulla la FF, dice. Furba anche la Pamela A. Boss, che proprio lui ha stroncato tempo fa sui neutroni, e che adesso gli riesce fuori come il fantasma di Banco nel Macbeth. Vecchione patetico, non tutti sono cresciuti nella stanza dei salami, come si dice in Romagna. Magari solo i suoi...

Così, mentre l'armata Brancaleone degli irriducibili negazionisti della fusione fredda (composta da tetragoni chimici in pensione, teorici matematici e science-gossip journalist da blog con le mani mai "sporcate" in un laboratorio di fisica, scientisti iper-razionalisti, neo-web-positivisti ecc.) continua a negare la possibilità che esistano fenomeni ancora non contemplati dalle banche dati della comunità scientifica, la scienza, grazie a Dio e soprattutto grazie al metodo Galileiano, procede a colpi di inesorabili conferme sperimentali e brevetti...

P.S. Se vi interessa la base scientifica del brevetto "imposibile" in questione, la trovate nell'articolo Charged particle detection in the Pd/D system: CR-39 SSNTD vs. real-time measurement of charged particle stimulated Pd K shell X-rays di L.P. Forsley(a), P.A. Mosier-Boss(b), P.J. McDaniel(c), F.E. Gordon(d).
a) JWK International Corp., Annandale, VA 22003, USA

b) Research Laboratory of Electronics, MIT, Cambridge, MA 02139, USA
c) University of New Mexico, Albuquerque, NM 87131, USA
d) Navy Senior Executive Service (retired), San Diego, CA 92122, USA

22passi.blogspot.com: post n. 2091 (-131)  

martedì 16 aprile 2013

Precisazioni di Celani sul
"messaggio di precauzione" di qualche giorno fa

10 : commenti
A proposito delle email pubblicate qualche giorno fa sul blog, Francesco Celani (nella foto) precisa che:
" ... il messaggio era, all'inizio, rivolto UNICAMENTE ai vari "replicanti" sparsi nel mondo che utilizzano il (mio) filo di costantana submicro-strutturata o, al limite, nanoparticelle di vario tipo. Quindi, messaggio di PRECAUZIONE.
In accordo ad un vecchio articolo su film spessi di costantana, alcuni Ricercatori avevano osservato assorbimento di Idrogeno anche a basse temperature.
Ho voluto verificare se era vero anche nel nostro caso.
Ho utilizzato come temperatura limite quella dei -196°C dell'Azoto liquido.
Data la mia LUNGHISSIMA esperienza anche con materiali instabili, ad esempio preparazione di superconduttori ad alta temperatura critica (brevetto internazionale del 1998) con il metodo della cosiddetta "pirolisi di citrati" in cui si utilizza, nelle fasi intermedie, anche nitrato di ammonio a temperature medio-alte, ho effettuato il piccolo esperimento utilizzando la ben nota tecnica di "sicurezza intrinseca" basata sul "diaframma debole".

Nello specifico, il diaframma debole, per maggior sicurezza, era addirittura TUTTO il reattore, in vetro.
Il tutto era posto dentro un altro contenitore in PVC a sua volta ricoperto di uno spesso strato (25 mm) di "plastica" elastica, utilizzata anche come isolante termico.
Il reattore in vetro era immesso dentro il contenitore in plastica con la larga "bocca" lasciata completamente aperta per impedire qualunque fenomeno di sovra-pressione in caso di rottura.

Collaudi preliminari erano stati effettuati con: aria libera, vuoto, elio pressurizzato (5 bar), senza e con il filo di costantana.
La rottura è avvenuta alla temperatura di circa -55°C. La pressione a temperatura ambiente (cioè circa 295K) di idrogeno era < 2.5bar, "auto-ridotta" a meno di 2 Bar (in prima approssimazione, PV=nRT) nel caso di 218K (cioè -55°C).
Le ipotesi sono almeno tre:
a) banale stress termico del vetro;
b) fenomeno di catalisi che è avvenuto a bassa temperatura.
c) immissione di aria (cioè ossigeno al 20%) dentro il contenitore.

Manca comunque la indispensabile scintilla energetica di innesco della ri-combinazione Idrogeno-Ossigeno.
Nel caso sia avvenuto l'evento b) o c) ho ritenuto INDISPENSABILE diffondere la dinamica dell'evento a TUTTI i colleghi impegnati nelle repliche.

Mi spiace - è triste - constatare che un atto di estrema correttezza e prudenza sia stato addirittura strumentalizzato dai soliti "corvi" per proferire minacce velate riguardo l'opportunità di mettere "sotto tutela" (cioè chiudere) la mia attività sperimentale. Per fortuna il numero dei "corvi" è in diminuzione.

Grazie per l'attenzione,
Francesco Celani "
22passi.blogspot.com: post n. 2090 (-132) 

Aggiornamenti sul brevetto di Andrea Rossi...

95 : commenti
Il nostro Tia ci segnala gli ultimi movimenti sul sito dell'European Patent Office riguardo il brevetto di Andrea Rossi:

"Pubblicata la risposta all'EPO:  
Nulla di eclatante, si dice che il tubo deve essere fatto di rame e che la polverina deve essere nanometrica Ni62.
Nuovi claim aggiornati."
CLAIMS

l. A method for carrying out an exothermal reaction of nickel and hydrogen, characterized in that said method comprises the steps of providing a copper tube, introducing into said copper tube a nanometric particle nickel powder and inj ecting into said copper tube a hydx:ogen gas having a temperature much greater than 150°C and a pressure much greater than 2 bars, and that said nickel powder is a powder of a nickel isotope having a mass number of 62.

2. A method according to claim 1, characterized in that said hydrogen temperature varies in a range from 150 to 500°C.

3. A method according to claim 1, characterized in that said hydrogen is injected into said tube under a pulsating pressure.

4. A method according to claims 1 and 2, characterized in that said hydrogen temperature is a variable temperature which varies in said range from 150 to 500°C.

5. A modular apparatus for providing a exothermal reaction by carrying out the method according to claim 1, characterized in that said apparatus comprises a copper tube (2) including a nanometric particle nickel powder (3) having a mass number of 62 and a high temperature and pressure hydrogen gas.

6. An apparatus according to claim 5, characterized in that said copper tube further includes at least a heating electrical resistance, said tube being encompassed by a jacket (7) including either water or boron or only boron, said jacket (7) being coated by a further lead jacket (8) in turn optionally encompassed by a steel layer (9), said jackets (7, 8) being adapted to prevent radiations emitted from said copper tube (2) from exiting said copper (2), thereby also transforming said radiations into thermal energy.

7. An apparatus according to claim 5, characterized in that said apparatus comprises, encompassing said nickel powder, hydrogen and electric resistance (101) containing copper tube (100) a first steel-boron armored construction (102) coated by a second lead armored construction (103) for protecting said copper tube (100), a hydrogen bottle connection assembly (106) and a hydrogen bottle (107), said apparatus further comprising, outside of said lead armored construction (103), a cooling water steel outer pipe assembly (105). 

Per ora non ho tempo di fare di più... lascio la parola e i commenti agli esperti.

22passi.blogspot.com: post n. 2089 (-133)

domenica 14 aprile 2013

Quanto conta la coerenza quantistica? Tanto!

16 : commenti
L'organizzazione generale delle prime fasi di raccolta della luce nella fotosintesi naturale (fonte: Nathure Physics)
Curiosamente pare essere passato in sordina un articolo uscito un paio di mesi fa su Le Scienze, che a sua volta divulga una ricerca pubblicata su Nathure Physics (rivista con impact factor 18.967): 
La fotosintesi di alcuni batteri che vivono nelle profondità marine si basa su delicati fenomeni di coerenza quantistica delle proteine che costituiscono il “corridoio” biochimico per il trasferimento di energia con un'altissima efficienza. Questa scoperta mette in discussione l'idea secondo cui alcune proprietà quantistiche siano troppo "delicate" per partecipare attivamente ai processi biochimici e pone le basi per uno sfruttamento più efficiente del'energia solare.
 Il 99 per cento circa dell'energia solare assorbita grazie alla fotosintesi viene convertita in energia chimica. Questa strabiliante efficienza, irraggiungibile per qualunque cella fotovoltaica, è dovuta almeno in parte alla capacità della natura di sfruttare il fenomeno della coerenza quantistica. A scoprirlo è stato un nuovo studio condotto sulla base di una simulazione al computer da Alex Chin, ricercatore dell'Università di Cambridge, e colleghi dell'Istituto di fisica teorica di Ulm e del Politecnico di Cartagena, che pubblicano i loro risultati su "Nature Physics".
Vi invito a leggere tutto l'articolo:


Un altro passetto avanti verso la riabilitazione post mortem di Giuliano Preparata (1942-2000) e Jacques Benveniste (1935-2004) e la comprensione scientifica di fenomeni come le LENR e la memoria dell'acqua.

Su quest'ultimo dibattutissimo argomento consiglio di leggere anche:
Tornando all'intreccio tra fenomeni quantistici e fotosintesi, per approfondirlo rimando ancora a Le Scienze, che ha pubblicato pochi giorni fa questo articolo, di cui è fonte Science (impact factor > 31): Carotenoidi, il "lato oscuro" della fotosintesi.

Per ultimo segnalo che proprio sulla memoria dell'acqua sarà incentrato il prossimo convegno di Choerence (vedi brochure) che si svolgera a Roma, nella consueta sede della Casa dell'Aviatore, il prossimo 23 aprile.

22passi.blogspot.com: post n. 2088 (-134)

sabato 13 aprile 2013

Peer review report Hydrobetatron

4 : commenti
Ho proposto al gruppo di ricerca dell'IIS Pirelli di Roma di bruciare un po' i tempi e pubblicare una bozza provvisoria del nuovo report - annunciato un mese fa - nel quale si fa il punto dell'avanzamento della campagna sperimentale sul reattore Hydrobetatron. Dovrei essere in grado di metterla on line domani sera nel tardo pomeriggio. 

Ricordato che non va attribuito agli sperimentatori il dovere di essere veloci quanto possono esserlo le critiche non ponderate, non c'è dubbio che i suggerimenti di chi può essere realmente d'aiuto sono e saranno sempre preziosi. Abundo e Pieravanti sono stati entusiasti dell'idea di questa piccola informale peer review. 

Preghiamo perciò i lettori più esperti di segnalare i passi meno chiari del report e segnalare eventuali refusi in modo che i ricercatori dell'IIS Pirelli possano vagliare i suggerimenti e diffondere poi la versione definitiva del documento.

DOWNLOAD :
IL REATTORE HYDROBETATRON 2.0 – “Lightning" (bozza)

22passi.blogspot.com: post n. 2087 (-135)

venerdì 12 aprile 2013

E intanto Celani va...!!!

80 : commenti
Dedico questo "instant post" a professoroni (e seguaci e gregari vari) che negli ultimi giorni hanno puntato l'indice su un "vecchio" articolo di Francesco Celani e altri (vecchio come contenuto, nuovo come pubblicazione), stigmatizzando la forma della "cornice", senza nemmeno gettare un'occhiata al "quadro"!

Ciò detto, invito tutti a leggere con attenzione la corrispondenza che segue, intercorsa poche ore fa tra Celani e alcuni dei laboratori di tutto il mondo - uno in particolare - impegnati nelle repliche (positive) degli esperimenti coi fili di costantana.

N.B. A differenza di tante altre informazioni simili a cui ho avuto accesso, ma che non sono di dominio pubblico, in questo particolare caso ho ottenuto il permesso di diffusione. Infatti il ricercatore che ha risposto a Celani ha inoltrato - per errore - la sua risposta a ulteriori persone, cosicché queste email sarebbero arrivate su Vortex-I in ogni caso, prima o poi... a questo punto meglio prima che poi.

Buona lettura.
Subject: Danger of EXPLOSION: possible cathalitic effects even at low temperatures.From: Francesco CelaniDate: Fri, April 12, 2013 11:13 amTo: [omissis]@gmail.com, [omissis]@yahoo.fr, [omissis]@ni.com, [omissis]@chavaenergy.com, [omissis]@missouri.edu, [omissis]@nasa.gov
Dear Colleagues, 
in these days I am performing very simple experiments at low temperatures, down to 77K. 
I am using 2 wires, one with 2 Layers, (called "nanodiamandois") and the other with usual 500 Layers, both of Constantan type ISOTAN 44. 
* Under vacuum and/or He (2.5bar), I detected a PTC (Positive Temperature Coefficient) with the 2L Constantan (about 4%).With 500 Layers I detected NTC (about 3.5%). 
* When I added H2 (2.5bar), during cooling down, at a temperature of about -50°C, 
 I   E X P E R I E N C E D   E X P L O S I O N.
* The bottle, nominally tested at 16 Bar at 50°C, was completly destroyed.No iniury to us, thanks to the open plastic tube used as dewar. Just big noise.
* There is a possibility that such material is cathalitic even at low temperatures, as reported also by a old paper of Hydrogen absorption at low temperatures using Constant tick film.
!!!!PLEASE, SHARE SUCH INFORMATION TO ALL THE PEOPLE INVOLVED in the replication efforts.
Dear [omissis], put such new in the MFMP blog, ASAP!!!
Tanks for your collaboration.
Francesco CELANI

Poco dopo uno dei destinatari dell'email ha risposto in questo modo:
Francesco,Thank you for the warning -- most interesting.

I can also add a warning -- we have had a runaway event with Cuprothal 49 - a constantan alloy from Kanthal (9 meters of 0.7, wire prepared in our own experiments) at a very modest temperature: < 180C. Fortunately the event was contained in a titanium tube reactor although it melted the tube which at least gave as the ability to estimate the temperature and power output at 800-1000C for 30-60min resulting in an estimated power output of around .5-1kwh. This incident occurred during cool down after the completion of several weeks testing and with all electrical inputs disconnected... so it appears that a runaway event is possible with zero input under conditions that are difficult to predict/reproduce.

Cheers
[omissis]

P.S. E direttamente dalla sezione commenti di questo stesso post, riprendo un interessantissimo brevetto USA, pubblicato giusto un paio di mesi dopo l'uscita allo scoperto di Rossi nel 2011. Il titolo è eloquente: Excess enthalpy upon pressurization of nanosized metals with deuterium ("Eccesso di entalpia tramite pressurizzazione con Deuterio di metalli nanometrici"). Ne è proprietario il Governo degli Stati Uniti d'America, anzi la US Navy... quella delle portaerei e dei sommergibili, ops! Però che gingilloni questi americani: senza un Camillo e un'Oca a metterli in guardia hanno perso tempo e dollari a brevettare un "asino volante", roba da yankees! Quello che a noi Italiani invece riesce benissimo è perdere i treni, a furia di dar retta a professoroni tetragoni e science-gossip-journalist che non credono alla fusione fredda.

22passi.blogspot.com: post n. 2086 (-136)

sabato 6 aprile 2013

Waiting for the third-party reporting... Wired!

93 : commenti
Sul numero di aprile di Wired (a lato la copertina) trovate un nuovo articolo dedicato alla saga dell'E-Cat di Andrea Rossi, scritto dal giornalista freelance Raffaele Panizza. La versione on line della rivista presenta il pezzo così:
C'è chi dice di aver scoperto la fusione a freddo: la comunità scientifica lo tratta da cialtrone, mentre i suoi sostenitori lo considerano un genio. È Andrea Rossi, ex miliardario ora povero in canna, una sorta di scienziato pazzo, coccolato da un presidente americano e condannato dalla magistratura italiana. Ci racconta la sua storia la tagliente penna di Raffaele Panizza.

Vi riporto un brano dell'articolo... 
Rossi la parola fusione non osa neanche pronunciarla. A dire il vero, e questo è il problema di ogni pioniere, per nominare quello che fa un vocabolario condiviso ancora non esiste: «Stiamo facendo funzionare cio che non conosciamo, anche perché il comportamento dell'atomo e un mistero irrisolto da cinquant'anni, Ma, se abbiamo ragione, quando pubblicheremo i nostri studi sarà l'anno zero della fisica nucleate». Quali studi? A cura di chi? Rossi spiega di non poter dire nulla, è tutto segretissimo. Ed è proprio questo genere di non risposte che lo fa guardare con più di un sospetto dalla comunità scientifica internazionale.
L'E-Cat per il momento e un motorino inesauribile i cui utilizzi potenziali appaiono infiniti. Far girare turbine e produrre energia elettrica. Alimentare una web farm facendo risparmiare a Google qualche miliardo di dollari sulla bolletta elettrica. Illuminare una città. Eppure, nel perfetto stile di qualsiasi rivoluzione scientifica, i baroni del vecchio paradigma, quelli che dicono non si puo fare, sono ancora pronti a lottare fino alla morte pur di difendere quello che hanno sostenuto e insegnato per anni. E finora hanno avuto la meglio, sin dai tempi di Martin Fleischmann e Stanley Pons, che nel 1989 all'università dello Utah annunciarono la scoperta definitiva della fusione fredda, chiedendo contestualmente 25 milioni di dollari al governo americana per continuare i loro esperimenti.
Immediatamente i laboratori di ricerca di tutto il mondo si misero a testa bassa per riprodurre l'esperimento, ottenendo per lo più scarsissimi risultati: una mancanza di evidenze scientifiche che gettò lentamente discredito su tutto l'impianto teorico, fino a rendere la cold fusion un filone di ricerca praticamente clandestino. I complottisti parlarono di insabbiamento.
L'Italia, però, e sempre rimasta in prima fila, con tentativi costanti compiuti da giocherelloni illuminati...
 22passi.blogspot.com: post n. 2084 (-138)

venerdì 5 aprile 2013

Essere Genitori Oggi 2013

5 : commenti
Questo post è rivolto a genitori, insegnanti ed educatori di Assisi, Perugia e dintorni. 

Vista la grande partecipazione e il consenso ottenuti dodici mesi fa, anche quest'anno l'Ufficio nel quale lavoro ha organizzato un ciclo di 25 incontri sui temi dell'educare, che si svolgeranno dal 9 aprile al 31 maggio nei Comuni di Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara e Valfabbrica...
Ritorna Essere Genitori Oggi, l’iniziativa della Zona Sociale 3 sulla genitorialità, compito affidato ai genitori per mettere i figli in condizione di scoprire, amare e potenziare le proprie risorse, che comporta specifiche abilità da apprendere nel tempo e tutti quei pensieri e aspettative che influenzano l’agire della coppia genitoriale.
Essere genitori ha a che fare con il “prendersi cura di” e rappresenta una funzione complessa che incorpora sia aspetti individuali, relativi all’idea di come un genitore deve essere, sia aspetti di coppia, ossia della modalità relazionale condivisa dai partner nell’assolvere questo particolare compito.
Questa complessità spiega come sia impossibile confinare la genitorialità all’evento biologico della nascita, ma come, invece, essa produca cambiamenti individuali e relazionali, presenti e in continua evoluzione lungo tutto il ciclo vitale degli individui coinvolti. Non si può essere genitori sempre allo stesso modo perché sarà necessario assolvere impegni differenti e adottare modalità comunicative e interattive diverse a seconda dell’età dei figli. Tutto ciò implica la capacità dinamica di “rivisitare” continuamente il proprio stile educativo, affrontando in modo funzionale i cambiamenti.
Seguendo tale prospettiva, il ciclo di incontri promosso dalla Zona Sociale 3 esplorerà i compiti specifici che le famiglie devono affrontare e i fattori di protezione e rischio capaci di facilitare od ostacolare i processi evolutivi, sia del bambino e dell’adolescente sia dei suoi genitori. I genitori potranno partecipare attivamente agli incontri, portando le loro concrete difficoltà e curiosità come stimolo per ricercare le risorse necessarie ad affrontare quei compiti genitoriali che a volte appaiono difficili.
Verrà proposta la possibilità di un confronto con esperti attraverso momenti di riflessione rivolti tanto alle famiglie, quanto a insegnanti, operatori dei servizi (pubblici e privati), educatori e non ultimo amministratori, perché si realizzi concretamente quel “patto educativo” indispensabile per una crescita serena delle generazioni future. 

Uno spazio di confronto verrà dedicato anche ai genitori dei bambini in tenera età attraverso incontri che si svolgeranno il sabato mattina (con servizio di intrattenimento per i bambini).
Nella brochure qui accanto (un clic per ingrandire) trovate il programma con tutte le date, le sedi e i temi degli incontri.


22passi.blogspot.com: post n. 2083 (-139)

giovedì 4 aprile 2013

I giochi di 22 passi: miti e favole.

79 : commenti

Gioco n. 1

Tra gli dei dell'Olimpo ce n'era uno noto tra i mortali per la sua assoluta goffaggine e incompetenza in qualsivoglia tipo di gioco o di scommessa dove si puntasse denaro. Tutti, persino i bambini, lo vincevano e si facevano beffe di lui; a tal punto che le parole esclamate in coro a ogni sua sconfitta divennero il nome con cui oggi lo conosciamo.

Chi è quel dio?


Gioco n. 2

Come ha fatto Biancaneve a diventare ricchissima?

22passi.blogspot.com: post n. 2082 (-140)

mercoledì 3 aprile 2013

Open Acces

27 : commenti
Pubblico la risposta di Angelo Ovidi all'ennesimo pamphlet (pubblicato sul blog scientista vetero-neopositivista n. 1 d'Italia) sulla credibilità della rivista scientifica che ha ospitato l'articolo Experimental Results on Sub-Micro Structured Cu-Ni Alloys underHigh Temperature Hydrogen/Deuterium Interaction, firmato da Francesco Celani (LNF-INFN) e altri diciassette ricercatori, tra cui lo stesso Ovidi.
Gent.le Daniele Passerini,

sono stato informato dal dr Celani del commento fatto sulla pubblicazione da parte del journal "Chemistry and Materials Research" da parte di Gherardo Gentzen [ndr. Alessio Guglielmi, University of Bath, UK] alle 5:04 am del 2 aprile 2013.

Vorrei effettuare delle precisazioni su tale commento.

Innanzitutto c'è un errore. Si dice che "Dopo una recensione puramente formale l’articolo viene accettato, messo sul web (e solo lì, la rivista non è di carta)..."
Tale affermazione non corrisponde a verità. L'articolo esiste in versione cartacea e online, infatti possiede un doppio ISSN che è facilmente visibile sull'articolo stesso, proprio nell'intestazione ("ISSN 2224-3224 (Print) ISSN 2225-0956 (Online)"). Ogni volume delle varie riviste viene pubblicato su supporto cartaceo per intero e spedito in varie copie sia agli autori sia a coloro che ne facciano richiesta, a pagamento.

Per quanto riguarda le affermazioni "editoria predona", "rivista palesemente non accademica", "fantomatico Index Copernicus", "`rivista´ che ha meno di due anni, appartenente a un gruppo che ha meno di cinque anni".
Come avrai notato la maggior parte degli articoli pubblicati sulla rivista vengono da organizzazioni e ricercatori in India, Cina, Africa e Medio Oriente.
IISTE così come altre organizzazioni hanno come scopo quello di promuovere l'editoria scientifica e lo scambio di informazioni a livello globale incentivando l'accesso alla pubblicazione da parte di scienziati di paesi che non hanno mezzi sufficienti a sostenere i costi delle pubblicazioni accademiche occidentali.
Questo sforzo viene da una precisa indicazione data dall'UNESCO alcuni anni fa, ecco perché molte di queste riviste sono giovani, e la piattaforma è di tipo Open Access. È un modo di applicare all'editoria scientifica quanto già successo con quella classica con i giornali sempre più aperti all'accesso su Internet da parte di un più largo pubblico con costi più bassi e con meno uso cartaceo. Tali riviste prendono fee di pubblicazione relativamente bassi necessari solo a coprire i costi e invece permettono un accesso agli articoli libero con una grossa spinta allo sharing della conoscenza. Non è un mistero che molte delle riviste accademiche classiche spesso vengono acquistate dagli istituti tramite abbonamenti molto costosi ma poi rimangono a prendere polvere sugli scaffali perché nessuno le legge. Le riviste di tipo Open Access semmai, riducono le spese degli istituti di ricerca perché il piccolo fee esiste solo al momento della revisione/pubblicazione.
Per quanto riguarda l'impact factor, indipendentemente da come lo si misuri, il fatto che gli articoli sono largamente accessibili li porta ad essere più condivisi e usati.

Riguardo "il lavoro di revisione fa parte dei normali doveri accademici e non è pagato; il pagamento infatti introduce un sottile conflitto di interesse." Sappiamo tutti benissimo che solo il pagamento elimina i conflitti di interesse. Infatti se un revisore viene pagato per leggere una serie di articoli non viene condizionato da altri e più forti interessi di tipo accademico, dovuti alla comunità scientifica di appartenenza, al proprio entourage e ad altri fattori di convenienza che spesso trasformano questo mondo in un sistema autoreferenziale. Insomma non esiste una verginità scientifica accademica e questo, soprattutto quando si ha a che fare con argomenti molto dibattuti come quelli relativi a LENR/CANR crea spesso una barriera simile a quella che l'UNESCO si è prefissa di superare per quanto riguarda le preclusioni di tipo geo/economico con l'Open Access.

Riguardo invece alla "recensione puramente formale", "questa rivista paga qualche dollaro a qualche post-doc squattrinato di qualche università scalcinata per scrivere in fretta giudizi generici, non specialistici", "i revisori devono venir scelti liberamente su tutta la base accademica a seconda del contenuto dell’articolo, e non in un pool di stipendiati, che necessariamente ha competenze troppo ristrette".
Alcuni di questi commenti sono decisamente borderline ma io non posso rispondere sulla professionalità dell'editore. Immagino che se tale polemica continuasse su toni lesivi per il lavoro l'editore potrebbe rispondere nei modi appropriati.

Cordiali saluti,

Angelo Ovidi
Kresenn Ltd
co-signer of the article 
Scrive Ovidi "molte delle riviste accademiche classiche spesso vengono acquistate dagli istituti tramite abbonamenti molto costosi...". Secondo voi cosa significa "molto costosi"? Prendiamo per esempio una delle più note riviste di fisica, Physical Review A, B, C ecc. e divertiamoci a leggere i costi degli abbonamenti annui sul listino prezzi ufficiale dell'editore: il prezzo del "pacchetto premium" va dai 25.370$ (academic) ai 44.850$ (very large research institutions) a seconda dell'istituzione.

Se a tali prezzi sommiamo le crescenti critiche, all'interno delle stesse università, sul sistema della peer review, viene il sospetto legittimo che i condizionamenti a cui possono essere soggette le riviste siano davvero consistenti e non ci sarebbe da stupirsi se prima o poi si sentisse parlare di "mafia delle delle pubblicazioni scientifiche". Insomma, l'open access voluto dall'UNESCO assomiglia più a una cura che a una malattia.

22passi.blogspot.com: post n. 2081 (-141)

Questa sì che è una pubblicazione! :-)

44 : commenti

Fonte: Albo Pretorio on-line del Comune di Perugia.

22passi.blogspot.com: post n. 2080 (-142)

martedì 2 aprile 2013

Experimental Results on Sub-Micro Structured Cu-Ni Alloys...

82 : commenti

Ho aspettato che passasse la mezzanotte per pubblicare questo post, altrimenti qualche bontempone avrebbe potuto scambiarlo per un pesce d'aprile.

Chemistry and Materials Research è una delle riviste scientifiche edite dall'IISTE, una rivista di discreto impact factor (5,51). Una rivista su cui è stato appena pubblicato un corposo articolo del gruppo di ricercatori guidato da Francesco Celani; per una bella coincidenza - o meglio sincronicità junghiana - è successo proprio il giorno di Pasqua, ovvero della Resurrezione... quella che sta coinvolgendo chi ha seguito - per amore della scienza - le orme di Fleischmann e Pons nonostante l'indifferenza e la derisione dell'establishment accademico.

Si tratta di un articolo redatto ad Aprile 2012, sulla tecnica di preparazione dei fili costantana, tecnica che nel frattempo ha subito una non indifferente evoluzione. Del resto si sa, quando un paper viene sottoposto alla trafila della peer review i tempi di uscita si allungano...

Experimental Results on Sub-Micro Structured Cu-Ni Alloys underHigh Temperature Hydrogen/Deuterium Interaction [DOWNLOAD]
Francesco Celani1* E. F. Marano1, A. Spallone1 A. Nuvoli1 B. Ortenzi1 S. Pella1 E. Righi1 G. Trenta1 F. Micciulla1 S. Bellucci1 S. Bartalucci1 M. Nakamura2 E. Purchi2 G. Zangari2 S. Cupellini2 A. Mancini3 F. Maggiore3 A.Ovidi4
1. INFN-LNF, Via E. Fermi 40, Frascati (RM) 00044, Italy
2. Latium Group, ISCMNS, Via Cavour 26, Ferentino (FR) 03013, Italy 

3. ORIM SpA, Via Concordia 65, Piediripa (MC) 62100, Italy
4. Kresenn Ltd, 5a Frascati Way, Maidenhead SL6 1PA, United Kingdom 

* E-mail of the corresponding author: XXX@lnf.infn.it

Abstract
This study shows in detail how even a low cost material, like commercial Cu-Ni-Mn alloy (named Konstantan or ISOTAN 44), as far its surface is properly modified from the point of view of dimensionality, can be used as material able to produce anomalous heat effects due to close interaction with Hydrogen (or Deuterium, but at lower intensity) at high temperature. This work is supported by Enel Engineering and Innovation SpA, Via Andrea Pisano 120, 56122, Pisa (Italy), ORIM SpA, Via Concordia 65, 62100 Macerata (Italy) and Kresenn Ltd, 5a Frascati Way, SL6 4UY, Maidenhead (United Kingdom).
Keywords: ISOTAN, Konstantan, hydrogen, deuterium, anomalous heat, nano structure, copper-nickel alloy
Già che ci sono vi lascio, sempre firmato dal gruppo di Celani (con qualche new entry), anche l'abstract, di un lavoro - più attuale - che verrà invece presentato integralmente all'ICCF-18:
Further progress/developments, on surface/bulk treated Constant wires, for anomalous heat generation by H2/D2 interaction

#Francesco Celani(1,2), E. Purchi(2), A. Nuvoli(2), A. Spallone(1,2), M. Nakamura(2), E. Marano(1),

B. Ortenzi (1), S. Pella(1), A. Ovidi(2,3), G. Vassallo(2,4), S. Bartalucci(1), E. Righi(1), G. Trenta(1).

(1) Nat. Inst. Nucl. Phys., Frascati Nat. Lab.; Via E. Fermi 40, 00044 Frascati (Rome), Italy, XXX@lnf.infn.it

(2) Int. Soc. Cond. Matt. Nucl. Sci., Latium#1 Group, Via Cavour 26, 03013 Ferentino (FR), Italy.

(3) 5a Frascati Way, SL6 4UY Maidenhead (Berkshire), United Kingdom

(4) Dept. Eng. Univ. Palermo, Viale delle Scienze, Palermo, Italy



Abstract
In the framework of those studies aimed to analyze anomalous effects (thermal and/or nuclear) due to the interaction among some specific materials (pure and/or alloys) and H2 (or D2), we focused, since 2011, on a specific alloy called Constantan (Cu55-Ni44-Mn1). We selected such material using our own considerations and intuitions and because, according to a scientific paper [1], it has the largest energy value for dissociation of H2 to 2H, i.e. about 3eV. Among others B. Ahern suggested that Ni-Cu-H can be used for heat generation. We improved the preparation procedure of such wire from simple thermal treatments (up to May 2012 [2]) to more sophisticated ones, with more tight control of the multilayered (400-700) surface structures. Some of the results were presented at ICCF17, Aug. 2012 [3]. After [3], several groups asked to make their own experiments using such kind of wires (Φ=200µm, l=100cm) to cross-check (and possibly improve) our results. Some of such Researchers (group of M. Fleischmann Memorial Project; U. Mastromatteo) made public their (positive) results since Dec. 14, 2012 at Ministry of Aeronautics in Rome, Italy. In short, using an (home-made) apparatus integrated with an acquisition system (type PXi) by National Instruments, we made, since September 2012, not mentioning qualitative reconfirmation of previous results, further and unexpected progress and discoveries:

  1. We developed a new kind of procedure of measurement (about anomalous excess heat) under dynamic vacuum, to avoid the effect of different thermal conductivity, inside the gas cell, due to type of gas and pressure variation: the wire didn’t lose, macroscopically, H even at T=600°C.
  2. We developed a new, very simple, type of surface coating (2 layers) that is nano-diamandoids like;
  3. We observed, at least 2 times, the phenomenon of water splitting due to catalytic effect of surface treated Constantan. Such phenomenon is larger in comparison with what expected just by thermal splitting (wires temperature of about 300-500°C);
  4. We observed a very large variation (about a factor 100) of Resistive Thermal Coefficient (RTC) of the wire used (400 layers) as the amount of H (related to the macroscopic value of resistive ratio R/Ro, normalize to empty wire Ro) increased. As example, with ”treated” virgin wire (w/o H2) the RTC was about 5*10-6 and increased to 6*10-4 when the R/Ro reduced to 0.68; temperature range 20-300°C. The RTC is larger with D in respect to H. Experiments are in progress also at 77K.
  5. Overall results are affected by previous operating conditions
[1] S. Romanowski et al., "Density functional calculations...", LANGMUIR, 15(18), pp. 5773-5780, 1999.

[2] F. Celani et al., “Experimental results on sub-micro structured Cu-Ni alloys….”, at X Inter. Workshop on Anomalies in Hydrogen-Metal Systems”, Pontignano, Italy, April 10-14, 2012, in publishing (J. Chem. Mat. Res.; March 2013).
[3] F. Celani et al., “Cu-Ni-Mn alloy wires, with improved sub-micrometric surfaces, used as LENR device by new transparent, dissipation-type, calorimeter.”, ICCF-17 Conference, Korea, 2012. Publishing by JCMNS, March 2013.
22passi.blogspot.com: post n. 2079 (-143) 
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