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domenica 15 maggio 2011

Ipotesi E-Cat (versione 2.0)

Mentre sull'era del petrolio calano le prime ombre della sera...

il reattore Ni-H inventato da Rossi e Focardi sgomita tra depistaggi dei suoi stessi artefici, guerra di brevetti col principale competitor, probabili tentativi di replica in tutto il mondo, speranze dei sostenitori, invidia o critiche dei detrattori. 

E il nostro Jack continua, step by step, a raffinare le possibili ipotesi sul segreto che si nasconde nel cuore dell'Ecat. 

Proprio Ipotesi E-Cat, pubblicato lo scorso 9 maggio (qui) con le brillanti speculazioni e i disegni 3D di Jack, è diventato in soli 5 giorni il post più commentato da sempre di Ventidue passi d'amore e dintorni. Ora, tirate le fila della discussione sviluppatasi sul blog, Jack ci propone un importante aggiornamento. 

L'idea della revisione (difficilmente sarà l'ultima) è nata anche dalla richiesta di Steven Krivit di poter pubblicare - prossimamente - tali ipotesi su New Energy Times, cosa di cui la "community" che orbita attorno a 22passi non può che essere orgogliosa.

Ringrazio tutti i lettori che hanno contribuito alla discussione nel primo post, proponendo domande, suggerimenti e stimoli a Jack. Sotto il "cappello" del blog 22passi, sono tutti coautori di questa seconda versione di Ipotesi E-Cat.

E ringrazio Jack di tutto il tempo che sta dedicando a questo thread, con passione e competenza (Jack è un ingegnere che opera nel campo della medicina nucleare).


22passi
(Daniele Passerini)

***

Ipotesi E-Cat
versione 2.0

Una esclusiva di 22passi.blogspot.comCREATIVE COMMONS LICENSE




Premessa: tutto quello che seguirà sono considerazioni altamente speculative, basate sulle poche informazioni ottenibili da alcune immagini dell’E-Cat e dalle notizie rilasciate dalla coppia Rossi-Focardi. Cercare di capire come funziona l’invenzione del decennio è un gioco divertente, ma probabilmente utile solo a quelli che, come me, non riescono a frenare il cervello quando parte per la tangente. Grazie alla prima pubblicazione sul blog 22passi, molti dei lettori si sono uniti in questa impresa ed hanno espresso commenti e valutazioni tecniche interessanti. Il documento che segue è dunque una revisione del precedente e prende spunto anche da questi suggerimenti.

L’obiettivo ultimo è comprendere come sia possibile che un tubo di rame dall’apparenza mesta e poco signorile si appresti a rivoluzionare il mondo.

Spero che Rossi non se la prenda, in fondo tutto quello che segue è la sintesi delle informazioni pubblicate su vari siti web, partendo da 22passi e NET. Molto materiale è stato raccolto da wikipedia. A questa sintesi aggiungo qualche disegno CAD, un po’ di fantasia ed ecco a voi un reverse engineering molto, ma molto, approssimativo.

Ovviamente: Don’t try this at home!

Cominciamo a parlare del nostro tubo.

ECat – Esterno (immagine di G. Guidi)
Sono state individuate quattro macro-versioni del’E-Cat. Partendo dall’interpretazione più semplice, fino a giungere al modello più complesso. Ognuna di queste cerca di non entrare in contraddizione logica con le informazioni riportate da Rossi-Focardi e sfrutta qualche concetto di ingegneria basilare per poter finalizzare un modello 3D funzionale.

ECat  Versione 1 sezionata (immagine di G. Guidi)
Come si vede nel modello semplificato 3D, l’E-Cat è un tubo sagomato in rame. Ci sono chiari i punti di ingresso dell’acqua ed il punto di uscita. Si da per scontato che l’acqua non tocchi mai ne l’idrogeno e ne la miscela di Nickel. La camera interna, ovvero il cuore del reattore, è un contenitore di acciao inox (fonte Rossi che rispondeva a domande sulla possibile contaminazione di rame nelle ceneri) in cui dentro è contenuta la miscela in pressione satura di H2 probabilmente a 20/30 bar (fonte brevetto).

Il sistema si scalda a mezzo di due termoresistenze. La prima interna più piccola e la seconda esterna molto corposa. La prima domanda è: perché due? La resistenza interna, che secondo me Rossi chiama “di controllo”, è la principale responsabile del riscaldamento della miscela. Io l’ho piazzata sull’asse del tubo al centro del nucleo del reattore. Mi sembra il punto più sensato dove il suo effetto sul nickel possa essere massimizzato. Potrebbe essere anche molto più lunga (quasi quanto tutto il tubo), ma dato che supponiamo che il Nickel sia presente solo nel cuore dell’Ecat è probabile che la resistenza sia concentrata solo in quel punto. La termoresistenza scalda in pratica tutto il core di acciao inox. La seconda resistenza è esterna. La sua missione è probabimente quella di scaldare tutto il tubo in modo che si raggiunga velocemente la temperatura di innesco della reazione Ni-H. È sicuramente utile anche per pre-riscaldare l’idrogeno che si trova nel tubo più esterno. Durante l’esperimento del 14 Gennaio sembra che un guasto abbia messo fuori uso una resistenza. Secondo me si è rotta quella esterna. Il reattore è così stato riscaldato da quella più piccola interna con molto più tempo. Se ne deduce che non sono necessarie entrambe, ma che il reattore potrebbe funzionare anche solo con quella interna. Probabilmente, la presenza di entrambe aiuta il reattore a restare stabile, ovvero a non oscillare in temperatura verso l’alto o il basso. Se la reazione Ni-H dipende dal calore, si innesca infatti una retroazione che può facilmente o spingerlo troppo in alto (si scalda, si alza l’energia e si scalda ancora di più) o verso il basso (si raffredda, cala l’energia e si raffredda ancora di più). Avere due termoresistenze che non sono Ni-H dipendenti aiuta ad evitare che il reattore oscilli. Motivo per cui a Rossi non piace lasciare il reattore a input zero (staccato dalla corrente) nonostante possa anche funzionare in questa modalità.

Il reattore in questa versione sembra estremamente semplice. La polvere di Nickel è introdotta dallo stesso tubo in cui viene inserito l’Idrogeno (affermazione non supportata da fatti o da commenti di Rossi). Infatti nelle foto si vede un tappo o addirittura un rubinetto posto in verticale. Rossi probabilmente lo apre e letteralmente versa dentro la miscela. L’H2 è direttamente in contatto con il Ni e con il catalizzatore.

La questione temperatura del core e dell’acqua. Dato il flusso d’acqua e la quantità di energia rilasciata dal reattore è molto complesso stimare la temperatura interna del core e quindi del Nickel. È probabile che sia anche molto alta (fino a 500°) entrando dunque negli intervalli di valori in cui diversi metalli a caricamento gassoso di Idrogeno o Deuterio hanno sviluppato effetti anomali (vedi pubblicazioni di Stremmenos, Piantelli, Celani, Arata). La temperatura di “lavoro” è comunque diversa dalla temperatura di innesco della reazione Ni-H. Dai dati sperimentali (soprattutto gli esperimenti con professori svedesi) emerge che la reazione parte già a 60° ovvero il momento in cui in questi esperimenti cambia la curva di riscaldamento del reattore. A questo va aggiunto che anche Focardi ha confermato che la temperatura di innesco è estremamente bassa, cosa che rende l’esperimento di Rossi molto diverso da tutti i suoi simili dove le temperature di innesco e di lavoro si pongono verso i 400°C e oltre.

Il catalizzatore. Per cercare di immaginare vagamente cos’è il catalizzatore, bisogna farsi la domanda: a cosa serve il catalizzatore? Probabilmente il catalizzatore aiuta la penetrazione dei protoni (il nucleo dell’Idrogeno) all’interno dei grani di Nickel. Per fare questo l’Idrogeno passa da stato molecolare (H2) a ione H+ (protone). Focardi cita questo fattore in una sua intervista. Questa scissione richiede energia e va in qualche modo aiutata. Inoltre il protone deve potersi muovere con facilità in questo catalizzatore per finire nel Nickel. Uno dei materiali che si pone in pole position per questo tipo di missione è il “mitico” Palladio o il Platino. Guarda caso esce un altro “eroe” della fusione fredda, un elemento noto per caricarsi di Idrogeno e favorirne la scissione.

Oltre al Palladio, il Platino è usato anche nelle celle a combustibile come strato di interfaccia fra l’Idrogeno e la membrana PEM (Proton Exchange Membrane). Vedere su Wikipedia su fuel cell per tutti i dettagli. Il Platino dissocia le molecole H2 e favorisce la penetrazione nella PEM. In questa versione del reattore Rossi il Platino/Palladio è in piccoli grani diffusi nella miscela. Se fosse solo su una parete sarebbe poco attivo sul Nickel non in contatto con il bordo della camera. Inoltre Rossi in passato lavorava per NETL (www.netl.doe.govsponsorizzato dal DOD per la realizzazioni di dispositivi ad alta efficienza ad effetto seebeck per la conversione di calore in elettricità (http://dodfuelcell.cecer.army.mil/library_items/Thermo(2004).pdf). In uno dei brevetti americani si cita in modo esplicito il Platino ed alcune tecnologie usate nelle fuel cell. È dunque possibile che questi materiali rientrino nel know-how di Rossi negli anni in cui non lavora ancora al 100% sulle LENR.

Ma c’è un problema. Rossi concede agli svedesi un campione da analizzare di povere usata nel rattore. Si trova del Nickel, del Rame (10%) e del Ferro (10%). E il catalizzatore? Rossi in qualche modo (chimico o meccanico) potrebbe averlo rimosso. Certo è che se una piccola parte rimaneva e lo spettrometro di massa degli svedesi la rivelava erano dolori. Il supersegreto Rossi non credo voglia giocare con rischi di questo tipo. Allora forse il catalizzatore non è nella forma che potremmo immaginare. Questa che segue è la seconda versione del E-Cat nata.


ECat  Versione 2 sezionata (immagine di G. Guidi)
ECat  Versione 3 sezionata (immagine di G. Guidi)
In questa versione l’Idrogeno e il Nickel non sono direttamente in contatto. Si trovano separati da una membrana (o layer metallico) che si comporta esattamente come le PEM delle celle a combustibile. La membrana probabilmente è dotata di uno strato di platino o palladio… o potrebbe essere anche composta interamente da questi elementi o da una loro lega. In questo caso niente mix di polveri, ma solo un sistema che favorisce la migrazione/penetrazione dei protoni. In questo caso però solo il Nickel a contatto con la membrana potrebbe reagire. È dunque probabile che la struttura interna sia atta a massimizzare il contatto metallo-Nickel. E’ possibile che la membrana non funga da separatore di camera, ma sia semplicemente immersa in un’atmosfera satura di idrogeno. Otteniamo dunque la terza versione del nostro ECat.

ECat  Versione 4 sezionata (immagine di G. Guidi)
La quarta versione è semplicemente la prima in cui viene ridotta la camera di reazione e viene inserito un layer di piombo fra la camera esterna e quella interna.

Questo strato potrebbe essere utile a rendere il reattore intrensicamente sicuro e permetterebbe anche di raccogliere l’energia dei gamma (solo se questi sono però a basse energie) emessa dalla camera primaria. L’energia termica è comunque probabilmente legata al riscaldamento dei micro-grani di Nickel per effetti interni al nucleo di Nickel eccitato dall’assorbimento del protone (o protone “neutralizzato” da un elettrone). La radioattività del sistema è comunque estremamente bassa in relazione al numero di reazioni nucleari necessarie alla potenza termica totale registrata. Allo stato attuale non sono ancora chiari quali siano i processi che innescano il fenomeno e che tipo di decadimenti possano giustificare questo tipo di output termico.

Sono ancora indeciso fra queste quattro versioni di E-Cat. Attualmente prediligo la prima solo per una questione di semplicità. Nel mondo delle fuel cell inoltre esistono anche alternative al Platino/Palladio (vedi http://blogs.physicstoday.org/update/2009/04/iron-rivals-platinum-as-fuel-c.html) ed un suo sostituto potrebbe essere un mix a base di Ferro. Ferro, proprio quello che si trova al 10% come residuo delle polveri e che si fa fatica a spiegare sia come prodotto di fusione (nuclearmente troppo lontano dal Nickel) sia come erosione della camera di Inox (anche gli svedesi su questo punto non ci credono). Che il componente principale del catalizzatore sia sotto il nostro naso?

Vi lascio forse con più dubbi che certezze… ma in fondo è il bello di questo oggetto!

Saluti
Jack
(Giacomo Guidi)

130 : commenti:

Tizzie ha detto...

Rossi dice di non utilizzare metalli preziosi all'interno dell'E-Cat. Dunque niente palladio o platino, ad esempio.

Silvio (non Caggia) ha detto...

Sempre più belli e dettagliati i 3D di jack ... mi cullo col sogno che fra poco manderò a farsi benedire il mio fornitore di metano e porterò al cassonetto la mia caldaia Beretta :)

Author ha detto...

non scarterei l'ipotesi di un EMF costante o variable con appropriata frequenza applicato sfruttando quelle che forse quindi non sono (solo) resistenze. Questo spiegherebbe come mai spegnendo l'input power si proceda allo spegnimento dell'E-Cat.

naturalmente bisognerebbe spiegare quale EMF si è potuto generare nell'esperimento con il dispositivo esterno non funzionante.

biggie ha detto...

Io ferro è quello che ha più senso!

Cesare ha detto...

@My2cents
Che il piombo sia liquido o solido non cambia nulla per la schermatura in quanto i gamma interagiscono direttamente con gli elettroni (e forse coi nuclei del piombo ma ho qualche dubbio a quelle energie.

Se pensiamo che ci sia il piombo a schermare vedo un altro problema infatti dobbiamo fare in modo che i gamma nell'uscire incontrino sempre abbastanza materia per essere schermati (infatti tutto scherma i gamma col piombo ci vuole solo meno spessore perché più denso) per cui mi chiedo come possono essere fatti i raccordi per evitare che ci sia qualche finestra; forse i tubi dell'acqua e dell'idrogeno devono fare qualche giro strano per entrare.

Un ultima cosa ho cercato di tenere la pagina di Wikipedia del "catalizzatore di energia di Rossi e Focardi" ma dopo un mesetto di battaglie (che sono cominciate dopo il servizio di Rainews24) alla fine la pagina è stata cancellata (ovvero censurata)

Pino Grasso ha detto...

Tizzie ha detto...

Rossi dice di non utilizzare metalli preziosi all'interno dell'E-Cat. Dunque niente palladio o platino, ad esempio.

********

Risulta anche a me.
Inoltre ho letto che il catalizzatore "è onnipresente" e che per ricaricare i suoi e-cat non si può usare semplice polvere di nichel ma una miscela che produrrà lui in esclusiva e che incrementa il costo del puro nichel del 10%, quindi, dato che il nichel costa circa 28 euro al kg il catalizzatore aggiunge 2,8 euro per kg di polvere prodotta.

Non può essere niente di costoso o sofisticato ed è mischiato al nichel.

Per eliminarlo dalle "ceneri" basterebbe che non fosse ferromagnetico in modo da raccogliere il nichel con una calamita e lasciare a terra il catalizzatore :-)

Tutta l'apparecchiatura mi sembra MOLTO semplice, molto più semplice di tutte le complicazione che, io per primo, riesco ad immaginare.

D'altronde, in una delle sue interviste, Focardi dice che basta scaldare la polvere in presenza di idrogeno (anche ventilato, quindi niente alte pressioni) perchè la reazione avvenga.

La resistenza a cartuccia (di controllo) secondo me serve solo ad evitare che la temperatura dell'acqua e quindi della parte del reattore che lambisce, non scenda mai sotto la temperatura di blocco della reazione.

mirco ha detto...

io credo che siamo sempre li'...come fare a passare la soglia Minkoskhiana che Cardona fissa a 20MHz...

lui con cloruro di ferro (idrato) lo fa per sono-pressione ed ottiene...il piezo.

nelle CELLE di ROSSI non mi convinceva il controllo della reazione...sembra "solamente" attraverso il controllo di due resistenze (2?) quindi, sono andato a rivedermi il famoso MAHG

dove nella foto:

http://jlnlabs.online.fr/mahg/photos.htm
delle ore :10:13:09 c'e un GENERATORE di FREQUENZE a 15MHz

va bene, e' fatto con manganese (reticolo-lattice) ed idrogeno.

si spiega quando l'anodo sine wave (plasma?)

che entra in "serbatoi di idrogeno ai melallidruri"
http://www.actaenergy.it/prodotti.asp?pag=bici

lele ha detto...

Ho votato anche io su wiki, ma purtroppo non ci si è fatta :( ... ad ogni modo la versione inglese è solo presente.. e non capisco perchè in Italia c'è gente che non ha nulla da fare che occuparsi di ste cose visto che a dir loro son bufale...

Comunque, in tutte le ipotesi manca la resistenza a cartuccia che mi sembra sia assodata esserci.. visto che in commercio le dimensioni non superano mai i 20cm, credo che essa pogi all'esterno della camera di combustione senza attraversarla..

lele ha detto...

A proposito, si può vedere il linkdell'intervitsa di ieri sera su rainews?

mirco ha detto...

e se servisse un drogaggio delle polveri di nikel, scommetterei sul Sodio (che anche lui e' metallo!)

Davide ha detto...

@ Cesare
Adesso mi aspetto che quegli inquisitori di stampo medievale cancellino anche la pagina in inglese: se hanno cancellato quella in italiano perchè dovrebbe esserci la pagina nelle altre lingue?
http://en.wikipedia.org/wiki/Energy_Catalyzer
Volenti o nolenti il dispositivo creato da Rossi ha focalizzato l'attenzione pubblica e attirato l'attenzione dei media quindi non si può cancellarlo dalla storia, e questo a prescindere dalla sua funzionalità.

Anonimo ha detto...

@Cesare e @Davide su Wikipedia

è vero, cerchiamo di ricreare la pagina magari sotto altro nome,
il fatto che non sia ancora validata dalla comunità scientifica non c'entra nulla con il fatto che tutti abbiano diritto a trovare informazioni su Wikipedia su Focardi, Rossi e l'E-cat!

Bellerofonte

Davide ha detto...

@ Jack
Complimenti, hai fatto un bellissimo lavoro.

@ Bellerofonte
Ho idea che se la riscrivi te la cancellano di nuovo. Ormai hanno deciso così, mi sa che toccherà aspettare ottobre.

lele ha detto...

Ho sentito dire che entro Maggio L'unibo protrebbe dare qualche risposta, magari al quel punto si potrebbe riprovare ad inserire la voce...

Anonimo ha detto...

@Davide

Wikipedia è fatta da noi, facciamoci sentire.

Bellerofonte

Fr@ncesco CH ha detto...

Info Wikipedia:

la pagina non è stata cancellata bensì è stata trasformata in redirect, vedi qui:

http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Catalizzatore_di_energia_di_Rossi_e_Focardi&redirect=no



In realtà la pagina di discussione è ancora in corso per decidersi sul da farsi:

http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Pagine_da_cancellare/Catalizzatore_di_energia_di_Rossi_e_Focardi


Forse verrà mantenuto il redirect, chissà.

Insomma, per ora tecnicamente la pagina "resta" ma è in pratica invisibile.

In ogni caso, anche se gli admin non lo confesserebbero nemmeno sotto tortura, la pagina ora sembra svanita in modo tale da venire tolta dagli occhi del pubblico.

In questo modo loro (=gli admin) possono continuare la discussione in modo carbonaro così da tagliare fuori il grande pubblico.


Il redirect, se fatto coscienziosamente, non è a mio avviso una soluzione deprecabile in quanto vengono mantenute tutte le discussioni presenti nella pagina discussione della voce e inoltre viene mantenuta tutta la cronologia della voce: sicché, se un domani dovessero uscire nuove e rilevanti informazioni riguardo all'E-Cat allora è sufficiente un "rollback", un "ritorno all'indietro" della pagina, onde ripristinare e integrare tutte le informazioni.



Nel frattempo qualcuno ha iniziato una pagina di Wikipedia su Sergio Focardi, quindi eventualmente in futuro qualcosa può essere inserito anche lì.

Daniele Passerini ha detto...

@TUTTI
Riguardo la cancellazione della pagina su Wikipedia... ho letto le motivazioni addotte da chi ne ha proposto e ottenuto la cancellazione: semplicemente RIDICOLE.
Articoli su Panorama, La Stampa, Il Fatto Quotidiano, Il Resto del Carlino, Il Democratico... copertura su Radio 24 (ho perso il conto delle puntate di Mr Kilowatte e Moebius) e speciali di Rainews e altri ne arriveranno (alla puntata di ieri ero stato invitato pure io ma ho dovuto dire di no a causa del mio infortunio)... Focardi intervistato in diretta durante il Giro d'Italia su Radio 1 Rai... ma basta fare una ricerca con Google per vedere che tutto il web ne parla... PER SOSTENERE CHE LA NOTIZIA NON HA RILEVANZA MEDIATICA TOCCA ESSERE IN COMPLETA MALA FEDE.
Quando uscirà fuori l'annuncio ufficiale dell'Università di Bologna, si potrà tornare alla carica per riaprire la pagina su Wikipedia? Non perché giudichi che cambi qualcosa MA PERCHE' TOCCA DARE UNO SCHIAFFO MORALE A QUEI SAPIENTONI CHE L'HANNO VOLUTA CHIUDERE.
Dopodiché chiedo se non sia possibile stigmatizzare in qualche opportuna sede il loro comportamento e coprirli un po' di GIUSTO RIDICOLO.
E in ogni caso, se chi ha lottato per aprire/salvare quella pagina vuole scrivere un contributo circostanziato sul caso in questione ma anche sul comportamento in generale di quei PERSONAGGI D'AMMINISTRATORI, lo pubblico volentieri e da qui lo rimbalziamo weburbi et weborbi!! ;)

tia_ ha detto...

http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Recentismo

Fr@ncesco CH ha detto...

Info Wikipedia:

la pagina non è stata cancellata bensì è stata trasformata in redirect, vedi qui:

http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Catalizzatore_di_energia_di_Rossi_e_Focardi&redirect=no



In realtà la pagina di discussione è ancora in corso per decidersi sul da farsi:

http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Pagine_da_cancellare/Catalizzatore_di_energia_di_Rossi_e_Focardi


Forse verrà mantenuto il redirect, chissà.




Insomma, per ora tecnicamente la pagina "resta" ma è in pratica invisibile.

In ogni caso, anche se gli admin non lo confesserebbero nemmeno sotto tortura, la pagina ora sembra svanita in modo tale da venire tolta dagli occhi del pubblico.

In questo modo loro (=gli admin) possono continuare la discussione in modo carbonaro così da tagliare fuori il grande pubblico.




Il redirect, se fatto coscienziosamente, non è a mio avviso una soluzione deprecabile in quanto vengono mantenute tutte le discussioni presenti nella pagina discussione della voce e inoltre viene mantenuta tutta la cronologia della voce: sicché, se un domani dovessero uscire nuove e rilevanti informazioni riguardo all'E-Cat allora è sufficiente un "rollback", un "ritorno all'indietro" della pagina, onde ripristinare e integrare tutte le informazioni.



E' UNA SOLUZIONE POLITICA UN PO' SPORCA se volete, ma almeno salva tutti i dati e permette una rapida "riapertura" della pagina in caso arrivino nuove e rilevanti informazioni.



Purtroppo quello che ha scritto Daniele è vero, da parte di alcuni soggetti c'era una evidente mala fede, preferisco non entrare nei particolari ma in questi giorni ne ho viste di tutti i colori con plurimi colpi sotto la cintura.



ps
Nel frattempo segnalo che qualcuno ha iniziato una pagina di Wikipedia su Sergio Focardi, quindi eventualmente in futuro qualcosa può essere inserito anche lì.

Fr@ncesco CH ha detto...

Tia

IMHO non è recentismo perché i media ne parlano continuativamente da ben cinque mesi (gennaio febbraio marzo aprile maggio)

JacK ha detto...

L'affare Wikipedia è solo una questione di tempo, in questo caso c'e' una conscia malafede di chi vuole rimuovere un'informazione che sa essere importante per molti (che ci creda o no). Fortunatamente è uno strumento in cui questi giochetti durano poco.

Per tutti quelli che leggono l'articolo: ci sono poche novità, è una versione per NET dove più che altro ho messo in luce alcune idee che sono nate nella discussione del precedente ed ho cambiato alcune mie incongruenze(come quella della temperatura)

Discorso Palladio/Platino: so che Rossi ha già smentito la presenza di questi addittivi, ma in questo caso specifico, con quello che ho letto e sentito da qualche interessato (non faccio nomi, non posso tirare in ballo discorsi privati) rimango un grosso sostenitore di questa teoria. Potrei essere ovviamente clamorosamente smentito. Sarò ben felice di ammettere il torto se Rossi mi comunica qual'e' il catalizzatore :)

Altra nota: è vero che si possono tirare in ballo molte altre questioni, come l'uso di radiofrequenze interne al reattore o l'applicazione di tensioni in CC. Le ho lasciate fuori perchè non avevo neanche uno spunto certo su questo fronte da tutto quello che fino a oggi si è visto sul reattore durante le session sperimentali ed commenti dei diretti interessati...

Saluti

Fr@ncesco CH ha detto...

per Daniele:

se viene dato un nuovo annuncio allora è possibile riaprire la pagina quasi immediatamente

Il Santo ha detto...

Beh, wikipedia fa il suo mestiere, la pagina sull'e-cat ha senso dopo che la questione si e' definitivamente chiarita.

Per fare il "raccoglitore" di notizie c'e' wikinews.

Bufala o no l'ecat avrà il suo spazio su wikipedia cosi' come ce l'ha gabriele paolini o 'sta roba qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Cronovisore

tia_ ha detto...

>ne parlano continuativamente da ben cinque mesi

Per favore non tiriamoci per il culo.
Continuatiamente???
Se qualche articolo uscito in 5 mesi, nella paggior parte tra le cronache locali (repubblica bologna) o inserti "scientifici" e giusto un paio di servizi su rainews24 in 5 mesi si parla di CONTINUATIVAMENTE, direi di rivedersi la parola sul vocaboloario.
La rilevanza mediatica per ora è poco sopra lo 0 assoluto. Non ci credi? Cerca su google news e nota l'immane quantità di risultati. Vedi tu.
E tra l'altro non è vero neanche "5 mesi", perche febbraio e marzo, a parte una rivista svedese, non c'è stata alcuna copertura.

Ragazzi, mettetevi in testa che wikipedia è una enciclopedia, non un sito di news.

Daniele Passerini ha detto...

@Fr@ncesco CH
Si Francesco, non intendevo cancellata in senso letterale... proprio questo intendevo: come era stata aperta la proposta di cancellazione sarà possibile - al momento opportuno - proporne la riapertura.

@Tia
>http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Recentismo
A parte che ha ragione Fr@ncesco CH a dire che non si tratta di recentismo (a meno di non avere gli occhi foderati di prosciutto) se pure - e non è così fosse che mi dici di questo?
http://de.wikipedia.org/wiki/Bunga_Bunga
Dicesi pesi e misure, no?
Siamo i soliti Italiani che danno di che parlare di loro all'estero, ma in patria si tagliano le palle da soli.

@Jack
Ancora complimenti per il lavoro che hai fatto.
P.S. hai visto la mail di Alex che ti ho inoltrato?

@Il Santo
Non posso che ribadire quanto ho scritto poco fa su un altro thread: Rossi passerà alla storia come il più grande inventore di tutti i tempi o come il più grande imbroglione... le scommesse sono aperte! :)
Noi prepariamo i nostri asciugamani per il bagno in fontana vestiti... e voi? Propongo rasatura a zero delle vostre chiame... sperando che non siete tutti come me! :-)

@TUTTI
In relazione all'ultimo stupefacente commento di Tia domando: sono l'unico a chiedermi perché mai 'sto ragazzo abbia questa ossessione?
Tia deve davvero pregare che l'Ecat sia una bufala, se no tra 50 anni persino i vocabolari riporterano "Non fare il Tia", dicesi di chi sostiene in modo ossessivo una sua tesi, specialmente quando è in minoranza.

Silvio (non Caggia) ha detto...

Ma perchè affannarsi a metterlo su Wikipedia ?
IMHO c'e' già il JONP "Giornale di Fisica Nucleare" che riporta tutto e anche di più sull' e-cat !

Poi, se l'intento è la propaganda ehm, volevo dire la diffusione mediatica, la rete offre parecchie altre risorse come Facebook, Twitter e l'apertura di ulteriori blogs senza limite alcuno.
I gestori di Wikipedia, penso, giustamente, cerchino di tenere un minimo di ordine acettando argomenti sufficientemente assodati.
Comunque starei tranquillo e porterei un attimino di pazienza: a Ottobre anche Wiki spalancherà le sue porte all'invenzione di Rossi e Focardi :)

Fr@ncesco CH ha detto...

Tia,

è vero che dal punto di vista mediatico il tutto è inziato con un articolo sulla edizione locale di LaRepubblica, ma è altresì vero che siamo finiti ad avere i paginoni su LaStampa e le interviste a Baobab.

Ciò dimostra che non solo vi è stato un interesse continuativo da parte dei media ma anche che questo interesse è stato progressivo, sicché ciò dimostra semplicemente che l'interesse dei media non scema bensì si accresce.

Ergo, nessun recentismo e provata rilevanza mediatica oltretutto in continua espansione

lele ha detto...

Ragazzi ignoriamolo per favore e torniamo al disegno di Jack... come qualcuno ha detto si potrebbe provare a fare una prima realizzazione pratica partendo dallo schema più semplice... che ne dite? IL PROBLEMA SONO LE RADIAZIONI ( se ce ne dovessero essere ) quindi bisognerà provare il dispositivo in un luogo schermato o cmq con appositi rilevatori...
Direi di partire dalla soluzione 1.. in sintesi, idrogeno a pressione direttamente sulla polvere di nichel, il tutto riscaldato a qualche centinaio di gradi e vedere che succede.... per quando riguarda il layout, possiamo studiare anche qualcosa di più semplice per fare le prove... anche se più semplice di quello non so cosa si possa fare visto che si tratta di un tubo :)

Fr@ncesco CH ha detto...

Daniele,

il fatto è che se la pagina veniva cancellata punto e basta allora bisognava aspettare tre mesi per riscriverne un'altra.

Almeno se passa il redirect è possibile riaprirla già domani.



Purtroppo sembra una situazione stile "fattoria degli animali": tutti gli animali sono uguali ma alcuni animali sono più uguali degli altri.

Sicché, quando certi admin hanno capito che se andavano al voto avrebbero perso, allora eccoti rispuntare il "redirect" che fa sparire tutto come per magia, eccetto la pagina (sempre se riesci a trovarla)...

Pino Grasso ha detto...

Daniele ha detto...
@TUTTI
In relazione all'ultimo stupefacente commento di Tia domando: sono l'unico a chiedermi perché mai 'sto ragazzo abbia questa ossessione?
******

Non c'è solo lui.
Pare che molta gente abbia bisogno che il racconto del mondo che si fanno e che è costato molta fatica intellettuale debba essere stabile come un cristallo.

Qualsiasi variazione alle loro certezze viene vissuto come un attacco alla loro persona.

Il cardinale Bellarmino si rifiutò di guardare dentro il cannocchiale di Galileo perchè, se migliaia di anni di cultura consolidata affermavano che TUTTO girava intorno alla terra, non aveva senso buttare tutto alle ortiche perchè con un inganno ottico o con una illusione, qualcuno voleva mostrare che dei satelliti giravano intorno a Giove invece che intorno alla Terra.

Anche con Marconi è andata più o meno così.

Le onde elettromagnetiche vanno dritte, quindi NON possono arrivare dietro l'orizzonte e la pretesa di Marconi di farle arrivare in America era, a detta di quasi tutti, una sciocchezza.

Sappiamo come è andata a finire.

E' vero che le onde vanno dritte...
quando non c'è uno specchio che le rifletta e la ionosfera lo fa, anche se nessuno sapeva della sua esistenza.

Adesso mi sembra di vivere momenti simili.

E' vero che, in base a quello che sappiamo adesso, l'e-cat non dovrebbe funzionare però a quanto pare funziona.

Bisogna solo scoprire come mai funziona e non fare i dogmatici alla Bellarmino.

Un perchè ci sarà di sicuro, come con la ionosfera.

tia_ ha detto...

AHAH i "paginoni" era una pagina a metà giornale in sezione scienze. Anzi, metà pagina, perchè sotto c'era pure un altro articolo.
Rilevanza mediatica ripeto quasi nulla!
Guardatevi Google news! A parte i vari blog dei soliti "entusiasti" non c'è nulla!
Telegiornali nazionali? Nemmeno!

>http://de.wikipedia.org/wiki/Bunga_Bunga
Ha avuto rilevanza mediatica? Si, è andato su tutti i notiziari del mondo. Ha rilevanza storica? Si, perchè è legato ad un PROCESSO ad un primo ministro. Quindi?

Author ha detto...

Rai News 24

qui le due parti

parte 1: http://www.rainews24.rai.it/it/canale-tv.php?id=23182

parte 2: http://www.rainews24.rai.it/it/canale-tv.php?id=23181

salut

Author ha detto...

@tutti

fino a che non arriva una conferma/verifica/replica indipendente la "fusione fredda" è vista come argomento per Giacobbo.

Mahler ha detto...

ooops... i link per i download sono invertiti :-)

Pino Grasso ha detto...

lele ha detto...

torniamo al disegno di Jack... come qualcuno ha detto si potrebbe provare a fare una prima realizzazione pratica partendo dallo schema più semplice... che ne dite? IL PROBLEMA SONO LE RADIAZIONI ( se ce ne dovessero essere ) quindi bisognerà provare il dispositivo in un luogo schermato o cmq con appositi rilevatori...

*******

Servono:

Almeno un kg di polvere di nichel da 5 micron;

Un geiger (magari russo) che rilevi la radiazione gamma;

Una bombola di idrogeno con relativo riduttore di pressione;

Una ventina di termoresistenze (10 a cartuccia e 10 a fascia);

Una trentina di kg di piombo con cui costruire gli schermi per i gamma;

Tubi, rubinetti ed elettrovalvole di sicurezza.

Il rivelatore di neutroni lo escluderei perchè il più piccolo che ho visto pesa 800 kg e quindi bisogna fidarsi di Focardi quando dice che i neuroni non ci sono (speriamo :-)))

Spesa stimata: un migliaio di euro.
Chi comincia? :-)))

Fr@ncesco CH ha detto...

Tia,

secondo me tu hai una molto approssimativa conoscenza del metodo scientifico.

Le mele cadevano dagli alberi anche prima che una legge apposita fu determinata, eppure sembra che tu dimentichi questo semplice dato di fatto.

Il tuo comportamento è

1) irrazionale

2) ascientifico

3) fideistico

Secondo me, ovviamente. Ha già dimenticavo: IMHO hai una visione distorta del metodo scientifico in quanto non comprendi il limiti del metodo scientifico.

Non comprendere i limiti di un metodo significa non saperlo usare propriamente e in ultima analisi non capirlo punto e basta.

Davide ha detto...

Qui ci sono 4 o 5 persone che in modo indipendente fra loro hanno quasi ultimato i loro personali dispositivi "simil e-cat":
http://www.energeticambiente.it/l-e-n-r-trasmutazioni-bassa-energia/14727026-apparato-focardi-rossi-62.html

tia_ ha detto...

@ francesco ch

Se poi mi spieghi che c'azzecca il metodo scientifico con il Recentismo e la rilevanza mediatica, mi fai un grosso favore.

Giu7 ha detto...

Zichichi e' solito dire che dell'evoluzione biologica non c'è evidenza scientifica perche' non e riproducibile , praticamente non sa elaborare i dati che abbiamo sotto gli occhi.
Io definirei certi atteggiamenti simili al creazionismo zichichiani.

Fr@ncesco CH ha detto...

Joseffo

chiedo venia per la parentesi "extra E-Cat".

Zichichi sarà pure democristiano,

ma quella sua frase che tu hai citato è ontologicamente perfetta.

Da ciò è possibile comprendere che Zichichi è uno Scienziato con la "S" maiuscola secondo me.

C'è l'altro celebre esempio che si fa in questi casi: secondo la scienza l'Universo non esiste. In quanto, siccome il fenomeno della nascita dell'Universo è avvenuto una sola volta (e quindi non è riproducibile) ne deriva logicamente che l'esistenza dell'Universo è indimostrabile secondo il metodo scientifico sicché per la scienza l'Universo non può esistere.

Quando si procede col metodo scientifico bisogna avere ben chiari i limiti del metodo scientifico perché altrimenti si rischia di assurgere un metodo a religione.

Fr@ncesco CH ha detto...

Per Tia: ma ti rendi conto che ci siamo ritrovati a dibattere sul fatto che su LaStampa non era un paginone interno bensì "solo" mezza pagina?

Io dico un che l'articolo copre i due terzi della pagina, ma che copra i due terzi oppure la metà della pagina il fatto è che I MEDIA NE PARLANO, eccome se ne parlano.

tia_ ha detto...

E tu ti rendi conto che stai pigliando 5 articoli in croce e li stai ingigantendo con termini a casaccio?

tia_ ha detto...

>la "fusione fredda" è vista come argomento per Giacobbo.

Hai detto giusto, da Giacobbo. Per questo nessuno ne parla.
Quando ci sarà una verifica indipendente ci saranno i notiziari al tg e gli articoli su tutti i giornali. Ma per ora google news piange.

Fr@ncesco CH ha detto...

Tia,

ok: quanti ne vuoi di articoli?



Nel frattempo i video sulla trasmissione di ieri di Rai News sono stati posti anche su youtube:

parte prima: http://www.youtube.com/watch?v=_hX40Fgw4kQ

parte seconda: http://www.youtube.com/watch?v=R5pSxZDZXwg

tia_ ha detto...

Magari qualcuno di più non relegato a fine giornale e qualche servizio sui tg nazionali?
Parlare di "rilevanza mediatica" una vicenda che a parte qualche appassionato nessuno sa cosa sia, mi pare troppo.
E come gia detto, wikipedia è una enciclopedia, non una fonte di notizie!

tia_ ha detto...

STEFANO BORRINI, della Societa Italiana Brevetti, dice le stesse cose dette da me e da banner :)

Riccardo T. ha detto...

@Fr@ancesco CH

http://www.piergiorgioodifreddi.it/libri/curatele/zichicche

Ric

Daniele Passerini ha detto...

@Fr@ncesco CH
Non perdere tempo con Tia.
Cosa si deve penSare di uno che scrive:
AHAH i "paginoni" era una pagina a metà giornale in sezione scienze. Anzi, metà pagina, perchè sotto c'era pure un altro articolo.
Rilevanza mediatica ripeto quasi nulla!
Guardatevi Google news! A parte i vari blog dei soliti "entusiasti" non c'è nulla!
Telegiornali nazionali? Nemmeno!

Che è in crisi isterica maniaco-ossessiva?
Roba da farsi dare l'indirizzo e mandargli l'ambulanza con gli infermieri!!!
E mica si accontenta, scrive pure:
http://de.wikipedia.org/wiki/Bunga_Bunga
Ha avuto rilevanza mediatica? Si, è andato su tutti i notiziari del mondo. Ha rilevanza storica? Si, perchè è legato ad un PROCESSO ad un primo ministro. Quindi?

Quindi per lui il bunga bunga merita di stare su Wikipedia più di... sinceramente e con tutto il cuore, gli auguro che in futuro, in inverno, possa scaldarsi col bunga-bunga invece che con un Ecat, ma sì! :)
Glielo auguro con tutto il cuore perché se non sfoga un po' i suoi giovani ormoni come madre natura vuole gli vanno tutti alla testa con gli effetti che qui tutti vediamo.
Stefano Borrini NON DICE ASSOLUTAMENTE quello che lui e Banner (come Tia stesso scrive) hanno affermato all'unisono, ANZI. Ha detto TESTUALE che "probabilmente l'esaminatore [dell'EPO] manterrà questa sua posizione se non viene integrato, nei limiti del possibile, dalla documentazione che effettivamente la descrizione brevettuale consente a un terzo di replicare...". E quando questo succederà che farà Tia: ci reciterà le Ave Marie per penitenza???
E potrei continuare con la dissezione delle altre cazzate che ha sparato, polemico a oltranza come ho visto pochi nella mia vita.
Una faccia tosta come la sua qui dentro non s'era mai vista. Anche Il Santo contesta - ben vengano tutte le opinioni! - ma lo fa con educazione... e anche con intelligenza, lui.
PERCIO'...

@TUTTI
VI INVITO A NON RISPONDERE PIU' A TIA QUANDO FA MERA POLEMICA. LUI SI DIVERTE MA NOI NON ABBIAMO TEMPO DA PERDERE CON PERSONE CHE SI ECCITANO A FARE QUESTI GIOCHETTI ADOLESCENZIALI', NON RISPONDETEGLI, NON CAGATELO MANCO DI STRISCIO, LASCIATELO CUOCERE NEL SILENZIO, NON MERITA' ALTRO... GLI HO TESO LA MANO 1000 VOLTE, ORA BASTA. ISOLATELO. NON RISPONDETEGLI MAI DIRETTAMENTE, MA SOLO INDIRETTAMENTE RIVOLGENDOVI A ME, AD ALTRI, O A TUTTI... A MENO CHE E SOLO A MENO A CHE NON SI COMPORTI DIVERSAMENTE, FACENDO COMMENTI E DOMANDE VERE... NON LE SOLITE FRITTELLINE SCIALBE ALLA ZIZZANIA CHE CI HA PROPINATO FINO ALLA NAUSEA. IL GIOCO È FINITO.

@Author e Mahler
Grazie 1000 dei link, ho provveduto a metterli in un post.
P.S. È stata Rainews a pasticciare coi numeri, ha caricato prima la seconda e poi la prima parte.

E ADESSO CHIUDIAMO GLI OT E LASCIAMO CHE LA CONVERSAZIONE TORNI AL THREAD "IPOTESI E-CAT". GRAZIE A TUTTI DELLA COLLABORAZIONE.

tia_ ha detto...

>"probabilmente l'esaminatore [dell'EPO] manterrà questa sua posizione se non viene integrato, nei limiti del possibile, dalla documentazione che effettivamente la descrizione brevettuale consente a un terzo di replicare...". E quando questo succederà..

Eh già peccato che se vorrà integrare verrà reso immediatamente pubblico dal sito dell'EPO stesso. Cosi come è andato subito online le "controdeduzioni" dell'ufficio legale di rossi. E visto che quello che deve integrare sono i catalizzatori... ti saluto.

Anonimo ha detto...

Salve!

1. L'effetto in questione si chiama effetto Seebeck, non "seebek".

2. C'erano ben 5 resistenze e non 2, con una potenza > 1,5 kW. (vedi rapporto di G. Levi "Report on heat production during preliminary tests on the Rossi “Ni-H” reactor")

MauroF

mirco ha detto...

@ weee...ragazzi
vogliamo provare a vedere come farne uno di e-cat? e a voi, convince il fatto di regolare l'imput con la resistenza?
io son certo che questo E' il limite che dobbiamo superare...discutere sulla tecnica!
@jack rispondi!

mirco ha detto...

io credo che siamo sempre li'...come fare a passare la soglia Minkoskhiana che Cardona fissa a 20MHz...

lui con cloruro di ferro (idrato) lo fa per sono-pressione ed ottiene...il piezo.

nelle CELLE di ROSSI non mi convinceva il controllo della reazione...sembra "solamente" attraverso il controllo di due resistenze (2?) quindi, sono andato a rivedermi il famoso MAHG

dove nella foto:

http://jlnlabs.online.fr/mahg/photos.htm
delle ore :10:13:09 c'e un GENERATORE di FREQUENZE a 15MHz

va bene, e' fatto con manganese (reticolo-lattice) ed idrogeno.

si spiega quando l'anodo sine wave (plasma?)

che entra in "serbatoi di idrogeno ai melallidruri"
www.actaenergy.it/prodotti.asp?pag=bici

JacK ha detto...

@MauroF

Vero: seebeck. Per il discorso termoresistenze da quello che ho letto (al limite vado a controllare) c'erano 5 piccoli PLC per il controllo delle resistenze (vedi scatola blu onnipresente), ma non mi sembra che questi 5 controllori siano sempre collegati e attivi. Posso dire con sicurezza che nel mini-E-cat attuale le termoresistenze sono al massimo 2 perchè il numero di fili che esce lo conferma.

@micro

Riprodurre un E-cat in cantina lo sconsiglio. Rossi è da quando ha 20 anni che smanazza di processi chimici, idee azzardate e test sul campo. Nonostante questo chiede consulenze a scienziati (Focardi) ed a ricercatori nel campo delle radioprotezioni (Bianchini) per evitare noie con gli atomi. Suggerisco di aspettare che esca la versione del piccolo chimico nucleare che prevede un micro-Ecat
come oggetto di gioco-studio e non tentare nel frattempo di fare esplodere la propria cantina con una ventata di idrogeno.

Saluti

JacK ha detto...

@Mirco

secondo post: secondo me Rossi con JLN ed il suo MAHG non ha molto a che fare... ma questo è un commento puramente personale.

Saluti

Daniele Passerini ha detto...

@MauroF
1) Grazie della correzione del refuso.
2) Ops...!

@Pino Grasso
Durante i test a cui partecipato (14 gennaio e 10-11 febbraio), c'erano dei piccoli rilevatori neri grandi come un telefono cellulare vicino all'Ecat. Mi è stato detto che servivano proprio a controllare che non ci fossero neutroni, con un segnale acustico... 800kg? Qualcosa non mi torna.

@TUTTI
Non credo che Rossi abbia messo in guardia dal provare a riprodurlo in cantina per non avere concorrenti, di che fare esplodere tutto ce ne è... lo ha confermato a suo tempo anche Piantelli.
Perciò, occhio ragazzi, mi raccomando: attenzione!

Giu7 ha detto...

Ci credo poco che si possa facilmente costruire in casa , comunque Focardi ha detto che se ci sono impurità ci può essere emissione di neutroni.Il che sarebbe molto pericoloso.

Tizzie ha detto...

Senza catalizzatore segreto si otterrebbero in ogni caso pochi watt di eccesso di calore misurabili al piu` strumentalmente come ai tempi del gruppo di Siena Piantelli-Focardi, o forse qualcosina di piu` considerando le tecniche e le conoscenze nuove (nanopolveri, superficie utile, ecc) di pubblico dominio.

lele ha detto...

Allora vediamo la cosa da un altro punto di vista... visto che piantelli dice che rossi ha copiato... qualcuno ha idea di come fosse costruito il dispositivo di piantelli? magari il layout del pezzo è quello.

mirco ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
mirco ha detto...

corrige : un foglio di piombo

Anonimo ha detto...

E' mia opinione che se dovesse andare tutto bene verrà fatta subito una legge ad hoc per bloccare l'uso domestico dell'apparato. Non ci scordiamo che per i pannelli solari sono stati vietati gli accumulatori. Si inventeranno qualcosa...

stefano DeB ha detto...

... e se il "catalizzatore " fosse un sonotrodo ultrasonico (come Fabio Cardone insegna?) (ciò spiegherebbe la presenza di ferro nella polvere esausta: anche il sonotrodo in acciaio si disfa un po' alla volta, a furia di vibrare) e se la polvere di nichel fosse sinterizzata assieme per farne una barretta, meno soggetta all'infragilimento da adsorbimento di idrogeno. tra l'altro arricchire il nichel di isotopo 62 non è assolutamente difficile: basta centrifugare, a freddo, una soluzione acquosa satura di fluoruro di nichel.
Stefano - Busto Arsizio

Pino Grasso ha detto...

Daniele ha detto...

@Pino Grasso
Durante i test a cui partecipato (14 gennaio e 10-11 febbraio), c'erano dei piccoli rilevatori neri grandi come un telefono cellulare vicino all'Ecat. Mi è stato detto che servivano proprio a controllare che non ci fossero neutroni, con un segnale acustico... 800kg? Qualcosa non mi torna.

****

Hai ragione, ce ne sono di più piccoli:


http://www.canberra.com/pdf/Products/NP-Series-SS-C10269.pdf

http://www.ortec-online.com/Solutions/homeland-security.aspx?tab=3

Dato che sono un maniaco del "fai da te" avevo preso in considerazione questo:

http://www.media.inaf.it/2011/02/25/rivelatore-neutroni-modulare/

Non ho idea di quanto possano costare quei gingilli, temo una cifra proibitiva per le mie finanze :-(

Silvio (non Caggia) ha detto...

E se il misterioso catalizzatre fosse la kryptonite che ammoscia e intimidisce la repulsione coulombiana ?
Dai ragazzi, non siamo mica al concorso "indovina l'ingrediente segreto della torta di nonna papera" ! :)

Pino Grasso ha detto...

Tizzie ha detto...

Senza catalizzatore segreto si otterrebbero in ogni caso pochi watt di eccesso di calore misurabili al piu` strumentalmente come ai tempi del gruppo di Siena Piantelli-Focardi, o forse qualcosina di piu` considerando le tecniche e le conoscenze nuove (nanopolveri, superficie utile, ecc) di pubblico dominio.

**********

Giusto.
Il gioco starebbe tutto nella ricerca della sostanza X.

Quando la si trovasse succederebbe qualcosa di evidentissimo e se uno aspetta quell'evento dietro ad un muro di pietra da 60 cmm, due centimetri di piombo e qualche litro di acqua e boro?

A dare l'allarme basta un geiger.
Se non escono gamma non escono nemmeno neutroni perchè praticamente non succede niente di diverso dal solito.

Se invece succede, inizia il gioco vero :-)

tia_ ha detto...

>Stefano Borrini NON DICE ASSOLUTAMENTE quello che lui e Banner (come Tia stesso scrive) hanno affermato all'unisono

Davvero? Mi pareva di aver sentito male. Anzi no, sentite tutti quello che dice Borrini, che da PIENAMENTE ragione a Banner qui: http://www.youtube.com/watch?v=R5pSxZDZXwg&feature=player_detailpage#t=660s
Minuto 11:00

Davvero, sentitelo, tanto per capire quanto Daniele sia in malafede. Complimenti.

tia_ ha detto...

Trascrizione:
Recentemente l'ufficio brevetti ha ricevuto da banner una osservazione su una pubblicazione in cui Andrea Rossi fa riferimento a dei catalizzatori, di questo catalizzatore non c'è traccia precisa. Quello che voglio dire è questo: se nella descrizione brevettuale mancano elementi fondamentali per la realizzazione dell'invenzione, il brevetto è intrinsecamente nullo. Quindi tutta la difesa brevettuale è difficile da mantenere; o si dice che quello che c'è scritto nel brvetto è tutto quello che serve e nella misura di quello che c'è scritto si può difendere o altrimenti si usa il segreto industriale in un altro modo ed è inutile fare il brevetto. E lo dice uno che di brevetti ci vive.

Daniele Passerini ha detto...

@lele
Il dispositivo di Piantelli a cui ti riferisci non era nemmeno paragonabile per prestazioni all'Ecat.

@Pino Grasso
Era più qualcosa di questo genere:
http://www.directindustry.it/prod/landauer/dosimetri-personali-per-neutroni-23670-59454.html
http://radtech.effectiveweb.it/sistemi-portatili-individuazione-sorgenti-radioattive.aspx

@TUTTI
Non vedo l'ora che le persone davvero in malafede si piglino un calcio nel culo, metaforicamente parlando. E arriverà quel momento, sì che arriverà.
Per la cronaca il virgolettato di Borrini che avevo citato era preso dal suo intervento nella PRIMA e non nella seconda parte della trasmissione (a 16 minuti dall'inizio).

Visto che mi se ne ridà l'occasione, vi ricordo che fino a pochi giorni fa un certo Camillo Franchini GIURAVA CHE NESSUN UFFICIO BREVETTI AL MONDO AVREBBE MAI POTUTO APPROVARE IL BREVETTO DI ROSSI... c'è rimasto di merda quando l'Ufficio Brevetti Italiano lo ha approvato. Diffidate da chi ostenta troppa sicurezza nel NEGARE qualcosa. Fidatevi in chi la manifesta nell'AFFERMARE qualcosa.

Buonanotte

tia_ ha detto...

>Per la cronaca il virgolettato di Borrini che avevo citato era preso dal suo intervento nella PRIMA e non nella seconda parte della trasmissione (a 16 minuti dall'inizio).

Eh già, pero stranamente te lo sei scordato e mi hai dato addosso in modo gratuito dicendo "NON DICE ASSOLUTAMENTE quello che lui e Banner sostengono". Ma, guarda un poco che dice Borrini nella seconda parte :)

stefano DeB ha detto...

rispondo al sig. andrea che solo dodici minuti dopo il mio commento mi censura, seppur con garbo e ironia (...Kryptonite e Nonna Papera...)

Allora:

1) per scaldare il cuore del reattore c'è già la resistenza esterna; perchè metterne anche una interna?

2) i fili elettrici che escono dal cuore della cella potrebbero alimentare un sonotrodo ultrasonico (che sostiene le reazioni piezo-nucleari e già brevettato dal CNR a nome di Fabio Cardone nel 1996, mi sembra)

3) Focardi parla di "oggetto" durante la trasmissione televisiva dell'altro ieri sera.

4) l'ultra-vibrazione facilita sia la scissione della molecola H2 in idrogeno atomico (che accelera il caricamento interstiziale del reticolo FCC del nickel) sia la creazione "stocastica" di neutroni ULM a partire dai protoni già adsorbiti nel lattice.

5) la temperatura della cella può infine consentire l'ingresso del neutrone nel nucleo e dare avvio alla trasmutazione Ni -> Cu. (ed è per questo che suggerivo un metodo di arricchimento dell'isotopo 62del Nickel)

6) questo post mi sembrava fosse una libera "agorà" dove esporre liberamente le proprie idee e suggerimenti in attesa di critiche legittime e circostanziate, ma senza censure gratuite.

6)sono un ingegnere chimico e meccanico di 59 anni con alcuni brevetti alle mie spalle, sono consapevole di commettere errori ogni giorno ma accetto critiche solo da chi mi dimostra dove sbaglio.

E con tanti saluti ad andrea, Orazio, Pluto, Qui, Quo e Qua chiudo qui la polemica.

Alberto ha detto...

Citazione da Daniele:
"Tia deve davvero pregare che l'Ecat sia una bufala, se no tra 50 anni persino i vocabolari riporterano "Non fare il Tia", dicesi di chi sostiene in modo ossessivo una sua tesi, specialmente quando è in minoranza."

ECCO TROVATO LO SCOPO!!! Anche questo è un modo per entrare nei libri di storia! (meno nobile, certo, ma certi scompensi emotivi possono trarre beneficio anche da placebi temporanei....)

Author ha detto...

@Tutti

ma secondo voi cosa può voler dire un Focardi che comincia a riferirsi al catalizzatore come "oggetto" e non come "additivo" o componente delle polveri?

magari c'è sia un componente sia un processo.

Tizzie ha detto...

@Author: puo` essere che voleva semplicemente dire "un qualcosa".

Anonimo ha detto...

Trovo molto interessante cercare di immaginare come sia fatto il dispositivo di Rossi.

Avessi tempo e qualche competenza in più mi metterei anche io a cercare di riprodurne uno.

Però mi pare di capiere che più o meno tutti diate per scontata la quantità di energia prodotta.

A me questo aspetto non è chiaro e mi piacerebbe che qualcuno me lo spiegasse.
Come è stata stimato l'effettivo contenuto di energia del vapore.
Essendo saturo e non surriscaldato, come è stato misurato il titolo?

Grazie
Zar

zippo ha detto...

@zar:

se vuoi divertirti a discutere (un sacco) di come sono state fatti i test puoi tranquillamente trovare il terreno adatto in almeno una pr di forum (italianissimi) in giro per la rete. sembrano tavolini di bar dove anziani signori discutono della formazione della nazionale. a loro modo divertenti.

qui, per mille motivi che vanno dal buonsenso all'amicizia personale coi ricercatori, si parte da un altro presupposto: quei test sono stati fatti da persone molto piu' competenti di noi e non direttamente interessate. e da qui si va avanti. se poi le persone in questione si riveleranno incompetenti o interessate, avremo tutto il modo di chiederne il licenziamento in tronco per manifesta incapacita' o falso in atto pubblico.

Pino Grasso ha detto...

Daniele ha detto...

@Pino Grasso
Era più qualcosa di questo genere:
http://www.directindustry.it/prod/landauer/dosimetri-personali-per-neutroni-23670-59454.html
http://radtech.effectiveweb.it/sistemi-portatili-individuazione-sorgenti-radioattive.aspx

*******+

Grazie, sei molto gentile.
Ho fatto un giro ed ho mandato un po' di email ma, temo che anche così piccoli e tascabili costino un botto, tra i 2500 ed i 3000 dollari.

Per adesso penso sia più conveniente porre una lamina d'oro nei pressi del reattore per leggere, dopo, eventuali emissioni gamma dalla stessa e fare le prove "al riparo".

Se poi succede davvero qualcosa, allora e solo allora si potranno spendere quelle cifre, almeno per restare all'interno delle mie attuali capacità finanziarie :-)

Grazie ancora, comunque.

Anonimo ha detto...

Mi sembra di capire che il mio commento sia stato percepitco come un'allusione ad un'eventuale incompetenza dei ricercatori che hanno effettuato i test.

Se questo è il messaggio che è passato, voglio subito precisare che non era quella la mia intenzione.

Non mi permetto di giudicare la professionalità di queste persone e ho piena fiuducia nel loro operato e nella loro onestà.

Dico solo che, dai dati numerici che ho letto su internet, non capisco alcune cose, tra cui appunto come si sia arrivati al calcolo dell'energia netta prodotta, senza determinare il titolo di un fluido bifase, visto che non ho visto dati numerici a riguardo.

E' solo una domanda.

Grazie,
Zar

Rampa ha detto...

@Author
concordo con la tua ipotesi, che si tratti di un procedimento e non di una sostanza.
Probabilmente una serie di scariche elettriche.
Questa ipotesi era stata avanzata da me e da altri a gennaio nel Forum Energeticambiente e dovrebbe essere sperimentata da Camillo.
Ionizzerebbe l'H2 e provocherebbe anche delle pulsazioni (variazioni pressorie) dello stesso.
Invertendo la corrente, il processo si ferma.
Aumentando la frequenza o variando la potenza di scarica, si incide sull'amplificazione del fenomeno.
Probabilmente la scarica elettrica in ambiente gassoso di H2, provoca dei fenomeni di cavitazione con attivazione fononica superficiale del nichel...

Tutte ipotesi da verificare...

Brevetto sul catalizzatore di Rossi: si può brevettare una scarica elettrica o al limite un procedimento così semplice ?

Quetzal ha detto...

Buongiorno a tutti i volenterosi doppiatori dell'apparato Rossi-Focardi.
Non so praticamente nulla di fisica; mi occupo di tutt'altro e amo sognare
di quel che più mi garba quando decido di averne il tempo. Ho avuto l'ardire
di pubblicare queste riflessioni su Energeticambiente e ora, rifattomi una
piccola scorta di ardimento, porgo l'unico contributo che posso dare, quello
del sognatore che non è intrappolato nelle barriere della fisica ufficialmente
corretta. E abbondantemente insabbiata.

"Salve a tutti gli esperti tecnici di questo forum.
Mi permetto di interrompere l'elevata professionalità di questa discussione, con una riflessione che spesso mi balena nella mente, leggendo come avido profano da alcuni mesi, dei Vostri tentativi di replica dell'apparato Rossi-Focardi.

La mia riflessione non è di natura scientifica ed è, perdonatemi, solamente istintiva-reattiva. La semplicità "apparente" dell'apparato è secondo me reale. E' vera. La reattività della riflessione mi fa pensare che la chiave del funzionamento stia in innumerevoli situazioni fisiche e chimiche che quotidianamente abbiamo sotto il naso.
Se tutto l'universo che percepiamo ha una sua vibrazione- pulsazione-frequenza, mi viene da pensare che la chiave del funzionamento dell'apparato, che trasmuta una materia in energia, abbia a che fare con questa vibrazione-pulsazione-frequenza, e che possa avvenire, ottimizzando la resa, solo a quella frequenza.

Mi scuso per l'intrusione indebita, ma siccome dispongo di un capace sacco
ove riporre le Vostre legittime proteste e imprecazioni, oso anche chiedervi :
quei due fili della presunta "resistenza interna" che escono dal tubo e vanno a finire nello scatolone azzurro, definito a suo tempo datato e vintage (quello con i 5 interruttori e salvavita), potrebbero trasportare anche un segnale impulsato con una data frequenza o no ?

Se mi bastasse il sacco, vorrei anche dire che secondo me questo impulso-
vibrazione-frequenza potrebbe avere a che fare coi numeri 12 e 144, ma temo di non poterle raccogliere tutte !
Ah, se avessi avuto un professore di fisica come l'utente Camillo, non sarei stato promosso anche se gravemente insufficente e colpevolmente disimpegnato, e questa mia vita chissà come sarebbe cambiata. Altro che dare i numeri !
Auguro a tutti una rapida e felice riuscita della duplicazione."

Invio l'augurio di un rapido successo anche agli esperti frequentatori di questo sito e i complimenti a Daniele per l'impostazione "umanizzante" datagli (Tia, ovviamente per motivi spirituali, deve rappresentare l'eccezione aberrata;
va aiutato).

francescog ha detto...

secondo me dimenticate che il reattore è in grado di funzionare in autosostentamento (l'unica potenza assorbita è quella dissipata dal controller..) quindi è molto probabile che sia prevalentemente chimico o al massimo un effetto dovuto alla temperatura interna (se vogliamo ipotizzare un sistema più "fisico" che "chimico")

Anonimo ha detto...

@zippo

Mi sembra di capire che il mio commento sia stato interpretato come un'allusione ad un'eventuale e improbabile incapacità da parte dei ricercatori che hanno seguito le prove.

Voglio subito precisare che non era assolutamente questa la mia intenzione.

Non mi permetto di giudicare la professionalità di queste persone. Non ho dubbi sulla loro onestà e competenza.

Vorrei solo capire meglio come hanno determinato l'energia netta prodotta dal dispositivo.
Dai dat riportati che ho letto su internet non mi è chiaro come si sia fatto questo calcolo.

E' solo una domanda.
Non metto in dubbio l'operato si nessuno.

Grazie,
Zar

Anonimo ha detto...

http://www.nyteknik.se/nyheter/energi_miljo/energi/article3179019.ece

Energy catalyzer
gets U.S. partner

Av: Mats Lewan
Publicerad idag, 13:27

Andrea Rossi, the energy catalyzer inventor, has reached an agreement with a new company in the United States. The agreement builds on several years of contacts with people linked to the U.S. Department of Energy.

Anonimo ha detto...

Dal precedente post

1 - si capisce che l' Ecat funziona al cento per cento, nessun dubbio, anche se manca ancora da capire la fisica sottostante ma questo conta poco per le considerazioni economiche e finanziarie.
2 - tutto verrà gestito dal DoD, dal DoE e da un gruppo di multinazionali legate alle energie fossili che subentreranno per una transizione gestita.

Anonimo ha detto...

@Jack
Osservando il disegno dell'e-cat che hai fatto, si vede il nucleo centrale di una dimensione tale, che può essere inserito solo se la parte centrale è divisa, questo particolare inserimento, si può fare in due modi: il primo con delle flange (che non si vedono nelle foto dell'e-cat), secondo modo è saldare con il castolin un coperchio da un lato, dopo avere inserito il tutto, però io non ho visto in nessuna foto che c'è in rete, questa saldatura, purtroppo la resistenza esterna copre sempre la visuale da un lato, qualcuno ha visto questa saldatura?, perché altrimenti, il disegno, non tiene conto del metodo di introdurre il nucleo centrale... se è stata vista come non detto, se invece non c'è allora cambia tutto il concetto.

Renato50

Silvio (non Caggia) ha detto...

@Renato50
Qualche piccola osservazione.
Sottolinerei che gli e-cat visti nella demo sono dei prototipi, quindi quelli di produzione possono essere anche sensibilmente diversi e prevedere la possibilità di accedere alla camera più facilmente.
La resistenza interna: Rossi dice che serve solo a preriscaldare l'acqua, e, a meno che abba detto una cosa non vera, dubito che arrivi fino al reattore ma si fermi in corrispondenza dell'entrata dell'acqua stessa.
Il riscaldamento del nocciolo quindi deve per forza arrivare dalla resistenza circolare esterna. In questo caso la camicia d'acqua che riveste il nocciolo non può essere continua ma devono esserci delle nervature longitudinali che permettano sia il contatto termico diretto tra tubo di rame esterno e cella in acciaio del reattore che il passaggio dell'acqua. Se riesco farò un disegno.

Pino Grasso ha detto...

Andrea ha detto...

Il riscaldamento del nocciolo quindi deve per forza arrivare dalla resistenza circolare esterna. In questo caso la camicia d'acqua che riveste il nocciolo non può essere continua ma devono esserci delle nervature longitudinali che permettano sia il contatto termico diretto tra tubo di rame esterno e cella in acciaio del reattore che il passaggio dell'acqua.

********

A giudicare dalle foto e dalle varie dichiarazioni dei protagonisti, l'acqua scorre nel tubo centrale, preriscaldata dalla resistenza a cartuccia presente nella parte sinistra di esso.

Intorno al tubo dove scorre l'acqua c'è il "barilotto" che è un altro tubo di dimensioni maggiori contenente le polveri attive e l'idrogeno gassoso concentrico al tubo dove passa l'acqua.

Da fuori questo si vede e non ho particolari motivi per immaginare chissà cos'altro potrebbe esserci dentro.

Secondo me... niente :-)

robi ha detto...

Quetzal
mi ha incuriosito la tua lettera. Mi puoi spiegare del perchè di quei due numeri?
Mi dispiace ma io non posso darti risposte tecniche.
ciao ace.

Silvio (non Caggia) ha detto...

Per chiarire il concetto ecco un disegno http://img600.imageshack.us/img600/1603/ecat.jpg
(scusate ma non so come inserire immagini nel commento)

Anonimo ha detto...

@Andrea
Il disegno collegato al link, mi sta più che bene, ma resta sempre l'inserimento sul prototipo, per la conferma che il concetto è giusto, deve esserci una saldatura da un lato che lo giustifichi, purtroppo non si vede da nessuna parte.

Renato50

daniele ha detto...

E se invece l'acqua scorresse al centro del dispositivo? guardando le foto presenti su internet si vedono delle saldature o comunque delle escrescenze sui tubi.

Pino Grasso ha detto...

Daniele, per chissà quale motivo mi sono partiti due post identici.

Ho visto qualche volta la dizione "post cancellato dall'autore" e vorrei usare questa opzione, purtroppo non riesco a capire come si possano cancellare i post dallo stesso autore.

O me lo spieghi o lo cancelli tu, quel doppione ? :-)

francescog ha detto...

renato50 guardando questa foto:http://1.bp.blogspot.com/-mu50fHJ6Jxc/Tb6GLkms_2I/AAAAAAAAFCs/gdRNoKQQF3Q/s1600/Test_1_april%252B049_600px.jpg ho l'impressione che dove sta la vite della resistenza ,verso destra, (dove "passa" il cavo bianco) vi sia una saldatura che sembra saldare il riduttore al tubo più grande cioè la saldatura segue la circonferenza...

Daniele Passerini ha detto...

@Pino Grasso
Dovresti vedere l'icona di un piccolo cestino, in basso a sinistra (sotto data e ora) di ogni commento che scrivi... non è così?

@francescog
Occhio di lince!
Pare anche a me che hai visto giusto.

Pino Grasso ha detto...

Schema apparato con annotazioni:

http://i.imgur.com/QOLXZ.png



Questo è composto (dall'esterno verso l'interno) da un tubo grande di acciaio

inox dentro cui scorre acqua poi da due ulteriori tubi di acciaio al boro con in

mezzo uno tubo di piombo, poi c'è un contenitore di rame con all'interno una

termoresistenza elettrica e la polvere di nichel.

Un tubicino verticale attraversa tutti i tubi di acciaio vario e piombo fino a

raggiungere l'interno del contenitore di rame centrale dove c'è il nichel ed in
quel tubicino passa l'idrogeno.

Quindi il calore viene generato all'interno, le eventuali radiazioni vengono attenuate dall'acciaio al boro e dal piombo e poi sopra a tutti passa l'acqua che si porta via il calore in eccesso.

Questo schema è, presumibilmente, relativo all'apparato da 14 Kw.
Non è l'apparato "ridotto" mostrato nudo nelle immagini durante le ultime prove e
definito "più stabile".


Nell'ultima versione visibile nel link postato da Tizzie,

http://www.esowatch.com/en/images/6/65/Rossi_Ecat.jpg

è stato invertito l'interno con l'esterno, ora l'acqua che porta via il calore passa nel tubo al centro e la sorgente del calore è tutto intorno ad esso generata dalla polvere di nichel posta all'interno del "barilotto" e scaldata da una termoresistenza esterna.
Un semplice foro sul contenitore esterno fa arrivare l'idrogeno che serve.

Nella prima ingegnerizzazione era prevista una sola resistenza posta nel "cuore" del sistema, nell'ultima ce ne sono due, una che "leva di freddo" l'acqua in ingresso fornendo un "limite inferiore" al possibile raffreddamento e l'altra esterna che fornisce il calore necessario all'avvio della reazione, sostenendola se necessario.

Gli strumenti per il "controllo" dell'eccesso di reazione sono:

il volume del flusso di acqua che raffredda;
la potenza elettrica fornita alle termoresistenze;
la pressione dell'idrogeno.

Per un "arresto rapido di emergenza" basta prevedere la sostituzione veloce dell'idogeno presente nella camera con un gas inerte, tipo azoto o CO2.
Senza protoni disponibili non ci può essere alcuna reazione.

Quest'ultima "finezza" ancora non l'ho vista ma, penso che negli apparati posti in commercio dovà esserci.

Se non ricordo male, nella dimostrazione con gli apparati "ridotti", qualcuno ha scritto che Rossi ha inserito UN grammo di nichel nell'apparato visibile nell'ultima foto e che questi ha cominciato subito a funzionare fornendo circa due chilowatt e mezzo di potenza in uscita, con un ingresso di circa 300 watt elettrici.

Un grammo di nichel in polvere equivale circa alla punta di un cucchiaino da caffè.

Posto da solo dentro a quel barilotto si raccoglierebbe necessariamente sul fondo di esso e generando 2,5kw in qualche centimetro quadrato, fonderebbe il rame immediatamente.
Troppa potenza concentrata in un punto.

Quindi è necessario usare qualche cosa che disperda quella polvere il più uniformemente possibile in modo da aumentare i centimetri quadati di tubo di rame che dovranno smaltire il calore generato.

Inizialmente ho preso in considerazione i filtri ceramici microporosi che esistono anche in forma di tubi di un certo spessore.
Dentro i loro pori si potrebbe disperdere una polvere finissima, potrebbero funzionare.
Peccato che siano fatti di una lega ceramica a base di alluminio che potrebbe anche fondere ai picchi di temperatura ipotizzati.

Potrebbe essere molto più semplice. Ho alcune idee che per ora non vi racconto, prima le provo e poi vi dico :-)

Pino Grasso ha detto...

Daniele 22passi ha detto...

@Pino Grasso
Dovresti vedere l'icona di un piccolo cestino, in basso a sinistra (sotto data e ora) di ogni commento che scrivi... non è così?

*************

Non vedo niente da nessuna parte e non solo sotto data e ora :-)

Per leggere i commenti mi si apre una pagina del browser senza alcun comando possibile, si può solo chiudere.

Pino Grasso ha detto...

francescog ha detto...

renato50 guardando questa foto:

<a href="http://1.bp.blogspot.com/-mu50fHJ6Jxc/Tb6GLkms_2I/AAAAAAAAFCs/gdRNoKQQF3Q/s1600/Test_1_april%252B049_600px.jpg> questa foto:</a> ho l'impressione che dove sta la vite della resistenza ,verso destra, (dove "passa" il cavo bianco) vi sia una saldatura che sembra saldare il riduttore al tubo più grande cioè la saldatura segue la circonferenza...

**************

La foto, oltre alla probabilissima saldatura, mostra anche un altro aspetto importante che rafforza le mie ipotesi, specialmente sull'apparato in secondo piano.

Enzo de Angelis ha detto...

Ciao Daniele,
in merito alle ipotesi di funzionamento dell’E-Cat fatte dall’Ing. Jack confermo che ritengo più probabile la prima, tuttavia egli continua a non dare alcuna risposta circa il come possa avvenire la reazione di fusione tra il nucleo dell’idrogeno con quello del nichel, cosa che io ritengo fondamentale. Riguardo l’ipotesi che ho invece prospettato io, nell’ultimo intervento fatto da Focardi nella trasmissione di Rai News 24 ho trovato due conferme. Infatti Focardi accenna brevemente a particolari comportamenti e mascheramenti del protone dell’Idrogeno, riferendosi probabilmente alla cattura elettronica K, ed esclude quasi del tutto la presenza di decadimenti Beta +, ammettendo implicitamente che si tratta solo di decadimenti Beta– con emissione di raggi gamma a bassa energia.
Dopo averci riflettuto ancora un po’ penso che la scissione dell’idrogeno molecolare in idrogeno atomico non avvenga a causa del catalizzatore ma solo per la perfusione dell’idrogeno stesso all’interno del reticolo delle nano particelle di nichel.
Il catalizzatore a mio parere penso ancora che serva ad agevolare l’azione coerente degli elettroni per abbassare o annullare la repulsione elettrostatica dei nuclei, oppure a favorire la cattura K dell’elettrone orbitale del nucleo dell’idrogeno, mascherandolo da carica neutra (neutrone virtuale) per un tempo sufficiente alla reazione .
A mo’ di esempio faccio questa metafora. Il cavallo di Troia appariva come un regalo di addio e ammissione di sconfitta della lega greca, in realtà era solo un trucco per penetrare nella città. Il protone mascherato da neutrone (virtuale) appare come un regalo per il nichel che catturandolo pensa di aumentare il suo peso ma il protone una volta entrato mostra la sua vera faccia uccidendolo e trasformandolo in rame.
Riguardo all’emissione termoionica penso che la resistenza ricoperta dal materiale emettitore sia fatta in modo di avere la massima superficie di contatto con la miscela di nichel e idrogeno o che addirittura il materiale emettitore sia anch’esso un componente della miscela, in qualche modo poi facilmente rimovibile da essa.
In ogni caso al di là delle ipotesi contano i fatti. E il fatto è che se, come fin’ora misurato, c’è un netto guadagno energetico esso va immediatamente sfruttato a beneficio dell’umanità. Per quanto riguarda la teoria penso che sia necessario mettere i fisici in condizione di lavorarci su prima possibile e quindi che Rossi sveli al più presto il suo segreto. Per farlo io gli consiglierei di concordare con l’ufficio Brevetti Europeo che a fronte del deposito in atti della descrizione del catalizzatore gli venga contestualmente rilasciato il Brevetto all’E-Cat.

lele ha detto...

Credo che Rossi non dirà mai qual'è il segreto dell'e-cat, se lo metteranno in commercio si dovrà provvedere da soli a fare il reverse... Ad ogni modo stiamo dando troppo per scontato che funzioni davvero, anzi, stiamo dando per scontato che ci sia un guadagno di energia.. purtroppo ad oggi non c'è una parola di chiarezza a riguardo se non quella dei diretti interessati... Mi son fatto una domanda qualche giorno fa.. "sarei disposto a sostituire la caldaia di casa con un e-cat?" la risposta al momento è no... Spero vivamente che l'apparato funzioni, ma al momento credo che Rossi & C. abbiano sbagliato quantomeno strategia di marketing, hanno parlato di fusione nucleare a freddo, di raggi gamma schermati, di neutroni e via discorrendo in modo molto vago e poco chiaro... siamo davvero sicuri che la gente farebbe il grande salto senza sapere esattamente che radiazioni emette, in che quantità e quali sono i pericoli?... Ricordiamoci che siamo in un paese dove ancora alcuni non usano il microonde per paura che gli avveleni i cibi :)

Anonimo ha detto...

Se leggi il link già postato sopra:

http://www.nyteknik.se/nyheter/energi_miljo/energi/article3179019.ece

- Rossi ha già fatto un accordo con il DOD il DOE e un gruppo di multinazionali.
- L'Ecat funziona per certo, NESSUN DUBBIO rimane in proposito la rivoluzione energetica mondiale è imminente.
- Lo sanno da due anni e mezzo ed hanno fatto tre repliche dell'esperimento a porte chiuse per le multinazionali coinvolte nel progetto che subentreranno nella gestione.
- Si dice chiaramente che la loro principale preoccupazione sono tutti quelli che a casa loro faranno il reverse engineering.

Anonimo ha detto...

@Francescog
@Pino Grasso
Ho guardato attentamente la foto, sembrerebbe una saldatura, nonostante la parte sia molto ossidata e sembra che abbia preso una "biscottata" come se avesse lavorato senza raffreddamento.

Renato50

Pino Grasso ha detto...

Renato50 ha detto...

@Pino Grasso
Ho guardato attentamente la foto, sembrerebbe una saldatura, nonostante la parte sia molto ossidata e sembra che abbia preso una "biscottata" come se avesse lavorato senza raffreddamento.

***************

Ottima osservazione ed adesso guarda bene i segni del calore sul "barilotto" dell'apparato in secondo piano.

Fin dove era "pieno" di roba calda il barilotto?

Come può un grammo di nichel ( o anche 50 grammi di esso) riempire il barilotto fin quasi all'orlo?

Evidentemente quel poco nichel è stato disperso nel volume di un qualcosa molto ma, molto più grande.

Anonimo ha detto...

@Pino Grasso
Osservando i due e-cat, da l'impressione che il calore si sia generato in orizzontale, a 180° gradi e non a 360°, come si potrebbe pensare.

Renato50

Daniele Passerini ha detto...

@Ezio De Angelis
Rispetto alla teoria non è il mio campo e non ci entro. Se ne occuperà l'Università di Bologna e quella di Uppsala.
Rispetto al brevetto penso che Rossi si faccia consigliare bene dai suoi avvocati e consulenti...
Ancora non ti sei accorto che tutto quello che Rossi ha dichiarato il 14 gennaio un pezzetto alla volta si sta realizzando? Questo per me è importante.
È solo che troppe persone non hanno pazienza di aspettare, tutti vogliono sapere tutto e subito, ma mica l'hanno inventato loro l'E-Cat!
E francamente credo che se questa cosa sta arrivando a disposizione dell'umanità è proprio perché Rossi ha trovato il giusto compromesso per accontentare un po' tutti e non scontentare troppo nessuno... se no l'E-Cat sarebbe morto prima ancora di nascere.

@Renato50 e Pino Grasso
Pendo dalle vostre labbra!

lele ha detto...

@Anonimo

A me non interessano gli accordi commerciali che ha fatto, ben per lui... a me interessa sapere senza se e senza ma se funziona davvero... tutto qui... poi se vuole tenere per se il segreto son fatti suoi... io non devo riprodurre nulla... ma ci permetti che prima di aquistare voglio essere certo che funziona davvero? Chi lo produce ha tutto il diritto di promuovere la propria invenzione e venderla come l'invenzione del secolo... ma un pò di chiarezza a riguardo sarebbe un pò gradita visto che si parla comunque di processo nucleare ;)

Pino Grasso ha detto...

Renato50 ha detto...

@Pino Grasso
Osservando i due e-cat, da l'impressione che il calore si sia generato in orizzontale, a 180° gradi e non a 360°, come si potrebbe pensare.

**************

A me sembra di vedere nettamente la linea orizzontale di demarcazione tra la zona "calda" del barilotto e la zona più fredda in alto, caratterizzata da un colore sempre più scuro all'allontanarsi dalla zona "attiva".

L'aspetto notevole in tutto ciò è che il barilotto è quasi pieno della miscela che supera di qualche centimetro la linea ideale del tubo interno dove scorre l'acqua di raffreddamento.

Con due conti spannometrici, il volume utile del barilotto, sottraendo da esso il volume interno del tubo di raffreddamento che lo attraversa, dovrebbe aggirarsi intorno ai 120 centimetri cubi e dato che risulta quasi pieno, il volume totale delle polveri dovrebbe essere intorno ai 100 cc. dei quali, come dichiarato dagli sperimentatori, solo una piccolissima percentuale è costituita da nichel in polvere.

Ed il resto? :-))

Anonimo ha detto...

@Pino Grasso
Ho guardato bene lo schema del disegno del brevetto, mi sembra uno specchietto per le allodole, l'unica cosa certa sono gli elementi descritti, ma in realtà come siano stati allocati, non è facile capirlo, perché può esserci arrivato, dopo vari tentativi andati a vuoto, in quanto al barilotto centrale, le ipotesi sono molte, io avevo ipotizzato lo schermo in piombo, potrebbe anche esserci all'interno un labirinto per un migliore scambio termico, oppure una camera vuota per stare lontani dal cuore di fusione...

Renato50

Enzo de Angelis ha detto...

Daniele, hai ragione.
Occorre avere rispetto e pazienza.
Nonostante i detrattori io continuo ad avere piena fiducia in Focardi e Rossi.
Temo però che contro di loro si comincino già a muovere i potentati energetici che si vedono minacciati dall'E-Cat.
Inoltre certe affermazioni di Zoccoli nella trasmissione di ieri a Radio 3 mi sembrano più orientate alla denigrazione che allo scetticismo.
Immagino che, dopo la sua relazione,abbia ricevuto precise direttive dai vertici dell'INFN circa la posizione da prendere.
Per questo ho pensato che le misurazioni indipendenti da parte dell'Università di Bologna e di Uppsala, annunciate da Rossi, debbano essere fatte il più presto possibile.
In ogni caso è della massima importanza che tu continui a tenerci aggiornati sui prossimi eventi.
Grazie per aver accettato la mia amicizia su facebook.

lele ha detto...

Credo che se le dimostrazioni dovevavno andar così, tanto valeva tenere sottobanco tutto fino ad ottobre... nell'arco di pochi mesi c'è già stata una campagna denigratoria nei confronti del dispositivo e dei suoi inventori non di poco conto... e arrivare ad ottobre è lunga ancora.... se a tutto ciò aggiungiamo che rossi non ha voluto fare le prove calorimetriche del caso, beh, la frutta è servita.... in questo modo ha dato solo benzina da gettare sul fuoco e non so quanto questa cosa potrà tornargli utile... Vi faccio una domanda.... se voi aveste inventato una cosa del genere, l'avreste mai detto al mondo intero prima di avere il brevetto? e seconda cosa... se rossi fosse sicuro che il suo gatto miagola, perchè non ha voluto che fosse dimostrato ogni ragionevole dubbio?

Anonimo ha detto...

@lele

Provo rispondere alla prima domanda che hai fatto.
Se l'avessi inventato io, avrei molta paura di finire sottoterra anzi tempo. Quindi mi affretterei di farlo sapere proprio a tutto il mondo, in modo da non costituire più una minaccia per nessuno.
Da punto di vista economico mi accontenterei di vivere di rendita tra nobel e conferenze in giro per il mondo, più ovviamente gli immancabili libri (più o meno romanzati) dal titolo: Come lo feci oppure Io e l'invenzione che cambiò il mondo.

Quanto alla seconda domanda che fai. Non so perché non abbia ancora voluto che il funzionamento dell'e-cat, fosse dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio.
Al momento però qualche dubbio rimane.
Non è una questione di scarsa fiducia o di voler denigrare qualcuno. Ci sono solo delle domande a cui non è ancora stata data risposta. Ad esempio perché non ha ridotto di poco il flusso di acqua surriscaldando anche di pochi gradi il vapore?

Daniele Passerini ha detto...

@Enzo de Angelis
Zoccoli parla sicuramente a nome dell'Infn nazionale, ma ha me non ha dato la tua impressione, anzi. Ha ribadito che il fatto che sia una scatola chiusa non inficia la possibilità di studiare l'E-Cat.

@lele
Ne abbiamo parlato varie volte nel blog. Fosse dipeso da Rossi non ci sarebbe stata nessuna dimostrazione pubblica e noi tutti forse avremmo scoperto di questa storia solo a ottobre.

lele ha detto...

@ Daniele
Scusa Daniele, ma allora da chi è dipeso? Da Focardi? a me focardi sembra solo un parafulmini... Spero che tutta questa storia sia vera e che Focardi non venga usato come da un pò di tempo sospetto.... Focardi ormai è una persona anziana, e si sa che ad una certa età non si riesce più ad essere lucidi come un tempo... spero che nessuno stia approfittando di questa cosa perchè mi farebbe davvero incazzare oltremodo... tornando a Rossi, converrai con me che ormai ha tirato la pietra, quindi inutile che ritrae la mano... può fare tutte le centrali che vuole in Grecia, in Usa, in Turchia, in sudan, e anche al polo sud se gli pare, ma il problema resta sempre quello, viene violato il principio di conservazione dell'energia si o no? Per verificarlo si devono fare delle prove serie.. fare una centrale non vuol dire nulla.... se non sappiamo quanto consuma la centrale e quanto produce, cosa si è risolto?.. da qui la mia richiesta di chiarezza e la mia domanda diretta e senza mezze misure.... L'e-cat produce si o no un eccesso di calore? si? benissimo... allora dovete dimostrarlo oltre ogni ragionevole dubbio.... Poi se nel tubo ci mette il piscio di gatto per me non ci son problemi.. l'importante è che il dispositivo faccia quello per cui viene venduto e che, cosa più importante, sia sicuro per la salute :)

lele ha detto...

Visto che ci siamo altra considerazione.... ho sentito molta euforia intorno a questa notizia... e devo dire che se l'ecat funzionasse davvero sarebbe anche giustificata... io stesso nonchè sia poco convinto della cosa, non passo giorno sperando di trovare qualche news interessante a riguardo.... però, e c'è un però... tutti parlano di energia a basso prezzo.... davvero? davvero siamo così stupidi da pensare che sarebbe energia a basso prezzo per tutti? ricordiamoci che si tratterebbe comunque di una fonte fossile, quindi, a meno che non abbiate una miniera di nikel in giardino e un gatto che piscia molto :) ... la produzione di questa energia sarebbe comunque legata alla disponibilità del nichel... al limite si tratterebbe di una fonte di energia democratica... cioè una fonte che non viene distribuita come accade per l'elettricità o il metano, ma bensì che viene prodotta in loco

Davide ha detto...

@ lele
ma il problema resta sempre quello, viene violato il principio di conservazione dell'energia si o no?
------------------------
Il principio della conservazione dell'energia non c'entra, in questo caso l'energia di legame viene trasformata in energia termica, quindi quel principio viene rispettato.
Quello che fa dubitare gli scettici è che la fisica classica ritiene che la fusione di un protone nel nickel per dare rame dà luogo all'emissione di un'altissima energia gamma e non calore. Quell'energia richiederebbe un involucro protettivo di piombo di 80 cm, sennò sai quanti morti.
Invece per Rossi nel dispositivo si libera poco gamma e il calore.

mirco ha detto...

secondo quello che ho visto e se mi avete seguito...
nel Blacklightpower, nel mahg e nell arata....
la reazione era pilotata da un oscillatore sinewave da 17kHz.
e le resistenze sembravano (a me') una presa per i fondelli.
difatti vedete questa macchina per scaldare i metalli....
medium frequency metal heating machine
http://www.alibaba.com/product-gs/400188101/medium_frequency_metal_heating_machine.html

stefano DeB ha detto...

concordo con Mirco, un 'oscillatore sinewave da 17kHz' non è altro che un sonotrodo ultrasonico, come avevo scritto giorni fa.
La forma del 'barilotto' a me fa pensare ad un piccolo scambiatore di calore a fascio tubiero (magari INOX) dove nel lato tubi ci passa l'acqua e nel lato mantello ci sta la polvere di nichel in pressione pulsata di idrogeno gassoso.
Ma perchè i tubi sono di rame ? Con tutti i bei metalli da costruzione che ci sono in giro, che sia per il suo potenziale elettrochimico positivo ?
Boh, io mi sono già procurato cinque Kg di nichel al 99,98 % poi vedo...

RED TURTLE ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RED TURTLE ha detto...

Credo che più che dell'apparato dovreste interessarvi della metallurgia della polvere, e del suo catalizzatore.

Ricordate che Andrea Rossi è un chimico e che probabilmente ha utilizzato procedure impiegate già nel sistema "Petroldragon".

Probabilmente si è servito di sostanze fortemente RIDUCENTI, come ad esempio l'IDRURO DI LITIO... che permette di ridurre un idrocarburo aromatico, un acido, un olio polinsaturo, un alcool (insomma tutte le varie schifezze che si trovano nella spazzatura) ad alcani saturi di IDROGENO... metano, etano, propano, cicloesano, esano, ottano, decano, benzene, toluene, ecc.

In quanto al CATALIZZATORE FERRO... la rivista "Le Scienze" anni fa descrisse delle "rondelle di ferro e altri metalli"... una tra le prime nanotecnologie... forse impiegata come nano-solenoide, come vettore di elettroni, come catena di elettroni per fomentare le reazioni?

Anche nella metallurgia del NICHEL... potrebbe trattarsi di micro-sferule di una sostanza (cera, plastica ?) che viene ricoperta con un sottilissimo strato di NICHEK per deposizione in galvanoplastica (lo stesso meccanismo del silver-plate).
Poi il corpo interno potrebbe essere fatto "esplodere", riscaldandolo con qualche meccanismo (microonde) e rimane una micro-sferula cava di rame con punte e brecce... con un elevatissima superficie di contatto... con i vostri disegni rimanete davvero lontano dalla raffinatissima metallurgia di Rossi.

Giancarlo Rossi

Daniele Passerini ha detto...

@JacK
Il nostro Cesare ci informa che sulla Wiki spagnola parlano del tuo reverse engenering e hanno pure messo un link! :)
Sulla nostra Wiki invece imperano i "triletterati" ma lui - conclude - fa guerriglia.
Mi chiedo se Cesare intende dire che il fronte avverso sta facendo al contrario una guerra organizzata... in tal caso le domande sarebbero: organizzata da chi e con quali mezzi?

Pino Grasso ha detto...

Probabilmente si è servito di sostanze fortemente RIDUCENTI, come ad esempio l'IDRURO DI LITIO

...

In quanto al CATALIZZATORE FERRO...

Anche nella metallurgia del NICHEL... potrebbe trattarsi di micro-sferule di una sostanza (cera, plastica ?) che viene ricoperta con un sottilissimo strato di NICHEK

**********

Dubito fortemente sull'uso di idruro di litio perchè ha una densità troppo bassa (0,82 g/cm3) e non è "onnipresente".

Il ferro in polveri micrometriche invece potrebbe essere uno dei componenti (densità apparente circa 3 g/cm3 contro i 2,7 g/cm3 del niclel a 5 micron)

La tecnologia delle sfere di altro materiale ricoperte di nichel per aumentarne la superfice di contatto mi sembra una inutile complicazione dato che si può ottenere lo stesso risultato semplicemente riducendo la granulometria delle polveri.

Anonimo ha detto...

Il discorso dell'inserimento del nichel porta a dei ragionamenti complessi, la persona che la concepito (Rossi) penso che sia un "e-gattone", perchè nel suo passato ha avuto modo di cimentarsi con molte tecnologie al di fuori dell'ordinario, detto questo, io faccio un paio di ipotesi, ma visto che non sono ne fisico ne chimico, se sono sbagliate fatemelo pure presente che ne prendo atto.

Leggendo nei vari blog, ho visto che c'è poca discussione di come dovrebbe essere inserito il nichel, ma guardando i vari filmati degli inventori e sentendo le risposte mi sono venute delle idee.

E' stato detto che Rossi ha inserito 1 grammo di nichel per far partire la reazione di fusione, ma perchè non 50 grammi come dovrebbe essere la dose? probabilmente è che conosce benissimo qual'é la quantità di energia che sviluppa 1 grammo di nichel e ha evitato possibili sorprese durante le presentazioni, (perché siano valide non devono presentare problemi!).

Durante un'intervista Rossi o (Focardi) hanno detto che certe reazioni erano incontrollate e hanno avuto la fusione del reattore, perciò il mio ragionamento è questo, era troppo il nichel che entrava in fusione nello stesso momento... e perciò penso che il nichel deve essere inserito con qualche accorgimento.

Prima ipotesi: viene messo dentro un tubo in verticale con una inclinazione sulla parte bassa per permettere la fuoriuscita verso il catalizzatore in quantità controllata, (come una clessidra).

Seconda ipotesi: viene inserito come uno stick, e la fusione avviene come fosse una sigaretta, che mano a mano si consuma, scende verso il catalizzatore.

Penso che ci siano molte altre ipotesi, basta un pò di fantasia e sopratutto conoscenza del problema.

Renato50

Daniele Passerini ha detto...

@Jack
Mi hanno detto che sull'ultimo numero di Oggi (!) c'è una lunga intervista a Focardi accompagnata da... dai tuoi rendering 3D!!! Domani lo compro.
Hanno chiesto il permesso a te?
Se viene fuori che non hanno chiesto autorizzazione né a me, né a te e non hanno citato la fonte... calma, domani prendo visione della cosa e poi ci confrontiamo sul da farsi. Quasi quasi spero che abbiano toppato, così pretendo un articolo dedicato al mio blog per compensazione! :)))

Tizzie ha detto...

Il mainstream si muove a quanto vedo.
Oggi e` piuttosto popolare, in molti sensi.

Daniele Passerini ha detto...

@Tizzie
"Oggi" del 25 maggio. E non è nemmeno malaccio l'articolo... è c'è uno dei primi disegni di Jack.

P.S. Non mi va più l'OCR se no lo postavo.

Walter ha detto...

Ciao a tutti..
Sono veramente troppo amatoriale per discutere con voi, ma mi affascina l'argomento e vorrei darvi anche la mia oppinione.
Teniamo conto che la scoperta sia vera, e oltre a pensare di scoprire il trucco che la fa funzionare, dedichiamoci a cosa in primis sará meglio utilizzarla.

Inoltre proporrei di fare un po di pressioni su chi la commercializzerà che ci diano certezze.
Carte in mano con firme.
In modo che giá da addesso noi possiamo utilizzare la notizia un po come un jolly da sventolare contro il nucleare tradizionale, contro chi prosciuga i nostri bellissimi fiumi per produrre energia, e non solo, mulini a vento e pannelli solari non vanno neanche bene dappertutto..
Vorrei stimolare in questo a chi di voi sa usare bene la rete, magari il signor Jack, o altri, a mandare informazioni alle organizzazzioni che si battono per la protezione della nostra natura e delle nostre città..
Chissá che qualche progetto inquinante in fase di partenza non si blocchi con le notizie del E-Cat, proprio perché magari i responsabili decidano di aspettare prima di investire, magari qualche fiume lo salviamo da morte sicura, dopo Fukushima cavalcano la paura della gente e pensano di sfruttare la natura solo per fare soldi..
Saluti Walter..

Rubis ha detto...

Dear Jack,

From what I've heard or read somewhere, according to Rossi there is no opening in the reactor to put nickel powder. The reactor is completely closed and is supposed to be sent to recharge in Rossi's company for a refill when it becomes "empty".

Moreover, judging from the photos taken during the test in which the Swedish Professors participated, there is no indication of the existance of an internal heater inside the reactor, only around it and outside. With this in mind, the only way to generate a temperature high enough to start the reaction and also heat water to 60 ºC would be to put the nickel chamber inside a tube's hollow walls. Water should then flow inside this tube and the outside of it should be in direct contact with the copper tube, which in turn should be in direct contact with the heater resistence.

I hope I have been able to make myself clear. Sorry for writing in English.

Best regards,

Rubens

zippo ha detto...

@un_po_tutti

chiedo scusa se non sono stato attento e magari riapro una discussione gia' affrontata. Ma leggendo questa risposta di Rossi

http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=497&cpage=1#comment-42363

mi domando:

- era gia' venuto fuori con tanta chiarezza che il trattamento preliminare del nichel e' solo (si fa per dire) un cambiamento della composizione isotopica del nichel?

- capite (o lo avevate gia' capito) anche voi che reagisce solo il nichel 62 e 64, ossia meno del 5% del nichel presente in natura?

A rischio di dare fiato ai detrattori, vorrei conferma di avere capito bene. Anzi, no, non la vorrei: il risultato rimarrebbe straordinario, forse anche il prodotto, ma la riserva di materiale reagente mica tanto...

stefano DeB ha detto...

il BERILLIO presenta una interessante caratteristica: è un moltiplicatore di neutroni (si veda ''berillio'' su Wikipedia).

Che sia proprio il berillio il fantomatico catalizzatore di natura chimica ? (assieme al sonotrodo ultrasonico e a nichel arricchito in isotopo 62 per ultra-centrifugazione a freddo di soluzione acquosa di fluoruro di nichel)

Michelangelo ha detto...

Salve, scusate se mi intrometto. Non sono un esperto di Fisica e di energie, ma sono affascinato da questo E-cat. Seguo questo blog da mesi, e devo fare una domanda che però non è pertinente all'E-cat, ma girovagando sul web ho trovato che anche altri tipi di energie a basso costo sono in via di sviluppo. Quello che volevo chiedere in particolare è riguardo il motore magnetico dell'ing. Muammer Yildiz. Sinceramente non conoscevo di questa invenzione, ma è una bufala? Dal video youtube mi sembra testato con la presenza di emerite persone cosi' come per l'E-cat.
Grazie per le eventuali risposte spero di non essere off-topic. Il video è questo: http://www.youtube.com/watch?v=epLOEaoPMFU

Matteo L. ha detto...

Cercando in rete ho trovato un link in cui si parla di un tipo sperimentale (forse non più, la notizia è del 2008) di PEM ove nella matrice ceramica vi sono disperse nanoparticelle di ferro.

Mi sembra possa coniugare l'ipotesi 3 di e-cat dell'articolo con la presenza di ferro nelle ceneri.

(http://www.rinnovabili.it/nanoparticelle-di-ferro-per-fuel-cell-piu-efficienti-700796)

Matteo L. ha detto...

Correzione: naturalmente essendo la matrice ceramica e non polimerica questa membrana non rientra tra le PEM.

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