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domenica 1 maggio 2011

Il professor Stremmenos ribadisce il suo pensiero

C'è davvero molta roba che bolle in pentola. Stanotte mi attende una notte in bianco, perché voglio farvi trovare una bella sorpresa per domani (è ancora una sorpresa anche per me... quindi speriamo bene!). Intanto però c'è un aggiornamento importante che devo fare.  

L'intervista audio al professor Stremmenos, realizzata da Città Del Capo Radio Metropolitana, ha suscitato diversi commenti su questo blog dove ne è stato riportato il testo (qui). Il professor Stremmenos ha scritto ieri al Direttore di Città del Capo - e per conoscenza a noi - per puntualizzare alcuni concetti espressi nei commenti stessi e che in accordo con RCdC volentieri pubblichiamo:

Caro Direttore,
certe reazioni e commenti nel blog “22 Passi d'Amore e Dintorni”, cui Lei ha concesso la riedizione della nostra chiacchierata del 23-4-11, mi lasciano a dir poco assai perplesso...
Capisco che “nemo propheta in patria”… ma… si dia da tutti per onesta intellettuale “quello che è di Cesare a Cesare”…! Cesare in questo caso ha un nome e un cognome… Si chiama Ing. ANDREA ROSSI, Il primo inventore del più straordinario fino ad oggi metodo che rende le reazioni nucleari in stato solido, valorizzabili a livello industriale ... Un evento epocale sia per la prospettiva della graduale soddisfazione dell’attuale sete energetica nel mondo che per la potenziale barriera che ci preserva dal punto di non ritorno, per quello che riguarda la salute climatica del pianeta...

Come ho sottolineato nella nostra discussione, il mio lavoro come il lavoro di tanti altri colleghi che si sono occupati dopo l’89 di fusione fredda (preferisco il termine unificante: “di reazioni nucleari in stato solido”), mirava principalmente alla dimostrazione dell'esistenza del fenomeno e della sua riproducibilità che notoriamente era carente in tutti noi. I metalli usati sia in blocchi policristallini che in polvere  erano prevalentemente metalli di transizione che cristallizzano in genere al sistema cubico a facce centrate. P. es. Scaramuzzi a Frascati si sperimentava con trucioli di titanio, la maggioranza replicando in modo ossessivo l’esperienza elettrolitica con palladio, io all'inizio con palladio con risultati che non permettevano uno studio obiettivo a livello elettrolitico ma il palladio policristallino caricato di deuterio o idrogeno mi ha fornito informazioni significative a livello spettroscopico (Rammann). Mi sono convertito poi per motivi economici ma anche per un sistema più pulito, al caricamento gassoso di idrogeno/deuterio al nichel sia in placchette policristalline che in polvere. Tutte queste ricerche in parallelo anche con S. Focardi ed altri, sono serviti a convincerci che il fenomeno delle fusioni nucleari allo stato solido erano una realtà scientifica ma nulla di più. Permaneva la bassissima produzione di energia in eccesso come pure la scarsa riproducibilità del fenomeno.

A scanso di equivoci specie per certi personaggi che commentano con evidente incompetenza nel Blog “22 Passi d'Amore e Dintorni”, speculando e creando confusione sulla questione cronologica dell'utilizzo del nichel in polvere dallo scrivente e dall'Ing. Rossi, replico con quello che con vigore ho sottolineato al intervista simpaticamente a Lei concessa:   “... Ecco Rossi ha avuto il grande merito di attivare il sistema attraverso questo catalizzatore da passare dai watt ai kilowatt, e questo se lo tiene segreto, fa benissimoe aggiungo: non centra niente con la tessitura del nichel...

Cordialmente

CAV. GR. CR. PROF. CHRISTOS E. STREMMENOS
Già  AMBASCIATORE DI GRECIA IN ITALIA

48 : commenti:

tia_ ha detto...

>certi personaggi che commentano con evidente incompetenza [...] speculando e creando confusione sulla questione cronologica dell'utilizzo del nichel in polvere dallo scrivente e dall'Ing. Rossi

Presente!
La risposta non è congrua alla domanda.
Chi è stato il primo?
Stremmons o Rossi?
E' solo una innocente domandina.

Unknown ha detto...

Solo le persone di grande valore sono capaci di essere chiare e decise nelle proprie affermazioni. Così la straordinaria figura del Professor Stremmenos sottolinea la scoperta dell'Ingegner Andrea Rossi come appartenente a Rossi stesso e solo a lui.
Luigi Versaggi

Tizzie ha detto...

Due commenti di getto:

1) Stremmenos segue o 22passi? :-O
2) Spero che capisca che l'utenza tipica di questo blog e` composta da entusiasti sull'argomento, non scienziati, che possono non essere a conoscenza di tutti i retroscena e le questione tecniche dietro la cosa. Insomma, io personalmente non mi aspetterei ne' pretenderei massimo rigore nelle informazioni riportate nei commenti!

Tizzie ha detto...

@tia: mi chiedo se non sia stato Yoshiaki Arata ad arrivarci per primo, come fra l'altro accennato da Celani nella scorsa intervista.

epOde ha detto...

Cheddire.. Buon lavoro Daniele! Aspetto ulteriori dettagli... Un'abbraccio

tia_ ha detto...

@tizzie
Mah, ormai c'è talmente tanta prior art che può essere vera qualsiasi cosa.

La cosa interessante è che (pare) sia un nervo scoperto, visto che son stato citato.

Daniele Passerini ha detto...

@Tia
Che non sai costruire i periodi in lingua italiana l'abbiamo visto, a questo punto è evidente che non sai nemmeno leggere...

@Tizzie
Mo' non fare l'ingenuo... di occhi addosso questo blog ne ha parecchi, di tutti i generi, curiosi e possibilisti, entusiasti e scettici, amici e nemici. Stremmenos ha messo le mani avanti rispetto alla prossima "third party observation" che verrà spedita se non dal solito Bruce Banner stavolta da Clark Kent in persona!
Come dice robi "non è un gioco".

ant0p. ha detto...

vabbè ma stremmenos s'incazza sempre troppo:)) è chiaro che non siamo competenti della questione, facciamo al massimo delle ipotesi.
però apprezzo lo stesso che abbia risposto.

tia_ ha detto...

>a questo punto è evidente che non sai nemmeno leggere...

Bene. Allora visto che non so leggere, traducimi questo periodo:
"Ecco Rossi ha avuto il grande merito di attivare il sistema attraverso questo catalizzatore da passare dai watt ai kilowatt, e questo se lo tiene segreto, fa benissimo"
in modo da rispondere alla domanda: E' stato Rossi o Stremmons a usare per primo la polvere di Nickel?
Perchè io una risposta esplicita (che presumo sia "Stremmons") non la vedo.

michele ha detto...

Sono contento e ottimista per quanto Rossi e Focardi stanno facendo. Sui vari blog moltissimi si concentrano sulle persone, spesso mettendo in dubbio le loro capacità (o la moralità), sui vincoli chimici e fisici che dovrebbero impedire il processo, sull'inadeguatezza delle misure effettuate, ecc. senza concentrarsi sull'effetto MACROSCOPICO, che è fondamentale, anzi approcciando le sole spiegazioni, che portano a negarlo.
Può darsi che mi comporti più da tifoso che da ingegnere, ma non importa, se sono rose fioriranno... e siamo solo agli inizi della primavera.
Ho creato un gruppo su facebook per dare supporto ai due italiani perché penso che abbiano bisogno di tanto sostegno.
Forza Rossi e Focardi... ad altiora!

francescog ha detto...

Tia ci sono documenti con chiari riferimenti temporali(certificati tipo pubblicazioni su una rivista o qualcosa di simile)??? altrimenti sono solo parole che contano poco (anche se ci sono dei testimoni non è sufficente secondo me) ,lo stesso Stremmenos non ha alcun motivo o voglia di ostacolare rossi.

tia_ ha detto...

Guarda, mi frega poco dei documenti, ero più interessato alla risposta del diretto interessato.
Tu francesco ci vedi la risposta alla mia domanda? Grazie.

Tizzie ha detto...

Alla fine comunque all'atto pratico per Rossi conta non chi ha avuto prima l'idea, ma chi l'ha brevettata prima. E` possibilissimo che si sia rifatto a studi di altri ricercatori per vari aspetti della sua invenzione (esempio campato in aria: Focardi-Piantelli per il nickel, Arata per le dimensioni delle polveri, ecc), e poi ci abbia messo del suo per perfezionare il fenomeno (che al momento dubito si tratti di qualcosa di speciale nella polvere di nickel o nella sua lavorazione, od almeno non primariamente. Come detto anche da lui sul suo blog circa un anno fa, la generazione di ioni H- dall' H2 e` una parte fondamentale del suo knowhow). Non trovo che la cosa abbia importanza comunque, ad oggi l'unico ad ottenere kilowatt di calore in eccesso, per quanto ne sappiamo, e` lui.

Daniele Passerini ha detto...

@Tia
Evvabbé, mo mi tocca fare pure l'ermeneuta del pensiero chiarrissimo espresso da Stremmenos. Anche io sono perplesso, perché avevo invitato chiunque a trovarmi pubblicazioni di Piantelli, antecedenti al 2008, in cui si parlasse di polvere di nickel, nessuno ha trovato nulla e mo' viene fuori che Stremmenos...
Ma alla tua domanda - provocatoria e faziosa (strano, tace PIANTELLI e chi parla SEI TU) - ti ha risposto che l'invenzione sta nell'aver sfruttato la polvere di nickel come nessun altro era riuscito a fare prima, finalmente in ordini di grandezza utili. Poi, ovvio, se per te Rossi non ha tirato fuori manco un watt e i 12KW sono un errore di misura a cascata, in questo caso la tua domanda avrebbe un minimo senso.

@francescog
Checché ne dica Tia, quello che dici tu secondo me è fondamentale. Perciò invito nuovamente tutti: avete conoscenza di pubblicazioni in cui veniva usata polvere di nickel per ricavare energia prima del 2008?

tia_ ha detto...

@daniele
Again. Non hai risposto alla domanda.
Visto che hai detto che la risposta è chiarissima, perchè non la scrivi?
Mettici pure un "secondo me". Nessun problema.
Grazie.

tia_ ha detto...

>Alla fine comunque all'atto pratico per Rossi conta non chi ha avuto prima l'idea, ma chi l'ha brevettata prima.

Negli USA vale il first-to-invent.
Chi inventa per primo (ma deve dimostrarlo).

Alberto ha detto...

Osservo con piacere che la discussione si è spostata da "finchè non vedo non credo" a "non credo che si possa attribuire a lui il merito". Un bel passo avanti, non c'è che dire.

Tizzie ha detto...

@tia: e` vero, ma e` possibile che Rossi abbia fatto un "collage" di idee. Magari un ricercatore usava nickel in barre, un altro palladio in nanopolveri, arriva Rossi, mette insieme le idee ed usa con successo nanopolveri di nickel + qualche altro accorgimento originale. Mia supposizione, non sono al corrente nel dettaglio alle innovazioni avvenute negli anni. Questo dovrebbe essere lecito.

Vanesio ha detto...

Facile ricostruire.
1)Piantelli et al. (incluso Focardi) nel ’94 con tondini di Nickel caricati all’idrogeno. Diciamo alcune decine di watt in sovrappiù.
2)Rossi contatta Focardi e propone a) polvere nanometrica, e b) adjuvante (catalizzatore) raggiungendo così i chilowatt.
3) Stremmenos è venuto dopo e non può che costatare il miracolo.

tia_ ha detto...

Allora.
Focardi è stato contattato da Rossi nel 2007 (al più 2008).
Se stremmons ha lasciato l'università prima, allora di certo c'è arrivato (all'uso della polvere) in maniera indipendente. Se poi c'è la documentazione dell'esperimento, tanto meglio.

francescog ha detto...

per il momento ho trovato solo questo articolo dove compare Stremmenos:http://www.lenr-canr.org/acrobat/CammarotaGaflowcalor.pdf si parla di foglio e non di polvere.....

epOde ha detto...

tratto da
http://it.wikipedia.org/wiki/Fusione_nucleare_fredda

102^ Piantelli ha sempre fatto notare che il merito di tale scoperta, è dovuto principalmente alla fortunata coincidenza di aver svolto il suo lavoro di ricerca biofisica sui gangliosidi, proprio durante il periodo di grande dibattito mediatico successivo all'annuncio di Fleischmann e Pons, periodo nel quale il termine fusione fredda diventa di uso comune e giustifica un più attento studio dei fenomeni anomali di emissione di calore, come quelli da lui riscontrati.

epOde ha detto...

CORRIERE DELLA SERA 1994

http://archiviostorico.corriere.it/1994/febbraio/20/fusione_fredda_alla_senese_accende_co_0_94022011712.shtml

"Tutto comincia per caso nel 1989 quando il professor Francesco Piantelli, biofisico dell' Universita' di Siena, mentre sta effettuando studi su campioni di materiale organico (gangliosidi) posti in atmosfera d' idrogeno e su supporto di nichel, misura un' anomala produzione di calore."

epOde ha detto...

Da quello che si deduce, è che la scoperta dell'interazione tra nichel e idrogeno, su gli eccessi di calore è di Piantelli.

Il merito di Rossi è quello di aver capito il meccanismo e di replicarlo.

Tizzie ha detto...

@EMP: qui si sta cercando di capire chi per primo e` arrivato ad usare nickel in nanopolveri, non nickel in generale. Che Focardi e Piantelli negli anni '90 con il nickel ci lavorassero, gia` si sapeva.

In ogni caso, come dice Stremmenos, anche se ci fosse stato qualcun'altro prima di lui, il merito di Rossi e` stato di aver ideato un apparato, un metodo che permette la produzione di kilowatt di calore in eccesso generati dalle reazioni nucleari Ni-H, piuttosto che di pochi watt. Credo che il punto sia questo, alla fine.

epOde ha detto...

per l'appunto.. il discorso della polvere nanometrica era sottointesa.. Piantelli ha scoperto l'anomalia, ma si è fermato li, Rossi ci ha lavorato sopra e ha scoperto l'inghippo.

Quello che poi ho scritto sopra in parole spicce.

Vanesio ha detto...

>tizzie
il merito di Rossi e` stato di aver ideato un apparato, un metodo che permette la produzione di kilowatt di calore in eccesso
Concordo. Polvere micro o nanometrica, catalizzatore o quant'altro, il salto di qualità da curiosità scientifica peer-reviewed a processo industriale lo ha fatto fare Rossi, senza dubbio.

epOde ha detto...

Comunque Stremmenos, ribadisce il concetto:
non centra niente con la tessitura del nichel...

Quindi che sia in polvere o no, non è questo che Rossi ha scoperto di così tanto rivoluzionario, ergo, scervellarsi per capire chi abbia prima o dopo provato a polverizzare il nichel è tempo perso. Perchè il concetto l'avevano già capito.
Tutto stà a qualcosa che ha portato dai W a KW e punto.

epOde ha detto...

non so perchè, ma ho la netta sensazione che qui qualcuno abbasserà i toni....

federico ha detto...

mi sfugge il motivo di insistere cosi tanto sul particolare se rossi sia stato il primo a usare il nichel o meno.

tra l'altro da quello che ho capito sicuramente è stato il primo a usarlo in nanoparticelle.

il punto cruciale non è se funziona o meno questo dispositivo come dichiarato e verificato in diversi modi? (per carità non definitive)

epOde ha detto...

Tratto dall'ultimo post di questo blog.
Stremmenos dice:
Mi sono convertito poi per motivi economici ma anche per un sistema più pulito, al caricamento gassoso di idrogeno/deuterio al nichel sia in placchette policristalline che in polvere.

@Federico
Il discorso della polvere di nichel, che sia "limatura" o in nano particelle, non è il punto.

Il punto è che funziona, e di questo ne abbiamo avuto le prove, ma il perchè non è dato a noi saperlo, per il momento.

Adesso, se cerchiamo di teorizzare qualcosa che, purtroppo non è alla nostra portata, bè, faremmo solo delle brutte figure... Non ti pare?

epOde ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
federico ha detto...

@ Enrico Maria Podestà
----Il discorso della polvere di nichel, che sia "limatura" o in nano particelle, non è il punto.---
concordo e chiedo perche ci sarebbe questa polemica in corso.


----Il punto è che funziona, e di questo ne abbiamo avuto le prove, ma il perchè non è dato a noi saperlo, per il momento.----
credo che tranne a curiosi e specialisti non frega nulla del perche funziona ma se funziona.

non mi pare cosi pacifico che funzioni .
tradotto ammettono tutti che funziona?
da quello che ho capito gli scettici ancora non sono convinti ...altrimenti che stiamo aspettando a cambiare il mondo ?

ancora a farci le seghe con il nucleare a fissione se siamo tutti concordi che funziona?(tanto per fare un esempio)

----Adesso, se cerchiamo di teorizzare qualcosa che, purtroppo non è alla nostra portata, bè, faremmo solo delle brutte figure... Non ti pare?----

premesso che ognuno se gli di fare brutte figure o ipotesi è libero di farlo ma non ho capito che domanda mi rivolgi.

Daniele Passerini ha detto...

@TUTTI
Non si sta disquisendo di lana caprina. C'è in gioco il brevetto.
Vi riassumo quello che ho ricostruito negli ultimi mesi.
Le domande di brevetto di Rossi e Piantelli sono molto simili, salvo che quella di Piantelli è stata depositata circa mezzo anno dopo quella di Rossi (e pure superiori). A tutt'oggi non sono riuscito vedere smentito il fatto che non risulterebbero pubblicazioni di Piantelli antecedenti alla domanda di brevetto di Rossi in cui si parli di utilizzo di polveri di nickel. Se così fosse il brevetto di Rossi batterebbe Piantelli 2 a 0, sia per priorità che per invenzione stessa.
Per completezza aggiungo che:
1) l'entourage di Piantelli afferma di potenze ottenute dell'ordine di quelle di Rossi, ma non ne è mai stata fornita alcuna prova;
2) Roy Virgilio il 1 aprile a Milano (e non sembrava un pesce d'aprile) ha stimato in circa un anno il tempo che serve ancora a Piantelli per arrivare alla presentazione del suo dispositivo.

Buonanotte a tutti, vi ho preparato una bella sorpresa per domani. Non so esattamente a che ora potrò pubblicarla, ma probabilmente verso mezzogiorno o giù di lì. :)

Tizzie ha detto...

@Daniele: un altro problema, forse piu` serio mi sembra di capire, e` che senza modifiche estese il brevetto di Rossi, quello che conosciamo insomma, non puo` essere accettato in quanto non fornisce sufficienti informazioni per riprodurre un apparato funzionante (non e` una questione di "know-how industriale" o dettagli minori come afferma Rossi... non so se l'hai letto con attenzione).

Viceversa, quello di Piantelli e` estremamente dettagliato e specifico, dai materiali al funzionamento; e` pertanto completo e per questo motivo e` stato accettato, mentre quello di Rossi e` ancora pendente. Questo sempre se non mi e` sfuggito nulla.

Magari una delle novita` dei prossimi giorni (ipotizzo) sara` la modifica del brevetto alla versione completa, che attuale cosi` com'e` e` poco piu` che una sorta placeholder per assicurarsi la paternita` dell'idea e prendersi il massimo vantaggio temporale per questioni commerciali celando i dettagli dell'invenzione (penso ad esempio agli Stati in cui i brevetti internazionali legalmente o di fatto non hanno valore protettivo).

* * *

In ogni caso, aspetto con ansia le 12 di domani!

Daniele Passerini ha detto...

@Tizzie
Ormai la versione del brevetto apripista/specchietto per allodole pare la più accreditata... mi chiedo se il fatto che fosse registrato a nome della moglie invece che del suo possa centrarci qualcosa.

E BUONANOTTE DAVVERO :)

Silvio (non Caggia) ha detto...

Riguardo ai primi commenti mi viene un solo pensiero.
Quanto è bella na nostra lingua ma qanto pocpo adatta ad esprimere concetti oggettivamente univoci e inequivocabili.
Sarà questo il motivo per cui i nostri articoli di legge sono scritte in quel linguaggio cosi assurdamente prolisso e incomprensibile ? .... come raccontare una ninna nanna con formule matematiche.
Poi se c'è il dolo, cioè il furbetto che nella sua prosa arzigogola e ficca qualche piccola e invisibile imprecisione qua e là, ecco che si riesce addirittura a ribaltare interi concetti :)

Vettore ha detto...

Ragazzi, non capisco cosa ci sia da "accapiglarsi", le questioni in ballo sono in effetti molto chiare (a volerle leggere con una visione lineare ed oggettiva):
- il problema di chi abbia usato per primo nichel o polveri di nichel è del tutto irrilevante, in quanto non è grazie al nichel in se che si producono kW (infatti si potrebbero usare anche altri metalli), ma al "trattamento" di Rossi. Per la cronaca ci sono documenti molto vecchi di Piantelli, Focardi e altri che usavano nichel nei primi anni '90.
- il brevetto di Rossi descrive un reattore dentro cui fare avvenire una reazione "esotermica" tra nichel e idrogeno, non descrive la sua ricetta segreta, ne un un metodo per generare diversi kW di calore. Descrive in pratica un "tubo" fatto in un certo modo. Il brevetto copre il modo in cui è costruito "il tubo". Quindi l'obiezione dell'Incredibile Hulk non ha fondamento, ed i problemi di anteriorità vanno guardati in quest'ottica (cioè quella della forma dell'apparato, non del metodo per produrre energia termica). Da questo punto di vista forse perfino il brevetto di Piantelli non ha problemi di anteriorità riguardo a quello di Rossi, visto che descrive aspetti diversi tutto sommato (il focus non è sul reattore, ma più sulla reazione, cioè sugli ingredienti e su come avviarla e spegnerla). Basta confrontare i rispettivi claim 1 per rendersene conto...

Saluti

epOde ha detto...

@Federico
Visto che ti sei introdotto in un discorso, la "domanda", era sul discorso che si stava discutendo.

@Daniele
Ma, il Prof. Stremmenos, mi sembra che abbia chiarito abbastanza il discorso. Se insieme a Piantelli già dall'89 avevano capito l'importanza del Nichel e Idrogeno, comunque non hanno raggiunto risultati importanti in quanto a produzione di calore e visto il flop di Fleischmann–Pons, brevettare senza aver prove più che concrete, sarebbe stato un autogol, a mio parere. Rossi è arrivato nettamente dopo sul discorso, ma la sua peculiarità è di aver capito e brevettato un apparecchio che funziona. Piantelli da quello che ho capito, non ha un apparecchio che funziona. Anche se brevettato, bisognerà dimostrarlo sto funzionamento, altrimenti è aria fritta.

fabbiob ha detto...

Ciao, ma la novità di cui parlavi ieri, quando la pubblichi?

Vanesio ha detto...

>Vettore
Pienamente d'accordo colla tua lettura.
La questione del Nichel in polvere o meno è irrilevante.

Cantastorie ha detto...

Scusate ma credo di vederla così:

Piantelli scopre per caso il Nichel come reagente.

Focardi prosegue ma devono mettere a contatto più superficie.

Quindi Focardi polverizza il Nichel e il tutto migliora.

Stremmenos comprende che il nichel polverizzato ossida e regisce in modo inferiore. Lo purifica e migliora i risultati.

Rossi, che ha esperienza anche di chimica, risolve il problema di Stremmenos trovando il catalizzatore chimico che favorisce la reazione e costruisce la sua macchinetta.

Può essere la cronologia esatta?

Cantastorie

Tizzie ha detto...

@Cantastorie:
- Credo che alla micro/nanopolverizzazione (del palladio principalmente) ci sia arrivato Arata prima

- Il "catalizzatore" di Rossi potrebbe non essere un composto chimico (o perlomeno, non principalmente), ma un determinato accorgimento tecnico del reattore.

piero41 ha detto...

@ Tizzie
Nel 2005 Piantelli -Focardi pubblicano della loro cella H-Ni in lamina. Nel 2008 Arata fa esperienza con palladio in polvere (costoso) disciolto nello zirconio. Il brevetto di Rossi è nel 2008/09 Non potrebbe esser stati entrambi Piantelli- Focardi mentre ancora collaboravano,ad aver avuto l'idea della polvere di Ni magari anche prima di Arata? 2. Non mi sembra il tipo Focardi che depista i colleghi quando nell'intervista parla di sostanza per mantenere lo H monoatomico. E le tracce di Fe puro nei residui?(vds domande nel sito a Rossi)

Daniele Passerini ha detto...

@Andrea
È un discorso in generale?

@Vettore
Ma intendi dire che usare polvere o barre di nickel non cambia niente?

@Enrico
Quando si aprono nuove strade, serve un apripista, un ariete, qualcuno in grado di assumersi il ruolo di sfidare tutti e dimostrare che si può fare come non si era fatto prima. Al di là di discorsi tecnici e claims e brevetti, resta che Rossi questo "onere" è stato disposto ad assumerselo, ad altri forse è mancato il coraggio di osare.

@Fabio
T'aspettavi senz'altro di meglio! ;)

@Vanesio
Ma siamo sicuri che sia così irrilevante? Anche alla luce della lettera di Celani che ho pubblicato oggi?
http://22passi.blogspot.com/2011/05/le-ricerche-di-arata-sulle-nanopolveri.html

@Cantastorie
Può essere sì!

@Tizzie
Mi pare che Cantastorie ripercorresse solo il "filone del Nickel".

@Piero41
Non potrebbe esser stati entrambi Piantelli- Focardi mentre ancora collaboravano,ad aver avuto l'idea della polvere di Ni magari anche prima di Arata?
E io torno a chiedere: ci sono delle pubblicazioni che lo dimostrano? Questo taglierebbe la testa al toro.

piero41 ha detto...

@Daniele
(ci sono delle pubblicazioni che lo dimostrano?)

E' un articolo del January 19, 2011 by Steven B. Krivi con testimonianze personali su Piantelli e parla di" nano-particle reactants" nella sua mente . forse lo conoscete, certo non fa un gran buon servizio a Focardi e a Rossi.
http://blog.newenergytimes.com/2011/01/19/rossi-and-focardi-lenr-device-probably-real-with-credit-to-piantelli/

"My confidence in the Rossi-Focardi work comes not only from Celani’s report but also, in large part, from my lab visits with Piantelli in 2007 and 2009 and my examination of his documentation. I remember that Piantelli let me take pictures of anything I wanted; he was not concerned that I might photograph anything proprietary. He explained to me that the proprietary aspects were the secret formulation of the nano-particle reactants and this was all in his head, he said, so there was no risk that I would reveal anything confidential."

"When I visited Piantelli, I began to understand some of the reasons that he had not moved his LENR work into commercialization. His real passion is to help heal people with cancer through his innovations in biophysics. He claims to have a very high success rate. I covered this in more detail in my 2008 article"

ci va un po' duro con Rossi: Regardless of the personnel conflict, Rossi’s device appears to have far more to do with Piantelli’s process than Rossi is acknowledging.

Mi è piaciuto anche il sito in inglese forse anche troppo scientifico sul lavoro di Piantelli- Focardi c'è anche Arata.
http://newenergytimes.com/v2/news/2008/NET29-8dd54geg.shtml

piero41 ha detto...

@Daniele
Non so che validità possa avere ??
E' un articolo del January 19, 2011 by Steven B. Krivi con testimonianze personali su Piantelli e parla di" nano-particle reactants" nella sua mente . forse lo conoscete, certo non fa un gran buon servizio a Focardi e a Rossi. ma...
http://blog.newenergytimes.com/2011/01/19/rossi-and-focardi-lenr-device-probably-real-with-credit-to-piantelli/

"My confidence in the Rossi-Focardi work comes not only from Celani’s report but also, in large part, from my lab visits with Piantelli in 2007 and 2009 and my examination of his documentation. I remember that Piantelli let me take pictures of anything I wanted; he was not concerned that I might photograph anything proprietary. He explained to me that the proprietary aspects were the secret formulation of the nano-particle reactants and this was all in his head, he said, so there was no risk that I would reveal anything confidential."

"When I visited Piantelli, I began to understand some of the reasons that he had not moved his LENR work into commercialization. His real passion is to help heal people with cancer through his innovations in biophysics. He claims to have a very high success rate. I covered this in more detail in my 2008 article"

ci va un po' duro con Rossi: Regardless of the personnel conflict, Rossi’s device appears to have far more to do with Piantelli’s process than Rossi is acknowledging.

Mi è piaciuto anche il sito in inglese anche forse un po'troppo scientifico sul lavoro di Piantelli- Focardi e di Arata.
http://newenergytimes.com/v2/news/2008/NET29-8dd54geg.shtml

Silvio (non Caggia) ha detto...

@Daniele
Si, molto generale.
Non lo sto dicendo per appoggiare nessuna delle tesi della questione che si dibatte qui ma per sottolineare una realtà di fatto cui purtroppo siamo sottomessi.
Non ti è mai capitato di essere protagonista o di assistere a incomprensioni o a litigi sorti solo perchè si espirime la stessa idea con parole diverse e ciscuno capisce quello che i suoi preconcetti gli fanno capire ?
Se le idee si potessero esprimere con una semantica sufficientemente rigida, come la matematica per esempio, quanta gente felice ci sarebbe in giro !
Il discorso del "dolo" invece lo penso applicato più ad alcuni che di mestiere fa ampio uso della linga e cioè i politici e molti principi del foro :)

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