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sabato 27 dicembre 2008

Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte

Mia figlia Arianna - dieci anni e mezzo - sta (finalmente!) leggendo il suo primo vero romanzo, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon, stampato in Italia da Einaudi (247 pagine). Ha iniziato a leggerlo il giorno di Natale e stamattina è arrivata a pagina 76, ma da come è avvinta non ho dubbi che riuscirà a finirlo.
Si tratta di un'opera particolare: la voce narrante appartiene a Christopher, un ragazzo autistico ferratissimo in matematica, con ovvie difficoltà di relazione con le persone, essendo incapace di cogliere doppisensi, d'interpretare le espressioni facciali ecc. La scrittura è di conseguenza lineare ed emotivamente "semplice", gli stessi capitoli sono brevi, tanto da rendere questo romanzo per adulti accessibile anche a un lettore in erba: mia figlia sta chiedendo pochissimi aiuti, ricostruendo da sola il senso della maggior parte dei contenuti che legge. E la storia sta coinvolgendo molto pure me: davvero bravo l'autore Mark Haddon. Cosa ancor più bella è che proprio Arianna mi ha chiesto di regalarle questo libro per via del passaparola di qualche sua amichetta coetanea che lo ha già letto e ne è rimasta entusiasta. Riporto qui la pagina n. 69 de Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte che ho inviato a quel simpaticissimo sito che è Pagina 69 (e che per la precisione è stata inserita qui) N.B. I capitoli non sono contraddistinti dai numeri cardinali (1, 2, 3 ecc. ) come consuetudine, ma dai numeri primi (2, 3, 5 ecc.), una delle passioni di Christopher: ecco perché a pagina 69 troviamo già il capitolo 97 (2, 3, 5, 7, 11, 13, 17, 19, 23, 29, 31, 37, 41, 43, 47, 53, 59, 61, 67, 71, 73, 79, 83, 89, 97 ecc.) ovvero il venticinquesimo!
97
Quella però non fu davvero la fine del libro perché cinque giorni dopo vidi 5 auto rosse una di seguito all'altra, che avrebbero trasformato quella giornata in una Giornata Straordinaria; sapevo che stava per succedere qualcosa di speciale. A scuola tutto tranquillo, quindi era dopo che sarebbe successo. Tornato a casa andai nel negozio in fondo alla strada a comprare un laccio di liquirizia e un Milky Bar con gli spiccioli che avevo in tasca. Dopo aver preso il laccio di liquirizia e il Milky Bar mi girai e vidi nel negozio la signora Alexander, la vecchia signora che abitava al numero 39. Quel giorno non portava i jeans. Indossava un vestito normale come quelli che si mettono le signore anziane. Sapeva di cibo appena cucinato. - Cosa ti è successo l'altro giorno? - mi chiese. - Che giorno? - Sono uscita e tu non c'eri più. Ho dovuto mangiarmi tutti i biscotti da sola. - Sono andato via, - risposi. - Questo l'avevo capito. - Pensavo che avrebbe chiamato la polizia, - dissi. - Perché mai avrei dovuto chiamare la polizia? - Perché stavo ficcando il naso negli affari degli altri e mio padre mi ha ordinato di smetterla di fare indagini sulla morte di Wellington. E un poliziotto mi ha dato una diffida e se per caso mi metto di nuovo nei guai sarà ancora peggio. P.S. Ci sono bambini dell'età di mia figlia che hanno già letto "mattoni" alla Harry Potter, io stesso alla sua età avevo già letto l'opera omnia di Salgari e di Verne... ma ognuno ha i suoi ritmi ed è bene rispettarli e non forzarli. Per esempio solo in questi ultimi mesi Arianna si è avvicinata alla chitarra, benché l'avesse disponibile da sempre... è il bello è che le piace iniziare a studiarla. E mi piace che le piaccia suonarla.
BIBLIOTECA:

10 : commenti:

Surrealina ha detto...

Io non l'ho mai letto, ma ne ho sentito parlare molto bene. Mi sa che adesso che lo sta leggendo Arianna mi incuriosisce ancora di più. Sarà uno dei miei prossimi. Quindi Ari ha 10 e mezzo. Pensavo ne avesse sette. Credo di averlo letto da qualche parte qui da te, forse nel tuo profilo. Ho riferito al presente qualcosa che presente non era o semplicemente sono caduta in una delle mie solite confusioni. Pensa che da me al lavoro c'è un signore gentilissimo. L'ho chiamato per mesi "Salvatore". "Buongiorno Salvatore", "Come va oggi Salvatore???" e via di seguito per mesi. Solo pochi giorni fa mi ha sorriso e mi ha fatto "Bene, bene ... solo che a stare bene non è Salvatore ma ... Mimino". Non sapevo più come scusarmi. Buona giornata. ;)

Daniele Passerini ha detto...

Eh sì, sulle quarte di copertina di Ventidue (2005) e Sospensioni (2006) c'è scritto rispettivamente che Arianna (1998!) ha 7 e 8 anni... tempus fugit però sui libri s'arresta! :)

Coi nomi sono peggio di te: mi capita di dimenticare quelli dei colleghi degli altri Uffici (gente che conosco o con cui chiacchiero da 10 anni nelle pause) e poi mi vergogno di chiederglieli di nuovo!

P.S. Qui a Perugia stamattina NEVICA!

Surrealina ha detto...

Wow!!! Qui c'è il sole e io sto facendo delle cose (cose di casa, casalinghitudine). Da non crederci!!! Questo Natale ha davvero qualcosa di miracoloso. Speriamo che duri. Che bella la neve. L'anno scorso qui una sera ha nevicato ma ero sola ed ero triste. Non vale. Bacio.

Donnachenina blog ha detto...

Ciao Daniele,
dopo aver letto anche sopra, non mi faccio nessun problema a chiederti...se hai cambiato di proposito il tuo nik, o cosa..
da qualche giorno anzichè il solito appare questo :
DANIELE PA22ERINI ha detto,magari c'è un senso che hai voluto dare facendo questa modifica, ma io non sono riuscita a coglierlo!
Un abbraccio e ciao

Daniele Passerini ha detto...

@Surrealina

Cara amica, consolati, ieri è stato un falso allarme, qui a Perugia almeno... stamattina ho letto che sul Subasio sono rimaste bloccate dalla neve un centinaio di auto di "sprovveduti" saliti a godersi lo spettacolo dei fiocchi. Anche Ari voleva andare sul Subasio ieri e le ho spiegato che non era il caso. Non sono il tipo da "vedi te lo avevo detto io", ma stamattina al bar, mostrandole il titolo sul giornale, mi sono sentito molto autorevole a poterle dire "vedi che quando non ti accontento c'è comunque un motivo". :-)

@Donnachenina

Ma deve per forza esserci un senso? In verità non c'è salvo che l'altro giorno, vedendo Arianna scrivere il suo cognome in stampatello ho visto "22" al posto di "SS" e ho voluto provare che effetto faceva sul blog. Prima o poi lo riscrivo normale eh eh! :D
Un abbraccio Donnachenina

Maria Chiara ha detto...

Forse con il p.s vorresti dire che ci sono bambini che hanno letto SOLO i mattoni di Harry Potter?XD
I tempi cambiano, e i libri che capitano sotto mano ai "nostri" bimbi non sono più i "classici" dei tempi che furono. Conosco bimbi e giovanotti della mia "tenera" età che non hanno MAI toccato un libro che non sia edizione 2000 (tanto per dire), ovvero non sanno che esiste la vera Letteratura e che ci sono stati scrittori magnifichi che hanno veramente SCRITTO qualcosa...questo mette tristezza...almeno a me.

Daniele Passerini ha detto...

@MKB

No, non facevo valutazioni qualitative. Ritengo che leggere sia di per sé un fatto positivo, e una volta che ci si è preso gusto i libri "giusti" prima o poi ci trovano! Oggi Harry Potter è quello che per la mia generazione (e quella precedente) erano i romanzi di Verne e Salgari. Mi riferivo proprio al fatto che all'età di Arianna ci sono bambini già lettori accaniti e altri che non hanno ancora toccato un libro... sono contento che Arianna stia rompendo il ghiaccio, e per di più con un libro niente male. Finora i libri più corposi che aveva letto erano quelli di Geronimo Stilton... che francamente non mi entusiasmano, perché più che favorire l'incontro con la "vera lettura" mi pare lo ritardino.

Maria Chiara ha detto...

Penso che ci siano tanti,ma tanti tanti libri che ritardano l'incontro con la vera lettura...
In una libreria l'occhio non sa proprio dove volgersi!

Daniele Passerini ha detto...

@MKB

Assolutamente sì. Purtroppo gli editori vogliono solo guadagnare, non certo diffondere cultura, per questo preferiscono promuovere spazzatura alla moda, che vende, piuttosto che vera letteratura, che lascia al lettore qualcosa. Tuttavia non penso che i grandi classici siano insuperabili: penso che, come ogni epoca ha prodotto i suoi capolavori, anche la nostra ha prodotto e produce i suoi. Sono le scelte di marketing delle case editrici da mettere all'indice, non gli autori contemporanei (quelli bravi almeno).

Daniele Passerini ha detto...

P.S. Finalmente un'icona! Volevo giusto scrivertelo che ti restava solo da porre rimedio a questa lacuna! :)))

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